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Vecchio 05-06-2006, 15.22.47   #1
Grey Owl
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Quando entro nel silenzio di me stesso inizio un viaggio... non come turista ma come viaggiatore... il turista sa' che ritornera' alla fine del viaggio... il viaggiatore sa' che parte ma non sa' se tornera'... il viaggio ti puo' cambiare... forse ritornerai o forse sarai portato verso nuovi luoghi... in verita' quando inizio un viaggio mi pongo nello stato del viaggiatore che si meraviglia di tutto come fosse la prima volta... la meraviglia pura... nulla e' scontato come il battito del cuore... come quel momento tra l'inspirazione e l'espirarizone... vi e' un cambio di vita che non e' scontato... nulla e' scontato... tutto e' meraviglioso... tutto e' luce... quanta meraviglia quando non dai per scontato nulla... il testimone silenzioso e' il viaggiatore nello stato di grazia... meravigliato di essere qui e ora...
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Vecchio 23-06-2006, 11.38.52   #2
Uno
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Ma quando riesci porti a casa souvenir?
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Vecchio 23-06-2006, 11.39.51   #3
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Riesci.... esci ri-esci
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Vecchio 23-06-2006, 11.57.04   #4
Grey Owl
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In verita' non chiedo mai nulla... non compro souvenir... non faccio foto... pero' ho il ricordo... ricordo sempre i viaggi che mi hanno lasciato qualcosa dentro... ancora oggi ho un dolce ricordo di San Paulo do Brasil...
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Vecchio 24-06-2006, 09.42.30   #5
Osiride
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Ma quando riesci porti a casa souvenir?
Il silenzio della Mente predispone il "viaggiatore" all'Ascolto.
Se intraprendessi un viaggio con lo spirito di Grey, il mio passo sarebbe "lento" e le cose intorno mi parlerebbero in modo diverso....anzi, è meglio dire che mi accorgerei della cose intorno. Quelle "cose" che diversamente non vedrei, non sentirei, non odorerei, se volessi giungere alla meta correndo in automobile.
Il Silenzio della mente, quindi, è un modo per rallentare i nostri "moti" e permetterci di percepire delle "vibrazioni" che abitualmente non sentiamo.
Sono i "souvenir" del nostro viaggio.
Ciao
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Vecchio 24-06-2006, 09.48.13   #6
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I sogni sono di duplice natura. Quelli che sono il frutto dell'Inconscio superficiale, è quelli che sono invece "profetici" o che attingono al serbatoio profondo del nostro Inconscio. Questi ultimi sono molto utili al ricercatore esoterico perchè ci forniscono indizi di verità universali ed informazioni sul nostro "essere" storico che dorme sotto la patina (maschera) che ci siamo costruiti giorno per giorno.
Come distinguerli?
Segreto.
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Vecchio 24-06-2006, 10.10.52   #7
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Il silenzio della Mente predispone il "viaggiatore" all'Ascolto.
Se intraprendessi un viaggio con lo spirito di Grey, il mio passo sarebbe "lento" e le cose intorno mi parlerebbero in modo diverso....anzi, è meglio dire che mi accorgerei della cose intorno. Quelle "cose" che diversamente non vedrei, non sentirei, non odorerei, se volessi giungere alla meta correndo in automobile.
Il Silenzio della mente, quindi, è un modo per rallentare i nostri "moti" e permetterci di percepire delle "vibrazioni" che abitualmente non sentiamo.
Sono i "souvenir" del nostro viaggio.
Ciao
Una domanda: come si fa a far tacere la mente???
Il viaggio che si compie dentro di sè è pur sempre mentale se poi ci lascia dei ricordi, questi dove vengono impressi se non nella mente????
Il viaggio dentro se stessi è un viaggio dentro il nostro inconscio... prendiamo i sogni.... sono prodotti dalla parte inconscia, inconsapevole di noi, ma talvolta li ricordiamo come fossero reali e restano impressi nella nostra mente consapevole.... e diventano esperienza...
Il viaggio dentro noi stessi è un viaggio dentro l'anima, che ci fa sentire quanto facciamo parte del tutto e quanto è importante che siamo qui ed ora e che grande miracolo è questo !!!!
Queste cose che ho scritto forse si contraddicono a vicenda e forse no, perchè noi nella nostra totalità siamo molto di più di un semplice corpo fisico...

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Vecchio 26-06-2006, 13.12.49   #8
Osiride
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Una domanda: come si fa a far tacere la mente???
Il viaggio che si compie dentro di sè è pur sempre mentale se poi ci lascia dei ricordi, questi dove vengono impressi se non nella mente????
Il viaggio dentro se stessi è un viaggio dentro il nostro inconscio... prendiamo i sogni.... sono prodotti dalla parte inconscia, inconsapevole di noi, ma talvolta li ricordiamo come fossero reali e restano impressi nella nostra mente consapevole.... e diventano esperienza...
La mente è come un placido lago di alta montagna le cui acque sono increspate dal vento e da correnti profonde.
Se arresti il vento, se incanali le correnti verso altro vie, lo specchio d'acqua s'acqueta ed il fondo diventa visibile. Ti sporgi dalla tua barchetta a vela e vedi nel fondo le pagliuzze d'oro ed i pesci nuotare.
Il vento, questa bufera infernal che mai non resta, è il turbinare dei pensieri i quali, persistendo, non ti permettono di Vedere.
Le correnti sotterranee sono le pulsioni profonde, le passioni, che dall'interno intorbidiscono l'acqua.
Blocca i pensieri, smussa le passioni, ed il tuo viaggio all'interno di ciò che tu chiami Inconscio, produrrà il suo frutto. E se sarai fortunata, mentre scruterai il fondo, vedrai anche riflesso sullo specchio dell'acqua il Cielo e le Acque Superiori. Vedrai riflesso il volo degli uccelli, le nuvole vaganti, la luce del Sole che prima non potevi osservare direttamente.
Come si acquieta l'acqua increspata dal vento e dalle correnti?
I pescatori genovesi, quando vanno a pescare, per vedere se vi sono pesci da prendere, buttano dell'olio per appiattire le increspature. Chiamano questa operazione "bulesar".
Trova l'olio e versalo nella tua mente. Questa è la tecnica.
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Vecchio 26-06-2006, 16.23.54   #9
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Osiride ha portato l'esempio del vento come del turbinare dei pensieri... io lo vedo come un cielo azzurro dove si muovono nuvole... i pensieri sono nuvole che si muovono nel cielo azzurro... non fermo il vento o le nuvole... in verita' le osservo e non presto giudizio... arrivano e vanno... ad un certo punto il cielo rimane azzurro...
Bella e' l'immagine del lago... il fondo visibile solo con la calma dell'acqua...
Altre volte ho parlato del testimone silenzioso... e' come se io vedessi me stesso... la mente si quieta e rimane la consapevolezza senza giudizio... il semplice vedere senza prestare giudizio in cio' che vedo...
Prima di partire per il viaggio mi metto comodo... la posizione preferita e' quella zazzen... non mi fanno male le ginocchia e mi viene naturale... mi permette di tenere la schiena dritta anche quando mi addormento...
Poi mi rilasso... in genere comincio i viaggi nelle ore notturne... meno rumori e meno pensieri... poi faccio tre lunghi grandi respiri profondi...
Saluto i miei cari e ringrazio chi mi assite... nel modo piu' naturale... come se partissi per non tornare piu'... nel tempo mi sono reso conto di quanto sia importante il rito e l'intento... se inizio un viaggio lo faccio con tutto me stesso... non per noia o per moda... credo in quello che faccio con tutto me stesso...
Ricordo una meditazione... avevo in mano un cristallo di rocca (quarzo ialino)... premetto che ho un'attrazione per questo tipo di pietra... ad un certo punto mi ritrovai a "precipitare" dentro a un vortice di mille colori... dalle forme svariate... rombi...quadrati... forme geometriche... tipo il vestito di arlecchino... con una velocita' altissima... mi fermai in un luogo con l'orizzonte che pareva un crepuscolo... tante figure attorno a me... immobili... la sensazione era come se fossero in attesa di qualcosa... mi muovevo tra loro... non camminando... con l'intento mi muovevo ma non avevo le gambe... ero un bozzolo... un fuso luminoso... loro erano meno luminosi... direi grigio opachi... mi venne in mente il purgatorio di Dante... all'orizzonte una tenue luce gialla e attorno una nebbia... un'immagine poco felice... poi con l'intento volli tornare indietro e in un lampo aprii gli occhi... con me non portai souverir... non c'erano chioschi in quel luogo...
Spesso vedo le energie intorno alle persone... ombre che si muovono... punti luminosi nell'aria o vicino alle persone... questo accade durante il giorno con gli occhi aperti... ma i viaggi che faccio sono sempre imprevedibili... mentre nei contatti medianici vi e' una sorta di rito in cui tutto rimane "protetto"... nei viaggi puo' succedere di tutto...
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Vecchio 01-07-2006, 09.22.04   #10
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Se arresti il vento, se incanali le correnti verso altro vie, lo specchio d'acqua s'acqueta ed il fondo diventa visibile. Ti sporgi dalla tua barchetta a vela e vedi nel fondo le pagliuzze d'oro ed i pesci nuotare.
Il vento, questa bufera infernal che mai non resta, è il turbinare dei pensieri i quali, persistendo, non ti permettono di Vedere.
Le correnti sotterranee sono le pulsioni profonde, le passioni, che dall'interno intorbidiscono l'acqua.
Blocca i pensieri, smussa le passioni, ed il tuo viaggio all'interno di ciò che tu chiami Inconscio, produrrà il suo frutto. E se sarai fortunata, mentre scruterai il fondo, vedrai anche riflesso sullo specchio dell'acqua il Cielo e le Acque Superiori. Vedrai riflesso il volo degli uccelli, le nuvole vaganti, la luce del Sole che prima non potevi osservare direttamente.
Come si acquieta l'acqua increspata dal vento e dalle correnti?
I pescatori genovesi, quando vanno a pescare, per vedere se vi sono pesci da prendere, buttano dell'olio per appiattire le increspature. Chiamano questa operazione "bulesar".
Trova l'olio e versalo nella tua mente. Questa è la tecnica.

Bellissima immagine... nell'acqua, quando è ferma e tranquilla, senza increspature, oltre a vedere riflesso il cielo e il volo degli uccelli, la luce del sole, posso vedere anche me stessa riflessa come in uno specchio...
Così nella mente chetata del turbinio dei pensieri, si può vedere il proprio vero "io"...


“Ciò che è in basso è come ciò che è in alto, e ciò che è in alto è come ciò che è in basso, per compiere i miracoli della Cosa-Una (di una cosa sola).” Ermete Trismegisto


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Vecchio 01-07-2006, 09.32.49   #11
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Prima di partire per il viaggio mi metto comodo... la posizione preferita e' quella zazzen... non mi fanno male le ginocchia e mi viene naturale... mi permette di tenere la schiena dritta anche quando mi addormento...
Poi mi rilasso... in genere comincio i viaggi nelle ore notturne... meno rumori e meno pensieri... poi faccio tre lunghi grandi respiri profondi...
Saluto i miei cari e ringrazio chi mi assite... nel modo piu' naturale... come se partissi per non tornare piu'... nel tempo mi sono reso conto di quanto sia importante il rito e l'intento... se inizio un viaggio lo faccio con tutto me stesso... non per noia o per moda... credo in quello che faccio con tutto me stesso...
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Spesso vedo le energie intorno alle persone... ombre che si muovono... punti luminosi nell'aria o vicino alle persone... questo accade durante il giorno con gli occhi aperti... ma i viaggi che faccio sono sempre imprevedibili... mentre nei contatti medianici vi e' una sorta di rito in cui tutto rimane "protetto"... nei viaggi puo' succedere di tutto...
Una domanda: viaggi dentro te stesso o fuori te stesso???

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Vecchio 01-07-2006, 10.35.57   #12
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Bellissima immagine... nell'acqua, quando è ferma e tranquilla, senza increspature, oltre a vedere riflesso il cielo e il volo degli uccelli, la luce del sole, posso vedere anche me stessa riflessa come in uno specchio...
Così nella mente chetata del turbinio dei pensieri, si può vedere il proprio vero "io"...


“Ciò che è in basso è come ciò che è in alto, e ciò che è in alto è come ciò che è in basso, per compiere i miracoli della Cosa-Una (di una cosa sola).” Ermete Trismegisto
Eco era una ninfa che riusciva ad incantare con la parola. Zeus se ne avvaleva per distrarre Giunone e poterla così tradire con le altre ninfe. Ma Giunone, scoperto l'inganno, punisce Eco togliendole la possibilità di parlare autonomamente: ella può adesso solo riferire le parole che gli altri pronunciano.
Poi accade che Eco, addolorata per essere stata respinta da Narciso, piange fino a rinsecchirsi e a ridursi a un sasso in prossimità di uno specchio d'acqua. Narciso si trova a passare vicino a questo specchio d'acqua e vede la propria immagine riflessa. Se ne innamora perdutamente. A questo punto egli urla il proprio dolore e la propria infelicità per l'impossibilità di realizzare l'amore nei confronti della propria immagine riflessa.

Questo è il mito di Narciso e di Eco, così come compiutamente raccontato da Ovidio nelle sue Metamorfosi.
Sei particolarmente intuitiva per trasportare questo mito a ciò di cui stiamo parlando.
Giusto per gli amanti del simbolismo, sottopongo queste banali riflessioni.
Eco non è il simbolo della parola che incanta e che crea, ma che ha perduto tale potere?.
Il sasso rinsecchito: non è il Luz Alchemico, o il sasso sopra il quale, assopendosi, ha appoggiato la testa Giacobbe prima di sognare il Signore? Il sasso non è anche la Pietra angolare sulla quale è costruita ogni Cattedrale o la "Occultum Lapidem" degli Alchimisti?
Il pianto di Narciso non è il simbolo del pericolo che corre il Ricercatore che non è capace di "fondere" il "se" con il "Se"?
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Vecchio 01-07-2006, 11.25.48   #13
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Dio è stato molto generoso con me... o se vogliamo vederla diversamente (o complementariamente) la mia anima si deve essere portata qualche buon "bonus" dalla sue vite passate.

I miei genitori (e credo che io stesso li scelsi come tali) sono stati e continuano ad essere razionali e mentali al 100%... mia madre oggi è una persona che diventa ansiosa per le cose più banali, sempre e sempre a ragionare su quel che potrebbe accadere, su quel che qualcuno potrebbe pensare ecc... mio padre ha rinchiuso sentimenti ed emozioni in un baule molto profondo, credo non si ricordi più nè della chiave nè del baule stesso, passa più tempo al giorno di fronte al televisore che con se stesso, a pensare a cose del tutto inutili...

I miei genitori sono sempre stati incapaci di stare solo qualche secondo senza pensare...

Ci fu un periodo, da adolescente, che credetti che qualcosa non funzionasse nella mia testa perchè cominciai (senza nemmeno concepirlo e quindi senza cercarlo) a rendermi conto che sempre più spesso la mia mente taceva... la sua voce scompariva... e rimaneva il silenzio... il vuoto. Per me fu un grande spavento... era qualcosa di inconcepibile per i miei genitori e dunque non mi avevano dato nessun "modello" per inquadrare questa cosa!

Poi cominciarono a "capitare" i libri giusti e capii la fortuna che avevo. I libri confermavano quello che sperimentavo: che io non sono la voce che parla nella mia testa... che la mia coscienza è immensamente più vasta del mio pensiero.

Allo stesso modo considero una gran fortuna quella di avere scoperto, confrontandomi coi miei coetanei, di avere una memoria colabrodo... che m'impedisce - anche se lo volessi - di acquisire le comode sicurezze che sono date da una "solida" cultura nozionistica. Certo ho comunque preso 2 lauree... ma non è che me ne sia rimasto molto!

Che il viaggio sia dentro o fuori per me non fa davvero nessuna differenza... il "fuori" e il riflesso dl nostro "dentro": viaggiando nel mondo fisico ho l'opportunità di capire meglio il mondo interiore e spirituale... viaggiando dentro di me posso acquisire gli strumenti per interpretare quello che accade attorno a me... c'è una continua circolarità tra queste due polarità. Come dentro così fuori è del tutto equivalente al come in alto così in basso.

Amo viaggiare (in entrambi i sensi) con la valigia più piccola possibile (solo bagaglio a mano)... senza pesi che mi condizionino... con la possibilità di muovermi più agevolmente in ogni situazione... senza possibilità di riempirmi di souvenir... come dire, invece di riportarmi dietro tante "dita che indicano la luna" mi porto con me il ricordo della sua visione.

Sono metafore... ma molto molto corrispondenti al vero!
__________________
"Nessuno ha il potere di renderci felici o infelici: siamo noi stessi i soli responsabili della nostra felicità."
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Vecchio 03-07-2006, 22.21.06   #14
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Eco era una ninfa che riusciva ad incantare con la parola. Zeus se ne avvaleva per distrarre Giunone e poterla così tradire con le altre ninfe. Ma Giunone, scoperto l'inganno, punisce Eco togliendole la possibilità di parlare autonomamente: ella può adesso solo riferire le parole che gli altri pronunciano.
Poi accade che Eco, addolorata per essere stata respinta da Narciso, piange fino a rinsecchirsi e a ridursi a un sasso in prossimità di uno specchio d'acqua. Narciso si trova a passare vicino a questo specchio d'acqua e vede la propria immagine riflessa. Se ne innamora perdutamente. A questo punto egli urla il proprio dolore e la propria infelicità per l'impossibilità di realizzare l'amore nei confronti della propria immagine riflessa.

Questo è il mito di Narciso e di Eco, così come compiutamente raccontato da Ovidio nelle sue Metamorfosi.
Sei particolarmente intuitiva per trasportare questo mito a ciò di cui stiamo parlando.
Giusto per gli amanti del simbolismo, sottopongo queste banali riflessioni.
Eco non è il simbolo della parola che incanta e che crea, ma che ha perduto tale potere?.
Il sasso rinsecchito: non è il Luz Alchemico, o il sasso sopra il quale, assopendosi, ha appoggiato la testa Giacobbe prima di sognare il Signore? Il sasso non è anche la Pietra angolare sulla quale è costruita ogni Cattedrale o la "Occultum Lapidem" degli Alchimisti?
Il pianto di Narciso non è il simbolo del pericolo che corre il Ricercatore che non è capace di "fondere" il "se" con il "Se"?
Molto profonde le riflessioni che proponi.... Eco è voce riflessa (alterità), Narciso si innamora della sua immagine riflessa... (pura, totale identità), la quale tuttavia giunge, sia pure paradossalmente, all'estremo di identificarsi con la pura e totale alterità di una immagine riflessa, totalmente irraggiungibile, e i due non possono comunicare...
Alla nascita di Narciso il cieco Tiresia, alla madre che gli chiede se il figlioletto avrà vita lunga, dà questo responso: "solo se non conoscerà se stesso"....
"Ch’io muoia prima che sia di te" sono le parole di Narciso, cui la ninfa fa da eco "Ch’io sia di te", il che può essere inteso come: è necessaria una morte, una profonda metamorfosi prima che sia possibile una congiunzione, questa volta a livello spirituale. La pietra e l’eco, ciò che resta della ninfa, sono i due elementi degli alchimisti: il "fisso" - pietra compatta, nocciolo duro, Verbo - e il "volatile" - il suo riflesso che si propaga.
E’ a questo punto che Narciso resta solo e, rispecchiandosi, "vede" se stesso...
Ma ciò che Narciso vede come fosse se stesso, ciò di cui si innamora, è l’identità tutta di tutte le cose, così come può essere colta solo se si accede alla dimensione universale dell’essere.
Ma per accedere a tale dimensione che è tutt’uno con l’atto di riconoscere se stessi sul piano spirituale, tutt’uno con il Sè, è richiesto di morire ad una dimensione egoica, razionale, racchiusa dall’involucro del corpo. Narciso anela all’abbraccio con il Sè ma questo comporta il sacrificio di sè come individuo particolare.
Perciò per accedere al proprio vero "sè" è necessario far morire l'Ego per poter abbracciare il tutto...

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Vecchio 04-07-2006, 18.42.36   #15
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Sapevo che sapevi.
In questa incapacità/capacità di fondersi con il Vero Sè, risiede la differenza tra ciò che viene definita Via Umida e Via Secca (quantomeno in uno dei modi d'interpretazione di tali Vie).
Nella Via Umida, l'Altro rimane tale ed il Ricercatore si "piega alla sua volontà", lo asseconda, ma ne rimane "schiavo" o, se non ti piace questa parola, "Diacono".
Nella Via Secca, l'Altro diventa una "cosa sola" con il Ricercatore il quale, come dire, opera una sorta di inversione, di capovolgimento delle posizioni. Con un'immagine eloquente, il Cavaliere balza in groppa al destriero.
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Vecchio 05-07-2006, 22.47.48   #16
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Sapevo che sapevi.
In questa incapacità/capacità di fondersi con il Vero Sè, risiede la differenza tra ciò che viene definita Via Umida e Via Secca (quantomeno in uno dei modi d'interpretazione di tali Vie).
Nella Via Umida, l'Altro rimane tale ed il Ricercatore si "piega alla sua volontà", lo asseconda, ma ne rimane "schiavo" o, se non ti piace questa parola, "Diacono".
Nella Via Secca, l'Altro diventa una "cosa sola" con il Ricercatore il quale, come dire, opera una sorta di inversione, di capovolgimento delle posizioni. Con un'immagine eloquente, il Cavaliere balza in groppa al destriero.
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Di due una cosa sola... l'unione degli opposti per giungere all'unità...
Questo è il mistero della vita: di due cose una che si completano a vicenda...

"E poiché tutte le cose sono e provengono da una, per la mediazione di una, così tutte le cose sono nate da questa cosa unica per adattamento."
Ermete Trimegisto

Questo è vero sia dal punto di vista della materia che della ricerca spirituale...

E questa è la via attravero la quale il Ricercatore vuole evolversi e trasformare se stesso da essere inferiore (piombo) ad essere superiore (oro)...

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Vecchio 10-07-2006, 08.42.35   #17
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E questa è la via attravero la quale il Ricercatore vuole evolversi e trasformare se stesso da essere inferiore (piombo) ad essere superiore (oro)...

sempre alla ricerca del "mercurio filosofale" ... qualcuno di voi l'ha trovato?
un saluto
__________________
sarò me stessa, nessuno potrà accusarmi di averlo fatto in modo sbagliato.e

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Vecchio 10-07-2006, 13.20.52   #18
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sempre alla ricerca del "mercurio filosofale" ... qualcuno di voi l'ha trovato?
un saluto
Che domande che fai... ok ho trovato un negozietto che lo vende in confezioni pronte all'uso, però non accetta denaro, non accetta carte di credito e non ti dice come pagarlo...
Non so se darti l'indirizzo....

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Vecchio 10-07-2006, 13.21.49   #19
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Cara Lupa, nessuno (nè qui, nè altrove) risponderà mai a questa domanda.
In ogni caso, ti dico questo. Il vero problema non è "trovare" il mercurio, ma "prenderlo".
Prova a rompere un termometro classico, e prova a prendere le "palline" di mercurio che si formano. Vedrai che è impossibile con le semplici dita.
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Vecchio 10-07-2006, 13.22.32   #20
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Ciao Uno...abbiamo risposto contemporaneamente.
Buon segno.
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Vecchio 10-07-2006, 14.58.26   #21
griselda
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Premetto che non conosco l'Alchimia, ma ciò che è stato detto sul mercurio, mi ha riportato alla mente un episodio capitatomi qualche tempo fa. Mi cadde il termometro e subito mi apprestai a raccogliere le palline che si erano sparse sulle piastrelle, ma come le toccavo si sparpagliavano e si dividevano ulteriormente.Quindi decisi di prendere un catonicino e con l'aiuto di un altro feci scivolere le stesse su quello che tenevo orrizontalemnte; riuscii a raccoglierle. Poi un gesto avventato ed ecco riversarle tutte sul braccio e sulla mano, risultato: anello e bracciale d'oro rovinati! Le piccole particelle di mercurio erano diventate tutt'uno con l'oro!
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Vecchio 17-07-2006, 17.49.48   #22
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La mente è come un placido lago di alta montagna le cui acque sono increspate dal vento e da correnti profonde.
Se arresti il vento, se incanali le correnti verso altro vie, lo specchio d'acqua s'acqueta ed il fondo diventa visibile. Ti sporgi dalla tua barchetta a vela e vedi nel fondo le pagliuzze d'oro ed i pesci nuotare.
Il vento, questa bufera infernal che mai non resta, è il turbinare dei pensieri i quali, persistendo, non ti permettono di Vedere.
Le correnti sotterranee sono le pulsioni profonde, le passioni, che dall'interno intorbidiscono l'acqua.
Blocca i pensieri, smussa le passioni, ed il tuo viaggio all'interno di ciò che tu chiami Inconscio, produrrà il suo frutto. E se sarai fortunata, mentre scruterai il fondo, vedrai anche riflesso sullo specchio dell'acqua il Cielo e le Acque Superiori. Vedrai riflesso il volo degli uccelli, le nuvole vaganti, la luce del Sole che prima non potevi osservare direttamente.
Come si acquieta l'acqua increspata dal vento e dalle correnti?
I pescatori genovesi, quando vanno a pescare, per vedere se vi sono pesci da prendere, buttano dell'olio per appiattire le increspature. Chiamano questa operazione "bulesar".
Trova l'olio e versalo nella tua mente. Questa è la tecnica.
Un saluto ad Osiride ed a tutti voi!
La ricerca della tecnica mi riporta alla mente, quell'abitudine che si è persa di calmarsi tramite quelle filastrocche tipo : "oggi seren non è doman seren sarà se non sarà seren si rasserenerà." Era un modo di tacitare la mente e non pensare a ciò che ci si apprestava a compiere.
Quindi faccio un salto ed arrivo ai Mantra "filastrocche" di tipo diverso.
Preghiere usate per il Rosario con lo stesso scopo.
E' a questo che ti riferisci con Olio da versare nella mente?
Oppure sono lontana.
Grazie
griselda non è connesso  
Vecchio 17-07-2006, 18.49.42   #23
Osiride
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Un saluto ad Osiride ed a tutti voi!
La ricerca della tecnica mi riporta alla mente, quell'abitudine che si è persa di calmarsi tramite quelle filastrocche tipo : "oggi seren non è doman seren sarà se non sarà seren si rasserenerà." Era un modo di tacitare la mente e non pensare a ciò che ci si apprestava a compiere.
Quindi faccio un salto ed arrivo ai Mantra "filastrocche" di tipo diverso.
Preghiere usate per il Rosario con lo stesso scopo.
E' a questo che ti riferisci con Olio da versare nella mente?
Oppure sono lontana.
Grazie
Se mi consenti una personale licenza alchemica, quello che tu suggerisci è l'"Olio Vile"; con ciò intendo dire che quella che tu suggerisci è una tecnica che può effetivamente servire a rasserenare i moti della mente.
Ma imparerai che questa tecnica, magari un pò più affinata, nel tempo non basta più. Per ottenere il risultato migliore ci vuole un altro Olio.
E' l'Olio con il quale è stato "Unto" dal Signore il Maestro Gesù....è l'Olio di Balsamo utilizzato dalla Maddalena per ungere il Maestro Gesù....
L'Olio Divino, cara Griselda, è semplicemente l'Amore.
Se sarai capace di Amare sinceramente e non passionalmente o emotivamente, la Mente non solo si placa, ma si rischiara...il placido lago non solo s'acqueta, ma diventa cristallino.
Osiride non è connesso  
Vecchio 17-07-2006, 19.12.18   #24
griselda
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Originalmente inviato da Osiride
Se mi consenti una personale licenza alchemica, quello che tu suggerisci è l'"Olio Vile"; con ciò intendo dire che quella che tu suggerisci è una tecnica che può effetivamente servire a rasserenare i moti della mente.
Ma imparerai che questa tecnica, magari un pò più affinata, nel tempo non basta più. Per ottenere il risultato migliore ci vuole un altro Olio.
E' l'Olio con il quale è stato "Unto" dal Signore il Maestro Gesù....è l'Olio di Balsamo utilizzato dalla Maddalena per ungere il Maestro Gesù....
L'Olio Divino, cara Griselda, è semplicemente l'Amore.
Se sarai capace di Amare sinceramente e non passionalmente o emotivamente, la Mente non solo si placa, ma si rischiara...il placido lago non solo s'acqueta, ma diventa cristallino.
Le mie parole non possono esprimere quanto il mio cuore in questo momento vorrebbe!
Vorrei poter toccare il Suo Mantello!
Grazie di cuore!
griselda non è connesso  
Vecchio 18-07-2006, 09.16.39   #25
Grey Owl
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Predefinito Quietare la mente

Per quietare la mente devi avere sete... per quietare la mente devi morire... per quietare la mente devi innamorarti... per quietare la mente non devi fare niente... per quietare la mente cerca il testimone... e quando lo avrai trovato uccidilo... in cio' non DEVI... in cio' SEI
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