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Vecchio 06-05-2006, 18.27.00   #1
Kael
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Predefinito I Sogni

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(prossimamente discussione sui sogni: normali, lucidi e da "svegli")
Ok, intanto apro io..

I sogni sono certamente la dimostrazione che esistono vari livelli di "attenzione" nell'uomo... Infatti, nonostante sia provato che l'attività cerebrale non smetta mai di funzionare anche durante il sonno, si ricordano solo certe parti di essa, a cui diamo appunto il nome di sogni.
Il resto, pur vivendolo, ci sfugge...

Durante il sonno, il corpo dorme e gli stimoli esterni sono ridotti al minimo... si perde coscienza in questa attenzione, e l'uomo sprofonda nel Silenzio. La mente non è più attenta ai sensi fisici... niente più vista, niente più tatto, niente di niente... Silenzio assoluto.
Questo lo vedo come un primo passaggio ad una diversa attenzione... più interna se vogliamo, che ci fa "sentire" un mondo (quello interiore appunto) che nella vita quotidiana viene di solito messo in secondo piano a causa del "rumore" esterno..
Qua iniziamo a sognare... diversi stati di coscienza, dal più confuso fino a quello perfettamente cosciente, il sogno lucido, in cui siamo consapevoli di "dove" ci troviamo...

Thread attinente a Silenzio e Attenzioni
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Ultima modifica di Kael : 06-05-2006 alle ore 18.33.47.
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Vecchio 07-05-2006, 04.10.06   #2
jezebelius
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Ad una prima analisi possiamo dire quindi che ci si " immerge " all'interno di se, per spostare l'attenzione ad un livello più " basso ".
Il messaggio, o i messaggi, che derivano dall'aver vissuto in maniera onirica sono riconducibili agli " insegnamenti " che in quel piano determinato assumono una valenza.
Tale risulta differente qualora si riporti il tutto ( anche se in maniera parziale giacchè poco si ricorda per certi versi ) nella prima attenzione, dunque nel mondo esterno.
La confusione, secondo me, che deriva dal riportare il vissuto sotto intende il non completo sviluppo per la comprensione del messaggio trasmesso.
Questo inevitabilmente rimarrà " inerte " fin quando non si sarà sviluppata la capacità di comprendere, quello che rappresenta la sostanza la quale abbisogna di essere decodificata.
Questa operazione si pone però solo attraverso la chiave( di lettura ) costruita con l'attenzione.
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Vecchio 10-05-2006, 11.44.07   #3
Uno
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Se vogliamo definire i sogni usando i parametri delle attenzioni il sogno è meno uno....
Zero è attenzione zero.. dormire completamente, percezione zero... meno uno è "l'opposto" di uno...
Io preferisco dire che il mondo del sogno è il nostro mondo interno soggettivo, il mondo esterno è oggettivo, e definito da tutte le soggettività... se la somma delle volontà degli esseri della Terra volessero un pianeta quadrato, la Terra diverebbe quadrata.... ok è un esempio limite ed esagerato... anche perchè c'è anche una volontà della Terra a prescindere dalle "cellule" che la compongono... altrimenti diveniamo dei tumori... ma sto svicolando fuori tema... torniamo in carreggiata.
Il mondo interno cioè il sogno è interamente costruito da noi, lo soggettiviziamo... siamo attori e registi, anche se non siamo consapevoli della regia se non impariamo un particolare tipo di sogno definito di solito lucido..
Sono staccati i due mondi? No... essi confluiscono uno nell'altro... e spesso ci sono persone che camminano sognando e a volte persone che dormendo (intendo processo fisico di distacco dai sensi corporei materiali) sono oggettive... diciamo che la condizione "normale", più comune... è uno stato di sogno in cui più o meno versa tutta l'umanità... per questo per fare un esempio hanno successo fenomeni come telenovelas, calcio, politica senza scopo etc etc.....
Come camminando ci si può isolare nel proprio mondo di sogno... anche sognando si può incontrare altri individui... come ho scritto sopra i confini sono sfumati.
Il prossimo giro potremmo distinguere vari tipi di sogni (e altre cose) , esempio quelli fisiologici... dell'anima... terapeutici... di istruzione... di contatto.... etc etc anche se poi alla fine confluiscono tutti nella stessa cosa.
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Vecchio 10-05-2006, 12.13.54   #4
Kael
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Dal momento che l'attenzione nel mondo soggettivo va al contrario, ossia meno uno, meno due, etc.. si può dire che sia speculare al mondo oggettivo.. Pertanto, se si riesce ad alzare di 3 tacche la prima attenzione nel mondo oggettivo, allora -3 sarà il limite massimo nel mondo soggettivo?
Analogamente, se si riesce ad avere qualche piccola esperienza nella seconda attenzione, la si avrà contemporaneamente sia dentro che fuori... sia soggettivamente che oggettivamente, giusto?
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Vecchio 10-05-2006, 12.56.07   #5
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Dal momento che l'attenzione nel mondo soggettivo va al contrario, ossia meno uno, meno due, etc.. si può dire che sia speculare al mondo oggettivo.. Pertanto, se si riesce ad alzare di 3 tacche la prima attenzione nel mondo oggettivo, allora -3 sarà il limite massimo nel mondo soggettivo?
Analogamente, se si riesce ad avere qualche piccola esperienza nella seconda attenzione, la si avrà contemporaneamente sia dentro che fuori... sia soggettivamente che oggettivamente, giusto?
No sono cose diverse... ho detto meno 1 per cercare di esprimere che è complementare (solo per il soggettivo-oggettivo) al più 1, 2 o 3... in realtà in un comune sogno già tocchi tutti gli aspetti complementari delle tre attenzioni... sempre restando nel tuo unico mondo soggettivo... se vogliamo possiamo dire che il sogno è una 4° attenzione... ma non è esatto... perchè appunto raccoglie cose dalle 3 "canoniche" ma le viviamo soggettivamente... cioè elaboriamo degli stimoli che riceviamo da queste tre attenzioni e che non siamo in grado di vedere coscientemente... per questo l'arte del sogno lucido per alcune costituzioni psicofisiche può essere di aiuto... in un certo senso è come provare a volare con un simulatore di volo... solo che questo simulatore riceve segnali veri da un veicolo che si muove realmente nell'aria... non so se si capisce.....
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Vecchio 10-05-2006, 13.13.52   #6
Kael
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No sono cose diverse... ho detto meno 1 per cercare di esprimere che è complementare (solo per il soggettivo-oggettivo) al più 1, 2 o 3... in realtà in un comune sogno già tocchi tutti gli aspetti complementari delle tre attenzioni... sempre restando nel tuo unico mondo soggettivo... se vogliamo possiamo dire che il sogno è una 4° attenzione... ma non è esatto... perchè appunto raccoglie cose dalle 3 "canoniche" ma le viviamo soggettivamente... cioè elaboriamo degli stimoli che riceviamo da queste tre attenzioni e che non siamo in grado di vedere coscientemente... per questo l'arte del sogno lucido per alcune costituzioni psicofisiche può essere di aiuto... in un certo senso è come provare a volare con un simulatore di volo... solo che questo simulatore riceve segnali veri da un veicolo che si muove realmente nell'aria... non so se si capisce.....
Ecco vedi, pensavo fosse un'ovvietà e invece ho fatto bene a chiedere..
Ora è chiaro, grazie.
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Vecchio 20-08-2006, 02.09.25   #7
Kael
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Vi siete mai accorti che in sogno, quando incontriamo una persona morta che conoscevamo, non siamo per nulla stupiti di vederla, ma anzi ci appare del tutto normale ritrovarla nella nostra "vita quotidiana"? Non voglio parlare di come la mente elabora la cosa, anche se si potrebbe obiettare che ci appare normale ritrovarla perchè nel sogno utilizziamo i ricordi di quando era appunto viva... Se questo però fosse vero, anche il ricordo che essa è morta dovrebbe essere presente... E invece no, ne a me ne ad altri è mai capitato di stupirsi nel ritrovare in sogno qualcuno che ci ha lasciato... Forse perchè nel nostro io più profondo abbiamo la consapevolezza che... nulla muore e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma?

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Vecchio 21-08-2006, 02.33.24   #8
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Vi siete mai accorti che in sogno, quando incontriamo una persona morta che conoscevamo, non siamo per nulla stupiti di vederla, ma anzi ci appare del tutto normale ritrovarla nella nostra "vita quotidiana"? Non voglio parlare di come la mente elabora la cosa, anche se si potrebbe obiettare che ci appare normale ritrovarla perchè nel sogno utilizziamo i ricordi di quando era appunto viva... Se questo però fosse vero, anche il ricordo che essa è morta dovrebbe essere presente... E invece no, ne a me ne ad altri è mai capitato di stupirsi nel ritrovare in sogno qualcuno che ci ha lasciato... Forse perchè nel nostro io più profondo abbiamo la consapevolezza che... nulla muore e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma?


Interessante questa discussione sui sogni.....non me la ricordavo o mi era sfuggita

Anche a me capita di tanto in tanto di vedere persone morte e non mi meraviglio per niente, anche se però, diversamente da come tu dici, io, nel sogno, ero consapevole del fatto che quella persona fosse morta nella realtà oggettiva, o perlomeno quella che noi crediamo sia la realtà, però al contempo, mentre la vedevo, la sentivo del tutto viva e presente, ovvero sapevo che in quell'altra realtà parallela continuava ad esistere e aveva deciso di manifestarsi per darmi qualche messaggio.
Ma questo è possibile? Da quanto ne so non certo tutti i trapassati sopravvivono alla morte fisica, vivendo ancora in quel mondo parallelo, ma allora questi sogni sono solo illusione, e quindi, come dice kael, potrebbe essere solo frutto dei nostri ricordi e prodotto della nostra fantasia?

Eppure nel mondo onirico si vive tutto in modo intenso e vivido, talvolta molto più che nella vita 'reale', basti pensare che nel sogno tutto ciò che viene pensato è già attuato, per es. se desidero di voler volare, pensando di non riuscirci o non farcela, non ci riuscirò, ma nel momento in cui sarò sicura di poterlo fare, lo farò senza alcuna difficoltà.
Questo significa che in quel mondo parallelo, in quella 'attenzione', tutto è possibile, l'importante è che vi sia l'intento puro di fare qualcosa, e quelli che sono i nostri desideri potranno essere trasformati in 'realtà' onirica, ma per molti versi più reale e intensa di quella oggettiva.
Possiamo dire che sia meno 'reale'? Oppure la vita è sogno?
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Vecchio 21-08-2006, 14.58.32   #9
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Anche a me capita di tanto in tanto di vedere persone morte e non mi meraviglio per niente, anche se però, diversamente da come tu dici, io, nel sogno, ero consapevole del fatto che quella persona fosse morta nella realtà oggettiva, o perlomeno quella che noi crediamo sia la realtà, però al contempo, mentre la vedevo, la sentivo del tutto viva e presente, ovvero sapevo che in quell'altra realtà parallela continuava ad esistere e aveva deciso di manifestarsi per darmi qualche messaggio.
Ma questo è possibile? Da quanto ne so non certo tutti i trapassati sopravvivono alla morte fisica, vivendo ancora in quel mondo parallelo, ma allora questi sogni sono solo illusione, e quindi, come dice kael, potrebbe essere solo frutto dei nostri ricordi e prodotto della nostra fantasia?
beh, pur ammettendo che esistono sogni e sogni e che adesso faccio un discorso parziale, dovremmo ricordarci che quando sognamo siamo immersi nel nostro subconscio, quindi una realtà ancora più soggettiva (e impermanente) di quella in cui crediamo di essere svegli (ma dormiamo in piedi ).
Da questo punto di vista, quando sognamo un defunto, prima di tutto dovremmo chiederci che significato ha lui per noi, che ruolo svolge/ha svolto dentro di noi, quali le funzioni che gli abbiamo inconsapevolemente demandato... insomma, che cosa ci rappresenta.
Ovvero perchè il nostro suby sta usando quella figura e non un'altra.

Questo prima di voler subito trasportare la soggettività in oggettività e farci domande sul fatto se è lui che appare, se vive ancora e roba simile... modo sicuro per raccontarci un sacco di balle, dormire ancor più profondamente e, soprattutto, continuare bellamente a non ascoltare quel che suby fa di tutto per dirci... più che chiedersi come è possibile (lo è dato che accade) è da chiedersi perchè... come ci può essere utile...
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Vecchio 21-08-2006, 16.39.58   #10
jezebelius
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beh, pur ammettendo che esistono sogni e sogni e che adesso faccio un discorso parziale, dovremmo ricordarci che quando sognamo siamo immersi nel nostro subconscio, quindi una realtà ancora più soggettiva (e impermanente) di quella in cui crediamo di essere svegli (ma dormiamo in piedi ).
Da questo punto di vista, quando sognamo un defunto, prima di tutto dovremmo chiederci che significato ha lui per noi, che ruolo svolge/ha svolto dentro di noi, quali le funzioni che gli abbiamo inconsapevolemente demandato... insomma, che cosa ci rappresenta.
Ovvero perchè il nostro suby sta usando quella figura e non un'altra.

Questo prima di voler subito trasportare la soggettività in oggettività e farci domande sul fatto se è lui che appare, se vive ancora e roba simile... modo sicuro per raccontarci un sacco di balle, dormire ancor più profondamente e, soprattutto, continuare bellamente a non ascoltare quel che suby fa di tutto per dirci... più che chiedersi come è possibile (lo è dato che accade) è da chiedersi perchè... come ci può essere utile...
Il problema - se di problema si tratta - è che nella maggioranza dei casi, quando si sogna un defunto, si fa molta difficoltà a " ricordarsi " che si tratta del proprio Subconscio il quale vuole trasmettere qualcosa, probabilmente a causa della particolare " sensazione " che l'evento onirico lascia. Sensazione che ad ogni modo dovrebbe essere oggetto di " ricerca " secondo me.
Non parliamo poi di persone particolarmente mistiche.
Partendo dunque da questa attribuzione di significato per certi versi erronea ma per altri, invece, mi pare che rivesta un particolare contenuto, tanto da " condizionare " la vita quotidiana ( ad esempio considerando il sogno particolarmente rilevante, come un uomo di chiesa, rimanendo in ambito mistico, che " chiama " all'opera o al più un defunto che preannuncia un evento particolare,questo potrebbe appunto condizionare l'agire dell'individuo interessato ), ci si trova, in conclusione, a fare i conti con una parte di noi che intende mandarci un segnale.
Tale segnale, in sintesi, è la risultante di quell' " indirizzo interno " che per il singolo rappresenta la strada indicata dal proprio Subconscio.
E' ovvio che questo deve essere decodificato ma spesso ci si ferma alla forma più che al contenuto, affievolendone da un lato la comunicazione originaria ed attribuendone, dall'altro, una per cosi dire alternativa: si pone in evidenza una fondamentale mancanza di interpretazione dell'evento.
Ancor più nello specifico mi sembra che l'essere condizionati dalla forma attraverso la quale si " materializzano " i sogni sia la regola mentre, all'opposto, il contenuto oggettivo rappresentando altro, per pervenire al quale abbisogna secondo me al contempo di razionalità e sensibilità, viene completamente disatteso, o mi sbaglio?
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Vecchio 23-08-2006, 06.48.32   #11
MaxFuryu
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l'ultima volta che mi è successo di sognare un defunto mi sono trovato in sogno molto confuso: non sapevo se fosse morto davvero o no, credo che essendo uno stato differente dalla veglia, si abbiano dei tipi di memoria separati, (probabilmente sto dicendo una stupidagine, non prendetelo come affermazione, masolo come deduzione) questo perchè in alcuni sogni si riescono a ricordare sogni passati che da svegli risulterebbe impossibile farlo, e lo stesso è difficile ricordare mentre si sogna cosa si è fatti da svegli.
durante la giornata ci troviamo spesso a fantasticare o a lasciare la mente vagare, magari anche inconsapevolmente o mentre si sta facendo qualcosa e non si fa caso alla mente, per quel minimo che sono riuscito ad osservare immagino che nello stato in cui ci si trova mentre si dorme tutto quello che immaginiamo ci si materializza agli occhi , ma logicamente non avendo stimoli esterni i pensieri saranno abbastanza diversi da quelli del giorno.
per questo credo che dato che nessuno si è mai meravigliato di aver trovato una persona defunta nei suoi pensieri di giorno, non ci si meravigli nenache di notte, magari ci accorgiamo dell'incongruenza ma solo perchè dormiamo sia di giorno che di notte
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Vecchio 23-08-2006, 17.53.11   #12
sitael
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Nei sogni si vive tutta un'altra vita...avolte i sogni sono i nostri desideri nascosti nel nostro inconscio...
Se una persona non sogna dicono che puo pure morire non so se è vero questo.....
Avolte si sognano cose belle che voresti non svegliarti più altre volte invece si sognano cose brutte che quando ti risvegli ti ritrovi inpaurita...
Secondo me i sogni ci portano nel nostro inconscio ci portano in vie nascoste della nostra mente.....


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Vecchio 23-08-2006, 19.40.44   #13
Haamiah
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Da questo punto di vista, quando sognamo un defunto, prima di tutto dovremmo chiederci che significato ha lui per noi..........
Ovvero perchè il nostro suby sta usando quella figura e non un'altra.

Questo prima di voler subito trasportare la soggettività in oggettività e farci domande sul fatto se è lui che appare, se vive ancora e roba simile... modo sicuro per raccontarci un sacco di balle, dormire ancor più profondamente e, soprattutto, continuare bellamente a non ascoltare quel che suby fa di tutto per dirci... più che chiedersi come è possibile (lo è dato che accade) è da chiedersi perchè... come ci può essere utile...
Sono perfettamente d'accordo con Ray.....infatti a prescindere dallo spunto che mi ha dato Kael, riguardo a quanto sia più o meno 'vivo' il morto, ciò che più conta è capire, se ci ha dato un messaggio, cosa realmente stava cercando di comunicarci.....anche perchè penso che sognare un defunto, cosa che non capita tutti i giorni, almeno a me, abbia una valenza simbolica senz'altro molto importante......
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Vecchio 24-08-2006, 02.24.42   #14
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A parte sognare i defunti, mi sembra importante invece analizzare i differenti tipi di sogni, anche se da qualche parte, non ricordo dove, qualcosa era già stata detta al riguardo.

Quando sogniamo, ovvero quando ci troviamo nella cosidetta fase REM(dall'inglese 'rapid eye movement'), ci troviamo in quella fase non di sonno profondo, quindi quando la nostra coscienza, svincolata da qualunque condizionamento esterno, è tuttavia più che 'attiva' e in contatto con le sue parti più nascoste-profonde, e in questa fase ci arrivano tutti i messaggi che essa tenta di comunicarci.
Il punto è che essa non comunica usando un linguaggio facilmente accessibile, ma talvolta i simboli, le immagini che essa usa vanno interpretati e decodificati, e spesso sono talmente intricati che la decodifica non è certo delle più facili......
Domanda: perchè il suby è così complicato? Se per es. vuole dirci, hey bello, ma ti sei accorto quanto sei st.....non farebbe prima? E invece no, se noi non siamo pronti ad accettare di essere degli st, ci va soft, delicatamente, e batti e ribatti, a meno di non essere proprio troppo troppo duri, prima o poi lo dovremmo capire.

Poi non ci sono solo sogni che necessariamente comunichino qualcosa,
ma talvolta si fanno sogni che non hanno ne capo ne coda, la cui interpretazione penso risulti difficile anche al migliore analista, vabbeh poi si può sempre inventare......

Ci sono poi sogni che semplicemente rispecchiano la quotidianità, i quali apparentemente sembrano di scarso rilievo, ma penso che stando attenti, cosa che purtroppo molto poco si fa, anche da questi si potrebbero estrapolare importanti messaggi.

Poi ci sono i cosidetti sogni premonitori, ma ritengo che questi meritino un discorso a parte, ora non mi viene niente(meglio ne ho già dette troppe di st , chissà stanotte il mio suby si vendicherà )
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Vecchio 24-08-2006, 09.05.26   #15
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Per me ogni sogno a suo signifaco...
Come sognare i defunti per me significa che loro mandanno un grande messagio ed è quello che esiste qualcos'altro dopo la morte,quando sognamo un nostro caro che non c'è più lui sa tutto di noi...come se ci guardasse in qualche modo...
Comunque i sogni secondo me sono le nostre verità nascoste....


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Vecchio 24-08-2006, 11.07.35   #16
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Forse si...hai ragione ma nn credo ci si possa basare solo su questo, nel senso che ogni circostanza, pure e soprattutto nel sogno, ha un suo significato a
" livelli ".
Questo potrebbe significare che la parte interiore di noi ci sta dicendo qualcosa ed in base a ciò che siamo in quel momento attribuiamo il significato che " corrisponde " ,o meglio collima, col grado ( livello ) nel quale ci troviamo.
Molto spesso ci si ferma al primo significato condizionando, se pure indirettamente, quello che siamo mentre invece, forse non si sa, che ce ne sono altri ( di significati ) che dovrebbero essere indagati.
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Purtroppo io non ricordo mai i sogni che faccio... mi sveglio la mattina senza avere ricordo dei sogni fatti la notte prima... sono rari i sogni che ricordo... Credo che i sogni per qualcuno siano una modalita'... un medium... un tramite... per interagire con il sub-conscio... e come tale le modalita' e le interpretazioni sono puramente soggettive.
Pero' io "sogno" quando sono "sveglio"... (intendo quando non sono a letto che dormo)... mi arrivano immagini, suoni, ispirazioni, durante il giorno... dire cosa siano non lo so'... sub-conscio individuale... sub-conscio collettivo... energie... entita'... chissa'?
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Il punto è che essa non comunica usando un linguaggio facilmente accessibile, ma talvolta i simboli, le immagini che essa usa vanno interpretati e decodificati, e spesso sono talmente intricati che la decodifica non è certo delle più facili......
Domanda: perchè il suby è così complicato? Se per es. vuole dirci, hey bello, ma ti sei accorto quanto sei st.....non farebbe prima? E invece no, se noi non siamo pronti ad accettare di essere degli st, ci va soft, delicatamente, e batti e ribatti, a meno di non essere proprio troppo troppo duri, prima o poi lo dovremmo capire.
Questa domanda ci collega al discorso che stavamo facendo in "paese delle banane".

In realtà non è vero che il sogno si esprime in modalità diverse dalle nostre solite. Sono solamente diverse da quelle che usiamo per analizzare.

Se lasciamo andare la mente il pensiero va per immagini e associazioni... ovvero proprio come nel sogno. E' solo quando ragioniamo (o penasimo di farlo) che il pensiero assume un aspetto discorsivo. Semplicemente suby se ne sbatte dei discorsi... mi sa che li trova inadeguati...

Infatti con un sistema simbolico si può comunicare molto di più, o meglio si può comunicare a più livelli... e questo da a tutti (tutte le parti di noi) una possibilità di accesso.

Ma in realtà il pensiero discorsivo, a cui siamo tanto affezionati, è una modalità aggiunta. E da esso che deriva l'idea secondo me assurda di "analizzare i sogni". Significa ridurli a discorso, ovvero perdere tutto il contenuto simbolico, e quindi vivo, degli stessi.

Come è stato già detto in linea di massima i sogni sono soggettivi e quindi parlano al soggetto il quale è quindi lui che deve inter-pretarli per Comprenderli.

Anche Jung, pur da analista, ribadisce bene che se si fa un'analisi del sogno si deve sempre tener presente che è una delle analisi possibili e che se ci si fissa si rischia di perdere tutto il resto... del messaggio di suby.

Concludendo, il suby ci sembra complicato perchè cerchiamo di capirlo con uno strumento non adeguato: la mente... di solito neanche tutta, ma solo la parte razionale.
Il sogno andrebbe prima di tutto ascoltato...
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Vecchio 24-08-2006, 14.38.16   #19
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Il sogno andrebbe prima di tutto ascoltato...
Dico la mia anche se non mi intendo di psicologia etc.
Sogno spesso ma ho avuto esperienza di sogni e sogni, nel senso che non erano tutti uguali. Non voglio ora parlare dei sogni lucidi che mi è capitato di avere quando non lasciavo durante il giorno che la mente vagasse come una pazza dove voleva...
Ma dei comuni sogni che penso abbiano tutti, alcuni erano talmente potenti che mi svegliavano e quello che mi lasciavano oltre al ricordo era la sensazione...modificavano il mio sentire interno...come un'esperienza fatta di giorno, al di là di ciò che avevo visto e riscontrato in esso. Inoltre mi capitano sogni ricorrenti legati allo stato d'animo e li interpreto come un qualcosa che andrebbe modificato ...come un richiamo a cambiare qualcosa...beh non so spiegarlo meglio sorry.
E' questo che intendi Ray quando dici che andrebbero ascoltati?
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Vecchio 24-08-2006, 14.52.49   #20
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Dico la mia anche se non mi intendo di psicologia etc.
Sogno spesso ma ho avuto esperienza di sogni e sogni, nel senso che non erano tutti uguali. Non voglio ora parlare dei sogni lucidi che mi è capitato di avere quando non lasciavo durante il giorno che la mente vagasse come una pazza dove voleva...
Ma dei comuni sogni che penso abbiano tutti, alcuni erano talmente potenti che mi svegliavano e quello che mi lasciavano oltre al ricordo era la sensazione...modificavano il mio sentire interno...come un'esperienza fatta di giorno, al di là di ciò che avevo visto e riscontrato in esso. Inoltre mi capitano sogni ricorrenti legati allo stato d'animo e li interpreto come un qualcosa che andrebbe modificato ...come un richiamo a cambiare qualcosa...beh non so spiegarlo meglio sorry.
E' questo che intendi Ray quando dici che andrebbero ascoltati?
Questo cosa?

PS: certo che ci sono sogni più intensi e sogni meno intensi, così come da svegli ci sono esperienze più intense ed esperienze meno intense... certe volte intere giornate scorrono senza lasciare segni e magari un paio di minuti poi lasciano segni che, per intensità, varrebbero anni.

PPS: si, più o meno, intendevo questo... a volte c'è un richiamo, una richiesta... andrebbe prima di tutto ascoltata. Ma anche qui... una cosa è ascoltare qualcuno che ti parla dall'altra stanza mentre guardi la tv e intanto pensi alla cena... altra cosa è Ascoltare...
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Vecchio 24-08-2006, 15.12.47   #21
jezebelius
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Vabbè....proprio perchè c'è la mente in mezzo nella maggior parte dei casi non ci si Ascolta perchè questa vuole dare una spiegazione " razionale ".
Cosi come nel ragionamento e dunque nel ridurre tutto ad un percorso discorsivo, la mente cerca, secondo me, di razionalizzare tutto ciò che le " passa " e mostra la pretesa di filtrare anche le sensazioni inficinadole nel loro contenuto anche modificandole.
Il meccanismo perverso è che ci si convince della spiegazione razionale che si è data e la si assume come certa. in questo potrebbe entrarci anche il " livello " del soggetto che interpreta...no?
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 24-08-2006, 15.18.41   #22
Ray
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Si concordo.

Comunque non vediamo la razionalizazione come la più diabolica delle espressioni umane... daevitare a tutti i costi.
Quel che intendevo è che la mente tende a razionalizzare troppo presto. Prima di avere dati a sufficienza, prima di avere ascoltato... tende a saltare alle conclusioni. Non solo coi sogni.

Poi, come dici tu, tende ad innamorarsi delle sue affrettate conclusioni e cristallizza. Ovviamente cristallizzza l'errore o, nel migliore dei casi, la parzialità delle sue conclusioni.

La ragione è una delle possibilità umane e va usata... l'errore è crederla l'unica valida o l'unica reale.


Poi se imparo ad usarla bene ed in modo appropriato, imparo dunque ad usarla meglio (il mio livello sale) e la prossima volta farò prima, di più e meglio...
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Vecchio 24-08-2006, 15.35.30   #23
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Comunque non vediamo la razionalizazione come la più diabolica delle espressioni umane... daevitare a tutti i costi.
Quel che intendevo è che la mente tende a razionalizzare troppo presto. Prima di avere dati a sufficienza, prima di avere ascoltato... tende a saltare alle conclusioni. Non solo coi sogni.

Poi, come dici tu, tende ad innamorarsi delle sue affrettate conclusioni e cristallizza. Ovviamente cristallizzza l'errore o, nel migliore dei casi, la parzialità delle sue conclusioni.

La ragione è una delle possibilità umane e va usata... l'errore è crederla l'unica valida o l'unica reale.


Poi se imparo ad usarla bene ed in modo appropriato, imparo dunque ad usarla meglio (il mio livello sale) e la prossima volta farò prima, di più e meglio...
Certo....
e come si può allora " interpretare " un sogno partendo dalla non convinzione che le spiegazioni che ci siamo dati e che abbiamo attribuito ( che la mente ha attribuito ) mostrano al massimo un punto di partenza della interpretazione stessa?
Poniamo il caso di un soggetto che, sognando un parente, si " attacca " letteralmente a ciò che questi gli ha comunicato nel sogno, facendosi in tal modo condizionare da questo episodio ( che so gli da i numeri per giocare al lotto o robe così ).
Prima di andare ad investire i suoi risparmi sulla certezza ( che la mente gli ha fatto passare per tale ) della giocata, come fa a muoversi cautamente su questo terreno posto che non possiede alcun indizio per assumere anche altri punti di vista di questo episodio?
Giustamente come dici la ragione c'è e va usata ma va usata anche bene rispetto a come non si fa.
Come faccio a non farmi ingannare?...Senso critico forse?
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Vecchio 24-08-2006, 16.06.30   #24
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La ragione è una delle possibilità umane e va usata... l'errore è crederla l'unica valida o l'unica reale.
Hai ragione!

----------------------------------------
Sta cosa della ragione è talmente radicata nell'uomo che si dice appunto "dare ragione" a qualcuno per intendere che è nel giusto... ma se si comprende che la ragione è una piccola parte delle possibilità umane dovremmo rivedere tutti i nostri giudizi, e l' "aver ragione" non corrisponderebbe più a "essere nel vero", ma possedere appunto la "ragione"...

Ho ragione?
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Vecchio 24-08-2006, 18.39.36   #25
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In realtà non è vero che il sogno si esprime in modalità diverse dalle nostre solite. Sono solamente diverse da quelle che usiamo per analizzare.

Se lasciamo andare la mente il pensiero va per immagini e associazioni... ovvero proprio come nel sogno. E' solo quando ragioniamo (o penasimo di farlo) che il pensiero assume un aspetto discorsivo. Semplicemente suby se ne sbatte dei discorsi... mi sa che li trova inadeguati...
Concordo che razionalizzare non è certo il modo migliiore di capire il subconscio, anzi non lo è affatto, anche perchè appunto un sogno intricato potrebbe essere interpretato in vari modi, come dicevo, a volte, quando non si sa che pesci prendere, un pò di intuito un pò di fantasia e qualcosa vien fuori...

Tuttavia, è vero che senza l'intervento della mente discorsiva anche il pensiero va per immagini, associazioni, proprio come nel sogno, però quello che intendo con esprimersi con modalità differenti è che nel sogno le 'associazioni' 'immagini' e via dicendo sono estemamente più strane e complesse di quelle che possa concepire la mente, lasciata libera di vagare, da 'sveglia', questo almeno per quanto mi riguarda....
Da 'sveglia' non ricordo di avere mai vissuto situazioni nell'immaginazione astruse come quelle del sogno....

Poi c'è da dire che le onde cerebrali di un individuo in fase di veglia e in fase di sogno e sonno sono differenti, passando dalle onde beta della mente vigile, alle onde alfa del rilassamento e sonno leggero, e onde teta e delta che rispettivamente rappresentano la fase di sogno(ispirazione) e le seconde del sonno senza sogni(intuizione); queste ultime possono essere raggiunte in un momento estatico, in cui si entra in contatto con l'Energia Divina, ma questo è discorso a sè.
E' chiaro che passando la nostra 'attenzione' da una modalità ad un'altra, cambierà il nostro livello percettivo....

chi vuole integrare è benvenuto
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