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Vecchio 27-12-2007, 14.11.29   #1
Kael
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Predefinito Chiese-chiuse, le vogliamo riaprire?

Sebbene l'assonanza sia evidente, con questo post voglio dare il mio dissenso per questa cosa che ultimamente sta prendendo sempre più piede. Ormai quasi tutte le chiese rispettano un'orario di apertura di poche ore al giorno, nel quale viene detta Messa, e poi semplicemente le chiudono. Per il povero diavolo che all'improvviso sente il desiderio di entrare in chiesa per dire una preghiera non c'è più possibilità. Deve farsi venire il desiderio nell'orario di apertura, altrimenti per lui le porte della Casa del Signore saranno sbarrate...

Ora, capisco tutto, non voglio entrare nel merito del discorso su quelle chiese che addirittura chiedono il pagamento per entrare, dato che sono si chiese, ma sono anche musei pieni di opere d'arte da visitare, e sulle quali trovano ben motivo di lucrare... capisco anche il problema furti, se una chiesa non è custodita chiunque può entrare e rubare le offerte per i poveri, gli oggetti d'oro etc, capisco anche la difficoltà di gestire eventuali senzatetto che entrano per passarci la notte...

Insomma capisco tutto, ma ormai sta diventando paradossale.
Una chiesa non può avere un orario. Non si può pregare a comando!
Ricordo da bambino le chiese della mia città erano aperte a tutte le ore, alcune anche di notte, ora invece se vuoi dire una preghiera in un luogo di culto devi prendere il giornale cittadino e guardare quali sono le chiese di turno come le farmacie... Ma stiamo scherzando?
E poi anche per una questione artistica. Se le chiese sono aperte solo per le Messe, come si fanno ad ammirare in mezzo a quell'orda di gente? E' giusto e bello che ci siano le Messe, ci mancherebbe, ma le chiese dovrebbero essere aperte anche negli altri orari. Non è calcolabile quando una persona sentirà il bisogno di entrare in una chiesa, e non può farlo a comando quando vogliono loro.
Le chiese sono state costruite per noi, possibile che i preti non possano darsi dei turni per presidiarle ed evitare così opere vandaliche o furti, ma tenerle sempre aperte? Un tempo ricordo questo non lo facevano nemmeno i preti, lo facevano i vecchietti della comunità che davano una mano spazzando per terra e controllando che fosse tutto in ordine... facevano i custodi insomma, e le chiese erano aperte a tutte le ore.

Oggi invece le porte della Casa del Signore sono quasi sempre sbarrate, e manifesto con questo post il mio dissenso per questa cosa che è davvero intollerabile e spero che presto possa migliorare.
Ci sono momenti, anche nella vita di chi non è particolarmente credente, che si sente il bisogno di entrare in una chiesa, nel suo silenzio e nella sua Sacralità, per pregare o anche solo per stare un po' in pace con se stessi, ma se si toglie anche questo bisogno primario dell'uomo a cosa servono le chiese?
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Vecchio 27-12-2007, 14.28.55   #2
Era
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Condivido in pieno quel che dici....proprio perchè faccio parte di chi a comando non fa quasi nulla (di chi poi?)...figuriamoci pregare....
Tempo fa sopperivo a questa cosa quando mi capitava di passare per qualche paesetto dove il reverendo non si preoccupava così tanto dei furti (magari...a parte le cassettine delle offerte...non possedeva altro)...o di osservare una tabella di marcia....ormai anche le chiesette più povere restano chiuse (per solidarietà? )
Per dirla tutta....se mi va di assistere ad una sfilata di moda accendo la tv....se mi va di sentire cosa è successo a questa tipa o a quel tizio...leggo il giornale regionale....ed ecco che tutto sommato quando mi va di fare delle riflessioni con il sacro....il soggiorno o un bosco assumono il compito di quelle chiese...così tanto preziose...che contengano o meno opere d' arte....da restare chiuse per la maggior parte del tempo....

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Vecchio 27-12-2007, 15.38.09   #3
stella
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Anche a me non va di trovare la Chiesa chiusa se mi viene il desidorio di entrare per dire una preghiera....
Penso che le Chiese dovrebbero essere sempre aperte, essendo la Casa di Dio non si dovrebbero temere ladri o cose del genere, adottando magari le necessarie misure di sicurezza...
Per quanto riguarda le candele, non c'è nemmeno pericolo di incendio essendo quasi tutte ormai elettriche.
Non capisco perchè questa usanza, forse perchè ci sono pochi sacerdoti che si devono dividere tra una chiesa e l'altra quindi non possono lasciarle incustodite, una volta il parroco e il sagrestano abitavano attaccati alla chiesa e sempre disponibili, bastava suonare il campanello per poter scambiare due chiacchiere tra la chiesa e la sagrestia....
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Vecchio 27-12-2007, 16.02.07   #4
griselda
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Ho fatto una battaglia qualche anno fa nella mia zona andando in giro e gridando ai quattro venti il mio dissenso. Voglio andare in chiesa a pregare quando ne ho bisogno e non quando me lo dite voi ad orari prestabiliti. Mi piacciono molto le Chiese sopratutto mi piace entarci quando sono deserte sedermi in un angolo e rimanere li con me stessa e Dio.

Morale della favola ho fatto una sparata al mio parocco che fino a quel momento aveva sempre mantenuto la chiesa aperta dal mattino alle sei sino alla sera alle 21 e mi ha spiegato che non lo trovava giusto neppure lui però purtroppo mi disse che alcuni erano stati costretti dai momenti bui che stiamo attraversando.

Qualche giorno dopo questa chiacchierata la nostra chiesa ha subito un furto. Non dico cosa è stato rubato, ma era un pezzo del settecento e l'altare non era più lo stesso era stato usurapato vigliaccamente da un ladro. La comunità tutta rimase pietrificata e anch'io, non avrei mai immaginato che si potesse andare in una chiesa a rubare. Non tanto per il valore monetario ma il valore affettivo alla tua chiesa a come era ed ora non è più la stessa.

Ora anche se capisco che la materia è materia però riesco a comprendere meglio il perchè sono stati costretti a chiudere è stata la paura.

Beh morale della favola ora oltre ad aver un antifurto che impedisce a chiunque l'accesso all'altare la chiesa rimane chiusa nelle ore in cui non vi è nessuno che possa controllarla. I preti sono pochi e le perpetue non ci sono più.

Certo se non ci fosse nulla di prezioso ad attirare i ladri il problema non sussisterebbe. Però ci sono opere d'arte che vanno comuque protette perchè sono patrimonio di tutti e metterle in un museo sarebbe privare la comunità di quella bellezza.

Sinceramente oggi non so più che dire mi dispiace di non poter andare in chiesa quando voglio ma trovo giusto tutulare il luogo e le sue bellezze.
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Vecchio 27-12-2007, 17.14.49   #5
Astral
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Posso comprendere una chiusura al mattino presto e una chiusura verso l'orario di sera, tipo le 21-22, poichè purtroppo non c'è nessuna tutela a quell'ora per i sacerdoti, che spesso sono soli.

Tuttavia concordo con voi, che fin troppo spesso si chiude la chiesa, e magari avesse un orario di ufficio...

il sacerdote la chiude a suo piacimento, e da un po' di anni che mi capita spesso di passare in chiesa e trovarla chiusa, oppure la gente che domanda a me: " ma è sempe chiusa?".

Purtroppo sta cosa è comune, e mi meraviglio se la prossima volta che sento l'esigenza di un angolo di raccoglimento per la preghiera, dovrò andare in moschea.

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Vecchio 27-12-2007, 18.00.21   #6
gibbi
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Condivido tutto quanto avete detto sin ora e anche il senso di profondo disagio che si prova di fronte alla porta chiusa di una chiesa ..... che anche per il mio sentire dovrebbe essere aperta (almeno da mattina a sera) e pronta ad accogliere chiunque senta il bisogno di entrarvi.
Ricordo che molti anni fa , in un momento per me molto difficile , sono uscita di casa prima del previsto proprio per poter entrare in chiesa , avevo bisogno di pregare.... trovare la porta chiusa , (non mi era mai capitato prima ) mi ha provocato un profondo senso di smarrimento, sensazione che si rinnova ancor oggi , quando passo davanti a quella chiesa e vedo il portone chiuso.
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Vecchio 28-12-2007, 01.20.32   #7
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Concordo pienamente con tutti voi e potrei accodarmi ad esperimere lo sdegno... che sarebbe pure più radicale della maggior parte del vostro, in quanto io non capisco neanche la difficoltà di gestire senzatetto vari, date le prediche sulla carità cristiana. Anche sui furti avrei da dire... evidentemente è più importante preservare la materia dello spirito.

Ma cerchiamo di trovare possibili soluzioni?

Al di la dell'ovvietà di mettere sotto chiave le cose preziose e facilmente rubabili quando non c'è nessuno a presidiare, forse esiste un problema alla fonte.

Si dice che ci sono troppo pochi preti... vista dall'altra parte questo vuol dire che ci sono troppe chiese. Dalle mie parti, nel raggio di 10 minuti a piedi da casa mia ce ne sono cinque. Tutte chiuse, meno una che è attrazoina artistica ed è presidiata.

Delle quattro chiuse ne preferirei due aperte.

So che questo solleva altre problematiche... quali chiudere eccetera e che questo è collegato anche a posti "di lavoro" tipo chi va ad aiutare chi... ma forse è ora di fare delle scelte...
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Vecchio 28-12-2007, 10.41.55   #8
Astral
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Penso che per quanto riguarda i furti, non ci si riferisca soltanto a beni della chiesa materiali ( che comunque sono importanti, dato che molto spesso sono i soldi della generosità dei fedeli), ma anche il rischio del furto del Corpo di Cristo consacrato e qui ogni prete cattolico vero, ritiene molto importante che non venga rubato.

Mi avete fatto ricordare un aneddoto:

una volta vi era la figura dell'esorcista, dell'accolito e dell'usciere che apriva i portoni durante la Messa.

Se la Chiesa fosse piena di fedeli non dico ad ogni ora, ma spesso, non si porrebbe nemmeno il problema, sopratutto nei piccoli centri.

Il problema è che non sono ci sono troppo chiese come dice Ray ( e c'hanno anche un costo economico), ma ci sono pochi preti, e pochi fedeli.

Sottolineo che una maggior numero di preti non risolverebbe poi il problema perchè?

Un prete oggi giorno si sposta, da la comunione ai malati, etc. etc.

Quello che dovrebbe rimanere in parrocchia, è appunto il parroco, ovvero la figura di colui che rimane soltanto in chiesa e si occupa di essa.

Invece oggi il prete è parroco, missionario, corsista, etc. svolge troppi compiti che lo inglobano in un contesto dinamico, ed essendo responsabile anche della Chiesa, non può andare via, lasciandola aperta.

In realtà è un bel dilemma.

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Vecchio 28-12-2007, 11.37.07   #9
Sole
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Se una chiesa perde una reliquia, un oggetto antico, un monile, una collana d'oro perde la sua sacralità o perde l'attrazione, il fascino, l'importanza di cui viene rivestita? Se san Gennaro perdesse l'oro di Napoli sotto cui è seppellito sarebbe ancora San Gennaro?
Il problema dell'oro e delle opere d'arte è l'importanza che gli viene attribuita che sostituisce il Sacro.
Difficile rubare gli affreschi e le statue, si possono rubare oggetti e decorazioni, mettiamoli sotto chieve preventivamente e fine. Se il parroco è costretto ad allontanarsi, preleva i soldini delle offerte e va via.
Un bambino guardando i poveri e le richieste di offerte della chiesa, entrando in San Pietro (per fare un esempio) chiederebbe al padre: perchè non dan via questi ori per nutrire i poveri? Un bambino sa come fare perchè vive nella semplicità dell'ovvio. Ma il padre risponderebbe: ma che sei matto? Son beni dell'umanità, ci vengono da tutto il mondo per vederli.
Sarà demagogia... ma io lo chiamo idolatrismo l'attribuire un valore ad un oggetto e desacralizzare un luogo se viene a mancare.

Quando ero piccola mi ricordo che le parrocchie erano sempre aperte perchè dentro c'erano i catechisti, i ragazzi del coro, c'erano i vecchietti che si occupavano della chiesa ecc ecc c'era una comunità. Si potrebbero organizzare gruppi di studio in parrocchia, non solo di religione, ragazzi che danno ripetizione, genitori che sorvegliano.. la parrocchia dovrebbe essere comunità. E' questo che manca, secondo me, il senso della chiesa.. non i parroci o le perpetue.
Da me oraganizzavano giochi della gioventù, aste, le prove del coro, i giochi.. se manca questo la chiesa non esiste e si svuota.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 28-12-2007, 12.17.33   #10
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Quando ero piccola mi ricordo che le parrocchie erano sempre aperte perchè dentro c'erano i catechisti, i ragazzi del coro, c'erano i vecchietti che si occupavano della chiesa ecc ecc c'era una comunità. Si potrebbero organizzare gruppi di studio in parrocchia, non solo di religione, ragazzi che danno ripetizione, genitori che sorvegliano.. la parrocchia dovrebbe essere comunità. E' questo che manca, secondo me, il senso della chiesa.. non i parroci o le perpetue.
Da me oraganizzavano giochi della gioventù, aste, le prove del coro, i giochi.. se manca questo la chiesa non esiste e si svuota.
Concordo con quanto hai detto Sole, anche se secondo me il parroco gioca un ruolo molto importante per la vita di una comunità.
La Chiesa in cui ho fatto la Comunione era così, una bella comunità, tanti giovani che si occupavano del Catechismo dei piccoli, gruppi che organizzavano la Messa della domenica successiva, con canti e cori (sempre di bimbi e giovani), al tempo però c'erano anche tanti fedeli, la Chiesa la domenica era gremita. Poi è successo che hanno mandato in un'altra Chiesa il Parroco che aveva dato vita a tutto questo. E molto rapidamente si è spento tutto, perchè questo parroco, ha vietato l'uso dei locali antistanti alla Chiesa per affittarli alle persone del quartiere che volevano fare li le riunioni condominiali. Per farla breve, hanno smesso di formare i ragazzi con il catechismo, non ci sono più corsi prematrimoniali, e chiamano quella Chiesa "la Chiesa dei funerali" perchè è l'unica funzione che ancora celebrano .
Mi è capitato di entrare in quella enorme Chiesa che oggi sembra senza vita, tanto è desolatamente vuota.
In questo caso si puo' dire che è "colpa" della comunità che è venuta a mancare?
Ci deve sempre essere un punto di riferimento , se manca quello la comunità non puo' esistere.. se una Chiesa è viva alla fin fine credo che il problema degli orari potrebbe essere molto più facilmente risolvibile, se proprio la Chiesa non puo' essere lasciata senza sorveglianza (e siamo arrivati a questi punti purtroppo) se ci fosse una comunità solidale qualcuno probabilmente ci sarebbe sempre..


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Vecchio 28-12-2007, 12.48.39   #11
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Penso che per quanto riguarda i furti, non ci si riferisca soltanto a beni della chiesa materiali ( che comunque sono importanti, dato che molto spesso sono i soldi della generosità dei fedeli), ma anche il rischio del furto del Corpo di Cristo consacrato e qui ogni prete cattolico vero, ritiene molto importante che non venga rubato.

Mi avete fatto ricordare un aneddoto:

una volta vi era la figura dell'esorcista, dell'accolito e dell'usciere che apriva i portoni durante la Messa.

Se la Chiesa fosse piena di fedeli non dico ad ogni ora, ma spesso, non si porrebbe nemmeno il problema, sopratutto nei piccoli centri.

Il problema è che non sono ci sono troppo chiese come dice Ray ( e c'hanno anche un costo economico), ma ci sono pochi preti, e pochi fedeli.

Sottolineo che una maggior numero di preti non risolverebbe poi il problema perchè?

Un prete oggi giorno si sposta, da la comunione ai malati, etc. etc.

Quello che dovrebbe rimanere in parrocchia, è appunto il parroco, ovvero la figura di colui che rimane soltanto in chiesa e si occupa di essa.

Invece oggi il prete è parroco, missionario, corsista, etc. svolge troppi compiti che lo inglobano in un contesto dinamico, ed essendo responsabile anche della Chiesa, non può andare via, lasciandola aperta.

In realtà è un bel dilemma.

Il dilemma nasce dalle priorità. E' evidente che lasciare le porte aperte affinchè i fedeli possano usufruire del luogo sacro non è una priorità rispetto alle funzioni che dici. Su questo, chiaramente, si può discutere e ci sono ragioni in uno e nell'altro senso.

Io dico: rivedere le priorità e assicurare un orario di apertura abbastanza ampio e uguale per la maggior parte delle chiese con però una o due che fanno orari diversi e magari tengono aperto di sera pur mantenedo le altre funzioni utili che fa il parroco. Semplicemente chiudere le chiese che non si riesce a gestire in questo modo... quindi accentrare le risorse per far funzionare bene il meno piuttosto che male il tanto.

Se poi le cose iniziano a funzionare bene, alla lunga ciò attira iniziative e interesse e col tempo si hanno maggiori risorse con cui riaprire, però ben funzionanti, le chiese via via che servono.

Insomma, anche se pare che faccio un discorso imprenditoriale, ritengo che ottimizzare i servizi stabilendo uno standard alto per poi espendere questo quando possibile sia meglio dell'attuale andazzo in cui lo scarso boccheggia per non affogare.
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Vecchio 28-12-2007, 14.42.34   #12
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Insomma, anche se pare che faccio un discorso imprenditoriale, ritengo che ottimizzare i servizi stabilendo uno standard alto per poi espendere questo quando possibile sia meglio dell'attuale andazzo in cui lo scarso boccheggia per non affogare.
pare che fai un discorso imprenditoriale....ma a tutti gli effetti e purtroppo....oggi la chiesa è un' enorme impresa di se stessa...sono sicura che se le "entrate" fossero a pagamento...col fischio che sarebbero chiuse! inoltre...e me ne assumo la responsabilità...la chiesa è straricca..predica la carità facendone molto
ma molto poca (esperienza diretta ok?)

Astral dice che i preti oggi fanno tremila cose e ha ragione...ma forse don Bosco non le faceva? e sempre per rispondere all' amico Astral ricordo un passo dei "Miserabili" quando il parroco scopre il furto dei due candelabri...non solo aiuta il ladro (vabbè è un romanzo) ma anche gli regala il frutto del furto...prova a farti beccare con le zampine nella cassetta delle elemosine

per tornare in tema...la priorità di una chiesa non è l' accogliere chi vuole pregare o raccogliersi?

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Vecchio 28-12-2007, 15.06.23   #13
griselda
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Se una chiesa perde una reliquia, un oggetto antico, un monile, una collana d'oro perde la sua sacralità o perde l'attrazione, il fascino, l'importanza di cui viene rivestita? Se san Gennaro perdesse l'oro di Napoli sotto cui è seppellito sarebbe ancora San Gennaro?
Il problema dell'oro e delle opere d'arte è l'importanza che gli viene attribuita che sostituisce il Sacro.
Difficile rubare gli affreschi e le statue, si possono rubare oggetti e decorazioni, mettiamoli sotto chieve preventivamente e fine. Se il parroco è costretto ad allontanarsi, preleva i soldini delle offerte e va via.
Un bambino guardando i poveri e le richieste di offerte della chiesa, entrando in San Pietro (per fare un esempio) chiederebbe al padre: perchè non dan via questi ori per nutrire i poveri? Un bambino sa come fare perchè vive nella semplicità dell'ovvio. Ma il padre risponderebbe: ma che sei matto? Son beni dell'umanità, ci vengono da tutto il mondo per vederli.
Sarà demagogia... ma io lo chiamo idolatrismo l'attribuire un valore ad un oggetto e desacralizzare un luogo se viene a mancare.

Quando ero piccola mi ricordo che le parrocchie erano sempre aperte perchè dentro c'erano i catechisti, i ragazzi del coro, c'erano i vecchietti che si occupavano della chiesa ecc ecc c'era una comunità. Si potrebbero organizzare gruppi di studio in parrocchia, non solo di religione, ragazzi che danno ripetizione, genitori che sorvegliano.. la parrocchia dovrebbe essere comunità. E' questo che manca, secondo me, il senso della chiesa.. non i parroci o le perpetue.
Da me oraganizzavano giochi della gioventù, aste, le prove del coro, i giochi.. se manca questo la chiesa non esiste e si svuota.
Ti capisco Sole è proprio ciò che ho vissuto quando un giorno volendo entrare in una chiesa spinta da un bisogno interiore mi trovai davanti ad una porta chiusa. Dentro di me si scatenò di tutto e mi mossi in tutti modi per manifestare il mio dissenso.

La nostra ad esempio è una comunità dove tutto gira intorno alla parrocchia. A tutte le ore vi è movimento di catechisti e ragazzi/bambini/fedeli tra l'oratorio che organizza moltissime cose e le funzioni che a secondo del periodo animano la chiesa.
Le donnine volontarie che la puliscono e la tengono come se fosse la loro casa.
Il furto è avvenuto verso le 13 quando i negozi adiacenti erano chiusi, il parroco a pranzo come la maggior parte della gente.

Hanno rubato due grosse ed ingobranti opere d'arte senza che nessuno se ne accorgesse.

Comunque ora la chiesa è chiusa nei momenti "morti" che non sono molti a dire il vero certo è che se uno arriva in quel momento appare chiusa.


Non so se hai mai subito un furto in casa tua, (purtroppo sono ancora attaccata alle mi cose) è una esperienza non molto bella da vivere e siccome la chiesa è la casa di Dio ma anche la nostra casa Spirituale a rimanerci male siamo stati in tanti.

Ricordo anche che il un sacerdote mi disse: "Se avevi bisogno di confessarti potevi venire a bussare alla mia porta, ma cosa avevi di tanto urgente da fare in chiesa che non avresti potuto fare altrove?" Li per li mi sono risentita perchè volevo che la chiesa fosse sempre a mia disposizione.
Ma come dice Era però se vogliamo pregare possiamo farlo ovunque perchè il luogo più Spirituale è il nostro cuore.

Ricordo un giorno quando mio padre era in coma prima di morire la preghiera che feci fu davanti ad un grande albero mentre guardavo verso il cielo azzurro, attraverso i suoi rami spogli, credo che una preghiera così non la feci mai in nessuna chiesa.
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Vecchio 28-12-2007, 19.21.41   #14
Astral
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pare che fai un discorso imprenditoriale....ma a tutti gli effetti e purtroppo....oggi la chiesa è un' enorme impresa di se stessa...sono sicura che se le "entrate" fossero a pagamento...col fischio che sarebbero chiuse! inoltre...e me ne assumo la responsabilità...la chiesa è straricca..predica la carità facendone molto
ma molto poca (esperienza diretta ok?)

Astral dice che i preti oggi fanno tremila cose e ha ragione...ma forse don Bosco non le faceva? e sempre per rispondere all' amico Astral ricordo un passo dei "Miserabili" quando il parroco scopre il furto dei due candelabri...non solo aiuta il ladro (vabbè è un romanzo) ma anche gli regala il frutto del furto...prova a farti beccare con le zampine nella cassetta delle elemosine

per tornare in tema...la priorità di una chiesa non è l' accogliere chi vuole pregare o raccogliersi?


Dunque...

Vorrei dire che ai tempi di Don Bosco, la società scorreva molto più lentamente di quella di oggi, e che l'appoggio dei fedeli era molto più sostenuto dai fedeli.
Chissà magari aveva il dono della bilocazione .


Io ho visto la vita di alcuni sacerdoti: nessuno che ti cucina, nessuno che ti lava, sempre soli. Per chi si sposa c'è la moglie o il marito, ma come dovrebbe sentirsi un sacerdote tradito dalla propria sposa ( la chiesa e quindi i fedeli)?

Tralasciando poi l'aspetto sicurezza: magari si limitassero solo a rubare... magari...

Ovviamente poi ci sono anche preti, che prendono la chiesa come un lavoro, e chiudono la chiesa, per andare alla Notte Bianca o al ristorante.

Io comprendo entrambi i punti di vista e come Ray dice che ci sono le priorità, occorre vedere il problema accuratamente, perchè vista cosi sembra banale, ma non lo è affatto.

Credo che stiamo troppo generalizzando, quando ogni situazione è a se.

Sulla preghiera concordo con Era e Griselda che l'importante è la preghiera del cuore,questo vale per il percorso spirituale personale, ma non vale assolutamente per la preghiera di gruppo, di comunità e in questo caso la Chiesa deve essere i ritrovi di tutti i cuori.

Io posso studiare canto a casa ma è scuola di musica che vado. I bambini studiano a casa, ma a scuola vanno. Posso fare gli addominali a casa, ma ottengo molti più risultati in palestra.

Quindi... posso pregare a casa, ma la preghiera in chiesa nel luogo adatto, avrà il suo significato, voi che dite?

La priorità è accogliere i fedeli, ma facendo il paragone della palestra, se nessuno mi viene, se non ho clienti (fedeli), la palestra chiude.

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Vecchio 28-12-2007, 21.34.19   #15
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Dunque dunque, chiese aperte o chiuse..beh ovvio..aperte...perchè quando sento il bisogno interiore di pregare devo poter uscire, andare nella chiesetta prescelta, quella in cui maggiormente mi sento a mio agio, varcare il portone e aprire il mio cuore a Dio.
Ecco
Susciterò mezzo vespaio invece che uno intero se dico che quello che stò per dire è solo il mio punto di vista? non credo ma proviamo.
Esclusi i credenti che frequentano regolarmente la messa, che partecipano attivamente in modo più o meno intenso alla vita della comunità,che seguono i precetti e mettono in atto tutto ciò che la religione cristiana cattolica impone come accettabile direi che questo gridare "porte aperte" sia leggermente di comodo. Anche a me piace raccogliermi nella penombra della Chiesa ma non lo faccio quasi mai e non tanto perchè trovo portoni più o meno chiusi ma perchè varco le soglie della Chiesa e mi sento un'ipocrita. Non vado a messa e non mi raccolgo con la comunità quando le regole del gioco lo richiedono, mi ostino a gridare che non ho bisogno di un'intermediario tra me e Dio per parlare con Lui, però ho bisogno della sua Casa? Insomma, parlo per me, anche a me a parole piace tanto che le chiese siano a mia disposizione ma io sono a disposizione della chiesa? Al di là del parroco più o meno simpatico insomma, posso andare a messa e non vedere le signore che fanno gossip perchè sono impegnata a fare ciò che in quel momento si dovrebbe fare, pregare, peccato che oramai di parroci in grado di catalizzare l'attenzione ce ne siano davvero pochi.
La Chiesa è un luogo sacro, era un luogo sacro ma se non lo è più non dipende solo dal parroco che se ne va al cinema o dalla signora benestante che ha bisogno di sfoggiare una pelliccia.
In fondo si parla di comunità no?
se ho offeso qualcuno chiedo perdono ma è quello che penso
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Vecchio 28-12-2007, 22.43.53   #16
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Vecchio 28-12-2007, 23.43.00   #17
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Anche a me piace raccogliermi nella penombra della Chiesa ma non lo faccio quasi mai e non tanto perchè trovo portoni più o meno chiusi ma perchè varco le soglie della Chiesa e mi sento un'ipocrita. Non vado a messa e non mi raccolgo con la comunità quando le regole del gioco lo richiedono, mi ostino a gridare che non ho bisogno di un'intermediario tra me e Dio per parlare con Lui, però ho bisogno della sua Casa?
Daf.... grazie
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griselda non è connesso  
Vecchio 29-12-2007, 00.58.07   #18
centomila
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Avete analizzato la questione da molti punti di vista e, mi pare, avete ben descritto la problematica delle chiese chiuse.

Vedete.......se la Chiesa fosse un'attività imprenditoriale.....avrebbe già dovuto portare i libri in tribunale! E' triste ma è così.

La colpa è di tutti: in primo luogo, è evidente, del Papa che non governa con sufficiente coraggio (è Egli disposto a richiare la morte della Chiesa per seguire Cristo?). Purtroppo sono secoli che così non è.
In secondo luogo dei cardinali/vescovi che non onorano il mandato di successori degli apostoli come dovrebbero.
In terzo luogo dei preti che, pur rimanendo i veri eroi di Cristo, evidentemente, non riescono più ad attrarre e guidare i fedeli.
In quarto luogo dei fedeli che, è sotto gli occhi di tutti, seguono più la televisione e una elegante automobile che il Vangelo.
In ultima analisi è un'intera civiltà, la nostra porca miseria! che si è fatta totalmente impermeabile a qualsivoglia valore spirituale, etico, persino umano!

Non occorre essere grandi profeti per comprendere che, se non ci sarà una rapida inversione di rotta, la civiltà cristiana, così come la conosciamo, è giunta al termine.

Non vorrei deprimervi o darvi l'idea di una persona scoraggiata ma, la cruda realtà, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti.
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Vecchio 29-12-2007, 02.24.42   #19
Kael
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Sono d'accordissimo con Dafne anche se credo che sia andata leggermente OT. Io partivo dal presupposto che la Chiesa fosse al di sopra della gente comune, che sapesse dare anche a chi non le da niente in cambio, seguendo quel "rimetti i nostri debiti"..
La gente grida "porte aperte" per comodo? Probabile. Molti faranno così, anzi moltissimi. Ma trovare una chiesa aperta al momento giusto può cambiare una persona, viceversa se la trova chiusa il momento "magico" può sparire così com'è venuto e andare a finire nel bar dieci metri più avanti.
Si vuol togliere questa possibilità alle persone per il valore economico nelle chiese?

Se alla fin fine il problema maggiore sono i furti, cosa dire di un Padre Pio che rubava gli ori della Madonna per dare da mangiare ai poveri? Eh, pure lui aveva la chiesa contro...

Che non sia indispensabile andare in chiesa per pregare sono d'accordissimo, ma le chiese con i portoni aperti darebbero almeno un barlume di speranza in più alle persone, quasi a testimoniare che in tutto sto baccano e questo menefreghismo moderno loro sono sempre là, Cristo è sempre là.
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Vecchio 14-10-2009, 14.18.28   #20
dafne
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Tiro su questa discussione non perchè abbia modificato ciò che pensavo, ot o meno ot, ma piuttosto perchè frequentando (sottolineo il frequentando anche se divento antipatica) la chiesa ho scoperto che il disagio delle porte chiuse è molto sentito, in primis dai parroci.
Parroci che si stanno muovendo da diversi anni, a quanto scopro, per organizzare quella che viene chiamata "adorazione perpetua", ossia i fedeli a turno si mettono a disposizione per un'ora a settimana per adorare Dio, in preghiera, anche di notte.

Questo implica l'implicita apertura di una cappella se non della chiesa intera per 24 ore al giorno, luogo dove chiunque a qualsiasi ora possa ritrovarsi con Dio, prova a verificare con il tuo parroco se c'è una chiesa che lo fa vicino a casa tua (sempre che non ti dispiaccia fare un pò di strada)

Inutile dire quanto poche siano le comunità che hanno completato il calendario e attivato il servizio perchè per un momento siamo tutti disposti e propensi ma per un impegno..... dici che i parroci dovrebbero farlo per contratto? Parrebbe di si e invece io continuo a pensare di no, no perchè è pur vero che uno può toccare un momento magico, vero che la chiesa aperta o un prete accogliente possono cambiare la vita ma...quando mai per qualsiasi cosa un momento, un barlume è stato sufficiente?

Guarda anche nella nostra lotta continua per vedere, per cercare, quanti dei piccoli risvegli bastano per cambiare la propria interiorità? Uno forse? No dai, è anche il trovare la porta chiusa e ritornare, ritornare e ritornare a dare un valore diverso al momento in cui la porta è aperta e tu entri dentro.

E' quel chiedi e ti sarà dato che frega, quando bussi e bussi davvero, trovi aperto.

dafne non è connesso  
Vecchio 14-10-2009, 14.30.44   #21
dafne
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Ps

Prima che a qualcuno parta la digitata selvaggia non è che tutt'un colpo ho cambiato la mia opinione sulla Chiesa, sulla gestione di essa ecc ecc stò solo vivendo le cose da un altro punto di vista e mi stò dando modo di approfondirle e verificarle prima vivendole e poi discutendone anche.

Continuo a considerare assurde certe beghe e certi precetti ma stò cogliendo l'ccasione di conoscerli a fondo e poi confrontarmi, quindi per favore evitati commenti del tipo "adesso che ti sei convertita" come m'è capitato ieri perchè non è così, grazie.
dafne non è connesso  
Vecchio 14-10-2009, 14.33.13   #22
stefano
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concordo con la tua visione.
quando bussi e bussi davvero con cuore umile e sincero qualsiasi porta si apre
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