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Vecchio 11-07-2007, 22.47.50   #1
Sole
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"Dando te stesso, come potresti temere di perderti? Al contrario, ti perderesti rifiutando di darti."
Sant'Agostino


Bella. L'ho trovata in home e la fermo qui.

Dare se stessi. Mi domando spesso come si fa a darsi, a donare se stessi. E' facile non farlo però. Si è avari di se perchè si ha paura di perdere la propria individualità (se l'avessimo). Si perde la "faccia" se si concede qualcosa all'altro. Si mostra qualcosa che poi un io libero e infamotto ci fa pentire di aver dato. Ci fa vergognare...
Essere abbastanza liberi con se stessi da riuscire a dare senza timore vuol dire non aver paura di perdere nulla perchè nulla possediamo.
Se invece ci rifiutiamo possediamo l'immagine che vogliamo mostrare fuori, ci identifichiamo con quell'immagine e allora si che perdiamo noi stessi e la possibilità di trovarci.

Rifiutare di dare è un pò come rifutare di cercarsi.

Questa la mia interpretazione secondo un vissuto personale, mi piacerebbe sentire le vostre

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Vecchio 11-07-2007, 23.15.13   #2
Elle
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Darsi la vivo come un'apertura, darsi con consapevolezza genera allo stesso tempo una maggiore comprensione di sè stessi, da origine ad altre esperienze, attraverso le esperienze si forma una maggiore conoscenza di ciò che ci circonda e come risvolto anche di noi stessi.
Quindi nel rifiuto ci vedo una chiusura un negarsi non solo esperienza ma anche comprensione e conoscenza.
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Vecchio 11-07-2007, 23.25.00   #3
RedWitch
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E' vero Sole sono parole molto belle..

Per dare veramente sè stessi, bisognerebbe essere arrivati ad un punto in cui si ha consapevolezza di non avere nulla da perdere mostrandosi per come si è, andando davvero verso l'altro. Invece si ha sempre paura di spogliarsi.. di mostrare debolezze o imperfezioni, alla fin fine torniamo sempre all'importanza personale.. mettiamo noi stessi davanti a tutto e tutti e darsi significherebbe secondo me soprattutto mostrarsi sul serio... ci si puo' scottare.. e ci si difende...

Un passo per volta.. chissà che non si arrivi a darsi davvero..
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Vecchio 11-07-2007, 23.43.17   #4
griselda
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Dare secondo me implica l'aver qualcosa da dare se poi si tratta di noi stessi mi sa che prima dobbiamo trovarci.
Per trovarci dobbiamo osservarci e scrutarci e acchiapparci.
Poi si può anche interpretare come donare ciò che sappiamo fare andando anche contro alle nostre paure e difetti ma per farlo dobbiamo rinunciare a quello che crediamo di essere. Altrimenti è un dare sporco travestito che invece prende.
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Vecchio 12-07-2007, 00.08.30   #5
Sole
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Ecco, secondo me quando diciamo a noi stessi: non ho niente da dare, sono sporco, faccio schifo ecc ecc (è tutto vero) è un modo per chiudersi, una scusa che mettiamo per non mostrarci/aprirci. E' vero che prima dobbiamo aiutare noi stessi e poi il resto dell'universo.. si, ma dare non vuol dire aiutare, vuol dire mettersi in gioco, esperire se stessi ...

Citazione:
Al contrario, ti perderesti rifiutando di darti."
Lo dice l'autore stesso, non puoi trovarti se non ti dai/apri
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Vecchio 12-07-2007, 00.59.18   #6
griselda
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Tempo fa feci una discussione con una persona sulla validità della Confessione....e le dissi ciò che sentivo in quel momento ovvero che quello che pensiamo e facciamo di solito solo noi lo sappiamo ma se siamo credenti ed osservanti poi ci dobbiamo confessare.... Ecco in quel momento mostriamo noi stessi, lo trovo un atto di umiltà e di verità...è un inizio per prendere atto di cosa "siamo" e di cosa mostriamo e non mostriamo.

Mi scappa una battuta mi perdoni Sole?
Urka non ci ho mai parlato con l'autore.
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Vecchio 12-07-2007, 09.17.47   #7
Ray
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Dare secondo me implica l'aver qualcosa da dare se poi si tratta di noi stessi mi sa che prima dobbiamo trovarci.
Per trovarci dobbiamo osservarci e scrutarci e acchiapparci.
Poi si può anche interpretare come donare ciò che sappiamo fare andando anche contro alle nostre paure e difetti ma per farlo dobbiamo rinunciare a quello che crediamo di essere. Altrimenti è un dare sporco travestito che invece prende.
Darsi è essere a disposizione...
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Vecchio 12-07-2007, 10.18.48   #8
Sole
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E' vero Sole sono parole molto belle.. .


Belle vero? Mi hanno colpito moltissimo... chissà perchè?

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Per dare veramente sè stessi, bisognerebbe essere arrivati ad un punto in cui si ha consapevolezza di non avere nulla da perdere ...
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Un passo per volta.. chissà che non si arrivi a darsi davvero..


Già, però si può iniziare nei limiti di ognuno. E' come dare il meglio di se stessi nelle possibilità che si hanno. Diamo del nostro meglio, e non facciamo il meglio che ci aspettiamo.. eppure quel (meglio) dato in quel momento è ciò che ci farà fare sempre più la volta dopo. L'esperienza.
Io non so come si faccia a dare davvero, ma sembra che nessuno lo sappia spiegare, va proprio provato....




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Vecchio 12-07-2007, 10.36.41   #9
Sole
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Darsi è essere a disposizione...
Essere a disposizione, mi piace come defiizione e ad un certo livello la sento così ma ha dei limiti interpretativi, e cioè: Disponibili a dare sempre tutto o a essere presenti? Sforzarsi sinceramente o costringersi in nevrosi? Il confine è sempre dentro di noi.
Saper dire no (un no a volte è più grande e amorevole di sbrodolarci tutti), saper dire si (riconoscere il bisogno dell'altro e saperlo gestire in noi e per l'altro), presuppone sempre una conoscenza di se stessi. Essere a disposizione onestamente, senza attendersi nulla in cambio è dare, ma esserlo con la pretesa di avere indietro dal proprio dare è pretendere e prendere. E' illudersi di dare. Poi ognuno dà ciò che ha da dare.
A volte diamo pensando di farlo per gli altri ma soddisfiamo bisogni nostri. Come fare allora? Non credo ci sia altra via che sperimentare/ci.
Il limite è sempre nell'esperienza. Fare, sperimentarsi, mettersi in gioco.. sopportando il calore che genera il dare quando diciamo no ad esempio... C'è un altro aforisma in giro per il forum degli Esseni. Diceva che il dare è l'Amore e il ricevere è la Fede. Dare/attivo/calore.
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Vecchio 12-07-2007, 11.27.18   #10
RedWitch
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Già, però si può iniziare nei limiti di ognuno. E' come dare il meglio di se stessi nelle possibilità che si hanno. Diamo del nostro meglio, e non facciamo il meglio che ci aspettiamo.. eppure quel (meglio) dato in quel momento è ciò che ci farà fare sempre più la volta dopo. L'esperienza.
Io non so come si faccia a dare davvero, ma sembra che nessuno lo sappia spiegare, va proprio provato....
Sì sono d'accordo Sole, nemmeno io so come si faccia.. l'unico modo è farlo. Sbagliando, pagandone le conseguenze quando serve, darsi è una cosa che non credo si possa imparare con la teoria..


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Essere a disposizione, mi piace come defiizione e ad un certo livello la sento così ma ha dei limiti interpretativi, e cioè: Disponibili a dare sempre tutto o a essere presenti? Sforzarsi sinceramente o costringersi in nevrosi? Il confine è sempre dentro di noi.
Saper dire no (un no a volte è più grande e amorevole di sbrodolarci tutti), saper dire si (riconoscere il bisogno dell'altro e saperlo gestire in noi e per l'altro), presuppone sempre una conoscenza di se stessi. Essere a disposizione onestamente, senza attendersi nulla in cambio è dare, ma esserlo con la pretesa di avere indietro dal proprio dare è pretendere e prendere. E' illudersi di dare. Poi ognuno dà ciò che ha da dare.
A volte diamo pensando di farlo per gli altri ma soddisfiamo bisogni nostri. Come fare allora? Non credo ci sia altra via che sperimentare/ci.
Spesso non si riesce a vedere che un certo dare/darsi non va bene per nessuno. Si alimentano bisogni nostri come hai detto tu pensando di dare e avendo comunque un'aspettativa (inconscia) di ritorno. Anche ammettere onestamente questo quando accade è un modo per darsi dal mio punto di vista.
Essere sempre presenti o disponibili qualunque cosa ci venga chiesta esplicitamente o implicitamente non è darsi è prendere..
Al momento io non credo di essere in grado di darmi completamente, ho delle difese perchè se no finisco nel gorgo "do per riavere". Paletti che poi vanno buttati giù.. con l'esperienza sì..
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Vecchio 12-07-2007, 11.42.23   #11
turaz
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l'importante è "dare" punto.
il resto è solo gioco per la mente e sostanzialmente non conta.
qualsiasi cosa si faccia sarà cmq giudicata dagli altri.

così come l'amore.
l'importante è "amare" punto.
il giudizio è già "dopo"

ciauzz
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Vecchio 12-07-2007, 11.46.11   #12
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l'importante è "dare" punto.
il resto è solo gioco per la mente e sostanzialmente non conta.
qualsiasi cosa si faccia sarà cmq giudicata dagli altri.

così come l'amore.
l'importante è "amare" punto.
il giudizio è già "dopo"

ciauzz
Ma il dare dipende dal cosa e dal come se sia di qualità o meno. Altrimenti cosa dò? Dò tutto quello che abbiam detto sopra, ego per dirla come ti piace



L'amore.. anche qui diamo ciò che riusciamo a comprendere dell'amore.. e non lo è mai davvero altrimenti esploderemmo e saremmo stelle..... ok, ho esagerato

Aggiungo: poi è vero che dobbiamo esercitarci/esperire, altrimenti son chiacchiere.
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Vecchio 12-07-2007, 11.58.35   #13
turaz
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appunto... come vedi il giudizio è già dopo.
cosa dai?
il meglio di te stesso. quel "meglio" che ogni volta evolve con l'esperienza.
tutto qua
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Vecchio 12-07-2007, 12.05.30   #14
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appunto... come vedi il giudizio è già dopo.
cosa dai?
il meglio di te stesso. quel "meglio" che ogni volta evolve con l'esperienza.
tutto qua
Ma si Tur, si. Lo dicevo anche sopra questo che ripeti, il punto è osservare "come" dare, perchè altrimenti si rischia di cristallizzare qualcosa che ci illudiamo sia un dare.
Dare per dare non so se valga nell'aforisma.
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Vecchio 12-07-2007, 15.45.19   #15
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Scoprirsi capaci di dare se stessi senza paure nè riserve è un po come trovare un tesoro...le delusioni nascono dall aspettarsi qualcosa in cambio,se questa pretesa (conscia o inconscia) non sussiste, nessuno potra'farti del male almeno da quel punto di vista ed in questa visione colgo il senso del dare per dare di cui parlava Turaz e lo condivido...
Quando sorrido ad una persona sconosciuta che mi sembra triste ho dato...
Quando aiuto una vecchietta ad attraversare la strada o le tolgo un peso di mano ho dato...
Quando salvo un gattino per strada o raccolgo una cartaccia gettata da altri anche questo è dare...
Quando apro il mio cuore al mondo senza temere che mi ferisca o deluda ancora sto dando...io personalmente non saprei vivere altrimenti...
Mi chiedo soltanto da cosa nasce tale predisposizione,perchè neanche delle brutte esperienze mi hanno cambiata...
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Vecchio 12-07-2007, 16.16.54   #16
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a mio sentire nasce da ciò che sei
= Amore.

un abbraccio
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Vecchio 12-07-2007, 16.18.26   #17
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Ma si Tur, si. Lo dicevo anche sopra questo che ripeti, il punto è osservare "come" dare, perchè altrimenti si rischia di cristallizzare qualcosa che ci illudiamo sia un dare.
Dare per dare non so se valga nell'aforisma.
che tu "dia" per ego che tu dia per consapevolezza alla fine non stai forse cmq "dando"?
è che tu lo faccia per ego o per consapevolezza di fronte a te ci sarà qualcuno che avrà con te co-creato quella situazione.

un abbraccio
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Vecchio 12-07-2007, 16.25.03   #18
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booh a me pare che ste sto dando per IP o ego sto prendendo non dando è un dando travestito che prende invece di dare. Dai all'altro si ma esteriormente mentre dentro prendi. Cioè sei inconsapevole che non è il modo giusto di muoversi sei mosso invece che muoverti se non sai perchè lo fai, poi se lo sai può decidere credo a quel punto anche di prendere ma lo fai consapevole che non stai dando veramente ma stai prendendo.
Oddio chissà se si capisce il mio pensiero.
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Vecchio 12-07-2007, 16.37.20   #19
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Darsi è essere a disposizione...
Grazie della disponibilità io con le parole al solito faccio a cazzotti, bon grazie dell'imbocco.

Ricordo che un amico che lavorava con la Cabala mi raccontava che quando iniziò il suo lavoro lavorava in Malkuth e li voleva dire bon ad usare i cinque sensi più di ogni altra cosa e quello che arrivava da essi non andava analizzato se non esteriormente tipo picchio i piedi per terra sento la terra sotto di essi il calore che si sprigiona il terreno caldo freddo etc senza dare espressione invece sentimentale di ciò, l'altra questione era proprio quella di non rifiutarsi dire sempre di sì davanti ad ogni richiesta e questa espletarla al massimo di se stessi con amore.
Sarà questo che si intende?

Ultima modifica di griselda : 12-07-2007 alle ore 16.40.40.
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Vecchio 12-07-2007, 16.39.48   #20
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dai-prendi.
ma non è per caso sempre così (scambio)?
cmq lo si voglia considerare?
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Vecchio 12-07-2007, 16.40.50   #21
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Grazie della disponibilità io con le parole al solito faccio a cazzotti, bon grazie dell'imbocco.

Ricordo che un amico che lavorava con la Cabala mi raccontava che quando iniziò il suo lavoro lavorava in Malkut e li voleva dire bon ad usare i cinque sensi più di ogni altra cosa e quello che arrivava da essi non andava analizzato se non esteriormente tipo picchio i piedi per terra sento la terra sotto di essi il calore che si sprigiona il terreno caldo freddo etc senza dare espressione invece sentimentale di ciò, l'altra questione era proprio quella di non rifiutarsi dire sempre di sì davanti ad ogni richiesta e questa espletarla al massimo di se stessi con amore.
Sarà questo che si intende?

a mio avviso e sentire si.
significa "disinteressarsi del risultato"
donarsi completamente
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Vecchio 12-07-2007, 17.35.15   #22
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l'altra questione era proprio quella di non rifiutarsi dire sempre di sì davanti ad ogni richiesta e questa espletarla al massimo di se stessi con amore.
Sarà questo che si intende?
E perchè? Intendo perchè dire sempre si? A che serve? A chi serve?
Invece al contrario, a volte dico si a volte dico no... ma se dico si è un Si... devo dare il massimo di me stesso (anche se è più facile a dirsi che a farsi)... invece tanti dicono si perchè non sanno dire di no e poi fanno il minimo indispensabile. Se appartengo alla prima categoria... chi mi conosce sa che può contare realmente su di me... quando dico si... se appartengo alla seconda invece sa che può cercare sempre di approfittare ma non si fiderà mai di me....

Citazione:
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dai-prendi.
ma non è per caso sempre così (scambio)?
cmq lo si voglia considerare?
Inzomma... c'è prendi e prendi e c'è dai e dai.... c'è un prendi che in realtà è un dai e c'è un dai che in realtà è prendi... se non distingui queste sottigliezze allora prendi sempre
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Vecchio 12-07-2007, 17.39.38   #23
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distinguere serve "dopo" per comprendere e andare oltre.
tutto qua.
si distingue si per carità ma se non si vive rimangono parolette
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Vecchio 12-07-2007, 17.46.24   #24
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E perchè? Intendo perchè dire sempre si? A che serve? A chi serve?
Invece al contrario, a volte dico si a volte dico no... ma se dico si è un Si... devo dare il massimo di me stesso (anche se è più facile a dirsi che a farsi)... invece tanti dicono si perchè non sanno dire di no e poi fanno il minimo indispensabile. Se appartengo alla prima categoria... chi mi conosce sa che può contare realmente su di me... quando dico si... se appartengo alla seconda invece sa che può cercare sempre di approfittare ma non si fiderà mai di me....
ecc'hai ragione è come quando una persona ti dice sì ti ascolto e nel frattempo fa altro e poi ti chiede di ripetere ciò che hai detto un sacco di volte perchè non ha ascotato con attenzione. Esempio banale.
Grazie Uno.
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Vecchio 12-07-2007, 18.10.39   #25
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esempio banale un tubo ))))))
quanto è espresso in quel passo di kabbalah significa:
dire sempre di si perchè si "è" si
è un si infinito.
turaz non è connesso  
 


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