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Vecchio 04-07-2006, 12.39.40   #1
Kael
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Predefinito Gelosia

Ode alla gelosia - Saffo

Mi par simile agli dei,
quell'uomo che ti siede di fronte
e da vicino t'ascolta parlare dolcemente.
Questo mi fa tremare il cuore nel petto.
Come ti vedo, non mi viene più la voce,
e la lingua mi si spezza,
subito un fuoco sottile mi corre sotto la pelle,
e non vedo più con gli occhi,
e mi rombano gli orecchi, e il sudore gocciola,
e un tremore mi prende tutta,
e io divento più verde dell’erba,
e appaio poco lontana da morte…
__________________

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Vecchio 04-07-2006, 14.00.50   #2
griselda
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Predefinito Antico retagio

È possibile che derivi dalla nostra parte animale, la quale sa che in natura se non sei il più forte ti toccano i resti di questi ultimi…ed in natura a volte vuol proprio dire morte…ma quanto siamo animali?

Certo che questa mia considerazione su una poesia di Saffo...

Ultima modifica di griselda : 04-07-2006 alle ore 14.12.57.
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Vecchio 04-07-2006, 14.42.00   #3
Smashan
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Messaggi: 130
Predefinito

Si, potevi risparmiartela ahah

Grazie Kael, è una delle mie preferite.
Smashan non è connesso  
Vecchio 04-07-2006, 14.56.24   #4
Kael
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Messaggi: 3,153
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da griselda
Certo che questa mia considerazione su una poesia di Saffo...
Oh io invece penso che ci hai azzeccato in pieno...
l'animale che sente di morire se gli vien tolto.... il "cibo"?



PS: Metto anche la libera traduzione di Catullo... mi "suona bene"...

Ille mi par esse deo videtur,
ille, si fas est, superare divos,
qui sedens adversus identidem te
spectat et audit
dulce ridentem, misero quod omnis
eripit sensus mihi: nam simul te,
Lesbia, aspexi, nihil est super mi

lingua sed torpet, tenuis sub artus
flamma demanat, sonitu suopte
tintinant aures, gemina et teguntur
lumina nocte.
otium, Catulle, tibi molestum est:
otio exsultas nimiumque gestis:
otium et reges prius et beatas
perdidit urbes.
__________________

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