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Vecchio 26-09-2006, 09.42.18   #1
Grey Owl
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Predefinito Ipocrisia

Vorrei parlare oggi dell'ipocrisia...
Che cosa e' l'ipocrisia?...
Chi e' ipocrita?...

Io fatico a definirla e in questo sono ipocrita... vi va' di parlarne...
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Vecchio 26-09-2006, 11.25.02   #2
Kael
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Non capisco perchè in aforismi Grey (visto che manca l'aforisma ), comunque io definisco ipocriti coloro che davanti agli altri fanno tanti bei discorsi pomposi e altruistici, mentre poi nel loro vero "agire" sono molto distanti da quelle parole. Che so, un politico che parla di leggi, di legalità e di giustizia, e poi intasca una bustarella, quello è un ipocrita. Da questo punto preferisco senz'altro chi davanti agli altri fa vedere meno di quello che è... ad esempio chi fa il duro quando invece ha un cuore tenero...
Ma il massimo sarebbe mostrarsi, a prescindere... senza paura, senza giochi, per quello che si è... che poi, se il vero coraggioso non sa di esserlo, così come il vero umile non sa di essere umile (altrimenti non lo sarebbe) questo mostrarsi sarebbe del tutto privo di intenti, essendo l'esatto opposto del di-mostrare qualcosa a qualcuno o a se stessi...

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Vecchio 26-09-2006, 11.44.19   #3
griselda
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L’ipocrisia è diventare adulti.
Nella semplicità non vi è ipocrisia.
L’ipocrisia è il vestito della festa per andare a Messa la domenica.(una volta)
L’ipocrisia non accetta la diversità, è omologazione.
L’ipocrisia è il vestito “nuovo dell’imperatore”. (favola)
L’ipocrisia è il corsetto stretto delle dame di corte, che ti impedisce di respirare correttamente ma fa apparire bella e con la vita stretta.
L’ipocrisia è denaro con cui si compra la possibilità di essere accettati dagli altri quando non ci si accetta.
L’ipocrisia è uno specchio in cui ci si vede brutti.
L’ipocrisia è arrendersi invece di lottare.
L’ipocrisia è perdita di se stessi.
L’ipocrisia è il buco nero del nostro “universo”.

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Vecchio 26-09-2006, 11.49.49   #4
RedWitch
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Vedo l'ipocrisia, come maschera, per ingannare gli altri e sè stessi...
Distinguerei l'ipocrisia consapevole, mirata a ingannare altre persone, per esempio il politico che pur di farsi eleggere promette mari e monti, con discorsi "profondi e toccanti", ben sapendo che non manterrà alcuna promessa, da un'ipocrisia meno consapevole.. per esempio, sorrido a tutti, e faccio finta di voler bene a tutti, quando dentro li manderei a stendere volentieri, mi proteggo in questo modo, non vado contro ad altri, e faccio finta (spesso soprattutto con me stesso) che mi piacciano tutti, e mi faccio andare bene tutto....
In ogni caso, comunque la si giri, come diceva Kael, è sempre una questione di dimostrare, invece che mostrarsi per come si è...
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Vecchio 26-09-2006, 11.51.34   #5
Grey Owl
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Hai ragione Kael ecco l'aforisma...
L'ipocrisia e' l'omaggio che la verita' rende all'errore (George Bernard Shaw)
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Vecchio 26-09-2006, 12.01.27   #6
Grey Owl
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Condivido il pensiero di RedW sull'ipocrisia consapevole del politico preso ad esempio da Kael...

Oggi mi sono sentito dire che sono un'ipocrita... senza entrare nel merito... in me e' nato un senso di frustrazione... non mi sento ipocrita eppure per questa persona lo sono...
In verita' quello che ho trasmesso differisce da quello che sono ed in questo l'ipocrisia...
Ma dove comincia la mia ipocrisia e dove finisce quella dell'altro?...
Ho i mezzi necessari per essere me stesso?... per dimostrare quello che sono... eppoi quanto influisce chi ho di fronte?...
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Vecchio 26-09-2006, 12.18.23   #7
griselda
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Originalmente inviato da Grey Owl
Condivido il pensiero di RedW sull'ipocrisia consapevole del politico preso ad esempio da Kael...

Oggi mi sono sentito dire che sono un'ipocrita... senza entrare nel merito... in me e' nato un senso di frustrazione... non mi sento ipocrita eppure per questa persona lo sono...
In verita' quello che ho trasmesso differisce da quello che sono ed in questo l'ipocrisia...
Ma dove comincia la mia ipocrisia e dove finisce quella dell'altro?...
Ho i mezzi necessari per essere me stesso?... per dimostrare quello che sono... eppoi quanto influisce chi ho di fronte?...
Per me l’ipocrisia è non mostrare ciò che si è, ciò in cui si crede per adeguarsi agli altri, o per non avere problemi.
Se sei ipocrita, ovvero accetti in te questa cosa smetti di vederti prima o poi. Perché se dentro hai rabbia ma mostri sorriso, per vari motivi, tipo ho paura di perdere il posto di lavoro, ho paura di venir giudicato insomma hai paura di qualcosa e quindi indossi una maschera credo sia deleterio per noi stessi.
Gli altri? Che potere abbiamo noi sugli altri? Noi credo dobbiamo guardare a noi stessi prima di tutto, perché con l’esempio potremmo aiutare altri ad essere sinceri almeno con se stessi e comprendere che questa società ci agisce e non ci permette di agire. Se si vive da ipocriti si muore ancor prima di esser sotterrati.
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Vecchio 26-09-2006, 12.30.55   #8
Kael
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non mi sento ipocrita eppure per questa persona lo sono...
Scusa se mi permetto, ma il problema di chi è?
Voglio dire, dieci persone che vedono lo stesso evento racconteranno dieci episodi diversi... Ognuno filtrerà maggiormente alcuni dati e ne ometterà inconsciamente altri, e questo è del tutto normale (ricordi il colore dei pantaloni che aveva la prima persona che hai incontrato stamattina?)
Ugualmente, dieci persone che ti osserveranno daranno poi dieci descrizioni diverse sul tuo conto... (qua torna anche il discorso "specchi"... se io sono una persona in malafede, vedrò nel tuo agire della malafede, mentre un altra persona in buonafede, vedrà più facilmente in te della buonafede...)

In Coraggio di agire parlavamo appunto che non si deve cercare di "convincere" l'altro delle proprie idee, anche se queste ci sembrano sacrosante. Tu puoi non sentirti ipocrita, o perfino "sapere" di non esserlo, che non puoi convincere gli altri di questo...

Ognuno vede in base al proprio livello di coscienza...
Comprendere questo può aiutare veramente a mostrarsi per quello che si è, invece di avere sempre il bisogno di dimostrare qualcosa a qualcuno... che tanto poi se uno "vuole" vedermi nero, mi vedrà così anche se in realtà sono di un bianco che più bianco non si può...
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Vecchio 26-09-2006, 13.10.54   #9
Ray
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[quote=Grey OwlChi e' ipocrita?...
[/quote]

L'ipocrita è chi, professando virtù che non rispetta, si assicura il vantaggio di apparire ciò che disprezza.

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Vecchio 26-09-2006, 13.37.38   #10
RedWitch
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Oggi mi sono sentito dire che sono un'ipocrita... senza entrare nel merito... in me e' nato un senso di frustrazione... non mi sento ipocrita eppure per questa persona lo sono...
In verita' quello che ho trasmesso differisce da quello che sono ed in questo l'ipocrisia...
Ma dove comincia la mia ipocrisia e dove finisce quella dell'altro?...
Ho i mezzi necessari per essere me stesso?... per dimostrare quello che sono... eppoi quanto influisce chi ho di fronte?...
Ti racconto una cosa che mi è successa tempo fa ....
Una persona incavolata con me, mi disse: "Red non puoi piacere a tutti" .. questa frase mi è risuonata dentro per tantissimo tempo .... perchè io volevo piacere a tutti costasse quel che costasse... non sopportavo l'idea che qualcuno potesse pensare "male" di me... l'opinione che avevano gli altri di me era fondamentale... cercavo conferme fuori di ciò che credevo di essere dentro... ma queste Grey, non puo' darcele nessuno di esterno. Se tu senti o sai di non essere stato ipocrita nell' episodio che ti è capitato, dovrebbe essere sufficiente a farti proseguire in ciò che fai, senza preoccuparti di ciò che pensano gli altri (come dice Kael,se a 10 persone racconti un episodio, lo filtrano in 10 maniere diverse..)
Diversamente, se l'osservazione di questa persona, ti fa porre una domanda ti fa chiedere se sei stato ipocrita, è uno spunto per guardare dentro di te... e se trovi l'ipocrisia in un determinato contesto, avrai imparato qualcosa di te,e la prossima volta "aggiusterai il tiro" prima di tutto per te stesso..

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Vecchio 26-09-2006, 15.18.26   #11
griselda
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Quando ero bambina ho ricevuto l’educazione alla ipocrisia attraverso la repressione. Se dicevo in pubblico ciò che pensavo o vedevo a casa erano punizioni. Ma questo vestito imposto mi stava stretto io volevo essere solo me stessa ma non riuscivo quindi optai per la sincerità assoluta. Fu però una reazione esacerbata dalla coercizione e quindi sfociò nel suo opposto.
Questa mia rabbia accumulata mi portò ad eccedere, mostravo esageratamente era quasi una forma di esibizionismo.
Ci vuole come in tutte le cose equilibrio per cui andrò a studiarmi il thread di Ray.


Ultima modifica di griselda : 26-09-2006 alle ore 15.49.38.
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Vecchio 26-09-2006, 21.09.10   #12
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essi sentirsi dare dell' ipocrita fa male.....parlo di me (ioioio)....
sai/credi di non esserlo...ma chi lo dice è talmente convinto e soprattutto
sa di ferirti...che rincara la dose....è successo proprio qui...parecchio
tempo fa....mi sentii davvero ferita anche se "finsi" indifferenza....
mi comportai da vera ipocrita....poi con calma ripresi la questione...
dicendomi che non lo ero....girando la cosa tutto come mi faceva comodo.
volendo vedere tutti i limiti di chi m' incolpò...per mesi quindi non la
volli vedere...ebbene si ero ipocrita per la mia fissa di piacere a tutti (come REd)....
a quel tempo non ero meglio della gelosia della persona che diede il via a sta roba...
nè del politico che blatera sui consumi...sull' economia che è ok...
sul lavoro ai giovani...ma se gli chiedi quanto costa un caffè non lo sa...
magari loro sono ipocriti dentro e fuori...per mestiere o per comodità....
per quanto mi riguarda fissai bene sta sensazione da ipocrita...e spero
di averne fatto tesoro.....non mi piaceva affatto....

in breve ipocrisia=finzione=mostrarsi diversi=non accettarsi=
non volerla vedere quindi non superarla....

ioioio...

__________________
Dio mi conceda
la serenità di accettare
le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre
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Vecchio 27-09-2006, 00.41.18   #13
Haamiah
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Cosa è l'ipocrisia? Una delle più comuni 'virtù' della nostra umanità.

E' vero che ipocrisia è mostrare ciò che non si è o ciò che non si sente, ma penso che tra le due la prima sia decisamente peggio, soprattutto se consapevole.....so di essere nero ma mi mostro 'splendente'.......

Riguardo la seconda, è l'abito buono che indossa la sincerità ineducata....
Mi spiego meglio, a chi non è capitato nella vita di trovarsi in un luogo in cui uno si sarebbe voluto trovare dappertutto tranne che lì?
Bastava non andare....vero....ma se fosse una di quelle situazioni alle quali non ci si può sottrarre? Per es un pranzo di famiglia in cui ci si riunisce con parenti dei quali non ti può fregar di meno.....(faccio solo degli es in cui molti si potranno sicuramente rispecchiare ....)
E giù con discorsi dei quali non ti frega una cicca e via dicendo....

E' indubbio che non ci si può trovare bene con tutti allo stesso modo, come è indubbio che le persone con le quali ci troviamo meglio sono quelle che ci scegliamo, quando ciò non capita si hanno due possibilità: mi stai antipatico e te lo dimostro apertamente, a costo di divenire pure maleducato, oppure fingo che tutto sia perfetto...
Nel primo caso vedo un comportamento solitamente infantile, in cui non essendo ancora troppo sottoposti alle convenzioni si mostra con meno problemi ciò che si sente, nella seconda ipotesi subentra l'ipocrisia dell'adulto. Cosa è peggio

Situazione in cui mi trovai spesso in prima persona è il dover esprimere un'opinione, talvolta richiesta, da un'amica/o, se quella persona vorrebbe sentirsi dire una certa cosa, ma non è quello che tu vedi/senti, ci sono due possibilità pure qui....lo fai contento/a dicendogli/le quello che vuole sentirsi dire e sarai suo grande amico...oppure gli/le dici in faccia quello che pensi e magari non ti potrà vedere per un bel pò...o addiruttura penserà che non gli sei affatto amico....in passato ho sempre optato per la seconda.
Quando infine mi resi conto che talvolta è meglio lasciar perdere, ho evitato spesso di dire sempre tutto tutto....ipocrita o più consapevole

Per finire questo post che sta venendo un pò lunghetto, mi chiedo, chi ammetterebbe mai di se, di essere ipocrita o magari geloso, invidioso, falso, bugiardo?
Per carità nessuno di se penserebbe mai nulla di tutto ciò....eppure a detta di tutti il mondo è pieno di cotali individui, ma allora dove si nascondono questi esseri abbietti
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Vecchio 30-09-2006, 11.43.48   #14
moonA
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Originalmente inviato da Haamiah
E' vero che ipocrisia è mostrare ciò che non si è o ciò che non si sente, ma penso che tra le due la prima sia decisamente peggio, soprattutto se consapevole.....so di essere nero ma mi mostro 'splendente'.......

Riguardo la seconda, è l'abito buono che indossa la sincerità ineducata....
Mi spiego meglio, a chi non è capitato nella vita di trovarsi in un luogo in cui uno si sarebbe voluto trovare dappertutto tranne che lì?
Bastava non andare....vero....ma se fosse una di quelle situazioni alle quali non ci si può sottrarre? Per es un pranzo di famiglia in cui ci si riunisce con parenti dei quali non ti può fregar di meno.....(faccio solo degli es in cui molti si potranno sicuramente rispecchiare ....)
E giù con discorsi dei quali non ti frega una cicca e via dicendo....

E' indubbio che non ci si può trovare bene con tutti allo stesso modo, come è indubbio che le persone con le quali ci troviamo meglio sono quelle che ci scegliamo, quando ciò non capita si hanno due possibilità: mi stai antipatico e te lo dimostro apertamente, a costo di divenire pure maleducato, oppure fingo che tutto sia perfetto...
Nel primo caso vedo un comportamento solitamente infantile, in cui non essendo ancora troppo sottoposti alle convenzioni si mostra con meno problemi ciò che si sente, nella seconda ipotesi subentra l'ipocrisia dell'adulto. Cosa è peggio

Situazione in cui mi trovai spesso in prima persona è il dover esprimere un'opinione, talvolta richiesta, da un'amica/o, se quella persona vorrebbe sentirsi dire una certa cosa, ma non è quello che tu vedi/senti, ci sono due possibilità pure qui....lo fai contento/a dicendogli/le quello che vuole sentirsi dire e sarai suo grande amico...oppure gli/le dici in faccia quello che pensi e magari non ti potrà vedere per un bel pò...o addiruttura penserà che non gli sei affatto amico....in passato ho sempre optato per la seconda.
Quando infine mi resi conto che talvolta è meglio lasciar perdere, ho evitato spesso di dire sempre tutto tutto....ipocrita o più consapevole
Concordo in pieno...a volte bisogna essere "ipocriti" per sopravvivere e per mantenere un clima sereno intorno a noi....chi lo è in modo maligno invece non lo approvo.
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Vecchio 30-09-2006, 16.48.38   #15
jezebelius
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Da parte mia l'ipocrisia non la bollerei come qualcosa di negativo, almeno non sempre.
E' capitato a volte che questa " facciata " serva più o meno per relazionarsi all'esterno ( con altri ) cercando di modulare ciò che si sente, ciò che si vede e ciò che si crede debba essere fatto o detto.
La consapevolezza di questo comportamento, forse più vero, in relazione al proprio livello di coscienza, secondo me ti pone gia un passo avanti rispetto alla non consapevolezza del comportamento ipocrita ( ad esempio quella dei politici per farla molto semplice anche se pure dal comportamento di questi individui non si possono trarre elementi per potere valutare oggettivamente la persona ) utilizzato per fini personali, mostrando dunque una facciata di comodo.
Se da un lato quindi l'ipocrita consapevole mostra, ciò che non è un suo modo di essere dopo aver accertato e ri-conosciuto quindi, che quella non è la " verità " , è un conto.
Differente invece se l'arma della ipocrisia, nella illusione percettiva che questo modo di fare è il proprio, risulta essere il mezzo adatto per il raggiungimento dei propri scopi.
Di solito si assume un comportamento ipocrita, falso o ambiguo dunque, per raggiungere ciò che fa comodo; per essere accettati dagli altri nella certezza che quel relazionarsi sarà valutato sulla bilancia dei giudizi.
L'ipocrisia però forse va anche valutata da altro punto di vista e cioè in base all'esperienza di ognuno; la circostanza del " mentire " dovrebbe essere valutata anche in ambito alle conseguenza che questa è in grado di produrre. Va posto molto in la il caso limite di chi è in grado di valutare un suo comportamento, anche se definibile ipocrita, in relazione ai risultati.
Questo non sono sicuro, se vada inserito all'interno di un comportamento falso.
In sintesi una persona " vera " che omette di dire o fare ovvero non dice o non fa perchè quel momento non è adatto poichè si produrrebbero circostanze particolari, anche in questo caso è definibile ipocrita?
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”

Ultima modifica di jezebelius : 30-09-2006 alle ore 16.50.56.
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Vecchio 30-09-2006, 23.10.06   #16
Ray
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Secondo me si sta allargando un po' troppo il significato di ipocrita.

L'ipocrita è un simulatore (anche etimologicamente) ed è quindi consapevole. E' colui che finge di essere migliore di quel che in realtà è... di quel che in realtà desidera essere. Migliore secondo i canoni in cui simula, non importa quali.

La sua simulazione ha lo scopo di ottenere vantaggi personali, non ha importanza ad eventuale scapito di chi.

In questo non ci vedo alcunchè di positivo.

Poi certo esiste chi dissimula se stesso senza rendersene conto. Ad un certo livello tutti rischiano di farlo. E' inconsapevolezza dei meccanismi egoici, alla fin fine. Poi, a consapevolezza in crescita, si può scegliere di continuare a simulare coscientemente (e quindi diventare ipocriti) o di non farlo più.
Altra cosa... il dissimulare che ogni tanto viene difeso... ci raccontiamo che è per difenderci o per meglio integrarci... ma sempre dissimulazione consapevole è. E la difesa e l'integrazione sono scuse... tutte balle. Dissimuliamo per ottenere vantaggi, difensivi o integrativi che siano. Ma chi difendiamo e chi integriamo in realtà? Noi stessi o il noi che mostriamo, quello finto?
Anche questa, forse soprattutto questa, è ipocrisia.

Dico soprattutto perchè è ipocrisia doppia. Prima con gli altri per difenderci ed integrarci e poi con noi stessi per dirci che non è vera ipocrisia e che non potevamo fare altrimenti...

Per coloro che si seccheranno per questo discorso aggiungo che non sto condannando il comportamento, mi limito a chiamarlo col suo nome. Eppoi, ricordiamoci la facenda degli specchi... se mi da fastidio l'ipocrisia, beh...
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Vecchio 01-10-2006, 12.17.49   #17
jezebelius
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Hai ragione.
Tendevo ad allargare il discorso alla " consapevolezza " di mostrare alcuni atteggiamenti e quindi anche di omettere di farlo.
Il mio intento era quello dunque di allargare il significato di Ipocrita all'ambiguità, alla falsità, ma non in senso negativo quanto fare riferimento particolare all'atteggiamento di " omissione " di un certo modo di fare, probabilmente racchiusi, come gli altri, nel significato di ipocrita.
Voglio sottolineare quello che hai messo in evidenza ossia il riferimento agli stimoli egoici perchè sostanzialmente sono convinto che è solo per ottenere vantaggi personali che si assume un tipo di comportamento. In pratica alla domanda che hai posto mi sento di rispondere che " aiutiamo " il noi finto ad integrarsi e quindi ottenere da questo un vantaggio.
Ora il fastidio che ha dato a Grey ( prendendolo come esempio naturalmente ) rappresenta cosa?
Perchè Grey, nello specifico, si è dispiaciuto? perchè il senso di frustrazione? Forse perchè si percepisce questa circostanza come reale?
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Dr. Marc Haven
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Vecchio 01-10-2006, 16.45.07   #18
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Ora il fastidio che ha dato a Grey ( prendendolo come esempio naturalmente ) rappresenta cosa?
Perchè Grey, nello specifico, si è dispiaciuto? perchè il senso di frustrazione? Forse perchè si percepisce questa circostanza come reale?
vabbeh, sulla faccenda degli specchi ci sono vari tread aperti, magari approfondiamo li.

In linea di massima e per riassumere possiamo dire che se una cosa che vedo in un altro mi da fastidio significa che sta riflettendo una parte di me che mi da fastidio.
Però innanzitutto lo specchio può essere ingrandente. Quindi l'altro può avere la capacità di mostrarmi, per evidenza, quel che in me non è per nulla evidente, dato che magari è di misura inferiore e/o sepolto da molte altre caratteristiche.
Il fatto saliente cmq è dato da una certa caratteristica degli specchi: essi rimandano l'immagine mantenendo giusti sopra e sotto ma invertendo dx e sx (spunto forse da approfondire).
Il che per esempio può voler dire che la caratteristica che vedo nell'altro come manifesta e come sua peculiarità magari per sua scelta, in me esiste a livello di tendenza e magari la combatto. Certo è che il fastidio di solito è il segnale della tendenza che si tende a non vedere...

Ricordiamoci che per manifestare il rosso devo trattenere il verde... il santo trattiene il male per manifestare il bene, l'ipocrita trattiene il vero (a livello potenziale) per manifestare il falso e via così...

Il fastidio è cmq il segno di una parte non integrata...
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Vecchio 02-10-2006, 10.15.57   #19
Grey Owl
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Rispondo dicendo che non e' fastidio ne' dispiacere... ma bensi' frustrazione... sentirmi dire da una persona che stimo e di cui apprezzo l'intelligenza... che sono ipocrita mi ha messo in uno stato di frustrazione e di autoanalisi rispetto alla situazione... in generale rispondo a cio' che mi accade osservando me stesso...
Da molto tempo ho perso il "vizio" di riamandare al prossimo le causalita' della mia vita... in questo caso se mi sono sentito dare dell'ipocrita... in me e' nato questo senso di frustrazione perche' ho visto la difficolta' di trasmettere il mio essere rispetto a questa persona...
Non e' un fastidio... anzi mi e' stata data l'occasione per comprendere quanto sia a volte difficile trasmettere le proprie scelte verso altre persone a cui teniamo... sono una persona diretta... non vendo un'immagine di me stesso per piacere a tutti... anzi... a volte appaio ruvido e diretto ma sempre corretto... ma non sapendo fino in fondo chi sono... a volte faccio scelte che sono difficili da accettare per chi mi e' vicino...
Per le persone che tendono ad avere una visione "rigida" della vita (esempio: ma fino a ieri dicevi che il rosso era il tuo colore preferito e oggi non lo e' piu', anzi ti piace il blu)... e' difficile spiegare il cambiamento come e' avvenuto... anche perche' spesso fatico io a capirmi...

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