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Vecchio 28-10-2006, 09.32.03   #1
griselda
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Pazienza-Paziente
Chi ha Pazienza è Paziente.
Paziente: che soffre, che tollera, che sopporta, che attende e persevera con tranquillità.

P.S. chissà se passerà BiblioTopo per darmi qualche info in più.
magari tra qualche giorno

Ultima modifica di griselda : 28-10-2006 alle ore 09.34.12.
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Vecchio 28-10-2006, 17.17.12   #2
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Pazienza-Paziente
Chi ha Pazienza è Paziente.
Paziente: che soffre, che tollera, che sopporta, che attende e persevera con tranquillità.

P.S. chissà se passerà BiblioTopo per darmi qualche info in più.
magari tra qualche giorno

Hello Gri

dicevi chi ha pazienza è paziente,...eggià eppure quella radice -paz-
mi favenire in mente pure pazienza vs pazzia, c'entrerà qualcosa?
E se a essere troppo pazienti si fosse pure pazzi?
Vabbeh attendiamo il topos
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Vecchio 29-10-2006, 19.56.51   #3
Ray
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Pazienza-Paziente
Chi ha Pazienza è Paziente.
Paziente: che soffre, che tollera, che sopporta, che attende e persevera con tranquillità.

P.S. chissà se passerà BiblioTopo per darmi qualche info in più.
magari tra qualche giorno
Il paziente, in effetti, è colui che patisce, quindi che soffre.
Ma "patire" viene da pathos... che significa sentire. Non sentire con le orecchie, o meglio non solo.
Pathos è un termine che in origine si riferiva a tutta la sfera del sentire, sfera che sussisteva come conseguenza dell'essere "vivi" o, se si vuole vederla sotto un certo aspetto, dell'essere incarnati.
Poi il significato si è ristretto a sentimenti ed emozioni, ma in senso cmq ampio, a stabilire una connessone tra il "Vitale" e l'Emotivo.
Il fatto che in termini moderni si applichi il patire, l'essere vivi, alla "sofferenza" ci dice molto sulla tendenza attuale generale... il sonno. E su come la pazienza, che dovrebbe essere una virtù (quindi un qualcosa che fa crescere, allargare l'essere) viene vista come una sofferenza...

PS: ma il sorcio non era in ferie?
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