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Vecchio 20-08-2011, 09.26.12   #1
diamantea
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Predefinito La mia ombra

E' da un pò di notti che sogno la casa del mio ex e continui dialoghi con lui.
Questa volta dopo non ricordo che episodio, o che discussione, mi trovo nella sua casa e mi ricordo che ho qualcosa in macchina, parcheggiata in strada, che mi serve e scendo per andarla a prendere.
Mi porto dietro solo le chiavi dell'auto perchè devo risalire subito. Fuori è molto buio, è pomeriggio inoltrato ma è un buio strano, pare che non ci siano accese le luce di città, il cielo è coperto, non si vede chiarore di luna o di stelle. Mi ritrovo a stringere la manina di mio figlio maggiore che potrebbe avere 5 anni circa. Mi accorgo che mi sono portata mio figlio per compagnia, per non lasciarlo solo di sopra.
Questo buio così fitto da non permettermi di vedere bene cosa mi circonda mi fa paura, stringo bene la mano di mio figlio per non perderlo, con quel buio non lo vedrei.
L'auto è parcheggiata lì vicino ma non la vedo bene però a intuito capisco che è la terza anche se di fuori non la riconosco perchè il buio è ancora più fitto.
Mentre cammino percorrendo il tratto dal portone all'auto penso che è molto pericoloso questo buio, anche se non ho la borsa da farmi scippare però potrei essere aggredita, potrebbero fare male a mio figlio ed io non potrei difendermi.
Insomma, con questi pensieri e timori arrivo a questa auto ed apro lo sportello di guida, pare che non ci sia nessuno dentro ma appena mi avvicino per entrare vedo seduta nel mio posto di guida un'ombra, una sagoma nera che mi guarda per farmi spaventare, è una sagoma di donna, le vedo solo l'occhio destro che è luminoso e riconosco che è il mio occhio, è la mia ombra, sono io quella sagoma nera che mi vuol fare spaventare.
Io ho molta paura ma ho mio figlio sempre nella mano, decido di affrontarla e di non farmi vincere da questa ombra, io sono più forte e la farò uscire dall'auto così mi inoltro dentro con la testa e la mano per prenderla constringendo l'ombra a spostarsi indietro verso il lato passeggeri mentre emetto un forte urlo come un ruggito di leone per farle capire che sono io più forte, che comando io e da lì deve uscire.
Mi sveglio subito, è un incubo, sono in preda a una forte paura, non so se l'urlo l'ho emesso nella realtà o solo nel sogno.
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Vecchio 20-08-2011, 09.34.39   #2
diamantea
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E' un brutto incubo questo, ma come mi è stato detto tempo fa l'ho fatto quando non dormivo sola. Infatti il mio compagno dormiva con me e si è svegliato dicendo che aveva sentito che stavo male ma non è riuscito a dirmi se mi ha sentito gridare veramente.
Mi ero addormentata da poco in posizione supina completamente aperta e senza lenzuolo, faceva caldo, ma una posizione inusuale per addormentarmi, ed in genere mi copro sempre fino al bacino.
Al risveglio la forte paura, la testa mi girava e sudavo fredda.
Malgrado il caldo avevo bisogno di coprirmi per la forte paura. Mi sono fatta barriera con il cuscino dal lato scoperto mentre dall'altro appiccicata con il mio compagno a morire di caldo ma ho stentato a lungo per riaddormentarmi, molto turbata da ciò che il sogno mi ha suscitato.
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Vecchio 21-08-2011, 10.13.35   #3
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Immagino che nella casa del mio ex abbia lasciato qualcosa di non risolto di me per cui la sogno spesso, sogno questi dialoghi senza senso, senza riscontro reale e senza soprattutto che nella realtà io abbia voglia di farlo veramente.

Di certo penso che quello che ho lasciato in quella casa e che spesso la notte vado a ritrovare ha a che fare con la piccola fiammiferaia che ha lasciato al suo posto una scimmietta.

A volte i legami con le persone sono molto più forti di quanto possiamo immaginare e potrebbero anche riguardare aspetti che esulano dalla natura del rapporto che dovrebbe regolare il legame. Si pescano parti di se che legano profondamente con parti dell'altro e poi risulta molto difficile districarsi e distaccarsi perchè sarebbe distaccarsi dal proprio non risolto che invece legava bene con il non risolto dell'altro con cui faceva coppia.
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Vecchio 21-08-2011, 10.26.38   #4
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Predefinito L'auto

Ci sono dei punti particolari in questo sogno.
Intanto la presenza di mio figlio maggiore a quell'età, troppo piccolo ancora, stavo ancora con mio marito.
Dovrei forse prendere in considerazione quello che lui rappresentava per me a quell'età?
Me lo porto dietro a prendere questa cosa in macchina che non ricordo più cosa, quindi non è così importante l'oggetto in sè ma il fatto che ci vado senza borsa, ma con le chiavi in mano e soprattutto mio figlio piccolo, perchè non voglio lasciarlo solo in casa malgrado ci sia qualcuno dentro.
Ma fuori con quel buio c'è maggiore pericolo ma lo tengo bene per mano, con la destra, me lo ancora me per proteggerlo meglio, malgrado nei miei pensieri c'è la paura di un'aggressione che sento nell'aria, da cui non saprei o potrei difendermi. Eppure penso che la forza di affrontare l'ombra me la da proprio mio figlio, lo devo difendere, non posso cedere subito così alla paura.

Poi c'è questo buio così fitto e strano data l'ora pomeridiana ma anche per la mancanza di luci di città. E' un buio particolare, quasi denso. La mia macchina non la vedo nemmeno quando ci sono molto vicina, è parcheggiata nel punto più buio, più nero, ma so che è la mia ed infatti si apre con la chiave.
L'auto è verso ovest, cioè verso la montagna e a salire c'è il buio pesto, mentre a scendere verso il mare, dietro le mie spalle c'è un pò di chiarore, si vede meglio la strada.
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Vecchio 21-08-2011, 10.47.26   #5
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Predefinito L'ombra

Quando apro lo sportello dell'auto sento già la tensione della paura per via del buio e del pericolo che sento nell'aria.
all'inizio non vedo nulla e mi rassicuro ma poi ecco l'ombra che si manifesta minacciosa, alza le braccia e le mani per farmi paura e farmi andare via lasciandole la mia auto.
E' seduta nel posto di guida, quindi come se fosse la mia ombra a guidare le mie scelte, a portarmi in luoghi o in direzioni di percorso.

Le vedo l'occhio destro che è luminoso, questa luce sembra prenderla dal riflesso che sale dal basso, cioè dalla direzione del mare. L'occhio è vivo, luminoso, intenso, vedo il bianco del bulbo oculare, riconosco subito che è il mio occhio, e dopo riconosco nella sua sagoma la mia figura, il mio viso malgrado è tutto nero e impalpabile come può esserlo un'ombra.

Ho pensato che l'occhio destro sia il modo con cui guardo l'esterno con razionalità. Il lato destro è il maschile, il materiale e il razionale, l'azione. L'occhio è il tramite con cui osserviamo il mondo e traiamo informazioni per elaborare questo esterno con il razionale e con l'emozionale.

La mia ombra che vuole guidarmi attraverso la razionalità o nell'aspetto razionale, materiale, cioè quotidiano?
Uhm!
Qui un Rayutino ci starebbe giusto per capire meglio.

La cosa importante mi sembra sia il fatto che non mi scoraggio, reagisco con forza, è una parte di me, la dovrei conoscere e forse mi viene più facile? La faccio spostare nel posto passeggeri, cioè accanto a me che guido?

Di certo qualunque sia stato il motivo del mio coraggio da leone al risveglio ho penato parecchio con gli effetti della paura che sono durati a lungo e in modo irrazionale.
Ora mi sembra tutto così ridicolo. Stanotte ho dormito senza lenzuolo, anche supina, faceva molto caldo, ma non ho avuto incubi e paura di nulla.
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