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Vecchio 07-11-2005, 17.33.22   #26
seleparina
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Che modelllo di pc è? Un 3000 mhz?
Na, è un modello non ancora commercializzato
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Vecchio 07-11-2005, 17.37.35   #27
Uno
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Anche io lo vedo coraggio questo. Temo ci sia un equivoco sulla parole Limite. Non ho detto, o quanto meno non intendevo Limitati dalla paura, ma Conoscere la paura. Se conbosci la tua paura non puoi in nessun modo essere limitato da essa. Porsi il limite è stata sicuramente una frase scelta male.

la paura è il segnale di attenzione. Non pensavo a paure come saltare un fosso, vediamo come e quanto mi faccio male.
Avevo detto prima, coraggio per me è andare avanti ... e tornerei così al tuo post di ora ...

Sono d'accordo ci sono situazioni in cui il coraggio si mostra continuando ad andare avanti "nonostante tutto" ... eppure quell'nonostante tutto rischia di essere ( purtroppo ) il bastone della forza ... senza il quale non si troverebbe coraggio in se stessi ... da soli !

Questo è un discorso molto difficile da affrontare, sopratutto per l'esempio che hai portato.

Su quello ti racconto una storia .. c'era un donna molto malata, con il tempo fù costretta a letto. Non era più libera ed autonoma .. nemmeno la sua mente lo era, troppe medecine, troppa morfina ...
un giorno molto avanti nella malattia .. quando tutti i famigliari le dicevano "dai combatti fallo per noi, magari tagliamo qui, poi lì... vedrai starai bene.. resta con noi " .. il terzo figlio le si avvicinò e le disse " mamma, non pensare a me, leggi in te stessa e decidi se vuoi andare o restare. ma se resti lotta e combatti.. se vai, fai presto, l'incertezza ti sta distruggendo più del cancro " ... 10 giorni dopo era libera!

Ora Uno, è stata vile ?? O ha fatto una scelta di coraggio ?

Io non lo so... quello che so è che entrambi ( madre e figlio) han compiuto un atto di amore! E l'amore non può essere vile ..

Ok c'è stato un equivoco sulla definizione "non ponesse il limite della paura" e devi ammettere che suonava così come io l'ho puntualizzata, abbiamo chiarito.

E' stato coraggio sia verso se stesso che verso la madre da parte del terzo figlio.... ma non può da solo dirsi di essere coraggioso... siamo noi che lo vediamo... no?
Ha dovuto trovare questo coraggio.... di perdere la madre se questo era bene per lei....

La mamma non la definirei coraggiosa ma rassegnata.. non il rassegnato nel senso negativo che di solito si da... un rassegnato di accettazione... questo ormai era quello che doveva essere e lo ha accettato grazie al coraggio del terzo figlio.

E' un altro esempio però rispetto quello che avevo fatto io.... inverso..

Ma rimanendo al figlio del tuo esempio.... dici che abbia fatto il calcolo che dicendole così poteva perdere la madre? Certo da qualche parte in lui lo sapeva... ancor prima di dire quelle cose.... ma non ha calcolato... ha amato e basta.. altrimenti sarebbe venuta fuori una cosa tipo quella dei fratelli: un compromesso.... il coraggio non è compromesso
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Vecchio 07-11-2005, 17.59.54   #28
Sole
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resettiamo ....
perchè temo che stiamo dicendo la stessa cosa usando termini diversi ...

ho iniziato male io .. lo ammetto !

il coraggio non è quel calcolo che prevede il risultato, anche se in alcuni casi ci vuole coraggio per manipolare situazioni ... ma anche questo è un altro discorso.

Il coraggio è la forza di affrontare ... e ammettere o riconoscersi coraggiosi nel mentre si affronta qualcosa non è un male, fermorestando la presenza di spirito. cosa intendo ? Intendo dire, non è male ammettere con se stessi che si è stati forti o si è forti in una situazione ... è coscienza di una situazione. così come quando si ammette di non essere abbastanza forti !


Quel terzo figlio prima di parlare con la madre, parlò con me e mi disse: le dirò ..... e mi sento bene nel farlo e so che lei andrà via presto.
Questa è lucidità e il coraggio è anche lucidità.

.....

quante cose è il coraggio !

Il riconoscersi un valore ... mantenendosi in equilibrio .. perchè no ?
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Vecchio 07-11-2005, 18.44.05   #29
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resettiamo ....
perchè temo che stiamo dicendo la stessa cosa usando termini diversi ...
Questo è vero e l'ho detto sopra

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Il riconoscersi un valore ... mantenendosi in equilibrio .. perchè no ?
Tanto per continuare a farci del male (scherzo lo sai, ma parlare serve a chiarire)

l'equilibrio non si mantiene o c'è o non c'è..... lo so che se prendiamo per esempio l'andare in bicicletta mi potresti dire che appena una forza mi tira da una parte sposto il peso dall'altra e mantengo così l'equilibrio.... però parliamo di equilibrio instabile quindi non so se un coraggioso per essere tale possa "accontentarsi" di tale equilibrio... ok ci sono livelli e livelli di coraggio ognuno adeguato a ciò che siamo....

Ti disse "le dirò ..... e mi sento bene nel farlo e so che lei andrà via presto".
non ti disse : "Sono coraggioso" al massimo avrebbe potuto dirti "Mi faccio coraggio"

Ehi gringa ti aspetto su questo schermo
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Vecchio 07-11-2005, 18.49.56   #30
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hmmmmm ...

potrebbere essere vere entrambe le cose .. su diversi livelli ...

mò c'ho bisogno di un caffè
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Vecchio 07-11-2005, 21.45.16   #31
kalamity
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A questo punto, forse, esistono due tipi di coraggio! quello non egoistico, come il figlio che chiede alla madre di far ciò che crede (sapendo di poterla perdere) e lei che "decide" di rendersi "libera" e quello, in un certo senso, più egostico mirato su noi stessi! Ed è questo quello che probabilmente incontriamo più spesso!
A mio avviso coraggio significa anche sapersi mettere in gioco (come ho già letto qui se non erro) ma non in modo sfrenato, incosciente! Ma proprio sfidando i propri limiti! Smettere insomma di temere ciò che vediamo come debolezze, freni, blocchi! Riuscire ad andare al di la di quello che solitamente ci trattiene in una determinata situazione che pur se non idilliaca ci spaventa meno di quel che non conosciamo. Le scelte quindi possono essere viste come forme o meno di coraggio. O, quanto meno, come dei mezzi per tastare il terreno
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Vecchio 08-11-2005, 10.21.53   #32
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Originalmente inviato da kalamity
A questo punto, forse, esistono due tipi di coraggio! quello non egoistico, come il figlio che chiede alla madre di far ciò che crede (sapendo di poterla perdere) e lei che "decide" di rendersi "libera" e quello, in un certo senso, più egostico mirato su noi stessi! Ed è questo quello che probabilmente incontriamo più spesso!
A mio avviso coraggio significa anche sapersi mettere in gioco (come ho già letto qui se non erro) ma non in modo sfrenato, incosciente! Ma proprio sfidando i propri limiti! Smettere insomma di temere ciò che vediamo come debolezze, freni, blocchi! Riuscire ad andare al di la di quello che solitamente ci trattiene in una determinata situazione che pur se non idilliaca ci spaventa meno di quel che non conosciamo. Le scelte quindi possono essere viste come forme o meno di coraggio. O, quanto meno, come dei mezzi per tastare il terreno

io credo di si .. e può essere letto, quello che dici, ad ogni livello dell'esistenza!
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Vecchio 08-11-2005, 10.51.55   #33
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io credo di si .. e può essere letto, quello che dici, ad ogni livello dell'esistenza!
cosa intendi per livelli di esistenza?

Per il resto... non trovo che egoistico e coraggio si incontrino da qualche parte... anche se capisco quello che intende Kal vorrei specificare.... anche se è un atto di coraggio verso noi stessi deve essere voluto dal nostro Io per essere coraggio... se è derivato dall'ego non cercherà mai di superare le paure
Se l'Io usa l'ego allora il coraggio può manifestarsi verso l'interno come verso l'esterno.... e quindi torniamo da capo no?
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Vecchio 08-11-2005, 12.08.58   #34
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l'equilibrio non si mantiene o c'è o non c'è.....
Sono daccordo ... parlando di equilibrio ... si potrebbe fare tutto unaltro post
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Vecchio 08-11-2005, 14.35.51   #35
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cosa intendi per livelli di esistenza?

Per il resto... non trovo che egoistico e coraggio si incontrino da qualche parte... anche se capisco quello che intende Kal vorrei specificare.... anche se è un atto di coraggio verso noi stessi deve essere voluto dal nostro Io per essere coraggio... se è derivato dall'ego non cercherà mai di superare le paure
Se l'Io usa l'ego allora il coraggio può manifestarsi verso l'interno come verso l'esterno.... e quindi torniamo da capo no?

Perfettamente d'accordo con te! se di coraggio si vuol parlare è necessario che una determinata scelta venga fatta per il nostro Io e non per l'ego. La cosa migliore sarebbe quella di poter affermare di aver raggiunto un traguardo superando le nostre paure non per poterci poi dire "Che bravo/a che son stata" ma per realizzare che certi -demoni- non sono poi così spaventosi! Credo infatti che questo sia il vero coraggio, quello genuino e spassionato! non per una forma di egocentrismo personale ma per una chiarificazione di ciò che ci circonda!
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Vecchio 08-11-2005, 18.29.35   #36
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a questo punto della giornata sono stanca e posso rispondere ... alla domanda che mi hai fatto : cosa intendo per livelli di esistenza ... nel contesto in cui ho espresso la frase ( si potrebbe parlare di altro in proposito )

intendo l'agire di ognuno di noi più o meno coscientemente.

Approfondendo : intendo che a volte si agisce utilizzando l'intuito e non si sa di fare, altre volte si agisce sapendo bene cosa si sta facendo. Questa non è detto che sia necessariamente "mente" .. o calcolo ... a volte è una esperienza riportata a coscienza.

p.s.
perchè ti ho risposto da stanca lo hai capito vero !?

Ultima modifica di Sole : 08-11-2005 alle ore 18.31.46.
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Vecchio 14-07-2011, 17.05.57   #37
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E invece no.... maiuscolo o minuscolo il vero coraggioso non sa di esserlo.... forse ne può avere una vaga idea... una sensazione... se ne fosse sicuro non sarebbe coraggioso ma superbo....
Sono gli altri che possono vederci coraggiosi o meno (come saggi, belli, intelligenti etc etc).
Questo non significa che noi non possiamo/dobbiamo cercare coraggio, bellezza etc... dentro e fuori di noi.
Kael ha aperto un'altro spunto anche se io la metterei diversamente.

coraggio verso "l'esterno" se a costo della mia vita (ma a volte anche molto meno es posizione sociale, o meri interessi commerciali) cerco di fare il vero bene altrui... poi posso essere accorto e astuto oppure stupido e farmi ammazzare per niente.

coraggio verso l'interno quando sono disposto a rinunciare a false sicurezze, a maschere che indosso principalmente con me stesso e poi per abitudine con altri, e faccio uscire la mia Essenza. Far uscire la mia Essenza non significa fare tutto quello che mi passa per la mente (anzi che altri fannno passare per la mia mente) credendo che io sono così.... e non posso neanche dirlo con due parole.... magari lo facciamo a parte...
Si e' parlato di coraggio nel 3d sulla fame esistenziale ,
copio il significato da Wikipedia :
« Metà del senno d'un uomo se ne va col suo coraggio. »(Ralph Waldo Emerson)
« Avere coraggio significa farsela sotto dalla paura... ma salire in sella ugualmente. »(John Wayne)


Il coraggio (dal latino coraticum o anche cor habeo, aggettivo derivante dalla parola composta cor, cordis cuore e dal verbo habere avere: ho cuore) è la virtù umana, spesso indicata anche come fortitudo o fortezza, che fa si che chi ne è dotato non si sbigottisca di fronte ai pericoli, affronti con serenità i rischi, non si abbatta per dolori fisici o morali e, più in generale, affronti a viso aperto la sofferenza, il pericolo, l'incertezza e l'intimidazione.
In linea di massima, si può distinguere un "coraggio fisico", di fronte al dolore fisico o alla minaccia della morte, da un "coraggio morale", di fronte alla vergogna[/ e allo scandalo. Un noto proverbio dice: "tanta pazienza,forza e coraggio che la vita è un

Mi interessa la provenienza del sostantivo da cor habeo aver cuore .
Questa definizione esclude che per essere coraggiosi si debba essere solo logici e razionali serve qualcosa d'altro quel cuore ma cos'e' il cuore che si mette per essere coraggiosi ?
Poi ancora perche' chi e' coraggioso non sa di esserlo aggiungo io se non a posteriori dopo esserlo stato ?
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Vecchio 14-07-2011, 17.30.43   #38
nikelise
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Aggiungo alcune definizioni o descrizioni celebri del coraggio su cui vale la pena di riflettere .
Quale vi piace di piu' ?

Citazione:
"Gli uomini coraggiosi sono tutti dei vertebrati: sono morbidi in superficie e duri nel mezzo." Gilbert Keith Chesterton (1874-1936), scrittore e critico inglese.
"Il coraggio è quasi una contraddizione in termini. Esso implica un forte desiderio di vivere che prende la forma di essere pronti a morire." Gilbert Keith Chesterton (1874-1936), scrittore e critico inglese.
"Il coraggio è la prima delle qualità umane, perché è quella che garantisce le altre." Winston Churchill (1874-1965), statista e politico inglese.
"Gli uomini coraggiosi lo sono fin dall'inizio." Pierre Corneille (1606-1684), drammaturgo francese.
A me intriga , piace molto quella di Churchill e quella di Corneille .
Questo perche' pone delle gerarchie tra le qualita' che deve avere un individuo .

Ultima modifica di nikelise : 14-07-2011 alle ore 18.30.21.
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Vecchio 14-07-2011, 22.54.29   #39
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Io mi riconosco nella prima, l'ho sempre detto che sono morbida fuori dura dentro o resistente dentro, ma non se per il coraggio per l'orgoglio.
__________________
"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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Vecchio 14-07-2011, 23.12.08   #40
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Io sto pensando se un eccesso di prudenza e di calcolo razionale, possa inibire in qualche modo il coraggio, generando strategie di evitamento, piuttosto che di affronto.
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Vecchio 15-07-2011, 01.08.51   #41
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A me piace molto quella della contraddizione... che poi è apparente. Però sottolinea un punto chiave del coraggio per come la vedo io. Quella della capacità di rischiare ciò a cui si tiene.
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Vecchio 15-07-2011, 09.22.55   #42
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Citazione:
Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio
Io sto pensando se un eccesso di prudenza e di calcolo razionale, possa inibire in qualche modo il coraggio, generando strategie di evitamento, piuttosto che di affronto.
Secondo me si, inoltre si innesca un circolo vizioso che disperde tantissimo e che è meccanico. Vorrei ma non posso.. e sto a pensare per tantissimo tempo a come potrebbe essere se, a cosa farei, ma poi c'è qualcosa che impedisce il salto.

Per me il coraggio è anche caricarsi e poi fare il salto, che permette un cambiamento. E per farlo bisogna anche assumersi dei rischi e quindi mettere in conto la possibilità di perdere qualcosa... che è conosciuto che la mente cataloga come "sicuro"

A me piacciono le definizioni di Wayne, perchè è molto semplice e diretta, e quella di Chercheston, come ha detto Ray , il coraggio di rischiare ciò a cui si tiene, ma anche lasciare il "certo" per l'incerto...

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Vecchio 15-07-2011, 09.29.41   #43
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Citazione:
"Il coraggio è quasi una contraddizione in termini. Esso implica un forte desiderio di vivere che prende la forma di essere pronti a morire."
Anche a me piace molto questa, mi ricorda che vivere veramente implica uno sforzo molto maggiore del semplice attaccamento alla vita.. della sopravvivenza.
Edera non è connesso  
Vecchio 15-07-2011, 10.20.12   #44
nikelise
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Avere cuore , che significa nella definizione del coraggio ?
Non si tratta di sentimento nel senso comune del termine perche' qui il cuore non e' riferito ad un oggetto specifico verso il quale proviamo un sentimento ma e' , direi , una qualita' stabile e costante dell'anima .
Mi viene in mente la celebre frase riferita a Don Abbondio : il coraggio uno se non ce l'ha non se lo puo' dare !
O c'e' o non c'e' .
E' forse strettamente legato alla coerenza che nell'etimologia significa essere costretti , legati , avvinti a qualcosa ?
E' per questo che uno non si rende conto di esseer coraggioso se non a posteriori ? Cioe' perche' il coraggio non proviene da una scelta ma e' uno stato dell'Essere .
E probabilmente per questo che e' una qualita' che garantisce l'esistenza di tutte le altre come appare nell'ultima definizione .
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Vecchio 15-07-2011, 10.59.42   #45
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Non ho letto le altre scelte a me piace questa:
"Il coraggio è quasi una contraddizione in termini. Esso implica un forte desiderio di vivere che prende la forma di essere pronti a morire." Gilbert Keith Chesterton (1874-1936), scrittore e critico inglese.
E per questo motivo spesso è inconscio non ne siamo consapevoli.
E concordo con Uno quando dice che non si sa di essere coraggiosi ma nel momento del bisogno se lo si è il coraggio emerge.
Per me il cuore di cui si parla è la terza persona che non risiede nella testa dove spesso c'è solo tanto rumore, è come un'impeto...d'Amore.
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