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Vecchio 08-02-2008, 12.27.17   #1
dafne
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Predefinito orientamento

Mi piacerebbe che ne parlassimo assieme, credo che abbia anche una sua attinenza con la discussione sulla mente a quadretti o a righe.
Io mi perdo facilmente, col tempo ho osservato che la maggior causa è la distrazione, non mi faccio dei punti di riferimento, ma ho anche notato una mia personale difficoltà a leggere le cartine e a interpretarle.
Mi sono resa conto che la bidimensionalità del disegno faccio fatica a trasformarla nel tridimensionale.
Insomma, se trovo la freccia "sei qui" e la liea rossa della strada per "vai là" mi perdo appena uscita dal qui.
Tre anni fà ho perso l'orientamento in una piccola città perchè ho attraversato la strada e andando un pò avanti non riuscivo più a tornare indietro.
Non guido quindi non ho mai imparato ad osservare la strada che percorro ma anche a piedi alle volte mi salva solo l'intuito.
Soprattutto ho notato che trovo immense difficoltà a rifare il percorso all'indietro. Vado per una strada, poi la imparo ma se devo tornare indietro e ci sono degli svicoli degli incroci le prime volte è un vero dramma!
Nel tempo stà migliorando per carità, imparo a farmi dei riferimenti, stò sfatando quella che era anche una convinzione che mi bloccava (ah ma tanto mi perdo) però credo che il non sapersi orientare sia sintomatico di moltro altro che ne dite?
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Vecchio 08-02-2008, 13.47.03   #2
griselda
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Non so Daf per buona parte della mia vita a piedi mi sono orientata bene. Favevo lunghe passeggiate trovavo strade ad intuito, però vivevo in una grande città.
Una volta sono andata a piedi dalla mia città per una 40ina di chilometri per raggiungere un posto dove ero stata portata in auto.
Ora da quando vivo fuori città faccio fatica ad orientarmi specie in auto. A parte che in auto è anche scomodo a causa delle segnaletica perchè spesso ti fanno fare di quei giri che pare il gioco dell'asino, sai la mosca cieca quello che prima ti rimbambisono a girare su te stessa e poi devi trovare le persone o individuare gli oggetti. Ecco in auto mi sento così.
A piedi qui non ti perdi al limite finisci nei campi vabbè.
Però se paragono l'orientamento con l'orientamento della vita non è che sono andati di pari passo, anzi quando avevo un alto senso di orientamento non mi pare di essermi orientata molto nella mia vita, quindi non saprei che dire.
Forse siccome usavo l'istinto come gli animali ecco che avevo anche il senso di orientamento?
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Vecchio 08-02-2008, 14.57.16   #3
turaz
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detto così penso che la causa principale si leghi a un modo di utilizzare la mente.
probabilmente utilizzi solo un emisfero (destro)e non il sinistro.
in un certo senso sei sbilanciata in un verso.
penso che quanto hai detto sull'iniziare a prendersi dei punti di riferimento sia utile.
per usare il topic di uno sui fogli usi fogli bianchi ma prima non hai fatto esperienza piena con le righe e i quadretti (o almeno io ho capito così)

Ultima modifica di turaz : 08-02-2008 alle ore 15.03.20.
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Vecchio 08-02-2008, 15.29.46   #4
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detto così penso che la causa principale si leghi a un modo di utilizzare la mente.
probabilmente utilizzi solo un emisfero (destro)e non il sinistro.
in un certo senso sei sbilanciata in un verso.
penso che quanto hai detto sull'iniziare a prendersi dei punti di riferimento sia utile.
per usare il topic di uno sui fogli usi fogli bianchi ma prima non hai fatto esperienza piena con le righe e i quadretti (o almeno io ho capito così)
vabbeh ti mando un va....sappi comunque che ti abbraccerei una volta su due abbracciando contemporaneamente delle ortichette fresche fresche

adesso ti dico la mia Daffy....intanto mi perdo in un bicchiere d' acqua...ho un senso dell' orientamento quasi sempre in sciopero che nasce però dall' apprensione...ti spiego...se devo recarmi in luoghi nuovi mi faccio spiegare il percorso mille volte...e ancora mi convinco che sbaglierò....e sbaglio!!! una volta "disperata" mi rendo conto di aver cannato un imbocco in autostrada..esco la prossima mi dico...e intanto di prossime non ne incontro e la strada sale sale....ai lati un magnifico verde tra colline e pianure....finalmente un casello...chiedo indicazioni il casellante vede la mia faccia è gli prende pietà mi dice:" e che vuol che sia signora? c'è sempre una strada giusta che riporta alla base"...da allora se mi prende l' affanno mi dico: e che vuoi che sia? se sbagli...e continui a dormire...qualcuno che ti da informazioni lo trovi sempre....Il mio senso dell' orientamento è sempre per i fatti suoi...tuttavia se controllo l' apprensione mi trovo a destinazione senza tanti giringiri

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Vecchio 08-02-2008, 16.07.13   #5
Astral
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Io ho un ottimo senso di orientamento, riesco sempre a trovare la strada di ritorno, sopratutto se mi trovo nelle foreste, nei boschi, oppure in città nuove a piedi. Questo è dato anche da una buona memoria.

Invece ho poco il senso della misura quando parcheggio, o devo calcolare delle distanze brevi, ma credo sia dovuto più ad una sensazione di insicurezza.

Ho notato però che quando sono in macchina non è sempre così: è colpa anche di sensi unici, traffico, presenza del giorno e della notte.

Prova a vedere se ti perdi anche a piedi, oppure ti succede solo con le macchine.

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Vecchio 08-02-2008, 17.46.25   #6
turaz
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vabbeh ti mando un va....sappi comunque che ti abbraccerei una volta su due abbracciando contemporaneamente delle ortichette fresche fresche

adesso ti dico la mia Daffy....intanto mi perdo in un bicchiere d' acqua...ho un senso dell' orientamento quasi sempre in sciopero che nasce però dall' apprensione...ti spiego...se devo recarmi in luoghi nuovi mi faccio spiegare il percorso mille volte...e ancora mi convinco che sbaglierò....e sbaglio!!! una volta "disperata" mi rendo conto di aver cannato un imbocco in autostrada..esco la prossima mi dico...e intanto di prossime non ne incontro e la strada sale sale....ai lati un magnifico verde tra colline e pianure....finalmente un casello...chiedo indicazioni il casellante vede la mia faccia è gli prende pietà mi dice:" e che vuol che sia signora? c'è sempre una strada giusta che riporta alla base"...da allora se mi prende l' affanno mi dico: e che vuoi che sia? se sbagli...e continui a dormire...qualcuno che ti da informazioni lo trovi sempre....Il mio senso dell' orientamento è sempre per i fatti suoi...tuttavia se controllo l' apprensione mi trovo a destinazione senza tanti giringiri


quindi il tuo problema fondamentale è la non fiducia nei tuoi mezzi che hai.
per me fai troppi ghirigori mentali prima di affrontare qualcosa per paura di sbagliare.
E durante sei poco attenta perchè sei troppo presa dalla paura.
(in realtà già di partenza hai quel pensiero e così crei esattamente quella realtà)

diciamo che tu e dafne siete due casistiche differenti...
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Vecchio 08-02-2008, 21.22.05   #7
Era
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quindi il tuo problema fondamentale è la non fiducia nei tuoi mezzi che hai.
per me fai troppi ghirigori mentali prima di affrontare qualcosa per paura di sbagliare.
E durante sei poco attenta perchè sei troppo presa dalla paura.
(in realtà già di partenza hai quel pensiero e così crei esattamente quella realtà)

diciamo che tu e dafne siete due casistiche differenti...
grazie prof...la sua parcella?

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Vecchio 09-02-2008, 12.51.37   #8
RedWitch
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Il mio senso dell'orientamento non è mai stato granchè sviluppato, anzi, una volta mi è capitato di fare un pezzo di salita per entrare in un negozio (ero in un posto che non conoscevo) e quando sono uscita dal negozio, invece che scendere per tornare da dove ero venuta, ho tentato di salire ancora .. per fortuna non ero sola e mi hanno ripescata in tempo..

Credo, ma non sono certa che il senso dell'orientamento, sia qualcosa di "innato" che fa parte del lato "animalesco" dell'essere umano, e che il modo in cui viviamo e l'ambiente influiscano in qualche modo. Non avendo bisogno di orientarci per la sopravvivenza il senso forse in qualche modo si è indebolito ..

Poi come Era, mi sono accorta che se non mi faccio prendere dal panico, un modo per trovare la strada c'è sempre, e credo che in me la componente ansiosa giochi un ruolo molto forte, perchè quando riesco a mantenere la calma, anche se sono in un luogo che non conosco riesco a destreggiarmi, tra cartelli, riferimenti che prendo e un po' di memoria torno sempre indietro.

Credo pero' che le due cose siano un po' diverse, per esempio conosco persone che ovunque si trovino sanno sempre in quale direzione è il mare, se sono in un bosco sanno dove è il nord e via dicendo. per me è fantascienza. Se mi girano su me stessa non so più come orientarmi, mi interesserebbe capire se è solo una questione istintuale o se esiste un modo per fare in modo che questa cosa migliori..
che ne dite?


Ultima modifica di RedWitch : 09-02-2008 alle ore 12.53.46.
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Vecchio 09-02-2008, 14.16.27   #9
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Credo pero' che le due cose siano un po' diverse, per esempio conosco persone che ovunque si trovino sanno sempre in quale direzione è il mare, se sono in un bosco sanno dove è il nord e via dicendo. per me è fantascienza. Se mi girano su me stessa non so più come orientarmi, mi interesserebbe capire se è solo una questione istintuale o se esiste un modo per fare in modo che questa cosa migliori..
che ne dite?

beh una volta com meno cemento e più verde era più facile intuire il nord....il muschio su un solo lato della corteccia dice niente? ...e il percorso del sole? ...di notte si affidavano alle stelle....in questo caso credo che i ricordi scolastici sulla rosa dei venti...più un approfondimento ad oggi....possa "insegnarci" almeno a grandi linee a riconoscere i punti cardinale.....sono convinta comunque...che l' orientamento (anche senza sapere i punti cardinali) è anche un fatto istintuale....se è una convinzione sbagliata modifico il mio modo di pensare

p.s. mi vengono in mente alcuni film wester o di guerra...dove è comune sentire rispondere...alla richiesta di informazioni: " 2 miglia a avwst amico...non ti pui sbagliare" chi lo direbbe oggi?

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Vecchio 09-02-2008, 16.43.05   #10
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Il fatto che il senso dell'orientamento sia soprattutto - e forse del tutto - una questione istintuale non significa che non ci si possa lavorare su. D'altra parte, come avete fatto notare, data la modificazione che l'umano ha dato al territorio, c'è stata comunque necessità di adattamento e inoltre ci possono essere delle sovrastrutture mentali che aiutano, come i punti di riferimento mnemonici di Astral. Un allenamento ad un uso della memoria e dell'attenzione a questo scopo non credo possa far male.

Ma l'istinto come funziona? Com'è che gli animali e la nostra parte animale sa orientarsi senza saper nulla di muschio a nord eccetera?
Ho una bozza di teoria che riguarda il magnetismo. La terra ne ha uno ovviamente da cui si deduce il nord per esempio. Noi siamo campi energetici e quindi anche magnetici e quindi interagiamo con quello terrestre...
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Vecchio 09-02-2008, 17.34.52   #11
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In effetti la cosidetta parte animale, nella quale in molte spiritualità si parla di eliminare ha anche la sua utilità. Raramente ad esempio gli animali muoiono avvelenati e sanno benissimo cosa a loro serve.

Come ci ha fatto notare Ray, bisognerebbe essere "istintamente" collegati alla terra, per comprendere la direzione del Nord.

Altrimenti l'unica via rimane quella della ragione, seguendo l'orientamento degli astri e delle stelle, ma questo appunto richiede una "conoscenza" acquisita per sentito dire, oppure per studio, o diretta esperienza.
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Vecchio 09-02-2008, 19.09.35   #12
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Purtroppo non ricordo più benissimo la questione, ma esiste un libro che mi raccontò una mia amica un paio di anni fà che parlava di come le donne non sapessero leggere le cartine stadali e di come non sapessero orientarsi, ovviamente in linea generale.
Una ricerca di psichiatri "decise" che il cervello della donna e dell'uomo funzionano in maniera differente una delle cose più evidenti è appunto il fatto che le donne non hanno una forte capacità orientativa, molte sono le donne, tra cui io, a cui si dice di girare a sinistra e sistematicamente girano a destra. In macchina non abbiamo il senso delle distanze perfettamente sviluppato e questo secondo loro spiegherebbe bene il perchè facciamo parcheggi improbabili. Le cartine non riusciamo a leggerle perchè facciamo fatica con il nostro uso comune del cervello, a tridimensionalizzare il bidimensionale.
Io mi ci ritrovo abbastanza in questa ricerca, se ci sono delle differenze fisiche ci saranno pure strutturali, in ogni caso credo che ci sia una tendenza generale a cui si può tranquillamente ovviare come si diceva già sopra con attenzione maggiore rispetto al solito dovuto. Purtroppo non vedo altre magiche soluzioni solo maggiore attenzione e punti di riferimento.



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Vecchio 09-02-2008, 19.19.21   #13
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Beh in questo caso io avrei un cervello femminile, e molte mie amiche uno maschile dato che parcheggiano e guidano divinamente.

Credo che dipenda anche da molti fattori. Ad esempio quando guidavo in Toscana mi orientavo molto bene anche in macchina ( ed ero in vacanza) mentre in una città come Roma che la vivo quotidianamente è cosi caotica da mettere in crisi il mio senso dell'orientamento.

Per i parcheggi, anche io quelli difficili li evito ( lo ammetto è una questione di pigrizia, preferisco cercare di più uno facile, piuttosto che accontentarmi del primo, e non devo avere pensieri che la macchina è messa male).

Se parliamo di auto alcuni dicono anche che le persone troppo intelligenti faticano a saper guidare.

In effetti ho conosciuto persone veramente limitate mentalmente ma che guidavano bene.

Credo che si tratti per lo più del tipo di intelligenza: se è un intelligenza pratica o un intelligenza di altro tipo.
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Vecchio 09-02-2008, 19.23.59   #14
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Bisogna capire cosa si intenda per persone intelligenti, se sono quelli che vogliono fare tutto con la testa, al centro motore non viene delegato quasi nulla, per cui sono lenti perchè a pensare ci vuole un pò... e in ogni caso le persone comunemente intese intelligenti usano tantissimo il centro iuntellettuale a discapito del corpo, probabile che dietro questo mito ci siano variabili interessanti..
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Vecchio 09-02-2008, 19.44.21   #15
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In effetti la cosidetta parte animale, nella quale in molte spiritualità si parla di eliminare ha anche la sua utilità.
Controllare non eliminare, anche se quest'ultima sta erroneamente passando in certe pseudo-spiritualità.

L'orientamento, ha ragione Ray, è qualcosa che va al di la dei mezzi a disposizione, che siano bussole, nord e sud di muschio e stelle (che poi in una città possono servire poco a meno che la stessa non sia grande e vada attraversata).
C'è da distinguere però orientamento e memoria spaziale, se io devo andare in un posto in cui sono già stato è memoria spaziale, utilizzo dati che ho, se poi me ne ricordo, sono cosciente o no è un'altro discorso.
Diverso invece andare in un posto dove non sono mai stato (intendo non ho mai fatto quel percorso), dipende da quanto riesco a collegarmi con quel posto, infatti, ed è anche emerso in questo 3d, è molto facile tornare a casa (o indietro) anche facendo strade diverse senza perdersi.
Cioè tornando indietro abbiamo già nella nostra interiorità "l'immagine" (non in senso fisico, non un immagine-foto) del posto dove stiamo tornando, quindi possiamo accedere ad un'altro tipo di percezione che è staccata dall'individuo... intendo che almeno in questo limitato frangente passiamo dalla modalità coscienza-io a coscienza-collettiva, usando il luogo che già conosciamo o con cui sappiamo in qualche modo connetterci come testimone di collegamento.
Quando stiamo andando verso un posto in cui non siamo mai stati invece è importante quante più informazioni abbiamo, che siano una mappa, l'idea della direzione, le caratteristiche di quel posto.... ma non sono queste direttamente a portarci la quanto il fatto che queste ci aiutano a connetterci e proiettarci verso quel luogo, si può dire che anche fosse solo mentalmente (e non è solo così) ci trasportiamo verso un luogo prima ancora di esserci realmente fisicamente.... quando questo non accade non lo troviamo, non sappiamo orientarci, non sappiamo dove andare.

la discussione è interessante, questi concetti non sono limitati solo a luoghi fisici, è uguale per viaggi interiori, per modifiche, alla nostra persona e anche al nostro corpo, che vogliamo raggiungere (infatti si usa il verbo raggiungere e non fare), è la stessa cosa anche nei percorsi Spirituali.
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Vecchio 09-02-2008, 22.35.26   #16
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Purtroppo non ricordo più benissimo la questione, ma esiste un libro che mi raccontò una mia amica un paio di anni fà che parlava di come le donne non sapessero leggere le cartine stadali e di come non sapessero orientarsi, ovviamente in linea generale.
Una ricerca di psichiatri "decise" che il cervello della donna e dell'uomo funzionano in maniera differente una delle cose più evidenti è appunto il fatto che le donne non hanno una forte capacità orientativa, molte sono le donne, tra cui io, a cui si dice di girare a sinistra e sistematicamente girano a destra. In macchina non abbiamo il senso delle distanze perfettamente sviluppato e questo secondo loro spiegherebbe bene il perchè facciamo parcheggi improbabili. Le cartine non riusciamo a leggerle perchè facciamo fatica con il nostro uso comune del cervello, a tridimensionalizzare il bidimensionale.
Io mi ci ritrovo abbastanza in questa ricerca, se ci sono delle differenze fisiche ci saranno pure strutturali, in ogni caso credo che ci sia una tendenza generale a cui si può tranquillamente ovviare come si diceva già sopra con attenzione maggiore rispetto al solito dovuto. Purtroppo non vedo altre magiche soluzioni solo maggiore attenzione e punti di riferimento.
Quando questo ricercatore ha fatto le interviste ero occupata altrove probabilmente.
Scherzi a parte, io credo di cavarmela sia con le cartine, con l'orientamento a piedi nei boschi etc me la cavo anche con i parcheggi difficili....
Il punto io penso che sia relativo all'ambiente che si è frequentato e all'educazione ricevuta. Se l'educazione è stata come per quasi tutte le donne di repressione o di non accettazione dei propri istinti, penso che questo influisca anche sull'orientamento.
Secondo voi può essere?
Quello che non capisco è perchè quando a guidare l'auto sono io invece il senso dell'orientamento va a pallino forse perchè tutta la mia attenzione si concentra sulla guida?


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Per Era: un bello e comodo e facile da usare navigatore satellitare??? fa pure compagnia
Quello te lo raccomando capita di perdersi pure con lui.
Un giorno ero in auto con una parente e l'aggeggio malefico voleva farci svoltare in una strada a senso vietato ( probabilmente l'avevano cambiato di recente e non era ancora registrato) e siccome non avevamo potuto svoltare continuava a ripetere che alla prima dovevamo svoltare e tornare indietro. Mi metteva così agitazione che lo avrei buttato dal finestrino. Abbiamo dovuto spegnerlo era come un disco incantato.
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Vecchio 11-02-2008, 16.35.20   #17
dafne
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Il mio senso dell'orientamento non è mai stato granchè sviluppato, anzi, una volta mi è capitato di fare un pezzo di salita per entrare in un negozio (ero in un posto che non conoscevo) e quando sono uscita dal negozio, invece che scendere per tornare da dove ero venuta, ho tentato di salire ancora .. per fortuna non ero sola e mi hanno ripescata in tempo..



la mia gemellina
scherzi a parte (mica tanto ) anch'io ho notato che meno ansia e agitazione entrano in gioco e più alta è la probabilità che io riesca ad orientarmmi. Però mi rimane sempre la sensazione, come già altri hanno scritto, che mi sia particolarmente difficoltoso mettere in tridimensionale le coordinate su carta e anche viceversa. Mi spiego, ho imparato la strada per andare all'agriturismo, è piuttosto lunga e ci sono parecchie rotonde, ora io ho memorizzato la strada ma se mi mettete davanti la cartina del percorso ecco che le stesse rotonde che ho imparato a riconoscere si perdono, e anche a livello visivo mi ci sono voluti parecchi giri per riuscire a visualizzarle con i punti riferimento. Vero anche che devo fare lo sforzo d'imprimere nella mente i vari edifici/svincoli/riferimenti. Ho notato che poco alla volta a furia di prove riesco a mettere insieme i dettagli e a collegare una strada "sopra" a una "sotto" con più facilità. Ci vuole allenamento anche qui? Ed è possibile che un pò di insicurezza personale mini quel collegamento che ci dovrebbe essere per trovare un posto mai visto prima?
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Vecchio 11-02-2008, 21.22.07   #18
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la mia gemellina
scherzi a parte (mica tanto ) anch'io ho notato che meno ansia e agitazione entrano in gioco e più alta è la probabilità che io riesca ad orientarmmi. Però mi rimane sempre la sensazione, come già altri hanno scritto, che mi sia particolarmente difficoltoso mettere in tridimensionale le coordinate su carta e anche viceversa. Mi spiego, ho imparato la strada per andare all'agriturismo, è piuttosto lunga e ci sono parecchie rotonde, ora io ho memorizzato la strada ma se mi mettete davanti la cartina del percorso ecco che le stesse rotonde che ho imparato a riconoscere si perdono, e anche a livello visivo mi ci sono voluti parecchi giri per riuscire a visualizzarle con i punti riferimento. Vero anche che devo fare lo sforzo d'imprimere nella mente i vari edifici/svincoli/riferimenti. Ho notato che poco alla volta a furia di prove riesco a mettere insieme i dettagli e a collegare una strada "sopra" a una "sotto" con più facilità. Ci vuole allenamento anche qui? Ed è possibile che un pò di insicurezza personale mini quel collegamento che ci dovrebbe essere per trovare un posto mai visto prima?
Uno dei problemi di orientarsi può esser dato dal cercare di fare con la mente quel che fa il centro motore, cosa abbastanza tipica di sti tempi e sti luoghi.

Il guaio è che la mente non è che non c'entra nulla, anzi per molte questini riguardanti questo argomento c'entra eccome. Quindi è anche il rapporto mente-istinto che si dovrebbe sbarciare.

Trasferire in due dimensioni ciò che è in tre e viceversa (piantina) è sicuramente operazione mentale, ma rifare una strada già fatta molte volte, anche se complicata, è operazione del centro motore (poi tutto usiamo sempre, mi rifersisco al ruolo principale, da protagonista)... certo è che se ho paura di non trovarla vorrò usare la mente e via a pescare nella memoria i vari punti... ma quella casa era prima o dopo? ma non dovevo girare la? e via così... spesso se si lascia fare si trova.

Questo "spesso se si lascia fare si trova" è un buon gioco da fare, a mio avviso, anche quando si va in un posto la prima volta... bon non aspettiamoci certo l'infallibilità, però magari qualche sorpresina...
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Vecchio 05-04-2011, 21.44.10   #19
dafne
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L'orientamento, ha ragione Ray, è qualcosa che va al di la dei mezzi a disposizione, che siano bussole, nord e sud di muschio e stelle (che poi in una città possono servire poco a meno che la stessa non sia grande e vada attraversata).

...................

Quando stiamo andando verso un posto in cui non siamo mai stati invece è importante quante più informazioni abbiamo, che siano una mappa, l'idea della direzione, le caratteristiche di quel posto.... ma non sono queste direttamente a portarci la quanto il fatto che queste ci aiutano a connetterci e proiettarci verso quel luogo, si può dire che anche fosse solo mentalmente (e non è solo così) ci trasportiamo verso un luogo prima ancora di esserci realmente fisicamente.... quando questo non accade non lo troviamo, non sappiamo orientarci, non sappiamo dove andare.

la discussione è interessante, questi concetti non sono limitati solo a luoghi fisici, è uguale per viaggi interiori, per modifiche, alla nostra persona e anche al nostro corpo, che vogliamo raggiungere (infatti si usa il verbo raggiungere e non fare), è la stessa cosa anche nei percorsi Spirituali.

Sò che è fantascienza chiederti di riprendere in mano anche questo Capo Uno ma lo tiro su lo stesso che magari a distanza di "un pò" di tempo si riesce a cavarne fuori qualcosa tutti assieme, soprattutto per quell'ultima frase che collega l'orientamento fisico vero e proprio a quello interiore, in viaggi interiori e persino a modifiche.

Uno suggerisce per i viaggi fisici di procurarci il maggior numero di informazioni sul luogo che si vuole raggiungere. Posso pensare che quel collegamento che si dovrebbe creare tra il luogo delle foto e noi passi attraverso la coscienza che viene proiettata in fuori (a mò ste proiezioni, funzia anche per le cose allora? )?

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