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Vecchio 09-01-2007, 16.52.18   #1
RedWitch
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Predefinito La Signora Milia

Oggi ho letto la una storia di vita vera che sembra una favola.. ve la racconto:

La signora Emilia, da tutti chiamata Milia, è una vecchina di 92 anni, che vive in un paesino di campagna nell'entroterra ligure. La sua casa, è tale e quale a come quando era bambina.
La sua giornata inizia al mattino molto presto, si alza, come prima cosa mette l'acqua sulla stufa, che le servirà per lavarsi e lavare le stoviglie, poichè dal lavandino di casa esce solo acqua fredda. Poi mette su il caffè, e la caffettiera è la stessa di quando viveva in quella casa, con la sua famiglia. Non ha lavatrice, lava i panni nel "trogolo" appena fuori casa.
E' il momento di dare da mangiare agli animali , galline e capre, fino a poco tempo fa, aveva anche le mucche, e con il latte, faceva il formaggio, poi c'è da seguire l'orto.. poi si mette ai fornelli, la sua specialità è la torta di mele..
Milia è l'ultima di sei figli, l'unica ancora in vita, non si è mai sposata (ma ci tiene a dire che in passato ha avuto tanti fidanzati, che la portavano a ballare e poi le davano il bacino della buonanotte sulla guancia, sotto casa). Dice che "lei è come la bella di Torriglia*, tutti la vogliono e nessuno se la piglia".
Ha un sacco di nipoti, che hanno cercato di convincerla a lasciare quel paesino isolato, per scendere in città, ma lei non ci sente proprio. La sua casa è lì, tra quelle colline, dove è cresciuta e ha vissuto per tutta la vita.
Il suo sguardo è vivace, una vecchina minuta e piccola di statura perchè "quando l'hanno comprata i suoi genitori non avevano più franchi" (in dialetto genovese franchi significa soldi) , la sua specialità è la cucina e quando il giornalista che l'ha intervistata le ha chiesto se non si annoia mai lei ha risposto: "Ci sono tantissime cose fare in una giornata , non potrei annoiarmi.. e poi la sera leggo qualcosa o lavoro a maglia, ho anche la tv, ma è piena di t**** , c*** e baggianate "
Una vita semplice, di una donna che non ha potuto studiare, voleva diventare maestra elementare (dopo la 4A elementare avrebbe dovuto cambiare paese per continuare gli studi, e suo padre non glielo permise), ma non rimpiange nulla.. e ama quello che fa ogni giorno...


*Torriglia è un paesino ligure , appena fuori Genova

Quello che mi ha colpita di questa storia, è il fatto che seppur rare.. esistono persone che vivono come fuori dal tempo... la semplicità con cui è stata raccontata questa storia (era su un giornale locale di oggi) rispecchia splendidamente la vita di questa donna, che è serena, con pochissimo e che ama profondamente ciò che fa (mi piacerebbe assaggiare la torta di mele che menziona durante l'intervista ) ..
Sul giornale c'erano le foto, sia dellasignora, che della sua casa, in esterno ed interno.. è impressionante, sembra davvero di fare un salto indietro nel passato. Purtroppo non posso mostrarvi le foto, perchè la versione on line del giornale è a pagamento...

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Vecchio 09-01-2007, 18.57.35   #2
MoonCat
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E' bellissima l'immagine di questa anziana Signora, fa molta tenerezza... una cosa mi ha sempre fatto riflettere, il concetto di "persona semplice" o di "vita semplice", a leggere il racconto, la vita di questa nonnina, sembrerebbe tutt'altro che semplice, soprattutto data l'età, e in quanto a essere una persona semplice, se è dovuto al fatto che non abbia potuto studiare sarbbe un sinonimo di "ignorante", assumerebbe connotati negativi, se fosse invece perchè non ha mai cercato di modernizzarsi e quindi si accontenta di quello che ha, sarebbe un gran pregio visto che noi "cittadini evoluti" siamo alla perenne ricerca di novità, nell'illusione che queste ci riescano a dare un pò di pace o felicità e passiamo la vita nella più totale insoddisfazione... a questo punto, credo che dalla "semplicità" avremmo molto da imparare..
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Vecchio 09-01-2007, 19.49.16   #3
RedWitch
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E' bellissima l'immagine di questa anziana Signora, fa molta tenerezza... una cosa mi ha sempre fatto riflettere, il concetto di "persona semplice" o di "vita semplice", a leggere il racconto, la vita di questa nonnina, sembrerebbe tutt'altro che semplice, soprattutto data l'età, e in quanto a essere una persona semplice, se è dovuto al fatto che non abbia potuto studiare sarbbe un sinonimo di "ignorante", assumerebbe connotati negativi, se fosse invece perchè non ha mai cercato di modernizzarsi e quindi si accontenta di quello che ha, sarebbe un gran pregio visto che noi "cittadini evoluti" siamo alla perenne ricerca di novità, nell'illusione che queste ci riescano a dare un pò di pace o felicità e passiamo la vita nella più totale insoddisfazione... a questo punto, credo che dalla "semplicità" avremmo molto da imparare..
Anche io ho trovato l'immagine di questa signora molto bella...
hai ragione quando dici che la sua vita, non sembra affatto semplice, (sarebbe un bell'argomento da sviluppare questo) l'immagine della semplicità la vedevo solamente nei gesti quotidiani, nel modo in cui ha condotto e conduce la sua vita.. insomma, in accezione positiva...
Mi hai dato modo di riflettere su un aspetto che non avevo considerato anche se lo avevo sotto agli occhi.. grazie Moon

ps: credo che abbiamo molto da impare dalla "semplicità" si ..
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Vecchio 09-01-2007, 20.51.19   #4
Sole
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Posso fare bastian contrario? Eh?Eh?

Bellissima la signora ma molto meno bello rifiutare di camminare con i tempi.
Tirarsi fuori dal mondo per nn affrontarlo.
Imparare, ritornare, a vivere con semplicità non esclude la modernità e usufruire del mondo che va avanti. E' un bel traguardo individuale poterlo fare.
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Vecchio 09-01-2007, 21.10.19   #5
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"in quanto a essere una persona semplice, se è dovuto al fatto che non abbia potuto studiare sarbbe un sinonimo di "ignorante", assumerebbe connotati negativi"

bella la visione di questa donna...oggi si direbbe:vecchio stampo.....
sono dell'idea comunque....che per vivere semplicemente..
non è necessario stare in un paesino di montagna...quel
tipo si "semplicità" si ha quando non si diventa succubi di
tutte le cose inutili che ci circondano....lei infatti ha tutto
ciò che le serve......

ho riportato una frase di Moon (alla quale dò il benvenuto anche se in ritardo)
per "dissentire" c'erano e ci sono ancora molte persone
che non hanno studiato...non per questo sono ignoranti....
se per ignorante...intendi ignorare/non conoscere..
ritiro il dissenso..e mi scuso...comunque aggiungo
che semplicità e ignoranza...non necessariamente
vanno a braccetto...


__________________
Dio mi conceda
la serenità di accettare
le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre
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Vecchio 09-01-2007, 22.37.13   #6
Ray
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Semplice è l'opposto di complesso non di difficile. Fare una vita semplice può non risultare per nulla facile.

La semplicità è una conquista del saggio...
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Vecchio 09-01-2007, 23.53.30   #7
MoonCat
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Era, grazie del benvenuto, io sono perfettamente d'accordo con te.. mi chiedevo semplicemente con quale accezione fosse usato il termine "persona semplice", non era un mio parere solo uno spunto di riflessione...
La semplicità, in senso di mente sgombra da pensieri, problemi e strutture mentali nocive e inutili è davvero segno di saggezza (come menzionava Ray)...
Credo sia un modo di affrontare la vita che permette di superare problemi enormi con grande tranquillità.
La mia nonnina, che è passata a miglior vita due anni fa (a 96 anni), quando ero bambina, mi raccontava degli anni vissuti durante la guerra (anzi durante le due guerre), senza cibo, senza casa, con due bambini piccoli, con una tale forza d'animo e serenità che io ero rapita ed estasiata dai suoi racconti.

Volevo dire a Sole che c'è anche un altro punto di vista nel non volersi modernizzare, non deve per forza essere visto come un rifiutare di affrontare i cambiamenti del mondo ma può essere anche che i piccoli gesti quotidiani, soprattutto quelli che legano alla terra, come il coltivare un orto e poterne assaporare i frutti, il curare degli animali, ecc. possano essere piccoli rituali che diano una grande soddisfazione.
La cura e la passione che vedevo nei gesti di mia nonna quando curava il suo orticello, erano ammirevoli e capivo benissimo che preferisse fare sforzi enormi che però le permettevano di vedere il risultato dei suoi sforzi (credetemi il sapore dello spezzatino e del brasato di mia nonna sono irripetibili), all'orindare la spesa all'esselunga online, come faccio io;-)
Questo per dire che forse noi abbiamo perso o forse mai conosciuto il piacere di compiere dei piccoli gesti con tanta cura e dedizione da provare piacere nel farli, li vediamo solo come superflui e faticosi. Forse per la Signora Milia, come per la mia nonnina, era difficile smettere di compiere i loro piccoli rituali giornalieri perchè erano affezionate a quei gesti e a quel tipo di vita.

Ultima modifica di MoonCat : 09-01-2007 alle ore 23.56.48.
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Vecchio 10-01-2007, 12.22.26   #8
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Bellissima la signora ma molto meno bello rifiutare di camminare con i tempi.
Tirarsi fuori dal mondo per nn affrontarlo.
Imparare, ritornare, a vivere con semplicità non esclude la modernità e usufruire del mondo che va avanti. E' un bel traguardo individuale poterlo fare.
Avevo pensato anche io al rifiuto della modernizzazione, (vedi lavatrice etcetc), al fatto che la signora abbia voluto mantenere la casa tale e quale a quando era bambina , ma in questo ci vedo oltre al rifiuto stesso, anche una concomitanza di cose.. l'ambiente in cui vive la signora, sicuramente ha contribuito per esempio, ho la visione della vita di questa vecchina come un mantenimento di antiche tradizioni.. il formaggio fatto in casa, la cura dell' orto, l'acqua che si scalda sulla stufa etc..
Nell'articolo c'è una parte in cui lei dichiara: "sicuramente se mi fossi sposata, non sarei così" .. nella sua vita probabilmente non ci sono stati cambiamenti tali per cui lei abbia pensato di cambiare lo stato delle cose.. mancanza di stimoli esterni anche..
Poi sono d'accordo con te quando dici che il vivere con semplicità non esclude l'uso del mondo che va avanti (ma poi va avanti davvero?), o come diceva Era, non credo che sia assolutamente necessario vivere in un paesino semisolato per farlo... (pero' proviamo a coltivare qualcosa nel giardinetto di città, piuttosto che in un orto fuoricittà... c'è una bella differenza)...
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Vecchio 10-01-2007, 15.33.18   #9
griselda
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Guardando le vecchine di ieri mi accorgo di quanto sono state capaci di sfruttare il loro corpo, dormire poco, mangiare quel che c'era (poco) medicine poche.
Insomma chi resisteva si temprava.
Oggi tutto è puntato maggiormente sulla mente, fare meno fatica possibile e rovinarsi il fisico con le medicine perdersi nelle fantasie...
Per quanto apprezzi tantissimo questa fortezza fisica di ieri e capacità mentali di oggi mi domando quando riusciremo a fare tris ovvero a temprare il fisico ad usare bene la mente e sopratutto ad utilizzare il cuore in maniera totale. Ok forse un po' OT scusate lo sfogo.
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Vecchio 10-01-2007, 20.35.02   #10
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Volevo dire a Sole che c'è anche un altro punto di vista nel non volersi modernizzare, non deve per forza essere visto come un rifiutare di affrontare i cambiamenti del mondo ma può essere anche che i piccoli gesti quotidiani, soprattutto quelli che legano alla terra, come il coltivare un orto e poterne assaporare i frutti, il curare degli animali, ecc. possano essere piccoli rituali che diano una grande soddisfazione.
La cura e la passione che vedevo nei gesti di mia nonna quando curava il suo orticello, erano ammirevoli e capivo benissimo che preferisse fare sforzi enormi che però le permettevano di vedere il risultato dei suoi sforzi (credetemi il sapore dello spezzatino e del brasato di mia nonna sono irripetibili), all'orindare la spesa all'esselunga online, come faccio io;-)
Questo per dire che forse noi abbiamo perso o forse mai conosciuto il piacere di compiere dei piccoli gesti con tanta cura e dedizione da provare piacere nel farli, li vediamo solo come superflui e faticosi. Forse per la Signora Milia, come per la mia nonnina, era difficile smettere di compiere i loro piccoli rituali giornalieri perchè erano affezionate a quei gesti e a quel tipo di vita.
Ma certo, come posso nn essere d'accordo.
Ma come dici nel finale ci si abitua a quelle cose ed è poi difficile muoversi verso qualcosa di diverso che nn è detto che neghi o distrugga la Tradizione.
Tradizione non vuol dire che nn posso mettermi uno scaldabagno in casa, o nn debbo usare il gas, anche se il sapore che da un forno a legna è del tutto diverso. Una vita come un tempo nessuno di noi la farebbe... e questo vuol dire che nn abbiamo possibilità di essere semplici?
Usare tutte le conoscenze acquisite, senza rendersene eccessivamente schiavi, in questo caso la vecchina con la sua vita di un tempo, senza temere che queste possano essere cancellate e magari con lei la nostra appartenenza... attaccamento.
Questo attaccamento alla vita che si conosce, oltre la quale c'è l'ignoto, senza movimento verso il nuovo, ferma al vecchio senza integrarlo con le cose buone del mondo moderno. Perchè nn dovrebbero esserci cose buone da usare ora?
Se ci si integra nella realtà nn vuol dire che nn zapperò più la terra con la schiena piegata. Posso scegliere di farlo sempre. Posso scegliere di avere il mio orticello e intanto uso la macchina per scendere in paese...
La vita semplice delle nonnine (deliziose) che dite ci colpisce molto perchè è ciò che ci manca completamente ma la semplicità io la vedo come un imparare a nn aver bisogno del superfluo ma anche accettare di usare ciò che può migliorare la vita quotidiana come una cosa semplice che è l'acqua calda.
La semplicità alla fine, come tutto, la dovremmo ricercare in noi per mostrarla fuori, senza aver paura di perdere ciò che in realtà nn abbiamo.

Io adorerei guardare questa signora, ma mi chiederei di cosa aveva paura ... e magari di nulla.
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