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Vecchio 06-12-2007, 12.47.22   #1
Kael
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Predefinito Lo Stress

Oggigiorno lo stress è considerato quasi esclusivamente nella sua valenza negativa, in medicina rappresenta una minaccia che può portare anche a patologie più o meno gravi di carattere psichico o nervoso. Lo "stressato" è una persona da curare...

Stress è una parola inglese che non ha traduzione, resta stress anche in italiano, che sta più o meno a significare "sindrome da adattamento a degli "stressor" (sollecitazioni)". Senza entrare troppo nel merito della questione, appare evidente che qualsiasi tipo di organismo vivente è soggetto a delle sollecitazioni. Se non lo fosse, sarebbe confinato in un ambiente chiuso, morto, dove tutto è fermo e riposa in pace per l'eternità..

Questa è dunque la valenza "positiva" dello stress. Lo stress è vita.
Assenza di stress significa assenza di vita.
Come tutte le cose dunque dipende da come viene usato, se è troppo rispetto al nostro grado di sopportazione ci porta a degenerare in patologie cliniche, se è troppo poco invece ci fa cadere nell'immobilità, nell'apatia. Il giusto sarebbe nel mezzo, magari leggermente più in su che più in giù..
Ad esempio conosciamo tutti credo la storia della madre che a mani nude ha sollevato da sola il camion che stava schiacciando suo figlio.. Qualcuno la chiamerebbe "forza di volontà", altri "forza di disperazione"... ad ogni modo l'evento ha prodotto in quella donna una situazione di stress tale che le ha permesso di accedere a riserve di energia "nuove" (nel senso che non ha mai usato), ed è riuscita a sollevare un camion di parecchi quintali. Ovviamente, chiestole di riprodurre il fenomeno in un secondo momento, non è stata in grado di sollevarlo nemmeno di un centimetro...
Io stesso ho osservato su di me che in periodi nei quali dormo molto poco si producono dei fenomeni che altrimenti non mi è concesso assistere... Come se quello stress derivante da carenza di sonno fisiologico mi portasse ad accedere a riserve energetiche delle quali ordinariamente non sono a conoscenza...
A tal proposito credo che il discorso di Uno in Poltergeist sia attinente, posto poi che quella carica energetica maggiore si sappia incanalare coscientemente invece di lasciarla agire spontaneamente da sola senza controllo...

Ci sono varie discipline che mirano a questo per accrescere il proprio livello di coscienza, nonchè quello di veicolare energie superiori, e prevedono che l'Adepto si "alleni" costantemente in una situazione di stress psico-fisico notevole, che lo possa portare a oltrepassare i suoi limiti...
Vi è un'antica arte marziale, conosciuta da pochi, che nel corso dei secoli è rimasta fedele a se stessa e non si è lasciata trasformare come tante altre in mero "sport"... E' rimasta Arte, il cui scopo principale non è quello di diventare più "forti", ma quello di aumentare la propria consapevolezza... Quest'arte marziale prevedeva (prevede) che i suoi adepti lavorassero sempre in una situazione di stress psicofisico, ad esempio poteva essergli richiesto di dare pugni al sacco per ore, finchè poi con le braccia sfinite si doveva versare con cura il tè in tazzine piccolissime senza spargerne una goccia, oppure correre per ore finchè poi con il fiatone si doveva attraversare in equilibrio una sottile passerella sospesa per aria senza cadere, con le gambe che "bruciavano" dalla fatica e dall'acido lattico...

In sostanza lo stress si produce quando il sistema nervoso è particolarmente sollecitato... di norma corpo mente e cuore nell'uomo non lavorano mai insieme, di conseguenza quelle rare volte che accade spontaneamente a causa di fattori esterni, il sistema nervoso si trova a dover sopportare una carica emotivo-energetica alla quale non è abituato, e che dà luogo a fenomeni particolari che spesso vengono chiamati "paranormali"... In realtà quello dovrebbe essere il range normale in cui l'uomo dovrebbe vivere. Non dovrebbe vivere al 10 o al 20%, ma al 100%...
Ci sono delle tecniche per poter riprodurre a volontà questo stress, ma l'ausilio di un Maestro che controlli e sappia dosare nella giusta misura il carico di lavoro credo sia necessario perchè il Lavoro sia utile anzichè dannoso... Ritengo che molte patologie cliniche non siano altro che la degenerazione di questo stress incontrollato...

Mi fermo che il post è gia lunghissimo, solo un'ulteriore considerazione: anche le emozioni negative fanno parte dello "stress" di cui stiamo parlando....
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Vecchio 06-12-2007, 12.55.32   #2
turaz
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grazia kael di questo tuo pezzo.
capisco ora il messaggio di Uno passatomi per via indiretta
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Vecchio 06-12-2007, 13.37.23   #3
MaxFuryu
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Se defiamo stress la quantità di sollecitazioni, allora c'è da dire che a parità di sollecitazioni, individui diversi sono stressati in modo diverso. Mi viene un dubbio: una persona si può abituare a certe sollecitazioni, ma per reggerle deve essere fortemente motivata. Se questa abbandona la parte emotiva che mette nel fare una cosa, vede l'evento in modo distaccato e quindi trasforma le sollecitazioni in esclusivamente fisiche? Facendo così, si "stresserebbe" di meno o di più?
Lo stress di cui parlava Kael credo sia quello del fisico e della mente al fine di potenziarli (o mi sbaglio?), ma la parte emotiva, va potenziata o eliminata?
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Vecchio 06-12-2007, 13.42.29   #4
turaz
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a me viene la parola "incanalata" in funzione dello scopo prefisso che richiede una capacità di controllo e direzionamento che nasce a monte dall'abitudine di osservarsi.
a tutto ciò Uno e gli altri qui mirano (ritengo di aver capito da quando sono qui)
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Vecchio 06-12-2007, 13.51.06   #5
Astral
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Se una persona è soggetta allo stress per ogni minima sollecitazione, cosa vuol dire?

Mi spiego con un esempio: anche uscire con gli amici per divertirsi è motivo di stress.
-----

Hai parlato poi di chi si stressa troppo, di chi invece vive nell'apatia stressandosi poco, spesso queste due possono essere una conseguenza dell'altra?
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Vecchio 06-12-2007, 13.57.43   #6
Kael
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Originalmente inviato da MaxFuryu Visualizza messaggio
Mi viene un dubbio: una persona si può abituare a certe sollecitazioni, ma per reggerle deve essere fortemente motivata.
Questo è quanto dovrebbe avvenire infatti. Col tempo una certa sollecitazione dovrebbe diventare "normale", nel senso che l'organismo si abitua ad essa, stabilizzandosi, e diventa il suo normale range...
Citazione:
Se questa abbandona la parte emotiva che mette nel fare una cosa, vede l'evento in modo distaccato e quindi trasforma le sollecitazioni in esclusivamente fisiche? Facendo così, si "stresserebbe" di meno o di più?
Lo stress di cui parlava Kael credo sia quello del fisico e della mente al fine di potenziarli (o mi sbaglio?), ma la parte emotiva, va potenziata o eliminata?
Non vedo il nesso che fai, non credo che abbandonare la parte emotiva equivalga ad una visione più oggettiva, anzi... Casomai sarebbe solo una visione più "limitata". L'identificazione, l'attaccamento, sono problemi più "mentali" che emotivi, anche se poi vannjo a ripercuotersi anche su di essi. Nel senso che un Individuo equilibrato non dovrebbe permettere alla sua mente queste manifestazioni, e dunque potrebbe vivere in maniera migliore anche le sue emozioni.
Ma nel fare le cose bisogna metterci tutto se stessi, quindi tutto il corpo, tutta la mente, e tutto il cuore... nella giusta misura, senza permettere ad una parte di prendere il sopravvento sulle altre (ed è sostanzialmente questo che credo è alla base di molti problemi umani, quando cioè si crea uno squilibrio fra le varie parti)
Se invece si tralascia qualche parte inevitabilmente lo stress viene a calare... Quindi sì, anche la parte emotiva dovrebbe essere potenziata..
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Vecchio 06-12-2007, 14.07.23   #7
turaz
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Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio
Se una persona è soggetta allo stress per ogni minima sollecitazione, cosa vuol dire?

Mi spiego con un esempio: anche uscire con gli amici per divertirsi è motivo di stress.
-----

Hai parlato poi di chi si stressa troppo, di chi invece vive nell'apatia stressandosi poco, spesso queste due possono essere una conseguenza dell'altra?

lo stress da te inteso ti permette di vivere al meglio la cosa o fa altro?
se te lo fa vivere al meglio direi che sai incanalarlo se non lo fa devi imparare a gestirlo.
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Vecchio 06-12-2007, 14.13.16   #8
Kael
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Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio
Se una persona è soggetta allo stress per ogni minima sollecitazione, cosa vuol dire?
Penso possa dipendere da molti fattori, ma in primo luogo ritengo dipenda dal fatto che il sistema nervoso sia particolarmente logoro, nel senso che se è già "caldo", o alcune sue parti sono momentaneamente "fuori uso", non ci mette niente a infiammarsi, se prima non lo si fa raffreddare il giusto... Come nella via della mano destra e in quella della mano sinistra bisogna sapere quando fermarsi e quando invece tirare avanti, e penso che un Maestro in tal senso sia necessario per fare un Lavoro fatto bene...
Citazione:
Hai parlato poi di chi si stressa troppo, di chi invece vive nell'apatia stressandosi poco, spesso queste due possono essere una conseguenza dell'altra?
Può essere, nel senso che se l'organismo si rende conto di essere troppo sollecitato, troppo stanco, può far intervenire un "blocco" per non collassare. Ma di norma credo sia necessario un lavoro volontario per ottenere risultati concreti, altrimenti si "oscilla" come un pendolo da una parte all'altra senza ottenere mai un minimo di stabilità permanente...
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