Ermopoli
L'antica città della conoscenza
  
    
Torna indietro   Ermopoli > Forum > Tempio > Psicologia moderna e antica > Sogni

 
 
Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Vecchio 21-07-2010, 08.47.53   #1
diamantea
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di diamantea
 
Data registrazione: 29-03-2010
Messaggi: 3,266
Predefinito Figlio morto

Mi trovo a un certo punto che mio figlio minore sta male, lo porto in ospedale, la mia famiglia rimane a dormire a casa di mia sorella ad aspettare notizie. Sono sola con il chirurgo che lo assiste amorevolmente, pare sia destinato a morire.
Penso che il ragazzo stia morendo in un momento di massima felicità della sua vita.
Poi la situazione precipita, c'è l'agonia ma nel letto di morte c'è una donna anziana che sembra mia nonna, butta qualcosa dalla bocca ed io prendo della carta bianca del rotolone, la do al medico che la pulisce. Ma è sempre mio figlio che è morto.
Il medico stanco si corica nel letto matrimoniale sistemato nel centro della stanza accanto, si mette sul fianco sin con tutto il camice, verde. E' come se lui fosse il mio compagno. E' l'alba, nella stanza c'è penombra e molta quiete, voglio godere ancora di qualche minuto per me per riflettere prima di dare la notizia.
Mi corico accanto a lui con tutti vestiti e lo abbraccio da dietro la sua schiena, gli dico che voglio stare sempre accanto a lui e non separarmi mai più. Queste parole mi sorprendono uscite dalla mia bocca ma è la verità più profonda del mio essere. Poi gli guardo le mani e rifletto con lui, ora supino, a quanti sacrifici e studi gli è costato fare il chirurgo, ma pure il pianista, e lo sportivo... mi accarezza.
Mi alzo e chiedo se è ora di dare la notizia, il feretro è già pronto, non posso rimandare ulteriormente.
Mi chiedo a chi telefonare per primo, se a mio fratello al cell e poi a mio padre da mia sorella. Decido di chiamare mio padre, lui è effidabile e preciso più di tutti e penserà lui ad avvisare gli altri, e poi sento il bisogno di sentire mio padre.
Mentre tel c'è un'interferenza, mio padre mi risponde ma io lo vedo coricato nel letto e alla sua sin mia madre accanto a lui. Sono sereni e amorevoli e mi dicono di essere in ansia in attesa del responso. Mio padre mi dice di chiudere che mi richiama.
Io piango sommessamente pensando che passerò così tutta la vita senza mio figlio. Penso che sia morto dopo aver realizzato tutti i suoi desideri: la promozione, gli occhiali da vista e da sole, i 18 anni e la più bella festa di compleanno, la discoteca, la piscina con gli amici e quel giorno l'acqua park. Ha vissuto poco ma intensamente, si era completato realizzando le cose che tanto desiderava.
Poi vedo i miei genitori in ospedale davanti a me ma dietro il letto, mia madre sempre alla sin di mio padre, mi infondono serenità e amore. Sono speranzosi che mio figlio si salverà ma io inizio di nuovo a piangere sommessamente chinando la testa sul letto e dico che mio figlio è morto, non è più con noi, è andato via.
Mi sveglio di colpo.
__________________
"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"

Ultima modifica di diamantea : 21-07-2010 alle ore 08.52.22.
diamantea è connesso ora  
Vecchio 21-07-2010, 14.31.13   #2
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Una cosa è sicura: qualcosa su sto maschile stai muovendo.

Per come la vedo io il sogno è un buon segno... se, come credo, descrive il termine di un processo in corso, ti auguro vada in porto. Chiaramente potrei sbagliarmi, ma la mia impressione è che il sogno parli di un avvicinamento ad un rapporto con un maschile più adeguato (il medico)... ruolo che finora mettevi nel figlio.
Ray non è connesso  
Vecchio 21-07-2010, 20.16.19   #3
diamantea
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di diamantea
 
Data registrazione: 29-03-2010
Messaggi: 3,266
Predefinito

Si Ray, è un sogno positivo. Quando mi sono svegliata ero senza respiro, sentivo l'emotività salire e travolgermi da un momento all'altro, ma poi mi sei venuto in mente tu con la tua frase "ci saranno altri sogni che parleranno di sta cosa"... l'ho percepito come un avviso di stare tranquilla che saranno solo simboli. Questa consapevolezza unita ad altri sogni preparatori mi ha dato la forza di rimanere centrata e di non farmi sopraffare dal pianto che mi pungeva già gli occhi.
Del resto nel sogno non vedo mai il volto di mio figlio ma una sagoma, e poi la morte è della anziana donna, mia nonna o una parte del mio femminile già vecchia e pronta ad andare via.
Tutto il sogno è improntato su un'atmosfera di serenità, quiete, penombra. Non ci sono altri elementi esterni a disturbare questa quiete. E' come se mi trovassi dentro un luogo di accettazione verso il destino che si compie, anche se doloroso. Mi affido a quello che accade osservando senza opporre resistenze.
Anche le figure genitoriali sono serene come mai li ho visti insieme. Sembravano giovani e di uguale valenza. Sostenitivi affettivi, discreti. La figura del medico molto rasserenante e affidabile, in lui ripongo tutta la mia fiducia.

In qualche modo penso di possedere questo modello dentro visto che lo sogno anche se nel reale non l'ho sperimentato, così come nel precedente provo quella sofferenza che nel reale conosco bene. Come delle qualità latenti che aspettano solo di venire alla luce.

Ci sono molti altri simboli importanti che sto elaborando.
Grazie Ray , come sempre
__________________
"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
diamantea è connesso ora  
Vecchio 21-07-2010, 22.22.02   #4
diamantea
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di diamantea
 
Data registrazione: 29-03-2010
Messaggi: 3,266
Predefinito

Vorrei analizzare alcuni particolari del sogno: i letti matrimoniali.
Il letto grande mi simboleggia l'unione degli sposi, quindi del maschile e del femminile. A livello genitoriale mi sembra abbastanza equilibrato, mio padre e destra e mia madre a sinistra, maschile a dx e femminile a sin.
Il medico mio compagno non saprei dire ora se rappresenta l'uomo compagno di vita o il mio maschile. Cmq lui si corica sul fianco sinistro, quindi dal lato emotivo, quasi arrendevole, come lasciasse a me decidere come avvicinarmi. Infatti lui si mette al centro del letto, io posso scegliere di mettermi vicino a lui di fronte o di dietro.
Io non ho esitazioni nel mettermi dietro di lui e abbracciarlo di spalle. Questo mi fa pensare che mi pongo in modo contenitivo del maschile oppure in modo protettivo nei miei confronti, cioè è una posizione di protezione, l'uomo di spalle non possiede o invade.
Guardare le mani e i sacrifici mi viene da pensare alle qualità del maschile come l'ambizione e la capacità di portare a termine le cose e realizzare diverse attività con le mani, cioè con l'azione concreta.
Ancora non capisco cosa vuoi dire Ray con "...rapporto con un maschile più adeguato (il medico)... ruolo che finora mettevi nel figlio." Questo gioco di ruoli non mi è chiaro ma ci rifletterò...
__________________
"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
diamantea è connesso ora  
Vecchio 22-07-2010, 10.31.13   #5
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
Ancora non capisco cosa vuoi dire Ray con "...rapporto con un maschile più adeguato (il medico)... ruolo che finora mettevi nel figlio." Questo gioco di ruoli non mi è chiaro ma ci rifletterò...
Si, secondo me è importante che ci rifletti. Non ho spinte a scrivere un'interpretazione del sogno completa (per quanto possano mai esserlo), è più utile che te lo rimescoli tu.

Ti dico solo, per adesso, una cosa sul simbolo che nel sogno compare nella forma dei tuoi genitori, che è un elemento che mi convince sempre più della positività del sogno. Il fatto che siano sereni, con quest'aura di saggezza, che compaiano in coppia e con un'apparente funzione di coordinamento generale pur senza interferire e ognuno nella "loro" posizione, me li fa vedere come un simbolo della personalità sovraordinata, che sta appunto sovrintendendo il tutto e tacitamente approvando. Insomma, simboli del Se... quindi mi concentrerei sugli altri simboli... appunto il figlio/nonna e il medico.
Ray non è connesso  
Vecchio 22-07-2010, 14.55.44   #6
diamantea
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di diamantea
 
Data registrazione: 29-03-2010
Messaggi: 3,266
Predefinito

Continuo con la figura di mio figlio. Mi sono chiesta perchè mio figlio e perchè proprio lui.
Visto che è presente pure la nonna posso dire che ci sono gli estremi, il più piccolo e il più vecchio. Muoiono entrambi quindi potrei dedurre che muore la parte infantile e la parte vecchia superata dei miei modelli. La parte maschile infantile e la parte vecchia o antica o che non può crescere più, inutile che non dà rinnovamento del mio femminile.
Nel sogno ciò che mi fa accettare la morte di mio figlio è il suo completamento, la realizzazione di tutti i suoi desideri fino a ora.
Quando nacque mio figlio ho avvertito un senso di sazietà, di completamento del mio desiderio di maternità, non volevo più figli. Quindi potrebbe rappresentare la parte di me che si è completata nel femminile.

Ancora ricordo che più volte mi ripetevo i desideri realizzati del ragazzo: la promozione come tappa scolastica, quindi il superamento di livello, i 18 anni come raggiungimento dell'età adulta, e conclusione di un ciclo, quello infantile da minorenne, la festa del compleanno è il solennizzare un evento importante riconosciuto dall'esterno, gli occhiali sono ausili per osservare, guardare fuori, vedere all'esterno dall'interno, piscina e acquapark è l'elemento emotivo ludico, il corpo.

Sono addolorata della sua morte ma non mi dispero ed accetto l'evento solo perchè si è completato, realizzato...
Direi che la parte infantile e immatura del mio maschile si è conclusa e sono pronta a lasciarla andare per iniziare la parte adulta.

La nonna agonizza, è il medico che se ne occupa e fa tutto lui, mi chiede solo un fazzoletto per pulirle la bocca, ma io le do la carta del rotolone, più igienica e soprattutto si butta. Io non la voglio guardare, mi da un senso di nausea guardarla mentre butta gli ultimi residui della vita, preferisco faccia tutto lui.
Mi da l'idea che dalla bocca esce l'insegnamento verbale, ora diventato putrido, preannuncia la successiva decomposizione.
Un modello del mio femminile che è superato o distorto e si lascia ripulire da un maschile adulto.
__________________
"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
diamantea è connesso ora  
Vecchio 23-07-2010, 00.07.46   #7
diamantea
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di diamantea
 
Data registrazione: 29-03-2010
Messaggi: 3,266
Predefinito

La figura del medico è un pò più complessa da analizzare.
E' un uomo e potrebbe rappresentare il maschile di cui voglio affiancarmi, o che ho dentro come ideale o reale (?) ha le qualità che desidero e mi piacciono. A lui affido con fiducia le cure di mio figlio.Quando mi nega le speranze di sopravvivenza io non metto in dubbio la sua capacità diagnostica, non protesto, non nego, accetto soltanto.
E' un chirurgo, quindi un uomo che opera, taglia e ricuce, risana le parti tagliate e ripulite di ciò che corrode dall'interno anche se nel sogno non sta operando ma la sua professione è quella. Chirurgico vuol dire radicale, definitivo, un maschile che toglie il distorto definitivamente. (?)

Diciamo che è un maschile adulto che mi fa accettare di far morire la parte femminile vecchia e la parte maschile immatura. Mentre parlo con i miei genitori lui non c'è, ed io non sento il bisogno della sua presenza.
Lui si occupa di tutto, anche di pulire la bocca alla morente, che di solito lo fa l'infermiere.
E' una presenza serena e affidabile in grado di sostenermi nel momento del distacco, in tutto il processo fino alla fine.
Anche il fatto di coricarsi sul fianco sin, quindi affettivo femminile, e al centro del letto la vedo come un atto di discrezionalità nei confronti del mio femminile difensivo e suscettibile (o forse è così perchè mescolato ad un maschile che rifiuto?). Il mio maschile sa che sono io a decidere come e quando per stare serena.
In questa discrezionalità riesco a vedere dentro di me il desiderio di averlo sempre accanto e di non lasciarlo mai. Lo abbraccio ma forse abbraccio questo desiderio di unione con il maschile che tanto ho rifiutato, lo abbraccio di spalle perchè forse non sono ancora pronta a farlo "a braccia aperte", è una riserva, una piccola protezione che ancora mi concedo/e.

Mi concede anche il momento di intimità per riflettere e sentirmi pronta per dare la notizia, quindi ufficializzare questa morte. Il momento di intimità che desidero è con me stessa come fosse l'ultimo prima di affrontare la nuova realtà senza mio figlio, senza quella parte di me che è morta, è un momento di bilico, in cui passato presente e futuro li vedo insieme dentro di me.

Un momento tragico in cui rifletto sul talento di questo uomo che tanto ha studiato e saputo fare, come a volere valutare il valore di questo maschile, se lo sento degno della mia stima, verifico se ha le qualità che desidero e lui me lo concede.

Sto usando molto il verbo concedere; è come se dal maschile mi aspetto di essere pressata, di non avere il tempo di cui ho bisogno, e lui sembra accontentare questa mia esigenza, è neutro nei suoi desideri, non ha fretta, nemmeno di togliere il cadavere dall'ospedale, è lì per me tutto il tempo che mi necessita per completare il processo.

Ho dimenticato qualcosa? Sono sempre open!
__________________
"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"

Ultima modifica di diamantea : 23-07-2010 alle ore 00.12.07.
diamantea è connesso ora  
Vecchio 23-07-2010, 01.12.09   #8
webetina
Partecipa agli eventi
 
Data registrazione: 18-07-2009
Messaggi: 1,452
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
Mi trovo a un certo punto che mio figlio minore sta male, lo porto in ospedale, la mia famiglia rimane a dormire a casa di mia sorella ad aspettare notizie.
Mi fa pensare alla situazione della nascita di un bimbo in una famiglia, i parenti non ammessi dentro la sala parto aspettano insieme la notizia.
Citazione:
Poi la situazione precipita, c'è l'agonia ma nel letto di morte c'è una donna anziana che sembra mia nonna, butta qualcosa dalla bocca ed io prendo della carta bianca del rotolone, la do al medico che la pulisce. Ma è sempre mio figlio che è morto.
La nonna morta assai vecchia potrebbe simboleggiare la morte naturale, quando è giusto che accada.
La sensazione naturale che mi rimanda il sogno è che questo figlio minore tu lo abbia aiutato a crescere fino alla maggiore età avvalendoti di una funzione che hai dovuto per necessità fare tua, quella del medico, che volentieri avresti ceduto all'uomo, ad un compagno, e che ha condizionato e reso pesante lo stesso rapporto col compagno. Il sogno accade in coincidenza del compimento della maggiore età, significativo perchè potrebbe essere iniziato, anzi già realizzato, il cambiamento, del rapporto con questo tuo figlio, finora carico di responsabilità nel presente,e di pensieri gravi verso il futuro, che con l'inizio della sua malattia sembrava essere sempre meno sereno. Ma non è stato così, in occasione della festa di compleanno, come in un sogno per lui, ma che a te è costato tantissima fatica mentale , fisica ed economica, oltre i limiti delle riserve a cui attingevano il tuo essere a un tempo madre padre e medico, in quella magnifica serata, tuo figlio è apparso bello grande e pienamente felice, appagato nei suoi desideri, con le attenzioni che desiderava e improvvisamente più pronto di stare nel mondo degli adulti, rispetto a ciò che hai immaginato finora.

Nel sogno c'è una morte naturale che affranca o esprime il desiderio di essere finalmente affrancata da tutto quel peso e da quella incertezza; ora il medico si può riposare, girerà pagina e si vuol godere il resto che come essere umano ha preso per se in modo condizionato, condizionando anche la vita del proprio compagno a cui vorresti passare un pò il ruolo del taumaturgo dalle mani prezione che per ciò che sanno esprimere guariscono il corpo e lo spirito.

La mamma lascia sempre mal volentieri che la parte da lei dipendente del giovane figlio cada in favore della nascita del giovane uomo in cui si trasforma a volte in un solo giorno se è stato vissuto in modo straordinario e importante, e fa sentire da un lato la tristezza.
Il bisogno di sentire tuo padre lo associo al fatto che ti ricordi di come ha amato i piccoli nipoti che ora stanno diventando grandi per sempre.

Ultima modifica di webetina : 23-07-2010 alle ore 01.33.13.
webetina non è connesso  
Vecchio 23-07-2010, 15.24.23   #9
diamantea
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di diamantea
 
Data registrazione: 29-03-2010
Messaggi: 3,266
Predefinito

La tua analisi dice molto del vero Webe. Tuttavia devo fare delle puntualizzazioni.
La situazione del parto non è analoga in quanto spesso è presente la madre e il marito e una equipe ospedaliera. C'è molto di femminile che in questo caso è al contrario, è soprattutto la presenza del maschile ad avere la predominanza. Un maschile che quando è nato mio figlio non era presente, fu un parto precipitoso e il medico arrivò che era già nato con l'ostetrica di turno. Madre, fratello e marito inutili e incapaci a riscaldare un bambino violaceo dal freddo malgrado eravamo in luglio e tu sei arrivata molto in ritardo, io ero già consumata dall'ansia per il neonato in balia di mani inaffidabili.

Per mio figlio non sono stata medico ma infermiera in quanto se non fosse stato per la presenza del medico maschio io non avrei mai accettato la malattia e curato bene il mambino. Egli ha saputo guardarmi in profondità e toccare le corde giuste, cosa che non ha saputo fare la sua precedente collega, buttandomi addosso il disappunto e la sua accusa verso quello che ha definito incoscienza e incapacità di madre. La mia era solo paura e ignoranza, volevo cancellare quelle orribili visioni notturne che mi facevano impazzire. Mi mancava tanto il maschile con cui l'avevo concepito a darmi conforto e sostegno, una madre può non essere in grado di sopportare tutto.

La nonna è vero è morta di vecchiaia mentre ero incinta del grande ma io non ero presente e non l'accettai mai il suo abbandono. Una vita andava e un'altra si preparava a venire e questo fu il motivo per cui io abbandonai la nonna nell'ultimo mese della sua vita, non sapevo ancora di essere gravida ma non sopportavo l'odore di morto che già la nonna faceva e dopo capì il perchè...

Mio figlio ha fatto l'ingresso nel mondo degli adulti ma non è ancora un adulto, il mio compito non è ancora finito anzi...e la sua malattia è ancora presente e sarò sempre io a dovermene occupare.

Mio padre... era l'unica figura della famiglia che mi dava il senso della puntualità, dell'impegno, dell'affidabilità.
E' con lui che voglio parlare perchè di lui sono sicura che non si dimenticherà di avvisare gli altri, saprà agire nel momento. E' vero che lui amava i suoi nipoti ma lo voglio non per l'amore verso mio figlio ma per l'affidabilità del suo compito di padre. Nella realtà non sempre fu così ma loro sono simbolici, rappresentano il mio io genitoriale che in questo processo mi assiste amorevolmente e non interferisce, ma aspetta che io comunichi quanto avvenuto. Mi sembra un simbolo di autonomia nel fare affidamento nel mio adulto che sa scegliere cosa e quando fare.
Mi sembra un processo di riappropriazione di quanto mi sono negata fin ora.
__________________
"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
diamantea è connesso ora  
Vecchio 24-07-2010, 09.37.20   #10
diamantea
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di diamantea
 
Data registrazione: 29-03-2010
Messaggi: 3,266
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
quindi mi concentrerei sugli altri simboli... appunto il figlio/nonna e il medico.
Figlio/nonna, mi da l'idea della sovrapposizione di ruoli, cioè quando non c'è chiarezza di ruoli e dentro è un rimescolio che crea conflitto.

Della nonna posso dire che l'amavo moltissimo e lei mi ha fatto da madre. Poi nella tarda adolescenza ho sentito la necessità di mettere a posto i ruoli. Volevo mia madre come madre e la nonna come nonna, un posto per vivere a casa dei genitori e non più dalla nonna.
Per avere mia madre come madre ho dovuto sacrificare altre cose, maschile compreso. Con la nonna solo il ruolo primario che le davo. Non so fino a che punto ci sono riuscita, so solo che sono stata l'ultima a sposarmi e dopo qualche mese la nonna mi disse che era giunto il momento di morire, il suo compito era finito, ora che l'ultima delle nipoti si era sposata non aveva più motivo per vivere. Ci vollevo 4 mesi per il distacco dalla vita, 4 mesi in cui la pregai di rimanere ancora, non mi sentivo pronta al distacco, era come colpevolizzarmi per essere diventata adulta.
Io l'ho assistita amorevolmente fino all'ultimo mese, poi di colpo l'ho abbandonata, ero incinta e non lo sapevo ma ero sensibilissima agli odori e non potevo più nemmeno avvicinarmi alla sua stanza, il senso di repulsione e di nausea era immenso. La guardavo da lontano con il naso tappato. Altri sensi di colpa mostruosi... anche perchè la morte della nonna lasciò un grande vuoto dentro di me.
Fu soprattutto mio padre ad occuparsi della nonna che era suo figlio.

Nel sogno non mi avvicino ancora a lei, il compito lo lascio al medico, come mio padre con la nonna, io provo la stessa repulsione di allora, ma non provo più sensi di colpa, accetto anche questo. Forse faccio pace con me stessa, con il femminile che accetta di non essere in grado di sopportare tutto, che ci sono cose dove il maschile è più bravo e adatto.
E' stato un uomo a farmi accettare la malattia di mio figlio, che da sola non potevo farcela e dovevo chiedere aiuto e sostegno per me.
Il femminile non può sopportare tutto, ha bisogno del maschile.
Anche questo è un imperativo dentro di me, la donna deve farcela da sola.

Ma cosa vuol dire? E' un senso di superbia nel voler fare tutto e non delegare nulla all'uomo per non dargli valore e imortanza?

Ancora del ruolo di mio figlio che faccio mio non capisco.
Non so cosa associare figlio/nonna. L'unica cosa che mi viene in mente è che fin ora posso aver fatto inconsciamente la figlia che deve crescere, la fiammiferaia piena di illusioni, ed ora in occasione del 18° di mio figlio lascio anch'io questo ruolo di minore. Non è più il mio bambino ma nemmeno io sono più una bambina. Accetto di diventare tutti adulti.
Rifletto ancora, ma un aiutino non lo disdegno, anzi...
__________________
"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
diamantea è connesso ora  
Vecchio 24-07-2010, 10.45.16   #11
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
Figlio/nonna, mi da l'idea della sovrapposizione di ruoli, cioè quando non c'è chiarezza di ruoli e dentro è un rimescolio che crea conflitto.

Della nonna posso dire che l'amavo moltissimo e lei mi ha fatto da madre. Poi nella tarda adolescenza ho sentito la necessità di mettere a posto i ruoli. Volevo mia madre come madre e la nonna come nonna, un posto per vivere a casa dei genitori e non più dalla nonna.
Per avere mia madre come madre ho dovuto sacrificare altre cose, maschile compreso. Con la nonna solo il ruolo primario che le davo. Non so fino a che punto ci sono riuscita, so solo che sono stata l'ultima a sposarmi e dopo qualche mese la nonna mi disse che era giunto il momento di morire, il suo compito era finito, ora che l'ultima delle nipoti si era sposata non aveva più motivo per vivere. Ci vollevo 4 mesi per il distacco dalla vita, 4 mesi in cui la pregai di rimanere ancora, non mi sentivo pronta al distacco, era come colpevolizzarmi per essere diventata adulta.
Io l'ho assistita amorevolmente fino all'ultimo mese, poi di colpo l'ho abbandonata, ero incinta e non lo sapevo ma ero sensibilissima agli odori e non potevo più nemmeno avvicinarmi alla sua stanza, il senso di repulsione e di nausea era immenso. La guardavo da lontano con il naso tappato. Altri sensi di colpa mostruosi... anche perchè la morte della nonna lasciò un grande vuoto dentro di me.
Fu soprattutto mio padre ad occuparsi della nonna che era suo figlio.

Nel sogno non mi avvicino ancora a lei, il compito lo lascio al medico, come mio padre con la nonna, io provo la stessa repulsione di allora, ma non provo più sensi di colpa, accetto anche questo. Forse faccio pace con me stessa, con il femminile che accetta di non essere in grado di sopportare tutto, che ci sono cose dove il maschile è più bravo e adatto.
E' stato un uomo a farmi accettare la malattia di mio figlio, che da sola non potevo farcela e dovevo chiedere aiuto e sostegno per me.
Il femminile non può sopportare tutto, ha bisogno del maschile.
Anche questo è un imperativo dentro di me, la donna deve farcela da sola.

Ma cosa vuol dire? E' un senso di superbia nel voler fare tutto e non delegare nulla all'uomo per non dargli valore e imortanza?

Ancora del ruolo di mio figlio che faccio mio non capisco.
Non so cosa associare figlio/nonna. L'unica cosa che mi viene in mente è che fin ora posso aver fatto inconsciamente la figlia che deve crescere, la fiammiferaia piena di illusioni, ed ora in occasione del 18° di mio figlio lascio anch'io questo ruolo di minore. Non è più il mio bambino ma nemmeno io sono più una bambina. Accetto di diventare tutti adulti.
Rifletto ancora, ma un aiutino non lo disdegno, anzi...

Rifletti si, che stai andando bene.
Ray non è connesso  
Vecchio 24-07-2010, 10.46.43   #12
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
, la donna deve farcela da sola.

Ma cosa vuol dire?
Già... vorrebbe dire che deve farcela con solola metà di se stessa. E' un po' come voler scalare un monte saltellando su una gamba sola.
Ray non è connesso  
Vecchio 24-07-2010, 12.12.28   #13
webetina
Partecipa agli eventi
 
Data registrazione: 18-07-2009
Messaggi: 1,452
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio

Mio figlio ha fatto l'ingresso nel mondo degli adulti ma non è ancora un adulto, il mio compito non è ancora finito anzi...e la sua malattia è ancora presente e sarò sempre io a dovermene occupare.
Questo è una considerazione ovviamente giusta e realistica, mi riferivo più che altro alla istanza che mi sembrava ci fosse nell'inconscio . Per il resto ammetto che è troppo complesso il sogno.

Ultima modifica di webetina : 24-07-2010 alle ore 12.26.02.
webetina non è connesso  
Vecchio 24-07-2010, 12.16.14   #14
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da webetina Visualizza messaggio
Questo è una considerazione ovviamente giusta e realistica, mi riferivo più che altro alla istanza che mi sembrava ci fosse nell'inconscio . Per il resto ammetto che è troppo complesso il sogno.
Realistica? Mah...
Ray non è connesso  
Vecchio 24-07-2010, 12.24.53   #15
webetina
Partecipa agli eventi
 
Data registrazione: 18-07-2009
Messaggi: 1,452
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Realistica? Mah...
Non ti sembra realistico non considerare autonomo e bisognoso ancora di cure ulteriori il ragazzo solo perchè ora è maggiorenne? Nella realtà avrà bisogno ancora della madre, nel sogno vedevo la umana istanza inconscia di potersi in qualche modo affrancarsi dai pesi.

Ultima modifica di webetina : 24-07-2010 alle ore 12.27.14.
webetina non è connesso  
Vecchio 24-07-2010, 13.11.43   #16
diamantea
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di diamantea
 
Data registrazione: 29-03-2010
Messaggi: 3,266
Predefinito

Figlio/nonna, mi da l'idea della sovrapposizione di ruoli,

Questo per ora lo tralascio...

mi ha fatto da madre.

Ecco il danno di invertire i ruoli, la nonna doveva fare la nonna ma ha fatto la mamma ma era sempre la nonna ed io lo sapevo.
Da qui parte la prima confusione consapevole sui ruoli invertiti.

sacrificare altre cose, maschile compreso.

Mia madre aveva un carattere dominante e possessivo, lei mi avrebbe voluta sempre figlia piccola e come tale mi ha sempre trattata fino ad ora che non le permetto più di farlo.

il suo compito era finito,

La nonna morì a 90 anni, aveva pure il diritto di morire serena. Lei si sentì investita di questo compito di crescere i nipoti, vicariare la figura immatura di mia madre come madre. Mi ero sposata da poco per lei ero diventata adulta, il suo compito di madre/nonna era finito per sempre, doveva ritirarsi.

colpevolizzarmi per essere diventata adulta.

I miei genitori smettono di amarmi nel momento in cui manifesto l'esigenza di crescere, di non essere trattata più come una bambina, ed ora anche la nonna si ritira da me perchè sono diventata adulta. E' un doppio imput che mi colpevolizza nel diventare adulta.
Essere adulta mi costa l'affetto dei miei cari.

un grande vuoto dentro di me.

Si, avverto un vuoto affettivo esistenziale enorme. Ora non c'è più la figura genitoriale che mi faceva sentire bambina protetta. Ero nipote, figlia, ma da ora sarei stata solo figlia e madre. Manca la parte adulta che mi è stata negata come riconoscimento. Resto fiammiferaia per non tornare figlia non amata ed accendo fiammiferi per non morire da bambina nella braccia della nonna. Ma poi i fiammiferi finiscono e mi trovo lontana dai due estremi...

Non è più il mio bambino... Accetto di diventare tutti adulti.

Forse in questo manifesto desiderio di avere 18 anni in mio figlio c'è la voglia di essere considerato adulto e non più bambino. Io cercavo inconsciamente di trattenerlo, di ritardare il momento, avevo paura di non essere in grado di sostenere il taglio di questa radice che ha fatto soffrire me per prima.
Non si tratta di non seguire più mio figlio nella vita o nella malattia, ma più che altro è se e come seguirlo. Dovrà imparare da solo a farlo come da solo ha imparato a gestirsi i farmaci o le sue crisi, lo studio e il rapporto con gli amici, un giorno la ragazza e la sua vita ecc... Credo sia il punto di vista con cui devo guardare a lui. Ora è un adulto responsabile delle sue azioni e come tale devo imparare a trattarlo, il che non esclude la mia presenza ove ancora sicuramente necessiterà, a scuola, dal medico, nella vita di tutti i giorni.
Ma come guarderò a lui? Non è più il mio bambino, è mio figlio che deve diventare adulto ed io non devo ostacolare il processo. Sono pronta a farlo ora perchè sono pronta ora a considerare me adulta pronta ad affiancarmi alla mia parte mancante che è l'uomo, non i figli che sono stati i vicari compensativi di quella gamba mancante per scalare la montagna.
E' giusto che mi pesi il dovere di madre perchè non devo identificarmi nel ruolo di madre costringendo i miei figli ad essere sempre figli. Saremo sempre madre/figli ma adulti.
__________________
"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"

Ultima modifica di diamantea : 24-07-2010 alle ore 13.16.53.
diamantea è connesso ora  
Vecchio 24-07-2010, 14.02.16   #17
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da webetina Visualizza messaggio
Non ti sembra realistico non considerare autonomo e bisognoso ancora di cure ulteriori il ragazzo solo perchè ora è maggiorenne? Nella realtà avrà bisogno ancora della madre, nel sogno vedevo la umana istanza inconscia di potersi in qualche modo affrancarsi dai pesi.
Nella sua frase che hai citato c'è un "sempre" decisamente poco realistico. Ti era sfuggito?
Ray non è connesso  
Vecchio 24-07-2010, 14.07.17   #18
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
Ma come guarderò a lui? Non è più il mio bambino, è mio figlio che deve diventare adulto ed io non devo ostacolare il processo. Sono pronta a farlo ora perchè sono pronta ora a considerare me adulta pronta ad affiancarmi alla mia parte mancante che è l'uomo, non i figli che sono stati i vicari compensativi di quella gamba mancante per scalare la montagna.



Qualche dettaglio forse ancora ti sfugge ma secondo me hai colto un punto importante.
Non mollare comunque, per come la vedo io il sogno parla di un processo iniziato, ma non concluso.
Ray non è connesso  
Vecchio 24-07-2010, 14.31.52   #19
webetina
Partecipa agli eventi
 
Data registrazione: 18-07-2009
Messaggi: 1,452
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Nella sua frase che hai citato c'è un "sempre" decisamente poco realistico. Ti era sfuggito?
Si,sfuggito.
webetina non è connesso  
Vecchio 24-07-2010, 17.21.53   #20
diamantea
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di diamantea
 
Data registrazione: 29-03-2010
Messaggi: 3,266
Predefinito

Certo Ray, ci sono ancora dettagli che non vedo o non so dare una spiegazione ma ci sto lavorando di continuo. Dopo questi sogni violenti chissà che altro mi dovrò inventare...

Voglio tornare ora sul dottore, mi è venuto in mente qualcosa.
Dunque, lui si mette di fianco nel centro del letto. Mi fa pensare che in natura è la femmina che decide quando accoppiarsi e con chi. Il maschio vuole solo accoppiarsi, corteggia, si propone mentre la femmina deve procreare una stirpe di figli sani e robusti capaci di sopravvivere. per cui è più attenta nella scelta del compagno.

Mi sembra giusto quindi che il maschile si porga di spalle in attesa che il femminile decide modalità e tempi per l'avvicinamento. Egli è si a riposo ma non dorme, è lì per me, mi aspetta e interagisce con me.
Il fatto che gli guardo le mani e rifletto sui sacrifici è come se guardassi alle sue capacità mentali di imparare e alle sue capacità manuali di operare.
Nella mia famiglia paterna sulla linea maschile gli uomini sono sempre stati operosi con la manualità, i miei bisnonni erano da generazioni scultori e mobilieri. Sulla linea femminile si prediligeva il mentale, la mia bisonna era donna di cultura e appasionata di legge e di processi penali. La nonna era donna intelligente che non ha potuto continuare gli studi per l'ignoranza dei tempi ma ha letto tutti i giorni della sua vita, e sapeva fare tante cose di maestria che ha cercato di insegnarmi.

Il maschile dice "saper fare" e il femminile "sapere e saper fare", la mente, l'intelletto e la manualità. il medico è un chirurgo, è colui che ha prima ha usato la mente e poi usa le mani con abilità e il sapere dell'intelletto.
Le mie scelte del compagno sono cadute prima sul manuale, poi sul mentale ora sul mentale manuale.

Del figlio/nonna mi è venuto in mente un'associazione con la fiammiferia/morte/nonna, ma non so ancora se c'entra qualcosa.
E' messa in cantiere.
__________________
"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"

Ultima modifica di diamantea : 24-07-2010 alle ore 17.27.28.
diamantea è connesso ora  
Vecchio 25-07-2010, 09.24.55   #21
diamantea
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di diamantea
 
Data registrazione: 29-03-2010
Messaggi: 3,266
Predefinito

Provo a dare una spiegazione figlio/nonna.

Nel sogno deve morire mio figlio ma poi nel letto di morte trovo la nonna.

E' il ruolo di madre chioccia che muore con il figlio maggiorenne? E' un modello familiare di considerare i figli sempre piccoli? Per mantenere sempre il mio ruolo di madre genitore che nutre?
Se è vero che il mio Adulto non sia stato riconosciuto tale, ho usato maggiormente il Genitore ed il Bambino.

In questa fase faccio morire i modelli del G e del B distorti e recupero il G positivo che osserva e non interferisce in presenza dell'A che accetta di fare morire due parti importanti ma oramai inutili che gli hanno impedito di riconoscere la seconda gamba per scalare la montagna.
La nonna trattiene il bambino, per poter morire il bambino deve prima morire la nonna.

Forse è per questo che faccio morire prima la nonna, guardo da lontano ma è la mia parte maschile, chirurgica e definitiva, che si assicura del suo decesso, è necessario che muoia prima quella parte attaccata alla nonna che non ha permesso l'evoluzione della mia parte bambina. Morta la nonna morto mio figlio, ma recupero i miei genitori e la mia parte maschile.

Non provo dolore quando vedo la nonna morire, soffro solo quando so che è morto mio figlio, e comunico questo dolore di non vederlo più ai miei genitori.
Secondo me in questo sogno ho sacrificato tutto il Bambino. Ma un Io in equilibrio deve far funzionare bene tutti i tre stadi dell'Io. E' un processo iniziato ma non concluso. In qualche modo dovrò recuperare la parte dell'Io bambino positivo.

E' la parte più difficile questa da osservare e analizzare. Eventualmente posso mettere i ceci sotto le ginocchia!
__________________
"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
diamantea è connesso ora  
Vecchio 25-07-2010, 10.19.09   #22
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
Provo a dare una spiegazione figlio/nonna.

Nel sogno deve morire mio figlio ma poi nel letto di morte trovo la nonna.

E' il ruolo di madre chioccia che muore con il figlio maggiorenne? E' un modello familiare di considerare i figli sempre piccoli? Per mantenere sempre il mio ruolo di madre genitore che nutre?
Se è vero che il mio Adulto non sia stato riconosciuto tale, ho usato maggiormente il Genitore ed il Bambino.

In questa fase faccio morire i modelli del G e del B distorti e recupero il G positivo che osserva e non interferisce in presenza dell'A che accetta di fare morire due parti importanti ma oramai inutili che gli hanno impedito di riconoscere la seconda gamba per scalare la montagna.
La nonna trattiene il bambino, per poter morire il bambino deve prima morire la nonna.

Forse è per questo che faccio morire prima la nonna, guardo da lontano ma è la mia parte maschile, chirurgica e definitiva, che si assicura del suo decesso, è necessario che muoia prima quella parte attaccata alla nonna che non ha permesso l'evoluzione della mia parte bambina. Morta la nonna morto mio figlio, ma recupero i miei genitori e la mia parte maschile.

Non provo dolore quando vedo la nonna morire, soffro solo quando so che è morto mio figlio, e comunico questo dolore di non vederlo più ai miei genitori.
Secondo me in questo sogno ho sacrificato tutto il Bambino. Ma un Io in equilibrio deve far funzionare bene tutti i tre stadi dell'Io. E' un processo iniziato ma non concluso. In qualche modo dovrò recuperare la parte dell'Io bambino positivo.

E' la parte più difficile questa da osservare e analizzare. Eventualmente posso mettere i ceci sotto le ginocchia!
Per come la vedo io nel sogno sono mescolati perchè quello che c'era di tuo nella nonna è stato messo nel figlio quando la nonna è morta e il figlio è nato. Vista dall'altra parte (c'è sempre una reciprocità) quello che ti arrivava dalla nonna è finito nel figlio.
Così la nonna non era mai morta.
E quando muore il figlio muore anche lei.

Insomma per staccarti da uno devi staccarti dall'altra e viceversa.

Comunque c'eri arrivata... avevi già detto con tue parole ste cose, ti dico quello che penso perchè se no ci giri intorno ancora e ancora. Il dettaglio che forse ti sfuggivaera il mescolamento e nel sogno proprio questo sono: mescolati.
Ray non è connesso  
Vecchio 25-07-2010, 18.48.36   #23
diamantea
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di diamantea
 
Data registrazione: 29-03-2010
Messaggi: 3,266
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Per come la vedo io nel sogno sono mescolati perchè quello che c'era di tuo nella nonna è stato messo nel figlio quando la nonna è morta e il figlio è nato. Vista dall'altra parte (c'è sempre una reciprocità) quello che ti arrivava dalla nonna è finito nel figlio.
Così la nonna non era mai morta.
E quando muore il figlio muore anche lei.

Insomma per staccarti da uno devi staccarti dall'altra e viceversa.

Comunque c'eri arrivata... avevi già detto con tue parole ste cose, ti dico quello che penso perchè se no ci giri intorno ancora e ancora. Il dettaglio che forse ti sfuggivaera il mescolamento e nel sogno proprio questo sono: mescolati.
Grazie Ray, stavo girando in tondo attorno al Colosseo senza vederlo


Faccio un veloce riepilogo. Questa serie di sogni è l'inizio di un processo per rimettere a posti il rimescolamento dei ruoli che mi hanno portato confusione, disequilibrio e conflitto.
La nonna è un cordone ombellicale che taglio definitivamente ora che sono pronta ad accettare la mia parte adulta e la mia parte maschile, dentro trovo pure la mia parte genitoriale.
Lasciar morire la nonna vuol dire lasciar andare la mia parte infantile che non poteva crescere senza di lei.

Ma ora abbi molta pazienza, cosa metto a mio figlio della nonna o di mio che deve morire con lei? Cosa muore di mio figlio in lei? Muore il bisogno di farlo rimanere bambino? O muore la mia incapacità di essere adulta impedendo a lui di diventare adulto? Attraverso mio figlio cosa sopravviveva in me della nonna che doveva morire?

Ora ho delle spesse fette di prosciutto sugli occhi e non riesco proprio a capire. Puoi usare anche il cucchiaione, non mi offendo purchè ne vengo a capo.
__________________
"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
diamantea è connesso ora  
Vecchio 30-07-2010, 12.21.59   #24
stella
Organizza eventi
 
L'avatar di stella
 
Data registrazione: 09-04-2006
Messaggi: 2,233
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
Faccio un veloce riepilogo. Questa serie di sogni è l'inizio di un processo per rimettere a posti il rimescolamento dei ruoli che mi hanno portato confusione, disequilibrio e conflitto.
La nonna è un cordone ombellicale che taglio definitivamente ora che sono pronta ad accettare la mia parte adulta e la mia parte maschile, dentro trovo pure la mia parte genitoriale.
Lasciar morire la nonna vuol dire lasciar andare la mia parte infantile che non poteva crescere senza di lei.

Ma ora abbi molta pazienza, cosa metto a mio figlio della nonna o di mio che deve morire con lei? Cosa muore di mio figlio in lei? Muore il bisogno di farlo rimanere bambino? O muore la mia incapacità di essere adulta impedendo a lui di diventare adulto? Attraverso mio figlio cosa sopravviveva in me della nonna che doveva morire?

Ora ho delle spesse fette di prosciutto sugli occhi e non riesco proprio a capire. Puoi usare anche il cucchiaione, non mi offendo purchè ne vengo a capo.

Secondo me il sogno della morte nonna/figlio, significa un passaggio, probabilmente sottolineato dall'evento del compimento del 18° anno di tuo figlio. La nonna aveva assunto il ruolo G (genitore) mentre tu e tuo figlio il ruolo B (bambino), tuo figlio in quanto minore e tu in quanto considerata B dalla nonna che ti ha sempre fatto da madre, non permettendoti inconsciamente di emanciparti.

Morto tuo figlio a cui si sovrappone l'immagine della nonna morente a cui avevi delegato al medico di assisterla in questo passaggio, tu e tuo figlio diventate A (adulto) e muoiono il G e il B...
Quindi con questa morte, che nei sogni significa rinascita, tuo figlio morto, rinasce come giovane individuo in cerca della sua autonomia da Adulto a cui stai vicino con la consapevolezza che come "se ne è andato" nel sogno deve trovare la sua strada nella vita con il tuo aiuto, supportato però dal maschile che sta emergendo, e questo penso anche sia l'accettazione di un compagno che hai al tuo fianco e che ti aspetta pazientemente, con cui ti corichi nel sogno e gli dici che gli vuoi stare sempre accanto, a cui hai delegato l'assistenza della nonna morente.

I tuoi genitori nel sogno emergono come immagine stabilizzante, sono speranzosi che tuo figlio si salverà mentre tu piangendo sommessamente dici che invece è morto e non sarà più con voi perchè è andato via....
Nella telefonata a tuo padre c'è un'interferenza e ti dice che ti richiamerà lui, ma poi cambia la scena e li vedi dietro il letto come immagine rassicurante.
In effetti mi sembra di capire che nel sogno c'è stato un disturbo nella comunicazione dei fatti tra te e tuo padre, segno secondo me che una parte di te accetta l'emancipiazione guidata di tuo figlio mentre la parte che raffigura G non l'accetta e continua a sperare che questo passaggio non è avvenuto.
Sulla figura della nonna direi che la sua morte nel sogno non ti ha fatto soffrire come quella di tuo figlio (perchè in effetti era il suo tempo di andare...). Anche tuo figlio nel sogno è andato dopo aver realizzato i suoi desideri ma qui muore il bambino, l'Adulto deve imparare ad aspettare e lavorare in autonomia per soddisfarli, non senza la tua presenza accanto supportata dal maschile che forse, chissà, è passato in te dalla dipartita della nonna, che immagino essere stata una figura importante per te.
__________________
स्तेल्ल
stella non è connesso  
Vecchio 30-07-2010, 18.01.50   #25
diamantea
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di diamantea
 
Data registrazione: 29-03-2010
Messaggi: 3,266
Predefinito

Grazie Stella per il tuo aiuto. Mi sento in un ginepraio ma ne uscirò pian piano.
Ho l'impressione che mi stia sfuggendo qualcosa ma forse la soluzione è più semplice di quanto la immagino.
Pomeriggio ho rimescolato il secchio è sono emerse molte cose sul ruolo della nonna molto più pregnante di quel che si pensi solo figura affettiva.
La nonna era severa nei suoi giudizi anche se con me direttamente mai eppure era nella sua natura. Giudizi spesso rivolti contro mia madre, ma la cosa era reciproca ma mi mettevano in croce perchè mi chiedevano entrambe di scegliere fra loro due e poi mia madre mi chiedeva di scegliere fra lei e mio padre. Io sceglievo la nonna e il papà ma soffrivo per la mamma. Poi scelsi la mamma e non mi sentii in colpa per la nonna e il papà perchè a loro avevo dato tanto e alla mamma poco ed ora volevo compensare, non volevo scegliere li volevo entrambi.
Ora mi sono liberata di tutti.
La sostanza che butta dalla bocca che non voglio guardare perchè mi nausea può essere quella parte di me simile a lei che giudica e sputa sentenze e che ora è compito del mio maschile ripulire e far morire.
Posso trovare tanti motivi per far morire la nonna e accettarli ma mio figlio, per quanto mi sto scevellando per trovare cosa ho priettato in lui, non trovo nulla, nulla che possa giustificarne la morte.
Nei sogni ho lasciato la mamma e la nonna ma mio figlio?
Forse inconsciamente per me è inaccettabile pensare che ho fatto morire mio figlio anche se è un simbolo, per cui voglio un motivo plausibile, importante che giustifichi questa scelta dentro di me. Qualunque motivo pensi lo rifiuto, innalzo la barriera e ci sto male.
__________________
"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
diamantea è connesso ora  
 


Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Cerca in questa discussione:

Ricerca avanzata

Regole di scrittura
Tu non puoi inserire nuovi messaggi
Tu non puoi rispondere ai messaggi
Tu non puoi inviare files
Tu non puoi modificare i tuoi messaggi

Il codice vB è Attivato
Le faccine sono Attivato
Il codice [IMG] è Attivato
Il codice HTML è Disattivato
Vai al forum

Discussioni simili
Discussione Autore discussione Forum Risposte Ultimo messaggio
un figlio se ne va di casa Carlotta Esperienze 45 29-11-2009 17.24.05
voli in aereo e dialoghi con mio figlio turaz Sogni 5 27-10-2008 20.58.17
Maggiorenni: fino a quando è obbligatorio mantenerli? AzzeccaGarbugli Punti di vista legali 1 05-10-2008 19.19.50
Dio è morto Grey Owl Testi Canzoni 0 15-04-2008 00.34.31
Figlio della Luna Shanti Testi Canzoni 0 27-02-2007 23.17.24


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 13.53.26.




Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271