Una canzoncina (o filastrocca non so) recita "i sogni son desideri", vero, vedendo
in questo caso il sogno come una realtà potenziale non ancora (e forse mai) concretizzata, il sogno concretizzato corrisponde al desiderio realizzato.
Questo allarga la visione dell'universo desiderio, ci da alcune indicazioni su come si può lavorare sul desiderio non indotto ma nostro, dipende da che tipi siamo, per esempio verbali, figurativi, cinestetici/tattili etc etc.
Devo anche dire che come un cane che si morde la coda (o un seprente, tipo l'oroborus) per poter desiderare così, non indotti intendo, bisognerebbe anche sapere quello che si vuole e questo è affare di pochi, comunque qui può venirci incontro la saggezza innata interna se siamo capaci di ascoltarla oppure dobbiamo trovare una mano, questo esula dal discorso e non lo affronterò ora.
Mettiamo di aver capito cosa vogliamo, di cosa abbiamo bisogno, possiamo iniziare a creare il sogno, nel nostro interiore universo nel modo che meglio conosciamo in quel momento (perchè c'è un'ordine di potenza nei modi in cui si può sognare, ma è inutile cercarlo innaturalmente, facciamo come in questo momento ci viene naturale) diamo forma al sogno, significa letteralmente prendere del materiale che abbiamo a disposizone, chi parole, chi immagini etc... e lo strutturiamo, organizziamo in una forma concreta seppur non ancora reale (diciamo non ancora nobile), è solo nella nostra mente, quando i particolari sono ben curati possiamo dargli vita, con un soffio come una bolla di sapone lo facciamo uscire nel mondo reale (ehi è una visione poetica e metaforica, non intendo che vi mettiate a soffiare... o anche ma sapendo la valenza simbolica).
"Urca... ma Uno ci sta raccontando del pensiero positivo e stupidaggini varie" ? In un certo senso si ma pure no.... perchè adesso dico pure i retroscena che di solito si tacciono.
Ci sono dei rischi nel fare queste operazioni con volontà, conoscete il detto che
chi sa è responsabile, primo c'è il rischio di rimanere nei sogni e nei desideri senza mai concretizzarli (questo capita anche a chi non sa, ma ci mette meno forza), senza mai arrivare alla bolla di sapone che parte, al soffio, secondo ( e anche collegato) il desiderio e il sogno consumano nostra energia, quel famoso materiale che abbiamo a disposizione non è infinito come vogliono farci credere, se continuiamo ad aumentare e/o alimentare sogni inespressi questi continuano ad assorbirci.... mentre con la realizzazione c'è il ripristino energetico... se il desiderio è nostro, se il desiderio è indotto non c'è soddisfazione che tenga... pensate ad una storia di coppia, se desideriamo una donna (o un uomo) e la amiamo quando soddisfiamo il desiderio, quando stiamo insieme stiamo benissimo (poi entrano altre dinamiche la noia per esempio, indotta, oppure un nostro cambiamento rispetto a quello che eravamo) ) , se invece c'è un'attrazione sessuale indotta da voglie non nostre, da stimoli sui giornali, tv, media etc.... possiamo soddisfare quel desiderio (indotto) ma dopo 2 minuti siamo da capo e siamo stanchi, esempi limite, ma lo stesso vale con gli acquisti o altro.
Desiderate ma con giudizio.