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Vecchio 24-10-2007, 16.23.03   #1
dafne
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Predefinito genitori

ciao ragazzi
apro questa discussione sulle figure dei genitori perchè se è vero che dobbiamo lavorare su quello che siamo è anche vero che quello che siamo arriva da un passato, da quello che ci hanno insegnato e da schemi che abbiamo appreso. Che crediamo nostri ma nostri non sono. Almeno non tutti. Si è discusso altrove sui genitori separati, su come la mancanza di un genitore mini alla base l'equilibrio psicologico di un bambino, separata e figlia di separati mi trovo oggi a chiedermi cosa rappresentino mamma e papà nella nostra vita perchè parte dei miei blocchi sono lì e parte di questi demoni li rivedo oggi negli occhioni dei miei bimbi. per cui,saltando la fase del "giusto o sbagliato" mi piacerebbe poter analizzare proprio cosa ci danno mamma e papà.
Per quel pò che ne so la madre rappresenta il nutrimento, la coccola, la protezione mentre il padre rappresenta l'autorità, il dovere ...
è così?
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Vecchio 24-10-2007, 17.14.20   #2
Uno
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.
Per quel pò che ne so la madre rappresenta il nutrimento, la coccola, la protezione mentre il padre rappresenta l'autorità, il dovere ...
è così?
Solo questo per ora (poi ci torno), occhio che spesso questa è l'apparenza, cioè socialmente in un'era patriarcale, o appena post-patriarcale, è corretto far vedere che il padre ha la cinta (intendo che rimprovera, da la punizione o simili) e la mamma fa la cioccolata. In realtà almeno al 50% le mamme usano il papà per dare la punizione e i papà usano le mamme per dare affetto.
E solo su questo ne possiamo parlare 6 mesi.... dite che sia proprio sbagliata la contrapposizione dei ruoli nella coppia di genitori?

Vi lascio pensarci...
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Vecchio 24-10-2007, 17.47.16   #3
dafne
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Solo questo per ora (poi ci torno), occhio che spesso questa è l'apparenza, cioè socialmente in un'era patriarcale, o appena post-patriarcale, è corretto far vedere che il padre ha la cinta (intendo che rimprovera, da la punizione o simili) e la mamma fa la cioccolata. In realtà almeno al 50% le mamme usano il papà per dare la punizione e i papà usano le mamme per dare affetto.
E solo su questo ne possiamo parlare 6 mesi.... dite che sia proprio sbagliata la contrapposizione dei ruoli nella coppia di genitori?

Vi lascio pensarci...
Ecco, no, la contrapposizione ci vuole, ne è riprova il fatto che se così non fosse io da sola non avrei problemi a gestire i figli...e così Pino che è rimasto senza moglie.
Papà e mamma rappresentano due mondi, due modi di affrontare il mondo può essere? Se poi a papà vien voglia di coccolare e fare la cioccolata e alla mamy di dare qualche strigliata non dovrebbe essere un dramma... più ne parlo e più mi rendo conto di quanto sono confusa...
Quello che per esempio nella mia testa si crea come immagine è il papà che con il ruolo di "castigatore"(e non serve una cinghia ma basta un'occhiata) entra in scena solo al momento in cui si presenta un problema, cosa che forse spingerà il bambino a provocarlo per vedere chi è papà (...sto teorizzando..) questo però accade quando il papà in questione è praticamente assente nella vita familiare....
In una famiglia equilibrata, in teoria, l'autorità è rappresentata da entrambi, così come l'affetto viene dato da entrambi...allora dov'è che davvero c'è questa contrapposizione?
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Vecchio 24-10-2007, 17.49.34   #4
turaz
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la contrapposizione non c'è in un certo senso.
ma dato che come dice Uno si esce da una società di un certo tipo ci sono "retaggi" cui si è ancorati (un retaggio sta appunto nella contrapposizione delle 2 figure)
per questo di "norma" autorità=padre (ma non vale per tutti)
il cervello ha quell'imprinting
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Vecchio 24-10-2007, 18.15.35   #5
griselda
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La contrapposizione no come termine è sbagliato, per come lo intendo io siamo complementari e la complementarietà secondo me è insita in quello che siamo dalla diversità psicologica/emotiva/razionale a quella fisiologica e credo che più sia ampia e meno costretta da problematiche soggettive e meglio sarà per il figlio.
Il padre è la forza lo dimostrano i suoi muscolli la madre è fisicamente meno forte quindi già qui le diversità che li differenziano e portano ad affrontare il mondo in misura diversa anche se oggi si tende a non voler sottostare a leggi naturali.
La madre dovrebbe essere dolcezza, comprensione, gentilezza e il padre onore responsabilità, protezione e entrambi dovrebbero dare amore e senso di sicurezza. Sto mettendo un po' a caso eh. Quello che vorrei dire è che uno dovrebbe essere il compendio dell'altro in modo che una volta adulto il figlio possa ritrovare dentro di se delle parti che collaborano come quelle che fuori hanno collaborato alla sua crescita.
Purtroppo non è così spesso la mamma veste i panni di papà e viceversa, ognuno scappando dal suo ruolo e scaricando sull'altro la resposabilità che non riesce a prendersi.
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Vecchio 24-10-2007, 18.22.22   #6
turaz
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mmm... a mio avviso si e no.
le componenti "maschile" e "femminile" non sono così "nette" tra uomo e donna.
diciamo che andrebbero però cmq integrate in maniera "armonica"

questo a mio sentire
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Vecchio 24-10-2007, 21.30.10   #7
Ray
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Posto che entrambi i genitori devono dare amore, la contrapposzione di ruoli serve eccome, serve soprattutto ai bimbi.

Il discorso è lungo e complesso non si può certo esaurire con un post o anche dieci, ma possiamo provare ad aprire la questione e vederla in vari modi.

Come accennava confusamente Turi ognuno di noi ha un maschile e un femminile. Che il corpo sia maschio oppure femmina.
Anche se nel presente tempo i ruoli si vanno mescolando, nel bene e nel male, questi ruoli hanno corrispondenza con le parti di noi e le loro rispettive funzioni.

Come dire che certo che la punizione la può dare la mamma, a volte deve proprio farlo se non altro per insegnare che anche lei può farlo, ma se la da il papà è meglio oltre che più efficace, perchè la natura maschile è più consona con questa funzione.

Quindi io cresciuto in una famiglia dove questi ruoli sono tendenzialmente rispettati, saprò che se devo "punirmi" è di gran lunga meglio usare la mia parte maschile. Tendenzialmente non significa semrep e non significa con rigidità.

Questo vale un po' per tutto... dall'esempio si può trarre una chiave diversa dal solito per afforntare la questione ruoli in genere, se poi pensiamo in termini di crescita spirituale le fatiche che si fanno, per esempio, per impedire al centro istintivo di fare quel che dovrebbe fare il centro intellettuale o, ancor meglio, per far fare alle due parti del centro intellettuale, maschile e femminile (traduco per Turi: dx e sx) il lavoro per cui sono più portati.
Questo essere più portati non significa che l'altro non può farlo, tantomeno che non deve. Ruolo significa riferimento... di solito la funzione è demandata a.

Bon, un pezzettino è introdotto (poi sul tema "genitori" Uno fa un altro forum eh... )
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Vecchio 24-10-2007, 22.22.27   #8
griselda
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Posto che entrambi i genitori devono dare amore, la contrapposzione di ruoli serve eccome, serve soprattutto ai bimbi.
Beata ignoranza ho dovuto vedere sul vocabolario per capire cosa vuol dire contrapposizione.( antitesi, opposizione reciproca alternata od opposta) sorry

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Quindi io cresciuto in una famiglia dove questi ruoli sono tendenzialmente rispettati, saprò che se devo "punirmi" è di gran lunga meglio usare la mia parte maschile. Tendenzialmente non significa semrep e non significa con rigidità.
Per capire... se chi mi puniva era esclusivamente la figura femminile io mi punirò con la mia parte femminile, questo cosa comporta?

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Bon, un pezzettino è introdotto (poi sul tema "genitori" Uno fa un altro forum eh... )[/qi]
Ok prenoto già da ora l'iscrizione
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Vecchio 24-10-2007, 22.40.40   #9
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Per capire... se chi mi puniva era esclusivamente la figura femminile io mi punirò con la mia parte femminile, questo cosa comporta?


Beh non è così automatico che ti punirai sempre con la parte femminile... cmq comporta innanzitutto che la cosa funziona non benissimo. Come quando usiamo il centro istintivo per pensare. Ovvero punisci ma si mescola qualcos'altro diciamo, dato che c'è una spinta fuori ruolo (sempre se usi la parte femminile, sennò funziona). Poi si dovrebbe andare a vedere cosa comporta per ognuno, ci possono essere delle linee base a mio avviso, nel senso che più o meno funzioniamo tutti grosso modo simile, ma si dovrebbe chiedersi innanzitutto cosa si prova se si deve punire "con la femmina", fuori ruolo... come ci si sente.

La punizione "maschile" è ferma, calma e autorevole. Dispiace punire ma si sa che è necessario, quindi non si transige. Razionalmente si misura e emotivamente si viene a compromessi con ebentuali diminuzioni, ma il messaggio deve arrivare chiaro ed è separato dall'affetto, nel senso che la punizione non lo mette in dubbio, semmai lo dimostra. Inoltre la spiegazione è sempre disponibile ma non traborda.
Che molti maschi non siano sempre in grado è un altro paio di maniche ovviamente.

Le donne spesso si trovano in difficoltà quando devono punire... ci sono vari fattori... la tendenza a non farlo (fuga), il senso di indeguatezza (paura di non sostenere la situazione), il senso di colpa eccetera... ma ripeto, qui poi entra in gioco il fattore soggettivo.
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Vecchio 25-10-2007, 10.50.20   #10
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Sicuramente la mancanza della figura di un genitore influisce sui figli.
Ancora di più se il padre o la madre prima erano presenti incutendo una certa autorità e un certo modo di rapportarsi con i figli, vissuto soggettivamente dai bimbi.
Può anche darsi che questa autorità paterna manchi ai bimbi e così reagiscono con rabbia...
Già entrare nel mondo della scuola è un grande cambiamento per un bimbo, se poi viene a mancare un elemento in famiglia che prima c'era rende ancora più complicato il tutto...

Con questo voglio dire che il modo di comportarsi dei genitori viene assorbito dai figli, anche se il modo di comportarsi di mamma e papà magari esce dagli schemi classici di papà che punisce e mamma che coccola...
Io da piccola, figlia unica, avevo un padre sempre assente e una madre molto dolce e comprensiva, mio padre lavorando all'estero veniva a casa solo un mese d'estate e a Natale, però anche da lontano incuteva il suo ruolo di padre... Insomma sapevo chi era mio padre, anzi la lontanza me lo faceva sembrare ancora più importante come riferimento, anche se mamma era sempre con me...
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Vecchio 25-10-2007, 13.00.41   #11
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Solo questo per ora (poi ci torno), occhio che spesso questa è l'apparenza, cioè socialmente in un'era patriarcale, o appena post-patriarcale, è corretto far vedere che il padre ha la cinta (intendo che rimprovera, da la punizione o simili) e la mamma fa la cioccolata. In realtà almeno al 50% le mamme usano il papà per dare la punizione e i papà usano le mamme per dare affetto.
E solo su questo ne possiamo parlare 6 mesi.... dite che sia proprio sbagliata la contrapposizione dei ruoli nella coppia di genitori?

Vi lascio pensarci...
Anch'io penso che non sia sbagliata la contrapposizione, ma mi chiedevo (chiedo sempre )quando un genitore è solo come dovrebbe comportarsi?
Se la figura maschile di riferimento manca in famiglia,la mamma può creare un equilibrio imparando a gestire i 2 lati (maschile e femminile) che comunque le appartengono?
Un nonno o un nuovo compagno stabile possono prendere il posto di un padre assente?ed ancora come si può far capire ad un padre distratto che i figli hanno bisogno di lui?...per concludere meglio un solo genitore che 2 dei quali uno è incapace di assumersi le proprie responsabilità?
Capisco che l'argomento è infinito e sono tante domande,ma se avete un po di tempo...
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Vecchio 25-10-2007, 13.06.56   #12
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beh in teoria maschile e femminile in ciascuno dovrebbero essere "equilibrati".
un equilibrio dinamico che dal singolo passa alla coppia...
con al centro il cuore.
almeno secondo me
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Vecchio 25-10-2007, 13.09.40   #13
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Un po' di pensieri sparsi
Questi ruoli sono frutto della societa' patriarcale/occidentale,esplorati poi a fondo dal sig Freud e dalla psicoanalisi in genere..Penso siano oramai cosi dentro di noi che e' difficile pensare ad altri modi di rapportarsi.
Si dice che lo stato incarni l'autorita' paterna,cosi viene rispettata la sua autorita',e cosi' anche Dio viene dipinto sempre come maschile,almeno nella societa' cristiana.Facile immaginare il perche'
Anche nei discorsi che vedo qui la donna viene dipinta come debole ed in difficolta' e l'uomo forte in virtu' dei proprio muscoli.Oddio forse fisicamente puo' sembrare cosi',ma non sempre lo e'.
Mi vengono in mente le societa' matriarcali,tuttora esistenti in molti paesi del SUD,o la mitica societa' matriarcale esistente prima della patriarcale.C'e' una teoria di Giorgio Galli (ma qui credo siamo OT)che addirittura asserisce che la democazia sia frutto della sconfitta della societa' matriarcale.
Cmq la donna e' piu' forte dell'uomo in molte occasioni,oltre a vivere piu' a lungo,deve partorire e in genere da quello che notato le donne sopportano meglio il dolore degli uomini.
So di donne che hanno tirato su intere famiglie.
Poi credo che i ruoli per la crescita di un bimbo debbano essere rispettati,magari senza calarcisi troppo..
Riguardo la colpa e il punire,la colpa e' un sentimento complesso frutto parecchio occidentale(soprattuto cristiano).
My 2 cents
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Vecchio 25-10-2007, 13.14.03   #14
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questione di "identificazione" con scarsa conoscenza a mio avviso.
noi non siamo "un ruolo"
siamo altro.
e nello stesso tempo scegliamo determinate cose molto spesso inconsapevolmente raramente consapevolmente.

ciauzz
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Vecchio 25-10-2007, 13.22.06   #15
griselda
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Beh non è così automatico che ti punirai sempre con la parte femminile... cmq comporta innanzitutto che la cosa funziona non benissimo. Come quando usiamo il centro istintivo per pensare. Ovvero punisci ma si mescola qualcos'altro diciamo, dato che c'è una spinta fuori ruolo (sempre se usi la parte femminile, sennò funziona). Poi si dovrebbe andare a vedere cosa comporta per ognuno, ci possono essere delle linee base a mio avviso, nel senso che più o meno funzioniamo tutti grosso modo simile, ma si dovrebbe chiedersi innanzitutto cosa si prova se si deve punire "con la femmina", fuori ruolo... come ci si sente.

La punizione "maschile" è ferma, calma e autorevole. Dispiace punire ma si sa che è necessario, quindi non si transige. Razionalmente si misura e emotivamente si viene a compromessi con ebentuali diminuzioni, ma il messaggio deve arrivare chiaro ed è separato dall'affetto, nel senso che la punizione non lo mette in dubbio, semmai lo dimostra. Inoltre la spiegazione è sempre disponibile ma non traborda.
Che molti maschi non siano sempre in grado è un altro paio di maniche ovviamente.

Le donne spesso si trovano in difficoltà quando devono punire... ci sono vari fattori... la tendenza a non farlo (fuga), il senso di indeguatezza (paura di non sostenere la situazione), il senso di colpa eccetera... ma ripeto, qui poi entra in gioco il fattore soggettivo.
Definirei la mia parte femminile una gallina starnazzante anzi un gruppo di galline starnazzanti( che iniziano a discutere tra loro perdendo di vista la realtà) a cui manca la parte equilibrante, cioè quella maschile del gallo che arriva e zittisce tutto il pollaio assegnando ad ognuno il suo ruolo.
In effetti hai ben descritto le dinamiche della difficoltà che incontro quando mi ritrovo a dover punire se non lo ritengo più che necessario non lo faccio, quindi fuga ( e qui mancando i paletti è un bel business) quando mi trovo costretta a farlo inizio a pensare: avrò esagerato? Vedendo le reazioni nel figlio, sensi di colpa a gogo, (cuore di mammà) che se lascio andare mi mettono in mutande. (o poverino e zac mi frego con le mie mani se non sto attenta)

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Vecchio 25-10-2007, 13.28.35   #16
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questione di "identificazione" con scarsa conoscenza a mio avviso.
noi non siamo "un ruolo"
siamo altro.
e nello stesso tempo scegliamo determinate cose molto spesso inconsapevolmente raramente consapevolmente.
ciauzz
Sicuramente,penso che solo quando sei consapevole dei ruoli,puoi sganciarti da essi,per poi riprenderli..il ruolo e' cmq necessario secondo me
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Vecchio 25-10-2007, 13.30.33   #17
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lo penso anch'io soren.
ma un conto è esserne consapevoli...e quindi "scegliere" in un certo modo.
un altro è non esserlo (e quindi nella sostanza non sceglierlo ma "ritrovarselo") a mio avviso.
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Vecchio 25-10-2007, 13.44.24   #18
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lo penso anch'io soren.
ma un conto è esserne consapevoli...e quindi "scegliere" in un certo modo.
un altro è non esserlo (e quindi nella sostanza non sceglierlo ma "ritrovarselo") a mio avviso.
Io penso che tra il dire e il fare c'è di mezzo un mare che conduce sino a......
Prima di diventare madre avevo tante belle idee che al lato pratico sono divetate di difficile applicazione, ma come si dice sbagliando si impara. Si si riesce poi a fare nostra l'esperienza.
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Vecchio 25-10-2007, 13.45.50   #19
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beh tra dire e il fare a volte c'è di mezzo solo "e il" ma si è talmente "fermi" nel mentale che non si agisce magari partendo dal piccolo
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Vecchio 25-10-2007, 13.59.23   #20
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Sicuramente la mancanza della figura di un genitore influisce sui figli.
Ancora di più se il padre o la madre prima erano presenti incutendo una certa autorità e un certo modo di rapportarsi con i figli, vissuto soggettivamente dai bimbi.
Può anche darsi che questa autorità paterna manchi ai bimbi e così reagiscono con rabbia...
Già entrare nel mondo della scuola è un grande cambiamento per un bimbo, se poi viene a mancare un elemento in famiglia che prima c'era rende ancora più complicato il tutto...

Con questo voglio dire che il modo di comportarsi dei genitori viene assorbito dai figli, anche se il modo di comportarsi di mamma e papà magari esce dagli schemi classici di papà che punisce e mamma che coccola...
Io da piccola, figlia unica, avevo un padre sempre assente e una madre molto dolce e comprensiva, mio padre lavorando all'estero veniva a casa solo un mese d'estate e a Natale, però anche da lontano incuteva il suo ruolo di padre... Insomma sapevo chi era mio padre, anzi la lontanza me lo faceva sembrare ancora più importante come riferimento, anche se mamma era sempre con me...
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Anch'io penso che non sia sbagliata la contrapposizione, ma mi chiedevo (chiedo sempre )quando un genitore è solo come dovrebbe comportarsi?
Se la figura maschile di riferimento manca in famiglia,la mamma può creare un equilibrio imparando a gestire i 2 lati (maschile e femminile) che comunque le appartengono?
Un nonno o un nuovo compagno stabile possono prendere il posto di un padre assente?ed ancora come si può far capire ad un padre distratto che i figli hanno bisogno di lui?...per concludere meglio un solo genitore che 2 dei quali uno è incapace di assumersi le proprie responsabilità?
Capisco che l'argomento è infinito e sono tante domande,ma se avete un po di tempo...
Stella, che non hai potuto leggere prima per via della differita, in un certo senso ti ha risposto, al contrario di quello che sembra non è importante (anche se agli occhi del bambino fino ad una certa età si) che un genitore possa stare 20 ore al giorno con un figlio se quando ci sta è assente (questo vale anche per la coppia e tutto), può essere che un padre (o una madre) possa ricoprire il suo ruolo con poche presenze, se è veramente presente in quei momenti. Ovviamente almeno uno di due è auspicabile che ci sia nel quotidiano, per la cose che succedono giornalmente e che non possono essere viste/chieste/esplorate dopo anni se non al costo di un prezzo elevato.


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Un po' di pensieri sparsi
Questi ruoli sono frutto della societa' patriarcale/occidentale,esplorati poi a fondo dal sig Freud e dalla psicoanalisi in genere..Penso siano oramai cosi dentro di noi che e' difficile pensare ad altri modi di rapportarsi.
Si dice che lo stato incarni l'autorita' paterna,cosi viene rispettata la sua autorita',e cosi' anche Dio viene dipinto sempre come maschile,almeno nella societa' cristiana.Facile immaginare il perche'
Anche nei discorsi che vedo qui la donna viene dipinta come debole ed in difficolta' e l'uomo forte in virtu' dei proprio muscoli.Oddio forse fisicamente puo' sembrare cosi',ma non sempre lo e'.
Mi vengono in mente le societa' matriarcali,tuttora esistenti in molti paesi del SUD,o la mitica societa' matriarcale esistente prima della patriarcale.C'e' una teoria di Giorgio Galli (ma qui credo siamo OT)che addirittura asserisce che la democazia sia frutto della sconfitta della societa' matriarcale.
Cmq la donna e' piu' forte dell'uomo in molte occasioni,oltre a vivere piu' a lungo,deve partorire e in genere da quello che notato le donne sopportano meglio il dolore degli uomini.
So di donne che hanno tirato su intere famiglie.
Poi credo che i ruoli per la crescita di un bimbo debbano essere rispettati,magari senza calarcisi troppo..
Riguardo la colpa e il punire,la colpa e' un sentimento complesso frutto parecchio occidentale(soprattuto cristiano).
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Infatti in una società matriarcale (ma quelle che ci sono ancora oggi sono quasi solo ricordi) i ruoli sono ribaltati. Il fatto è che essere immersi in una società che possiede una sua sorta di genetica e ribaltare i ruoli o eliminarli solo per una sorta di anticonformismo non è corretto per i bambini, li destabilizza, li fa crescere senza punti fermi e sicuri apparentemente e profondamente insicuri nella realtà.
Questo può accadere e accade anche con ruoli rigidi, troppo rigidi.
E' vero che in una possibile evoluzione i riferimenti vanno trascesi, si dovrebbe essere in grado di orientarsi comunque di giorno come di notte, ma trascendere non significa eliminare, e posso trascendere solo ciò che c'è, non quello che non c'è.... quindi se una persona a 40 anni deve ancora trovare i suoi riferimenti, sarà senz''altro svantaggiata rispetto ad una che ha un minimo equilibrio di crescita.

Vogliamo vedere in maniera materiale che significa contrapposizione dei ruoli?
Sono convinto che ai più cinestetici (cioè che sentono o si esprimono meglio con il corpo, circa) possa aiutare.

Se prendo un quadro molto grande, diciamo largo (e non si può dire che un essere umano non sia enormente "largo") la cosa più saggia da fare per appenderlo al muro è usare due chiodi.
I muri sono la vita, provate a pensare le varianti... se uso un chiodo solo devo metterlo nel centro, ma vista la larghezza del quadro devo stare attento che ognuno che passi troppo vicino, toccandolo più o meno lo può sbilanciare, se uso anche due chiodi provate a infilare l'occhiello sinistro nel chiodo destro e viceversa... che succede?
Succede che il quadro si trova al contrario, invertito rispetto a quella parete/società.

Un quadro è fatto per stare sul muro.... poi se è particolarmente bello e se io sono amante dell'arte ogni tanto lo posso tirare giù, magari metterlo davanti la finestra per vederlo meglio alla luce, ma anche solo per dipingerlo il pittore ha dovuto metterlo dritto su qualche supporto....

Ect ect... la storiella ha moltissimi altri spunti.

P.s. il discorso matriarcale, patriarcale che era solo per inquadrare potrebbe anche essere sviluppato a parte, ci sono parecchie cose da imparare. per esempio che altro che indebolimento del matriarcato, siamo arrivati all'apice e stiamo tornando indietro, ci vorranno millenni ma è iniziato.Le società che ancora ne conservano qualche devole ricoordo sono come dei tasselli fuori dal contesto, necessari per non farci dimenticare, per farci vedere che ci altre possibilità...
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Vecchio 25-10-2007, 14.07.30   #21
turaz
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a mio avviso diciamo che ci sono state parecchie "distorsioni interpretative" legate a reazioni sul discorso dei "ruoli".
molte donne ad esempio "stufe" di una storia identificata con " gli uomini comandano a bacchetta le donne" (luogo comune) in nome di chissà quale anticonformismo (iniziato con le femministe di turno) hanno travalicato il punto di "equilibrio" prendendo diciamo così come riferimento quello che non dovevano prendere e ritrovandosi alla fine con un pugno di mosche tra le mani.
dall'altra parte gli uomini si sono ritrovati anch'essi "smarriti" a causa di questo stravolgimento legato fondamentalmente a mancanza di chiarezza e conoscenza di determinate dinamiche.

questo a mio parere
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Vecchio 25-10-2007, 14.16.34   #22
turaz
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cosa manca in tutto ciò?
sempre la stessa cosa gira e rigira a mio avviso
mancanza di dialogo aperto e collaborazione tra i due "Poli"
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Vecchio 25-10-2007, 14.30.03   #23
Uno
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Starò ancora in peina digestione.... ma non riesco a capire senza soggetti, complementi oggetti e quant'altro.

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a mio avviso diciamo che ci sono state parecchie "distorsioni interpretative" legate a reazioni sul discorso dei "ruoli".

quali reazioni sui ruoli?
Quote:


molte donne ad esempio "stufe" di una storia identificata con " gli uomini

che significa storia identificata con gli uomini?
Quote:


comandano a bacchetta le donne" (luogo comune) in nome di chissà quale anticonformismo (iniziato con le femministe di turno) hanno travalicato il punto di "equilibrio" prendendo diciamo così come riferimento quello che non dovevano prendere
Cosa non dovevano prendere? Questo ammetto che posso arrivarci, ma ormai che siamo dietro se me lo spieghi andiamo sul sicuro, grazie

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cosa manca in tutto ciò?
sempre la stessa cosa gira e rigira a mio avviso
mancanza di dialogo aperto e collaborazione tra i due "Poli"
nel senso che secondo te se dialogassero non servirebbe più la contrapposizione dei ruoli?



E in ultima... ma non come ordine di importanza, hai letto in più di 3 secondi il mio ultimo post? Non perchè sia importante, giusto per avere una conferma.
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Vecchio 25-10-2007, 15.02.42   #24
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Muble muble...non mi è chiarissimo ..che sia perchè non ho capito cosa voglio chiedere? mah..proviamo a sintetizzare..
Il papà rappresenta la forza maschile, decisa, autoritaria, ferma, razionale.
La mamma la forza femminile, accogliente, comprensiva, emozionale.
Si?
Abbiamo anche detto però che può essere che la mamma punisca e il papà si metta a raccontare le fiabe per far addormentare..ma la contrapposizione dei ruoli è importante, per cui papà dovrebbe fustigare e mammina proteggere...ufff dov'è il limite tra i due?
Forse che generalmente la mamma accudisce e coccola ma può capitare a volte che sia un cane da guardia e il papà generalmente si occupa del mantenere in riga i figli ma può, anzi deve, saper essere morbido?
Ma poi, che cos'è l'autorità e perchè la mancanza genera rabbia?
Credevo che la troppa autorità generasse rabbia come reazione ad essa, non il contrario...
Forse perchè confondo l'autorità con la prepotenza?
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Vecchio 25-10-2007, 15.16.29   #25
turaz
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Starò ancora in peina digestione.... ma non riesco a capire senza soggetti, complementi oggetti e quant'altro.

re-azioni sul discorso ruoli
esempio:
il papà è ingiusto nei suoi giudizi e non è capace di dialogare con me (esperienza personale di chi afferma questo)
re-azione= tutti i papà (e ancora più in generale) tutti gli uomini sono così quindi il "ruolo" di papà è un ruolo errato.

è re-azione perchè non va al fulcro di ciò che manca e non allarga l'osservazione agli "altri" papà senza pre-giudizio e apertura
.



Cosa non dovevano prendere? Questo ammetto che posso arrivarci, ma ormai che siamo dietro se me lo spieghi andiamo sul sicuro, grazie

mancando appunto la "chiarezza" di osservazione allargata di visuale non dovevano prendere le distorsioni che emergono da determinati atteggiamenti.
nel senso che secondo te se dialogassero non servirebbe più la contrapposizione dei ruoli?


servirebbe si ma non è "contrapposizione" quanto come spesso hai detto anche tu "integrazione" dei ruoli

E in ultima... ma non come ordine di importanza, hai letto in più di 3 secondi il mio ultimo post? Non perchè sia importante, giusto per avere una conferma.
l'ho letto attentamente.

ciauzz )))
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