Crolla il tetto della cucina

[diamantea]

Altro sogno catastrofico ma senza vittime.
Mi trovo a casa di mia madre ma al posto della sua camera da letto vi è la mia cucina con i miei mobili.
Piove, tanto da tanti giorni, vedo che dal soffitto della mia cucina si affaccia un gonfiore preoccupante però ci cammino sotto lo stesso, mi sento sicura nel mio ambiente, so che non può farmi male.
Mi avvicendo in queste due camere attigue fra la cucina di mia madre in cui ci sono operai, eletricisti e muratori, e la mia cucina in ordine invece, con i miei mobili.
A un certo punto, la pioggia incessante, vedo che il tetto cede in alcuni punti così grido allarme e faccio uscire mia sorella che è con me, mi metto davanti l'uscio per non far entrare nessuno ed assisto al crollo parziale del tetto della mia cucina, a zone, io grido tutto il tempo di dolore, la mia cucina così bella e sistemata, la mia casa costruita antisismica. Finito il crollo guardo insieme al muratore, faccio un rapido controllo del danno, si può riparare, costerà certo ma la casa non crollerà, è solo quel pezzo per la troppa pioggia, i mobili non si sono danneggiati. San Giorgio ha protetto me e la mia casa penso e lo dico pure agli altri.
Prendo accordi con una ditta per i lavori, nel frattempo mi reco nel sentiero solitario e buio dietro una chiesa, si passa dalla sagrestia, lo percorro da sola a piedi a passo svelto per un bel pezzo, passa qualche auto ma nessuno a piedi, ne percorro un tratto molto lungo sempre pensando a San Giorgio che mi proteggerà, poi mi accorgo che mi sono allontana parecchio, non so quando finirà questo sentiero così buio ma so che forse è meglio ritornare o mi spingerò troppo oltre e non ritroverò più la strada di casa, ci saranno sicuro pericoli che fin ora non ho visto. Così torno indietro, cammino in fretta, incontro un uomo pazzo che mi viene dietro, vuole parlare con me ed io gli dico che sono vicino casa e San Giorgio mi protegge, così lui allenta il passo ed io subito arrivo di nuovo alla porta della sagrestia la oltrepasso e sono a casa.

[webetina]

San Giorgio che sconfisse il drago con la lancia?

[diamantea]

Originalmente inviato da webetina

San Giorgio che sconfisse il drago con la lancia?

Si proprio lui. La cosa strana è che io non sono mai stata devota di questo Santo e nemmeno di altri Santi, se devo chiedere protezione mi rivolgo al Signore.
In San Giorgio ci sono dei simboli precisi. Intanto la spada che richiama i miei coltelli deposti, ma più importante indica l'eroe che sconfigge il drago, che butta fuoco dalla bocca come il fornello, e mi protegge nella traversata, ovvero il percorso lungo il sentiero oscuro anche se non riesco a percorrerlo tutto, la paura mi vince quando mi sento troppo lontana da casa, ma mi torna utile la protezione del Santo quando il pazzo mi avvicina.
Lo devo elaborare con calma questo sogno, c'è la cucina mia accanto quella della mamy in reastauro dopo lo scoppio del fornello, ma anche il mio tetto cede in alcuni punti...

Quel che ho visto subito in questo sogno come nel sogno Fiume di fango che arriva che scardina la porta, è una mia modalità di reagire di fronte ad un danno. La mia prima reazione è quella di quantificare il danno, e nel farlo ho la tendenza positiva, ottimistica di esaltare ciò che si è salvato rispetto a quel che ho perso. Anche quando i miei figli cadevano io la prima cosa che facevo era quella di prenderli e guardarli tutti per quantificare il danno e rilevare che era sempre niente rispetto al peggio.
La mia preoccupazione maggiore è il ripristino della funzionalità, non importa quanto o quanto costa purchè si possa riparare, guarire, ripristinare.

[diamantea]

Piove da tanti giorni incessantemente, piove talmente tanto da inzuppare il tetto e farlo crollare in alcuni tratti.
La pioggia potrebbe simboleggiare tensioni, preoccupazioni, emotività che si scioglie ma è talmente copiosa che mi arriva addosso, da cui non riesco proprio a proteggermi.
Il fatto che le due cucine sono attigue mi sembra che il sogno si colleghi a quello del fornello.
Preferisco usare la mia cucina perfettamente funzionante che quella di mia madre difettosa che sto facendo riparare, le metto vicine per poter manipolare, cucinare, risolvere questioni forse...
La cucina è il focolare domestico ma anche luogo alchemico in cui si trasforma.
Il tetto è il riparo dall'esterno, da ciò che ci piomba dall'esterno sulla testa, quindi il tetto che crolla mi indica che la mia testa non è proprio protetta nel luogo dove devo trasformare.
Tuttavia mi sento sicura nella mia cucina, so che non posso farmi male, è il mio ambiente, il luogo dove mi sento più a mio agio ed infatti anche se il tetto crolla non mi faccio male, nessuno si fa male, nemmeno i mobili si danneggiano, le parti del tetto crollano dove sotto non c'è nulla, solo il pavimento.
Poi l'unico tetto che crolla è quello della cucina, il resto della casa è intatto.
Già nel sogno Fiume di fango vedo invasione esterna, la porta che non riesce proprio a proteggermi dal fango, quindi sono sogni in cui mi proteggo dall'esterno ma la mia protezione non è proprio efficace. Una parte di carico emotivo o di nero esterno mi danneggia la casa, però è tutto riparabile.

Quello che non mi è chiaro è perchè mescolo la mia casa con quella di mia madre, o dei miei genitori. Cioè se c'è mio padre è dei genitori, se non c'è mio padre è di mia madre.
Ho mescolato anche i mobili a volte.
In questo sogno ho trasferito metà della mia casa sovrapposta a metà della casa di mia madre. Mentre faccio riparare la cucina di mia madre uso la mia ma il tetto crolla.
Quasi che questa operazione alchemica di trasformazione non si può iniziare, in qualche modo la cucina va in tilt, è inutilizzabile. E' una fase in cui forse è presto per il cambiamento, piuttosto devo visionare il danno, vedere le cause, ovvero una fase di osservazione, di analisi del problema e delle risorse, poi si opererà.

[diamantea]

Per accedere al sentiero buio si entra dalla sagrestia di una chiesa vicino casa mia, anzi sembra proprio dentro la mia proprietà, dal mio cortile. C'è la prima porta che da nel corridorio della sagrestia e di fonte un'altra porta che da subito in questo sentiero. Il sentiero è una strada molto lunga e stretta completamente al buio, sulla destra è costeggiato da una siepe bassa e verde, mentre la sinistra solo da un muro alto.
Io cammino a passo spedito, non ho paura anche se so che posso incontrare pericoli, ma mi sento abbastanza sicura di poter fare un bel pezzo di strada da sola. Ogni tanto passa un auto e rischiara la strada con i fari.
Poi dopo tanta strada mi rendo conto di essermi allontanata di molto, mi viene il timore che prima o poi i pericoli li incontro, magari non riesco più a tornare a casa, oppure mi cercano e si preoccupano, sono uscita solo per camminare in questo sentiero, quasi per prova del buio, così torno indietro. Ora sembra che di auto ne passano di più, la strada è stretta, tra la siepe e il muro le auto passano quasi sfiorandomi.
Aumento il passo ora, voglio rientrare subito, ma ecco che dietro di me vi è un uomo sui 50 anni circa, forse più, è malato di mente e si avvicina, vuole parlare con me, avvicinarsi non per cos'altro, così gli dico che il Santo mi protegge e sto per arrivare a casa e lui allenta il passo, capisce che non può avvicinarsi troppo.
Poi vedo la porta e subito entro, sono nel corridoio di prima, la porta di fronte e sono a casa.

Anche la follia l'ho già sognata. Prima nella sorella/vicina che mi aggredisce, ora di un uomo che non mi aggredisce, potrebbe farlo ma dalla follia ora sembro protetta da un Santo che ha ucciso il drago.

Ho letto che il matto che ci insegue indica aspette del se rinnegati che vogliono essere liberati in quanto contengono anche aspetti positivi, creativi, funzionali.
Non so nei miei sogni che significato dare.