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Vecchio 09-10-2007, 22.20.29   #1
Ray
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Predefinito Partire in quarta

L'altra sera, parlando con un'amica, mi è capitato di usare questa espressione. Poi ci ho ragionato su ed ecco il tread (quindi non è rivolto a lei).

L'origine credo sia recente e connessa alla guida, così a naso. Partire in quarta marcia richiede un notevole dispendio di carburante in una piccola porzione di tempo.. se non diamo abbastanza gas il motore si spegne e non partiamo.

Non solo, anche se partiamo, ci accorgiamo dopo poco che lo sprint iniziale va perso assai presto... molto prima che se si usava il metodo tradizionale: accendere, scaldare il motore, prima seconda e terza al giusto numeri di giri...
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Vecchio 09-10-2007, 23.00.59   #2
jezebelius
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Si parla di partire in quarta anche considerando che, talvolta, in un ragionamento, ad esempio, si tende ad arrivare subito alle conclusioni oppure, ancora, simile al partire in quarta si può annoverare il " partire sparati" che credo sia più o meno simile.
Il motore è su di giri, infatti, e si corre il rischio, facendolo più volte, di bruciare la frizione.
In questo senso, prendendo ad esempio il meccanismo della frizione, potrebbe anche risultare agevole dire che l'attrito è minore, con relativa minore resistenza ed il motore che raggiunge il suo massimo ( aggiungerei che " deve " ), nel partire in quarta e si rischia di portare a sforzo il motore stesso senza poi avere, al rilascio della frizione, la dovuta spinta.
Si può considerare il partire in quarta anche in altro modo, e cioè quando si vuole far valere le proprie ragioni in un litigio ad esempio, senza ascoltare quelle altrui.
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 09-10-2007, 23.12.29   #3
Sole
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Questa espressione in genere si usa in senso negativo, quando si prende la rincorsa e ci si perde per strada.
Partire in quarta, metterci tutto e subito e poi pouff come niente perdere l'entusiasmo. Non si riesce a distrubuire l'energia in maniera equanime dall'inizio del lavoro (un lavoro qualsiasi) alla fine.
Bisognerebbe conservare il motore caldo e far risparmio per il momento in cui si dovrà rinnovare o meglio confermare la volontà iniziale di finire un lavoro.
Momento che arriverà sicuramente, arriva sempre. Per stanchezza, per noia, per ripetitività, perchè non vediamo la fine, la rotta della linea comincia a cambiare e a volte ci dimentichiamo addirittura del perchè siamo partiti e dove stavamo andando. Discorso ceh si ricollega in maniera pratica e non teorica alle ottave. Perdere di vista la direzione iniziale.

Si potrebbe lontanamente assimilare il partire in quarta con il fuoco di paglia.

p.s. scrivo ma non ho letto ancora jez che ha postato prima di me.
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Vecchio 09-10-2007, 23.52.46   #4
Uno
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Partire in quarta in senso automobilistico è praticamente impossibile a meno che non si sia in discesa (da vedere come predisposizione) si brucerebbe il motore.

Vi do due interpretazioni pò più antiche, di quando i motori non esistevano... una musicale e una teatrale.

Quella musicale si ricollega alle ottave se partiamo in 4° vuol dire che il primo salto è evitato... ma per far questo bisogna avere talento e la giusta spinta... volerlo evitare senza di questi ci fa solo "cadere" in un'ottava laterale...

La teatrale deriva dalle famose quinte... cioè le quinte tende (o scenografie rigide) della serie che aprendosi in sequenza permettevano di cambiare l'ambientazione, quindi partire in quarta significa partire da davanti... come attore, mentre invece la scuola teatrale di una volta richiedeva apprendistati e di imparare l'arte... oggi gli aspiranti attori spesso partono in quarta... ma spesso recitano come cani ( altro modo dire )
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Vecchio 10-10-2007, 13.01.55   #5
cassandra
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Partire in quarta in senso automobilistico è praticamente impossibile a meno che non si sia in discesa (da vedere come predisposizione) si brucerebbe il motore.

Vi do due interpretazioni pò più antiche, di quando i motori non esistevano... una musicale e una teatrale.

Quella musicale si ricollega alle ottave se partiamo in 4° vuol dire che il primo salto è evitato... ma per far questo bisogna avere talento e la giusta spinta... volerlo evitare senza di questi ci fa solo "cadere" in un'ottava laterale...

La teatrale deriva dalle famose quinte... cioè le quinte tende (o scenografie rigide) della serie che aprendosi in sequenza permettevano di cambiare l'ambientazione, quindi partire in quarta significa partire da davanti... come attore, mentre invece la scuola teatrale di una volta richiedeva apprendistati e di imparare l'arte... oggi gli aspiranti attori spesso partono in quarta... ma spesso recitano come cani ( altro modo dire )


Nell'esempio musicale mi viene naturale il collegamento a bruciare le tappe...per poi ritrovarsi a curvare per mancanza di energia,volontà o impegno,la beffa potrebbe stare nel fatto che non ti accorgi di aver curvato lateralmente...
Il secondo invece mi fa riflettere sulla fretta,quasi una brama di arrivare all'ultimo piano ma con l'ascensore,anzicchè faticando per le scale...
Partendo in quarta si perde anche il senso di raggiungere l'obiettivo,spesso un risultato conseguito velocemente non da neanche il tempo di comprenderlo ed apprezzarlo veramente...si parte velocissimi per poi restare spompati,a volte anche delusi...chiudo con "in medio stat virtus"(spero di ricordare corrattamente come si scrive)...ma questa è un'altra storia
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Vecchio 10-10-2007, 13.23.03   #6
turaz
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se uno prende l'ascensore e si sofferma ad analizzare cosa avviene è perfettamente paritetico a uno che sale le scale a mio avviso.
non sta li a mio avviso la differenza.
sta nel "come" più che nel cosa.
(anche se il cosa conta ma "dopo" non prima. dopo inteso quando è consapevole).
se uno per anni ha salito le scale ad esempio e ha osservato bene bene cosa succede (diventando per lui un "modus operandi" a 360 gradi)... a un certo punto prende l'ascensore.. continuerà a osservare cosa succede... salvo il fatto che per arrivare da A a B invece di metterci 100 ci metterà 10.
quindi in un certo senso non ha sprecato energia.

ciauzz
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Vecchio 10-10-2007, 13.26.21   #7
griselda
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Partire in quarta mi fa venire in mente l'istinto che spinge o l'impulso dell'anima che non tiene conto di altro. Partire in quarta è non aver tenuto conto del resto e che quel resto verrà poi a ricordarci la nostra fretta. La quarta non ha ancora la ragione che nasce dall'aver unito il tutto.
Forse può esserci anche l'uomo 4 ma non sono sicura.
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