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Vecchio 12-07-2006, 16.12.53   #1
Uno
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Predefinito Farmaci da scaffale, perchè non li approvo

Avrete più o meno sentito tutti le ultime svolte sui cambiamenti delle regole sulla vendita dei farmaci, ora alcuni cosidetti da bancone potranno essere venduti in strutture commerciali diverse dalle farmacie, si presume supermercati, quindi non so se per primo dico che questi potrebbero essere chiamati farmaci da scaffale d'ora in poi.
Non sono a conoscenza esattamente di quale tipo di farmaco viene investito dalla nuova regolamentazione comunque sia sono contrario per dei motivi che cercherò di esprimere.
Non sono sicuro che cambi di molto l'effettivo costo che il cittadino va a spendere per l'acquisto, ma sono sicuro che così facendo quei prodotti (farmaceutici, anche se non esattamente quali siano) perderanno nella psiche collettiva il significato di medicinale, questo è già iniziato da decenni con automedicazioni con farmaci rimasti in casa o fattisi prescrivere dal medico su ordinazione (qui hanno una responsabilità anche i professionisti che si sono prestati), conosco persone che al primo accenno di influenza prendono antibiotici che si trovano in casa.... la cosa è peggiorata con l'avvento della pubblicità medicinale: "ti fa male la schiena? Un pastiglia di XXXXX è il dolore scompare", e adesso ancora un gradino con il nuovo tipo di vendita.
Il prossimo quale sarà? Il campioncino dentro il cellophane della rivista? Una scatolina data a fine anno come una volta i barbieri davano l'agendina? CHe altro?

Se non erro negli Stati Uniti esiste da una vita il reparto farmacia nei centri vendita ma c'è l'addetto vendita con un camice... presumo sia un farmacista.
Non sto difendendo la categoria dei farmacisti, non ho nessun collegamento con loro, sto difendendo la non capacità (purtroppo) di capire che non è una liberalizzazione ma un nuovo tipo di schiavitù che avanza lentamente.
Inoltre non è il mio un discorso politico su chi per primo ha fatto questa riforma, sinistra o destra ci si sarebbe arrivati comunque.

Altri spunti... Aspirina... non è niente... ormai la si può prendere come caramella se mi presento in farmacia chiedendone 50 scatole, il farmacista quanto meno mi guarderà perplesso... suppongo che probabilmente per diversi motivi si rifiuterà (credo, spero..) ma se al supermercato riempo il carrello la cassiera cosa può fare oltre che passare il lettore dei codici a barre?
Direte che è ora che l'individuo si assuma le responsabilità, potrei essere d'accordo... ma allora rendiamo libero tutto ma proprio tutto....

Discorso economico, non credo che ci saranno differenze di prezzo enormi, si la grande catena potrà sul quantitativo spuntare un prezzo più basso o diminuire il ricarico tanto guadagnerà sulla quantità, inoltre non deve pagare un laureato per vendere i medicinali, li mette sullo scaffale e amen.

Il discorso prezzo può cambiare solo con delle leggi internazionali nuove sui brevetti, capisco i costi sulla ricerca ma non è giusto che un bene dell'umanità possa essere monopolizzato per decenni in maniera non da garantire il rientro e un onesto guadagno bensì la speculazione, finchè si permetterà la speculazione avremo farmaci dannosi e costosi, se si ritornasse alla ricerca per amore della vita e non per il guadagno, i farmaci realmente utili troverebbero un giusto prezzo alla portata di tanti direttamente e di tutti indirettamente.

Scusate la lunghezza, mi fermo ma ci sarebbe ancora... lascio spazio a voi
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Vecchio 12-07-2006, 18.00.50   #2
moonA
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Sono d'accordissimo con te......succederà come con gli integratori.....da quando si trovano ovunque la gente ne abusa....e anche quelli non fanno certo bene, come fai a sapere se hai carenze di elementi.?...ormai il medico non serve più, è tutto un fai da te!!
Di sicuro non comprerò mai farmaci al supermercato.....già è difficile che li compri in farmacia, evito di prendere roba chimica.
Per me tutto dipende se il progetto farmaci al supermercato avrà successo....e ho proprio paura di sì....poi, dimenticavo, in questo modo i tossicodipendenti potranno rifornirsi tranquillamente di aspirine o altri medicinali che gli servono per la droga!!
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Vecchio 12-07-2006, 20.20.08   #3
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eppure lo scopo è quello di renderci malati e dipendenti in ogni caso
e di qualsiasi cosa...quindi anche di abuso di farmaci...
un gran bel bisnes (si scrive cosi?)....
l' aspirina? si per qualsiasi cosa....se poi ti ritrovi problemi allo stomaco
meglio...se poi c'è da intervenire chirurgicamente meglio ancora....
e le diete fai da te?....e "prendi questo xxx a me ha fatto bene"
cavolo a te.....e che ne sai se io ho il tuo stesso problema?....
e ancora..presente la tiritera che recitano velocemente durante gli
spot dei farmaci? rendono tutto "gioioso" azz...
va bè....
__________________
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la serenità di accettare
le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre
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Vecchio 13-07-2006, 00.56.16   #4
Cat
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Già immagino la gente che fa scorte quando faranno le offerte speciali...perché tanto costa poco e può sempre servire
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Vecchio 13-07-2006, 09.45.08   #5
Uno
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quando faranno le offerte speciali...
Ecco... ma sai che questa cosa mi fa ribrezzo?
E' una di quelle cose che fa vedere chiarmente qando l'umanità dorme....
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Vecchio 13-07-2006, 11.15.11   #6
griselda
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Nel centro commerciale sabato ho visto questo banco, per ora nessun medicinale diverso da ciò che già si trovava in giro per il centro in precedenza. La differenza: si paga li all'inserviente con camice bianco.
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Vecchio 13-07-2006, 12.14.13   #7
lupa
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mi auguro che ci saranno controlli adeguati....
il mio pensiero va ai ragazzi... si d'accordo saranno i farmaci da banco quelli che anche in farmacia puoi acquistare senza ricetta....
ma potranno acquistare senza controllo....l'amico\amica ha preso questo per dimagrire per sballare un pò....lo prendo anch'io....Finirà così?
un abbraccio
__________________
sarò me stessa, nessuno potrà accusarmi di averlo fatto in modo sbagliato.e

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Vecchio 13-07-2006, 16.54.24   #8
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Non sono sicuro che cambi di molto l'effettivo costo che il cittadino va a spendere per l'acquisto, ma sono sicuro che così facendo quei prodotti (farmaceutici, anche se non esattamente quali siano) perderanno nella psiche collettiva il significato di medicinale, questo è già iniziato da decenni con automedicazioni con farmaci rimasti in casa o fattisi prescrivere dal medico su ordinazione (qui hanno una responsabilità anche i professionisti che si sono prestati), conosco persone che al primo accenno di influenza prendono antibiotici che si trovano in casa.... la cosa è peggiorata con l'avvento della pubblicità medicinale: "ti fa male la schiena? Un pastiglia di XXXXX è il dolore scompare", e adesso ancora un gradino con il nuovo tipo di vendita.
Il prossimo quale sarà? Il campioncino dentro il cellophane della rivista? Una scatolina data a fine anno come una volta i barbieri davano l'agendina? CHe altro?

Se non erro negli Stati Uniti esiste da una vita il reparto farmacia nei centri vendita ma c'è l'addetto vendita con un camice... presumo sia un farmacista.
Non sto difendendo la categoria dei farmacisti, non ho nessun collegamento con loro, sto difendendo la non capacità (purtroppo) di capire che non è una liberalizzazione ma un nuovo tipo di schiavitù che avanza lentamente.
Inoltre non è il mio un discorso politico su chi per primo ha fatto questa riforma, sinistra o destra ci si sarebbe arrivati comunque.

Altri spunti... Aspirina... non è niente... ormai la si può prendere come caramella se mi presento in farmacia chiedendone 50 scatole, il farmacista quanto meno mi guarderà perplesso... suppongo che probabilmente per diversi motivi si rifiuterà (credo, spero..) ma se al supermercato riempo il carrello la cassiera cosa può fare oltre che passare il lettore dei codici a barre?
Direte che è ora che l'individuo si assuma le responsabilità, potrei essere d'accordo... ma allora rendiamo libero tutto ma proprio tutto....

Discorso economico, non credo che ci saranno differenze di prezzo enormi, si la grande catena potrà sul quantitativo spuntare un prezzo più basso o diminuire il ricarico tanto guadagnerà sulla quantità, inoltre non deve pagare un laureato per vendere i medicinali, li mette sullo scaffale e amen.

Il discorso prezzo può cambiare solo con delle leggi internazionali nuove sui brevetti, capisco i costi sulla ricerca ma non è giusto che un bene dell'umanità possa essere monopolizzato per decenni in maniera non da garantire il rientro e un onesto guadagno bensì la speculazione, finchè si permetterà la speculazione avremo farmaci dannosi e costosi, se si ritornasse alla ricerca per amore della vita e non per il guadagno, i farmaci realmente utili troverebbero un giusto prezzo alla portata di tanti direttamente e di tutti indirettamente.

Scusate la lunghezza, mi fermo ma ci sarebbe ancora... lascio spazio a voi
Mamma mia quanta carne al fuoco Capo
Ebbene...hai perfettamente ragione e concordo con te ma mi viene da mettere in evidenza alcune cose.
La prima riguarda sicuramente la mancanza di responsabilità che investe le persone in genere.
E' vero al minimo sintomo, anche piccolo, giu con antibiotici ed anti infiammatori per il bene delle industrie che li producono.
Puntualizzo che non sono contro di esse ma semplicemente " le caramelle " dovrebbero fare le caramelle ed i medicinali ritornare al ruolo che a loro compete: non è rensponsabile mischiare le due cose.
In primis, per le conseguene che vanno a creare nell'organismo .
Di solito si pensa, ed a torto, che assumendo un farmaco si vada a curare in maniera mirata quel sintomo..ma sappiamo che lo spettro di azione è ben più esteso, per cui a lungo andare un abuso di questi medicinali può condurre ad effetti collaterali che è bene vengano evitati .
In secundis il discorso economico suppongo che debba essere affrontato anche sotto altro aspetto.
Non si tratta a mio modo di vedere di semplice risparmio ma collegandomi con ciò che dice Cat, nella psiche delle persone l'effetto " sconto " potrebbe provocare una corsa maggiore all'acquisto di un determinato prodotto " da banco ", per il quale adesso paradossalmente, non esite alcun tipo di limitazione, rappresentata prima dalla prescrizione medica o quanto meno dal buon senso del farmacista che per certi versi superviosionava la quantità acquistata.
Il tutto si mette in correlazione con la mancanza di responsabilità sia nel munirsi del farmaco ma soprattutto di auto-somministrarselo, il che non è che rappresenti un roseo andamento della situazione.
Come sempre si vede in atto soltanto l'aspetto speculativo, facendolo passare per una liberalizzazione; il tutto sottointeso dalla mancanza di buon senso, e non solo, che purtroppo spinge " la popolazione " a fare questo ed altro.
Altra cosa che mi pare di fondamentale importanza...le case farmaceutiche e la ricerca.
Collegandomi a ciò che Uno ha detto, è ovvio che la ricerca farmacologica, vuoi per le multinazionali che spingono in un senso e vuoi per la necessità/volontà di aiutare chi ne ha " realmente " bisogno( potenzialmente tutti ), continua ad essere confusa ( in soldoni si ricerca per un motivo ma si presenta sul mercato per un altro ) , tant'è che in conseguenza di un consumo elevato, ad esempio mettiamo 100, di scatole di aspirine io, in quanto multinazionale, per sopperire a tale mancanza, seguendo le leggi economiche, produrrò per l'anno sucessivo 150, aumentando il mio introito in termini di vendita quantitativa, facendo occupare a questa la maggior parte della fetta di mercato.
Quello che sto cercando di dire è che in sostanza, persa la sua " essenziale " qualità, il medicinale, viene offerto in quantità come un qualsiasi prodotto da supermercato; appunto la liberalizzazione crea tale conseguenza.
Non si sta parlando di pasta o qualsiasi altro genere alimentare ma di medicinali che nonostante la limitazione posta delle prescrizioni ( almeno quelle che ancora esistono ) e nonostante la pericolosità di alcuni...si ha " interesse " a vendere oppure in conseguenza di una " nuova ricerca " in campo medico, a produrre la novità, gettandola sul mercato nella logica della concorrenza.
Comprendo che bisogna fare attenzione quando si affrontano questi discorsi ma mi chiedo se, alla luce di un fatturato di un'azienda farmaceutica, non si possano assumere azioni volte alla limitazione della produzione stessa, posto che il " servizio " del medicinale è ben altro rispetto a quello che gli si attribuisce oggi.
Mi rendo conto che quasi utopisticamente questi argomenti possono suiscitare interesse o meno ma di fondo quello a cui bisogna pensare è il bene " vita " il quale è messo in serio pericolo da questo mercato che ragiona soltanto in termini economici, tralasciando gli altri ben più importanti. E' pur vero che il medicinale può salvarla la vita ma è anche vero che il suo utilizzo smisurato e non attento conduce all'effetto opposto e cioè alla morte la quale, se vogliamo ragionare in termini economici e materiali, produce mancati introiti per un paese e dunque per l'economia.
Il profitto raggiunge livelli esorbitanti a scapito della responsabilità la quale non solo è soppiantata ma dovrebbe darsi per scontata in un campo delicato come quello dei medicinali e sopratutto della ricerca.
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 13-07-2006, 21.31.53   #9
alexeievic
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Non sono a conoscenza esattamente di quale tipo di farmaco viene investito dalla nuova regolamentazione comunque sia sono contrario per dei motivi che cercherò di esprimere.
Non sono sicuro che cambi di molto l'effettivo costo che il cittadino va a spendere per l'acquisto, ma sono sicuro che così facendo quei prodotti (farmaceutici, anche se non esattamente quali siano) perderanno nella psiche collettiva il significato di medicinale, questo è già iniziato da decenni con automedicazioni con farmaci rimasti in casa o fattisi prescrivere dal medico su ordinazione (qui hanno una responsabilità anche i professionisti che si sono prestati), conosco persone che al primo accenno di influenza prendono antibiotici che si trovano in casa.... la cosa è peggiorata con l'avvento della pubblicità medicinale: "ti fa male la schiena? Un pastiglia di XXXXX è il dolore scompare", e adesso ancora un gradino con il nuovo tipo di vendita.
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Inoltre non è il mio un discorso politico su chi per primo ha fatto questa riforma, sinistra o destra ci si sarebbe arrivati comunque.

Altri spunti... Aspirina... non è niente... ormai la si può prendere come caramella se mi presento in farmacia chiedendone 50 scatole, il farmacista quanto meno mi guarderà perplesso... suppongo che probabilmente per diversi motivi si rifiuterà (credo, spero..) ma se al supermercato riempo il carrello la cassiera cosa può fare oltre che passare il lettore dei codici a barre?
Direte che è ora che l'individuo si assuma le responsabilità, potrei essere d'accordo... ma allora rendiamo libero tutto ma proprio tutto....

Discorso economico, non credo che ci saranno differenze di prezzo enormi, si la grande catena potrà sul quantitativo spuntare un prezzo più basso o diminuire il ricarico tanto guadagnerà sulla quantità, inoltre non deve pagare un laureato per vendere i medicinali, li mette sullo scaffale e amen.

Il discorso prezzo può cambiare solo con delle leggi internazionali nuove sui brevetti, capisco i costi sulla ricerca ma non è giusto che un bene dell'umanità possa essere monopolizzato per decenni in maniera non da garantire il rientro e un onesto guadagno bensì la speculazione, finchè si permetterà la speculazione avremo farmaci dannosi e costosi, se si ritornasse alla ricerca per amore della vita e non per il guadagno, i farmaci realmente utili troverebbero un giusto prezzo alla portata di tanti direttamente e di tutti indirettamente.

Scusate la lunghezza, mi fermo ma ci sarebbe ancora... lascio spazio a voi
guarda che il decreto prevede che al supermercato ci sia un farmacista.. è una grossa occasione di lavoro per tanti giovani che si laureano.. è ora di finirla che il farmacista puo' farlo solo il figlio di un'altro farmacista... le corporazioni sono una cosa medioevale e fascista... se è libero mercato, deve essere per tutti... anche per i professionisti...
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Vecchio 13-07-2006, 21.57.55   #10
seleparina
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....l'amico\amica ha preso questo per dimagrire per sballare un pò....lo prendo anch'io....Finirà così?
Piccolo OT: lo è da tempo così, ho avuto modo di vedere ragazzi alle prese con i barbiturici della mamma mischiati opportunamente con alcool, una vera bomba Il modo si trova se lo si vuole trovare, non sarà l aliberalizzazione ad accentuare il fenomeno, secondo me.

Fine OT
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Vecchio 13-07-2006, 22.54.17   #11
Uno
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guarda che il decreto prevede che al supermercato ci sia un farmacista.. è una grossa occasione di lavoro per tanti giovani che si laureano..
Bene mi consoli almeno in parte, tutto il resto di quello che ho scritto però rimane.

Citazione:
è ora di finirla che il farmacista puo' farlo solo il figlio di un'altro farmacista... le corporazioni sono una cosa medioevale e fascista... se è libero mercato, deve essere per tutti... anche per i professionisti...

Io sono per la liberalizzazione purchè sia fatta con testa e non per interessi ancor più grandi.
Non sono convinto che siano le corporazioni le sole responsabili del passaggio di padre in figlio di certe attività, le licenze per le farmacie comunali nuove hanno costi simili a quelle già in giro... chi li intasca quei soldi?
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Vecchio 14-07-2006, 08.17.36   #12
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Oddio... fascista... questa parola è davvero abusata... quasi mi dispiace per Mussolini, la sua idea tirata di qua e di là.
Scusami, non voglio litigare, ma: Medievale-fascista... corporazioni... un invenzione del 2-300 giù di lì e un movimento nato nel 1919 che era tutto fuorchè corporativo?

Tra parentesi: passi per i farmacisti e per quei professionisti che ti vendono cose riconducibili a grezza materia, ma altre categorie, tipo gli avvocati, non ti vendono oggetti, ti vendono la loro abilità. In America c' è una fortissima liberalizzazione della giustizia. Sai cosa succede lì con gli avvocati, vero? Io spero che non succeda così in Italia.

P.S: prima che tu mi dia del fascista perchè ho detto ''quasi mi dispiace per Mussolini'', ci tengo a dire che è una battuta

Pace
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Vecchio 14-07-2006, 09.46.54   #13
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Non sono convinto che siano le corporazioni le sole responsabili del passaggio di padre in figlio di certe attività, le licenze per le farmacie comunali nuove hanno costi simili a quelle già in giro... chi li intasca quei soldi?
Le farmacie sono a numero chiuso, praticamente non esistono nuove licenze, se non quelle dovute all'aumento della popolazione.

Comunque, se uno va in farmacia e compra le aspirine, gli chiedono qualcosa?
Ed in erboristeria?

Alllora togliamo il ricarico esagerato che su alcuni farmaci viene perpetrato dalle multinazionali daccordo proprio con i farmacisti almeno su prodotti a cui non viene dato nessun valore aggiunto.
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Vecchio 14-07-2006, 10.56.51   #14
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Le farmacie sono a numero chiuso, praticamente non esistono nuove licenze, se non quelle dovute all'aumento della popolazione.

Comunque, se uno va in farmacia e compra le aspirine, gli chiedono qualcosa?
Ed in erboristeria?

Alllora togliamo il ricarico esagerato che su alcuni farmaci viene perpetrato dalle multinazionali daccordo proprio con i farmacisti almeno su prodotti a cui non viene dato nessun valore aggiunto.
Ci ho capito poco Lb comunque provo lo stesso a rispondere....

In quello che hai quotato, ho scritto che per esperienza osservativa (insomma ho visto dei casi vicini come luogo) ho saputo che nuove farmacie comunali, aperte cioè per bisogno in base a nuovi abitanti in una zona, hanno avuto costi simili come licenza a quelle che si vendono... in lire parliamo di cifre sui 600/700 milioni contro un paio di miliardi per la licenza di una farmacia nonrmale già avviata.
Se era una licenza nuova, se non c'era già questo meccanismo che si è instaurato in molti settori che fine hanno fatto questi soldi? Voglio dire chi è che alimenta questi mercati?

Inoltre anche se O.T. si parla di Farmacisti, Avvocati, Tassisti ( che sappiamo tutti sono ricchissimi ) ma perchè no del fatto che conosco famiglie in cui sono tutti postini, altre in cui sono tutti carabinieri etc etc... ah si mi si dirà che in quel caso anche quello non ammanigliato può entrare... sii se avanzano i posti dopo tutti i parenti.....


Come ho scritto sopra l'unica liberalizzazione ad effetto immediato è revocare il diritto di brevetto che sia spropositato rispetto all'investimento, finchè certi prodotti li possono fabbricare solo alcuni, la chiusura del mercato è a monte non a valle... tra l'altro per esperienza personale un colluttorio che in farmacia costa 4 euro al supermercato l'ho visto allo stesso costo... e allora chi si agevola oltre alle case farmaceutiche che possono sempre più renderci dipendenti?


P.s. L'erboristeria proprio non sono riuscito a collocarla nel discorso
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Vecchio 14-07-2006, 17.56.32   #15
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Oddio... fascista... questa parola è davvero abusata... quasi mi dispiace per Mussolini, la sua idea tirata di qua e di là.
Scusami, non voglio litigare, ma: Medievale-fascista... corporazioni... un invenzione del 2-300 giù di lì e un movimento nato nel 1919 che era tutto fuorchè corporativo?

Tra parentesi: passi per i farmacisti e per quei professionisti che ti vendono cose riconducibili a grezza materia, ma altre categorie, tipo gli avvocati, non ti vendono oggetti, ti vendono la loro abilità. In America c' è una fortissima liberalizzazione della giustizia. Sai cosa succede lì con gli avvocati, vero? Io spero che non succeda così in Italia.

P.S: prima che tu mi dia del fascista perchè ho detto ''quasi mi dispiace per Mussolini'', ci tengo a dire che è una battuta

Pace
ci sono molti spunti in vari interventi, ma rispondo a questo perchè è il primo... le corporazioni medioevali vedo che le conosci... non conosci invece il sistema che adotto' mussolini, il quale, malvedendo i sindacati, diede spunto e piede alle corporazioni... ed è da li' che risalgono quelle attuali.... quindi il termine medioeval-fascista riferito alle corporazioni, credimi, è tutt'altro che fuori luogo...

Quanto agli avvocati, dovresti informarti non tanto di cio 'che succede in america, ma di cio' che succede in italia.. dove se puoi permetterti l'avvocato Taormina, non vai in galera nemmeno se sfondi il cranio a tuo figlio.. ma questo non c'entra con le liberalizzazioni... l'abrogazione dell'ordine professionale degli avvocati consentirebbe ai giovani che si laureano di poter esercitare senza dover essere "sfruttati" nei tirocini... la liberalizzazione, consentirebbe altresi' di non avere tariffe minime imposte dallo stato (come è attualmente) e quindi maggior concorrenza e convenienza per il consumatore cittadino.. Inoltre ti ricordo che al momento è vietata la pubblicità o qualsiasi sorta di promozione... del tipo... AVVOCATO ALEXEIEVIC..... PAGHI SOLO SE VINCI LA CAUSA... oppure, se perdiamo paghi metà.. eccetera.. queste son cose che in altri paesi succedono.. da noi è tutto piatto e son tutti d'accordo a spillarti soldi... (avvocati, tassisti, architetti, eccetera..)

Viva le liberalizzazioni (che poi dovrebbero essere materia "destrorsa".... ma in italia, si sa, funziona tutto al rovescio e le fa la sinistra...)

Quanto ai tassisti.... ne dico solo una...

Volo LONDRA-ROMA-Fiumicino (low-cost) 40 EURO....

Taxi Fiumicino-Roma Stazione Termini 42 EURO.....

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Vecchio 14-07-2006, 18.14.11   #16
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Bene Alex sono sicuro che appena si liberalizzeranno le licenze taxi inizierai questa nuova lucrosa professione ma dai....
Che esempio mi fai? Per andare a Londra voli stipato in un mezzo che seppur ha costi più alti di un'automobile, viaggia sempre a pieno carico o addirittura con biglietti prenotati e poi rivenduti all'ultimo momento, le compagnie di bandiera sono sovvenzionate dallo stato (vedi Alitalia) e le indipendenti durano due giorni e cambiano nome per non pagare i danni che fanno....
i tassisti devono avere l'automezzo, assicurazioni che non saranno senz'altro come le nostre già costose etc etc.... ma poi sai su cosa mi baso alla fine? Sul tenore di vita, i farmacisti, avvocati etc... spesso e volentieri stanno bene economicamente, i tassisti per quello che ho potuto vedere non sono ricchi... sono gente che lavora... che corrono pericoli... di notte.. incidenti etc... se stanno a casa in malattia non hanno neanche di che pagar l'assicurazione mi sa con i sussidi delle cassemutue...
Non ho nessuno di personale che mi sta a cuore, non ne conosco personalmente, ho delle conoscenze di lavoro (clienti) e non ho parenti tassisti... cerco di essere oggettivo e non dico questo per discorsi politici, probabilmente ci sarebbe arrivata anche l'altra sponda... però immagino che un giovane che ha fatto un mutuo per acquistare la licenza (non figlio di tassista anche si) se passano certe cose non avrà di che pagare questo mutuo... e anche noi avremo quei bei taxi carcasse guidati da tutte quelle etnie che verrano sfruttate da qualche agenzia... wow bel progresso...


Comunque le intenzioni del post iniziale erano evidenziare come sempre più il farmaco sta diventando una necessità, un bene, un bisogno costruito... agevolato... spinto... indipendentemente da chi e come lo vende
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Vecchio 14-07-2006, 21.48.59   #17
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ci sono molti spunti in vari interventi, ma rispondo a questo perchè è il primo... le corporazioni medioevali vedo che le conosci... non conosci invece il sistema che adotto' mussolini, il quale, malvedendo i sindacati, diede spunto e piede alle corporazioni... ed è da li' che risalgono quelle attuali.... quindi il termine medioeval-fascista riferito alle corporazioni, credimi, è tutt'altro che fuori luogo...
Le ''corporazioni'' che creò Mussolini erano per lo più a fine propagandistico, ciò che stava dietro al sistema lavorativo (eccetto i liberi professionisti se non erro) era il Sistema Bedoit, che non era tanto sbagliato: in pratica ti pagavano in base a quanto lavoravi e il principio di base non lo trovo scorretto. Ma questo non c' entra nulla, giusto per precisare.

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Quanto agli avvocati, dovresti informarti non tanto di cio 'che succede in america, ma di cio' che succede in italia.. dove se puoi permetterti l'avvocato Taormina, non vai in galera nemmeno se sfondi il cranio a tuo figlio.. ma questo non c'entra con le liberalizzazioni... l'abrogazione dell'ordine professionale degli avvocati consentirebbe ai giovani che si laureano di poter esercitare senza dover essere "sfruttati" nei tirocini... la liberalizzazione, consentirebbe altresi' di non avere tariffe minime imposte dallo stato (come è attualmente) e quindi maggior concorrenza e convenienza per il consumatore cittadino.. Inoltre ti ricordo che al momento è vietata la pubblicità o qualsiasi sorta di promozione... del tipo... AVVOCATO ALEXEIEVIC..... PAGHI SOLO SE VINCI LA CAUSA... oppure, se perdiamo paghi metà.. eccetera.. queste son cose che in altri paesi succedono.. da noi è tutto piatto e son tutti d'accordo a spillarti soldi... (avvocati, tassisti, architetti, eccetera..)

Un avvocato non ti vende oggetti, ti vende le sue capacità. La qualità di un prodotto materiale la puoi verificare subito, l' abilità di una persona è già più difficile. Hai presente l' avvocato che ti dice: ''Si, gli facciamo pentire di essere nato!'' ? Ecco, su quello potresti già farti qualche riserva. L' avvocato che ti dice: ''Bene, mi spieghi la situazione e vediamo quello che possiamo fare" è già più fidato, perchè non rincretinisce il cliente con false speranze (che lo portano a spendere e a spendere nella speranza che l' avvocato compri un machete e faccia a pezzi l' avversario).
Inoltre il tirocinio io lo vedo utile: come può un neolaureato essere già un grande avvocato se prima non impara i ''ferri'' del mestiere da chi ha esperienza? Se io ti dessi un incudine, un martello, una fornace e del ferro e ti dicessi ''Fammi una maniglia'', la sai fare senza prima aver visto un fabbro farlo? O sei tu stesso un fabbro, o dubito che farai con tanta facilità la maniglia.
La liberazzione va bene per le aziende che fanno OGGETTI, non per le PERSONE SINGOLE che ti vendono delle capacità.
Lì è una questione di intelligenza del cliente: si farà fregare dall' avvocato che regala le speranze, o seguirà i consigli di uno coscenzioso?

Quanto ai tassisti... non sono affatto i grandi ricconi che la gente pensa. Mia nonna parlava con un tassista, il quale il taxi non lo usa solo per portare la gente... ma anche per portare la sua famiglia.
Una macchina sua non ce l 'ha.

P.S: In America le cause si COMPRANO... non corruzione, ma ACQUISTO... per saperne di più, chiedi a qualsiasi avvocato come funziona in America, dove la liberazzione di tale professione è vigente.

P.P.S: A mio parere questa mi sa di vendetta nei confronti di quelle categorie non proprio di sinistra. Un Governo deve migliorare un Paese, non abbandonarsi alle vendette.

P.P.P.S: Sui mega cartelloni della campagna elettorale c' èra scritto: Iraq, via subito.
Io sto ancora aspettando. Rifondazione Comunista protestava contro la presenza dei soldati... poi ha deciso di votare compatta per mantenere salda la ''Maggioranza'' (dello 0,1 %). Vignette su Berlusconi... e poi sono i primi a ''contar musse'', come diciamo a Genova.
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Vecchio 14-07-2006, 21.51.56   #18
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le compagnie di bandiera sono sovvenzionate dallo stato (vedi Alitalia)
stai parlando di cose che non conosci...

A. Le compagnie LOW-COST non sono ALITALIA.. l'ALITALIA è la piu' cara... un volo del genere costerebbe 200 euro o piu'...

B. Il fatto che l'ALITALIA è sovvenzionata dallo stato (e quindi da noi contribuenti) sta a significare che non è LIBERALIZZATA-PRIVATIZZATA... e quindi...


quanto ai tassisti, in un paese libero ALEXEIEVIC puo' alzarsi domattina e decidere di fare il tassista... e quando c'è concorrenza i prezzi possono (anzi... si..) abbassarsi..
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Vecchio 14-07-2006, 21.58.45   #19
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Un avvocato non ti vende oggetti, ti vende le sue capacità. La qualità di un prodotto materiale la puoi verificare subito, l' abilità di una persona è già più difficile. Hai presente l' avvocato che ti dice: ''Si, gli facciamo pentire di essere nato!'' ? Ecco, su quello potresti già farti qualche riserva. L' avvocato che ti dice: ''Bene, mi spieghi la situazione e vediamo quello che possiamo fare" è già più fidato, perchè non rincretinisce il cliente con false speranze (che lo portano a spendere e a spendere nella speranza che l' avvocato compri un machete e faccia a pezzi l' avversario).
questa puo' valere anche per molti altri mestieri... il meccanico, l'elettricista, ecc... eppure per questi lo stato non fissa tariffe minime.. sono mestieri "liberalizzati"... allora.. siamo tutti italiani o i tassisti e gli avvocati sono piu' italiani del meccanico? Il meccanico è nel mercato e l'avvocato è protetto dallo stato?


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Inoltre il tirocinio io lo vedo utile: come può un neolaureato essere già un grande avvocato se prima non impara i ''ferri'' del mestiere da chi ha esperienza? Se io ti dessi un incudine, un martello, una fornace e del ferro e ti dicessi ''Fammi una maniglia'', la sai fare senza prima aver visto un fabbro farlo? O sei tu stesso un fabbro, o dubito che farai con tanta facilità la maniglia.
Quindi facciamo il tirocinio pure pe
meccanici, pizzaioli, cuochi, calzolai, giardinieri, idraulici, gommisti, eccetera....
oppure questi sono "negri"??? no, basta dirlo...


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La liberazzione va bene per le aziende che fanno OGGETTI, non per le PERSONE SINGOLE che ti vendono delle capacità.
Lì è una questione di intelligenza del cliente: si farà fregare dall' avvocato che regala le speranze, o seguirà i consigli di uno coscenzioso?
e come fai a sapere se uno è coscienzioso o lo fa per soldi?? Tra l'altro vale sempre il paragone del meccanico o chicchessia..


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Quanto ai tassisti... non sono affatto i grandi ricconi che la gente pensa.
Nemmeno mio zio che ha un bar è un riccone... eppure pochi giorni fa, a poche centinaia di metri ha aperto un altro bar... concorrenza..... perchè il tassista invece deve essere protetto???



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A mio parere questa mi sa di vendetta nei confronti di quelle categorie non proprio di sinistra. Un Governo deve migliorare un Paese, non abbandonarsi alle vendette.
Questa te la ha scritta CICCHITTO o BONDI??


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P.P.P.S: Sui mega cartelloni della campagna elettorale c' èra scritto: Iraq, via subito.
Io sto ancora aspettando. Rifondazione Comunista protestava contro la presenza dei soldati... poi ha deciso di votare compatta per mantenere salda la ''Maggioranza'' (dello 0,1 %). Vignette su Berlusconi... e poi sono i primi a ''contar musse'', come diciamo a Genova
BENE.. lo sapevo che finiva in politica..... pero' se mio figlio vuole fare il tassista o il farmacista o il barista, deve vivere in un paese dove puo' essere LIBERO di farlo... e non voglio che mio figlio emigri..
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Vecchio 14-07-2006, 22.21.31   #20
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Originalmente inviato da alexeievic
stai parlando di cose che non conosci...

A. Le compagnie LOW-COST non sono ALITALIA.. l'ALITALIA è la piu' cara... un volo del genere costerebbe 200 euro o piu'...

B. Il fatto che l'ALITALIA è sovvenzionata dallo stato (e quindi da noi contribuenti) sta a significare che non è LIBERALIZZATA-PRIVATIZZATA... e quindi...


quanto ai tassisti, in un paese libero ALEXEIEVIC puo' alzarsi domattina e decidere di fare il tassista... e quando c'è concorrenza i prezzi possono (anzi... si..) abbassarsi..
La mia frase completa era
"le compagnie di bandiera sono sovvenzionate dallo stato (vedi Alitalia) e le indipendenti durano due giorni e cambiano nome per non pagare i danni che fanno"....
non ho nominato le low cost... e comunque il fulcro era sui costi aereo-tassi e non su questa frase estrapolata

Per il resto si... gradirei molto che non diventasse un discorso Rossi e Blu e di politica di partito... e soprattutto di cose che non c'entrano assolutamente nulla, neanche marginalmente, con il discorso, tipo la guerra

abbiamo perso molto da quando l'apprendistato è stato ucciso dalla burocrazia, il tirocinio ancora esiste perchè si ecogitano degli escamotage ai limiti della legalità...

Hai dimenticato un pezzo Alex... se avessi un figlio vorrei che mio figlio potesse lavorare in comune, fare il postino, il carabiniere anche senza che io conosca nessuno o meglio ci sia già dentro... li non è una questione di licenze ma funziona uguale... ed anche oggi nessuno ti impedisce di fare il tassista al contrario
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Vecchio 15-07-2006, 00.20.43   #21
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questa puo' valere anche per molti altri mestieri... il meccanico, l'elettricista, ecc... eppure per questi lo stato non fissa tariffe minime.. sono mestieri "liberalizzati"... allora.. siamo tutti italiani o i tassisti e gli avvocati sono piu' italiani del meccanico? Il meccanico è nel mercato e l'avvocato è protetto dallo stato?
L' avvocato non è protetto dallo Stato... non cadiamo in stereotipi: ci sono alcuni avvocati che sono tutto fuorchè benestanti, perchè vedi: un' auto si può guastare in qualsiasi momento, se vai da un avvocato hai un problema ben più serio...

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Quindi facciamo il tirocinio pure pe
meccanici, pizzaioli, cuochi, calzolai, giardinieri, idraulici, gommisti, eccetera....
oppure questi sono "negri"??? no, basta dirlo...
Esiste qualcosa che si chiama ''apprendistato'' e il principio è lo stesso.
Qualche giorno fa ho sentito un mio amico dire ''la gente oggi vuole nascere... imparata''. Non ha tutti i torti.

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e come fai a sapere se uno è coscienzioso o lo fa per soldi?? Tra l'altro vale sempre il paragone del meccanico o chicchessia..
Parli con le altre persone... e poi esista la fama, buona e cattiva, che può aiutare. Se qualcuno è famoso in bene o in male, ci sarà un motivo!

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Nemmeno mio zio che ha un bar è un riccone... eppure pochi giorni fa, a poche centinaia di metri ha aperto un altro bar... concorrenza..... perchè il tassista invece deve essere protetto???
Perchè vuoi che i tassisti diventino come quelli, spesso stranieri, che girano su carcasse che chiamano auto? Poi dietro c' è spesso chi se ne approffitta a loro spese.
Guarda... hai presente a Roma (non sono Romano, ma a Roma ci sono stato un po' di volte) gli indiani che ti vendono l' acqua a 5 €? I soldi vanno tutti a loro, secondo te? Se fosse così, non sarebbero più a vendere bottigliette...


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Questa te la ha scritta CICCHITTO o BONDI??

Questa la dico io e tutti quelli che conoscono certi comportamenti...
Un po' come quello che vuole vietare la circolazione dei SUV e te lo dice seduto sull' automobile...

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BENE.. lo sapevo che finiva in politica..... pero' se mio figlio vuole fare il tassista o il farmacista o il barista, deve vivere in un paese dove puo' essere LIBERO di farlo... e non voglio che mio figlio emigri..
Mi sembra ovvio, parliamo di un decreto politico!
Tuo figlio li può fare benissimo quei lavori, secondo te quelli che lo fanno già come hanno fatto? Cerchiamo di non esagerare, le farmacie non sono oasi nel deserto... ne è pieno! Io a Genova te ne conto quante ne vuoi!

Comunque chiedo all' amministratore (Uno ) se possiamo comunque continuare qui il discorso (mi interessa ), se no apriamo un altro topic. In quel caso, si possono spostare i messaggi? Ovviamente per i messaggi di Alex, ci vuole il suo consenso.
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Vecchio 15-07-2006, 15.50.47   #22
alexeievic
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caro Lacoonte stai parlando di cose che non conosci... o fai finta di non conoscere... non mi sembra utile continuare la discussione... rispondi tanto per "contraddire" e quindi.... ah, solo una cosa...se non ti fanno i freni dell'auto si puo' morire... perchè andare dall'avvocato sarebbe piu' serio?? mah.. vabbè..
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Vecchio 15-07-2006, 17.55.19   #23
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guarda che il decreto prevede che al supermercato ci sia un farmacista.. è una grossa occasione di lavoro per tanti giovani che si laureano.. è ora di finirla che il farmacista puo' farlo solo il figlio di un'altro farmacista... le corporazioni sono una cosa medioevale e fascista... se è libero mercato, deve essere per tutti... anche per i professionisti...
Credo che si possa ripartire da qui, considerando però l'utilità della discussione che rischia, continuandola, di divenire dispersiva secondo me. Va bene parlare degli aspetti a questa collegati e conseguenziali ma mi sembra che così si spazi in maniera indefinita.
Mi interesserebbe sapere invece, poichè Alex dimostra di conoscere il decreto nello specifico o quanto meno in maniera un po più approfondita, quale sarebbe la prassi per l'assunzione di quei professionisti i quali possono anche non essere assunti in farmacia ed esercitare in barba alla corporazione, anche in supermercato. Dunque gli aspetti sostanziali di questo nuovo settore e la somministrazione dei farmaci di cui si parlava sopra....
Thx
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 15-07-2006, 19.39.29   #24
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Credo che si possa ripartire da qui, considerando però l'utilità della discussione che rischia, continuandola, di divenire dispersiva secondo me. Va bene parlare degli aspetti a questa collegati e conseguenziali ma mi sembra che così si spazi in maniera indefinita.
Mi interesserebbe sapere invece, poichè Alex dimostra di conoscere il decreto nello specifico o quanto meno in maniera un po più approfondita, quale sarebbe la prassi per l'assunzione di quei professionisti i quali possono anche non essere assunti in farmacia ed esercitare in barba alla corporazione, anche in supermercato. Dunque gli aspetti sostanziali di questo nuovo settore e la somministrazione dei farmaci di cui si parlava sopra....
Thx
Bravo Jez... è un buon modo per ritornare in tema anche se il tema era incentrato più sul fatto che ritengo si stia (non intendo Italia, governo etc etc... ma a livello mondiale) cercando di rendere "necessario" il farmaco come per esempio si è reso "necessario" il consumismo.
Alex illuminaci sul decreto in generale (non è ironia, intendo se ci aggiorni), io non nascondo di sapere solo ciò che è trapelato dai media, del resto se è un decreto, chi non ha letto la gazzetta ufficiale di più non può sapere, sempre se hai voglia.

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Per cui lasciamo perdere avvocati e resto (almeno in questo thread), Lao se sono argomenti inerenti ciò di cui ci interessa parlare, cerca la sezione giusta e apri il thread, purchè per favore non diventi una cosa politica di partiti... alla maggior parte di quelli che frequentano Ermopoli, me in testa non interessa, mentre invece ci interessa ciò che succede intorno a noi

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Vecchio 17-07-2006, 09.35.07   #25
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caro Lacoonte stai parlando di cose che non conosci... o fai finta di non conoscere... non mi sembra utile continuare la discussione... rispondi tanto per "contraddire" e quindi.... ah, solo una cosa...se non ti fanno i freni dell'auto si puo' morire... perchè andare dall'avvocato sarebbe piu' serio?? mah.. vabbè..
Rispondo a quest' ultima poi chiudo il discorso.
Tutti non conosciamo qualcosa, non ho mai presunto di sapere tutto.
Quanto al ''rispondi tanto per contraddire'', di norma nelle discussioni su un' opinione da parte di interlocutori divergenti, non ci sono tante accondiscendenze. Lo so che sarebbe più bello se ti dicessi che hai ragione (così come sarebbe più bello per me, non è sarcasmo), però si dice che il mondo è bello perchè vario. Comunque, direi di chiudere il discorso, non penso che qualcuno di noi due sia disposto a cambiare idea.
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