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Vecchio 13-11-2007, 14.55.17   #1
griselda
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Predefinito Brama

Uno ne parla qui:
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Le brame sono simili al desiderio, tant'è che oggi erroneamente danno a ques'utlimi la connotazione negativa che non hanno, simili ma orientate all'attaccamento morboso.
Se mi incaponissi nel desiderare qualcosa che non può essere alla mia portata (non parlo di possesso solo) , se ci penso giorno e notte questa è una brama.
Specchio delle mie brame proprio perchè ci fa vedere quali sono tutti questi desideri deformati. Da notare è che brame non è solo in senso "positivo", quando qualcuno passa molto tempo a pensare che potrebbe arrivargli qualcosa di brutto, anche questa è una brama.
Mi piacerebbe capire un po’ meglio, distinguere il desiderio da brama e trovare il modo per individuare la brama.
Allora, il desiderio è il fuoco che mi spinge verso qualcosa a cui posso arrivare, conosco magari il percorso devo solo renderlo attuabile, impegnandomi e lavorandoci.

La brama è un desiderio dettato dalla paura, un desiderio non pulito e che di solito non è di nostra competenza. Tipo ho paura delle malattie e mi spreco a tentare di tutto per non ammalarmi ma allo stesso tempo il mio pensiero è fisso su di esse. E magari le attiro per questo motivo.Un po’ come il cane che si morde la coda.
Bramo di star bene ma penso allo stare male.
Ma la brama è solo frutto della paura che cavalca delle nostre mancanze?
Come le individuo? Dicendomi: “Grii ci puoi fare qualcosa? No. Allora lascia stare!”

Ho cercato persino di guardare come è scritta Br-ama- Br-amare come se il fuoco che spinge fosse lo stesso ma dirottato male invece che salire scende un fuoco freddo, o anche paura di amare, questa la sensazione, senza cognizione di causa.
Mi aiutate?
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Vecchio 13-11-2007, 15.24.27   #2
turaz
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per me la "brama" è desiderio non conscio distorto.
nel momento in cui per "paura di non arrivare" (e qui mi collego a te) si travalica un certo limite e si comincia a "mangiare" l'oggetto dei propri desideri in un certo senso si "brama" che come dici tu si collega a un amore "freddo".
è come se tu ottenessi le cose ma non ne sei mai soddisfatto (ecco il freddo) nella sostanza non ti da nulla ciò che fai e continui morbosamente a non rendertene conto.
Nella sostanza deriva da un'incapacità di osservazione di se stessi in determinati frangenti proprio a causa di una identificazione spasmodica con l'oggetto del desiderio
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Vecchio 13-11-2007, 15.57.15   #3
griselda
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per me la "brama" è desiderio non conscio distorto.
Cioè intendi che quello che mi muove è un desiderio apparente che nasconde altro dietro. Quindi è quello che io chiamo desiderio peloso.
E' qui che cade l'asino (che in questo caso sono io) perchè non riesco ad individuarlo.
Penso che sia amore ed invece è un calesse. Non è così semplice, almeno per me ora come ora non lo è.

Citazione:
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nel momento in cui per "paura di non arrivare" (e qui mi collego a te) si travalica un certo limite e si comincia a "mangiare" l'oggetto dei propri desideri in un certo senso si "brama" che come dici tu si collega a un amore "freddo".
Ecco qui è buio profondo.


Citazione:
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è come se tu ottenessi le cose ma non ne sei mai soddisfatto (ecco il freddo) nella sostanza non ti da nulla ciò che fai e continui morbosamente a non rendertene conto.
Condivido infatti è una delle cose di cui mi rendo conto. La mia mente o non so che altro (ip?) mi spinge sempre a vedere nullo il mio fare o a sminuirlo, se faccio qualcosa non viene mai come me lo ero aspettato e quindi qui sto lavorando sulle aspettative per non darle credito, cercando di non averne.

Citazione:
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Nella sostanza deriva da un'incapacità di osservazione di se stessi in determinati frangenti proprio a causa di una identificazione spasmodica con l'oggetto del desiderio
Infatti non capisco neppure cosa vuoi dire.
Mi osservo ma non riesco ad arrivare a vedermi completamente c'è ancora tanto buio. Per cui non so neppure cosa fare per risolvere con tutto sto buio continuo a sbattere solo il testone, ma prima o poi imparerò.
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Vecchio 13-11-2007, 16.34.04   #4
turaz
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la mente ha infiniti modi per sminuire o esaltare qualcosa di te.
ecco così mi viene da dire quella famosa frase del vangelo di tommaso "quando al posto di un piede metterete un piede..." (e così via).
insomma diventa un modo (uscendo dalla mente) di osservare (la mente) e magari capire qualcosa in più sino a che magari un giorno si riuscirà a vedere realmente ciò che è senza "colorarlo "troppo o sminuirlo altrettanto troppo.
si può essere quello che tu chiami desiderio peloso ma per mia esperienza dico che qualcosa di inconscio (magari legato a shock) inizialmente almeno è difficilmente osservabile di se stessi.

quale è il punto focale attualmente?
su cosa stai concentrando la tua attenzione ora?
leggo "bramo si stare bene ma penso di stare male"
ecco invece di pensare alla seconda parte della frase mi concentrerei sulla prima.
se noti un tuo bramare prova magari a smollare un attimo e silenziare un pò la mente
e poi dimmi " come puoi stare bene se pensi di stare male?"
insomma osservando così mi verrebbe da dire che i due pensieri si distruggano un pò l'uno con l'altro

Ultima modifica di turaz : 13-11-2007 alle ore 16.40.31.
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Vecchio 13-11-2007, 16.45.36   #5
RedWitch
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Per me la brama, intesa come desiderio smodato , significa non pensare ad altro e sprecare così le energie che potrei utilizzare per fare dell'altro.
Per esempio: desidero fare l'ingegnere, passo il tempo ad alimentare quel desiderio, ad invidiare chi lo è, ma senza fare nulla per diventarlo. Un desiderio vero, dovrebbe essere la spinta per realizzarlo, sempre che questo sia raggiungibile.
Se non posso vivere di rendita, ma continuo a desiderarlo smodatamente, andrò a lavorare svogliata ad esempio, proiettata in un qualcosa che non potrà mai essere (a meno che non mi sposo uno che possa mantenermi )

- Bramo di cambiare lavoro ma non mi muovo per farlo e invidio le posizioni migliori delle mie, non lavoro bene, mi piango addosso e continuo a pensare a quanto sarebbe bello avere un altro lavoro ....
- desidero cambiare lavoro, mi muovo per farlo, mando curriculum, faccio colloqui, ma nel frattempo continuo a fare il mio lavoro come devo, e non mi fisso su quell'unico pensiero

Ecco... se diventa un pensiero fisso, credo che mettiamo lì tutta l'energia di cui disponiamo... e ci consuma.

Un esempio sullo stare male Gris, potrebbe essere questo che ho vissuto sulla mia pelle :
Per molto tempo, ho fatto ruotare la mia vita intorno alle crisi di panico. Qualsiasi cosa dovessi fare era misurata sulla mia ansia. Dovevo andare da qualche parte il giorno dopo da sola? Iniziavo a pensare fin dal momento in cui prendevo l'impegno "ommamma e se mi sento male?, se non riesco ad andare? come faccio? " E diventava un pensiero costante che si insinuava.. arrivavo al momento di uscire con mille paranoie (create da me stessa), stravolta, e immancabilmente stavo male, perdendomi tutto il resto (non vivendo) .

Più che bramare di stare bene e pensare allo stare male, secondo me, la brama è proprio verso lo stare male.
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Vecchio 13-11-2007, 16.57.23   #6
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ma red a mio avviso c'è anche un bramare... collegato all'azione.
tu hai dato un bellissimo esempio di brama a livello di "solo pensiero".
ma a mio avviso c'è un'altra variante collegata anche all'azione.
Ad esempio se io bramo di guadagnare soldi e agisco a tal fine
magari arrivo ad averne ma non mi bastano... e così continuo invorticato su me stesso magari pure accentuando certi caratteri tipo tirchieria ecc.ecc.
insomma sono identificato con l'oggetto delle mie brame (il denaro in questo caso) e non allargo la visuale ad altro.
é sostanzialmente equivalente a viaggiare con il paraocchi ma non solo di lato pure davanti )))
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Vecchio 13-11-2007, 17.17.25   #7
RedWitch
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..................
Ad esempio se io bramo di guadagnare soldi e agisco a tal fine
magari arrivo ad averne ma non mi bastano... e così continuo invorticato su me stesso magari pure accentuando certi caratteri tipo tirchieria ecc.ecc.
insomma sono identificato con l'oggetto delle mie brame (il denaro in questo caso) e non allargo la visuale ad altro.
é sostanzialmente equivalente a viaggiare con il paraocchi ma non solo di lato pure davanti )))
Hai ragione Turi... non pensavo a questa forma di brama. la parte che ho messo in grassetto mi sembra molto interessante.. avviene un'identificazione con l'oggetto delle brame.. e diviene una specie di ossessione, non si vede nient'altro che quello e farò ruotare la mia vita attorno a quel qualcosa.. il tuo esempio dei soldi è molto chiaro, continuo a bramare sempre di più e quando quel di più è raggiunto non mi basta perchè vorrò sempre di più.
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Vecchio 13-11-2007, 18.18.48   #8
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diciamo che il primo tipo di brama blocca sul nascere...il secondo fa in modo che non si riesca a "gustare" ciò che viene raggiunto.
appunto penso per via di quel "freddo" e per via di qualcosa che si "mangia" quello che si è raggiunto non facendoci diventare consapevoli di esso (mente fine a se stessa)
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Vecchio 13-11-2007, 19.17.37   #9
griselda
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La principale brama che vedo in me lo vedo anche qui in forum è quella di portare conforto a chi soffre, ma lo faccio anche nella vita quotidiana. C'è talmente tanta sofferenza in giro che a lungo andare porta a gesti di cui poi con li tempo ci si pente, proprio perchè nessuno ci ha aiutati in quel momento di disperazione, in quel momento di disamore per se stessi e appena vedo qualcuno che soffre vorrei togliergliela perchè ci sono passata.
D'altra parte vedo che sono io che non la reggo e penso che non la reggano neppure gli altri. La sofferenza mi commuove enormemente e mi porta anche ad andare contro il mio normale modo di essere. Contro la mia mente e le mie paure ma anche contro il mio istinto di sopravvivenza.
Arrivo persino a sostituirmi agli altri prendendomi responsabilità che non mi competono.
Non so se re-agisco così perchè mi sono sempre sentita molto sola senza nessuno che si prendesse cura di me, anche quando non era vero, e quindi io vorrei esserci per tutti, pur sapendo che ognuno di noi deve trovare dentro di se la forza e i propri tempi per agire.
Poi però come ho detto prima faccio il passo più lungo della gamba, per aiutare smetto di tenere conto di ciò che realmente il mio essere può permettersi di fare e ci sto male, dopo...dopo mi accorgo dei miei limiti e che non voglio sbagliare più per non soffrire e non far soffrire e con questo si arresta anche la mia crescita.
Quindi il mio desiderio di crescere è fermato dalla mia brama di crescere che è vincolata alla paura delle sofferenza?
Sapete che mi sta dicendo ora la mia mente? Ma lascia stare che non sai neppur tu cosa stai dicendo! Non hai neppure compreso cosa vuol dire "identificarsi nell'oggetto delle mie brame" lascia stare non fare figure di m.
ufffffffffff
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Vecchio 13-11-2007, 19.54.53   #10
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Specchio.... specchio delle mie brame....

Potrei dire, come suggerito anche da Red, che un desiderio ci alimenta, mentre una brama ci consuma...
Se seguo un desiderio, col tempo noto che accresco le mie energie, mi da motivazioni, stimoli, etc... mentre una brama, col tempo, non fa altro che consumarmi... mi rovino, trascuro tutto il mio essere solo ed esclusivamente in funzione di quella brama...

Non credo ci sia un regoletta teorica per riconoscerlo.... L'unico modo è osservarsi e notare su di noi che efetto possa fare...

E poi.... brrrrrr... ama?? Chi? che cosa?
Freddo... fretta... brrrr.... ama...
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Vecchio 13-11-2007, 20.31.43   #11
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Grazie Kael per una come me che potrebbe leggersi duecento trattati sulla brama senza copirci niente ci vuole solo l'osservazione per comprenderla in me devo viverla. Ci lavorerò.
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Vecchio 13-11-2007, 23.16.44   #12
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In alcuni casi (molti per come la penso io) l'origine delle parole ci dice tanto. Credo che questo sia uno di quei casi.

Bramare viene dal gotico (bramon) che significa urlare dal desiderio.
E' quindi un desiderio non contenuto. Che domina invece di essere dominato. Come dice Kael ci si dimentica dell'essere, come dice Turaz ci si identifica con ciò che proviamo, dimanticandoci di essere colui che prova. Forse la brama è semplicemente il desiderio che ci possiede (se non ci possiede invece ci muove, lo usiamo per muoverci).

Non concordo invece con Turaz quando parla di desideri altri, inconsci, sconosciuti. Se così fosse l'oggetto della brama sarebbe un falso... uno spostamento. Questo spiegherebbe la mancata soddisfazione in caso di ottenimento, ma a mio avviso è un po' più complicata la cosa. Qualcuno di voi ha mai collezionato qualcosa? Chi è stato collezionista può avere un esempio di ciò che dico... si brama un pezzo e, quando lo si ha, se ne brama subito un altro senza godersi abbastanza quello appena ottenuto. In realtà l'oggetto della brama è la collezione, la completezza... guardando meglio è la brama stessa... ciò che bramiamo è la sensazione, il godimento, l'orgasmo di acchippare il pezzo. Vale anche se non si colleziona a ben pensarci... in fondo è una specie di droga...

Ad ogni modo credo ci sia un modo per distinguere brama da desiderio, un modo per accertarsi, almeno in generale, con cosa abbiamo a che fare dentro di noi (se ben interpreto la richiesta di Griselda).
Si tratta della possibilità di rinunciare (oltre che delle rinunche che son disposto a fare per ottenere)...
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Vecchio 15-11-2007, 18.55.30   #13
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Bramare viene dal gotico (bramon) che significa urlare dal desiderio.
E' quindi un desiderio non contenuto. Che domina invece di essere dominato. Come dice Kael ci si dimentica dell'essere, come dice Turaz ci si identifica con ciò che proviamo, dimanticandoci di essere colui che prova. Forse la brama è semplicemente il desiderio che ci possiede (se non ci possiede invece ci muove, lo usiamo per muoverci).)
Mi viene in mente l'attaccamento,se mi attacco ad una curiosità,ad una persona,ad un oggetto, a quello che è.. bramo...bramo quando il desiderio di sapere,conoscere,avere etc. è più forte del controllo che ho su me stessa,quando mi perdo per ore ripensando ad un paio di scarpe in una vetrina e sono combattuta sul comprarle o no e finchè non decido non smetto di pensarci...bramo quando mi piace un uomo per esempio e non penso ad altro,perdendo lucidità,energie, e non solo mettendo tutta me stessa nelle idee che lo riguardano...bramo quando faccio una domanda e sono li in trepidante attesa della risposta,senza freno,in totale spreco...come un rubinetto aperto che se non ti accorgi,non chiudi...si?

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Qualcuno di voi ha mai collezionato qualcosa? Chi è stato collezionista può avere un esempio di ciò che dico... si brama un pezzo e, quando lo si ha, se ne brama subito un altro senza godersi abbastanza quello appena ottenuto. In realtà l'oggetto della brama è la collezione, la completezza... guardando meglio è la brama stessa... ciò che bramiamo è la sensazione, il godimento, l'orgasmo di acchippare il pezzo. Vale anche se non si colleziona a ben pensarci... in fondo è una specie di droga...
Si Ray,secondo me si brama anche senza collezionare (o forse inconsciamente è come collezionare ),l'ho fatto tantissime volte,è un meccanismo quasi automatico se lo guardo in me e mi rispecchio benissimo quando dici che la brama è anche il desiderio di provare/riprovare una determinata sensazione,più che l'oggetto in se...è come avere un vuoto che si colma ottenuto ciò che si desidera follemente al momento,ma che dopo poco è di nuovo lì,bello vuoto " per un altro giro,un'altra corsa...".
Sapresti dirmi,tu come altri...perchè si diventa bramosi?

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Ad ogni modo credo ci sia un modo per distinguere brama da desiderio, un modo per accertarsi, almeno in generale, con cosa abbiamo a che fare dentro di noi (se ben interpreto la richiesta di Griselda).
Si tratta della possibilità di rinunciare (oltre che delle rinunche che son disposto a fare per ottenere)...
Se mi accorgo di bramare un qualcosa o qualcuno,invece che desiderarlo semplicemente,non posso fare altro che allenare me stessa alla rinuncia? O c'è dell'altro?
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Vecchio 15-11-2007, 19.02.59   #14
turaz
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diventi bramosa perchè hai preso una meccanicità e non riesci a distaccartene.
c'è l'oggetto (poniamo sia un uomo)
e c'è il tuo "attaccarti" all'idea di quell'uomo identificandoti con essa.
ti identifichi con essa e "godi" di questo.
bruci qualcosa.
successivamente non osservando bene la dinamica ti convinci di essere nel giusto e vai avanti così.
ti accendi e spegni come un interruttore.
quindi passi poi dalla "goduria" iniziale all'insoddisfazione perchè vuoi sempre di più quel piacere "bruciante" e dato che quello che "hai" non è quello che vorresti (idea) finisci per continuare a cavalcare sull'onda di quell'idea.
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