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Vecchio 18-11-2007, 17.14.33   #1
RedWitch
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Predefinito Parole e silenzi

Le parole che non abbiamo pronunciato sono i fiori del silenzio.

(Proverbio giapponese)

Da quando ho letto questo proverbio, continua a girarmi in testa, a parte quello che esprime a prima lettura , lo trovo molto bello, lo vedo connesso al post sulla socialità dell'uomo
che stiamo vedendo in psicologia. Usiamo centinaia di parole al giorno per esprimerci, per socializzare, per comunicare, per trovare un punto di incontro con l'esterno, per rendere tangibile qualcosa che altrimenti rimarrebbe soltanto dentro di noi.
Spesso il tirare fuori, il parlare molto (e a vanvera), è per me un modo per riempire dei buchi, sostanzialmente per la paura di restare sola con me stessa.
Quando restiamo soli , in silenzio, e solo in quel momento dal mio punto di vista riusciamo ad esplorarci, a vederci un po' meglio, a conoscere noi stessi, a sperimentare cose che con le parole poi è molto difficile esprimere, ma l'esprimerlo, il condividere con chi ha i nostri stessi scopi diventa un modo per completare, un po' come l'esempio di Van Damme nell'altro post. Ad un certo punto è necessario portare fuori ciò che abbiamo dentro, perchè è come se in qualche modo ciò che si è sperimentato in solitudine , prendesse forma, e fosse maturo per qualcosa che non ho ancora ben chiaro.. ma il portare fuori ciò che si ha dentro, se è fatto nel momento giusto (e forse anche con chi è adatto per noi in quel momento) ha un grande potere ..
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Vecchio 19-11-2007, 16.30.29   #2
griselda
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Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
Le parole che non abbiamo pronunciato sono i fiori del silenzio.
(Proverbio giapponese)
Bello RedW
Altra interpretazione potrebbe essere ad esempio quando siamo irritati, quando non saremmo sinceri, quando non saremmo gentili, insomma quando non saremmo in grado veramente di donare qualcosa, in questo caso le parole che non pronunciamo sono i fiori del silenzio. Lo vedrei legato al non lasciar uscire le emozioni negative che non sono ne profumate ne assomigliano a dei fiori. Roba nostra che se rimane dentro può essere osservata, affettata può far fiorire il nostro albero.
Mi ricorda:" un bel tacer non fu mai scritto."
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