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18-11-2004, 22.55.02
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#1 |
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 29-05-2004
Messaggi: 2,671
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prendo spunto da un post recente di Hariagne...
segnala alcune manifestazioni che si svolgeranno a Milano ma credo che ogni regione avrà la sua manifestazione.. il tema è la "Giornata internazionale contro la violenza alle donne" la violenza è violenza comunque...nei confronti (non mi piace il termine contro) delle donne...dei bambini..degli anziani...animali..territorio... in casa ..sul posto di lavoro.....quella fisica o psicologica... la violenza è violenza .... è giusto certo manifestare... il non senso è: "giornata"... e poi? serve davvero una giornata a sensibilizzare? meglio che niente certo.. la violenza...comunque è una situazione terribile... la "vittima" si dice...è spesso il più debole..che per mille motivi non sa o non può reagire...personalmente credo che il vero debole sia il violento.. e con lui chi sa...chi vede...e tace o finge di non sapere...
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Dio mi conceda la serenità di accettare le cose che non posso cambiare il coraggio di cambiare quelle che posso cambiare e la saggezza di distinguere tra le une e le altre |
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19-11-2004, 19.34.10
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#2 |
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Ristruttura la casa
Data registrazione: 26-10-2004
Residenza: Milano prov.
Messaggi: 185
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...è importante farsi sentire..anche per solo una giornata..
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20-11-2004, 02.16.44
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#3 |
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 29-05-2004
Messaggi: 2,671
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no...è importante essere forti dentro..
e farsi sentire ogni giorno....
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Dio mi conceda la serenità di accettare le cose che non posso cambiare il coraggio di cambiare quelle che posso cambiare e la saggezza di distinguere tra le une e le altre |
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28-05-2005, 09.25.48
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#4 |
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Utente Cancellato
Data registrazione: 28-02-2005
Messaggi: 269
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Approfitto di questa discussione (inutile aprirne un'altra) per postare una mia riflessione:
violenza fisica e violenza psicologica… Dove finisce l’una e parte l’altra? Facevo caso a questo particolare analizzando una disavventura di tipo psicologico (e fisico-sottile) occorsami ieri sera in rete…ma questa è altra storia. Riflettendo sulla violenza fisica mi è venuto in mente che prima o poi questa passa, per quanto gravi possano essere i danni, ma la violenza psicologica che parte contemporaneamente a quella fisica, si trasforma in un virus infimo e invisibile…mentre la violenza fisica si ferma alla superficie esplodendo per poi scemare pian piano, il virus psicologico implode silenzioso scavando sempre più a fondo e annidandosi crea ulcere invisibili e troppo spesso irriconoscibili. Quello comunemente denominato trauma, per capirci. Poi c’è la violenza psicologica e basta, attuata più o meno consapevolmente e con la quale conviviamo tutti, chi più chi meno: sul lavoro (diffusissima), nell’ambiente casalingo, in macchina…ogni momento è buono per fare/subire violenza psicologica. Che disdetta!!!!  |
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