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Vecchio 14-02-2009, 23.01.31   #26
Uno
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Originalmente inviato da filoumenanike Visualizza messaggio
nel post 19 dicevi che giustizia sia fatta nasconde un elegante sentimento di vendetta, quasi che così dicendo si indorasse la pillola del desiderio di vendetta, mi sbaglio? non ho capito neppure il legame con il concetto su essere e avere...puoi spiegare, per-dono?
No dicevo, se rileggi, che "voglio avere giustizia" e simili, sono solitamente una maniera elegante per dire che si cerca una vendetta.
"Giustizia sia fatta" è sempre, in ogni caso ed interpretazione, l'ideale di Giustizia, la giustizia non vincolata da bassezze umane.

Essere ed avere:
sia fatta giustizia = essere
voglio avere giustizia = avere

è diverso dire, per esempio,
"io sono giusto" "è giusto"
da
"do giustizia" "voglio avere giustizia"

Lo so che è uno di quei particolari che ti sembrano una sottigliezza stupida ed insignificante, eppure c'è tutto un mondo in queste sottigliezze, e questo modo sarebbe migliore se vi si desse peso.
Mi pare che ci fosse un 3d su essere ed avere, lo riprenderemo o ne apriremo uno se non c'è.
Uno non è connesso  
Vecchio 15-02-2009, 17.46.52   #27
stella
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
No dicevo, se rileggi, che "voglio avere giustizia" e simili, sono solitamente una maniera elegante per dire che si cerca una vendetta.
"Giustizia sia fatta" è sempre, in ogni caso ed interpretazione, l'ideale di Giustizia, la giustizia non vincolata da bassezze umane.

Essere ed avere:
sia fatta giustizia = essere
voglio avere giustizia = avere

è diverso dire, per esempio,
"io sono giusto" "è giusto"
da
"do giustizia" "voglio avere giustizia"

Lo so che è uno di quei particolari che ti sembrano una sottigliezza stupida ed insignificante, eppure c'è tutto un mondo in queste sottigliezze, e questo modo sarebbe migliore se vi si desse peso.
Mi pare che ci fosse un 3d su essere ed avere, lo riprenderemo o ne apriremo uno se non c'è.
Dire "sia fatta giustizia" in effetti è diverso dal dire "voglio avere giustizia". Prima di tutto perchè la prima frase è impersonale, la seconda frase invece sottitende un "io", quindi la mia sete di giustizia è vissuta come una cosa riferita solo a me che sottintende anche che dovrei essere sempre giusto e imparziale verso tutti, invece così non è, perchè una cosa è se mi toccano sul vivo, se mi uccidono una persona cara o mi rapinano, un altro conto è se accade a un'altra persona che non conosco personalmente, come può succedere tutti i giorni guardando il TG.... Tutti siamo per una giustizia di tutti, ma se i fatti li vive qualcun altro, più questi fatti sono lontani da noi più si resta indifferenti e meno si spende in energia perchè sia fatta giustizia mentre Dio è uguale con ciascun essere umano in qualsiasi tempo e luogo.
Detto questo, mi vengono in mente alcune frasi del vangelo, la prima, che non ha bisogno di commenti, è: "chi è senza peccato scagli la prima pietra", (quindi nessuno è "giusto") la seconda: "Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia perchè saranno saziati" che equivale all'altra "Beati quelli che sono perseguitati a causa della giustizia perchè di essi è il Regno dei Cieli" perchè tutti questi subiscono ingiustizie in un modo o nell'altro.
E ancora:
"Cercate il regno di Dio e la sua giustizia e tutto il resto vi sarà dato in aggiunta".

Tutto questo fa capire che il nostro cercare giustizia, e tutte le ingiustizie che ci sono in questa società per soddisfare dei bisogni che sono secondari (denaro, potere, violenza, ecc.) e non primari per l'uomo, come possono essere la fame e la sete senza la soddisfazione delle quali si muore, indica che la giustizia di Dio è molto lontana dalla giustizia umana, e che in ultima analisi dire "sia fatta giustizia" equivale a dire "sia fatta la tua volontà e non la mia"....
Nella Bibbia l'uomo "giusto" è quello che fa la volontà di Dio e in questa volontà non c'è alcuno spazio per la vendetta o per la violenza, anche se l'episodio dell'arresto di Gesù sembrerebbe dire il contrario:
Matteo 26:51-52 "Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù, messa mano alla spada, la estrasse e colpì il servo del sommo sacerdote staccandogli un orecchio.
Allora Gesù gli disse: «Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada
".

Queste parole significano che se si usa un'arma per colpire qualcuno, è pensabile che si verrà trafitti dalla stessa arma, quindi chi si fa giustizia da solo sarà colpito da un'altra persona che crede c0sì di fare giustizia mettendosi al posto di Dio essendo fatti a sua immagine e somiglianza, ma la differenza è che Dio non è vendicativo, ma giusto e imparziale.
Nel libro della Genesi Dio dichiara:
Genesi 9:5-6 "Del sangue vostro anzi, ossia della vostra vita, io domanderò conto; ne domanderò conto ad ogni essere vivente e domanderò conto della vita dell'uomo all'uomo, a ognuno di suo fratello.
Chi sparge il sangue dell'uomo
dall'uomo il suo sangue sarà sparso,
perché ad immagine di Dio
Egli ha fatto l'uomo
."

E questo si vede anche nell'episodio di Caino ed Abele, in cui Dio chiede conto a Caino del sangue di suo fratello; il primo omicidio apre così un disequilibrio nell'ordine naturale che solo Dio può ristabilire con la sua giustizia.
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Vecchio 01-09-2011, 21.44.33   #28
Astral
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Visto che si parlava di perdono, penso che questa discussione sia correlata.
Il problema della vendetta è che si scambia con la giustizia, ed inizia sempre perchè si ha subito un torto.
Molto spesso si ha paura di farsi vedere deboli ed allora si fa un altro torto. Il problema sta anche nel timore di subire e si entra in una dualità: o mi vendico, oppure subisco e mi tengo tutto dentro.
Astral non è connesso  
Vecchio 02-09-2011, 12.16.25   #29
Ray
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Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio
Il problema sta anche nel timore di subire e si entra in una dualità: o mi vendico, oppure subisco e mi tengo tutto dentro.
Bon, però non vendicarsi non significa non difendersi.
Ray non è connesso  
 


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