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Vecchio 04-12-2007, 12.26.37   #1
Astral
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"La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele servo.
Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono"

A. Eistein.
--------------------------------------

Prendo spunto da questo aforisma, per parlare di un argomento che vorrei chiarire.

Nella società di oggi viene data molto risalto al lato razionale e tecnologico, basato sulla scienza e su ciò che può essere soltanto dimostrabile e tangibile.

Tuttavia le neospiritualità ma non solo fanno molto leva sul lato emotivo-intuitivo del cervello. Se da un lato può essere positivo, a volte vedo che c'è un mettere il lato razionale troppo in secondo piano.
A volte ho l'impressione che questo serva per squilibrare e renderci un po' dei bambini per essere maggiormente creduloni, e non avere una "mentalità nostra" o un sano senso critico.

Riprendendo l'aforisma, forse l'intuizione è il dono più importante, ma se non sviluppo anche il servo, chi porta questo dono? Chi lavora su questo dono?

Alla fine la parte razionale che sembra più maschile, e quella emotiva che sembra più femminile, non dovrebbero essere entrambe in equilibrio e non averne una che prevarica l'altra?
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Vecchio 04-12-2007, 13.39.49   #2
turaz
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io come te penso che l'equilibrio sia "l'optimum"
ricordando però che tale equilibrio è dinamico e differente a seconda del soggetto e i suoi "crismi"
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Vecchio 04-12-2007, 15.20.06   #3
griselda
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io come te penso che l'equilibrio sia "l'optimum"
ricordando però che tale equilibrio è dinamico e differente a seconda del soggetto e i suoi "crismi"
Mi spiegheresti come si crea l'equilibrio dinamico e cosa intendi per i suoi crismi?
Grazie
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Vecchio 04-12-2007, 15.25.17   #4
turaz
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un equilibrio dinamico significa che si modella (si affina) con il tempo (nella sostanza che non si è "fermi" in un punto)
con "crismi" intendo le doti di ognuno.
l'optimum sarebbe allargarle e nello stesso tempo sviluppare al meglio quelle che uno ha di base
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Vecchio 04-12-2007, 17.27.35   #5
Uno
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"La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele servo.
Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono"

A. Eistein.
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Prendo spunto da questo aforisma, per parlare di un argomento che vorrei chiarire.

Nella società di oggi viene data molto risalto al lato razionale e tecnologico, basato sulla scienza e su ciò che può essere soltanto dimostrabile e tangibile.

Viene dato questo perchè ne abbiamo bisogno, dobbiamo ancora bilanciare secoli se non millenni di superstizioni e simili (parlo del popolo), quanti sono? 200 anni che siamo nell'illuminismo?
Noi lo prendiamo come imposizione di una società... in realtà è un bisogno di questa nostra parte occidentale, viceversa l'oriente sta ancora esaurendo un certo pragmatismo e andando verso l'irrazionale. Per questo dico che il Cercatore che ha appena iniziato il cammino sbaglia a cercare fuori dal proprio contesto, il Cercatore avanzato invece può avvantaggiarsi del panorama più variegato quando conosce bene il proprio
Quote:

Tuttavia le neospiritualità ma non solo fanno molto leva sul lato emotivo-intuitivo del cervello. Se da un lato può essere positivo, a volte vedo che c'è un mettere il lato razionale troppo in secondo piano.
A volte ho l'impressione che questo serva per squilibrare e renderci un po' dei bambini per essere maggiormente creduloni, e non avere una "mentalità nostra" o un sano senso critico.

In quelle che chiamerò neospiritualià anche io per educazione togli pure l'impressione, si punta spesso al fideismo cieco (solo emotivo però) prospettando solo il piacevole... vieni con noi che avrai questo, sarai libero, funzionerà tutto facile.... etc... in realtà questi neo/nei attingono da entrambi i fronti come più conviene pur di far proseliti
Quote:

Riprendendo l'aforisma, forse l'intuizione è il dono più importante, ma se non sviluppo anche il servo, chi porta questo dono? Chi lavora su questo dono?
se intendi tra razio ed emozione occorre un certo equilibrio e la capacità di sospendere il pensiero
Quote:

Alla fine la parte razionale che sembra più maschile, e quella emotiva che sembra più femminile, non dovrebbero essere entrambe in equilibrio e non averne una che prevarica l'altra?
Esatto, come ho già scritto sarebbe bene intanto usare quella giusta al momento giusto... l'equilibrio e la sinergia sono il massimo....
Perchè l'emotività, il sentimento non sono da cancellare... anzi, chi conosce le arti magiche sa che ci vogliono stati emotivi molto intensi per creare magia... anche quando ci innamoriamo possiamo sperimentarlo... il discorso poi verte sul lasciare tutto un pò al caso (o meglio agli istinti... per esempio ci si inamora di chi ha determinate caratteristiche, mica di chi scegliamo in toto) o arrivare al vero atto di potenza magico...

Sono uscito un pò dalla sezione, ma calcolando il "psicologia antica" neanche tanto.
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Vecchio 03-01-2008, 11.17.41   #6
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Predefinito buon giorno a tutti

Vorrei aggiungere qui una mia osservazione personale:
la facolta' intuitiva si puo' riconoscere maggiormente in bambini piccoli che non hanno ancora sviluppata una conoscenza razionale, e sono specialmente sensibili alle sensazioni e sentimenti dei circostanti.
Probabilmente la preferenza che la societa' moderna da' alla conoscenza razionale influisce su un calo delle facolta' intuitive nelle persone adulte.
Una rinascita di questa facolta' ho avuto l'occasione di osservare in persone vecchie debilitate intellettualmente...compensazione della natura?
hava non è connesso  
Vecchio 03-01-2008, 12.17.52   #7
Uno
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Vorrei aggiungere qui una mia osservazione personale:
la facolta' intuitiva si puo' riconoscere maggiormente in bambini piccoli che non hanno ancora sviluppata una conoscenza razionale, e sono specialmente sensibili alle sensazioni e sentimenti dei circostanti.
Probabilmente la preferenza che la societa' moderna da' alla conoscenza razionale influisce su un calo delle facolta' intuitive nelle persone adulte.
Una rinascita di questa facolta' ho avuto l'occasione di osservare in persone vecchie debilitate intellettualmente...compensazione della natura?
C'è un proverbio (Veneto), che forse non conosci, che dice: " a 6 anni s'è putei a 60 si torna quei" (a 6 si è bambini, a 60 si torna quelli, uguali)
Ora i 60 (il proverbio è vecchio) potrà essere spostato a 80/90 anni ma il senso rimane.

Il tutto è molto razionalmente definibile, di ogni cosa che esiste al mondo c'è un tot quantità... se durante la vita uso sempre più razionalità quando questa finisce rimane solo il resto.... viceversa è possibile (praticamente è così) che qualcuno che sia sempre piuttosto scapestrato quando mette la testa a posto diventi quasi maniacale nell'autocontrollo e nella razionalità delle scelte.
Il tutto ovviamente determinato dai valori potenziali di nascita di ogni individuo, ma pure collettività.
Uno non è connesso  
Vecchio 03-01-2008, 12.40.56   #8
hava
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C'è un proverbio (Veneto), che forse non conosci, che dice: " a 6 anni s'è putei a 60 si torna quei" (a 6 si è bambini, a 60 si torna quelli, uguali)
Ora i 60 (il proverbio è vecchio) potrà essere spostato a 80/90 anni ma il senso rimane.

Il tutto è molto razionalmente definibile, di ogni cosa che esiste al mondo c'è un tot quantità... se durante la vita uso sempre più razionalità quando questa finisce rimane solo il resto.... viceversa è possibile (praticamente è così) che qualcuno che sia sempre piuttosto scapestrato quando mette la testa a posto diventi quasi maniacale nell'autocontrollo e nella razionalità delle scelte.
Il tutto ovviamente determinato dai valori potenziali di nascita di ogni individuo, ma pure collettività.
si, nella natura esiste la tendenza all'equilibrio.
...e per cio' che riguarda il dialetto veneto....io sono triestina.
hava non è connesso  
 


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