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Vecchio 01-08-2008, 23.43.39   #1
Ray
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L'intelligenza sulla Terra è costante, la popolazione in aumento


Ok, è un afuorisma, però può far pensare. A mio avviso contiene una grande verità, connessa col principio generale che potremmo chiamare della diluizione... se io ho tre foglie di te cambia parecchio se le immergo in una tazzina d'acqua o in un barile.

E alla fin fine la quantità di materia (materia in tutti i sensi, anche sottile) presente in un dato momento in un dato posto, tipo adesso e Terra, non può essere infinita. Quindi, se la popolazione aumenta...
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Vecchio 02-08-2008, 00.08.50   #2
jezebelius
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Ok, è un afuorisma, però può far pensare. A mio avviso contiene una grande verità, connessa col principio generale che potremmo chiamare della diluizione... se io ho tre foglie di te cambia parecchio se le immergo in una tazzina d'acqua o in un barile.

E alla fin fine la quantità di materia (materia in tutti i sensi, anche sottile) presente in un dato momento in un dato posto, tipo adesso e Terra, non può essere infinita. Quindi, se la popolazione aumenta...
Potrebbe anche aversi l'effetto contrario ossia una sorta di imbarbarimento, intendendo per questo un livello al di sotto della media per quel che riguarda l'intelligenza?
Sicuramente le tre foglie di the non avranno lo stesso sapore e neanche potranno fornire le medesima consistenza se, al contrario, immerse nella tazzina. Insomma va da se che l'aumento della popolazione potrebbe essere controproducente sotto l'aspetto delle risorse non solo di cibo, a sto punto.
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 02-08-2008, 10.23.02   #3
Astral
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Bisogna vedere chi sono queste foglie di the, se sono la popolazione, significa allora che abbia un concentrato troppo forte di the, non abbiamo una diluizione.

In ogni caso se la popolazione aumenta qualcosa deve morire?

E' anche vero che sulla terra ci sono anche luoghi non sfruttati, e luoghi dove la popolazione è in calo, io mi preoccuperei più della distribuzione.
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Vecchio 02-08-2008, 11.00.01   #4
Ray
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Bisogna vedere chi sono queste foglie di the, se sono la popolazione, significa allora che abbia un concentrato troppo forte di the, non abbiamo una diluizione.

In ogni caso se la popolazione aumenta qualcosa deve morire?

E' anche vero che sulla terra ci sono anche luoghi non sfruttati, e luoghi dove la popolazione è in calo, io mi preoccuperei più della distribuzione.
Nella metafora le foglioline di te sono l'intelligenza e l'acqua la gente. Più gente c'è meno intelligenza ad ognuno.
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Vecchio 02-08-2008, 12.18.55   #5
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L'intelligenza sulla Terra è costante, la popolazione in aumento.

Io non credo che l'aumento della popolazione corrisponda al diluirsi dell'intelligenza.
Non è detto che se una coppia ha un solo figlio quello per forza debba essere più intelligente del settimo di sette figli, per fare un esempio....
Può darsi benissimo che tutti i sette figli abbiano la medesima intelligenza, forse avranno meno possibilità di studiare tutti quanti e si manda avanti il più grande rispetto agli altri....
Io penso che l'aumento della popolazione sia collegato più a un discorso di meno ricchezza pro-capite piuttosto che meno intelligenza...
Ogni persona che nasce deve avere a disposizione gli stessi talenti da far fruttare...
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Vecchio 02-08-2008, 12.29.11   #6
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Chissà se può vedere anche in questo senso più dimunisce come numero di popolazione una "razza" più questa aumenta di intelligenza?
E chissà se vale anche il contrario?
A parte che sembra esista una legge di natura almeno negli animali che più di un tot per territorio non possono stare ed istintivamente i piccoli vengono soppressi, anche i cuccioli che nascono in esubero rispetto al seno della madre vengono lasciati morire. Questo non per via dell'intelligenza che diminuirebbe ma diminuirebbe la possibilità di sopravvire tutti.
Per gli umani invece se ci sono troppe persone tutto si divide e diventa poco per tutti e quindi ci si può dedicare meno alla parte superiore si rimane fermi in basso alla sopravvivenza. Questo è l'apparenza della poca intelligenza dei popoli invece è una legge di natura?

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Vecchio 02-08-2008, 18.42.55   #7
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Voi vedete solo il lato negativo. Piu gente, significa piu uscite economiche, ma anche più entrate se tutti lavorano, ed inoltre può succedere che prima o poi questi figli a loro volta si dividano, creando famiglie e non è detto poi che faranno tanti figli.

Forse non è tanto fare meno figli, quanto fare meno figli di una...

In ogni caso non credo che tutti condividiamo un intelligenza divina che è limitata e piu siamo più questa viene distribuita. In ogni caso quando si è troppi in genere la natura provvede da se.
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Vecchio 05-08-2008, 11.08.39   #8
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Platone nella sua Repubblica non vedeva più di un numero fisso che mi pare si aggirasse intorno ai 5000 abitanti per città, di più sarebbero stati troppi e la città non avrebbe funzionato. Quando, tanti anni fà, una proposta del genere mi sembrava una follia da filosofo greco, oggi devo dire che m i trova d'accordo.

Facciamo un esempio: se una azienda ha a disposizione un capitale e lo deve ripartire su tutti i suoi dipendenti, ogni dipendete non avrà maggiori/minori possibilità di un altro, ma ognuno avrà le stesse nello stesso momento in cui si verifica l'evento. Ne di meno ne di più, ognuno attingerà al capitale che è fisso e determinato in proporzione diretta al numero di dipendenti. Equivale a dire che la torta è una e va divisa tra tutti i presenti, se sono tre si prendono un fettone grande e uguale per ognuno se sono in 10 molta di meno.

Però allargherei il discorso dicendo che è vero che si accede ad una fetta uguale per tutti ma che qualcuno può imparare a farsela la torta, faticando moltisismo e scoprendo magari che può trovare gli ingrediendi coltivandoli.
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Vecchio 05-08-2008, 13.07.47   #9
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Diciamo che la quantità in divisione impoverisce, ma la quantità in unione rafforza (l'unione fa la forza).

Come ha fatto notare pure Sole, una torta divisa 3 è diversa rispetto ad una diviso 10.
Però è anche vero che un viaggio in macchina di 50 euro di benzina, diviso 2 è 25 euro a testa, mentre diviso 5, è soltanto 10 euri, anche gli oneri e le responsabilità vengono divise equamente.
Riprendendo l'esempio della torta, se 3 persone fanno 1 torta, io ho 3 torte, se siamo 10, ho 10 torte. Qui però subentra anche la qualità di ogni persona.
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Vecchio 05-08-2008, 14.23.39   #10
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Diciamo che la quantità in divisione impoverisce, ma la quantità in unione rafforza (l'unione fa la forza).

Come ha fatto notare pure Sole, una torta divisa 3 è diversa rispetto ad una diviso 10.
Però è anche vero che un viaggio in macchina di 50 euro di benzina, diviso 2 è 25 euro a testa, mentre diviso 5, è soltanto 10 euri, anche gli oneri e le responsabilità vengono divise equamente.
Riprendendo l'esempio della torta, se 3 persone fanno 1 torta, io ho 3 torte, se siamo 10, ho 10 torte. Qui però subentra anche la qualità di ogni persona.
Eh si, ma per l'intelligenza non credo ci sia la moltiplicazione delle torte.
Per intelligenza non intendo solo il significato comune che si da alla parola, ma un più generale "spirito" di cui siamo dotati.
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Vecchio 05-08-2008, 15.15.07   #11
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Riprendendo l'esempio della torta, se 3 persone fanno 1 torta, io ho 3 torte, se siamo 10, ho 10 torte. Qui però subentra anche la qualità di ogni persona.
Infatti al giorno d'oggi quanti si possono davvero dire responsabili? La stessa burocrazia oggi non fa altro che deresponsabilizzare tutti, la questione con questo esempio al contrario la si vede più che chiara, è l'altra faccia della medaglia.

Il potenziale di intelligenza non può essere identificato solo in capacità di adattamento, io credo che si debba definire anche in Conoscenza, in una capacità di contatto con quella sostanza più sottile di cui è permeato l'Universo.
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Vecchio 05-08-2008, 15.37.23   #12
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Diciamo che la quantità in divisione impoverisce, ma la quantità in unione rafforza (l'unione fa la forza).

Come ha fatto notare pure Sole, una torta divisa 3 è diversa rispetto ad una diviso 10.
Però è anche vero che un viaggio in macchina di 50 euro di benzina, diviso 2 è 25 euro a testa, mentre diviso 5, è soltanto 10 euri, anche gli oneri e le responsabilità vengono divise equamente.
Hai mai provato a fare un viaggio lungo in due soli davanti e in 5 (quindi anche con tre dietro)?
Paghi meno, ma hai meno comfort... devi vedere sempre l'intero.

Se spostiamo il discorso sull'intelligenza, invece, non posso fare a meno di riprendere la definizione che dal mio punto di vista meglio spiega sinteticamente il concetto stesso di intelligenza: l'intelligenza è la capacità di adattamento all'ambiente, qualsiasi cosa intendiamo con ambiente.
Come in un'equazione è facile accorgersi che più gente c'è in un ambiente e più le possibilità di adattamento diminuiscono, non per nulla più popolazione c'è è più questa è rissosa, violenta e intollerante ad ogni più piccola cosa, a meno che non ci sia un potere superiore che controlli in ogni minimo particolare, ma in questo caso comunque la proporzione rimane valida, devi abdicare la tua intelligenza per essere governato...
Questo è alla base del principio in cui i "poteri" politici (di qualsiasi tipo, anche quello della chiesa, ben diverso dal potere spirituale anche se talvolta sembrano coincidere) ti forzano a fare figli, più aumenta la massa e più tu singolo non conti nulla, non hai nessun controllo, devi abdicare l'intelligenza.

Scusate fa caldo, ho poco tempo e non credo sia chiaro a tutti quello che intendo, ma mi sembrava giusto intervenire.
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Vecchio 05-08-2008, 17.04.07   #13
Astral
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Forse ho capito il discorso, è un po' il discorso che si fa sulla qualità. Una classe con 8 alunni apprende molto più rapidamente che una classe con 30 alunni che è piu dispersiva.
Il problema è come stabilire la quantità, in base a quali criteri? L'uomo è un essere sociale, con più gente interagisce più la sua intelligenza dovrebbe svilupparsi, ma forse dipende anche dalla qualità dei contatti.

Certo in politica troppa gente a comandare significa difficoltà a mettere daccordo più menti, quindi maggiore lentezza di decisione. D'altra parte però governi in cui decide uno soltanto sembrano quasi che sia una dittatura, e la qualità è sempre per il soggetto che comanda, mai per gli altri.

Secondo me bisogna vedere la proporzione tra persone e ambiente.
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Vecchio 05-08-2008, 23.19.13   #14
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L'uomo è un essere sociale, con più gente interagisce più la sua intelligenza dovrebbe svilupparsi, ma forse dipende anche dalla qualità dei contatti.
Infatti è inevitabile che se con 10 persone posso stabilire un rapporto di qualità, con 100 o addirittura 1000 non posso che limitarmi ad un semplice "ciao". Quindi all'aumentare della quantità ne risente sempre la qualità. E' una legge universale, non si scappa. Così come io ho in dotazione un determinato numero di talenti da usare in determinati ambiti, così anche sulla Terra possiamo dire che c'è in dotazione una determinata "intelligenza", e più persone ci sono più questa si diluisce.

Però attenzione, non è come dice Stella che se sono figlio unico sono automaticamente più intelligente dell'ultimo di sette figli, diciamo piuttosto che ognuno ha le stesse potenzialità, in quanto uomo. Solo che nel "traffico" queste potenzialità rischiano di non svilupparsi e di non manifestarsi mai...
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Vecchio 06-08-2008, 11.00.52   #15
Astral
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Si ma credo che sinceramente è più impegnativo stabilire 100 contatti che 10 contatti di qualità, è una questione di tempo, poi entrano in gioco vari fattori.

Io conosco persone che sembra che non abbiano neanche un talento, e altri che fanno molte cose e tutte bene, sono eclettici e non a discapito della qualità.
Secondo me non è tanto che più siamo, meno qualità c'è, ma più siamo più la distribuzione delle qualità è soggetta ad un delicato equilibrio.

Comunque qual'è la soluzione per aumentare la qualità, sterminare un po' di persone?

Scherzi apparte, capisco il discorso: in effetti vedere che per colpa della quantità, siamo rilegati in appartamenti da 55 metri quadri l'uno, mi fa capire che in fondo il vostro discorso è piuttosto realista e vero.
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Vecchio 06-08-2008, 16.33.52   #16
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Ancora 5 minuti, vediamo se riesco a chiarire meglio.

In ogni periodo e contesto è data una certa quantità di ogni tipo di grandezza.
Per grandezza intendo per esempio: ricchezza, sapienza, ma anche fame o sazietà o la stessa intelligenza di cui parliamo.
Quindi come già detto non c'è (teoricamente) chi può disporre assolutamente di qualcosa e chi non lo può, però è innegabile che anche in periodo di carestia se nasco in una famiglia ricca difficilmente farò la fame, viceversa in un periodo di benessere non farò la fame comunque ma chi nasce in una famiglia ricca può permettersi di mangiare cose diverse.
In ogni caso, quale che sia il livello consentito (che è determinato da molti altri fattori, non c'è Dio che gioca al burattinaio) di una determinata grandezza se questa è divisa tra tutti si diluisce. l'esempio della ricchezza è quello che rende di più, per esserci dei ricchi debbono esserci dei poveri, altrimenti sarebbero tutti benestanti (o poveri, in ogni caso non li definiremmo tali)), idem (anche se forse più complesso da vedere) con l'intelligenza... cosa ci fa dire che Gigi è veramente intelligente? Il fatto che spicca dalla media, dalla massa, altrimenti un intelligenza comune non la vediamo neanche. Ecco che per esserci delle persone intelligenti debbono essercene altre meno intelligenti, se fossero tutte a pari merito non vedremmo persone intelligenti, vedremmo persone comuni.

Non sono d'accordissimo con l'afuorisma, l'intelligenza non è costante sulla terra, sale e scende a seconda dei periodi, sono d'accordo però con il senso che in questo periodo è abbastanza costante ed in questo periodo sta salendo la popolazione, quindi etc etc.....

Se mi permettete di lanciare nuovi sviluppi del discorso, perchè in questo periodo l'intelligenza è abbastanza costante e perchè in altri periodi invece aumenta o diminuisce?
Implicitamente l'ho detto nell'altro post, trovo importante capire il meccanismo, perchè, come in alto così in basso, agisce nel macro come nel micro, micro che in questo caso siamo noi individui.
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Vecchio 06-08-2008, 21.56.29   #17
Astral
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Questo è perchè l'uomo relativizza tutto.

Forse la ricchezza si diluisce, ma non credo che l'intelligenza lo facci: possiamo avere popoli interi di stupidi, o popoli interi di persone evolute.

Questo perchè si vede una qualità non nella sua vera essenza ma soltanto da un punto di vista di competizione comparativo appunto.

Non ho bisogno di sapere che sono bello perchè la maggior parte attorno a me sono brutti, sono bello perchè il mio corpo rispecchia determinati tratti fisici e armonici.
Sono ricchi perchè posso permettermi l'abbondanza, non rispetto agli altri.
Certo se partecipo in un contesto di bellezza, dove sono tutti oggettivamente brutti, la qualità viene spiccata.

Tuttavia non capisco perchè l'intelligenza dovrebbe essere limitata, non è quantificabile come un bene materiale.
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Vecchio 06-08-2008, 22.21.16   #18
Kael
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Comunque qual'è la soluzione per aumentare la qualità, sterminare un po' di persone?
Eccolo là sapevo che l'avresti detto.... (anche se scherzando)
Queste però sono conclusioni tue, non si parla di voler restare in tre tutti super intelligentoni, anche perchè come ha detto Uno nel post precedente il fatto che molta gente dorma la priva automaticamente della sua dose di intelligenza che è così fruibile dagli altri.. Quindi la cosa già esiste.

Lo puoi vedere anche coi soldi.
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Sono ricchi perchè posso permettermi l'abbondanza, non rispetto agli altri.
Invece sei ricco SOLO rispetto agli altri (sempre parlando di soldi). Se tutti fossero ricchi come te, nessuno lavorerebbe, quindi dei tuoi soldi non sapresti più che farne. Perderebbero completamente di valore.

I soldi hanno valore solo perchè altri non li hanno. Altrimenti a che serve avere milioni in banca se poi non c'è nemmeno un panettiere aperto da cui andare a comprare il pane, visto che nessuno lavora?

La ricchezza esiste unicamente grazie alla povertà. Togli un estremo, cade anche l'altro...
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Vecchio 06-08-2008, 22.31.21   #19
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Se mi permettete di lanciare nuovi sviluppi del discorso, perchè in questo periodo l'intelligenza è abbastanza costante e perchè in altri periodi invece aumenta o diminuisce?
Implicitamente l'ho detto nell'altro post, trovo importante capire il meccanismo, perchè, come in alto così in basso, agisce nel macro come nel micro, micro che in questo caso siamo noi individui.
Prendendo come definizione dell'intelligenza quella che hai dato tu nell'altro post (la capacità di adattarsi ad un ambiente) direi che il fattore principale che ne determina la grandezza è l'ambiente stesso.
Un ambiente cioè che cambia improvvisamente (come ad esempio in seguito ad una rivoluzione) costringe le persone ad ingegnarsi, a studiare i metodi di adattamento più consoni al nuovo inesplorato ambiente.
Viceversa un ambiente statico, fermo, che non lascia aperte "nuove porte", fa automaticamente cadere nel sonno, nella ripetizione meccanica in cui l'intelligenza diventa pressochè inutile.

Se sono già adattato all'ambiente insomma, e questo ambiente non cambia, non ho bisogno di adattarmi ulteriormente e così la mia intelligenza inizia ad arruginirsi, ad atrofizzarsi... e cala.
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Vecchio 06-08-2008, 23.44.42   #20
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Si e credo che anche le agevolazioni atrofizzano l'intelligenza, pensavo al fatto della macchina che guida sola e noi dobbiamo scegliere solo il percorso. A mano mano l'intelligenza artificiale sostituisce la nostra.

in ogni caso non riesco a capire un certo discorso quindi se io sono più sveglio perchè 100 dormono, questo fa gia di me una persona più intelligente, anche se la mia intelligenza poi non è cosi grande?

Mi sembra il discorso di Noè: non si sa se era Santo perchè immezzo a tutti quegli uomini peccatori risaltava la sua bontà, oppure era santo perchè era sempre più difficile mantenersi cosi, immezzo a quel mondo...
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Vecchio 07-08-2008, 00.08.38   #21
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in ogni caso non riesco a capire un certo discorso quindi se io sono più sveglio perchè 100 dormono, questo fa gia di me una persona più intelligente, anche se la mia intelligenza poi non è cosi grande?
No, il fatto che 100 dormano significa che lasciano la loro fetta disponibile, ma non va automaticamente agli altri, devono comunque conquistarsela.

E' un po' come un albero pieno di mele.. Se alcuni non raccolgono la loro parte queste restano sull'albero, fintanto che qualcuno le raccoglierà...
Ad ogni modo le mele sull'albero non sono infinite.
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Vecchio 07-08-2008, 00.27.12   #22
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No, il fatto che 100 dormano significa che lasciano la loro fetta disponibile, ma non va automaticamente agli altri, devono comunque conquistarsela.

E' un po' come un albero pieno di mele.. Se alcuni non raccolgono la loro parte queste restano sull'albero, fintanto che qualcuno le raccoglierà...
Ad ogni modo le mele sull'albero non sono infinite.
Uhum io invece non credo che sia possibile "appropiarsi" dell'intelligenza degli altri, anche perchè adattarsi all'ambiente (riprendo la definizione che avete seguito) dipende dagli stimoli che mi arrivano e non credo che tale adattabilità sia cumulabile "a scrocco"
Le cose che ereditiamo per cultura e per famiglia sono già nostre, insomma, io ho due fratelli, se loro fossero addormentati non penso che acquisirei la loro intelligenza ma piuttosto che il loro potenziale rimarrebbe latente, nascosto.

Io la vedo meglio con l'esempio delle lampadine, poniamo che l'intelligenza "base" sia una lampadina da 30 watt, se tutti avessero la lampadina accesa questi 30 watt sarebbero il mio buio, ma se qualche lampadina rimane spenta quelle zone buie definiranno i miei 30 watt come luce.
Così se riuscissi a potenziare la mia lampadina a 60 watt spiccherei non solo sul buio ma anche sulla massa. Se molte persone riuscissero ad elevare il potenziale della propria lampadina a 60 watt la mia ritornerebbe "nella norma". e così via.

Come mai l'intelligenza rimane costante? Concordo con te che minori sono le sollecitazioni minore è lo sforzo di migliorarsi.

Però non sono sicura di capire perchè maggiore è il numero di persone in un ambiente minore è la possibilità di adattarsi, io pensavo il contrario, più gente, meno spazio, più mi dò da fare per migliorare la mia condizione di vita..certo magari a spintoni, e questo spiegherebbe la popolazione rissosasenza un potere superiore a controllarla ma...mi sfugge qualcosa
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Vecchio 07-08-2008, 01.04.12   #23
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Visto che si è parlato di addattabilità mi domando se conti anche come intelligenza quella che si sviluppa vivendo un po' come fanno quelle persone a cui piace fare quei tipi di percorsi di sopravvivenza in cui partendo con tre cose in croce devi riuscire a sopravvivere sfruttando l'ambiente e le tue caratteristiche.

Per quanto riguarda i figli invece mi domando se l'intelligenza dipenda dalle attenzioni e dall'amore che questo riceve se più ne ha o meno ne ha cosa sviluppa questa sua intelligenza/adattabilità?

Mi pare che ci siano degli studi sulla convivenza in luoghi angusti di più persone, queste se non preparate a priori finoscono per farsi saltare i nervi inoltre se poi subentarno dei problemi la situazione peggiora. Quindi qui l'intelligenza non ha possibiiltà di sopravvivere? Cioè la adattabilità ha dei limiti? (che non so quali siano)
Per quanto riguarda il micro e macro cosmo non ho capito cosa si intenda per macro, l'universo?
Invece riguardo la varie fasi dell'intelligenza nel mondo mi pare che ci siano state ere anche denominate ferro rame bronzo oro, che come le stagioni si alternano e forse l'intelligenza degli uomini nell'estate di queste ere come quella dell'oro è al massimo possibile?
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Vecchio 07-08-2008, 10.48.54   #24
Astral
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Per conquistarsi una fetta di intelligenza altrui, significa che chi è piu sveglio tende a dominare l'altro e purtroppo questo nel bene e nel male.
Non a caso gli schemi convenzionali sociali, vanno sempre a vantaggio di pochi e a scapito di molti.

In ogni caso forse l'intelligenza attuale non è infinita, ma un albero di mele può fiorire più volte, e praticamente la maturazione dei frutti per ogni stagione è teoricamente infinita.
In ogni caso vedere l'intelligenza solo come capacità di adattamento all'ambiente secondo me è fortemente riduttivo.
Antiche civiltà sono sparite proprio perchè poche persone sovrastimavano la loro intelligenza, ma non avevano la saggezza, la preparazione morale per servirsene.
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Vecchio 07-08-2008, 15.12.36   #25
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Puo' darsi che non c'entri nulla, ma a me è venuto in mente il post che avevamo visto tempo fa, sulla Piramide di Maslow
penso all'uomo all'inizio dei tempi, per lui la cosa importante era (credo) esclusivamente la sopravvivenza, quindi per lui intelligenza doveva equivalere a procurarsi il cibo, e ancora prima i mezzi per poterlo fare, e poi procurarsi un tetto per non morire di freddo.. insomma i bisogni primari che dovevano essere soddisfatti per poter sopravvivere. E la vita degli uomini quindi era improntata su quello che l'ambiente gli offriva, ma non aveva modo di sviluppare altre capacità, che invece poi con il tempo sono diventate necessarie.. leggere, scrivere, poi centri abitati sempre più complessi, ambienti sempre più evoluti (ma anche più stretti con l'aumento delle popolazioni). I bisogni sono cambiati, così come l'applicazione dell'intelligenza dell'uomo, a seconda dell'ambiente (e dell'epoca) in cui si è trovato a vivere...

Qualche giorno fa "giocando" con una persona si diceva che se un giorno le città fossero costruite su più livelli (avete presente quei parcheggi in parte sotterranei e in parte cotruiti sopra il livello strada?), ovviamente ci sarebbe più spazio sfruttabile (utile se la popolazione aumentasse a dismisura), ma altrettanto le persone che vivrebbero nelle parti sotterranee (che chiaramente sarebbero i più poveri) non vedrebbero mai la luce del sole .. il quadro che ne è uscito a me ha messo i brividi e non la ritengo una soluzione plausibile (credo piuttosto che in casi di sovrappopolamenti eccessivi ci pensi la Natura..), mentre la persona con cui chiacchieravo diceva che secondo lui non è del tutto utopica una cosa del genere, e che l'uomo riuscirebbe ad adattarsi...

Citazione:
Originalmente inviato da Griselda
Per quanto riguarda i figli invece mi domando se l'intelligenza dipenda dalle attenzioni e dall'amore che questo riceve se più ne ha o meno ne ha cosa sviluppa questa sua intelligenza/adattabilità?
Secondo me si.. se l'ambiente in cui un figlio cresce è sano, senza tensioni eccessive, avrà più possibilità come dire di.. espandersi, di sfruttare le potenzialità che ha a disposizione se in famiglia ci sono problemi seri, l'ambiente sarà più ostile.. e dovrà industriarsi per adattarsi..

Citazione:
Originalmente inviato da Astral
Per conquistarsi una fetta di intelligenza altrui, significa che chi è piu sveglio tende a dominare l'altro e purtroppo questo nel bene e nel male.
Non a caso gli schemi convenzionali sociali, vanno sempre a vantaggio di pochi e a scapito di molti.
Non lo vedo come un dominio sugli altri, ma come sfruttamento di risorse che altrimenti (visto il sonno generale) rimarebbero inutilizzate.. se le mele non vengono raccolte da nessuno prima o poi marciscono e cadono senza piu' poter essere mangiate... intelligenza dal mio punto di vista è diverso da furbizia e ricerca di potere...
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