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Vecchio 08-01-2007, 18.52.56   #1
Kael
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Predefinito L'Attenzione

Per chi segue un percorso di crescita interiore, o comunque cerca la possibilità di migliorarsi, sa che l'attenzione rappresenta una delle facoltà più importanti da sviluppare... e vorrei partire analizzando un modo di dire alquanto insolito se ci si pensa...
Si dice "prestare attenzione" alle cose che facciamo.
Se si presta, significa che poi "torna indietro"...

Tanta più attenzione si "presta" alle cose che facciamo, tanta più sarà l'esperienza che ci torna indietro... L'attenzione non si compra, vende o regala, ma si "presta"... E' un bene non cedibile, che possiamo usare a nostro vantaggio oppure scegliere di essere distratti e non "arricchiarci" mai. In altri termini, "mettere l'anima" nelle cose che facciamo, ossia mettere noi stessi con presenza e attenzione, fa sì che essa venga "impressa" indelebilmente, la quale poi "ritornando", porta con sè copia della memoria... venendo così presa in coscienza e comportando quella che può essere definita consapevolezza. Tanto più un uomo è attento e presente nelle cose che fa, tanto più alta sarà la sua consapevolzza in futuro in questioni analoghe o affini, evitandosi così di dover girare sempre intorno, ripetere sempre le stesse esperienze e fare gli stessi sbagli... Si dice appunto che peccare è umano, mentre perseverare è...

Siamo in psicologia, però ci vedo bene anche:
"Date e vi sarà dato... perchè con la misura in cui misurate, sarà misurato a voi in cambio..."
__________________

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Vecchio 08-01-2007, 19.33.51   #2
MoonCat
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Argomento interessante, credo che il concetto sia ancora più ampliabile perchè sarebbe doveroso "prestare attenzione" anche quando non si sta compiendo un'azione.
E' il concetto del "carpe diem", del "sii qui, ora", più siamo presenti, più siamo concentrati, più riusciamo a vivere il momento, senza permettere alla mente di essere distratta da passato e futuro, più riusciamo ad avere consapevolezza di noi stessi e di ciò che ci circonda...
è la base della crescita spirituale, della presa di coscienza di sè.. se siamo sempre distratti viviamo senza nemmeno accorgerci di ciò che avviene intorno a noi e dentro di noi:

"Andai nei boschi
perchè volevo vivere con saggezza e in profondità e
succhiare tutto il midollo della vita,
sbaragliare tutto ciò che non era vita e
non scoprire in punto di morte che
non ero vissuto."(Frost)
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Vecchio 08-01-2007, 20.03.44   #3
Uno
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Argomento interessante, credo che il concetto sia ancora più ampliabile perchè sarebbe doveroso "prestare attenzione" anche quando non si sta compiendo un'azione
E hai ragione
Solo che non mi viene in mente nulla in cui non si compie un'azione...
Chi mi da una mano a trovarne un'esempio?
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Vecchio 08-01-2007, 21.44.42   #4
Astral
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Si credo che la mancanza di attenzione che io chiamo erroneamente inconsapevolezza, sia uno dei nostri peggiori difetti, credo che inoltre questo si ricollega anche al topic della fretta.

Quest'ultima spesso è proprio la causa della disattenzione, ma a volte non è l'unica colpevole, perchè posso rallentare i ritmi, ma avere la mente chissà dove.

Ho notato purtroppo che quando si studia con fretta e disattenzione, purtroppo bisogna ritornare indietro, ovvero rileggere di nuovo tutto.

Mentre come dice Uno, se uno imprime tutto se stesso su ciò che fa, l'attezione ci riporta indietro.

Fattore fondamentale gioca anche l'interesse.

Infatti posso scordarmi ciò che ho fatto ieri, ma ci sono cose e avvenimenti che invece non dimentichiamo e ci ricordiamo persino i particolari.

Perchè?

L'interesse ci ha fatto prestare attenzione.

Le cose che ci piacciono molto infatti sono anche quelle in cui siamo maggiormente predisposti, proprio perchè con tanto interesse, c'è tanta attenzione.
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Vecchio 08-01-2007, 21.56.30   #5
Ray
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Certo Uno, in senso stretto (beh, anche allargato) hai ragione. Qualsiasi cosa, anche lo stare passivi, alla fin fine è azione... non solo, anche il "prestare attenzione" è un'azione, forse l'azione più azione di tutte.

Però però... al di la del modo in cui capita di esprimersi a me pare di capire che Kael focalizzasse il discorso su un certo tipo di "agire", molto legato ad un "fare" fisico mentre Mooncat espandeva anche ad un "fare" più interno, più passivo se vogliamo, qualcosa di direttamente connesso con il percepire.

Anzi, se connettiamo il tutto al discorso del passivo/attivo, dove se sono passivo non faccio ma subisco/mi accade anche se mi sembra di fare qualcosa e se invece sono attivo ecco che inizio a Fare qualcosa fosse anche senza l'ausilio delle mani o del movimento fisico (per leggere muovo gli occhi... è solo un esempio) ecco che risulta come il "prestare attenzione" sia la porta tra il fare (venire fatti, subire) e il Fare.

La percezione è l'esempio ecclatante, dato che è la cosa quasi impossibile da invertire (non fare) e per questo l' "azione" in cui siamo più facilmente passivi. Se prestiamo attenzione nel percepire iniziamo a fare anche percependo... (questo sempre se ho inteso le intenzioni di Mooncat).

PS: postato senza aver letto Astral

Ultima modifica di Ray : 08-01-2007 alle ore 21.58.21. Motivo: inserimento del PS
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Vecchio 08-01-2007, 21.56.57   #6
MoonCat
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E hai ragione
Solo che non mi viene in mente nulla in cui non si compie un'azione...
Chi mi da una mano a trovarne un'esempio?
..io intendo guardare un tramonto come una non-azione, meditare o passeggiare in quanto non hai bisogno di concentrarti sul movimento delle gambe, ce ne sono tanti di momenti in cui sembra non necessario o superfluo prestare attenzione a ciò che si sta facendo ma merita lo stesso essere presenti, anche solo per avere una coscienza di sè.

Ultima modifica di MoonCat : 08-01-2007 alle ore 22.01.41.
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Vecchio 08-01-2007, 22.27.35   #7
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Quest'ultima spesso è proprio la causa della disattenzione, ma a volte non è l'unica colpevole, perchè posso rallentare i ritmi, ma avere la mente chissà dove.
Infatti la fretta non è legata al ritmo o ai tempi.... questa l'avevi vista l'altra volta ma ancora non ti "entra"


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Certo Uno, in senso stretto (beh, anche allargato) hai ragione. Qualsiasi cosa, anche lo stare passivi, alla fin fine è azione... non solo, anche il "prestare attenzione" è un'azione, forse l'azione più azione di tutte.

Però però... al di la del modo in cui capita di esprimersi a me pare di capire che Kael focalizzasse il discorso su un certo tipo di "agire", molto legato ad un "fare" fisico mentre Mooncat espandeva anche ad un "fare" più interno, più passivo se vogliamo, qualcosa di direttamente connesso con il percepire.

Anzi, se connettiamo il tutto al discorso del passivo/attivo, dove se sono passivo non faccio ma subisco/mi accade anche se mi sembra di fare qualcosa e se invece sono attivo ecco che inizio a Fare qualcosa fosse anche senza l'ausilio delle mani o del movimento fisico (per leggere muovo gli occhi... è solo un esempio) ecco che risulta come il "prestare attenzione" sia la porta tra il fare (venire fatti, subire) e il Fare.

La percezione è l'esempio ecclatante, dato che è la cosa quasi impossibile da invertire (non fare) e per questo l' "azione" in cui siamo più facilmente passivi. Se prestiamo attenzione nel percepire iniziamo a fare anche percependo... (questo sempre se ho inteso le intenzioni di Mooncat).

PS: postato senza aver letto Astral
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..io intendo guardare un tramonto come una non-azione, meditare o passeggiare in quanto non hai bisogno di concentrarti sul movimento delle gambe, ce ne sono tanti di momenti in cui sembra non necessario o superfluo prestare attenzione a ciò che si sta facendo ma merita lo stesso essere presenti, anche solo per avere una coscienza di sè.
Esatto, nei vostri esempi c'è sempre qualcuno che fa qualcosa... diciamo un io...
Se parliamo di essere attivi o passivi è un'altro discorso... in quel caso guardare normalmente è passivo (perchè c'è anche un guardare attivamente... ed è legato all'attenzione ma non solo).
C'è un solo modo per non agire, il vestitino di legno.... al limite c'è il raffinato wu wei (usando termini orientali) che però è non agire ma agendo comunque...
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Vecchio 08-01-2007, 22.46.18   #8
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che significa che non mi hai letto, non hai prestato attenzione?
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Vecchio 09-01-2007, 00.13.09   #9
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se rallenti il ritmo non è detto che tu non abbia fretta... dalla tua frase sembra (più che sembra.... è nella costruzione della frase) che rallentando i ritmi non vi sia automaticamente fretta

scusa se mi sono permesso, la prossima volta evito, anche se questo limita un pò
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Vecchio 09-01-2007, 00.23.38   #10
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Uno ce l'avevo con Kael, non con te, scusami tu, dovevo quotare la sua frase: ha scritto ps: ho postato senza aver letto astral.

Quanto alla fretta, non voglio andare ot, ma credo che comunque è piu facile perdere l'attenzione con ritmi veloci, che con ritmi lenti, ma forse mi sbaglio.

Figurati poi c'hai ragione, prima che mi entra qualcosa in testa, mi sa proprio che so poco attento


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Vecchio 09-01-2007, 00.31.50   #11
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, mi sa proprio che so poco attento
beh mi sa anche a me... dato che non sono Kael

Ho postato senza averti letto perchè quando ho iniziato a scrivere non avevi ancora postato. Purtroppo ho dovuto nterrompermi e riprendere e così ci ho messo un po'... nel frattempo il tuo post, che ho letto dopo. Mi pareva corretto segnalarlo dato che col mio rispondevo direttamente ad Uno senza citarlo, quindi poteva sembrare che non ti prendessi in considerazione.
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Vecchio 09-01-2007, 00.40.44   #12
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Se continuiamo un pò arrivano Toto e Peppino de Filippo hahahaa
Ok ogni tanto una risata ci sta per far Spirito
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