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Vecchio 20-07-2006, 11.10.22   #1
RedWitch
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Predefinito Sbagliare

Sbagliare senza correggersi: ecco ciò che si dice sbagliare.

(Proverbio cinese)

***************

Tutte le battaglie nella vita servono per insegnarci qualcosa, anche quelle che perdiamo. Se sarai un buon guerriero, non te ne farai una colpa e non lascerai che i tuoi errori si ripetano...

(P. Coelho)

Siamo tuttti soggetti ad errori .. tutti sbagliamo.. queste esperienze dovrebbero aiutarci a capire come "correggere il tiro", ma spesso perserveriamo nell'errore già commesso.. e l'esperienza si ripete.
Allora.. colpevolizzarsi senza appello, non serve a niente, osservare ciò che abbiamo sbagliato per correggerci, serve.. e ci permette di non commettere più lo stesso errore.


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Vecchio 20-07-2006, 11.45.17   #2
griselda
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Sintetizzato dai nostri avi nel detto: sbagliare è umano, perseverrare è dibolico.
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Vecchio 20-07-2006, 12.26.19   #3
RedWitch
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Sì Gris, e rende benissimo.. perseverare temo che sia veramente diabolico..
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Vecchio 20-07-2006, 12.29.32   #4
Grey Owl
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Sì Gris, e rende benissimo.. perseverare temo che sia veramente diabolico..
Se il perseverare è a livello cosciente... sennò rimane uno sbagliare.
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Vecchio 20-07-2006, 12.35.03   #5
griselda
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Se il perseverare è a livello cosciente... sennò rimane uno sbagliare.
Sì Grey penso che possa essere così, tipo uscire in macchina e guidare condizionati ad andare driti e a destra prima o poi ci sarà una curva a sinistra e tu sbatterai, poi imparerai col tempo che esiste anche la sinsistra, oppure continuerai a sbattere.
ufff lo scritto malissimo forse un gioco della Playstation potrebbe essere d'esempio se no impari rimani fermo allo stesso livello.
Boh meglio che lscio stare!

Ultima modifica di griselda : 20-07-2006 alle ore 12.40.57.
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Vecchio 20-07-2006, 14.59.35   #6
moonA
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Se il perseverare è a livello cosciente... sennò rimane uno sbagliare.
E' vero, però non è un buon alibi....sarebbe una bella giustificazione, però bisogna cercare di rendersi conto di ciò che si fa.......io sono la prima a ripetere sempre lo stesso errore ....e non sai quanto ce l'ho con me stessa!!
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Vecchio 20-07-2006, 15.02.46   #7
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E' vero, però non è un buon alibi....sarebbe una bella giustificazione, però bisogna cercare di rendersi conto di ciò che si fa.......io sono la prima a ripetere sempre lo stesso errore ....e non sai quanto ce l'ho con me stessa!!
Quindi confermi che sei diabolica...hahahaha
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Vecchio 20-07-2006, 15.12.01   #8
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Nooooooo......c'è un po' di differenza ad essere imperfetti ed essere diabolici....stavi scherzando verooooo???
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Vecchio 20-07-2006, 15.14.32   #9
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si
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Vecchio 20-07-2006, 15.26.38   #10
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Si potrebbe aggiungere sbagliando si impara e chi dice che si può sbagliare una volta sola, ci vuole il tempo che serve forse.
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Vecchio 20-07-2006, 15.41.59   #11
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La capicità di imparare dipende da quanto siamo aperti al mondo...
Chi resta chiuso (diabolico) persevera nella sua cristallizzazione.

Un "insegnamento" in chi è aperto entra subito, come nell'acqua, mentre chi è chiuso, come la roccia, fa resistenza e solo usando chiodo e martello si può penetrarlo...

__________________

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Vecchio 20-07-2006, 17.19.55   #12
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Se il perseverare è a livello cosciente... sennò rimane uno sbagliare.
Concordo fino ad un certo punto... anche a me pare effettivamente troppo comodo.

Mi sta bene la cosa se distinguiamo cosciente-incosciente prima, nello sbaglio. Ecco che se non so di avere sbagliato il ripetere la stessa azione (estrena o interna che sia) è solamente un altro sbagliare.

Ma se sono cosciente di aver commesso un errore, fossi anche divenuto cosciente a posteriori, non posso più nascondermi dietro l'incoscienza... anche se controllo malamente il mio agire.
Come dire che se compio A, poi stabilisco che A è stato uno sbaglio, mi riprometto di non commetterlo più, però "incoscienetmente" ci ricasco (senza aver deciso consapevolemente di sbagliare apposta) allora si che sono diabolico.
Nel senso esatto del termine tra l'altro.

Dia-bolon è opposto di sim-bolon... e vuole dire diviso, o che divide. La condizione "diabolica" è quindi quella per cui ci sono molti me che agiscono per conto loro... i piccoli IO di Gurdjieff... i "legione" dei Vangeli... colui che commette e ricommette l'errore non è lo stesso IO che l'ha riconosciuto come errore e che magari si è ripromesso di non commetterlo più... questa è appunto la condizione "diabolica".

Invece, l'altro caso, il commettere di nuovo lo stesso errore apposta, per scelta consapevole, sapendo quello che si sta facendo e quali le conseguenze, può benissimo essere non-diabolico... anzi...
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Vecchio 20-07-2006, 18.56.11   #13
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Non è il contrario????...farlo apposta è diabolico e farlo inconsapevolmente no??
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Vecchio 21-07-2006, 03.23.19   #14
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Invece, l'altro caso, il commettere di nuovo lo stesso errore apposta, per scelta consapevole, sapendo quello che si sta facendo e quali le conseguenze, può benissimo essere non-diabolico... anzi...
Non so se ho ben capito cosa intendi...
Se per scelta consapevole intendi che ciò che può apparire come errore in realtà è un'azione che 'consapevolmente' so quali sono le conseguenze, quindi da qualche parte vi sarà una risoluzione volta al bene altrui, più che al mio, allora sono d'accordo, diversamente se commettendo quell'azione causassi danno ad altri e bene per me stesso(diabolico)

Per capirci faccio l'esempio del Maestro che per istruire il suo allievo gli chiede di osservarlo, senza mai giudicare il suo operato....senza dilungarmi, giunto alla prova più difficile, il Maestro vede un bambino si avvicina, lo prende e lo uccide....a quel punto il discepolo non resiste più, e dice
-posso capire tutto, ma questo no, è troppo, -il discepolo non supera la prova(mi pare sia così), infatti il Maestro gli spiega che ha ucciso un bambino che crescendo sarebbe divenuto un feroce criminale, e avrebbe a sua volta ucciso migliaia di persone.....
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Vecchio 21-07-2006, 09.12.30   #15
Grey Owl
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Predefinito Cavoli!!!

Cavoli Haamiah... l'esempio mi ha terrorizzato... e se il Maestro fosse uno psicopatico che sente le voci dentro di se' che gli dicono questo sara' un assassino e questo diverra' il nuovo Hithler... ecco come nascono i serial killer... se fossi nel dicepolo scapperei a gambe levate e non mi girerei...

Il perseverare è a livello cosciente...
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Vecchio 21-07-2006, 12.02.35   #16
Uno
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Devo dare ragione a Gufetto.....
Se fosse un Maestro saprebbe che il bambino può comunque cambiare miliardi di volte anche se al 999% non lo farà.... comunque capisco l'esempio, intendi che quello che sembra male (ed in tema: errore) non lo è da tutti i punti di vista... non era quello che intendeva Ray, provo io a fare un esempio

Prendiamo un errore generico e non importante, lasciando perdere il fatto che qualsiasi errore è tale relativamente ad una situazione, un luogo ed un tempo.
Mi accorgo che quando mangio troppo sto male per due giorni.
  1. Fin quando non ho collegato le due cose: mangio troppo=male due giorni; sono incosciente, non lo so.
  2. Se mi accorgo e me ne frego perchè la libidine di abbuffarmi è troppo forte e sanza farmi problemi mangio come un porco sto perseverando.
  3. Se mi sono accorto ma faccio ancora delle mangiate per osservarmi, per studiare esattamente il punto in cui inizio a sentirmi pieno, per vedere quando il gonfiore diventa dolore, quando inizio a sentire nausea, per osservare attentamente tutto ciò che succede, ne sono cosciente ma non sto perseverando, sono nella transizione di diventare Consapevole di quel possibile errore, se finisco tutto il processo, solo in quel caso no lo ripeterò.

Stiamo attenti a non raccontarci di fare una delle cose (per esempio la terza) ed invece siamo sulla seconda o magari per una bella fetta nella prima, nel senso che anche quel poco che vediamo è solo la punta dell'iceberg.
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Vecchio 21-07-2006, 12.51.03   #17
Clodette
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Sbagliare senza correggersi: ecco ciò che si dice sbagliare.

(Proverbio cinese)

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Tutte le battaglie nella vita servono per insegnarci qualcosa, anche quelle che perdiamo. Se sarai un buon guerriero, non te ne farai una colpa e non lascerai che i tuoi errori si ripetano...

(P. Coelho)

Siamo tuttti soggetti ad errori .. tutti sbagliamo.. queste esperienze dovrebbero aiutarci a capire come "correggere il tiro", ma spesso perserveriamo nell'errore già commesso.. e l'esperienza si ripete.
Allora.. colpevolizzarsi senza appello, non serve a niente, osservare ciò che abbiamo sbagliato per correggerci, serve.. e ci permette di non commettere più lo stesso errore.

anche xchè il colpevolizzarsi altro non è che una scusa, a volte forse dettata dall'inconscio, per evitare di guardarsi dentro ed ammettere che ci sono in noi cose che non vorremmo scoprire.
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Vecchio 21-07-2006, 13.21.09   #18
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Non è il contrario????...farlo apposta è diabolico e farlo inconsapevolmente no??
No, riesco ancora a scrivere in italiano... intendevo proprio quello che ho scritto.


Comunque Uno, col suo esempio, ha chiarito quello che volevo dire, almeno in buona parte.
Quello che sottolineerei riguarda il caso 2 dell'esempio di Uno. So che abbuffarmi mi fa male ma me ne sbatto... è importante capire la condizione di divisione di colui che si comporta così... la condizione "diabolica"... lui sa in parte che sta male se si abbuffa e vuole sinceramente non farlo più, poi però lo fa lo stesso alla prossima occasione, salvo poi ristare male e pentirsi di aver perseverato.
Solo che quello che si abbuffa, quello che non lo vuole più fare e quello che si pente sono tre "io" diversi... tre aspetti diversi di un "io" ancora diviso. siamo legione...

Già riuscire a rendersene conto genera la possibilità di passare, magari gradualmente, alla fase 3 dell'esempio di Uno... lo Sperimentatore, il Ricercatore... non che la condizione "diabolica" più non sussista, ma ci si sta muovendo...
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Vecchio 21-07-2006, 14.47.07   #19
Papi
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Predefinito la "parabola"

Sul tragitto per recarmi al lavoro, hanno aperto una meravigliosa pasticceria.. è evidente come il primo pensiero sia stato "ma proprio qui??con tutte le vie che ci sono? "
Al primo passaggio, davanti a quella paradisiaca visione di dolci di ogni genere, sono entrata..via via che le guardavo pensavo ad Hannibal quando disse: "sto seriamente pensando di mangiarmi tua moglie"..
vogliamo non toccare con mano se sono ben preparati, se ci sono paste che non conosco..non sia mai..le ho passate in rassegna tutte, ho riempito una vassoiata gigantesca, accarezzando il pensiero che mi chiudessero dentro la notte..erano fantastiche, che varietà..le ho mangiate tutte..poi..piano piano..come..un senso di..nausea..come un peso..un lieve giramento di testa..strambamenti..mattino dopo..incupita come mai, sono andata al lavoro senza rivolgermi la parola.

Al secondo passaggio, ancora lì stava..., allora ho pensato "siamo uomini o caporali".. e sono entrata.....le ho guardate bene tutte nelle palle di cioccolato, anche quella sfrontata sacher di morettiana memoria ..niente..non un plissè...ho girato..rigirato..salutato la cassiera..spaventata dagli occhi alla Gene Wilder.nel mitico. “Si può faaaaaare!!!!!”

ora la pasticceria è sempre là...(la cassiera si è dimessa ) ma le cose vanno molto meglio..
lei si ripresenta ogni giorno..ovviamente..ma ora scelgo cosa fare..un giorno un tortino....tutto, qualcosa, nulla...ma decido io..spero.. (dai capo..fa caldo...facciamoci due risatine!)
baci a tutti
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Vecchio 21-07-2006, 15.03.11   #20
griselda
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Ragazzi abbiate pazienza di sopportare la mia testa dura!
Allora per vedere se ho capito:
a me piaceva la nutella buonissimo sapore andavo in brodo di giuggiole ogni volta che la mangiavo, poi però mi acchiappavo un bel ascesso però a distanza di tempo la golosità era più forte e via che ci ricadevo ed ecco il gatto che si morde la coda ed il risultato era sempre quello: domanda risposta esperienza. Dopo aver fatto una carneficina con gli antibiotici una vocina ora come vede la nutella mi fa correre lontana 10 km.
Ma in questo caso non ho capito chi muoveva il desiderio di nutella giusto? Avrò solo spostato il problema su qualcos’altro?
Insomma se oggi fossi golosa di patatine dovrei ogni volta che mi sorge il desiderio andare con attenzione massima verso di loro ed ascoltarmi prima mentre e dopo? Devo aver spostato tutto sulle sigarette!
Grazie
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Vecchio 21-07-2006, 16.34.31   #21
Haamiah
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Devo dare ragione a Gufetto.....
Se fosse un Maestro saprebbe che il bambino può comunque cambiare miliardi di volte anche se al 999% non lo farà.... comunque capisco l'esempio, intendi che quello che sembra male (ed in tema: errore) non lo è da tutti i punti di vista...
So che l'esempio è un tantino crudo , e non posso che concordare con Grey.....
Uno intendi che comunque un vero Maestro non potrebbe conoscere per certo ciò che accadrà e quindi lascerà quell'unica possibilità.....

Poi pur ponendo che eliminare un Demone sia la cosa giusta ,
potrebbe un Maestro richiedere a un suo allievo di sopportare tale prova di fiducia nei suoi confronti? e quale allievo la sopporterebbe?
Haamiah non è connesso  
Vecchio 21-07-2006, 16.52.56   #22
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Originalmente inviato da Haamiah
So che l'esempio è un tantino crudo , e non posso che concordare con Grey.....
Uno intendi che comunque un vero Maestro non potrebbe conoscere per certo ciò che accadrà e quindi lascerà quell'unica possibilità.....

Poi pur ponendo che eliminare un Demone sia la cosa giusta ,
potrebbe un Maestro richiedere a un suo allievo di sopportare tale prova di fiducia nei suoi confronti? e quale allievo la sopporterebbe?
.. mi sa che se nn sei un Maestro queste domande nn ha senso porsele. Se nn raggiungi la Comprensione degli Scopi di un Maestro come puoi Comprenderne l'operato e il Sentire il Sapere e l'Intelligenza profonda .. insomma sei tu che chiedi la prova di fiducia al Maestro?

Per la prima parte del tuo post ... per quel che mi pare di capire .. un Maestro Ri-Conosce che esiste un libero arbitrio nel quale nn può e nn deve interferire. Se lo facesse ....
In ogni caso questo risponde anche alle domande.



Ultima modifica di Sole : 21-07-2006 alle ore 16.55.28.
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Vecchio 21-07-2006, 22.05.59   #23
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Originalmente inviato da Sole
.. mi sa che se nn sei un Maestro queste domande nn ha senso porsele. Se nn raggiungi la Comprensione degli Scopi di un Maestro come puoi Comprenderne l'operato e il Sentire il Sapere e l'Intelligenza profonda .. insomma sei tu che chiedi la prova di fiducia al Maestro?

Per la prima parte del tuo post ... per quel che mi pare di capire .. un Maestro Ri-Conosce che esiste un libero arbitrio nel quale nn può e nn deve interferire. Se lo facesse ....
In ogni caso questo risponde anche alle domande.



Si Sole sono d'accordo che se non sei un Maestro non puoi Comprendere
il significato del suo opertato....altro discorso è il porsi domande, per quanto queste possano restare senza risposte, penso sia sempre lecito porsi domande, perlomeno fino a che si usa la propria testa....
Sappiamo bene che fine hanno fatto tantissimi adepti poichè succubi di pseudo-maestri....

Riguardo alla fiducia Maestro-allievo, in mancanza di questa, che comunque sarà reciproca, non vedo alcun'altra possibliità.
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Vecchio 22-07-2006, 00.13.16   #24
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Originalmente inviato da Haamiah
Uno intendi che comunque un vero Maestro non potrebbe conoscere per certo ciò che accadrà e quindi lascerà quell'unica possibilità.....
Se il Maestro uccidesse il bambino perchè vede già che andrà nella direzione sbagliata, impedirebbe a questo bambino di sbagliare (oltre che sbagliare lui e quindi non sarebbe un Maestro) o di poter usufruire di occasioni che lo portano in un'altra strada, il Maestro sa che non succederà mai, ma interverrà solo se il suo compito prevede che lo faccia, per salvare altri e nel momento che tutto si sta svolgendo, non prima.

Citazione:
potrebbe un Maestro richiedere a un suo allievo di sopportare tale prova di fiducia nei suoi confronti?
No, l'allievo dovrebbe cercarla.

Citazione:
e quale allievo la sopporterebbe?
un Allievo.




Però... sembro un maestro da come parlo
e invece........
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Vecchio 22-07-2006, 00.20.12   #25
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Originalmente inviato da griselda
Insomma se oggi fossi golosa di patatine dovrei ogni volta che mi sorge il desiderio andare con attenzione massima verso di loro ed ascoltarmi prima mentre e dopo?
Esatto, è una buona tattica... anche se qui non stiamo parlando di dipendenze, stiamo parlando di errori... le due cose sono parecchio collegate, c'è un confine sottile, però la dipendenza è più legata alla forma, esempio patatine, sigarette, fare il bastian contrario sempre, compiangersi o anche gioire, invece l'errore pur ripetendosi può (e sempre lo fa se lo vediamo) cambiare forma.
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