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Vecchio 03-02-2010, 01.03.21   #1
dafne
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Predefinito sentire la colpa

Abbiamo parlato dei sensi di colpa un pò dappertutto, c'è una discussione aperta sulla colpa ..ma mi piacerebbe condividere questa frase che mi ha colpito molto, e che apre nuovi spunti, per me almeno che con i sensi di colpa in generale devo ancora tirare tutte le somme

"hai bisogno dei sensi di colpa per non sentirti uno psicopatico"

capperi però, ho pensato, è vero...
Non percepivo ben il perchè ....ho bisogno di sentirmi in coilpa quando combino qualcosa di sbagliato perchè peggio di sbagliare c'è lo sbagliare e non provare vergogna.

Il che in parte è giusto, ma poi si torna sul discorso del capire cosa sia il "giusto".

Ma c'è qualcos'altro...non afferro ancora bene, ma al di là del giusto/sbagliato esiste quel, come dire, sentirsi sbagliati se non ci si vergogna. No accidenti, non se ci si vergogna, ma se non ci si macera in essa.

Non è la vergogna del momento ma il persistere a viverla e riviverla perchè le persona "normali" si sentono in colpa per una cosa che il resto attorno giudica sbagliato e che ritiene debba condurre a macerazione..

Uffa non riesco ad acchiappare questa cosa

L'ho messa in esperienza perchè temo che sia una cosa solo mia, ma solo i pazzi non sentono la colpa, solo i delinquenti..ma poi diventa che ne abbiamo bisogno
mi stò ingarbugliando, però stà frase mi suona così vera...
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Vecchio 03-02-2010, 02.11.32   #2
griselda
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"hai bisogno dei sensi di colpa per non sentirti uno psicopatico"
Ah si?
Mah!
Io posso parlare di me, e mi sono sentita sia in colpa che spicopatica, quindi per me non regge.

Poi penso che sentire la colpa sia una cosa e poi i sensi di colpa un'altra, anche se consociati.

Penso si possa sentire la colpa nel momento in cui si prende coscienza di aver fatto qualcosa di male, poi però i sensi di colpa macerano inutilmente visto che si è già capito di aver sbagliato.
Essi ritornano sino a che non si è ricapitolato e riacchiappato tutti i pezzettini che girovagando per il nostro essere non trovano collocazione.
In pratica come una cibo indigesto che non si riesce a digerire e per cui crea la nausea. Circa.

La vergogna penso sia un ottimo allarme per segnalare una discrepanza, ma farsi bloccare da essa è un errore, dietro ci possono essere un ip inutile.
Mi vergogno ho realizzato di aver sbagliato, prendo atto del perchè accettandone le conseguenze e il dato di fatto. Se posso rimediare lo faccio.

Esistono persone che non si vergognano, forse non è stata instillato in loro, il senso della vergogna, ne conosco una che se sbaglia e si rende conto di averlo fatto non si vergogna o se in lui avviene non la sente più, ma gli basta il rendersi conto di aver sbagliato il resto per lui è superfluo.
Quindi non so.
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Vecchio 03-02-2010, 02.31.24   #3
Ray
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In effetti gli psicopatici non si sentono in colpa. Il che ovviamente non significa che se non ci sentiamo in colpa siamo psicopatici.
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Vecchio 03-02-2010, 02.40.25   #4
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In effetti gli psicopatici non si sentono in colpa. Il che ovviamente non significa che se non ci sentiamo in colpa siamo psicopatici.
Ah ecco allora vale solo per quelli che lo sanno.
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Vecchio 03-02-2010, 09.55.56   #5
dafne
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Lo sapevo che era meglio aspettare di avere le idee più chiare prima di scrivere

Il titolo forse fuorvia un pochetto ma comunque il concetto era che delle volte mi scattano i sensi di colpa (eh bon, l'ho detto che forse è una cosa solo mia) anche quando non dovrebbero perchè per il mondo che mi circonda (almeno inizio a specificare con "che mi circonda" così lascio la possibilità che ci sia un "resto" che fà diversamente ) dovrei averli.

Per specificare la frase è estratta da un film, riferita a un medico che ha indotto la morte, portando falsi esami, di un paziente in cura perchè dittatore crudele e assassino. La vita di uno in opposizione a molte migliaia...e un suo collega gli ha detto stà frase

Certo in quel contesto suona meglio ma credo che in fondo i sensi di colpa (e non la colpa in sè, ne avbevamo discusso altrove mi sembra) siano poco funzionali a fare di meglio e a volte vengano "usati" per giustificare un'azione che per i più attorno è sbagliata ma che invece per noi andrebbe bene.
Tento un esempio, e poi mi eclisso , il sano egoismo.

A me l'egoismo già mi mette in colpa automatica sano o insano e mi partono i sensi di colpa se non ascolto qualcuno lamentarsi, per esempio.

Ma i sensi di colpa sono un modo per dirmi "vedi? non l'ho ascoltata..ma non sei egoista, anche se sembra, perchè ci stai malissimo" quando invece la mia parte ..ehm..ragionante mi dice che non l'ho ascoltata perchè troppo, troppo negativa, tanto da togliermi quel filo di serenità che custodisco come oro.

Non sò se si capisce e se stò dietro a un altro miraggio...
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Vecchio 03-02-2010, 10.25.49   #6
Falketta
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Magari sei stata tirata su come me Dafne, a pappe e sensi di colpa
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Vecchio 03-02-2010, 14.15.48   #7
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Lo sapevo che era meglio aspettare di avere le idee più chiare prima di scrivere

Il titolo forse fuorvia un pochetto ma comunque il concetto era che delle volte mi scattano i sensi di colpa (eh bon, l'ho detto che forse è una cosa solo mia) anche quando non dovrebbero perchè per il mondo che mi circonda (almeno inizio a specificare con "che mi circonda" così lascio la possibilità che ci sia un "resto" che fà diversamente ) dovrei averli.

Per specificare la frase è estratta da un film, riferita a un medico che ha indotto la morte, portando falsi esami, di un paziente in cura perchè dittatore crudele e assassino. La vita di uno in opposizione a molte migliaia...e un suo collega gli ha detto stà frase

Certo in quel contesto suona meglio ma credo che in fondo i sensi di colpa (e non la colpa in sè, ne avbevamo discusso altrove mi sembra) siano poco funzionali a fare di meglio e a volte vengano "usati" per giustificare un'azione che per i più attorno è sbagliata ma che invece per noi andrebbe bene.
Tento un esempio, e poi mi eclisso , il sano egoismo.

A me l'egoismo già mi mette in colpa automatica sano o insano e mi partono i sensi di colpa se non ascolto qualcuno lamentarsi, per esempio.

Ma i sensi di colpa sono un modo per dirmi "vedi? non l'ho ascoltata..ma non sei egoista, anche se sembra, perchè ci stai malissimo" quando invece la mia parte ..ehm..ragionante mi dice che non l'ho ascoltata perchè troppo, troppo negativa, tanto da togliermi quel filo di serenità che custodisco come oro.

Non sò se si capisce e se stò dietro a un altro miraggio...
Beh la storia dell'egosimo penso che sia dura da digerire, ce l'hanno impresso come si dice? A fuoco? Poi per forza nasce il buonismo eccerto se sei egoista da bambino se possono ti mettono alla gogna poi fa niente se non riesci neppure a farti rispettare vabbeh scusa parlavo di me.
Comunque forse ho capito, forse, perchè non è facile capirsi non sappiamo neppure parlare a quanto pare usiamo anche male la lingua quindi apposto siamo. Ma noi ci sforziamo eh?

Tu dici se mi sento egoista almeno devo avere i sensi di colpa, perchè se non li ho sono davvero indegna e noi vogliamo essere delle brave bambine perfette e piene di tante qualità.
Una sorta di salvagente per sopportare di esserlo.
Poi fa niente se ci hanno insegnato l'auto massacro, perchè invece l'egoismo sano fa bene. (Tranqui frequenteremo un corso a parte per capire cosa è la prima che lo capisce cerca di trasmetterlo all'altra)
Magari non ci ho preso neppure stavolta ma parlarne credo che possa aiutare a tirar fuori e a vedere.
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Vecchio 03-02-2010, 14.37.02   #8
dafne
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Eh Gri, sai, a volte mi par di dibattermi dentro una placenta quando cerco di afferrare dei concetti con le parole. Così come quando mi sveglio al mattino con la sensazione del sogno fatto, una frazione di respiro e sono nel posto dove non ricordo più nulla, dove non posso più verbalizzarlo..ma bon

Dafnopippe a parte mi piacerebbe poter manifestare quella dafne che agisce e anche quando agisce male (per esempio quando ignora una lagnosa) percepisce il dispiacere (perchè non voglio l'insensibilità, quello è l'estremo opposto, risolve niente) ma non si lascia travolgere dai sensi di colpa, non li lascia prendere il controllo perchè..perchè così và meglio

Vuoi i sensi di colpa per non sentirti uno psicopatico potrebbe trasformarsi in qualcosa come: vuoi i sensi di colpa per sentire qualcosa, perchè se non senti nulla sei un mostro. Quando quel sentire è associato soltanto a determinate sensazioni, quelle conosciute, mentre passano sottotono quelle altre possibili. Per esempio il dispiacere.

Io non riesco a provare dispiacere senza, ho notato, far partire in automatico qualcos'altro..che sia il senso di colpa, l'inadeguatezza, la rabbia, il buonismo.

Non sò anciora acchiapparla per bene stà cosa ma il dispiacere fine a sè stesso, come considerazione dei fatti, come unica reazione (anche se anche la parola reazione non ci stà bene) come sentimento non lo lascio mai viaggiare solo.

Perchè dispiacersi e basta non è..buono?

ecco, forse per me davvero non avere sensi di colpa è essere psicopatici, strani, disumani e forse prioprio per questo motivo la frase mi ha colpito così tanto...

apposto stò...ne ho da lavorare


psssssssss Griiiiiiiiiiiiiiiiii
appena trovi il corso fammi un fischio
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Vecchio 03-02-2010, 14.53.43   #9
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Eh Gri, sai, a volte mi par di dibattermi dentro una placenta quando cerco di afferrare dei concetti con le parole. Così come quando mi sveglio al mattino con la sensazione del sogno fatto, una frazione di respiro e sono nel posto dove non ricordo più nulla, dove non posso più verbalizzarlo..ma bon

Dafnopippe a parte mi piacerebbe poter manifestare quella dafne che agisce e anche quando agisce male (per esempio quando ignora una lagnosa) percepisce il dispiacere (perchè non voglio l'insensibilità, quello è l'estremo opposto, risolve niente) ma non si lascia travolgere dai sensi di colpa, non li lascia prendere il controllo perchè..perchè così và meglio

Vuoi i sensi di colpa per non sentirti uno psicopatico potrebbe trasformarsi in qualcosa come: vuoi i sensi di colpa per sentire qualcosa, perchè se non senti nulla sei un mostro. Quando quel sentire è associato soltanto a determinate sensazioni, quelle conosciute, mentre passano sottotono quelle altre possibili. Per esempio il dispiacere.

Io non riesco a provare dispiacere senza, ho notato, far partire in automatico qualcos'altro..che sia il senso di colpa, l'inadeguatezza, la rabbia, il buonismo.

Non sò anciora acchiapparla per bene stà cosa ma il dispiacere fine a sè stesso, come considerazione dei fatti, come unica reazione (anche se anche la parola reazione non ci stà bene) come sentimento non lo lascio mai viaggiare solo.

Perchè dispiacersi e basta non è..buono?

ecco, forse per me davvero non avere sensi di colpa è essere psicopatici, strani, disumani e forse prioprio per questo motivo la frase mi ha colpito così tanto...

apposto stò...ne ho da lavorare


psssssssss Griiiiiiiiiiiiiiiiii
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Spetta però va che anche a me di primo acchitto apparirebbe strano uno che fa del male e non ha il senso di colpa, davanti all'evidenza dei fatti non riconoscere di avere sbagliato, ma i sensi di colpa vengono a me quando volevo essere perfetta e non lo sono stata, non voglio aver sbagliato, scaccio da me quell'imperfezione, se l'accetto senza dirmi che sono brava eh, ma che è successo e che posso solo indagare i motivi piuttosto che disperdere energia e disperandomici mentre magari potrei addirittura rimediare.
Pensavo che forse ha a che vedere con il femminile sta cosa dei sensi di colpa.Boh

Per il discorso invece del dispiacere credo ci sia di mezzo l'identificazione, quando ti specchi nel dispiacere dell'altro, allora vedi quello che non avevi visto prima, ma a quel punto se non lo avevi visto non hai fatto apposta. Hai però imparato una cosa nuova, se vorrai non sentire più il dispiacere di quella persona saprai cosa fare o non fare, altrimenti se sceglierai di fregartene dovrai ciucciarti i sensi di colpa e la loro gestione, almeno questo è quello che io penso di aver capito e faccio.
Ma sono tutta un po' precaria eh quindi prendimi sempre con le pinze ahahah
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Vecchio 03-02-2010, 15.37.17   #10
dafne
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uh, no, spetta Grii, andiam per punti.

Riconoscere di aver sbagliato e avere il senso di colpa non è la stessa cosa.

Io posso riconoscere di aver sbagliato, dispiacermi, sentirmi in colpa un pò e cercare di porre rimedio se possibile.

Quando si rimane sui sensi di colpa in genere non si và avanti, non si cerca di porre rimedio, si resta bloccati. No?

Quindi alle volte, pensavo, quel senso di colpa ci serve per..giustificare la macerazione e non permetterci di andare avanti?

Perchè io continuo a chiedermi perchè ci sia bisogno di soffrire, io perlomeno, perchè rimango bloccata sulle situazioni negative girando in tondo senza uscirne.

Forse stà cosa del senso di colpa mi apre una fessura, se mi sento in colpa sono a posto, se non mi sentissi in colpa allora non avrei capito di aver sbagliato, allora non avrei ancora pagato per quanto successo..

Mii è più facile pensarla che scriverla.

Mi tocca l'esempio religioso, sorry. Mi sono confessata, ho fatto una fatica enorme ad affrontare la vergogna e l'enorme senso di colpa per certe cose.
Sono stata assolta .. bello eh..seh... un paio di giorni, poi il senso di colpa è tornato a bussare dicendo "beh? allora? che fai, non maceri? io quà stò eh, prete o no, Dio o manco Dio, quel che hai fatto hai fatto"

Da una breve conversazione col parroco poi è uscito che bisogna riuscire ad accettare l'assoluzione, bisogna non peccare di superbia di fronte a Dio (ci ho messo 3 giorni a digerire stà cosa ) e credere che quel peccato non esiste più.

Mi ci vedi? Stavo uscendo pazza Come non esiste più? Hai voja...e invece è proprio così, c'è il ricordo, c'è l'effetto ma il peccato è stato perdonato.
Da se stessi prima che da Dio, è un bel match, non possiamo mollare il senso di colpa perchè quello ci fà sentire umani. Buoni. Perchè solo i cattivi non sentono nulla.

Ed è pure vero, anche se, se li guardiamo bene, i cattivi manco si pongono il problema, neanche lo vedono l'errore (vabbeh apparte casi patologici)

Vedere l'errore, dispiacersi, e passare oltre però a me suona come un "frega niente di quel che ho fatto" quando in realtà non è sentendosi in colpa a vita che riconosci la gravità di un errore ma piuttosto non ripetendolo.

Mamma che fatica, stà cosa del senso di colpa è così radicata che mi intorto da sola a scriverne...
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Vecchio 03-02-2010, 15.53.55   #11
Falketta
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Ma a me sembra che sia fortissima in te una parte che ti giudica e che dice: "se non mi sento in colpa sono cattiva". E che ti tiene a macerare, come dici tu, nei sensi di colpa
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Vecchio 03-02-2010, 15.55.05   #12
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stà cosa sembra

so com'è uno buono
sò com'è uno cattivo

io ovviamente sono buona (ma solo perchè altrimenti non verrei accettata)

faccio qualcosa che non ci stà nell'immagine del buono (e lo sò perchè mi confronto continuamente con l'immagine che ho del buono quanto con quella del cattivo)

non ci voglio stare in quell'immagine di cattiva e quindi mi sento in colpa (non ho soddisfatto le aspettative)

Adesso la sparo. Mollare il senso di colpa sarebbe come non stare nè in un'immagine nè in un'altra.

ci penso.
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Vecchio 03-02-2010, 16.19.34   #13
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uh, no, spetta Grii, andiam per punti.

Riconoscere di aver sbagliato e avere il senso di colpa non è la stessa cosa.

Io posso riconoscere di aver sbagliato, dispiacermi, sentirmi in colpa un pò e cercare di porre rimedio se possibile.

Quando si rimane sui sensi di colpa in genere non si và avanti, non si cerca di porre rimedio, si resta bloccati. No?

Quindi alle volte, pensavo, quel senso di colpa ci serve per..giustificare la macerazione e non permetterci di andare avanti?

Perchè io continuo a chiedermi perchè ci sia bisogno di soffrire, io perlomeno, perchè rimango bloccata sulle situazioni negative girando in tondo senza uscirne.

Forse stà cosa del senso di colpa mi apre una fessura, se mi sento in colpa sono a posto, se non mi sentissi in colpa allora non avrei capito di aver sbagliato, allora non avrei ancora pagato per quanto successo..

Mii è più facile pensarla che scriverla.

Mi tocca l'esempio religioso, sorry. Mi sono confessata, ho fatto una fatica enorme ad affrontare la vergogna e l'enorme senso di colpa per certe cose.
Sono stata assolta .. bello eh..seh... un paio di giorni, poi il senso di colpa è tornato a bussare dicendo "beh? allora? che fai, non maceri? io quà stò eh, prete o no, Dio o manco Dio, quel che hai fatto hai fatto"

Da una breve conversazione col parroco poi è uscito che bisogna riuscire ad accettare l'assoluzione, bisogna non peccare di superbia di fronte a Dio (ci ho messo 3 giorni a digerire stà cosa ) e credere che quel peccato non esiste più.

Mi ci vedi? Stavo uscendo pazza Come non esiste più? Hai voja...e invece è proprio così, c'è il ricordo, c'è l'effetto ma il peccato è stato perdonato.
Da se stessi prima che da Dio, è un bel match, non possiamo mollare il senso di colpa perchè quello ci fà sentire umani. Buoni. Perchè solo i cattivi non sentono nulla.

Ed è pure vero, anche se, se li guardiamo bene, i cattivi manco si pongono il problema, neanche lo vedono l'errore (vabbeh apparte casi patologici)

Vedere l'errore, dispiacersi, e passare oltre però a me suona come un "frega niente di quel che ho fatto" quando in realtà non è sentendosi in colpa a vita che riconosci la gravità di un errore ma piuttosto non ripetendolo.

Mamma che fatica, stà cosa del senso di colpa è così radicata che mi intorto da sola a scriverne...
Secondo me fai benissimo a guadarla sotto l'aspetto della nostra religione: esame di coscienza, peccato, atto di dolore, pentimento confessione, assoluzione. (Ho messo in ordine?uhm)
E ti capisco anche quando dici il sacerdote mi ha porto l'assoluzione che Dio gli ha dato per e me e io che faccio?
Mi va bene per qualche giorno, io mi sono sentita ripulita e poi niente da fare...non può essere che io sia stata perdonata, non può essere così facile, non... non... non... almeno io facevo così. E' come non riuscire a chiudere una porta e accettare che là ero così ora non lo sono più perchè se mi sono accorta che ho fatto un errore e ho sofferto, vuol dire che ho preso coscienza di qualcosa che prima non avevo. E invece ancora giù a sentire quei sensi di colpa una compagnia per la mente con cui crogiolarsi.
Poi mi sono anche detta che pure di non accettare la responsabilità che proverrà da ciò che ho fatto meglio arrostirmi con i sensi di colpa ma tutto avviene secondo me inconsciamente sino a che non capisco che quello che ho fatto è già scritto che lo pagherò fine delle discussioni e fine dei sensi di colpa,già dovrò pagare per la mia stron@@taggine manca solo che arrivi quel giorno distrutta dal senso di colpa e senza forze.
Torquemada a me mi faceva una serenata. Ma mi sa pure a te.
Dai molliamoli
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Vecchio 21-10-2010, 20.54.18   #14
dafne
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Ma a me sembra che sia fortissima in te una parte che ti giudica e che dice: "se non mi sento in colpa sono cattiva". E che ti tiene a macerare, come dici tu, nei sensi di colpa
bella questa.
M'era pssata sotto gli occhi e non l'avevo capita
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