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Vecchio 29-07-2004, 09.48.13   #1
Uno
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Premessa: non ho generalemente un buon parere sul chanelling o sui contattisti, medium etc, ma con il tempo ho imparato, a prendere informazioni ovunque, valutando con altri riscontri se per me può esserci qualcosa di vero

Finita la premessa vengo al tema, tempo fa (addirittura qualche anno fa quando ancora la cosa non mi era palese ) lessi, su un libricino di chanelling ,che progressivamente le nostre giornate sarebbero diminuite, nel senso che la nostra percezione di 24 ore sarebbe diventata come di 16 ore, pur scorrendo le ore "normalmente". Quando lo lessi presi la notizia così senza farci caso più di tanto, ma dal punto di vista teorico ci ripensai quando scoprii altre cose sull'indebolimento del campo magnetico terrestre e su altre "teorie" rigurdo la percezione delle dimensioni che adesso mi è difficile riassumere. Dal punto di vista pratico, effettivamente non so dire se sia giusto il rapporto 16 al posto di 24 ma ho la netta percezione che il tempo non mi basta mai, come alcuni sanno si solito ( a parte casi rari) dormo poco, vado a letto tardi etc, eppure mentre anni fa mi avanzava tempo oggi ne vorrei ancora per fare quello che vorrei, certo anche i miei interessi sono aumentati, ma ho la sensazione che ci sia qualcosa di vero in quella specie di "profezia" che lessi. Voi cosa ne pensate? Avete anche voi la sensazione che il tempo si stia "accartocciando"?
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Vecchio 29-07-2004, 10.53.15   #2
Ladymind
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ho la stessa sensazione, da molto tempo ormai che le giornate mi sembrano "dimezzate", però non voglio credere che dipenda dall'età (sono solo poco più che adolescente ) o che sia una questione psicologica, penso che effettivamente ci sia qualcosa d'altro di cui non siamo consapevoli.
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Vecchio 29-07-2004, 11.40.23   #3
pluto
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Eh no, UNO, non ho la stessa sensazione....per me le notti sono notti...più difficili dei giorni.....interessi è però vero che ne ho pochi....forse leggendo (speriamo) il forum e stando in compagnia ...acquisirò qualcosa.Spero tu e le amiche del forum riescano a trasmettermi un po' di energia....ad esempio la parola che hai usato channelling...non la conoscevo prima di adesso...Ciao
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Vecchio 31-07-2004, 00.47.10   #4
Era
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Channelling significa canale...canalizzare...
in effetti è un discorso complicato e impegnativo...
quasi come la lunghezza del tempo...
allora sto tempo esiste o non esiste?
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Vecchio 31-07-2004, 16.55.35   #5
Uno
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Citazione:
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allora sto tempo esiste o non esiste?
Vedo che stai attenta a quello che scrivo, non del tutto , il tempo è un illusione come lo spazio,è il nostro corpo (come mezzo più fisico) che ci fa percepire queste due dimensioni, ciò non toglie che finchè con il nostro essere siamo immersi in questa realtà (perchè è reale tutto ciò che vivi) hanno delle caratteristiche che possiamo percepire in un modo o nell'altro, già normalmente la percezione è diversa per ognuno di noi e per noi stessi in diversi momenti ed esperienze, per esempio se sei in conversazione (diciamo così ) con una persona che ti piace o se stai facendo un lavoro che non digerisci pur magari scorrendo un ora sull'orologio la tua percezione sarà diversa, nel primo caso ti sembrerà un lampo nel secondo un eternità. Stesso esempio con lo spazio, una passeggiata piacevole di un km e dover pulire una strada di un km......... ( in parole povere la relatività di Enstein, anche se lui era più tecnico e si riferiva alla massa etc )
Però nel tema mi riferivo ad una percezione media generale collettiva, e siccome sono giunto alla conclusione che (anche se non lo esprimerò nel migliore e più corretto dei modi...) che la nostra percezione dell'universo dipende dalla velocità della nostra vibrazione, cioè da come le particelle del nostro essere si muovono in continuazione, e di conseguenza ciò crea il nostro campo elettromagnetico che è immerso nel campo elettromagnetico della terra, immerso nel campo del sistema solare, via lattea etc....
Dato che la tutte le informazioni più immediatamente disponibili sono nel nostro campo (che poi attinge in un continum agli altri) ad un alterazione di esso o meglio ancora di quello terrestre, magari per un aumento di vibrazione ne consegue una percezione diversa, che però,per tornare alla tua domanda, se trascendessimo questa realtà non esisterebbe più.
Non so cosa si capirà di quello che avrei voluto dire, in caso son qua
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Vecchio 31-07-2004, 17.25.33   #6
Era
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parte delle cose che hai scritto le avevo scritte anch' io in un altro forum...
quindi un minimo daccordo siamo....
il tempo esiste in funzione di quanto noi lo facciamo esistere e
nella maniera che decidiamo:
lungo = noia
breve = gioia
per il resto la penso come te...la vibrazione tende a velocizzarsi
con l' evoluzione dell' uomo...sempre più veloce e più alta...
poi alcuni sanno "fermarlo" altri no....
bhe forse ho incasinato anch' io quello che volevo dire...
è tipico...ricordo perfettamente queste "parole" :
"tutto è semplice è nell' indole dell' uomo complicare"

come non ti leggo ti leggo eccome e pure attentamente

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Vecchio 31-07-2004, 19.02.00   #7
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Sii più chiara, ho visto che hai usato le virgolette per "fermarlo" ma non hai scritto perchè.... non si ferma ma si velocizza talmente tanto che sembra fermo, sai com'è si può sperimentarlo anche qua nel corpo?
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Vecchio 02-08-2004, 22.04.01   #8
Era
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no non lo so...
quel che so è che a volte quando sto tra me e me..
nel "silenzio" ...tutto sparisce...e vivo sensazioni ed emozioni
diverse perdendo la nozione del tempo...
tornando in me (si fa per dire) il più delle volte sono passati pochi minuti
mentre ho l' impressione che siano passate ore...
perdo la nozione del tempo...si sarà velocizzato certo..
ma per me è come se si fermasse...

Mha forse devo prenotare anch' io una camera imbottita..
con camicia adatta in dotazione

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Vecchio 02-08-2004, 22.58.58   #9
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Originalmente inviato da Era
quel che so è che a volte quando sto tra me e me..
nel "silenzio" ...tutto sparisce...e vivo sensazioni ed emozioni
diverse perdendo la nozione del tempo...
Bingo! Nel silenzio totale, non facile anzi difficilissimo soprattutto le prime volte , poi viene abbastanza facilmente, dicevo nel silenzio totale che se si riesce a vivere in tutte le percezioni (visive, tattili etc) corrisponde alla prima morte, li si percepisce l'illusione del tempo, e non ci si rende più conto dell'orologio, tanto più ti stacchi o meglio entri in te e tanto più lo velocizzi a tal punto che "tornando" alla normale percezione corporea ti potrebbe sembrare di averlo fermato.
Tornando al tema credo che molte persone oggi stanno velocizzando le proprie vibrazioni tanto da pecepire fisicamente un aumento di velocità.
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Vecchio 02-08-2004, 23.49.00   #10
Era
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vuoi dire che sono pronta per la formula uno?

vuoi dire che senza saperlo sapevo di sapere ciò che credevo di non sapere
e in vece lo so?

ok per me una camera singola con doppia imbottitura di piume di quaglia
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Vecchio 19-12-2004, 01.23.55   #11
Rama
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Interessante discussione, anche le altre, ma inizio da questa.
Anche io ho letto tempo fa di un interessante teoria in cui si afferma che la terra sta aumentando la velocità di vibrazione di conseguenza il tempo che percepiamo diventa più veloce o qualcosa di simile, parlavano proprio di proporzioni come le tue Uno, o simili.
Ma da quello che ho letto nella discussione secondo te una persona può velocizzare o rallentare il tempo?
Ciao
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Vecchio 19-12-2004, 12.15.04   #12
*Sissi*
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eccome se si può Rama (scusa rispondo io)
noi umani abbiamo inventato la convenzione del tempo scandito dalle lancette dell'orologio, che è appunto una mera convenzione. In realtà, spesso non viene rispettato il nostro tempo interiore, "i nostri tempi", come si suol dire.... no no non vuole essere una scusa per tutti coloro che vorrebbero oziare e prendersela più comoda per carità ... però però, a volte con le esigenze della vita frenetica lo strizziamo fino al midollo sto poveraccio di Tempo ohmy222.g:
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Vecchio 28-12-2004, 18.35.56   #13
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Originalmente inviato da *Sissi*
eccome se si può Rama (scusa rispondo io)
noi umani abbiamo inventato la convenzione del tempo scandito dalle lancette dell'orologio, che è appunto una mera convenzione. In realtà, spesso non viene rispettato il nostro tempo interiore, "i nostri tempi", come si suol dire.... no no non vuole essere una scusa per tutti coloro che vorrebbero oziare e prendersela più comoda per carità ... però però, a volte con le esigenze della vita frenetica lo strizziamo fino al midollo sto poveraccio di Tempo ohmy222.g:
E quindi.... Sissi da quello che scrivi..... può esistere una persona che fa un tot lavoro in in un tot tempo, e una seconda persona che fa lo stesso tot lavoro ma in in un tot tempo inferiore (a volte anche molto inferiore)
.....potremmo dire che la seconda persona ha allungato il tempo.
E un'altra cosa... ricordiamoci che la percezione del tempo è legata al ciclo della nostra vita....
per un pianeta un anno è un secondo
per noi è un tempo relativamente lungo
per un moscerino che non arriva neanche a vivere tanto è l'eternità....
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Vecchio 28-02-2005, 18.35.56   #14
jezebelius
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Certo è legata al ciclo della nostra vita ma altresì è legata, a mio parere, alla percezione stessa ovvero alla percezione che l'individuo ha di quel frangente chiamato vita.
Molte persone sono condizionate dagli eventi esterni in altre parole la società condiziona il modo di pensare, vivere e percepire.
Tutto in relazione ad un obbiettivo( materiale) da raggiungere e come tale vissuto: Fare la spesa( azz mi so dimenticato), andare al lavoro in tempo ( ) etc etc......
E se invece ritornando al discorso non sapessimo quanto dura la nostra vita ( quella vera intendo)?
un saluto.......
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 28-02-2005, 19.29.01   #15
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Jeze non sono sicuro di aver capito cosa intendi...
cioè una parte si... la società ci condiziona sulla percezione del tempo.. e questo è vero... anche sulle aspettative di vita se vogliamo... "l'età media è 80, 90 etc.." e dove sta scritto... poi vediamo che in qualche paese sperduto o che noi consideriamo non civile ci sono esseri che da una parte non ci sanno neanche dire quanti anni hanno perchè non hanno il clanedario e non sanno quando sono nati... ma dall'altra in base ai loro ricordi si scopre che hanno passato i 100 ma molto abbondantamente (una donna in africa, in base a degli studi su quanti pronipoti e fatti accaduti nel suo paese, è stata scientificamente dichiarata avere almeno... dico almeno 140 anni... e non stava neanche male )
Poi parliamo del sistema medico... "le rimarrano tre mesi di vita" solo perchè il medico di turno ha visto che su cento casi che gli sono capitati magari 80 hanno risposto in quel modo.... non pensa che noi potremmo essere tra quegli altri 20... o che se lui dicesse invece "ha almeno 20 possibilità su 100 di vivere" forse la percentuale diventerebbe più del 20%
L'ultima domanda
Citazione:
E se invece ritornando al discorso non sapessimo quanto dura la nostra vita ( quella vera intendo)?
non ho capito dove voleva andare... in realtà se non abbiamo doti veggenti... se non abbiamo sensi affinati etc etc non sappiamo quanto ci resta... però in questo caso un pò conta la volontà... e un pò quello che filosofie induiste e anche il mio amico Gurdeijeff definiscono la molla dell'orologio... se una molla ha un tot di capacità e le lancette girano molto veloci, l'orologio si ferma prima, se girano più piano l'orologio cammina più a lungo.....
Oppure volevi arrivare a dire che se sapessimo che non abbiamo molto tempo vivremmo più consapevolemente? Non credo neanche a questa... c'è gente che continuerà a far festa fino all'ultimo e gente che festeggerà la vita ma sempre con un occhio oltre...
Se non era nessuna di queste... esprimiti ancora..
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Vecchio 28-02-2005, 20.26.54   #16
jezebelius
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Ciao UNO.....TTO,........
veramente la domanda alla quale tendevo fare riferimento è:" Cosa è la nostra vita e come la si puo vivere"?
Mascherata dalla inconoscibilità della vita stessa è vero che un soggetto vivrà in relazione a ciò che gli è stato insegnato e porrà le questioni in relazione al dogma sociale nel quale si viene a trovare.
Se nascerà ad esempio in India sarà condizionato ovviamente a quel tipo di società, diverso invece se sarà in Giappone.
In sintesi l'elemento sostanziale risulta essere il motivo "esterno" ovvero "Tu sei quello che vivi".
Posto ciò tendiamo sempre a dare un inizio ed una fine( nascita e morte) e in questo " intermezzo" quello che - sul piano materiale - siamo abituati a fare è scandire il dove e il quando - rapportandolo all'obbiettivo che la società ci ha "imposto" - in altre parole non mettiamo in relazione anche gli altri due momenti ovvero il Come e ( che per molti potrebbe anche non avere senso) il Cosa.
Una nuova consapevolezza a mio avviso tenderebbe a creare una altrettanto nuova percezione che, prescindendo dalle legature sociali, affinerebbe di molto la percezione di un parametro che fondamentalmente è una convenzione soggettivizzata - certo adottata da millenni dall'uomo anche come punto di riferimento( ad esempio prima si stabiliva la precessione degli equinozi quale passaggio del tempo) - ma che in quanto tale l'abbiamo di fatto collocata all'apice della nostra esistenza.
Il discorso che tento di affrontare non pone le sue basi nel perdurare delle azioni poichè concetto vacuo ma nell'operare le azioni.
Quello che intendevo dire è che si potrebbe anche non adottare il tempo - come avviene nella popolazioni che poco sopra Tu hai citato - quale parametro e quindi abbandonare i punti di riferimento " finiti" che la società col suo progredire ( regredire in tal senso) ci impone.
" Se non sapessimo quanto dura la nostra vita" è riferito al fatto stesso che nessuno - prescindendo da doti paricolari ovviamente - possiede la consapevolezza - se non scoperta - di una vita che deve essere rivolta, più che al raggiungimento di un qualche obbiettivo materiale, alla riscoperta di una essenza ed in base a questo esperire la sua vita.....
Un saluto.........
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Dr. Marc Haven
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Vecchio 15-09-2007, 18.53.36   #17
nonso
Gli/le piace l'aria
 
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Data registrazione: 05-09-2007
Residenza: pdm cigliano
Messaggi: 25
Predefinito é morta?

Vorrei raccontare un fatto capitatomi tempo fa.
Ero da un amico fotografo che mi mostrava un grande stampa 50x75 dove appariva un cielo stellato visto dal suo telescopio.
Non volevo deludere il mio amico, ma a me sembrava di vedere solo dei confusi puntoloni bianchi su sfondo nero, tra me pensavo "ha speso un capitale per ottenere solo un immagine così anonima e poco interessante, boh..."
L'amico notava la mia curiosità, in effetti cercavo, senza trovarlo, il motivo di tanto impegno fotografico.
- Bella eh...
- Bella sì - lo dissi per non deluderlo - ma non capisco il soggetto
- Il soggetto non c'è, c'era... qualche milione di anni fa..
- uhu... chevvordì
- Vedi questa stella - per me era una macchia bianca sfumata - ho impiegato tre ore per fotografarla, perchè non esiste.
Avevo capito tutto: un t u b o e, a quel punto glielo dissi.
Insomma, per finirla qui, quella stella era defunta da milioni di anni, ma la sua luce esisteva ancora e se ne viaggiava nello spazio, debolissima, quindi invisibile ad occhio, ma catturabile da uno strumento fotografico se gli diamo il tempo di caricarsi della debolissima luce dell'ex stella.
Ma allora, se posso vederla, esiste!... ed io tra qualche milione di anni sarò visibile nello spazio?
Ogni mio gesto lascia una specie di eco che non si spegne mai, bisogna solo saperlo ascoltare,...ma allora ...gli "spiriti" non è che non siano spiriti

eccetera
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