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Vecchio 27-06-2007, 22.32.47   #1
Sole
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Predefinito violenze

Non saprei come commentare questa vicenda, credo si commenti da sola, ve la racconto.
In Inghilterra un giovane di 24 anni abusa di una bambina di 10. Il guidice lo condanna prima a due anni di reclusione poi riduce la pena a 4 mesi perchè accoglie la difesa dell'avvocato il quale sosteneva che il tipo non fosse colpevole perchè la bambina dimostrava 16 anni, andandosene in giro vestita da grande ed avendo accettato le proposte di lui.
...

Non è commentabile, ma ci provo.. mi dite come fa una bambina di 10 anni ad assomigliare vagamente ad una sedicenne? Mi dite come si fa ad assolvere uno che abusa di un minore perchè dice che non poteva sapere di commettere un reato visto che la bambina in questione dimostrava 16 anni e "ci stava" e secondo la legge inglese a sedici anni sei maggiorenne e puoi avere rapporti sessuali consensuali.
Ma come si fa a confondere una bambina con una teen ager? Ma come si fa a crederci? Ma come si fa poi ad andare in tribunale se la bamina "ci stava"?
Roba da matti..
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Vecchio 28-06-2007, 10.17.42   #2
RedWitch
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A me sembrano pochi anche due anni di reclusione per un reato del genere.. figuriamoci l'assoluzione.
Posto anche che la bambina dimostri qualche anno in più, credo sia impossibile così tanti in più, non è certo una buona ragione, poi che fosse consenziente.. a 10 anni si puo' sapere cosa sia il sesso? e volerlo fare coscientemente? ho seri dubbi.

Anni fa ricordo che emisero una sentenza di non colpevolezza per un tizio che aveva usato violenza contro una ragazza, ma poichè la ragazza portava abiti succinti l'aveva istigato...

ogni scusa è buona per non riconoscere colpevoli questi tizi, che se la cavano spesso a buon mercato.. nella vicenda che hai raccontato Sole, si tratta di pedofilia, e anche se fosse stato giudicato colpevole, avrebbe scontato solo due anni... pazzesco.
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Vecchio 28-06-2007, 11.38.16   #3
Sole
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Mica solo gli abiti succinti.. ci fù anni fa una sentenza di una donna violentata, ma siccome portava i jeans, il giudice decise che togliere un paio di jeans con la violenza è impossibile per cui la ragazza se li era tolti volontariamente... eccerto con un coltello puntato alla gola che vuoi fare?

mah!

Davvero non capisco. Io posso decidere di andare in giro vestita di un top e mutande e non per questo autorizzo a toccarmi o invito nessuno a violentarmi. Mi sembra di dire la cosa più banale del mondo!
Viviamo ancora al tempo in cui accusavano le streghe, altrochè...
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Vecchio 28-06-2007, 13.03.54   #4
jezebelius
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Davvero non capisco. Io posso decidere di andare in giro vestita di un top e mutande e non per questo autorizzo a toccarmi o invito nessuno a violentarmi. Mi sembra di dire la cosa più banale del mondo!
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Mhm...vicenda inverosimile ma non impossibile da verificarsi...

Comunque volevo affrontare la cosa, parzialmente da lato differente.
Quello che si presume dovesse essere il giudice alla fine, probabilmente, è vero che ha " visto" la cosa per come è avvenuta, insomma ricostruita in aula ma è anche vero che ha dimenticato, secondo me, di fare un'altra valutazione che non è da considerasi di poco conto vale a dire che non " siamo( o almeno si presume ) nella giungla.
La legittimazione di un comportamento, che abbia come presupposto la ragazza che cammina in mutande ad esempio oppure questo " ipotetico " consenso della ragazzina di 10 anni, partono da una non corretta valutazione a mio avviso di ciò che dovrebbe essere il Principio della convivenza. Partendo da lontano...se ho deciso di vivere ( si fa per dire ) in collettività...dovrò anche sottostare a regole che questa mi ha imposto e mi impone.
Il giudice, invece, nell'acconsentire un comportamento del genere ha sottovalutato tali regole degradandole rispetto " all'istinto". Appunto giungla...
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 28-06-2007, 13.08.09   #5
Era
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Mica solo gli abiti succinti.. ci fù anni fa una sentenza di una donna violentata, ma siccome portava i jeans, il giudice decise che togliere un paio di jeans con la violenza è impossibile per cui la ragazza se li era tolti volontariamente... eccerto con un coltello puntato alla gola che vuoi fare?

mah!

Davvero non capisco. Io posso decidere di andare in giro vestita di un top e mutande e non per questo autorizzo a toccarmi o invito nessuno a violentarmi. Mi sembra di dire la cosa più banale del mondo!
Viviamo ancora al tempo in cui accusavano le streghe, altrochè...
La penso esattamente come te Sole.....
non è l' abbigliamento di una donna/ragazza/bambina
a dare diritto al maschio..qualunque età abbia..di sentirsi
libero di commentare...giudicare....e men che
meno stuprare...
Non vorrei fare il solito discorso femminista...perchè
non lo sono....ma vorrei mettere l' accento sul fatto
che tutte le cariche importanti sono ricoperte da uomini
(forse sarebbe meglio dire maschi)...in una società maschilista....avete mai assistito
ad un processo per stupro? gira e rigira la donna diventa
l' unica colpevole....
Si inizia dal silenzio per la paura di essere giudicate...
Si continua nel subire i sorrisini velati (ma
neanche troppo) dei carabinieri quando si trova il coraggio
per denunciare....si va avanti in tribunale....e si continua
per anni...all' indice degli altri come colei che ecc ecc...

La cosa peggiore che noto...è la poca...se non assente
del tutto....solidarietà tra donne.....
Sono infatti le donne di ogni epoca (e qui condivido
i tempi da caccia alle streghe) le più grandi accusatrici
e "nemiche" delle loro simili....
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Dio mi conceda
la serenità di accettare
le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre
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Vecchio 28-06-2007, 14.09.49   #6
griselda
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Sono due cose diverse secondo me la prima dalla seconda. Non giustifico nessuna delle due per carità.
Ma la violenza lascia uno strappo che si ripercuote nella psiche della persona che se non si riesce a recuperare la condizionerà per tutta la vita pesantemente.
Nell'altro caso non vi è uno strappo nonostante vi siano dei problemi grossi di base.
In entrambi i casi l'istinto animale è ciò che predomina manca tutto il resto da parte dell'uomo perchè sia nelle violenza che nel desiderio di possedere una bambina di dieci anni ( tra l'altro si possono essere fisicamente sviluppate, ma lo sviluppo si ferma al fisico per cui un uomo come può non accorgersene se non è ad uno stato di gravi mancanze? ) secondo me è come essersi sviluppati solo fisicamente mentre manca tutto il resto i sentimenti il rispetto per l'altro, la dignità, insomma dei grossi buchi.
Per quanto riguarda il giudice e la pena....credo ci sia bisogno di rivedere tutto il sistema, chi ha determinati comportamenti non risolti continuerà a farli e se poi ha anche il beneplacito consenso dei legislatori......
Riabilitazione vuol dire recuperare quelle persone riuscendo a far nascere in loro ciò che non ha mai germogliato. Ma si è in grado di farlo oggi? Una bella comunità forse potrebbe servire in cui ristabilere alcune cose insegnare e far comprendere ciò che non si conosce ma forse è solo utopia di una illusa romantica.
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Vecchio 28-06-2007, 16.00.06   #7
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Diventa difficilissimo rapportarsi al mondo e all'umanita'con questi presupposti,per semplice logica mi pare evidente che una bambina di 10 anni sia indifesa ed incapace ad affrontare determinate situazioni a prescindere dalla sua fisicita'!Se anche il Tribunale si sta trasformando in un luogo dove non si salvaguarda la tutela di una minore in primis,garantendole protezione ed appoggio, credo davvero si stia scadendo nell'inverosimile,questo racconto mi appare come un incoraggiamento a comettere reati contro chi non si sa difendere...Mi chiedo come questa giovane potra'rapportarsi al mondo con fiducia,viverlo serenamente,se ha la consapevolezza che chi ti ha fatto del male, puo' incontrarlo ogni ora,ogni giorno...si innesca un meccanismo di paura ed insicurezza, che limitera' irrimediabilmente il vivere di chi ha subito tale aggressione,per di piu' senza conseguenze per chi l'ha posta in essere....
Mi domando secondo quale giurisprudenza l'essere "provocante",o "sviluppata precocemente" puo'determinare un' istigazione alla violenza fisica e sessuale?...voglio pensare che è l'interpretazione personale dei magistrati ad aver prodotto questa ingiustizia,anche se questo aggiunge al danno,la beffa...siamo forse in un circolo vizioso dove ormai tutto è ammissibile?... la giungla è anche doversi difendere da soli...
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Vecchio 28-06-2007, 18.08.06   #8
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Mi domando secondo quale giurisprudenza l'essere "provocante",o "sviluppata precocemente" puo'determinare un' istigazione alla violenza fisica e sessuale?...voglio pensare che è l'interpretazione personale dei magistrati ad aver prodotto questa ingiustizia,anche se questo aggiunge al danno,la beffa...siamo forse in un circolo vizioso dove ormai tutto è ammissibile?... la giungla è anche doversi difendere da soli...
Ecco credo che uno dei punti sia questo che hai posto.
Il giudice " decide" ( o dovrebbe farlo ) richiamando anche le proprie esperienze o, più in generale, quello che dovrebbe essere, in questo caso secondo il suo sentire, il " vivere comune".
E' inevitabile, allora per questo verso, che la vita quotidiana sia, per cosi dire, condizionata da impressioni, tendenze e quant'altro ed in un certo senso...soggettivizzata dalla persone che ricopre tale ruolo.
Quindi, va da se, che ad esempio, chi ha poca esperienza ( non in riferimento all'età ma nel senso appunto percettivo del termine) potrà valutare la cosa secondo un " suo" punto di vista ( che si presume oggettivo ).
Il che non è male sia chiaro ( anche se per il caso concreto della bambina o della legittimazione, diciamo cosi, circa la istigazione allo stupro a causa di come una si veste io comunque disapprovo ) ma è " limitato" a quel livello.
Quindi colui che si presume "essere" un ruolo oggettivo ne assume solo i connotati esterni: è comunque un essere umano.
Questo, poi, senza badare, o almeno lo si fa ma in maniera blanda ed indiretta, alle conseguenze ( da leggere mi pare sotto altra veste " esperenziale" che ora interessa poco ) che hai accennato.
Che so...come se un gorilla -con tutto il rispetto per lui, presumendo che questo abbia una capacità di giudizio maggiore rispetto alle scimmie - giudicasse quelli che stanno sotto di lui...ma comunque dovrebbe considerarsi immerso nella "giungla degli istinti" poichè da questa condizionato....non so se si capisce...
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Vecchio 03-07-2007, 07.41.12   #9
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Che so...come se un gorilla -con tutto il rispetto per lui, presumendo che questo abbia una capacità di giudizio maggiore rispetto alle scimmie - giudicasse quelli che stanno sotto di lui...ma comunque dovrebbe considerarsi immerso nella "giungla degli istinti" poichè da questa condizionato....non so se si capisce...
Se vogliamo vederlo da un punto di vista diverso, il trauma di queste donne è necessario a loro stesse per evolvere.. il giudice in questi casi si fa mezzo per loro, già vedendo la cosa così sembra che scorra tutto.

Ma tornando a noi, siamo al discorso del giudice dell'altra discussione. Le istituzioni sono/dovrebbero essere educatrici. Ma chi educa loro? In genere si sceglie una professione per mancanza di altro o perchè non si hanno le idee chiare a 19 anni, momento in cui si effettua la scelta.
Dovremmo tornare indietro e dire che a scuola, dalle elementari, si dovrebbero formare uomini e non persone istruite. Ma chi educa gli insegnanti in questo compito?
Rimane tutto nelle mani del singolo e della propria capacità di essere educatore di se stesso.
Però tutto questo è anche il modo di formare un uomo.
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Vecchio 03-07-2007, 09.27.46   #10
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Se vogliamo vederlo da un punto di vista diverso, il trauma di queste donne è necessario a loro stesse per evolvere.. il giudice in questi casi si fa mezzo per loro, già vedendo la cosa così sembra che scorra tutto.
Che questo poi accada alla fin fine siamo d'accordo.... però la legge non scritta dice che chi ha più potere ha più responsabilità, i giudici dovrebbero assumersi queste responsabilità.
Altrimenti facciamo il discorso del karma e io se trovo uno davanti la mia macchina lo tiro sotto tanto era il suo karma negativo.
Posso capire gli avvocati, se ad un'avvocato si presenta il peggior assassino questo (avvocato) ha il dovere comunque di difenderlo, ma il giudice in quanto al di sopra delle parti dovrebbe oggettivamente vedere se l'accusato è colpevole o no e comportarsi di conseguenza.
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Vecchio 03-07-2007, 12.21.29   #11
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Si è vero, è sottile infatti il confine e cadere in queste interpretazioni che spesso sono scuse di comodo è facile.

Son d'accordo che la responsabilità di chi ha il potere di decidere è, e così deve esssere, "importante" ma proprio per questo deve esserci un uomo capace di usare quella importanza.
Ma non mi viene proprio in mente un modo per educare le istituzioni; da chi? e come?

Io invece gli avvocati non li capisco... si so che ognuno ha diritto ad una difesa, e di contro c'è l'accusa, ma diventa una guerra tra le due parti. Guerra che spesso finisce con il dimostrare chi è più forte e bravo. Vediamo tantissimi casi nei tribunali americani.

Interessante notare che in tribunale (nella giustizia) ci sono le due parti contrarie e una che unisce e mette equilibrio tra le due giudicando obiettivamente. Come fosse un triangolo.
Questo triangolo nelle aule del mondo non è equilatero.

Ultima modifica di Sole : 03-07-2007 alle ore 12.27.22.
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Vecchio 03-07-2007, 13.57.22   #12
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Sembra la rappresentazione dell'uomo gli avvocati difensore e dell'accusa i moti interni dell'uomo l'angelo e il diavolo potremmo dire e il giudice coscienza.
Ma se la coscienza è addormentata come fa a trarne qualcosa di oggettivo? Con questo non voglio giustificare nessuno solo che in questo caso la legge diviene uguale per tutti nel senso che ad agire è il karma e nessuno degli interessati per quanto possano crederlo. O sbaglio?
Se il giudice deve essere un Giudice dovrebbe essere Sopra le Parti e per poter esercitare la Giustizia no?
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Vecchio 21-07-2007, 12.45.12   #13
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L'egoismo umano e la difesa ad oltranza di quelle che si considerano proprie appendici (quindi il binomio: " se ammetto che ha sbagliato lui, ammetto che ho sbagliato io") ha partorito un 'altra cosa scandalosa:

A Montalto di Castro la giunta comunale (perchè c'era di mezzo il figlio di un assessore) aveva deliberato di pagare 5000 euro a testa a dei ragazzi ad alcuni degli 8 minorenni che sono accusati di aver violentato una ragazza di Tarquinia.
Alla vittima della violenza nessuno ha pensato, che so spese mediche, psicologiche o altro....
Come possiamo poi credere che la cosa vadano meglio? Che differenza c'è dal cavernicolo che con la clava prendeva la femmina per accoppiarsi?
Era meglio, ecco la differenza....
Nella preistoria c'èra solo animalità nel senso di "la natura mi chiede di darle continuità attraverso gli istinti", oggi dire animalità è un offesa per gli animali, inoltre queste difese nel senso contrario sono peggio dell'indifferenza delle ere andate.

P.s. La giunta sopra detta ha dovuto fare marcia indietro pressata dall'opinione pubblica... piccolo fattore positivo... a prescindere che il problema non doveva neanche presentarsi.... evidenzia che per quanto molto poco, ancora un pò si può influire se si fa massa.
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Vecchio 21-07-2007, 16.52.02   #14
RedWitch
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Certo che pensare di pagare le spese processuali per questi piccoli delinquenti (scusate il termine ma la penso così..) e non pensare minimamente all'unica vera vittima della faccenda fa venire i brividi. L'importante è affossare il caso, che se ne esca ufficialmente "puliti", poi se una ragazza porterà dei segni chisenefrega ... Ogni giorno se ne sente una peggio dell'altra al tg.. concordo che chiamare questa gente animali è offendere gli animali..
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Vecchio 21-07-2007, 19.25.51   #15
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Certo che pensare di pagare le spese processuali per questi piccoli delinquenti (scusate il termine ma la penso così..) ..
li chiamerei delinquenti e basta.....
la cosa peggiore è il comportamento dei genitori.....
coprono...proteggono...i "piccoli" delinquenti...in attesa
che diventino delinquenti adulti.....


(la cosa peggiore è il comportamento dei genitori...
aggiungo...vergognoso quello delle autorità)
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