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Vecchio 08-10-2006, 12.47.07   #1
Fausto Intilla
Pensa di allungare la permanenza
 
Data registrazione: 08-10-2006
Messaggi: 50
Predefinito Sulla nascita della vita

[color=#48432f]Vis Vitalis
"Se noi vogliamo dare il nome di anima a tutto quello che ha percezioni e appetizioni (...), tutte le sostanze semplici o monadi create possono essere chiamate anime".
Leibniz

La scienza purtroppo fin'ora, non è ancora riuscita a dare una definizione chiara e completa, al concetto di "vita"; ossia, ciò che non si è ancora riusciti a capire è il motivo per cui determinate forme complesse di energia (stabili) diano origine a delle entità biologiche (o meglio sarebbe dire:si presentino sotto forma di E.B), mentre altre no. Ebbene in questo paragrafo, esporrò su tale argomento, una brevissima teoria prettamente personale e quindi del tutto confutabile, che si propone principalmente di porre in un altro punto focale e quindi in un'altra ottica di idee, i concetti con cui vengono definite le parole "vita" ed "anima". Inizierò quindi con suddividere le varie forme di energia presenti in natura, in tre principali modelli tipologici, definiti in base alle caratteristiche di stato dell'energia che vien presa in considerazione. Otteniamo così tre distinte classi energetiche che ho così denominato:
a) Energia primaria: è rappresentata da forme complesse di energia (stabili), inattive e di durata più o meno illimitata (difficilmente degradabili in natura e di durata illimitata in assenza di agenti atmosferici, ossia nello spazio). In questa classe rientrano quindi tutti quei corpi che vengono comunemente definiti inerti.
b) energia secondaria: è rappresentata da forme complesse di energia (stabili), attive (E.B) che possono restare tali (attive), unicamente assorbendo continuamente energia e formando quindi un sistema o ciclo di scambio energetico. Il fattore tempo in questo caso, altera le funzionalità dell'E.B intesa come mezzo di scambio energetico. L'E.B diventa inattiva (ossia non assorbe più energia) e facilmente degradabile, quando si interrompe (per cause naturali o artificiali) il ciclo energetico confinato nella natura dell'E.B (cyclus mater) oppure il ciclo energetico definito dall'E.B e l'ambiente ad essa circostante (ciclo sistemico o primario). In ternini popolari, tale fenomeno è in sintesi definito dalla parola morte. La fase di degradazione dell'E.B inizia dapprima con la cessazione dell'attività cinetica dell'intera entità (ovviamente se si tratta di un'E.B appartenente al regno "animale". Il perché ho messo tra virgolette il termine animale, lo capirete quando in seguito scoprirete quanto siano sottili e difficili da stabilire, quando si analizzano le caratteristiche di entità microscopiche, i confini tra regno animale e regno vegetale), e poi con la graduale cessazione dell'attività di scambio energetico, di tutti gli elementi (molecole organiche) che la costituiscono.
c) Energia terziaria: è rappresentata dal calore e da altre forme di energia dispersiva.
Ora, la domanda da un milione è la seguente:
"Da cosa nasce l'attività cinetica di un'entità biologica?"
Ebbene per stabilirlo, occorre innanzi tutto prendere in considerazione i seguenti aspetti della natura, descrivibili in termini fisici e quindi facilmente concepibili: alcuni elementi (C,H,O,N; tra cui l'elemento principale è il Carbonio, poiché è sempre presente in qualsiasi molecola organica), combinandosi tra loro danno origine a dei composti o molecole organiche che, a dipendenza del numero degli elementi di cui sono formati, vengono denominati binari, ternari o quaternari. Due composti, anche se formati entrambe dallo stesso tipo di elementi ed hanno quindi la stessa formula grezza, possono differire notevolmente l'uno dall'altro a causa di una loro differente formula di struttura (tale fenomeno é detto Isomeria di struttura ed è dovuto ad una differente unione degli atomi fra loro) oppure a causa di una diversa posizione occupata da qualche atomo o gruppi atomici (isomeria di posizione).Qualsiasi molecola organica, per poter "sopravvivere", deve costantemente assorbire energia dall'ambiente ad essa circostante, per poi immetterla nuovamente in tale ambiente, sotto forma di calore.
Durante questa fase o ciclo energetico, la molecola in questione presenta delle oscillazioni infinitamente piccole (attività cinetica), dovute al costante scambio energetico tra la molecola stessa e l'ambiente ad essa circostante. Qualsiasi molecola organica (o entità biologica) è quindi concepibile come un mezzo di scambio energetico. (In realtà tutti i composti di natura inorganica sono costituiti da atomi in costante vibrazione, e si potrebbero quindi anch'essi concepire come dei mezzi di scambio energetico, solo che, anche combinandosi tra loro in infiniti schemi, avranno sempre una potenzialità di scambio energetico estremamente bassa e quindi non potranno mai in ogni caso manifestare, neppure la più misera attività cinetica). In tale ottica di idee, occorre quindi considerare il carbonio, come un elemento dotato di un'alta PSE (potenzialità di scambio energetico).
Tale elemento, combinandosi con altri elementi (H,O,N) molto probabilmente anch'essi dotati di una certa PSE, accresce notevolmente la sua PSE dando origine al fenomeno dell'attività cinetica (oscillazioni), più o meno impercettibili, delle molecole organiche. La PSE delle molecole organiche, accresce in modo esponenziale quando queste ultime si combinano tra loro formando composti organici costituiti da milioni di molecole.
Ora resta comunque il seguente enigma: perché alcuni "milioni" di molecole organiche danno origine per esempio ad un batterio (ossia ad una entità biologica auto-organizzantesi) mentre altri "milioni" di molecole danno origine a delle comuni cellule vegetali?
Ebbene una risposta potrebbe essere la seguente: quando la PSE di un determinato composto organico accresce oltre ogni limite, innesca in tale composto un'attività cinetica così elevata da riuscire a provocare al suo interno, una sorta di reazione in cui tutti i circuiti molecolari (definiti da determinate reazioni chimiche di scomposizione degli elementi), si uniscono secondo determinati schemi e danno quindi origine ad una sorta di "intelligenza" il cui principale scopo è quello di coordinare l'attività cinetica dell'intero composto organico al fine di ottenere un determinato modello di auto-organizzazione energetica, all'insegna del più basso spreco di energia.
Ecco forse come nascono i batteri e tante altre entità biologiche "pensanti"; ecco forse come nasce la vita animale.
Di una cosa l'uomo può sicuramente vantarsi, ossia di essere il più complesso mezzo di scambio energetico presente sulla Terra.

Fausto Intilla (Inventore-divulgatore scientifico)
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