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Vecchio 10-01-2007, 12.33.03   #1
MoonCat
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Predefinito L'interpretazione dei sogni

Premessa: Dal 1900 in poi, sulla base di studi effettuati da Sigmund Freud, che per primo parlò di sogni come manifestazione dell'inconscio sono stati fatti molti esperimenti sulla fisiologia del sonno. Sappiamo che passiamo dormendo 1/3 della nostra vita, che tutti sogniamo e che in un'unica sola notte si possono fare 5 sogni differenti, ricordarli tutti, ricordarne solo una parte, dimenticarli completamente…..
Accertato che il sogno è un’attività regolare e continua contemplata nella vita umana come ogni altra attività fisiologica fondamentale quale mangiare o bere possiamo passare a domandarci che cosa siano i sogni, da dove vengano, perché arrivano a noi e quale sia lo scopo di tutto ciò. Nell’arco della nostra vita onirica non è raro sperimentare cose che vanno molto al di là della nostra concezione di "realtà", e che a volte ci appaiono straordinarie, come ad esempio sognare una persona che non si vede da molto tempo e, il giorno dopo incontrarla, sognare persone defunte che ci danno consigli o avvertimenti in momenti difficili.
Analizzare i nostri sogni sembrerebbe quindi un modo per conoscersi meglio, metterci in contatto con i nostri desideri, emozioni e sentimenti più profondi e poter fare il punto della situazione del nostro percorso di vita.

A me personalmente è capitato più di una volta di sognare una persona e incontrarla il giorno seguente.
Ho anche dei sogni ricorrenti che non riesco a decifrare, spesso ne prendo nota la mattina appena sveglia.... trovo che sia un mondo affascinante quello dell'inconscio e molto utile per una maggiore comprensione di noi stessi.
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Vecchio 10-01-2007, 13.49.18   #2
MoonCat
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(la Premessa nel mio post precedente è tratta, in parte, da un articolo intitolato Sonno e Sogni del quale non conosco la provenienza (l'ho trovato sul sito Serbi) ne l'autore..

Volevo condividere un quesito che mi pongo da anni ormai, con voi,
sogno da quasi 20 anni, di continuo, un mio compagno di classe delle elementari.
Non lo avevo mai più visto dall'età di 13 anni e avevo pensato che un giorno, rivedendolo, avrei capito cosa mi legava a lui.
Ho scoperto invece, incontrandolo per caso, pochi mesi fa, che non vi era alcun legame tra lui e i sogni che facevo. Ho pensato che, una volta rivisto avrei smesso di sognarlo e invece i sogni sono ripresi, come se nulla fosse.

Non riesco a darmi una spiegazione di questo...ahimè.

Ultima modifica di MoonCat : 10-01-2007 alle ore 14.40.06.
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Vecchio 10-01-2007, 15.45.27   #3
Ray
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Una delle chiavi interpretative migliori, più usate e quasi sempre usate male, è quella di vedere l'ambiente del sogno come interno invece che esterno.

Come dire che i personaggi che vi compaiono, sono in realtà (secondo questa chiave che non ne esclude minimamente altre) parti di noi o nostri aspetti se si preferisce. Ne consegue che le loro interazioni rappresentano meccanismi interni e così via... questo solo a mo' di accenno, approfondire un discorso così può risultare parecchio difficile, ma bon provarci può anche avere senso.

Altra cosa da tenere in considerazione è il grado di soggettività in cui siamo immersi quando sognamo, ovvero quanto determinati messaggi che Noi cerchiamo di dare a noi vengono filtrati/rivestiti di elementi soggettivi il cui collegamento ci sfugge.

questo per dire che forse, potrebbe anche darsi che tu dia a qualche parte di te stessa il volto del tuo compagno di classe. Perchè quel volto e non un altro? Boh... potrebbe dipendere da qualche collegamento sensato solo per la bambina che con lui interagiva e che adesso ti sfugge completamente...

In ogni caso scusa ma, al di la della capacità più o meno scarsa di chiunque nel tentativo di interpretare sogni non suoi (un analista dovrebbe suggerire spunti e l'analizzato analizzare sennò serve ad assai poco), al di la di questo dicevo, gli elementi che dai sono scarsini...
Che rapporto avevi con lui in classe?
Da cosa nell'incontro reale deduci che non ci sono collegamenti tra lui e il sogno?
Che cosa accade nei sogni?
Anche se continui a sognare dopo l'incontro, non c'è stata alcuna modifica?

Queste sono solo alcuni banali esempi di domande che uno psicologo appena decente dovrebbe fare di fronte al tuo discorso/post... e poi lasciare che tu rispondi, in primis a te stessa...
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Vecchio 10-01-2007, 16.10.29   #4
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si hai ragione forse dovrei parlarne con un esperto in materia di questo sogno ricorrente.
Però non credo che uno psicologo o analista riesca a dare una spiegazione al sognare qualcuno che si incontra poi il giorno dopo..
anche questo è un aspetto singolare dei sogni, apre le porte a tutta una serie di altri quesiti sul potere del porprio inconscio e sulla nostra apparente incapacità di vedere il futuro...
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Vecchio 10-01-2007, 16.17.53   #5
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Non intendevo suggerirti di parlarne con qualche esperto, il mio era un puntiglio/sfogo proprio verso i cosiddetti esperti che, purtroppo sempre più spesso, pretendono di capire e stabilire questioni di cui in realtà gli sfugge pressochè tutto.

Sul potere dell'inconscio in linea di massima concordo, sulla capacità di prevedere il futuro, per esempio nei sogni, solo in parte... nel senso che se mi parli di possibilità (anche ampie magari) e non di certezze e che queste possibilità van comunque concretizzate (o evitate) e che il sogno suggerisce qualcosa in merito allora ancora ancora, se invece mi parli di ineluttabilità o necessarietà allora anche no... se qualcosa non può non accadere perchè il nostro inconscio dovrebbe prendersi il disturbo di farcela sognare?
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Vecchio 10-01-2007, 16.29.35   #6
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...verissimo, oltretutto, quando mi è capitato in prima persona di sognare una persona dopo anni, e poi incontrarla, è stato un evento privo di alcun significato.

Sono d'accordo anche per quanto riguarda le limitate capacità di chi cerca di intepretare i sogni, da Freud stesso che vedeva celate, dietro ad ogni oggetto o azione compiuta nel sogno, valenze sessuali.

E' un mondo sconosciuto quello dell'inconscio daltronde, ho spesso sentito parlare anche di inconscio collettivo che si manifesta attraverso i sogni.

Trovo singolare come, una volta che la nostra parte cosciente tace, l'inconscio comunichi con un linguaggio tutto suo o come, attraverso anche l'ipnosi, si riescano a ricordare cose apparentemente dimenticate.

Durante la veglia, è come se avessimo delle barriere che ci impediscono di arrivare in alcuni luoghi della nostra mente, come se dovessimo autocensurarci per permetterci maggiore tranquillità nella vita quotidiana (che si poi spesso, si manifestano comunque sotto forma di disturbi fisichi e psichici però).
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Vecchio 10-01-2007, 17.03.37   #7
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(la Premessa nel mio post precedente è tratta, in parte, da un articolo intitolato Sonno e Sogni del quale non conosco la provenienza (l'ho trovato sul sito Serbi) ne l'autore..

Volevo condividere un quesito che mi pongo da anni ormai, con voi,
sogno da quasi 20 anni, di continuo, un mio compagno di classe delle elementari.
Non lo avevo mai più visto dall'età di 13 anni e avevo pensato che un giorno, rivedendolo, avrei capito cosa mi legava a lui.
Ho scoperto invece, incontrandolo per caso, pochi mesi fa, che non vi era alcun legame tra lui e i sogni che facevo. Ho pensato che, una volta rivisto avrei smesso di sognarlo e invece i sogni sono ripresi, come se nulla fosse.

Non riesco a darmi una spiegazione di questo...ahimè.
Va bene, "giochiamo" anche se sembra un poker.... e comunque non potremmo andare troppo avanti....
Hai una cosa in sospeso di cui ti sei resa conto la prima volta in quel periodo della tua vita, il tuo compagno di classe è semplicemente un segnalibro per farti ricordare il blocco temporale, il luogo... e anche l'azione che ha scaturito questa tua scoperta, scoperta che poi hai risommerso... altro non c'entra il tuo compagno.

Posso farti una domanda? Porti gli occhiali da vista (o le lenti a contatto)? O dovresti portarle?

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Durante la veglia, è come se avessimo delle barriere che ci impediscono di arrivare in alcuni luoghi della nostra mente, come se dovessimo autocensurarci per permetterci maggiore tranquillità nella vita quotidiana (che si poi spesso, si manifestano comunque sotto forma di disturbi fisichi e psichici però).
Ti dirò che questa è un'intepretazione che sta andando molto per la maggiore, ci tranquillizza, siamo potentissimi ma durante il giorno si addormenta tutta e di notte mettiamo il mantello da supereroi..... in realtà dormiamo sempre e comunque però di notte spesso (in molto casi, non sempre però) spostiamo l'attenzione e sprechiamo meno energie, se non siamo talmente ossessionati dall'apparire, dal sognarci comunque cose da mostrare e dimostrare ad altri.... se non siamo così ecco che finalmente utilizziamo quel briciolo di energia che ci avanza (se avanza, e quando avanza) per Noi, quindi lavoriamo su di noi a vari livelli.
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Vecchio 10-01-2007, 18.53.23   #8
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Forse il mio compagno di classe è stato il mio primo approccio verso il mondo maschile, era l'unico che già da piccolo faceva apprezzamenti e battute maliziose e io ne rimanevo abbastanza scossa, altro, purtroppo non ricordo.


Dovrei portare gli occhiali, si.. vedo pochino, sia da lontano che da vicino ma mi danno mal di testa e non riesco a tenerli per più di qualche ora.. (come lo sai?)
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Vecchio 10-01-2007, 19.05.11   #9
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Ti dirò che questa è un'intepretazione che sta andando molto per la maggiore, ci tranquillizza, siamo potentissimi ma durante il giorno si addormenta tutta e di notte mettiamo il mantello da supereroi..... in realtà dormiamo sempre e comunque però di notte spesso (in molto casi, non sempre però) spostiamo l'attenzione e sprechiamo meno energie, se non siamo talmente ossessionati dall'apparire, dal sognarci comunque cose da mostrare e dimostrare ad altri.... se non siamo così ecco che finalmente utilizziamo quel briciolo di energia che ci avanza (se avanza, e quando avanza) per Noi, quindi lavoriamo su di noi a vari livelli.
Io non credo che siamo dei superereoi di notte, penso solo che ci liberiamo delle mille maschere che la società, la nostra coscienza e la nostra educazione ci impongono.
Diverso è il discorso dei blocchi di accesso alla memoria durante la veglia ma credo che il motivo di questi stop, sia più o meno lo stesso.
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Vecchio 10-01-2007, 19.08.42   #10
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Forse il mio compagno di classe è stato il mio primo approccio verso il mondo maschile, era l'unico che già da piccolo faceva apprezzamenti e battute maliziose e io ne rimanevo abbastanza scossa, altro, purtroppo non ricordo.

Dovrei portare gli occhiali, si.. vedo pochino, sia da lontano che da vicino ma mi danno mal di testa e non riesco a tenerli per più di qualche ora.. (come lo sai?)
Ti saresti già risposta da sola, c'è qualcosa che devi vedere in merito a quello che hai scritto.
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Vecchio 10-01-2007, 19.10.30   #11
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Io non credo che siamo dei superereoi di notte, penso solo che ci liberiamo delle mille maschere che la società, la nostra coscienza e la nostra educazione ci impongono.
Diverso è il discorso dei blocchi di accesso alla memoria durante la veglia ma credo che il motivo di questi stop, sia più o meno lo stesso.
E quando vai a dormire arrabbiata con qualcuno e di notte sogni di dargli botte?
(è un esempio, magari a te non capita) Dici che non è la persona/maschera che vuole pestare quel qualcuno?
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Vecchio 10-01-2007, 19.14.38   #12
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Hai ragione
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Vecchio 10-01-2007, 19.19.38   #13
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E quando vai a dormire arrabbiata con qualcuno e di notte sogni di dargli botte?
(è un esempio, magari a te non capita) Dici che non è la persona/maschera che vuole pestare quel qualcuno?
Si si è quello che intendevo, solo che durante la veglia a fare pensieri da killer, ti senti colpevole, nel sonno, ti importa ben poco e riesci ad immaginarti scene da film horror, probabilmente per dare libero sfogo a quell'emozione repressa durante il giorno, in cui senza educazione, coscienza, ecc, all persona in questione, gli avresti tirato il collo...

Però, se ci pensi, anche gli animali sognano, loro però di strutture "contenitive" a livello emozionale, non ne hanno, probabilmente sono solo desideri insoddisfatti a quel punto.
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Vecchio 11-01-2007, 13.39.42   #14
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Si si è quello che intendevo, solo che durante la veglia a fare pensieri da killer, ti senti colpevole, nel sonno, ti importa ben poco e riesci ad immaginarti scene da film horror, probabilmente per dare libero sfogo a quell'emozione repressa durante il giorno, in cui senza educazione, coscienza, ecc, all persona in questione, gli avresti tirato il collo...
E quindi continui la recita di giorno continua in altre forme.... ma come dicevo sopra solo ogni tanto esce il nostro vero essere, quando finito il teatrino ci rimane ancora forza, quella di solito esauriamo senza neanche aver finito il teatrino.
Il sogno se saputo usare aiuta perchè c'è più libertà di manovra... il corpo non ostacola se non come condizionamento (e infatti di solito continuiamo ad usarlo nei sogni) quindi potrebbe servire meno energia per muoversi.... poi all'atto pratico di solito riproduciamo tutto e perdiamo il vantaggio.
Potremmo parlare dell'uso cosciente del sogno, e lo faremo in un thread apposito, anche se è impossibile realmente senza aver risparmiato energia, spesso si sogna di star sognando lucidamente.... sarà contorta la mente eh?
(anche il modo di dire "mente contorta" è interessante da analizzare)
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Vecchio 11-01-2007, 13.58.42   #15
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Sai che, grazie allo spunto che mi hai dato ieri, credo di aver capito perchè sogno il mio compagno?
E' vero che è un segnalibro di un blocco temporale, precede il momento in cui le relazioni con gli uomini sono diventate, da giochi tra bambini, adulte.
Credo rappresenti quello che, per me, è la parte infantile dell'uomo, che non temo perchè priva di strutture mentali, chiusure e condizionamenti sociali dei rapporti uomo-donna che si instaurano in età adulta.
E' come quando, non riuscendo a venire a capo di un problema (matematico), torni alla sua radice per analizzarlo nuovamente, capire in quale passaggio hai smarrito la strada.
Infatti, pensadoci, i sogni avvvengono nei momenti in un cui non ho una relazione e comincio a chiedermi i motivi dei miei fallimenti con il genere maschile.
E lì appare lui, un uomo, che pur sognando adulto, per me rimane un bambino, innocuo, con cui posso entrare in relazione senza paura di essere ferita, usata, incompresa o altro, come accade invece nelle relazioni con uomini adulti.

Da quando ho realizzato questa cosa mi sento leggera come una piuma.
Grazie mille

Ultima modifica di MoonCat : 11-01-2007 alle ore 14.01.14.
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Vecchio 11-01-2007, 15.43.59   #16
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Quindi se l’educazione ricevuta non mi permette di accettare, di vedermi per quella che sono perché vorrebbe dire ammettere qualcosa di se che è stato vietato da questa educazione di giorno io creerò una barriera che non me la farà vedere e di notte invece mi verrà mostrato come un messaggio che mando a me stessa affinché io riesca a vedere la verità su di me e sulla realtà delle cose?
E più il sogno sarà incomprensibile più vorrà dire che questa educazione è stata talmente restrittiva da non permettere la risalita dal profondo di ciò che se fosse evidente potrebbe anche mettermi in crisi? A volte per accettare la verità bisogna volersi assumere l’onere di vederla, niente brucia come la verità e a volte il più delle volte non siamo pronti affinché ciò avvenga. Può essere questo uno dei motivi che fanno si che non si ricordino i sogni?Quando vediamo un mostro prendiamo una paura tale da scombussolarci in modo pericoloso che potrebbe esserci anche fatale, il vederci in uno specchio che ci mostrasse mostruosi che effetto potrebbe farci? Anche esserci fatale?
Ho capito qualcosa o sono troppo contorta?
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Vecchio 11-01-2007, 17.20.12   #17
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Generalmente i sogni partono dall'incomprensibile, poi se tu non capisci l'inconscio fa in modo di ripetere cercando di rendere più chiaro, a volte ti prende in giro, l'inconscio (anche il superconscio si esprime nel sogno attraverso il bambino interiore) è più giocherellone di me
Questo piccolo mostro può essere un buon maestro, non ti da la pappa pronta aspetta che ci arrivi, posso affermare che se sai come lavora è più facile interpretare i sogni altrui che i propri.... che però raramente farai.
Qualcuno dice che bisogna sognare (inteso in senso non volontario), che è importante sognare, dipende.... se non sogno perchè ho chiuso tutte le percezioni anche interne è un discorso sarebbe meglio sognare, se non sogno perchè sto muovendomi e facendo esperienze è un'altro discorso, comunque in ogni caso è sbagliato sognare involontariamente ad occhi aperti.

Spunto.... si dice "ho fatto un sogno" diversamente di "ho vissuto un episodio"
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Vecchio 11-01-2007, 19.14.42   #18
RedWitch
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Spunto.... si dice "ho fatto un sogno" diversamente di "ho vissuto un episodio"

Ho fatto un sogno: significa che lo faccio, lo creo, lo cerco... perchè ne ho bisogno? Ma alla fin fine.. lo vivo.. proprio come fosse un'esperienza...o no?
Mentre ho vissuto un episodio, mi da l'idea di qualcosa che mi viene dato da vivere magari perchè mi serve, ma non lo scelgo, non lo creo ---> arriva, lo vivo ..
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Vecchio 11-01-2007, 19.32.02   #19
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[font=Verdana]Generalmente i sogni partono dall'incomprensibile, poi se tu non capisci l'inconscio fa in modo di ripetere cercando di rendere più chiaro, a volte ti prende in giro, l'inconscio (anche il superconscio si esprime nel sogno attraverso il bambino interiore) è più giocherellone di me
Cioè partono da ciò che non vediamo di noi non comprendiamo del nostro modo di muoverci nella veglia.
Se non capiamo perché agiamo in un certo modo allora l’inconscio ci mostra qualcosa e lo ripete in modi diversi per renderlo più chiaro a volte prendendoci in giro.( in che senso?)
Oddio che è il superconscio e il bambino interiore?
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Questo piccolo mostro può essere un buon maestro, non ti da la pappa pronta aspetta che ci arrivi, posso affermare che se sai come lavora è più facile interpretare i sogni altrui che i propri.... che però raramente farai.

Tu chiami l’inconscio piccolo mostro perché in effetti i mostri che contiene siamo noi che li esaltiamo perché non li accettiamo e li vediamo per questo mostruosi?

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Qualcuno dice che bisogna sognare (inteso in senso non volontario), che è importante sognare, dipende.... se non sogno perchè ho chiuso tutte le percezioni anche interne è un discorso sarebbe meglio sognare, se non sogno perchè sto muovendomi e facendo esperienze è un'altro discorso, comunque in ogni caso è sbagliato sognare involontariamente ad occhi aperti.


Quindi intendi che se una persona non sogna può essere perché è chiusa ai segnali che vengono da fuori non li lascia entrare in se.( come invece succede nell’ecografia)
O se non sogno è perché cmq sto sperimentando quindi i segnali che ho da fuori li accetto e di conseguenza cerco di lavorarci.

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Spunto.... si dice "ho fatto un sogno" diversamente di "ho vissuto un episodio"

Ho fatto un sogno nel senso che sono io l’artefice di quel sogno. Mentre in ho vissuto un episodio è il contesto che me lo ha fatto vivere?


Ultima modifica di griselda : 11-01-2007 alle ore 19.34.06.
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Vecchio 11-01-2007, 19.42.41   #20
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Ho fatto un sogno nel senso che sono io l’artefice di quel sogno. Mentre in ho vissuto un episodio è il contesto che me lo ha fatto vivere?
Questa tua frase Grii mi ha fatto venire in mente una cosa.. il sogno è interno, da qui potrebbe venire il fatto che "lo faccio"... mentre l'episodio che vivo è esterno.. e non dipende esclusivamente da me, ma da situazioni che mi si presentano da vivere appunto.
Chiedo scusa, ma non ho le idee molto chiare sui sogni..

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Vecchio 11-01-2007, 23.25.46   #21
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Scusate se risulterò fuori tema... ma... io non ricordo mai i sogni fatti di notte... perchè?

Vorrei ricordarli ma non riesco... perchè?

In compenso ho delle immagini durante il giorno... succede che avverto un cambio di attenzione... un momento prima sono "attento" (passatemi il termine) a cosa mi succede fuori di me... poi avverto come un bisogno di prestare attenzione ad una visione che affiora dentro di me... cambio la prospettiva e perdo di vista quello che ho intorno e vivo il sogno... le immagini che mi arrivano...

E' sognare pure questo?
Arrivano immagini o frasi che mi portano dentro a quel "mondo"... durano pochi istanti oppure alcuni minuti... Il mio corpo reagisce come se li avessi vissuti... mi lasciano qualcosa...

E' da un pò di tempo che "tento" di ricordare i sogni di notte...

Poi mi sono detto... "Di giorno i sogni li controlli... mentre di notte non riesci... è per questo che non li vuoi ricordare..."

Mi sono detto?... oppure è quella voce che arriva da dentro quando mi faccio una domanda...


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Vecchio 19-01-2007, 23.37.16   #22
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Secondo me per dirla alla Freud il sogno è "la via regia per conoscere l'inconscio" e di conseguenza per conoscere meglio noi stessi, se si ha la pazienza di scriversi i sogni che si fanno tutte le notti rileggendoli,di solito, si nota che c'è un filo conduttore, simboli e situazioni oniriche che sembrano sensa senso invece non fanno altro che dirci a volte che dobbiamo fare o non fare in certe situazioni e ci dicono anche se alcune scelte sono potenzialmente per noi pericolose,sicuramente spesso l'inconscio sa afferrare meglio di noi l'essenza delle persone e delle situazioni.Può succedere che se incontriamo una persona per la prima volta razionalmente magari ci facciamo un'idea di questa persona che invece un sogno potrebbe completamente smentire e darcene un'immagine onirica completamente diversa. Personalmente preferisco l'interpretazione dei sogni alla" Junghiana" perchè Freud è troppo pansessualista, tutto ciò che di bello o di brutto accade è legato al sesso, Jung invece ha una visione molto molto più ampia anche nell'interpretazione dei simboli onirici.Spesso succede (per citare Grey Owl) che non si ricordino i sogni nonostante uno si sforzi, perchè magari c'è una sorta di censura onirica, oppure perchè riguardano qualcosa o qualche evento spiacevole che si tende a non voler ricordare, così come può capitare che durante il giorno qualche cosa o situazione possa invece farci ricordare un sogno fatto la notte prima che avevamo dimenticato.
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Vecchio 20-01-2007, 02.40.06   #23
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Scusate se risulterò fuori tema... ma... io non ricordo mai i sogni fatti di notte... perchè?

Vorrei ricordarli ma non riesco... perchè?

In compenso ho delle immagini durante il giorno... succede che avverto un cambio di attenzione... un momento prima sono "attento" (passatemi il termine) a cosa mi succede fuori di me... poi avverto come un bisogno di prestare attenzione ad una visione che affiora dentro di me... cambio la prospettiva e perdo di vista quello che ho intorno e vivo il sogno... le immagini che mi arrivano...

E' sognare pure questo?
Arrivano immagini o frasi che mi portano dentro a quel "mondo"... durano pochi istanti oppure alcuni minuti... Il mio corpo reagisce come se li avessi vissuti... mi lasciano qualcosa...

E' da un pò di tempo che "tento" di ricordare i sogni di notte...

Poi mi sono detto... "Di giorno i sogni li controlli... mentre di notte non riesci... è per questo che non li vuoi ricordare..."

Mi sono detto?... oppure è quella voce che arriva da dentro quando mi faccio una domanda...


Non li ricordi per lo stesso motivo che non ricordi episodi vissuti del giorno, non hai abbastanza energia... la consumi sognando di giorno
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Vecchio 20-01-2007, 15.02.03   #24
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Ahh... può essere... ma anche no... no sò?...

Uno... dici che non ricordo per la poca energia... la consumo durante il giorno...

Ma non ne sono consapevole... vivo per come vivo... sono per quello che credo di essere... ma come fare a risparmire energia?... eppoi non ho proprio idea di che energia si parla?...

Dici che non ricordo episodi vissuti nel giorno?... ma se non li ricordo come posso pormi il problema?...
Nel senso che... se consumo ( o meglio dire sperpero) energia durante il giorno... ovviamente non avrò energia per "ricordare" durante la notte...

Non li ricordo per lo stesso motivo che non ricordo episodi vissuti del giorno, non ho abbastanza energia... la consumo sognando durante di giorno... ufffaaaaaa...

Spesso mi dicono che sono un sognatore, un idealista, un visionario... ma che fare allora?
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Vecchio 20-01-2007, 15.50.52   #25
Uno
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Con gli episodi durante il giorno intendevo nella memoria in generale,,, tipo quando non ricordi quello che ha mangiato a pranzo il giorno prima (esempio)
Qual'è la differenza? La differenza è che nella memoria del giorno (nello stato che si definisce comunemente di veglia) c'è la percezione temporale del passato e del possibile, desiderato o risonante, futuro (sogno ad occhio aperto), mentre nel sogno nello stato di sonno pur esistendo una percezione temporale (quando ricordiamo il sogno e lo trasferiamo al cosciente), si vive il momento, anche nei sogni ripetuti ne abbiamo la sensazione che stiamo riprendendo quella situazione ma non ricordiamo il sogno precedente (se non dopo che ci svegliamo) come oggi che sto qui scrivendo ricordo che c'era un ieri.

Questo apre degli scenari interessanti.... basta trovare ed esplorare il collegamento che c'è nell'equazione
sogno sta a ricordo quando mi sveglio come memoria di giorno sta a ricordo quello che passa da uno stato di cui non ho coscienza a quello che consideriamo stato di veglia. ( i due convivono)
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