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Vecchio 14-04-2011, 08.19.25   #1
diamantea
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Predefinito Il volto del demonio

Stanotte questo sogno particolare.

Mi trovo ad aspettare il neurologo, mio figlio minore è stato male, ha avuto una crisi così voglio parlare con il medico e farlo visitare. Lo invito a venire a casa di mia sorella mezzana, lei ha una nuova casa in campagna dove i ragazzi si stanno intrattenendo per una festa in giardino. La casa è tutta a piano terra, è grande ma vecchia, mia sorella la sta ristrutturando a poco a poco, mentre nel grande giardino intorno alla casa festeggia i compleanni dei ragazzi ed altre occasioni di ritrovo.
Mia sorella mi mette a disposizione una stanza per stare sola con il dottore e parlare. Questa stanza forse la più vecchia, non è ancora stata ristrutturata, è un pò squallida ma ordinata.
Cerco di ricostruire quanto successo a mio figlio, la crisi avuta in una altra ala della casa di mia sorella ancora più vecchia, racconto una storia di mio cognato di una attività lavorativa ma poi chiusa perchè tanto geloso e avaro della sua idea che ha preferito chiudere che darla ad altri. Gli mostro pure una foto che ritrae l'attività e il titolo di questa idea.
Il dottore sembra distratto, pare non ascoltarmi, vuole sapere altre cose di mia sorella e di questa stanza più vecchia. Faccio fatica a farmi ascoltare da lui che invece a un certo punto sembra più interessato a sedurmi che ad altro.
Ora ci diamo del tu come se fra noi ci fosse una grande confidenza, io continuo a parlare di mio figlio e lui si spoglia, rimanendo solo con le mutande, dice che ha caldo, che così sta meglio più in libertà. Sembro non fare caso come fosse un comportamento normale, accettabile e continuo a spiegare quanto accaduto, faccio domande ma lui è distratto, si toglie le mutande e mi fa vedere il suo membro eretto, mi invita con un gesto ad approfittare di lui pronto per me. Ma io resto indifferente a questo invito ed anzi ora gli dico di rivestirsi subito, se dovesse entrare mia sorella non lo gradirebbe affatto e poi voglio parlare di mio figlio, il sesso non mi interessa. Lui sospirando si riveste subito, fa appena in tempo a sistemarsi che entra mia sorella dalla porta del cortile e lo vede composto, guarda con fare sospetto ma va via. Gli dico che avevo ragione a farlo rivestire, a quest'ora sarebbe accaduto il finimondo, poi voglio che rimanga concentrato su mio figlio.
Ma ecco che mia sorella ritorna, lo guarda e lo accusa di non essere chi egli si è presentato, lui si difende ma lei lo guarda e lo caccia, sembra comparire in tutte le direzioni, io sto male, molto male, dentro una sensazione di dolore molto forte che non riesco a contenere, le dico che lui è il dottore, non stava facendo quello che lei accusa è tutto a posto, ma lui a questo punto arreso mi dice: "lei sa chi sono io perchè siamo fatti della stessa natura e mi ha riconosciuto". Io devo uscire dalla stanza, il mio malessere è insostenibile, vado nella camera accanto dove c'è pure mio cognato, riprendo il controllo di me stessa, mi carico di energia ed attenzione e vado di nuovo nella stanza dove mia sorella sta ancora discutendo con il dottore, voglio sapere di che si tratta.
Nel corridoio vedo mia sorella soddisfatta e tranquilla seppur attenta, dalla stanza esce il dottore ma è il demonio che si era presentato sotto le spoglie del neurologo. Lui è nudo ma senza sesso, il suo corpo è ricoperto di muscoli a strisce di colore mescolati fra nero, marrone e rosso scuro come sangue pesto, il suo volto è schifoso, orribile e senza sentimenti, ma non può nuocere, mia sorella sembra tenerlo a distanza di sicurezza neutralizzandolo. Io lo guardo e non ho paura, lui vorrebbe ancora sedurmi ma non ci riesce. Lo guidiamo fuori in giardino dove mia sorella lo costringe solo con la presenza a terra supino in sottomissione, io mi avvicino voglio vederlo bene, ma alla mia presenza lui sembra riprendersi e tentarmi chiedondomi di liberarlo credendo in lui ma io gli dico che lo riconosco nel demonio e ha disturbato mio figlio, ha fatto del male a lui e a me ed ora è finita, così gli metto il piede destro sulla testa e la scaccio fino a fargliela diventare polvere e poi anche l'altro piede a scompore la cenere. Ora possiamo rientrare in casa con mia sorella che ha guardato la scena più indietro di me come se questo ultimo gesto potessi farlo solo io.
Mi sveglio.
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Vecchio 14-04-2011, 15.19.43   #2
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Conosco il neurologo, visitava alcune opsiti della comunità, e fu lui che mi visitò per primo mio figlio, fece una diagnosi e diede il primo farmaco e poi mi indirizzò nel reparto di competenza, poi fu sempre lui che mi mandò la mia ospite più giovane morta di recente all'improvviso. Di me diceva di avere grande stima e grande simpatia ma non ci siamo mai dati del tu nè abbiamo mai avuto grande confidenza, solo rapporti di lavoro. Certo era il tipo che per favore o denaro concedeva anche un certificato in più o una prescrizione ma non ne approfittai mai per me se non per mio figlio per farmi avere un appuntamento immediato invece di aspettare una fila di almeno due mesi ed io per ringraziarlo gli regalai una cassetta di ciliegie scelte visto che era già Maggio.

E' un sogno particolare che riassume quel che di recente è accaduto con mio figlio e mia sorella.
Il particolare che mi è saltato agli occhi è il mio piede destro ora funzionante che schiaccia la testa al demonio riducendola in polvere, mi sembra simbolico come gesto e anche mi sembra che il mio piede ora sia finalmente riabilitato mentre per tanti sogni era amputato e poi in riabilitazione, e la sua funzione importante sembra essere quella di scacciare il demonio, un gesto che solo io posso fare.

Un altro particolare è quello che mentre parlo con il dottore io sto vicino la soglia della porta aperta che da sul cortile e guardo quasi sempre fuori, mentre il dottore gira intorno a me a volermi distrarre. Cerca di sedurmi prima con la funzione affettiva, poi con i complimenti, infine con il sesso, ma non riesce a distrarmi dal pensiero fisso di mio figlio. Sembra sedurmi con le cose che potrebbero interessarmi, l'affettività, l'ego e il sesso.

Infine quando il demonio viene condotto fuori si mette supino davanti una piccola rotonda semiaperta, come si trattasse di uno spazio dedicato a una fonte o un altare.

Mia sorella è molto più giovane di ora di almeno 20 anni.
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Vecchio 15-04-2011, 08.01.58   #3
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La casa è grande tutta a piano terra, è suddivisa in tre ale. Un'ala più vecchia è il luogo dove è accaduto qualcosa anni fa a mia sorella e il dottore lo vuole sapere, indaga soprattutto su questo, ma è pure il luogo della crisi di mio figlio ma anche il luogo in cui è nata questa idea di mio cognato che può far nascere un'attività originale e fruttuosa che riguarda l'immagine e la fotografia di cui è appassionato ma chiude per non alimentarla, farla fruire ad altri.
La seconda ala è quella dove mia sorella mi da la stanza in cui parlo con il dottore, è vecchia ma non decrepita anche se i muri sono intonacati di bianco ma è un bianco che si vede essere antico, povero, di molti anni anche se la camera è ordinata, diciamo dignitosa. La terza ala è quella ristrutturata dove mia sorella ci vive maggiormente con la famiglia e la stanza nuova è attigua alla vecchia dove sto con il dottore, vi si accede sia dal corridolio che dal cortile.
Tutto intorno la casa vi è un grande giardino, con alberi di limone soprattutto, la stradella di accesso è in terra battuta, davanti vi è un grande cancello aperto dove il dottore entra e parcheggia la sua auto.
E' un sogno molto articolato con molti particolari.
Penso che la casa a pianoterra indichi qualcosa che ha a che fare con il primo chakra, il radicamento o le radici o il passato.

Ho letto che il diavolo rappresenta l'archetipo dalla separazione dal bene e dall'amore originario ed è uno dei primi archetipi a comparire nei sogni dei bambini, esso rappresenta anche la separazione dal primitivo mito dei genitori come divini.
Rappresenta anche secondo Jung gli aspetti rinnegati della personalità, i comportamenti istintivi che la coscienza giudica negativi, le subpersonalità che si sono rinnegate negli anni perchè giudicate sconvenienti.
Secondo Freud rappresenta anche il padre terribile con la sua libido distruttiva.
E' una sfida comunque necessaria da incontrare affrontare e vincere per andare avanti nella crescita spirituale.

Una parte di significato del sogno la conosco, si riferisce ciò che è accaduto in questi giorni che in parte ho scritto qua e la ma forse si potrebbe andare più a fondo.

Se avete suggerimenti, indicazioni accetto ben volentieri. Devo dire che non ne sono turbata emotivamente da questo sogno come altri, è come se lo aspettassi da tempo questo incontro, è un'immagine terrificante ma mi sono preparata, caricata bene prima e non ho avuto paura di affrontarlo.
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Ultima modifica di diamantea : 15-04-2011 alle ore 08.05.07.
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Vecchio 15-04-2011, 15.37.42   #4
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Il diavolo rappresenta anche la vitalità, l'energia, la tentazione, ambiguità, tradimento...
Mi chiedo come mai dietro le sembianze del neurologo si nasconde il demonio che mi tenta, si seduce.
Il neurologo cura il sistema nervoso, la testa genericamente si dice, ed io schiaccio la testa al demonio. Ci sarà un nesso.

Un particolare che mi ha colpito è questo membro eretto che è circondato da un alone di luce rosso/arancio forte, come il colore di un tramonto estivo quando il cielo assume quel colore fuoco. E' un colore/calore che va sfumando fino al viso del dottore seduto sul letto che si offre a me. Potrebbe essere il colore del primo chakra che si irradia lungo tutto il corpo. Eppure rimango indifferente.
Egli è poco attento a quel che dico sembra più interessato a divagare e sedurmi malgrado l'interesse per l'ala più vecchia che dissimula con superficiale curiosità.

Poi quando mia sorella lo smaschera compare da tutte le parti, è come se lei si mettesse fra me e il dottore/diavolo per non farmi avvicinare a lui o lui a me, ha come il dono di muoversi senza camminare, appare e scompare in ogni lato lui mi guardi ed io sento molta sofferenza, molto dolore nel petto e la testa girare, la vista appannata fino a dover uscire dalla stanza per riprendermi e caricarmi di energia ed affrontare quel che sarebbe apparso ma ancora non sapevo di chi si trattasse.
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Vecchio 16-04-2011, 12.23.37   #5
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Altre volte ho sognato la figura del medico, il ginecologo, il chirurgo, il fisioterapista ora il neurologo.
Il medico nel sogno dovrebbe rappresentare la capacità di diagnosticare e guarire parte di noi che reputiamo malate.

Probabilmente in questo sogno quel che penso possa essere un problema neurologico è invece una male psicologico derivato dagl istinti repressi che per qualche motivo vengono giudicati malevoli.
Gli istinti repressi sono stati espressi più volti attraverso gli animali, ma il demonio li rappresenta nella loro animalità, primordialità.
Il primo chakra colorato di rosso dovrebbe rappresentare proprio l'energia primaria da cui parte la vita che si espande in tutto il corpo e che io rifiuto o resto indifferente, la mia attenzione è centrata solo nel male della testa o della mente senza tenere conto di altri bisogni.

E' vero che certi impulsi quali la rabbia incontrollata che porta solo male è un modo negativo di usare l'energia, ma chissà dove sta la radice della rabbia. Dove sta il confine fra il male della mente e quello dello spirito.

Le ale di questa casa sono tre, come passato presente e futuro, come gli stadi dell'Io bambino, adulto e genitoriale, come la trinità, come i piedi, il cuore e la testa, come la tridimensionalità della vita e chissà quali altri significati.
Io affronto la situazione nel mezzo, nella seconda ala, forse quella del cuore? è nel petto che ho dolore e poi confusione nella testa che mi passa quando mi sposto nell'altra stanza attigua che è gia nella terza ala, quella ristrutturata ed abitata maggiormente.
Potrebbe significare che abito di più nella parte alta di me tralasciando la parte bassa, il radicamento o il sesso vero e proprio come parte marginale, da ristrutturare prima o poi, dove lì è cominciato il male, la crisi, l'avarizia e la chiusura della parte più creativa della mia energia da non voler più condividere con nessuno, un ritiro da quella parte, rimanendo un potenziale inutilizzato, spostandomi soprattutto nella testa.
Nel sogno del cane ucciso da mia madre io mi nutro della sua testa, come a voler speculare sull'aspetto solo razionale dei miei istinti. Sconfiggo il demonio schiacciandogli la testa, lo anniento, lo uccido per non tentarmi più ma in cosa esattamente non ho capito. Cioè ho capito solo che la tentazione dell'aspetto archetipale del modello genitoriale in cui spesso cado è negativa e va lasciata andare, e questo è successo, è stato positivo e c'entra con la mia sorella, ma il resto, se c'è un resto come penso non mi è ancora chiaro, è la prima volta che valuto la cosa sotto questo aspetto. Cioè vedo con maggior chiarezza il mio ritiro dalla parte bassa, voglio stare nel razionale che mi rende meno ricattabile dall'uomo.
Dall'altra l'istinto potrebbe nascondersi dietro le vesti del dottore per attirarmi, sedurre ed essere usato, accettato, ma la mia parte moralista e repressa me la fa vedere come demoniaca e la schiaccio nella testa definitivamente.
Mia sorella rappresenta sicuramente la parte dell'integrità morale, ma anche della repressione dei bisogni e degli istinti, la parte problematica oscura e confilittuale, mentre mio cognato rappresenta un modello maschile sicuramente mortificante in tutto ciò che riguarda dono di sè, slancio affettivo, comunicazione interpersonale.
Io non faccio caso al dottore che si spoglia, che resta nudo e mi desidera, sono tranquilla, non mi scandalizzo ne infastidisco più di tanto, non mi sento in pericolo ed anzi ne apprezzo la forma e il colore/calore della sua virilità però mi preoccupo di cosa potrà pensare mia sorella, anzi lo invito a rivestirsi perchè se lei lo vede così succede il finimondo, temo il suo giudizio, la sua reazione.
Lui dice che sono della stessa sostanza e si riconoscono per questo, cioè istinto e repressione dell'istinto? e vince la repressione?

Ray... aspetto un Rayutino per favore,
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Ultima modifica di diamantea : 16-04-2011 alle ore 12.25.49.
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Vecchio 16-04-2011, 16.16.45   #6
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ma chissà dove sta la radice della rabbia.
Nella paura.




PS: va benissimo espandere i simboli, ma concentrati sulle tue reazioni... su quello che provi, nel sogno, in risposta a quello che via via succede.
Poi magari vediamo il sogno con calma.
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Vecchio 17-04-2011, 15.48.00   #7
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Ray dici la rabbia nasce dalla paura... paura di cosa? la paura più grande dell'uomo è la morte e di conseguenza di vivere pienamente. Si potrebbe chiarire meglio? Stanotte non riuscivo ad addormentarmi, pensavo, elaboravo non avevo considerato la rabbia come conseguenza, reazione o difesa della paura.

Mi dici di concentrarmi sulle mie reazioni...
Le sensazioni più forti sono all'inizio quando entro nella stanza con il dottore e vedo lo squallore, la povertà della stanza, mi fa star male l'ambiente vecchio e dimesso anche se ordinato, tanto che vado davanti la soglia che da sul giardino, quasi a voler passare oltre la vista della stanza che non mi piace.

Davanti la nudità del dottore rimango tranquilla, il dottore non è volgare, è esplicito ma non mi pressa, non mi mette la mani addosso, non mi fa sentire in pericolo, semplicemente cerca di sedurmi con dolcezza, complimenti e affettività. Anche quando si siede sul letto nudo e si sdraia leggermente quasi ad offrirsi, fa cenno di stare con lui non è volgare, è tranquillo, naturale ed anzi quell'alone di colore rende meno squallida la stanza, la riempie di colore e calore da cambiare l'atmosfera, la sua postura e la sua forma è molto bella, è come piace a me ma lui non mi interessa, voglio parlare di mio figlio, tra l'altro sono a casa di mia sorella, le porte sono aperte e lei può entrare in qualsiasi momento e so già che si scandalizzerebbe, giudicherebbe male la situazione, questo mi procura ansia, preoccupazione.
Io in effetti mostro una certa tolleranza per la naturalezza di come di svolge il tutto anche se non mi sembra il caso che lui si comporti così, ma nel sogno sembra che fra me e lui ci sia della confidenza come vecchi amici per cui non mi scandalizzo, mi preoccupo solo del giudizio negativo di mia sorella del resto legittimo visto che siamo a casa sua e lui vieni da medico .

La sensazione di maggior dolore la provo quando mia sorella accusa il dottore di non essere colui che si è presentato. Il dottore si difende ma è tranquillo, io sono agitata, voglio giustificarlo perchè non è accaduto nulla di male, il dottore è stato si è rivestito subito appena gliel'ho chiesto, si è composto, non mi ha messo le mani addosso. Ho dolore al petto, molto forte, più lo accusa, più si mette in mezzo fra me e lui più dolore sento. Quando il dottore si arrende e mi dice la frase io ho un giramento di testa, non vedo bene, sono costretta ad uscire dalla stanza perchè sto troppo male. Ma non voglio abbandonare mia sorella con colui che non so chi sia ma ho bisogno di recuperare le forze, cose che faccio nella stanza attigua, mi carico di energia, rientro in me, nella mia forza e controllo e poi non ho paura di affrontare il demonio, anche il suo aspetto è terrificante, orribile, di ucciderlo.

Nessun sentimento di pietà, pentimento, commiserazione mentre mi appresto a schiacciare la testa al demonio, mi ricordo che lui ha fatto male a mio figlio e a me e ha disturbato mio figlio.
Quello che è strano è la postura del demonio a terra supino, davanti a mia sorella non si muove sembra morto ma non lo è, mentre come mi avvicino lui sembra gonfiarsi di respiro, di vitalità e mi parla, cerca di convincermi a credere ancora in lui, vuole vivere ma lo riconosco come demonio e lo schiaccio.
E' strana questa piccola rotonda delineata da mattoni e lui con i piedi rivolti verso l'apertura, accanto vi è un grande albero frondoso e alto, e si trova nella parte oltre la terza ala, dove finisce la casa, più vicino all'uscita.
Una volta schiacciata la testa rimane solo la sagoma di polvere della sua testa mentre il corpo è integro.
Ho compiuto un atto che andava fatto.
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Vecchio 17-04-2011, 18.24.54   #8
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Ray dici la rabbia nasce dalla paura... paura di cosa? la paura più grande dell'uomo è la morte e di conseguenza di vivere pienamente. Si potrebbe chiarire meglio? Stanotte non riuscivo ad addormentarmi, pensavo, elaboravo non avevo considerato la rabbia come conseguenza, reazione o difesa della paura.

Mi dici di concentrarmi sulle mie reazioni...
Le sensazioni più forti sono all'inizio quando entro nella stanza con il dottore e vedo lo squallore, la povertà della stanza, mi fa star male l'ambiente vecchio e dimesso anche se ordinato, tanto che vado davanti la soglia che da sul giardino, quasi a voler passare oltre la vista della stanza che non mi piace.

Davanti la nudità del dottore rimango tranquilla, il dottore non è volgare, è esplicito ma non mi pressa, non mi mette la mani addosso, non mi fa sentire in pericolo, semplicemente cerca di sedurmi con dolcezza, complimenti e affettività. Anche quando si siede sul letto nudo e si sdraia leggermente quasi ad offrirsi, fa cenno di stare con lui non è volgare, è tranquillo, naturale ed anzi quell'alone di colore rende meno squallida la stanza, la riempie di colore e calore da cambiare l'atmosfera, la sua postura e la sua forma è molto bella, è come piace a me ma lui non mi interessa, voglio parlare di mio figlio, tra l'altro sono a casa di mia sorella, le porte sono aperte e lei può entrare in qualsiasi momento e so già che si scandalizzerebbe, giudicherebbe male la situazione, questo mi procura ansia, preoccupazione.
Io in effetti mostro una certa tolleranza per la naturalezza di come di svolge il tutto anche se non mi sembra il caso che lui si comporti così, ma nel sogno sembra che fra me e lui ci sia della confidenza come vecchi amici per cui non mi scandalizzo, mi preoccupo solo del giudizio negativo di mia sorella del resto legittimo visto che siamo a casa sua e lui vieni da medico .

La sensazione di maggior dolore la provo quando mia sorella accusa il dottore di non essere colui che si è presentato. Il dottore si difende ma è tranquillo, io sono agitata, voglio giustificarlo perchè non è accaduto nulla di male, il dottore è stato si è rivestito subito appena gliel'ho chiesto, si è composto, non mi ha messo le mani addosso. Ho dolore al petto, molto forte, più lo accusa, più si mette in mezzo fra me e lui più dolore sento. Quando il dottore si arrende e mi dice la frase io ho un giramento di testa, non vedo bene, sono costretta ad uscire dalla stanza perchè sto troppo male. Ma non voglio abbandonare mia sorella con colui che non so chi sia ma ho bisogno di recuperare le forze, cose che faccio nella stanza attigua, mi carico di energia, rientro in me, nella mia forza e controllo e poi non ho paura di affrontare il demonio, anche il suo aspetto è terrificante, orribile, di ucciderlo.

Nessun sentimento di pietà, pentimento, commiserazione mentre mi appresto a schiacciare la testa al demonio, mi ricordo che lui ha fatto male a mio figlio e a me e ha disturbato mio figlio.
Quello che è strano è la postura del demonio a terra supino, davanti a mia sorella non si muove sembra morto ma non lo è, mentre come mi avvicino lui sembra gonfiarsi di respiro, di vitalità e mi parla, cerca di convincermi a credere ancora in lui, vuole vivere ma lo riconosco come demonio e lo schiaccio.
E' strana questa piccola rotonda delineata da mattoni e lui con i piedi rivolti verso l'apertura, accanto vi è un grande albero frondoso e alto, e si trova nella parte oltre la terza ala, dove finisce la casa, più vicino all'uscita.
Una volta schiacciata la testa rimane solo la sagoma di polvere della sua testa mentre il corpo è integro.
Ho compiuto un atto che andava fatto.
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E' da giorni che ci penso alla scena del dottore che mi corteggia, cerca di sedurmi distraendosi dal mio problema suo dovere professionale, oggi ho pensato a cosa mi ricorda. E' un modello appreso da ragazzina per difendermi dalle molestie...
Mi è capitato con il mio dottore a 15 anni e con il mio professore di matematica a 17 anni... Entrambi uomini maturi con figli, mi hanno chiuso la porta a chiave per convincermi a concedermi...
Due situazioni in cui ho trovato la via d'uscita senza drammi semplicemente appellandomi al fatto che nella stanza attigua vi erano persone le quali sentendomi gridare, e lo avrei fatto, sarebbero accorse in mio aiuto.
Ho mantenuto nervi saldi, mente fredda e tono gentile e convincente nel farmi aprire la porta senza storie promettendo di non dire niente a nessuno. E così è stato, sono uscita indenne e non ho detto nulla ai miei genitori e non ho più voluto rivederli mai più da sola.
Mi è capitato altre volte da adulta, purtroppo queste cose accadono più spesso di quanto si possa pensare ma me la sono cavata sempre senza drammi minacciando lo scandalo tramite le persone vicine, ho sempre fatto in modo di non trovarmi mai sola con un uomo che capisco al volo di che pasta è fatto. Mai rifiutare un uomo accalorato e desideroso, potrebbe diventare violento, abusare in un raputs, invece restare calmi, ragionare e soprattutto far capire che non è conveniente, i rischi di uno scandalo sono alti, la gente accorre, perchè far la parte dell'orco?
Adesso non saprei dire se questa tattica sia positiva, se mi ha fatto bene o male. Di sicuro mi ha insegnato un certo distacco, un atteggiamento che fa smontare subito il desiderio anche quando non dovrei, con il mio uomo ad esempio, ritiro l'energia dal corpo, entro nel mentale, nello speculativo per trarmi fuori dall'impiccio ma rivalutando la situazione mi chiedo se questo mi abbia in qualche modo nuociuto, se non sia stata una conquista o sia stata invece una perdita. Mi ha abituata ad accettare anche questo rischio nel corso della vita di una donna anche di persone non sospette, o rispettabili o che per ruolo professionale o familiare non dovrebbero mai avvicinarsi oltre i 50 cm di distanza da me. Potrebbe far parte dello sfondo che mi sono costruita che mi rende predabile sempre nella stessa modalità. Ho sviluppato una certa indifferenza, penso sempre che in qualche modo me la cavo se vicino a me c'è qualcuno, se sono sola sto sempre nelle vicinanze di una porta d'uscita, dietro un tavolo, addocchio eventuali armi di difesa, non abbasso mai la guardia, però non lascio trapelare nulla, sembro apparentemente tranquilla.
La cosa non vale per gli altri però. Nel corso di questi anni lavorativi è capitato che qualche uomo abbia molestato qualche mia assistente, in questi casi sono intervenuta personalmente occhi negli occhi per dire di tenere le mani a posto, non ho bisogno di minacciare, basta semplicemente il mio sguardo duro e carico di tutto il disprezzo per la categoria che due volte non è capitato più con la stessa persona.

Chissà, forse il sogno vuol farmi vedere anche questo.
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Poi magari vediamo il sogno con calma.
Sarebbe importante per me ora capire qualcosa in più di questo sogno. Puoi darmi qualche altra indicazione per lavorarci su?
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