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Vecchio 22-02-2006, 21.46.01   #1
Uno
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Predefinito "il padre giusto"

Proprio adesso mentre sto trafficando con il pc, nella televisione, che continua ad emettere stupidaggini di sottofondo, ho sentito la Pausini che diceva che deve trovare il padre giusto prima del marito giusto....
Devo dire che però almeno lei ha il "coraggio" (virgoletto perchè credo sia più la non coscienza di ciò che dice... comunque sono affari suoi) di dirlo... ma qante donne oggi e in passato cercavano più il maschio da...... (evito di essere volgare ma si capisce vero?) come nelle stalle?
Oggi si sta cercando l'alternativa anche con le inseminazioni artificiali...
E' un argomento delicato ma potrebbe far uscire molte cosette... lo possiamo espandere anche al senso della famiglia oggi e ai rapporti uomo donna volendo.
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Vecchio 23-02-2006, 01.14.24   #2
RedWitch
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Ho sentito dire diverse volte la frase "prima di trovare il marito giusto, devo trovare il padre giusto per i miei figli". Ma che significa il "padre giusto per i miei figli"? Su quali canoni ci si baserebbe per trovarlo? Alto e biondo? Ricco? Famoso? Altrettanto ho sentito dire: "se voglio un figlio posso farlo da sola".. al di là del "come" si puo' fare un figlio senza un uomo vicino,(poi pero' bisogna spiegarlo al figlio in questione, quando inizierà a fare domande..) mi chiedo se queste donne (che non credo siano poche) si siano domandate, quali implicazioni possano esserci, crescendo un figlio, senza la figura paterna.
O ancora, la donna che cerca il maschio da ... ci sono donne, che pur di avere un figlio farebbero quasi qualunque cosa, e c'è anche il discorso "dell'orologio biologico" che gira in fretta. Quando si superano i 30 anni, si inizia ad avere fretta, e allora, va bene il "maschio da..."
Mettere al mondo un figlio, dovrebbe essere un atto di amore, non di egoismo, ci sarebbe da chiedersi... perchè un figlio a tutti i costi?
Oggi, si lascia che tutto vada come vada, anche una scelta così importante, come quella di mettere al mondo un figlio, senza pensare minimamente alle conseguenze, una famiglia equilibrata, in cui alla base ci sia amore, sembra utopia. Siamo davvero in preda agli istinti più bassi..
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Vecchio 23-02-2006, 14.08.40   #3
Era
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mha....mi sa che il "giusto" prende una valenza differente per donne
e uomini...e ancora mi sa che il "giusto" oggi non lo è quasi mai...
ma è una situazione di comodo....
quante volte si cerca quello giusto o giusta...e poi si finisce per
guardare l' aspetto...la posizione....il portafogli...azz bei tempi si


"...che solo perchè qualcuno non ti ama
come tu vorresti,
non significa che non ti ami con tutto
se stesso.."
__________________
Dio mi conceda
la serenità di accettare
le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre

Ultima modifica di Era : 23-02-2006 alle ore 14.11.13.
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Vecchio 26-02-2006, 00.27.16   #4
seleparina
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Provo ad entrare nel meccanismo che ha fatto sì che la nostra cantante italiana più famosa dicesse ciò che ha detto: nel momento in cui scegli la persona con cui condividere la vita (vale sia per l’uomo che per la donna) la considerazione è “questa persona alleverà insieme a me i miei (e suoi) figli…” a questo punto entra in gioco non solo la personale affinità con il partner, ma anche la valutazione soggettiva dei valori dell’altro/a.
“Questi valori sono i valori che io vorrei che lui/lei insegnasse ai nostri figli”?
Ed ecco che la frase non appare totalmente priva di senso, se presa sotto quest’ottica. Ottica puramente soggettiva, come soggettivi sono i valori in cui si crede o non crede e come soggettiva sarà poi la successiva reazione del figlio a quel tipo di insegnamento, che a dire del genitore è il più giusto. La stessa cosa detta a due persone diverse scatenerà reazioni simili o completamente dissimili, per cui…la “scelta” del partner è una scelta “egoistica” in quanto l’altro ha delle caratteristiche a noi consone (cioè che noi riteniamo tali perchè rientrano nei nostri parametri di giusto) ma che con uguali probabilità potrebbero essere caratteristiche idonee o non idonee all’educazione del figlio, in base, appunto, alla personalità con la quale ci si troverà a confrontarsi.
Per farla breve, scegliere un padre o una madre con carattere –compensante una serie infinita di mancanze/lacune/esigenze/esperienze- non vuol dire necessariamente che il nascituro tragga giovamento da un genitore deciso ed esuberante, ma potrebbe invece “subire” il carattere forte del genitore sentendosi “minato”.
Certo che è un pò come il cane che si morde la coda: io figlio ho una madre con carattere che mi rende insicuro; la mia partner sarà dolce ma insicura perché non voglio ripetere l’esperienza di una donna che mi sovrasta e spinge a “fare” come lei “fa” non sapendo che provoca la reazione contraria; mio figlio crescerà con una persona che non farà la stessa cosa che mia madre ha fatto con me, così non avrà le mie stesse paure.
Ma se non fosse così?
Insomma, trovo un po’ ipocrita (anche se evidentemente inconsapevole) la scelta del padre prima del marito, forse qualcuno dovrebbe dirle che in realtà farà l’esatto contrario.
Ciò non toglie che ognuno di noi lo fa.

Ho esagerato?
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Vecchio 27-02-2006, 16.06.09   #5
Iside@
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Si anche io ho letto l'affermazione della Pausini, BELLA IPOCRITA.
Onestamente nelle sue parole non trovo ne coraggio, ne furbizia, ne giustizia.
In un rapporto di coppia viene prima il rispetto, la gioia di condividere un sorriso e una lacrima e da li possiamo capire se è "giusto" il patner che ci siamo trovati accanto.
Proprio da questa analisi piu o meno approfondita.
Nel dialogo si capisce se potrà fare anche la parte del padre nel prossimo futuro.
Mettiamo ordine nelle cose, senza fare disordine per merito delle aspettative.
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Vecchio 01-03-2006, 17.40.49   #6
Ray
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Su sta cosa del padre e del partner, secondo me si dovrebbero fare delle distinzioni.

RedW accennava all'orologio biologico... ecco, esiste una parte istintiva, diciamo collegata alla nostra "natura animale", che si occupa principalmente di propagare la specie (sempre animale), una volta assicurata la sopravvivenza. Noi si deve convivere, in un modo o nell'altro, con questa parte animale.

La parte animale fa la seguente cosa: spinge il maschietto a cercare di inseminare più femminucce possibili per assicurarsi la continuazione del suo corredo genetico... e spinge le femminucce a farsi inseminare da più maschietti possibile, in modo da concepire dal corredo genetico migliore.
Su questa faccenda e sulle vere e proprie "guerre" che avvengono a livello "umorale", per dire così, si potrebbe scendere nei particolari... semmai approfondiamo.

Fatto sta che, sempre da un punto di vista animal-istintivo, raramente accade che il maschio che presenta un corredo genetico valido (si tiene conto anche della situazione... lo sapete che una donna violentata ha una probabilità tripla di concepire che se consenziente?... pare che si debba al fatto che il corpo riconosce come unica quella possibilità...) presenti anche caratteristiche valide di "buon padre"... così, animalescamente, pare si tenda a scegliersi padri e compagni non necessariamente incorporati nello stesso involucro corporeo...

Ovviamente parliamo di meccanismi animali... ma al giorno d'oggi ho l'impressione che si tenda, inconsapevolemente, ad istituzionalizzarli e a farsene dominare... invece dell'opposto.
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Vecchio 27-09-2011, 00.19.56   #7
Astral
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Significa che se non ci fosse questa parte animale, la gente cercherebbe meno il sesso?

Comunque riconosco quest'analisi valida, altro che le amore, come tutti dicono, che si cerca l'amore! si cerca di mantenere la specie, e in alcuni casi invece si pensa che non si vuole vivere da soli.
Se ci mettiamo poi oltre all'istinto animale, quello perverso del mentale, ci si accoppia per solitudine o perchè almeno pago solo metà affitto ( e sto tipo di calcolo gli animali non lo fanno).

Prima padre, e poi marito... pensa se sono entrambi sterili!
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Vecchio 28-09-2011, 13.32.49   #8
Faltea
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Ho notato una cosa tra le varie amicizie che ho.
Le coppie con figli hanno dei mariti tendenzialmente sobri, seriosi, li definirei composti tanto sono perfetti nella loro veste di padre, nelle coppie senza figli gli uomini sono più superficiali, sono più da compagnia ed hanno un po' di infantilità permanente, sono meno costretti.
Questo è quello che vedo da fuori, sia chiaro.
Non so se questo dipende dalla donna che li seglie più burloni e meno padri (in base a se e quanti figli vuole) oppure se il fatto di divenire padri gli impone una figura più autorevole e seria.
__________________
Non ho bisogno di chi la pensa come me, ma di crescere aprendo la mente a diversi modi di vedere e di pensare.
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Vecchio 28-09-2011, 13.55.08   #9
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Dipende dal contesto cultura, conosco dei padri, che so dei veri scemi, e che i figli più grandi potrebbero fare loro da padri.

Quello che invece a mio avviso fa diventare serio (e a volte anche incavolato e frustrato) un padre, è il lavoro e dover far quadrare il bilancio famigliare, sopratutto se la donna non lavora, o ha un lavoretto part time.
L' ho visto con mio padre che aveva tanti difetti, ma da quel punto di vista, non c'ha fatto mai mancare nulla.
Eppure mia madre dice che l'ha scelto per sua intelligenza, non certo per la bellezza o eventuale doti da padre.

Credo che soltanto l'amore, possa battere l'istinto animale, se ami una persona, la ami indipendentemente dal fatto che vuoi i figli e che magari questa non può procreare. Se ti poni il problema prima che sia un buon padre, non saprei, mi sconvolge un po' sta storia.

Ho sempre pensato che prima venisse l'innamoramento, poi la coppia, ed eventualmente la famiglia dopo. Non credevo che tutto quello che veniva prima era una fregatura per diventare genitori.
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Vecchio 28-09-2011, 14.00.26   #10
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Dipende dal contesto cultura, conosco dei padri, che so dei veri scemi, e che i figli più grandi potrebbero fare loro da padri.

Quello che invece a mio avviso fa diventare serio (e a volte anche incavolato e frustrato) un padre, è il lavoro e dover far quadrare il bilancio famigliare, sopratutto se la donna non lavora, o ha un lavoretto part time.
L' ho visto con mio padre che aveva tanti difetti, ma da quel punto di vista, non c'ha fatto mai mancare nulla.
Eppure mia madre dice che l'ha scelto per sua intelligenza, non certo per la bellezza o eventuale doti da padre.

Credo che soltanto l'amore, possa battere l'istinto animale, se ami una persona, la ami indipendentemente dal fatto che vuoi i figli e che magari questa non può procreare. Se ti poni il problema prima che sia un buon padre, non saprei, mi sconvolge un po' sta storia.

Ho sempre pensato che prima venisse l'innamoramento, poi la coppia, ed eventualmente la famiglia dopo. Non credevo che tutto quello che veniva prima era una fregatura per diventare genitori.
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