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Vecchio 02-02-2007, 15.36.41   #1
Uno
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Predefinito Giornalismo vs Internet

Spero che qualche giornalista non legga, altrimenti magari, a primo acchitto, potrebbe arrabbiarsi per il confronto.
Sappiamo bene che in barba al crescente livello di istruzione le persone leggono sempre meno su carta, adesso se ne da la colpa ad internet ma ricordo che anche prima dell'avvento del web i quotidiani stavano iniziando a calare le vendite e le edicole hanno iniziato a riempirsi sempre più di pubblicazioni superficiali e che cercano di vendere tramite il gadget anzichè la ricchezza e profondità di contenuti.
Però ancora si può trovare l'informazione curata e approfondita, insomma il parallelo che vorrei fare è: da una parte internet liberalizza i canali comunicativi spesso a discapito della professionalità, dall'altra il giornalista perchè pagato deve metterci impegno nel portare avanti un argomento, da una parte internet si usa come la televizione, zapping selvaggio... leggo un paio di righe, mi rompo le scatole, clicco e passo avanti e non approfondisco nulla, dall'altra se spendo dei soldi per comprare una rivista non dico integralmente ma qualcosa dovrei leggere con un pò di attenzione... o no?
Si è vero dipende sempre da ciò che ci si prefigge, la scelta sta all'individuo...

Paradossalmente a volte non riscontro l'immediatezza tanto decantata di internet..... teoricamente, per i motivi sopradetti non ci sono professionisti, tutto è demandato alla buona volontà....

Mi fermo per non soffocare l'argomento... ma sono dell'dea che ne possono scaturire buone riflessioni
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Vecchio 02-02-2007, 19.15.03   #2
Sole
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Per quel che ho notato, la differenza tra un lettore di quotidiani e un lettore di internet è l'impegno ed il piacere da dedicarci.
Chi legge un quotidiano, come un rivista, ha il piacere di farlo in particolari ore della giornata. Al mattino facendo colazione oppure ci si accompagna il pranzo con le notizie del giorno... in ogni caso ci si dedica tempo ed attenzione (anche se mangiando...). Chi legge le notizie su internet è super mega informato su tutto ma in una maniera del tutto superficiale.. però sa di gossip.. perchè se ci fate caso i quotidiani web hanno sempre il gossip da linkare in prima pagina... fanno "tiratura".
A me sembra che il decadere della carta stamapata stia proprio nel tempo che nessuno pensa più sia necessario dedicarsi. Aumentando la cultura media (...) aumenta l'importanza che si da alle cose da fare durante la giornata (intendo: guadagnare, lavorare, divertirsi... insomma niente...) e fermarsi a fare qualcosa di altro che non sia quello imposto dal comune senso di vivere, è sentito come "perdere tempo".
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Vecchio 02-02-2007, 21.26.04   #3
Uno
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Abbiamo usato due descrizioni diverse Sole, io ho scritto "crescente livello di istruzione" tu invece "Aumentando la cultura media" è o.t. ma dici che sta aumentando la cultura?

------------------------------

per "
Paradossalmente a volte non riscontro l'immediatezza tanto decantata di internet.." intendevo che comunque anche se teoricamente potrei sapere in tempo reale quello che succede dall'altra parte del globo... poi spesso so le cose prima dal tg e non sempre le ritrovo online quando cerco l'approfondimento...

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Vecchio 04-02-2007, 22.19.57   #4
jezebelius
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Se non sbaglio questo argomento è gia stato trattato ad una conferenza....di giornalisti, ma nulla vieta ovviamente di approfondire anche le dinamiche che riguardano questo particolare, e sensibile aggiungo, territorio della informazione.
Secondo me la mancanza di notizie " interessanti" col conseguente imbarbarimento di queste, si può notare ad esempio che c'è una maggioranza di notizie a scapito della professionalità ( argomento della conferenza di cui sopra), porta inevitabilmente ad una sostanziale modifica del fare comunicazione.
La tendenza ad abbandonare "vecchi", si fa per dire, modi di fare notizia è presumibilmente condizionata, appunto, dall'abbandono dei normali canali informativi percorsi dal cliente-consumatore che, ormai consapevole delle sue possibilità ma privo di una seria capacità di discernimento, si convince che può fare da solo, giustamente, utilizzando la rete web.
In pratica, forse, questa tendenza è stata anche accompagnata dalla insufficienza delle notizie stesse o meglio dai contenuti di queste sempre più poveri rispetto alla esigenza e necessità di chi " vorrebbe " essere informato.
La tendenza che noto, come altra faccia della medaglia, è che molti, per non dire la maggior parte, si gettano nel ruolo giornalistico attraverso blog ed altro divenendo polo attrattivo del nuovo sapere; anche qui, appunto secondo me, manca una professionalità. Professionalità che va intesa, per intenderci, non tanto, c'è da dire, per la semplice appartenenza all'Ordine dei giornalisti, anche chi non ha mai scritto nulla di serio potrebbe paradossalmente farvi parte, quanto invece percepita come capacità o attitudine ad infondere la notizia di quelle caratteristiche comunicative che non necessariamente un "giornalista" deve possedere: insomma professionalità come dato oggettivo.
Il parallelo che fai Uno, mi da lo spunto per potere continuare su questa falsariga.
Manca sostanzialmente la volontà di informarsi, siamo svogliati e pertanto è ovvio che nella insufficienza che se ne dimostra, trovi spazio la giungla di internet che, se pure da un lato liberalizzata, dall'altro mostra la sua inadeguatezza a " fornire" una notizia col giusto approfondimento, appunto come fai notare, anche perchè mi pare di capire che manchi un vero e proprio canone di comunicazione in rete.
Molto spesso si tende a copiare gli standard che in televisione, o anche nella carta stampata, prima della decadenza " tiravano". Il vecchio si fonda col nuovo insomma creando la stessa, ma appunto nuova, ventata di freschezza.
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 05-02-2007, 13.29.55   #5
RedWitch
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per "
Paradossalmente a volte non riscontro l'immediatezza tanto decantata di internet.." intendevo che comunque anche se teoricamente potrei sapere in tempo reale quello che succede dall'altra parte del globo... poi spesso so le cose prima dal tg e non sempre le ritrovo online quando cerco l'approfondimento...

Credo che questo sia importante.. teoricamente, internet, dovrebbe permettere l'approfondimento delle news quasi in tempo in reale... invece capita spesso di trovare due righe su un argomento e nessun approfondimento.
Tempo fa, per esempio ho cercato un approfondimento su un articolo che avevo letto su un quotidiano cartaceo e niente.. potevo vederlo solo pagando.. lì c'è forse un discorso che se un giornale è cartaceo, non permetto a tutti di leggere le notizie.. ma comunque non mi sembra un modo per incoraggiare la lettura.. non vedo a quel punto l'utilità del giornale in web..
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Vecchio 05-02-2007, 15.29.59   #6
Uno
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Proprio questo volevo far emergere.... siamo proprio sicuri che internet stia dando tutta questa mole di in informazione libera?
Qualcosa di serio va pagato.... a dire il vero spesso va pagata pure la stupidaggine.
Io in prima persona ne so qualcosa, se vuoi mettere su un servizio serio non è più tanto semplice come la miliardata di blog, forum, siti su spazi gratuiti. Ho iniziato così ma poi mi sono reso conto che non si poteva crescere senza un passaggio a qualcosa di più professionale, professionale su cui però se decidi di guadagnare perde ogni valore, come visto sopra, di arrivare a tutti.
Ci sono molti piccoli particolari che adesso forse è superfluo elencare integralmente, comunque per esempio, se metto un forum in uno spazio gratuito entro certi limiti quasi riesco ad non esserne responsabile, mi basta un nick magari ottenuto senza usare dati reali con camuffamenti tecnici vari. Ovviamente non ho il minimo controllo, per assurdo dall'oggi al domani potrei trovarmi senza nulla, viceversa due clic e cancello tutto. Io se un domani dovessi arrivare a pensare di chiudere Ermopoli ci penserei un momentino.
In sostanza cambia l'approccio con cui si gestiscono questi spazi, come anche, se fuori tema, spesso (non sempre) allo stesso modo cambia l'approccio di quello che si registra regolarmente perchè vuole partecipare e quello che arriva mascherato per rompere le scatole, qua nel limite del possibile seleziono a costo di prendermi del cerbero, ma spesso ho visto (in altri posti) in nome di una presunta democrazia che ci rimettevano quelli che volevano fare/dire qualcosa per colpa di quelli che non hanno nulla da fare.
Quindi per tornare in argomento si delineano diversi profili informativi, la testata cartacea che fa una professione dell'informazione, cerca di essere aggiornata e a volte anche professionalmente a volte in maniera "povera" e poi vediamo la pubblicità che hanno diminuito il costo, o che sono in offerta speciale... la testata televisiva è simile solo che deve guadagnare con la pubblicità. Poi ci spostiamo verso queste nuove frontiere, ci sono servizi che sono appendici del cartaceo e del televisivo, grosse aziende con redattori stipendiati, ci sono anche forum e blog con scrittori a pagamento... non lo sapevate?
Ma quelli non hanno nessun tipo di liberalizzazione, sempre seguono le correnti... poi ci sono all'opposto (in internet) tutta la serie che dicevamo sopra, apro senza responsabilità, neanche legali (o meglio non le conoscono), scopiazzo un pò in giro, riempio internet di chat verbalizzate per iscritto, magari uso trucchetti per influenzare i motori o vado in siti più seri a spammare (o a cercare di).... ok libertà ma di che? Di fare che?
In mezzo ci sono alcuni siti (non dico noi, voglio tenere fuori Ermopoli dal confronto per essere imparziale, ma ce n'è qualcuno in giro) che affrontano argomenti con serietà, non hanno l'immediatezza delle notizie se non affidandosi alla voglia di condivisione dei partecipanti, spesso sono siti di approfondimento, in qualsiasi settore si applichino... purtroppo sono pochi e spesso osteggiati perchè comunque debbono utilizzare qualcosa di entrambi le estremità: il rigore, la professonalità e non concedere spazio all'utenza "frivola" dell'editoria di mestiere, i problemi gestionali di questa, a fronte di sola buona volontà......
In sostanza è vero che l'olio viene comunque a galla sull'acqua... però se lo si volesse recuperare si farebbe prima in una damigiana piuttosto che a mare no?

Magari il prossimo post parliamo di come google stia cercando di selezionare un pò meglio, speriamo, ultimamente.
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