Ermopoli
L'antica città della conoscenza
  
    
Torna indietro   Ermopoli > Forum > Tempio > Psicologia moderna e antica

 
 
Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Vecchio 23-02-2011, 10.54.51   #1
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito Sbagliare le domande

Si possono sbagliare le domande?
Qualcuno pensa di si, io invece dico che non si possono sbagliare le domande, si sbaglia ad avere una certa aspettativa, di pensare che si avrà una certa risposta.
Dico che non si possono sbagliare le domande perchè queste sono le uniche che possono nascere dentro di noi in un determinato momento e in una determinata nostra condizione.

Il problema nasce quando si domanda pensando di conoscere già le risposte alternative. Se io domando a Tizio che colore gli piace e secondo me Tizio è tipo da rosso o da giallo, non dovrei escludere a priori la possibilità che Tizio mi risponda celestino, marroncino, violetto etc....
Qui nascono moltissimi problemi di comunicazione, vogliamo a tutti i costi inquadrare chi ci troviamo di fronte, ma non tanto perchè ci interessa direttamente, quanto perchè vorremmo poter conoscere e prevedere tutte le risposte che potrebbe darci.
Una cosa tipo quando sentimentalmente ci si dichiara solo a botta sicura... una cosa tipo la pubblicità (vuoi vincere facile? Grande metafora per essere una pubblicità!).
Così facendo non si vive quell'amore (parlando della metafora sentimentale, ma si può spostare in qualsiasi esperienza e/o tipo di relazione sociale) ma si vive l'idea che ci siamo fatti di esso.

Quando portiamo, o tentiamo di portare, l'altro sul livello che abbiamo deciso sia quello giusto per lui.... in realtà stiamo facendo di tutto per evitare qualsiasi tipo di esperienza potremmo fare in quella relazione.
Sembra la via più facile....
Uno non è connesso  
Vecchio 23-02-2011, 23.07.37   #2
Grey Owl
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Grey Owl
 
Data registrazione: 24-01-2006
Messaggi: 2,100
Predefinito

Come il bambino che passa il periodo dei perchè, egli è pieno di perchè e non si ferma a domandare il perchè di ogni cosa.
Poi crescendo ci si crea un'immagine di quello che per noi è il mondo e dopo con quell'immagine ci costruiamo sopra le nostre certezze del perchè delle cose e su come pensiamo siano le persone e come va il mondo.
Ci si costruisce una struttura, una casa le cui fondamenta poggiano su risposte arrabattate e si evita di fare ulteriori domande perchè il pericolo è che il grande teorema che è la nostra immagine del mondo potrebbe essere confutato e messo in crisi. Meglio non domandare, anzi meglio non fare domande sbagliate.

Come hai ragione Uno, non esistono domande sbagliate, esistono esperienze pericolose che possono mettere in crisi l'idea che ci siamo fatti.

Mi sono accorto che a un certo punto della mia vita le domande non me le ponevo più, cercavo teoremi e giustificazioni per sopportare quel vuoto interiore che mi risucchiava. Lo nutrivo di teorie e belle parole stando molto attento a non fare domande sciocche o sbagliate, guai a domandare, metti che mi arriva una risposta che mi destabilizza!

Perchè non posso sentirmi felice di quello che ho? Cosa voglio di più? Cosa mi manca? Mi posso bastare, eppure qualcosa dentro di me vuole di più, ma poi cosè questo di più?

Queste domande sono presenti in me, ogni giorno se rimango in silenzio nella mia mente le sento a volte come una nenia al capezzale e a volte come una litania rivolta al cielo.
Grey Owl non è connesso  
Vecchio 23-02-2011, 23.27.29   #3
diamantea
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di diamantea
 
Data registrazione: 29-03-2010
Messaggi: 3,266
Predefinito

Secondo me la domanda contiene già la risposta. Nel momento in cui viene formulata da qualche parte esisterà una risposta e il mio essere lo sa, solo lo devo rendere conscio, chiedo perchè non so trovarla da sola oppure non mi so prendere la responsabilità di farlo.
Io sento che quando faccio una domanda ho già un'idea delle possibilità di risposte ma non riesco ad afferrare quella giusta ma su diverse risposte potrei sentire dentro qual è quella giusta per le mie possibiltà del momento.
Semmai mi pongo il problema di affidare la mia domanda ad un intelocutore che a parere mio potrebbe aiutarmi a trovare la risposta giusta. L'aspettativa nasce quando penso di aver trovato la persona che mi può dare la risposta. Se trovo un interlocutore di cui non ne conosco la sua reale capacità di rispondermi valuto la risposta, non è detto che quello che mi arriva sia un'esperienza da provare.
Poniamo che io sia in crisi esistenziale, chiedo a qualcuno cosa devo fare per uscire dalla crisi, poniamo che l'interlocutore mi risponda che devo buttarmi a mare con una pietra al collo... di certo se sentivo dentro forte questa risposta non avrei chiesto, ma l'avrei fatto. Se chiedo è perchè questa soluzione è estrema e voglio trovare alternative, non credo che qui non buttandomi a mare perda l'esperienza della suicida morta annegata.
L'aspettativa nasce quando si ripone una certa fiducia nell'interlocutore come capace di tirar fuori la mia risposta che in quel momento non vedo o non posso/voglio vedere.
Porre la domanda al Maestro vuol dire assoluta fiducia che ciò che ci risponderà, e la non risposta è una risposta, è l'esperienza che dobbiamo fare. Gurdy ne da tanti esempi.
Se la domanda non è posta al Maestro ma ad un insegnante quella fiducia totale viene meno altrimenti non ci sarebbe differenza tra un Maestro e un insegnante.

Un'altra cosa che vorrei dire è che chi ascolta la domanda, specie se è un maestro, sa già qual è la risposta ma dalla domanda che sorge nel momento, l'unica che può sorgere nel momento, decide se e come dare la risposta. Il discorso torna sempre alla fiducia. Se io faccio una domanda sapendo che qualunque sia la risposta me la darà in modo da rendermela accettabile perchè è al Maestro che la sto facendo, la accetterò anche se non corrisponderà alla mia aspettativa altrimenti non sono una discepola o l'altro non è il Maestro. Chi domanda si trova in una condizione di non sapere la risposta, chi risponde si trova nella condizione di sapere la risposta. C'è anche la responsabilità del saper chiedere e del saper rispondere che non è sempre facile nè nell'uno nè nel secondo caso.
Escludendo la comunicazione fra il discepolo e il Maestro intercorrono tutte le possibilità, tutte le domande e tutte le risposte, e tutti i trip del maestro che risponde e del discepolo che domanda creando tutte le distorsioni nella comunicazione che ogni giorno viviamo dal più piccolo al più grande, nei vari ruoli e vicissitudini e quesiti che ci poniamo dal cosa mangiamo a pranzo al cosa ne faccio della mia vita.

Ci sarebbero tante altre cose che vorrei dire...
__________________
"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"

Ultima modifica di diamantea : 23-02-2011 alle ore 23.30.53.
diamantea non è connesso  
Vecchio 24-02-2011, 00.27.59   #4
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Si possono sbagliare le domande?
Qualcuno pensa di si, io invece dico che non si possono sbagliare le domande, si sbaglia ad avere una certa aspettativa, di pensare che si avrà una certa risposta.
Dico che non si possono sbagliare le domande perchè queste sono le uniche che possono nascere dentro di noi in un determinato momento e in una determinata nostra condizione.

Il problema nasce quando si domanda pensando di conoscere già le risposte alternative. Se io domando a Tizio che colore gli piace e secondo me Tizio è tipo da rosso o da giallo, non dovrei escludere a priori la possibilità che Tizio mi risponda celestino, marroncino, violetto etc....
Qui nascono moltissimi problemi di comunicazione, vogliamo a tutti i costi inquadrare chi ci troviamo di fronte, ma non tanto perchè ci interessa direttamente, quanto perchè vorremmo poter conoscere e prevedere tutte le risposte che potrebbe darci.
Una cosa tipo quando sentimentalmente ci si dichiara solo a botta sicura... una cosa tipo la pubblicità (vuoi vincere facile? Grande metafora per essere una pubblicità!).
Così facendo non si vive quell'amore (parlando della metafora sentimentale, ma si può spostare in qualsiasi esperienza e/o tipo di relazione sociale) ma si vive l'idea che ci siamo fatti di esso.

Quando portiamo, o tentiamo di portare, l'altro sul livello che abbiamo deciso sia quello giusto per lui.... in realtà stiamo facendo di tutto per evitare qualsiasi tipo di esperienza potremmo fare in quella relazione.
Sembra la via più facile....
In pratica quasi mai domandiamo davvero, la maggior parte delle volte, avendo aspettative più o meno precise, quello che chiediamo è una conferma della risposta che ci siamo già dati... e ce la siamo data perchè conferma la nostra idea delle cose.
Invece di fare esperienze tessiamo il velo di Maya...
Ray non è connesso  
Vecchio 24-02-2011, 03.02.25   #5
griselda
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di griselda
 
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,029
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
In pratica quasi mai domandiamo davvero, la maggior parte delle volte, avendo aspettative più o meno precise, quello che chiediamo è una conferma della risposta che ci siamo già dati... e ce la siamo data perchè conferma la nostra idea delle cose.
Invece di fare esperienze tessiamo il velo di Maya...
In effetti me ne sono resa conto qualche giorno fa prima ok sapevo delle aspettative ma stavolta mi sono proprio beccata, in ritardo eh ma ho visto l'aspettativa che non era nemmeno poi tanto chiara ma c'era, la dimostrazione che c'è avviene quando ti cade la dentiera come succede nei cartoni animati
In effetti stamattina pensavo, avevo anche abbozzato un post, anche come scrive Diam che in effetti in forum è stato scritto che la domanda contiene già la risposta in se stessa...mi domando come fare per uscire dal range di aspettative per fare la vera esperienza?
Mi rispondo che forse si fa evitando di fare domande e dicendo quel che se ne pensa punto.
__________________
------------------------

ORDINE RITMO ARMONIA
griselda non è connesso  
Vecchio 24-02-2011, 10.30.07   #6
RedWitch
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di RedWitch
 
Data registrazione: 20-12-2004
Messaggi: 3,537
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Quando portiamo, o tentiamo di portare, l'altro sul livello che abbiamo deciso sia quello giusto per lui.... in realtà stiamo facendo di tutto per evitare qualsiasi tipo di esperienza potremmo fare in quella relazione.
Sembra la via più facile....
E' una cosa che facciamo in automatico credo.. ed in effetti in questo modo non si vive, perchè non si è disposti a mettersi in gioco, e come ha detto Ray non domandiamo quasi mai davvero, a volte è solo un modo di portare sui nostri binari l'altro, ma non è vera comunicazione.

La domanda vera allora è come fare per non inquadrare chi abbiamo di fronte e vivere la relazione?

Pensavo che esistesse la domanda giusta al momento giusto, e che le altre non trovassero risposta per via di una mal formulazione e/o momento non adatto... adesso non ne sono più così sicura. Bisogbnerebbe allora imparare a riconoscere le vere domande da quelle su cui abbiamo un'aspettativa di risposta, ed evitrare di fare queste ultime...


Citazione:
Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
...mi domando come fare per uscire dal range di aspettative per fare la vera esperienza?
Mi rispondo che forse si fa evitando di fare domande e dicendo quel che se ne pensa punto.
Ma in questo modo ci si preclude la possibilità di conoscere l'altro... e di imparare quello che l'altro puo' insegnare che non si sa. Ogni rapporto puo' essere un arricchimento, ma se siamo arroccati sulle aspettative, mi sa che è un disastro... non si vivono quasi mai le relazioni e le esperienze.

Credo che sia anche questa una forma di controllo... ma anche di altro.. che non riesco bene ad inquadrare (......)
RedWitch non è connesso  
Vecchio 24-02-2011, 11.35.56   #7
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
Secondo me la domanda contiene già la risposta. Nel momento in cui viene formulata da qualche parte esisterà una risposta e il mio essere lo sa, solo lo devo rendere conscio, chiedo perchè non so trovarla da sola oppure non mi so prendere la responsabilità di farlo.
Io sento che quando faccio una domanda ho già un'idea delle possibilità di risposte ma non riesco ad afferrare quella giusta ma su diverse risposte potrei sentire dentro qual è quella giusta per le mie possibiltà del momento.
Semmai mi pongo il problema di affidare la mia domanda ad un intelocutore che a parere mio potrebbe aiutarmi a trovare la risposta giusta.

L'aspettativa nasce quando penso di aver trovato la persona che mi può dare la risposta. Se trovo un interlocutore di cui non ne conosco la sua reale capacità di rispondermi valuto la risposta, non è detto che quello che mi arriva sia un'esperienza da provare.
Poniamo che io sia in crisi esistenziale, chiedo a qualcuno cosa devo fare per uscire dalla crisi, poniamo che l'interlocutore mi risponda che devo buttarmi a mare con una pietra al collo... di certo se sentivo dentro forte questa risposta non avrei chiesto, ma l'avrei fatto. Se chiedo è perchè questa soluzione è estrema e voglio trovare alternative, non credo che qui non buttandomi a mare perda l'esperienza della suicida morta annegata.
In pratica stai dicendo che alla domanda che ti nasce dai un X di risposte e se questa domanda la rivolgi ad un altro è solo per vedere quale di queste risposte suona pure a lui. Poi però se tra le tue possibili risposte c'è: "giallo, rosso e verde" e tu propendi per il rosso e lui ti dice giallo, l'orco inizia a grugnire , se poi addirittura ti risponde blu... aiuto...
Citazione:
Se io faccio una domanda sapendo che qualunque sia la risposta me la darà in modo da rendermela accettabile perchè è al Maestro che la sto facendo, la accetterò anche se non corrisponderà alla mia aspettativa altrimenti non sono una discepola o l'altro non è il Maestro.
Prova a rileggere quello che hai scritto.
Stabilisci che uno è un Maestro se ti risponde come tu potrai accettare.
Citazione:
Ci sarebbero tante altre cose che vorrei dire...
Dille, siamo qui .

Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
In pratica quasi mai domandiamo davvero, la maggior parte delle volte, avendo aspettative più o meno precise, quello che chiediamo è una conferma della risposta che ci siamo già dati... e ce la siamo data perchè conferma la nostra idea delle cose.
Invece di fare esperienze tessiamo il velo di Maya...
Già....

Citazione:
Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
La domanda vera allora è come fare per non inquadrare chi abbiamo di fronte e vivere la relazione?
Ascoltando senza filtri ed elaborando solo dopo aver ascoltato tutto. Se filtri già in partenza ti perdi tutto, perchè quello che il filtro accetta è solo quello che hai già.

Il filtro preventivo va bene per compiti di routine, se devo fare un lavoro ad una persona è bene che mi concentri solo su quello che questa persona mi dice nel merito del lavoro che devo fargli. Il tutto limitato al tempo e luogo del lavoro, poi se mentre sto lavorando (lavoro già impostato ed iniziato) parliamo ed ascolto anche del suo nipotino (esempio) non c'è nulla di male, anzi...
Citazione:
Pensavo che esistesse la domanda giusta al momento giusto, e che le altre non trovassero risposta per via di una mal formulazione e/o momento non adatto... adesso non ne sono più così sicura. Bisogbnerebbe allora imparare a riconoscere le vere domande da quelle su cui abbiamo un'aspettativa di risposta, ed evitrare di fare queste ultime...
Per fare sempre la domanda intelligente?
Per far vedere di essere cresciuti? (i bambini domandano tutto)

Il problema non è quante domande si fanno, quanto sono intelligenti (ricordo che la mia definizione sintetica, preferita di intelligenza è: "adattamento all'ambiente") cioè quanto riescono a sopravvivere... quando si ragiona in questi termini poi qualsiasi domanda si fa deve per forza essere intelligente, guai se non viene considerata tale e lasciata morire. Diventa curiosità morbosa in qualche forma.
La forza sta nel domandare senza repressione, ma poi sapere ed accettare che ad alcune domande si troverà una risposta subito, ad altre la risposta arriverà con il tempo ed altre ancora non avranno mai risposta perchè noi sono siamo pronti. Paradossalmente una volta accettato questo si diventa pronti a trovare praticamente tutte le risposte, in un certo senso non c'è più l'ansia da prestazione (non è preciso ma rende l'idea).
Uno non è connesso  
Vecchio 24-02-2011, 12.04.15   #8
nikelise
Organizza eventi
 
L'avatar di nikelise
 
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 2,329
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Già....

Ascoltando senza filtri ed elaborando solo dopo aver ascoltato tutto. Se filtri già in partenza ti perdi tutto, perchè quello che il filtro accetta è solo quello che hai già.

.
ENNO' scusa questa l'ho gia' detta io nel 3d ''essere al centro dell'attenzione '' , ho il copy right non puoi :


''Mah , non so , la mia esperienza mi porta a dire che e' cosi' difficile comunicare e capirsi che ci deve essere un reale sforzo e volonta' di aprirsi agli altri altrimenti nulla di buono ne viene .
E gia' questo far spazio sarebbe una gran cosa sintomo di molte altre acquisite .
Poi ma solo poi la diversita' di idee e contenuti che si trasmettono reciprocamente gli interlocutori e' un elemento che aiuta la comunicazione prima puo' esserne un grave ostacolo '' .
nikelise non è connesso  
Vecchio 24-02-2011, 14.12.09   #9
diamantea
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di diamantea
 
Data registrazione: 29-03-2010
Messaggi: 3,266
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
In pratica stai dicendo che alla domanda che ti nasce dai un X di risposte e se questa domanda la rivolgi ad un altro è solo per vedere quale di queste risposte suona pure a lui. Poi però se tra le tue possibili risposte c'è: "giallo, rosso e verde" e tu propendi per il rosso e lui ti dice giallo, l'orco inizia a grugnire , se poi addirittura ti risponde blu... aiuto...
Quando mi pongo una domanda dentro si formulano delle possibili risposte. Prima di formulare la domanda ci penso, vedo se sale la risposta da sola, se sono in dubbio o non so capire o non voglio prendermi la responsabilità chiedo. La risposta che arriverà dall'esterno avrà un certa risonanza con il mio sentire e soprattutto il poter accettare. Succede che pur sentendo che è quella giusta non sono pronta e quindi la rifiuto, succede che nel rifiuto ci penso e ci lavoro, succede che la accetto subito malgrado non corrisponda alla mia aspettativa. Dipende da come e in che punto mi colpisce la freccia. Io non sono solo mente condizionata. Da te ho ricevuto molte risposte che non corrispondevano alla mia aspettativa ma non le ho rifiutate anche se al primo impatto si è irritato l'orco, ci ho lavorato, le ho accettate e non solo da te e non solo nel forum, ho conosciuto altre fonti, ho imparato a fidarmi e lasciarmi andare ma sempre nel rispetto delle mie possibilità di accettare, nei miei tempi di maturazione, ho già rischiato la vita una volta e mi è bastato per capire che non bisogna andare oltre i propri limiti, ci sarà una volta o una vita successiva. Poi ci sono risposte che nulla c'entrano con il mio essere, non mi risuonano dentro, non sono sul mio percorso, quello per me non è un rifiuto.
Consentimi che non tutte le risposte sono vere risposte come non tutte le domande sono vere domande, così non tutte le fontane sono Fonti.

Citazione:
Prova a rileggere quello che hai scritto.
Stabilisci che uno è un Maestro se ti risponde come tu potrai accettare.
Io non stabilisco proprio nulla, sono così diffidente e selettiva che ce ne vuole prima che ammetta a corte qualcuno. E' sempre la risonanza energetica che mi colpisce, anche a distanza, anche senza conoscerne il volto, che mi fa cedere dall'interno anche se la mente non vorrebbe, e viceversa se voglio convincermi che un tizio è un maestro c'è sempre qualcosa dentro che lo respingerà, mi farà vedere la verità.
Io ho detto, ma sicuramente l'ho espresso male, se chiedo al Maestro (se mai ne incontrerò uno) mi saprà dare la risposta da farmela accettare, cioè saprà colpirmi nel modo giusto per io poter lasciare andare le resistenze della mente e andare oltre. Sulla Via si incontrano Essenze che ci preparano all'incontro con il Maestro. Ed io ne ho incontrate non sarei qui a discutere con te altrimenti, non che mi senta alla tua pari sia chiaro.

Citazione:
Dille, siamo qui .
Hai detto di usare l'energia per me pertanto dico solo quello che mi è necessario dire nel momento. Il resto forse e al suo momento.

Citazione:
La forza sta nel domandare senza repressione
Questo ancora non lo so fare.

Citazione:
... ma poi sapere ed accettare che ad alcune domande si troverà una risposta subito, ad altre la risposta arriverà con il tempo ed altre ancora non avranno mai risposta perchè noi sono siamo pronti.
Questa è la prima cosa che ho imparato con Te, e con altri che hanno imparato da te, per quanto a volte scalpiti dentro ho imparato a contenere l'energia e lasciarla lavorare senza troppo interferire.

Citazione:
Paradossalmente una volta accettato questo si diventa pronti a trovare praticamente tutte le risposte, in un certo senso non c'è più l'ansia da prestazione (non è preciso ma rende l'idea).
Stiamo lavorando per questo se ho capito bene.
__________________
"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
diamantea non è connesso  
Vecchio 24-02-2011, 19.26.11   #10
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
ENNO' scusa questa l'ho gia' detta io nel 3d ''essere al centro dell'attenzione '' , ho il copy right non puoi :


''Mah , non so , la mia esperienza mi porta a dire che e' cosi' difficile comunicare e capirsi che ci deve essere un reale sforzo e volonta' di aprirsi agli altri altrimenti nulla di buono ne viene .
E gia' questo far spazio sarebbe una gran cosa sintomo di molte altre acquisite .
Poi ma solo poi la diversita' di idee e contenuti che si trasmettono reciprocamente gli interlocutori e' un elemento che aiuta la comunicazione prima puo' esserne un grave ostacolo '' .
Non è proprio la stessa identica cosa anche se a prima vista ci somiglia moltissimo.
In sintesi (ma non sono sicuro che sia comprensibile) stiamo parlando di accettazione passiva (tu) e accettazione attiva (io) anche se potrebbe sembrare il contrario.

L'accettazione di cui parlo non comporta nessuno sforzo, solo la volontà, quella di cui parli tu comporta uno sforzo e se l'analizzi bene la volontà tocca pure "calmarla".
Potrebbe essere che ti sei espresso male o che ho capito male io, ma non parleresti di sforzo.
Messa in immagine tu dici per sapere se una cosa è buona da mangiare la devi mandare giù, io dico che mi basta metterla in bocca e caso mai sputarla, la visione comune invece è che se una cosa non ispira, non si confà all'idea di cosa buona da mangiare, meglio non assaggiarla neanche.

Questo per il buono, per il gusto, se invece parliamo di una cosa che fa bene, che so una medicina, il discorso cambia.
Ma in quel caso te la prescrive il medico (che potrebbe essere anche la vita), non te la inventi.

Citazione:
Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
Quando mi pongo una domanda dentro si formulano delle possibili risposte. Prima di formulare la domanda ci penso, vedo se sale la risposta da sola, se sono in dubbio o non so capire o non voglio prendermi la responsabilità chiedo. La risposta che arriverà dall'esterno avrà un certa risonanza con il mio sentire e soprattutto il poter accettare. Succede che pur sentendo che è quella giusta non sono pronta e quindi la rifiuto, succede che nel rifiuto ci penso e ci lavoro, succede che la accetto subito malgrado non corrisponda alla mia aspettativa. Dipende da come e in che punto mi colpisce la freccia. Io non sono solo mente condizionata. Da te ho ricevuto molte risposte che non corrispondevano alla mia aspettativa ma non le ho rifiutate anche se al primo impatto si è irritato l'orco, ci ho lavorato, le ho accettate e non solo da te e non solo nel forum, ho conosciuto altre fonti, ho imparato a fidarmi e lasciarmi andare ma sempre nel rispetto delle mie possibilità di accettare, nei miei tempi di maturazione, ho già rischiato la vita una volta e mi è bastato per capire che non bisogna andare oltre i propri limiti, ci sarà una volta o una vita successiva. Poi ci sono risposte che nulla c'entrano con il mio essere, non mi risuonano dentro, non sono sul mio percorso, quello per me non è un rifiuto.
Guarda sono più o meno d'accordo su tutto, ma c'è una cosa fondamentale da chiarire: accettare una risposta non significa, che una risposta debba andarti bene in tutte le sue conseguenze, che ti ci debba adeguare etc... accettare significa che se tizio mi risponde picche quando io invece sono convinto di fiori, io posso rimanere, anzi è bene che lo faccia all'inizio, convinto di fiori ma penso a picche e poi elimino quel pensiero oppure lo faccio mio.
Io accetto la risposta, solo quella, mica tutto il pensiero che c'è dietro. Quello è un passo successivo se c'è, se lo voglio fare.

Purtroppo invece spesso, quasi sempre, accade il contrario:
è vero quando dici che a volte risposte che hai rifiutato poi invece hanno lavorato dentro te. Hanno lavorato... non che tu ci hai lavorato anche se così ti pare.

Questo è un problema comune a quasi tutti.

Quindi, è vero che un Maestro con la sua arte ti saprà dare (o non dare) la risposta che poi lavorerà dentro di te, ma che questa poi sia da te accettata nel senso che intendevi tu non è detto. Questo dipende solo da te.

Non potendo sempre arrivare a vette elevate, ci possiamo anche accontentare di una risposta che lavora dentro di noi anche se noi ne siamo coscienti solo in parte, purchè poi riusciamo a prenderne il controllo, con l'accettazione delle conseguenze e non solo della risposta o l'eliminazione del pensiero, altrimenti quel lavorio interno ci massacra.
E questo è un altro dei motivi per cui temiamo di non fare le domande giuste. Inconsciamente sappiamo che se facciamo una domanda, se ci viene data una certa risposta... se questa risposta lavora dentro di noi per conto suo etc....
Anche per questo vorremmo fare tutte domande perfette e ricevere risposte da noi accettabili (nel senso completo) subito.

-------
Citazione:
Consentimi che non tutte le risposte sono vere risposte come non tutte le domande sono vere domande, così non tutte le fontane sono Fonti.
Tea consentimi di dire, parafrasandoti, che se hai sete bevi anche nella fontana e se esci dal deserto pure in una pozzanghera, poi farai tanta plim plim... , ma se non bevi morirai...
Uno non è connesso  
Vecchio 24-02-2011, 19.39.57   #11
nikelise
Organizza eventi
 
L'avatar di nikelise
 
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 2,329
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Non è proprio la stessa identica cosa anche se a prima vista ci somiglia moltissimo.
In sintesi (ma non sono sicuro che sia comprensibile) stiamo parlando di accettazione passiva (tu) e accettazione attiva (io) anche se potrebbe sembrare il contrario.

L'accettazione di cui parlo non comporta nessuno sforzo, solo la volontà, quella di cui parli tu comporta uno sforzo e se l'analizzi bene la volontà tocca pure "calmarla".
Potrebbe essere che ti sei espresso male o che ho capito male io, ma non parleresti di sforzo.
Messa in immagine tu dici per sapere se una cosa è buona da mangiare la devi mandare giù, io dico che mi basta metterla in bocca e caso mai sputarla, la visione comune invece è che se una cosa non ispira, non si confà all'idea di cosa buona da mangiare, meglio non assaggiarla neanche.
Confermo che e' come dici tu , intendevo vero sforzo .
Anzi io proprio lo devo dire all'interlocutore , dico : aspetta questa cosa mi interessa , ripeti , ed anche lo guardo meglio e stringo gli occhi e formo le rughe orizzontali sulla fronte per concentrarmi e non perdere nulla .
Tu invece mi vuoi dire che fai spazio senza sforzo alcuno .

Sarebbe bellissimo per me riuscirci faticherei molto meno , come fai ? O almeno dimmi da dove parte questa capacita' , di cosa e' sintomo , di quale lavoro e' il risultato ?

Ultima modifica di nikelise : 24-02-2011 alle ore 19.44.36.
nikelise non è connesso  
Vecchio 28-02-2011, 10.34.11   #12
dafne
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di dafne
 
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 3,630
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio


Non potendo sempre arrivare a vette elevate, ci possiamo anche accontentare di una risposta che lavora dentro di noi anche se noi ne siamo coscienti solo in parte, purchè poi riusciamo a prenderne il controllo, con l'accettazione delle conseguenze e non solo della risposta o l'eliminazione del pensiero, altrimenti quel lavorio interno ci massacra.
E questo è un altro dei motivi per cui temiamo di non fare le domande giuste. Inconsciamente sappiamo che se facciamo una domanda, se ci viene data una certa risposta... se questa risposta lavora dentro di noi per conto suo etc....
Anche per questo vorremmo fare tutte domande perfette e ricevere risposte da noi accettabili (nel senso completo) subito.

...
Mi viene in mente "la lingua batte dove il dente duole", ci stà?
In pratica dici che se riceviamo la risposta che potrebbe aiutarci ma non la lavoriamo, non cerchiamo di assimilarla e farla davvero nostra questa continuerà a vivere di vita propria perchè, in un certo senso, l'abbiamo riconosciuta come parte di noi ma cerchiamo di tenerla fuori dalla porta? Un pò come un'esperienza del passato non metabolizzata che richiede la ricapitolazione per smettere di ciucciarci energia?

Quindi una risposta potrebbe essere giustissima, salvifica per certi aspetti ma diventare un problema se ignorata? Il dono che diventa condanna. Uap.
dafne non è connesso  
Vecchio 28-02-2011, 14.59.58   #13
diamantea
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di diamantea
 
Data registrazione: 29-03-2010
Messaggi: 3,266
Predefinito

Ci pensavo anch'io a questa cosa Daf, i lavorii interni non mi mancano quasi mai... ma più che condanna mi sembra sia l'origine del conflitto ma non so se è corretto. Dal conflitto si può sempre uscire prendendone coscienza, facendo una scelta, accettando la risposta... dalla condanna no.
__________________
"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
diamantea non è connesso  
Vecchio 28-02-2011, 15.16.45   #14
dafne
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di dafne
 
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 3,630
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
Ci pensavo anch'io a questa cosa Daf, i lavorii interni non mi mancano quasi mai... ma più che condanna mi sembra sia l'origine del conflitto ma non so se è corretto. Dal conflitto si può sempre uscire prendendone coscienza, facendo una scelta, accettando la risposta... dalla condanna no.
Era più semplice, è un aforisma di un monaco mi sembra ma non ricordo più, che quando ti viene fatto un dono (nello specifico si riferiva a una dono, un'abilità, data da Dio) e non lo sai accettare questo dono diventa una condanna perchè non te ne servi e quindi non segui il desiderio dell'Universo, o di Dio nell'origine del detto.

Se la domanda che mi aiuterebbe a sbolccarmi la vita ha ottenuto risposta ma io a questa risposta non ho prestato attenzione (proprio perchè magari di cambiare la mia vita c'è una parte di me, quella che domina evidentemente, che non ne vuol proprio saperne) ecco che comunque la risposta è entrata, l'ho percepita, qualcosa in sottofondo ha risuonato con essa (probabilmente la parte che vuole cambiare e liberarsi del giogo) e quel qualcosa continuerà a lavorarmi dentro come un tarlo, come una brutta esperienza non metabolizata o un satori non compreso nella sua forza (credo che anche le esperienze positive possano non venir utilizzate al meglio) ciucciando forza ed energia.
Perchè in qualche modo la parte che domina e ha il controllo e non vuole quella risposta dovrà usare della forza per mantenerla allo stato di incoscienza, almeno finchè Suby non glielo sputa fuori...e ancora potrebbe non bastare...

Quindi il dono, la risposta giusta per quel momento e tempo, potrebbe diventare una condanna se affogata, anche perchè non sono certissima che a distanza di tempo e di esperienze la stessa risposta abbia lo stesso valore, quindi tocca alla fine di rielaborare un rielaborato..ma bon...adesso sbinario
dafne non è connesso  
Vecchio 28-02-2011, 20.30.51   #15
griselda
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di griselda
 
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,029
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Era più semplice, è un aforisma di un monaco mi sembra ma non ricordo più, che quando ti viene fatto un dono (nello specifico si riferiva a una dono, un'abilità, data da Dio) e non lo sai accettare questo dono diventa una condanna perchè non te ne servi e quindi non segui il desiderio dell'Universo, o di Dio nell'origine del detto.

Se la domanda che mi aiuterebbe a sbolccarmi la vita ha ottenuto risposta ma io a questa risposta non ho prestato attenzione (proprio perchè magari di cambiare la mia vita c'è una parte di me, quella che domina evidentemente, che non ne vuol proprio saperne) ecco che comunque la risposta è entrata, l'ho percepita, qualcosa in sottofondo ha risuonato con essa (probabilmente la parte che vuole cambiare e liberarsi del giogo) e quel qualcosa continuerà a lavorarmi dentro come un tarlo, come una brutta esperienza non metabolizata o un satori non compreso nella sua forza (credo che anche le esperienze positive possano non venir utilizzate al meglio) ciucciando forza ed energia.
Perchè in qualche modo la parte che domina e ha il controllo e non vuole quella risposta dovrà usare della forza per mantenerla allo stato di incoscienza, almeno finchè Suby non glielo sputa fuori...e ancora potrebbe non bastare...

Quindi il dono, la risposta giusta per quel momento e tempo, potrebbe diventare una condanna se affogata, anche perchè non sono certissima che a distanza di tempo e di esperienze la stessa risposta abbia lo stesso valore, quindi tocca alla fine di rielaborare un rielaborato..ma bon...adesso sbinario
Nell'aforisma io ci vedo il fatto che le siddi, i poteri di cui si legge in certi libri, che certi uomini possono ottenere se si ottengono prima di essere arrivati alla "pulizia" del nostro essere, possono essere un danno invece che un dono.

Per quanto rigurda la risposta del Maestro che lavora anche se non ne siamo coscienti, l'ho visualizzata come una spaccatura interna, magari un'accettata su di "noi" forse un io che si divide, un io forte che di solito fa fare sempre le stesse cose. Lui gli da una mazzata lui si divide e perde la forza che aveva prima...però in quel momento bisogna lavorare per fortificare l'altra parte quella che si deve fare più forte.
Di sicuro è una griseldata ma così mi è venuta così e così l'ho messa
__________________
------------------------

ORDINE RITMO ARMONIA
griselda non è connesso  
Vecchio 06-03-2011, 17.17.45   #16
rebecca
Gli/le piace l'aria
 
Data registrazione: 30-12-2009
Messaggi: 18
Predefinito

Chiedo scusa , ma si sta parlando di qualsiasi domanda , cioè una qualsiasi richiesta rivolta ad un'altra qualsiasi persona? Non mi pare si sia fatto cenno al tipo domanda , nè si è considerato il soggetto al quale si rivolge la richiesta (e di come quanto chiesto possa influire su di lui), ma forse non ho compreso bene .
Chiedo perchè Uno nel primo post ha detto che in certi momenti e in determinate condizioni può nascere solo quella domanda e che pertanto la richiesta non può essere sbagliata , l'errore sta nell'avere una certa aspettativa sulla risposta a quella domanda. E sino a qui mi è chiaro, ma poi ha aggiunto che la forza sta nel domandare senza repressione tenendo presente che la risposta a certe domande può arrivare subito, per altre dopo un certo tempo o anche mai se non siamo pronti a quella risposta .
Questa ultima precisazione mi porta a pensare che il 3d non è riferito a quella casistica di domande che tutti noi possiamo porre ogni giorno a tante altre persone qualsiasi , del tipo io Rebecca chiedo a Giorgione
se mi presta l'auto per andare a Roma , o se mi presta 10.000,00 euro per l'anticipo sull'acquisto della mia casa , o se mi invita a cena.....o si?
rebecca non è connesso  
Vecchio 06-03-2011, 18.27.40   #17
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da rebecca Visualizza messaggio
Chiedo scusa , ma si sta parlando di qualsiasi domanda , cioè una qualsiasi richiesta rivolta ad un'altra qualsiasi persona? Non mi pare si sia fatto cenno al tipo domanda , nè si è considerato il soggetto al quale si rivolge la richiesta (e di come quanto chiesto possa influire su di lui), ma forse non ho compreso bene .
Chiedo perchè Uno nel primo post ha detto che in certi momenti e in determinate condizioni può nascere solo quella domanda e che pertanto la richiesta non può essere sbagliata , l'errore sta nell'avere una certa aspettativa sulla risposta a quella domanda. E sino a qui mi è chiaro, ma poi ha aggiunto che la forza sta nel domandare senza repressione tenendo presente che la risposta a certe domande può arrivare subito, per altre dopo un certo tempo o anche mai se non siamo pronti a quella risposta .
Questa ultima precisazione mi porta a pensare che il 3d non è riferito a quella casistica di domande che tutti noi possiamo porre ogni giorno a tante altre persone qualsiasi , del tipo io Rebecca chiedo a Giorgione
se mi presta l'auto per andare a Roma , o se mi presta 10.000,00 euro per l'anticipo sull'acquisto della mia casa , o se mi invita a cena.....o si?
Direi di si... perchè no?
Ray non è connesso  
Vecchio 06-03-2011, 19.05.33   #18
rebecca
Gli/le piace l'aria
 
Data registrazione: 30-12-2009
Messaggi: 18
Predefinito

E' per quanto detto qui come avevo già precisato:
Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
La forza sta nel domandare senza repressione, ma poi sapere ed accettare che ad alcune domande si troverà una risposta subito, ad altre la risposta arriverà con il tempo ed altre ancora non avranno mai risposta perchè noi sono siamo pronti.
Non riesco a capire quale domanda tra quelle che per esempio ho postato prima possa accadere di non avere mai la risposta perchè io che l'ho posta non sono pronta .....mi ha portato a ritenere che ci si stesse riferendo ad altri tipi di domande.
E poi ancora chiedo:non viene mai in considerazione la persona cui pongo la domanda? la sua sfera viene in qualche modo "perturbata" , si possono sempre fare le domande perchè in quel momento non sono sbagliate per me e non devo reprimere perchè comunuqe sono pronta ad accettare ogni risposta ecc.., senza tener conto dell'altro?
rebecca non è connesso  
Vecchio 06-03-2011, 20.11.54   #19
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da rebecca Visualizza messaggio
E' per quanto detto qui come avevo già precisato:

Non riesco a capire quale domanda tra quelle che per esempio ho postato prima possa accadere di non avere mai la risposta perchè io che l'ho posta non sono pronta .....mi ha portato a ritenere che ci si stesse riferendo ad altri tipi di domande.
E poi ancora chiedo:non viene mai in considerazione la persona cui pongo la domanda? la sua sfera viene in qualche modo "perturbata" , si possono sempre fare le domande perchè in quel momento non sono sbagliate per me e non devo reprimere perchè comunuqe sono pronta ad accettare ogni risposta ecc.., senza tener conto dell'altro?
Beh, ma non è detto che tra gli esempio che hai fatto ci sia una domanda cui non avrai mai una risposta.
Se io domando a tizio se mi presta 10 euro magari mi risponde subito di si (o anche di no e io dovrei essere pronto a questo, non farmi aspettative), se domando a caio 10000 euro magari mi risponde tra una settimana (ma potrebbe essere anche viceversa). Stesso discorso de chiedo a Gina di sposarmi ecc ecc.

Poi ci sono ovviamente altri tipi di domanda... se leggi quel che ha scritto Uno vedrai che parla di trovare la risposta, non necessariamente che mi risponde quello a cui ho chiesto.
Ad esempio io potrei chiedere a Dio quale è il mio destino, ma dovrò accettare che questa risposta la troverò con certezza solo alla fine della vita... o magari anche no e chissà che se mi predispongo bene ad accogliere la risposta non venga Lui stesso a dirmelo.
Tra parentesi, per come la vedo io, riceviamo tutte le risposte che siamo in grado di accogliere, aspettative o meno, anche se non sempre ce ne rendiamo conto e/o le percepiamo.

Sul tener conto dell'altro non ti capisco bene. E' ovvio che se mi sorge una domanda per Caio sto tenendo conto di Caio, magari la domanda che mi sorgerebbe per Tizio sarebbe diversa. Ed è anche ovvio che domandando perturbo la sua "sfera" (che è?) ma la perturbo comunque relazionandomi con lui, sia che domando o meno.
Il fatto è che quando rinunciamo a fare una domanda, la reprimiamo, è sempre per paura della risposta, anche se a volte chiamiamo questa paura rispetto raccontandocela alla grande. Altro non mi viene in mente sul tener conto dell'altro. Potrei pensare che l'altro non sa la risposta, vabbeh mi dirà che non la sa o magari mi sbagliavo... tu che intendevi? Che esempio avevi in mente?
Ray non è connesso  
Vecchio 06-03-2011, 20.55.29   #20
rebecca
Gli/le piace l'aria
 
Data registrazione: 30-12-2009
Messaggi: 18
Predefinito

Grazie Ray sei stato chiarissimo , il trovare anzichè ricevere la risposta cui fa riferimento Uno mi era sfuggito , sull'altra persona cui pongo la domanda è vero,pensavo proprio al "rispetto" , ma concordo sul raccontarmela.

Ultima modifica di rebecca : 06-03-2011 alle ore 20.59.05.
rebecca non è connesso  
Vecchio 08-03-2011, 17.40.29   #21
Edera
Bannato/a
 
Data registrazione: 28-04-2009
Messaggi: 1,834
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Qui nascono moltissimi problemi di comunicazione, vogliamo a tutti i costi inquadrare chi ci troviamo di fronte, ma non tanto perchè ci interessa direttamente, quanto perchè vorremmo poter conoscere e prevedere tutte le risposte che potrebbe darci.
.
Credo sia anche una forma di controllo basata sulla paura del giudizio che questa persona potrebbe farsi su di noi. Della serie se questa persona è un tipo da violetto e io sono un tipo da violetto probabilmente gli starò simpatico/a e questa persona vorrà avere un rapporto con me, non mi rifiuterà... Un modo per auto-rassicurarsi, una forma ossessivo-compulsiva che si riflette nei rapporti umani. Invece bisognerebbe iniziare a considerare la possibilità che al di là del blu e del viola i legami si possano stringere a livelli più profondi, oltre le diversità che vanno rispettate e non giudicate, vincere difficile e non facile..
Edera non è connesso  
Vecchio 28-03-2011, 02.48.11   #22
RedWitch
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di RedWitch
 
Data registrazione: 20-12-2004
Messaggi: 3,537
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
........................
Ascoltando senza filtri ed elaborando solo dopo aver ascoltato tutto. Se filtri già in partenza ti perdi tutto, perchè quello che il filtro accetta è solo quello che hai già.

Il filtro preventivo va bene per compiti di routine, se devo fare un lavoro ad una persona è bene che mi concentri solo su quello che questa persona mi dice nel merito del lavoro che devo fargli. Il tutto limitato al tempo e luogo del lavoro, poi se mentre sto lavorando (lavoro già impostato ed iniziato) parliamo ed ascolto anche del suo nipotino (esempio) non c'è nulla di male, anzi...
Grazie, dopo questa risposta ho cercato di osservare un po' questa cosa dei filtri, ed effettivamente, scattano quando ho in qualche modo già inquadrato la persona con cui sto parlando, se ho stabilito in quale posto deve stare etc.. insomma, una grossa presunzione e anche un incasellamento dannoso.
Se sono predisposta all'ascolto, se non ho filtri riesco a prendere quanto l'altro sta dicendo, e spesso a modificare, o ampliare il punto di vista, diversamente rimango arroccata sulle mie, senza cambiare di una virgola. E a quel punto la conversazione è inutile..

Citazione:
Per fare sempre la domanda intelligente?
Per far vedere di essere cresciuti? (i bambini domandano tutto)
Questa ci ho messo un po' a digerirla , e nel frattempo ho osservato anche altre cosette... ad esempio il cercare di proposito una domanda per proseguire un discorso, per fare in modo di attirare l'attenzione.. tra le due opzioni che hai messo ho trovato in me più la prima, la ricerca della domanda intelligente, ma in entrambi i casi si tratta di un dimostrare all'esterno.. e quindi domande inutili.
Chiedere per sè stessi quindi potrebbe essere un altro indicatore... che poi forse si avvicina a quello che hai scritto dopo sull'ansia da prestazione.

Citazione:
Originalmente inviato da Uno
La forza sta nel domandare senza repressione, ma poi sapere ed accettare che ad alcune domande si troverà una risposta subito, ad altre la risposta arriverà con il tempo ed altre ancora non avranno mai risposta perchè noi sono siamo pronti. Paradossalmente una volta accettato questo si diventa pronti a trovare praticamente tutte le risposte, in un certo senso non c'è più l'ansia da prestazione (non è preciso ma rende l'idea).
Cercare di fare attenzione alle domande che si pongono una volta visto certi modi che si sono usati comporta il rischio di repressione? Cioè se vado per eliminazione, cioè mi accorgo che sto domandando per un motivo di quelli elencati sopra ed evito di farlo puo' essere un metodo?
RedWitch non è connesso  
Vecchio 30-12-2011, 18.49.02   #23
griselda
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di griselda
 
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,029
Predefinito

Posso dire che sono rimasta malissimo leggendo questa discussione? Eh beh tanto l'ho detto, non avevo colto quel che c'era da cogliere anche se una delle mie griselde ha risposto qualcosa

Certo che messa in questi termini, c'è da pensarci su dieci volte prima di fare una domanda o dare una risposta a qualcuno

In effetti la curiosità gioca brutti scherzi, perchè se chiedo solo per conoscere intellettualmente in questi casi non diventa un qualocsa in più che si conosce ma un peso in più da portare se poi non si hanno le capacità, le possibilità, la voglia, il coraggio etc.... di prendere quella risposta a fare o almeno provare o anceh solo essere coscienti e dire beh grazie della risposta ma non fa per me, in pratica fare una scelta invece che come ho sempre fatot io bere ed ingoiare come un gatto di tutto e di più
O si è disposti ad accettare con coscienza quel che verrà in risposta e non solo rimanere coscienti anche di decidere cosa farne di quella risposta o meglio non chiedere neppure. E non per fare bella figura....ma per non aggiungere altri conflitti a quelli già esistenti.
E' bene che questo ce lo ricordiamo
__________________
------------------------

ORDINE RITMO ARMONIA
griselda non è connesso  
 


Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Cerca in questa discussione:

Ricerca avanzata

Regole di scrittura
Tu non puoi inserire nuovi messaggi
Tu non puoi rispondere ai messaggi
Tu non puoi inviare files
Tu non puoi modificare i tuoi messaggi

Il codice vB è Attivato
Le faccine sono Attivato
Il codice [IMG] è Attivato
Il codice HTML è Disattivato
Vai al forum

Discussioni simili
Discussione Autore discussione Forum Risposte Ultimo messaggio
Domande e Risposte Uno Psicologia moderna e antica 12 23-03-2012 12.15.02
Sbagliare RedWitch Aforismi, Proverbi, Modi di dire 26 22-07-2006 16.02.04
Domande vs Risposte Ray Esoterismo 30 13-07-2006 20.16.00


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 06.37.46.




Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271