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Vecchio 18-06-2007, 23.52.28   #1
Ray
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A stare a sentire il mio analista è ora che la pianti di nascondermi. E' chiaro che gli ho chiesto delucidazioni. Che vorrebbe dire “smettere di nascondersi”? E' generico, troppo generico. Intendeva forse in senso letterale? Eppure stavo li sul divanetto... era lui che teneva la poltrona girata dall'altra parte. Trattasi forse di una metafora? Di un'iperbole? Di un'allegoria?

Quando faccio così di solito lui perde la calma. Inizia a farfugliare cercando invano di darsi un contegno. Digrigna che ho capito benissimo che intendeva dire e che sto sviando il discorso e che questo è un altro modo di nascondersi e via su questo tono. Normalmente non se ne esce e riprendiamo la settimana dopo. Stavolta invece è cambiato qualcosa nei suoi percorsi sinaptici, si è percepito chiaramente, ad un certo punto della solita escalation si è bloccato di colpo, si è zittito a mezza frase, ha iniziato a fissare qualcosa che vedeva solo lui e gli si è dipinto un sorriso idiota sulla faccia. Mi fa:
“Per esempio... quel forum che frequenti su internet... emodialisi... ermellopili...”
“Ermopoli. E' un'antica città egiziana...”
“Si si quello li, non stiamo a sottilizzare, non ricominciamo eh”
“Ricominciamo cosa?”

Stava per cascarci e riperdere la calma. Ma quella cosa che vedeva solo lui lo ha salvato di nuovo e dopo un po' ha ripreso il discorso.
“Io dico che ti nascondi anche la... reciti, non ti esponi mai, non sei mai in pericolo... e non dirmi che non capisci quel che intendo... forse a volte dici quello che pensi davvero, ma comunque lo filtri... TU li non ci sei.”
“Desideri che metta una mia foto come avatar?”
Questa ipotesi lo ha turbato. In fondo, come mio analista, deve si spronarmi ad uscire dal mio guscio, come dice lui, ma deve anche proteggermi. La foto era troppo.
“Non intendevo quello...” se la cavò, “perchè non racconti di te, della tua situazione, di quel che fai?... insomma perchè non dici la verità?”

Ho scelto male e ho tentato la strada del vittimismo. Non interessa a nessuno, non è in linea col forum, non sono capace di scrivere narrando, non saprei da che parte iniziare, oggi mi fa male la pancia, mi prenderanno sicuramente in giro, la linea internet non va e se va è troppo lenta e cose del genere. Come era prevedibile, ad ogni mia eccezione lui trovò argomenti razionali per smontarla, sbriciolarla e soffiarla via. Addirittura, quando disperavo dal riuscire a fregarlo e iniziavo a considerare l'idea di farlo davvero, lui colse l'attimo e mi rinforzò, suggerendomi che poteva essere una forma d'arte e che avrei potuto mostrare quanto sapevo diventare bravo in qualcosa in cui mi cimentassi. Fu così che mi fregò definitivamente.

Il seguito è l'inizio della pagina. Sono uscito farfugliando che sicuramente l'admin sposterà il tread da arte a risoallegro, ho acceso il pc ed eccomi qua.
Nelle prossime puntate avrete modo di sapere tutto della mia storia, del mio modo di vedere il mondo, delle mie relazioni (in particolare col mio analista) e soprattutto dell'Istituto dal quale digito, il CRI (Centro Ricovero Illuminati).

A presto.

Ultima modifica di Ray : 18-06-2007 alle ore 23.54.32.
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Vecchio 19-06-2007, 20.03.23   #2
ellebi111
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ok, dacci anche il nome dl tuo analista. Se è riuscito in un intento così portentoso dal far raccontare di se in maniera 'non filtrata' allora vale tutti i soldi che gli dai....
Questo ovvio dopo che avremo letto il resoconto....
__________________
Ogni tecnologia sufficientemente avanzata e' indistinguibile dalla magia.
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Vecchio 19-06-2007, 20.21.33   #3
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ok, dacci anche il nome dl tuo analista. Se è riuscito in un intento così portentoso dal far raccontare di se in maniera 'non filtrata' allora vale tutti i soldi che gli dai....
Questo ovvio dopo che avremo letto il resoconto....
Beh beh "riuscire nell'intento" è una parola grossa, staremo a vedere. Ovviamente io ho deciso di scrivere non perchè lui è riuscito in qualche cosa me semplicemente per dimostrargli che si sbaglia, ovvero che non mi nascondo e non ho intenzione di farlo. Comunque dal seguito apprenderete che qui ci sono i programmi di recupero e che accontentare il proprio analista può avere degli utili.

Questa digressione solo per risponderti... bentornato (si lo so... mica eri andato via )
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Vecchio 20-06-2007, 13.51.39   #4
Faltea
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Si dai... fammi ravanare nella tua testolina

cibo... cibo...
scarseggia ultimamente....
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Vecchio 20-06-2007, 18.49.49   #5
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cibo... cibo...
scarseggia ultimamente....
Questo perchè il cibo a volte è una mela (in bella vista sull'albero, a volte una carota (devi tirare a te la foglia) e a volte un tartufo (devi "annusare" e scavare).

Torniamo in tema. Il mio analista mi ha fatto chiamare. Ha detto di aver letto questo inizio (mai che leggesse le cose veramente interessanti) e lo ha trovato promettente. A sentir lui cade un po' di stile verso la fine. Gli ho fatto notare che l'indaco della sua cravatta non si abbinava perfettamente col bluette della camicia. Ha mangiato la foglia e mi ha spronato a proseguire.
Sospetto - e dato che legge parlo anche con lui - che sta cosa gli serva anche per avere argomenti di conversazione con me. Non è un uomo troppo brillante e in pochi anni si è ritrovato un po' a corto. Comodo così no?

Quando sono arrivato al CRI ero un po' frastornato. Mi si dice che capita a molti. In ogni caso la persona con la quale ho avuto il primo approccio è un ricoverato come me. Si fa chiamare LUI (Luce Ultra Illuminante)... è un nome iniziatico. Il fatto che faccia Luigi di battesimo lo ha sempre ritenuto del tutto scollegato, anche se adesso mi ha confessato che forse è un Segno del Destino. Adesso cerca di diventare LUIGI (Luce Ultra Illuminante Giustamente Indotta). Buona fortuna.

E' qui per vari motivi... uhm, dovete sapere alcune cose. Esistono i motivi ufficiali per cui ci si trova qui e i motivi veri. Sto disgraziato di LUI che ha fatto... s'è sparato per una settimana un decotto di belladonna, aglio e liquirizia, ha digiunato e meditato a testa in giù per 14 ore al giorno. "Ci ho provato..." mi ha detto una volta... "è andata come è andata".
Fatto sta che ha cristallizzato un po' sotto il 5 e così è chiaroveggente (neanche del tutto) ma non lo sa. Ovvero non si riesce a capacitare del fatto che gli altri non possiedano il suo stesso spettro percettivo. Semplicemente non gli crede. Quindi se ne va in giro a dire alla gente cose come "ma la pianti di essere così arancione?" oppure "Ma devi proprio pisciare vermetti tutt'attorno?" Crede che facciano apposta.
Il motivo ufficiale è "sindrome paranoide con aspetti allucinatori"... fate vobis.

Con me però sta bene. Ciò dipende dal fatto che presento reazioni del tutto inusitate agli stimoli esterni. Io gli ho spiegato che è meccanico anche quello, ma lui crede che io sia la persona più spiritosa che abbia mai conosciuto e mi strizza d'occhio. Per dire una sera mi ha confidato: "la prima volta che ti ho visto eri appena arrivato. Avevi un'espressione spaesata in faccia ed eri tutto blu... una trovata meravigliosa! Ho riso per giorni."

Che tipo ah...
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Vecchio 21-06-2007, 13.18.29   #6
Faltea
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oppure alle volte hai fame ma non trovi nullla di buono nel frigo (frigo colmo di prelibatezze) forse sono solo io che in questo periodo non colgo...
Trovo criptici i post, provo a vedere dietro ma la nebbia pervade...
Vorrei condividere, ma sono cieca...
Allora ascolto...

Ultima modifica di Faltea : 21-06-2007 alle ore 13.21.07.
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Vecchio 21-06-2007, 15.46.06   #7
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oppure alle volte hai fame ma non trovi nullla di buono nel frigo (frigo colmo di prelibatezze) forse sono solo io che in questo periodo non colgo...
Trovo criptici i post, provo a vedere dietro ma la nebbia pervade...
Vorrei condividere, ma sono cieca...
Allora ascolto...
[ot]
se cammini prima o poi arrivi ad un punto dove la nebbia sparisci... la mela puoi alzar il braccio (o salire sulla scala) quando è bella matura o aspettare che ti cada in testa mezza marcia)
[fine ot]

Questo thread di Ray non è una cosa semplice da capire... un pò è un suo esercizio eso-linguistico... un pò ha anche qualche spunto, ma può anche essere preso per un semplice racconto. Che ognuno ne faccia quello che può... il che poi è alla base di tutto quello che scriviamo qua.


Per Ray... forse intendevi un pò sotto il 6... è un racconto, ma mica posso lasciarti dire queste cose
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Vecchio 21-06-2007, 21.36.17   #8
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Per Ray... forse intendevi un pò sotto il 6... è un racconto, ma mica posso lasciarti dire queste cose
OT: bene. ottimo fine OT

(intendevo un po' sotto Uomo5, quindi si, un po' sotto il 6... sbaglio?)
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Vecchio 21-06-2007, 23.19.31   #9
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(intendevo un po' sotto Uomo5, quindi si, un po' sotto il 6... sbaglio?)
Non è importantissimo... ma visto che avevi nominato il 5 no, non è uguale, ma quanto avevi in matematica a scuola?
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Vecchio 22-06-2007, 17.10.18   #10
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Non è importantissimo... ma visto che avevi nominato il 5 no, non è uguale,
Uomo5 = dominio del 5, quindi dal 6 in poi (?). Nella correzione intendevo che ho sbagliato, che si avrei dovuto dire un po' sotto il 6, per riferirmi ad "un po' sotto uomo5".

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ma quanto avevi in matematica a scuola?
..un po' sotto il 6...
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Vecchio 22-06-2007, 18.37.27   #11
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Stai confondendo le iniziazioni con lo stato dell'individuo
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Vecchio 22-06-2007, 18.47.39   #12
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Ok, puoi farmi un esempio? Credevo che "uomo5" fosse una dicitura per uno stato dell'individuo... nel racconto è uno stato a cristallizzarsi.
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Vecchio 26-06-2007, 16.08.50   #13
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Ok, puoi farmi un esempio? Credevo che "uomo5" fosse una dicitura per uno stato dell'individuo... nel racconto è uno stato a cristallizzarsi.
Se sei un 4, che tu sia un 4,2 o un 4,6 o un 4,8 sempre 4 sei (guarda che discorsi assurdi che tocca fare ) se sei iniziato al 5 sempre 4 sei, hai "assaggiato" il 5 ma effettivamente oscilli (perchè poi si usano questi numeri ma non esiste una categorizzazione fissa) nella gamma del 4.
Nel caso di un inizio di chiaroveggenza saltuaria sei nel 5 stabile e più vai verso il 6 anche questa diventa più stabile.
Poi chiunque può avere un episodio... ma se parliamo di una certa frequenza così è.

Adesso continua il racconto che poi questa cosa la vediamo altrove
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Vecchio 26-06-2007, 18.17.42   #14
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Questa digressione solo per risponderti... bentornato (si lo so... mica eri andato via )
'zie...
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Vecchio 26-06-2007, 20.10.44   #15
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Se sei un 4, che tu sia un 4,2 o un 4,6 o un 4,8 sempre 4 sei (guarda che discorsi assurdi che tocca fare ) se sei iniziato al 5 sempre 4 sei, hai "assaggiato" il 5 ma effettivamente oscilli (perchè poi si usano questi numeri ma non esiste una categorizzazione fissa) nella gamma del 4.
Nel caso di un inizio di chiaroveggenza saltuaria sei nel 5 stabile e più vai verso il 6 anche questa diventa più stabile.
Poi chiunque può avere un episodio... ma se parliamo di una certa frequenza così è.

Adesso continua il racconto che poi questa cosa la vediamo altrove
Non sono mica d'accordo. Sui numeri non sul resto... forse li usiamo solo diversamente e si tratta di capirsi, ma come li usavo io c'era un motivo specifico... cmq si, continuiamo altrove, appena posso riprendo la storia.
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Vecchio 07-07-2007, 16.09.22   #16
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Il mio analista si è lamentato per questa interruzione. Sostiene che la costanza di un lavoro del genere è determinante per ottenere certi risultati. Far fluire l'inconscio a grappoli e fermarsi ogni volta è ancora nascondersi.
Ho cercato di spiegargli che avevo molto da fare. Lui ribadisce che la vita all'Istituto è sempre quella ed è scandita da ritmi assai blandi, insomma che non stessi li a cercar scuse. Ma che volete che ne sappia lui del lavoro del nostro Circolo Interno e di tempestive e ancorchè improvvise missioni sottili? Quando chiamano chiamano.

In ogni caso è sorta una notevole discussione all'intyerno del nostro gruppo di meditazione. L'argomento lo scambio con Uno sui livelli dell' Essere e l'applicazione dei vari sistemi tradizionali per parlarne. I tre più accaniti eravamo io, LUI e ISSO (Io Spero Sparisca Oggi). E' meglio che vi parli di lui prima di proseguire.

ISSO non è un nome iniziatico ma una sovrastruttura energetica di copertura temporanea a contenere una data situazione finchè ne trova un'uscita. Pratricamente è assumere un atteggiamento sia mentale che emotivo artificiale e mantenerlo fisso, di solito in attesa di un evento o per difendere qualcosa. Nel caso specifico serve a mentenere il residuo di coscienza rimastogli dopo il disastro.
Aveva anche un nome iniziatico ma non riesce più a pronunciarlo. Se ne è impadronito l'Altro. E lo usa per controllarlo ogni qual volta si dimentica l'ISSO. Ha cercato varie volte di cominicarcelo (il nome) affinchè lo potessimo aiutare, ma tutte le volte son successe cose... ha vomitato spruzzi di rane, è saltato l'impianto elettrico del quartiere, han preso fuoco le tende e cose così. Il Direttore gli ha proibito di riprovarci.

Avrete forse intuito che gli è capitato... sto poveraccio era un prete di quartiere e giocava con la filocalia, ma solo infrasettimanale. Era alla fase di unione cuore-gola, usava delle interferenze di posizione e di emissione. Il sistema tradizionale insomma... posizione di tensione del collo da contatto mento petto e invocazione a Gesù.
La volta che ha rotto la cintura però si è reso conto che non aveva pulito bene tutto il secondo, ma ormai era troppo tardi.

All'inizio tutto pareva filato liscio poi ha preso a camminare sui talloni e ad insidiare le bambine di catechismo 2. Raccontava loro barzellette sconce in aramaico. Li per li all'inizio la gente non ci ha fatto caso, poi ti capita in canonica un gesuita filologo il quale, al grido di "haha questa non la sapevo" ha chiamato il 118. Motivo ufficiale del ricovero al CRI "scompenso psicotico acuto su pregresso delirio mistico".
Fortuna che avevo pulito bene il quinto mi ha detto una volta... sennò altro che barzellette... adesso è ISSO in lista d'attesa per l'esorcismo. Pare ci voglia parecchio però. Il tizio che gli ha fatto la visita preliminare e ha riempito i moduli gli ha spiegato che deve stabilizzarsi e raffreddarsi. Gli ha prescritto uso del collare e torna fra un paio d'anni. Non riesce ancora a camminare normale. Si è fatto fare delle scarpe coi tacchi al contrario, per tenere su le punte.

Uhm, della discussione vi racconto un'altra volta, è ora delle medicine ormai...

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Vecchio 24-08-2007, 21.28.48   #17
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Il mio analista non è per niente contento. Problemi suoi direte voi che siete equilibrati e per nulla al mondo vi fareste carico degli stati emozionali altrui. Voi sapete che se lo faceste vi occludereste di fatto la possibilità di parteciparvi... purtroppo invece lui, come la stragrande maggioranza degli strani esseri tricerlebrali che abitano questa insignificante palla di fango, è convinto inusitatamente del contrario. Sono anni che cerco di spiegargli come stanno le cose.

Fatto sta che lui insiste nel comunicarmi i suoi stati d'animo, ad esempio se è "contento di me" oppure no e si aspetta pure che questa comunicazione mi faccia in qualche modo fibrillare... sotto sotto si aspetta che io desideri farlo contento ma ritiene che una parte di me, in conflitto con quel desiderio che senza alcun dato reale ritiene esistente, invece cerchi di deluderlo. Sono anni che cerco invano di palesargli gli aspetti nevrotici di questo atteggiamento... che volete, si fa quel che si può. E' un osso duro.

Ogni volta che ci vediamo per una seduta io esordisco chiedendogli come si sente e come va con la moglie. Infatti solidarizzo con lei ogni volta che esploro col pensiero le probabili condizioni di una convivenza con lui. E lui immancabilmente mi dice se è o meno contento di me. Non contento mi spiega addirittura quelli che crede essere i motivi di questo suo stato psichico. Immancabilmente si tratta di questioni inerenti me e non lui, è soddifatto perchè io ho fatto questo e quello, è scontento perchè non ho fatto quello e quell'altro. Poveraccio, proprio non ci arriva.

C'è anche un aspetto ben più grave di questo meccanismo che, se si limitasse al suo atteggiamento durante le sedute si potrebbe definire come "l'unico modo migliore del bridge di perdere tempo", ed è il fatto che questo suo stato d'animo, ovvero se è o meno contento di me, va ad influire poi sul reale livello di benessere mio al'interno dell'Istituto. Come dire che se è contento quella settimana io riesco a godere di tutta una serie di benefici, se invece è scontento ecco che cerca di "farmela pagare". A suo dire questo meccanismo dovrebbe risultare "educativo".

Se per educare egli intende sviluppare in modo abnormemente anormale la tendenza ad agire artificialmente ed assecondare le altrui aspettative al solo scopo di ottenere privilegi personali, allora concordo con lui.

In ogni caso, dato che per una serie di questioni che vanno al di la della mia volontà, questa settimana è necessario che io goda di certi privilegi (le Missioni di cui accennavo sopra) ho deciso di assecondare le sue assurde richieste e di raccontarvi/raccontarmi delle vacanze estive dell'Istituto, vacanze nelle quali medici ed operatori si sono adoperati al meglio delle loro possibilità per "farci fare un'esperienza normale, in modo da imparare anche noi finalmente come vive la gente". Ci sarà da ridere...

Uhm, non so se il mio analista sarà contento di questo post...
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Vecchio 08-09-2007, 20.03.02   #18
cassandra
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Caro Ray aspetto di leggere di te...anche se il resto è assolutamente interessante e ben descritto...
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Vecchio 09-09-2007, 01.35.11   #19
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Caro Ray aspetto di leggere di te...anche se il resto è assolutamente interessante e ben descritto...
E' quello che vorrebbe anche il mio analista... che parli di me e non degli altri. Ho cercato invano di spiegargli che, semplicemente narrando, e quindi esponendo il mio modo soggettivo di interpretare il mondo, parlo di me. Lui non ci arriva, spero che con te sia più semplice...

PS: ti è chiaro che è un racconto, si?
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Vecchio 09-09-2007, 14.03.04   #20
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Certo che mi è chiaro...
Volevo esserti da sprone per andare avanti...
Mi interessa il tuo modo di vedere il mondo...
Vabbe'...quando vuoi...
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Vecchio 01-10-2007, 14.44.14   #21
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Ho letto tante volte questo racconto e finalmente una lucina si è accesa,questa è l'idea che mi sono fatta:
Il racconto rappresenta un'esperimento sulla disidentificazione dell'io,seguendo la Quarta Via di Gurdj ma partendo dalle 3 preesistenti...
Io sarebbe lo Yogi che sa ma senza emozioni;
Lui sarebbe il Monaco che crede ma non sa (come si capisce dal riferimento alla chiaroveggenza);
Isso sarebbe il Fachiro che vive solo il corpo,la fisicità;
L'Istituto rappresenerebbe il corpo di Ray,il Direttore sarebbe il fantomatico Magiordomo...sull'Analista ho un pò di dubbi,mi fa pensare all'ego (personalità) ma non ne sono sicura...
Tratta anche degli Stati di Coscienza,come nel caso di Isso che importuna le ragazze di catechismo 2=coscienza relativa ed i livelli dell'uomo,riferendosi a Lui dice che oscilla sotto il 5.
So che c'è altro ma al momento questo è quanto sono riuscita a vedere...rispetto a prima già è qualcosa eh?


P.S.Io,Lui e Isso mi fanno anche pensare alla concentrazione,espansione e meditazione...chissà
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Vecchio 01-10-2007, 21.29.59   #22
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Ho letto tante volte questo racconto e finalmente una lucina si è accesa,questa è l'idea che mi sono fatta:
Il racconto rappresenta un'esperimento sulla disidentificazione dell'io,seguendo la Quarta Via di Gurdj ma partendo dalle 3 preesistenti...
Io sarebbe lo Yogi che sa ma senza emozioni;
Lui sarebbe il Monaco che crede ma non sa (come si capisce dal riferimento alla chiaroveggenza);
Isso sarebbe il Fachiro che vive solo il corpo,la fisicità;
L'Istituto rappresenerebbe il corpo di Ray,il Direttore sarebbe il fantomatico Magiordomo...sull'Analista ho un pò di dubbi,mi fa pensare all'ego (personalità) ma non ne sono sicura...
Tratta anche degli Stati di Coscienza,come nel caso di Isso che importuna le ragazze di catechismo 2=coscienza relativa ed i livelli dell'uomo,riferendosi a Lui dice che oscilla sotto il 5.
So che c'è altro ma al momento questo è quanto sono riuscita a vedere...rispetto a prima già è qualcosa eh?


P.S.Io,Lui e Isso mi fanno anche pensare alla concentrazione,espansione e meditazione...chissà
WOW !!!

E io che stupidamente immaginavo di limitarmi a buttar giù un raccontino per fare esperimenti vari... ma guarda te... devo essere proprio un mezzo genio... senza sapere dico figate pazzesche... ariWOW !!

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Vecchio 28-01-2008, 00.29.07   #23
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A quanto pare è venuto il momento di riprendere quello che il mio analista si ostina a definire "una buona opportunità per esprimere me stesso all'interno di parametri definiti" e io, più imparzialmente, chiamo "un mucchio di ciance".
E' venuto il momento di riprendere in quanto, grazie all'esistenza di questo contentore, mi si prospetta improvvisamente l'occasione di "cogliere due piccioni con una fava"... leggere "fava" nel senso pitagorico del termine (tranquilli, scherzo, è per fare impazzire il mio analista).

Il primo piccione consiste nella divulgazione dei risultati del lavoro dottrinale del nostro gruppo di meditazione qui al CRI. Più o meno dal periodo dell'ultimo post, in seno al gruppo (ultimamente a me, LUI e ISSO si sono aggiunti altri membri di cui parlerò in seguito) , durante una serie di discussioni approfondite sullo stato di fatto attuale della diffusione delle Vere Conoscenze, si è palesata la necessità di accorpare i dati raccolti da ogni singolo membro del gruppo durante le loro esperienze esseriche e di disporli secondo un linguaggio comune... in modo che si incastrino in un corpus unico e funzionale.
Terminato questo lavoro si è palesata la necessità di divulgarne i risultati.
Il secondo piccione ha a che fare col mio analista. Dovete sapere che ultimamente ci siamo avvicinati un tantino. Questo avvenimento è dipeso dal fatto che, finalmente, si è reso conto che io non sono l'unico a dover imparare il suo linguaggio e il suo background per comunicare con lui, ma vale anche viceversa. Si è quindi avvicinato agli argomenti trattati nel nostro gruppo di meditazione ed ha iniziato ad interessarsene.
Ben conscio che per ognuno c'è speranza, seppur flebile beninteso, ritengo mio dovere esporre in modo più semplice possibile il nostro corpus dottrinale, in modo da permettergli di interagire, e ripeto il finalmente, con la parte più interiore di me.

Dopo lunghe ed estenuanti discussioni su quali potevano risultare i metodi migliori per tale divulgazione e quali le migliori forme, abbiamo noi del gruppo concordato di scrivere, tutti assieme, dei raccontini-favolette che esprimano in modo semplice e figurato le conoscenze a cui siamo per ora giunti.
Questa forma d'altro canto è quella usata tradizionalmente da tutti e i lettori di questo forum non si stupiranno di certo... dovete però capire che il secondo piccione di cui sopra, il cu iintelletto ben si addice alla metafora ornitologica da me usata, si è appena accostato alla questione e, per la prima volta in vita sua, si è reso conto della potenzialità di certi racconti tradizionali, da quelli religiosi a quelli popolari. Meglio tardi che mai.

E' chiaro, amici ermopolitani, che il tedio a cui sottoporrò le vostre tolleranti anime nel leggere le buffe ed ingenue favolette che seguiranno, verrà ricompensato dalla descrizione dettagliata dei commenti del mio analista alle suddette. Se in questi anni l'ho un po' conosciuto, posso assicurare che ci sarà da ridere.
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Vecchio 28-01-2008, 01.09.47   #24
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Predefinito prima favoletta - spirito e corpo

C'era una volta una piccola concentrazione cosmica... nel caso specifico, un piccolo pianeta.
Come tutte le concentrazioni cosmiche del nostro Uni-Verso, ivi compresi gli esseri tricentrici che chiamiamo ostinatamente "uomini", essa si era formata, in conformità alle Leggi, per l'azione di tre Forze tra di loro indipendenti.

La prima Forza, che chiameremo per convenzione "bianca", era dovuta all'azione costante ed imparziale di un'altra concentrazione cosmica molto più grossa, antica ed evoluta... noi chiamiamo questo tipo di concentraziooni cosmiche "sole" o "stella". L'azione costante ed imparziale che esercitava tutt'attorno a se era "emanare calore".
La seconda Forza, convenzionalmente chiamata "nera", era esercitata dalla resistenza, o capacità di assorbire il calore emanato, della materia sparpagliata in modo caotico nello spazio circostante la nostra "stella". L'effetto di questa capacità di assorbire calore da parte di questa materia sparpagliata era quello di aumentarne la velocità di movimento.
La terza Forza, chiamata "rossa", era esercitata sempre dalla concentrazione cosmica "stella" e lo era sempre in modo costante ed imparziale. Detta forza si manifestava con la capacità di "attrarre a Se" tutto ciò che lo circondava e, in particolar modo, quella stessa materia che, per effetto dell'altra Forza da Lui esercitata, assorbiva il Suo calore e si muoveva più velocemente.

Orbene, dopo questa necessaria digressione, possiamo dire che questa nuova concentrazione cosmica appena formata era composta da due tipi diversi di materia la quale, per caratteristiche intrinseche la materia stessa, si era accumulata separatamente. Possiamo chiamare questi due tipi diversi di materia "Acqua" e "Terra". Abbiamo quindi una concentrazione cosmica nella quale tutta l'Acqua si è accumulata da una parte e tutta la Terra dall'altra. Ovviamente esiste una linea di confine in cui queste due materie vengono a contatto, ma questo contatto, nelle condizioni che si erano venute a formare, non era sufficiente a modificare sostanzialmente la situazione, che verteva in una quiete più o meno totale, in una mancanza di movimento che manteneva sostanzialmente separate le due materie. Quindi nulla "accadeva".

---------continua----------
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Vecchio 28-01-2008, 01.33.25   #25
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Questo stato di quiete più o meno totale in cui verteva la concentrazione cosmica che ci interessa permaneva sostanzialmente immutato e, siccome "nulla accadeva", questo nulla durava eternamente.
Concetti come "nulla" ed "eternamente" tuttavia sono relativi all'ambito osservato.
Infatti quel che accadeva era che la "stella" continuava ad esercitare la sua costante "emanazione di calore" e l'effetto di questa emanazione era di scaldare le due materie di cui era composta la nostra concentrazione cosmica preferita. Per le caratteristiche intrinseche di queste due materie, gli effetti di questo venire scaldate, si manifestavano diversamente una dall'altra. Ne conseguì che l'Acqua iniziò ad agitarsi in modo maggiore e maggiormente visibile della Terra.

Il primo mutamento apprezzabile fu quindi il passaggio della materia Acqua da uno stato di quiete e riposo in se, ad uno stato di sobbollimento.

Questo stato di sobbollimento fece si che la materia Acqua, di colpo, potè interagire con un'altra materia che ricopriva la nostra concentrazone cosmica e che si chiama Aria. A dire il vero fu la materia Aria che, in seguito al sobbollire della materia Acqua, potè interagire con quest'ultima.

Questa materia Aria si trovava già in uno stato di agitazione per via sia dell'azione di irragiamento costante di calore da parte della concentrazione cosmica "Sole", sia per lo stato di movimento su se stessa della piccola concentrazoine cosmica appena formata e che stiamo osservando. Questo movimento esisteva fin dalla "nascita" di questa concentrazoine cosmica ed derivava direttamente dal movimento della materia disposta in maniera caotica che si era organizzata in una concentrazione grazie all'azione congiunta della Forza Rossa e della Forza Bianca.

Accadde - e questo fu il Secondo Mutamento di importanza rilevante - che la materia Aria, mossa dal movimento del pianetino e agitata dall'emanazone di calore del Sole, riuscì a portare un po' della materia Acqua con se.

Questo alzarsi della materia Acqua nell'Aria comportò un suo avvicinamento parziale - e quindi una maggiore esposizione al Suo influsso - alla Concentrazione Cosmica Centrale. L'effetto fu che lamateria Acqua, per poter reggere il nuovo calore, dovette assumere la Forma della materia Aria. Grazie a questa nuova Forma gli fu permesso di stare, seppur temporaneamente, nella zona di esistenza stabilita per la materia Aria e di farne esperienza.

Avvenne così che la materia Acqua, viaggiando di qua e di la sotto forma di Aria, vide la Terra sotto di Se.

Dopo un certo tempo che la Materia Acqua, sotto forma di Aria, permase sopra la Materia Terra, subendo quindi l'influsso di questa materia differente che, per sua caratteristica intrinseca, assorbiva diversamente il Calore del Sole ed in particolare era più lenta ai passaggi di questo calore, per via di una certa differenza di temperatura venutasi a stabilire, si sentì attratta dalla Materia Terra in modo simile a come era attratta dal Sole per via della Forza Rossa e non potè fare diversamente che riprendere forma di Acqua, cedendo calore, e cadere sulla Terra.

Gli effetti di questa caduta innescarono un ciclo di Formazione del tutto simile a quello che aveva portato alla formazione della concentrazione cosmica che stavamo osservando.

------------continua-------------
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