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Vecchio 30-04-2008, 17.32.16   #1
RedWitch
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Predefinito Spaccio di merendine, hamburger e "pasticci"

Questa l'ho sentita ieri in radio e inizialmente mi ha fatto ridere, poi ci ho pensato un po'...
La notizia è che in Inghilterra da due anni nelle scuole per legge è vietato portare merendine, cioccolate varie e soprattutto hamburger, insomma tutti quei cibi considerati "spazzatura" (il cronista che leggeva la notizia ha aggiunto: si proprio quelli di cui sono piene le scuole italiane..). Proprio così, è fuori legge.
Che hanno fatto gli studenti inglesi? si sono arresi ai cibi sani?
Manco per idea, a quanto pare è nato un fiorente "mercato nero" all'interno delle scuole, gli stessi studenti si sono organizzati e vendono all'interno delle scuole questi cibi (è il caso di dire "sottobanco" ).
Ora, al di là del fatto che a me fa sorridere pensare a sti ragazzetti che si scambiano di nascosto merendine e soprattutto hamburger, la cosa che mi ha fatto pensare al di là che la decisione sia giusta o sbagliata, è che non appena una cosa diventa vietata, ecco che scatta la trasgressione, e in qualche modo l'uomo trova il modo per aggirare la legge.
Si vorrebbe sempre essere liberi di fare ciò che si vuole senza tener conto delle regole?
Quando una cosa è vietata ecco che scatta la corsa al raggiungimento di quella cosa...
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Vecchio 30-04-2008, 20.19.16   #2
griselda
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Anche qui quando mio figlio frequentava le scuole elementari avevano vietato le merendine e detto cosa invece si poteva portare. Stessa cosa per la mensa...
E nata subito dopo una commissione dei genitori che aveva da ridire. Bon sulla mensa c'è stato poco da fare tranne poter scegliere uno dei tre menù proposti. Mentre per le merendine c'è stato chi impeterrito continuava a dare al proprio figlio ciò che più gli piaceva, creando non poco scompiglio tra genitori e bambini.
Credo che si si possa imporre, ma se non nasce dai genitori l'accettazione della regola, e qui è dura per molti, che non vogliono intrusioni sul loro modo di fare e di alimentarsi, i bambini che poi un giorno saranno ragazzi faranno uguale.
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Vecchio 30-04-2008, 21.24.40   #3
jezebelius
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Azz..gia lo vedo il pusher inglese che spaccia merendine alla ciliegia o con crema al cioccolato

Beh, oltre la battuta, il ragionamento che fa Gris lo trovo condivisibile.
Se pensiamo che la scuola, in un certo senso, ha l'onere di regolare o meglio indirizzare alla regola, oltre che insegnare, è ovvio che qualora ci si trovi nella situazione per cui una parte - dei genitori - è d'accordo con un "provvedimento scolastico" mentre un'altra parte non lo è, questo può generare, nei ragazzi, non solo conflitto ma anche confusione, con evidente ricaduta su un comportamento futuro. Sulle regole che insomma, in futuro, si troveranno davanti e dovranno osservarsi.
Certo l'ho estremizzata un po la situazione ma non mi sento di escluderla a priori, almeno come esempio che comunque per il ragazzo potrà decretare una serie di effetti.

Comunque, guardandola da altro aspetto, direi che la scuola, in un certo senso al di la del suo provvedimento ha voluto dare un indirizzo per una corretta alimentazione, cercando di eliminare cattive abitudini.
Situazione che nel caso detto da Red trova una tutela, ancorapiù alta, da parte dello Stato Britannico.
Qua esulo per cui rientro.
In effetti per la questione che una volta che ci si trova innanzi una "regola" o non la si osserva, anche eludendola, o la si osserva.
Io penso che sia un comportamento " naturale " dell'uomo.
Se non ho la reale percezione che quella regola " è fatta " per me, che mi serve, che ha un fine ( costruttivo ) specifico, io Tizio, tenderò a non osservarla. Addirittura potrei anche affermare che è fatta " contro " di me, dandomi una ulteriore chiave di lettura per non osservarla, rispetto a ciò che voglio fare.
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 30-04-2008, 23.46.55   #4
stella
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la cosa che mi ha fatto pensare al di là che la decisione sia giusta o sbagliata, è che non appena una cosa diventa vietata, ecco che scatta la trasgressione, e in qualche modo l'uomo trova il modo per aggirare la legge.
Si vorrebbe sempre essere liberi di fare ciò che si vuole senza tener conto delle regole?
Quando una cosa è vietata ecco che scatta la corsa al raggiungimento di quella cosa...
Sotto questo punto di vista, quando viene instaurata una regola qulcuno cerca sempre il modo per aggirarla e continuare ad agire come prima, come se con quella regola fosse stato tolto qualcosa a cui non si può rinunciare.
Ma qui non bisognerebbe generalizzare perchè alcuni si adattano e la rispettano, altri no per puro spirito di contraddizione, altri perchè insofferenti alle regole, e facilmente trasgrediranno anche su altre cose.
Perchè come trasgredisco sulle merendine, posso trasgredire con le sigarette vietate ai minorenni, e anche con gli alcolici.
Quindi il problema sta nel voler essere liberi ad ogni costo, senza riflettere che se le regole sono state fatte un motivo ci sarà, non certo per fare un dispetto a loro.
Quindi penso che sia scuola che famiglia dovrebbero stare attenti a questi campanelli d'allarme perchè indicano la tendenza alla trasgressione anche in altre cose più gravi.
La scuola deve essere anche scuola di vita, quindi se c'è una regola (che ad ogni modo prima andrebbe spiegata con la motivazione che ha portato ad essa) se non viene rispettata perchè non capita o ritenuta inutile, chi ha trasgredito dovrebbe essere richiamato, meglio raddrizzare subito un rametto che cresce storto, piuttosto che doverlo fare in maniera più pesante più avanti.
E naturalmente la famiglia dovrebbe cooperare con la scuola, ma purtroppo spesso si sottovaluta questo pensando che così si limita la libertà dei propri figli.

p.s. Il divieto nelle scuole inglesi comprende anche la coca-cola e altre bibite gasate che sono una delle cause dell'obesità nei bambini che spesso ne abusano.
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Vecchio 01-05-2008, 01.15.06   #5
Grey Owl
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Da un pò di tempo nella scuola dell'infanzia (asilo) e nelle scuole primarie (elementari) si è fatto largo il concetto di stipulare il "Patto di corresponsabilità educativa tra insegnanti e genitori". Esso viene sottoscritto dai genitori e dagli insegnanti all'inizio dell'anno scolastico, è un modo per creare un terreno comune di dialogo genitori-insegnanti. Il fine è quello di agevolare il compito degli insegnanti e dei genitori nell'educazione dei figli.

Quello che oggi manca nella scuola è proprio questo, il rispetto delle regole condivise e la consapevolezza che la scuola ha bisogno del sostegno delle famiglie. I docenti devono riprendere il dialogo coi genitori e con essi formare un doppio riferimento all'alunno.
Corresponsabilità appunto, perchè non rimanga la solita contrapposizione scuola-famiglia e chi ci rimette è il bimbo.

Se manca questo, altro che merendine sottobanco. Il concetto dell'impunibilità è già presente sin nei primi anni di scuola e se non viene fermato può degenerare, dove ognuno si ritiene libero di fare quello che gli pare. Si arriva quindi alla punizione esemplare o alla repressione che poi non viene condivisa in famiglia, in questo modo non se ne esce senza aver fatto danni nell'educazione del figlio. Col patto di corresponsabilità si cerca di instaurare un dialogo aperto, in una società che è sempre più sorda e caotica.

Questa è l'esperienza nella scuola della mia città e vedo che poco alla volta dà i suoi frutti.

Ultima modifica di Grey Owl : 01-05-2008 alle ore 01.20.26. Motivo: AGGIUNGO
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Vecchio 03-05-2008, 10.28.14   #6
RedWitch
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Io penso che sia un comportamento " naturale " dell'uomo.
Se non ho la reale percezione che quella regola " è fatta " per me, che mi serve, che ha un fine ( costruttivo ) specifico, io Tizio, tenderò a non osservarla. Addirittura potrei anche affermare che è fatta " contro " di me, dandomi una ulteriore chiave di lettura per non osservarla, rispetto a ciò che voglio fare.
Io non so Jez se sia un comportamento "normale" quello del voler trasgredire a tutti i costi.. se pensiamo alla primissima di trasgressione a quella famosa mela che ci viene raccontata fin da bambini, l'unica cosa che era stata proibita all'uomo è proprio quella che non viene rispettata. Un andare contro le regole a tutti i costi.. perdendo tutto. E nonostante questo l'uomo continua imperterrito. E' normale davvero questo?


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Perchè come trasgredisco sulle merendine, posso trasgredire con le sigarette vietate ai minorenni, e anche con gli alcolici.
Quindi il problema sta nel voler essere liberi ad ogni costo, senza riflettere che se le regole sono state fatte un motivo ci sarà, non certo per fare un dispetto a loro.
Quindi penso che sia scuola che famiglia dovrebbero stare attenti a questi campanelli d'allarme perchè indicano la tendenza alla trasgressione anche in altre cose più gravi.
Siamo sicuri che la libertà sta nel fare ciò che si vuole? o è proprio l'imporsi delle regole (o rispettarle), che puo' permettere all'uomo di avvicinarsi alla libertà?
Sono d'accordo con te Stella sul discorso dei campanelli di allarme, ma purtroppo credo, che come diceva Gris il problema qui stia a monte.
Se scuola e famiglia collaborano se la scuola impone delle regole, la famiglia dovrebbe essere la prima ad attenersi ad esse, invece i genitori sono i primi a lamentarsene e a cercare di trasgredire.. è chiaro che i bimbi, se sono appoggiati dai genitori vedranno quelle regole come ingiuste e restrittive.. diversamente se i genitori li aiutassero a capirle e a rispettarle, ci sarebbe quella corresponsabilità di cui parla Grey e collaborazione tra scuola-famiglia credo..

ps non sapevo che anche qui in Italia si stessero muovendo come nella scuola di cui parla Gris, grazie per l'informazione
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Vecchio 03-05-2008, 17.01.48   #7
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Io non so Jez se sia un comportamento "normale" quello del voler trasgredire a tutti i costi.. se pensiamo alla primissima di trasgressione a quella famosa mela che ci viene raccontata fin da bambini, l'unica cosa che era stata proibita all'uomo è proprio quella che non viene rispettata. Un andare contro le regole a tutti i costi.. perdendo tutto. E nonostante questo l'uomo continua imperterrito. E' normale davvero questo?




Siamo sicuri che la libertà sta nel fare ciò che si vuole? o è proprio l'imporsi delle regole (o rispettarle), che puo' permettere all'uomo di avvicinarsi alla libertà?
Sono d'accordo con te Stella sul discorso dei campanelli di allarme, ma purtroppo credo, che come diceva Gris il problema qui stia a monte.
Se scuola e famiglia collaborano se la scuola impone delle regole, la famiglia dovrebbe essere la prima ad attenersi ad esse, invece i genitori sono i primi a lamentarsene e a cercare di trasgredire.. è chiaro che i bimbi, se sono appoggiati dai genitori vedranno quelle regole come ingiuste e restrittive.. diversamente se i genitori li aiutassero a capirle e a rispettarle, ci sarebbe quella corresponsabilità di cui parla Grey e collaborazione tra scuola-famiglia credo..

ps non sapevo che anche qui in Italia si stessero muovendo come nella scuola di cui parla Gris, grazie per l'informazione
Ehm...non ho detto " normale " ma " naturale ".
Con questo volevo intendere che è, appunto, nella natura dell'uomo andare contro ciò che, si presume, sia fatto per lui e per agevolare la sua vita nella società.
Non che si voglia trasgredire a tutti costi ma che si fa "fatica" a conformarsi a regole, fatte per regolare un comportamento ad esempio.
Questo può trovarsi in tutto.
Proprio perchè è nella natura dell'uomo si fa più fatica a conformarsi ad una regola. Da questo, poi, deriva una mancanza che diviene normalità col passare del tempo, arrivando anche all'estremo e cioè, come n questo caso, non riconoscendo alcuna autorità, credendo, così, di poter fare qualsiasi cosa.
Non so se sono riuscito a spiegare quel che intendevo. Nel caso lo riprendo.
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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