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Vecchio 09-01-2006, 17.23.11   #1
Kael
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Predefinito Importanza e banalità

Banale significa "privo di significato" o di particolare interesse.

Ora la domanda retorica è: può esistere un qualcosa privo di significato?
O siamo noi, semmai, che non siamo in grado di percepirlo?

Giacchè una cosa esiste, che sia un concetto, un avvenimento o quant'altro, è impregnata di significato dal momento stesso che è impregnata di Spirito...

Solo che, di norma, vediamo solo il significato delle cose "importanti"...
O meglio, non sono le cose ad essere importanti di per sè, ma siamo noi a stabilire la loro importanza e quindi a "riempirle" come dei contenitori con più o meno significato, in base a quello che riusciamo a farle nostre, a Com-prenderle...

Quindi, una cosa è importante perchè l'abbiamo riempita con tutto il nostro essere, mentre una cosa è banale perchè è rimasta esterna a noi e pertanto vuota....

Voi che ne pensate?
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Vecchio 09-01-2006, 17.34.12   #2
Sole
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.. inoltre le cose importanti, ad alcune menti sembrano tali perchè appaiono complesse .. le banali troppo semplici ed ovvie per attirare una mente che ha voglia di elaborare.

In qualche modo, non me ne voglia nessuno, è come fare del razzismo culturale. Esistono cose semplici e cose più complesse nel loro manifestarsi. Ma a volte si sorvola la banalità apparente perdendo quello spunto che sarebbe prezioso per cogliere il fanciullo.

Tutto ha un significato e nulla è banale e nulla è importante e tutto lo è !
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Vecchio 10-01-2006, 10.40.38   #3
Uno
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Però esiste anche l'inverso... a volte rendiamo delle cose importanti perchè ci identifichiamo con esse.. in esse...
In teoria l'uomo consapevole non si identifica in niente ma per lui ogni cosa è importante... che strano paradosso vero?
Questo fa si che a volte si tende a non volersi attaccare a nulla pensando di essere così "avanti" in un percorso interiore... a volte capita che persone vengono credute menefreghiste verso il mondo intero mentre sono partecipi di tutto ma proprio tutto quello che accade loro intorno...
Come al solito è difficile distinguere... lo può fare la stessa persona se vuole o altre che sanno ben vedere l'animo umano....

A volte diventa una difesa rendere banale tutto quello che ci sembra fuori dai nostri obiettivi principali.. abbiamo paura che queste cose ci distolgano.... è vero in parte ed è preferibile una certa focalizzazione piuttosto che disperdersi in mille cose magari non facendone bene nessuna... ma le estremizzazioni sono sempre errate.
Spesso guardando a mente aperta... potremmo trovare dei segni... dei simboli o anche una saggezza universale dove meno ce lo aspettiamo...
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Vecchio 10-01-2006, 10.51.30   #4
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Però esiste anche l'inverso... a volte rendiamo delle cose importanti perchè ci identifichiamo con esse.. in esse...
In teoria l'uomo consapevole non si identifica in niente ma per lui ogni cosa è importante... che strano paradosso vero?
Questo fa si che a volte si tende a non volersi attaccare a nulla pensando di essere così "avanti" in un percorso interiore... a volte capita che persone vengono credute menefreghiste verso il mondo intero mentre sono partecipi di tutto ma proprio tutto quello che accade loro intorno...
Come al solito è difficile distinguere... lo può fare la stessa persona se vuole o altre che sanno ben vedere l'animo umano....

A volte diventa una difesa rendere banale tutto quello che ci sembra fuori dai nostri obiettivi principali.. abbiamo paura che queste cose ci distolgano.... è vero in parte ed è preferibile una certa focalizzazione piuttosto che disperdersi in mille cose magari non facendone bene nessuna... ma le estremizzazioni sono sempre errate.
Spesso guardando a mente aperta... potremmo trovare dei segni... dei simboli o anche una saggezza universale dove meno ce lo aspettiamo...
...però non è possibile far passare tutto per oro colato (o pensare che qualsiasi cosa sia importante) per paura di definirla banale.
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Vecchio 10-01-2006, 10.57.01   #5
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Spesso guardando a mente aperta... potremmo trovare dei segni... dei simboli o anche una saggezza universale dove meno ce lo aspettiamo...
..come possiamo non trovare nessun segno, nessun simbolo e nessuna saggezza dove pensiamo invece che ci sia...
..e che in realtà tutto è una mera creazione mentale... come dire.. tutto fumo e niente arrosto.

il giudizio su una cosa (anche se si tratta di giudizio e mi rendo conto che si tratta di una parola infelice) ti permette di scegliere. Infatti non puoi vivere se rendi importante tutto o rendi banale tutto. (almeno fino a quando viviamo in questa realtà).
Almeno questo è ciò che penso.
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Vecchio 10-01-2006, 11.11.07   #6
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Ovest... è vero non puoi vivere rendendo importante tutto... perchè non ce la fai... non perchè è sbagliato... è un limite... ok finchè c'è non si può fare niente.. ma prenderne atto non sarebbe male....
Poi questo non significa che comunque si sceglie... ma solo perchè non si può fare tutto... ma se sto leggendo un libro... quel libro è importante... se sto vedendo un film quel film è importante... se mi rendo conto che avrei cose più importanti da fare mi alzo ed esco (se sono al cinema) oppure cambio canale, tiro fuori il dvd o spengo la tv....
Capisci quello che intendo?
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Vecchio 10-01-2006, 11.17.17   #7
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certo..
semplicemente perchè ho due poli e posso fare il confronto su ciò che ritengo utile/bello/di aver voglia in quel momento.
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Vecchio 10-01-2006, 11.27.23   #8
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Non sono sicuro che tu abbia capito cosa intendevo.....
Intendevo che teoricamente qualsiasi cosa faccio dovrebbe essere la più importante in quel momento... altrimenti non la faccio... a meno che non sia costretto (incombenze della vita) e allora comunque la rendo la più importante in quel momento...

Ripeto che questo non sia facile per tutti, me ne rendo conto... ma per uno che cerca l'integrità dovrebbe essere uno degli obiettivi da raggiungere.
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Vecchio 10-01-2006, 11.41.07   #9
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Non sono sicuro che tu abbia capito cosa intendevo.....
Intendevo che teoricamente qualsiasi cosa faccio dovrebbe essere la più importante in quel momento... altrimenti non la faccio... a meno che non sia costretto (incombenze della vita) e allora comunque la rendo la più importante in quel momento...

Ripeto che questo non sia facile per tutti, me ne rendo conto... ma per uno che cerca l'integrità dovrebbe essere uno degli obiettivi da raggiungere.
Avevo capito quel che intendevi.
Ho solo detto che per capire cos'è importante per me in quel momento o cosa voglio fare in quel momento in alcuni casi uso la ragione (e dunque semplicemente perchè ho due poli e posso fare il confronto su ciò che ritengo utile/bello/di aver voglia in quel momento) e in altri casi uso altri mezzi per capirlo.

ma lasciamo perdere questa disquisizione verbale.
Non sono d'accordo su ciò che hai detto riguardo (ma questa è una mia opinione):


allora comunque la rendo la più importante in quel momento...
Ripeto che questo non sia facile per tutti, me ne rendo conto... ma per uno che cerca l'integrità dovrebbe essere uno degli obiettivi da raggiungere

Secondo me, anzichè arrivare a rendere quella cosa la più importante di tutti, è meglio arrivare ad essere indifferente a fare quella cosa oppure no.
E non sto parlando di menefreghismo o estraniarsi perchè la cosa che stiamo facendo non ci piace.
Se si riesce ad arrivare all'indifferenza completa, riuscirai a fare quella cosa in modo equilibrato senza dare nè troppo nè troppo poco. Riuscirai a farla in modo giusto. Senza nessun altro sentimento che si possa attaccare ad essa. Senza attaccamento, senza paura di perderla o senza timore che ti venga riproposta.
Se renderla importante è il passo in più nel tuo discorso, il far si che per te non abbia importanza è il passo ancor più successivo.
Avendo provato entrambi gli stati posso dire che si vive decisamente meglio nel secondo. Solo che se rendere la cosa importante è difficile, renderla indifferente lo è ancor di più.
Spero di essere riuscita a farmi capire.
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Vecchio 10-01-2006, 12.03.15   #10
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Se si riesce ad arrivare all'indifferenza completa, riuscirai a fare quella cosa in modo equilibrato senza dare nè troppo nè troppo poco. Riuscirai a farla in modo giusto. Senza nessun altro sentimento che si possa attaccare ad essa. Senza attaccamento, senza paura di perderla o senza timore che ti venga riproposta.
Se renderla importante è il passo in più nel tuo discorso, il far si che per te non abbia importanza è il passo ancor più successivo.
Avendo provato entrambi gli stati posso dire che si vive decisamente meglio nel secondo. Solo che se rendere la cosa importante è difficile, renderla indifferente lo è ancor di più.
Spero di essere riuscita a farmi capire.
Bene allora il terzo stadio è unire le due cose (ma quello che tu credi il primo non lo hai provato in generale lo fai solo nei tuoi interessi)
Non ti sei accorta... quando ho scritto
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se sto vedendo un film quel film è importante... se mi rendo conto che avrei cose più importanti da fare mi alzo ed esco (se sono al cinema)
Significa che non sono attaccato a quel film... quanti si alzerebbero ed uscirebbero al cinema? "Ormai l'ho pagato..."
Ma allo stesso tempo se riamango dentro il cinema tutta la mia attenzione è nel film... attenzione non me stesso... è diverso... se proietto me stesso in qualsiasi cosa mi perdo.. ma se faccio le cose senza atttenzione (se non cerco di cogliere tutti gli aspetti di quello che sto facendo) mi perdo lo stesso......
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Vecchio 10-01-2006, 12.11.49   #11
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Chi ti dice che il primo non l'abbia provato?
ho detto che li ho provati entrambi ma non che li ho conquistati in modo permanente. sarebbe troppo bello!!!

inoltre esserne indifferenti non significa non porre attenzione...
nel caso del film uscire o rimanere e seguirlo fino alla fine hanno lo stesso valore. Se così non fosse si rientra nel voler fare perchè si deve o perchè è opportuno o perchè bisogna per forza far sì che sia una cosa importante.
hai ampliato il concetto di distacco.
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Vecchio 10-01-2006, 12.45.02   #12
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Chi ti dice che il primo non l'abbia provato?
lo So


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inoltre esserne indifferenti non significa non porre attenzione...
Allora intanto chiariamo che distaccati o indifferenti e diverso... non sto pignoleggiando ma le parole hanno un valore importante. Ok noi stiamo parlando di distacco...
Esatto il distacco non significa non porre attenzione, ma se tu vedi un film fino alla fine e lo giudichi banale non hai posto attenzione...
In tutto c'è qualcosa a voler vedere (segni, simboli etc) non sono costruzioni mentali... oppure allo stesso modo tutto l'universo è una costruzione mentale, il fatto di volerli vedere o meno è determinato dall'attenzione.... che poi c'è chi costruisce castelli sulla sabbia è un altro discorso... ma sappiamo bene che anche i sogni hanno la loro importanza... è sempre un discorso se usare o lasciarsi usare

Citazione:
Originalmente inviato da Ovest
nel caso del film uscire o rimanere e seguirlo fino alla fine hanno lo stesso valore. Se così non fosse si rientra nel voler fare perchè si deve o perchè è opportuno o perchè bisogna per forza far sì che sia una cosa importante.
Si se sei solo indifferente... e allora stai li a girarti i pollici...
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Vecchio 10-01-2006, 12.54.42   #13
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vabbè..
inutile continuare che non ne veniamo fuori.

se sei convinto.. avanti popolo..

.. ogni tanto dimentico che.. tu sai!
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Vecchio 10-01-2006, 12.58.30   #14
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qui ci stiamo solamente arrovellando sulle parole.

In realtà l'importante è provare questi stati.
Ognuno poi può scrivere fiumi di parole.

Buona giornata.
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Vecchio 10-01-2006, 13.21.30   #15
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Non sono convinto...

P.s. è vero i fiumi di parole non servono se si alzano le dighe
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Vecchio 10-01-2006, 13.35.10   #16
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anche se non si alzano.
Quel che conta è l'esperienza diretta.
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Vecchio 10-01-2006, 14.19.02   #17
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Stando all'etimologia della parola (almeno secondo il sito www.etimo.it) banale deriverebbe dal latino medievale "Bannum" (bando), quindi sarebbe banale ciò che è noto a tutti....se una cosa è "comune" si tende a smettere di prestarle attenzione, forse perché la diamo per scontata.
Anche respirare è comune a tutti quanti, ma prestare attenzione al respiro mi sembra di aver capito che non è affatto banale nè privo di significato.
Io credo che ogni cosa sia un significante ovvero un qualcosa che rimanda a un significato, ma non tutti sanno leggere questo significato.
Ad esempio, non riesco a leggere un libro scritto in lingua araba, vi vedrò pagine e pagine vergate con quella scrittura sinuosa ma per me incomprensibile, ma non vi trarrò nessun significato, potrò continuare a sfogliarlo per giorni e anni ma se non studierò l'arabo continuerà ad essere solo un insieme di linee.
Mi sa che mi sono un po' persa..... va bè...posto lo stesso...può darsi che + in là mi ritroverò
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Vecchio 10-01-2006, 15.47.51   #18
Kael
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Per come è andato avanti il discorso, mi sento di intervenire su un punto.
E' impossibile rendere tutto importante... perchè altrimenti "conterremmo" tutto...
E per contenere tutto dovremmo essere Dio...

Quindi va bene avere dei limiti, ma non si tratta di scelta come dice Ovest.
Si tratta di impossibilità a fare diversamente.

Ognuno di noi ha i suoi limiti. Ognuno di noi reputa certe cose meno importanti di altre.
Ma questo non vuol dire che, per quello che possiamo, non dovremmo "sforzarci" a renderle importanti... perchè altrimenti avremmo già perso in partenza, se ciò che vogliamo è davvero una crescita Spirituale... un' "espansione" di coscienza...

Un esempio?
Mi dimentico spesso le cose che devo fare per gli altri.
Le mie però le ricordo benissimo...
E non mi piace questo. Io non sono più importante di altri.
Vorrei poter dare importanza a tutti e a tutto. Ma non ne sono capace.
Però intanto lo riconosco e, nel mio piccolo, cerco di sforzarmi a farlo, di ampliarmi agli altri...

Oggettivamente, tutto è importante, altrimenti non esisterebbe...
Soggettivamente, è importante solo quello su cui prestiamo attenzione e che, di conseguenza, "esiste" dentro di noi. Il resto ci resta all'esterno e quindi per noi è come se non esistesse, perchè non "vivificato" col nostro Essere...
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Vecchio 10-01-2006, 16.39.24   #19
RedWitch
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Citazione:
Soggettivamente, è importante solo quello su cui prestiamo attenzione e che, di conseguenza, "esiste" dentro di noi. Il resto ci resta all'esterno e quindi per noi è come se non esistesse, perchè non "vivificato" col nostro Essere...
Oppure, se non prestiamo attenzione, è perchè crediamo di aver compreso qualcosa che in realtà ci sfugge, e, abbassando l'attenzione , la diamo per scontata... banale, nell'esempio di Cat, ci dimentichiamo di respirare perchè lo diamo per scontato..
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Vecchio 10-01-2006, 17.01.04   #20
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Chiarimento... ma il succo del discroso di Kael è giusto...

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E' impossibile rendere tutto importante... perchè altrimenti "conterremmo" tutto...
E per contenere tutto dovremmo essere Dio...
non ho parlato (parlo per me) di contenere tutto nello stesso momento... ma quello che faccio in un certo momento...
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Vecchio 10-01-2006, 17.21.06   #21
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Citazione:
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...e, abbassando l'attenzione , la diamo per scontata... banale..
Si, molto saggio questo Red...

Abbassando l'attenzione, perdiamo tutto, ogni volta.
E' relativamente semplice infatti calare qualche chilo per chi fa dieta.
Il difficile poi è proprio mantere questo peso forma...

Il fatto è che noi ci spostiamo di continuo... dalle fiabe per bambini passiamo ai cartoni animati e poi ancora ai fim... Ma è triste vedere come una volta adulti, abbiamo dimenticato, "perso", quello che sapevamo fare da bambini, e come un cartone animato non ci dica più niente...
Invece di restare bambini ed "ampliarsi" ad adulti, ci spostiamo da una fase all'altra, "dimenticando" di volta in volta le fasi precedenti... Presente quando da piccoli i nostri genitori non ci capivano, e pensavamo "io quando sarò grande capirò i miei figli", e poi una volta grandi davvero ci rendiamo conto che non li capiamo più i bambini? Ecco... questo intendo.

Spostarsi da una parte all'altra non è una vera crescita Spirituale... è un sondare il terreno, una "ricognizione" iniziale... Poi per colonizzare veramente i territori e per farli nostri dobbiamo issarci i campi base e piantare le bandiere nel terreno... e lasciarle piantate pure dopo che partiamo alla colonizzazione di un nuovo territorio... allora sì che la nostra è un'espansione di Coscienza...

Poi certo, possiamo fare una e una sola cosa alla volta, non possiamo dirigere in egual misura l'attenzione su tutto insieme... però "potenzialmente" devono restare presenti in noi... dobbiamo "controllarle" insomma... così se voglio, quando voglio, posso guardare un cartone per bambini e "ricordarmi" di quando sono stato bambino e ritrovare quello stato d'essere che altrimenti avrei perso, così come posso leggere un complicato libro esoterico pieno di simbologia... e in entrambi i casi non trovarli banali ma al tempo stesso "interessanti"...
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Ultima modifica di Kael : 10-01-2006 alle ore 17.24.11.
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Vecchio 10-01-2006, 17.36.02   #22
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distaccati o indifferenti è diverso... non sto pignoleggiando ma le parole hanno un valore importante.
C'è una bella differenza infatti, fra il non sentire freddo perchè al calduccio nella propria casetta, e il non sentire freddo mentre si è nel bel mezzo di una tempesta di neve...
Quanta gente, purtroppo, si isola dal mondo, non lo vive, non lo percepisce, e si illude di aver sviluppato chissà quale capacità trascendentale... e poi appena apri la porta di casa ed entrano i primi spifferi ti senti gelare, anche perchè per così tanto tempo al riparo, hai perso le difese e non ti sei costruito forti anticorpi...

Anche questo è un bel paradosso no? Solo vivendolo, il freddo, diventa meno "freddo"...

PS: Col post sopra ti ho risposto senza saperlo...
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Vecchio 10-01-2006, 20.40.20   #23
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C'è una bella differenza infatti, fra il non sentire freddo perchè al calduccio nella propria casetta, e il non sentire freddo mentre si è nel bel mezzo di una tempesta di neve...
Quanta gente, purtroppo, si isola dal mondo, non lo vive, non lo percepisce, e si illude di aver sviluppato chissà quale capacità trascendentale... e poi appena apri la porta di casa ed entrano i primi spifferi ti senti gelare, anche perchè per così tanto tempo al riparo, hai perso le difese e non ti sei costruito forti anticorpi...

Anche questo è un bel paradosso no? Solo vivendolo, il freddo, diventa meno "freddo"...

PS: Col post sopra ti ho risposto senza saperlo...
Ho passato la vita al calduccio di casa mia..... pensavo di non sentire il freddo, poi è capitato di uscire fuori, come dici tu, nel bel mezzo della tempesta... il freddo fa male è come se ti penetrassero tante lame nel corpo! nonostante questo ho preso la mia scelta, parto svantaggiato soffro il triplo(se non di più) del freddo che soffrono gli altri ma questo non basta a farmi cambiare idea....
Ho visto una flebile luce in quello che tutti gli altri finora vedono come un qualcosa di negativo, ho deciso di seguire quella flebile luce.....
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Vecchio 24-01-2007, 13.07.25   #24
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Riprendo questo argomento,vorrei provare a chiarirmi alcune cose...

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A volte diventa una difesa rendere banale tutto quello che ci sembra fuori dai nostri obiettivi principali.. abbiamo paura che queste cose ci distolgano.... è vero in parte ed è preferibile una certa focalizzazione piuttosto che disperdersi in mille cose magari non facendone bene nessuna... ma le estremizzazioni sono sempre errate.
Spesso guardando a mente aperta... potremmo trovare dei segni... dei simboli o anche una saggezza universale dove meno ce lo aspettiamo...
Riuscire a non banalizzare le cose di tutti i giorni, dovrebbe in qualche modo significare vivere pienamente ogni cosa che faccio... ovviamente se non mi interessano i giornali di gossip, non li leggo, ma se per un qualunque motivo decidessi di leggerlo, in quel momento devo far diventare quella lettura importante..devo concentrarmi su di essa.. se leggo il giornale ma intanto penso che devo lavare i panni, a quel punto banalizzo quello che sto facendo e mi perdo.. non sono presente.. e tanto vale che faccia altro..
Se mi pongo un obiettivo, che ritengo importante, focalizzo il più possibile, e cercherò di utiizzare il mio tempo in maniera da non perderlo di vista, ma in ogni caso deve esserci anche dell'altro, altrimenti non vivo.. banalizzando tutto ciò che ho intorno , identificandomi con quell'unica cosa che mi interessa...

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Intendevo che teoricamente qualsiasi cosa faccio dovrebbe essere la più importante in quel momento... altrimenti non la faccio... a meno che non sia costretto (incombenze della vita) e allora comunque la rendo la più importante in quel momento...
Quindi.. quando si tratta di incombenze della vita.. devo fare in modo che diventino importanti nel momento in cui le sto facendo.. di qualunque cosa si tratti. Per il resto, scelgo cosa fare, ma se scelgo di fare qualcosa, anche lì.. nel momento in cui la faccio, non devo "risparmiare".. qualche volta capita, che una cosa sia importante per me, ma che io abbia difficoltà a farla... allora la faccio, ma tendo al "risparmio" ... cerco di ridurre lo sforzo al minimo (e fatico il doppio..), vedi mai che mi sciupo...

Dare importanza in questo senso ... significa man mano che facciamo, accrescere l'interesse per ciò che stiamo facendo.... significa viverlo davvero
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Vecchio 24-01-2007, 18.37.36   #25
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C'è una grossa componente di pre-giudizio in questo "sentire importanti" certe cose e altre no. Non faccio determinate cose o leggo certe riviste o libri perchè a prescindere penso che siano meritevoli della mia attenzione.
Diamo noi l'importanza alle cose che facciamo in base a ciò che dà importanza a noi stessi.
In realtà, così facendo, ci si perde una grossa fetta di esperienze e di vita; evitando di aprirsi a determinate cose, pensando di saperle o di poterle approcciare senza affondarci dentro, ci limitiamo semplicemente ad ingrassare una Importanza eccessiva che diamo a noi stessi. Questa vale sia per chi legge solo testi scientifici e per chi legge solo gossip.. e tutte le sfumature di mezzo.
Nel momento in cui smettiamo di dare eccessiva importanza a certe cose, queste cominciano a fluire meglio... ad esempio: smetto di pensare al mio datore di lavoro in maniera sudditante e comincio a vederlo come essere umano, lo spoglio dell'importanza che gli davo e non lo subisco più.
Così nel momento in cui smettiamo di farci pre-concetti cominciamo a comprendere meglio chi ama ciò che noi non consideriamo importante. E per magia tutto appare come qualcosa da verificare, scoprire.

Come si diceva sopra, non può essere tutto importante nello stesso momento, ma lo deve essere nel momento in cui lo facciamo e dedichiamo il nostro tempo nel farlo.

Poi c'è un'altra questione.
Spesso il banale è qualcosa di scontato, ma scontato per chi?
Per chi lo espone o per chi lo riceve?
Se chi lo riceve non riesce ad afferrarlo e/o a capire un concetto esposto che da chi lo esprime ritenendolo banale, ecco che semplicemente decade il concetto di banale perchè non lo è per chi lo riceve.
Se ci ponessimo in una condizione di neutralità rispetto a qualsiasi cosa potremmo più facilmente abbandonarci riuscendo ad entrarci sia nel farla (azione importante/banale) che nel riceverla (discorso importante/banale).

Quindi alla fine togliere un pò di importanza all'immagine che abbiamo di noi rende importanti le cose che facciamo e viviamo.
Sole non è connesso  
 


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