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Vecchio 15-06-2008, 13.28.58   #1
Uno
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Predefinito Piercing e Tatuaggi

Li metto alla gogna, non la pratica, non chi se li fa fare, non chi li fa, bensì chi non controlla, legifera etc come tali pratiche debbano essere effettuate in un paese civile.
E' cronaca di questi giorni che una ragazza è in coma per l'infezione seguita ad un piercing, in quanto garantista sono pronto a prendere in considerazione che chi ha effettuato questo piercing abbia seguito tutte le pratiche in ambiente asettico etc... che la ragazza abbia trascurato la disinfezione e che alle prime avvisaglie non sia andata da un medico a farsi prescrivere un antibiotico etc etc...
Però.. sarei curioso di conoscere la normativa che c'è dietro tale attività, io conosco la burocrazia che c'è dietro l'apertura di uno studio di tipo sanitario, non sono sicuro che la stessa ci sia per l'apertura di uno studio Tatoo.
Inoltre mi chiedo un'altra cosa, oggi anche per fare l'infermiere/a occorre una laurea breve, ed in molti casi un infermiere nella sua carriera la massima manipolazione che fa su un corpo umano è un'iniezione, perchè chi fa piercing (ma anche l'orefice per i buchi degli orecchini) può bucare, cartillagini e mettere le mani su corpi altrui teoricamente anche essendo analfabeta?
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Vecchio 15-06-2008, 13.56.22   #2
RedWitch
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Però.. sarei curioso di conoscere la normativa che c'è dietro tale attività, io conosco la burocrazia che c'è dietro l'apertura di uno studio di tipo sanitario, non sono sicuro che la stessa ci sia per l'apertura di uno studio Tatoo.
Inoltre mi chiedo un'altra cosa, oggi anche per fare l'infermiere/a occorre una laurea breve, ed in molti casi un infermiere nella sua carriera la massima manipolazione che fa su un corpo umano è un'iniezione, perchè chi fa piercing (ma anche l'orefice per i buchi degli orecchini) può bucare, cartillagini e mettere le mani su corpi altrui teoricamente anche essendo analfabeta?
Ho sentito stamani la notizia di cui hai accennato, parlano della poca cura che ha avuto la ragazza nei confronti dell'infezone che le stava causando il piercing, del fatto che non abbia preso antibiotici, che si sia rivolta tardi ai medici etcetc, ma non hanno fatto il minimo accenno a quando e dove la ragazza si sarebbe fatta fare il piercing e ad un'eventuale responsabilità di chi lo ha eseguito.

Ne ho fatti diversi nel corso degli anni alle orecchie, sono passati molti anni dall'ultimo che ho fatto, ma non c'erano al tempo a quanto ne so norme igieniche particolari che gli orefici dovessero seguire. Non dico che sia un intervento chirurgico, pero' la leggerezza con cui chiunque ha la possibilità di eseguire quei fori puo' sicuramente influire.. nessuno ti chiede niente, potrebbero esserci comunque allergie di cui non si è a conoscenza, ferri poco sterilizzati o chissà che altro.. oggi non so se ci siano norme precise che regolamentino l'apertura di questi centri dove fanno esclusivamente pierging e tatuaggi ma se non ci sono o sono poco controllate, sarebbe proprio il caso di rivederle.. a quanto ne so almeno fino a pochi anni fa, non si doveva possedere nessun titolo di studio per poter effettuare un tatuaggio.. e sicuramente è piu' invasivo quello di una iniezione fatta dall'infermiere laureato...
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Vecchio 15-06-2008, 15.37.51   #3
Astral
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Non l'ho mai fatti, e solo all'idea rabbrividisco.

In ogni caso credo che almeno un attestato, un corso di specializzazione con tanto di 626 ed igiene occorre fare, e deve essere in qualche modo esposto l'attestato all'interno dei centri.
Non dico la laurea perchè è qualcosa di troppo specialisto, e pratico per essere da università, dopotutto anche mestieri come l'estetista ed il barbiere, lavorano con aghi e bisturi, eppure non c'è laurea per loro.

In ogni caso questo succede perchè spesso in Italia, c'è chi lo sa fare, e magari fa pagare meno, ma nel medesimo caso, dato che è la propria pelle, io non andrei dal primo che capita.

Se invece parliamo di centri aperti con tanto di partita iva, i controlli ci vogliono e di più. Per l'alimentazione sono usciti i controlli di igiene sul H.A.C.C.P, per i dentisti ci sono, e quindi dovrebbero esserci anche per questi tatoo.
A certe cose in Italia comunque ci si pensa, solo quando ci scappa la vittima.
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Vecchio 16-06-2008, 01.13.14   #4
Grey Owl
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Ho cercato in rete qualche informazione riguardo le normative inerenti l'apertura di uno studio Tattoo.
Esiste un decreto della direzione generale di sanità (n.6932 del 27 aprile 2004) che ha per oggetto le linee guida per l'esercizio delle attività di tatuaggio e/o peircing.

In particolare il suddetto decreto precisa che in caso di complicazioni relative ai piercing causata da infezioni dovute a strumentazione non sterile e/o ad aghi non monouso è necessario contattare il medico senza rimuovere il piercing. Le infezioni possono essere causate da batteri, funghi o altri patogeni come i virus. Sintomi come l'arrossamento, rigonfiamento, sensazione di calore (sulla parte interessata) dolore pulsante o diffuso, fuoriuscita di liquido di colore giallo, verdastro o grigiastro indicano che la parte può essere infettata.

Vi sono inoltre le normative di riferimento che sono:
1) Linee guida del Ministero della Sanità per l’esecuzione di procedure di tatuaggio e piercing in condizioni di sicurezza: Circolare 05.02 1998 n.2.9/156.
2) Circolare 16.07.1998 n. 2.8/633 “Chiarimenti forniti dal Consiglio Superiore di Sanità” relativi alla Circolare 05.02.1998 n. 29/156.
3) Decreto Ministeriale 28.9.1990: “Misure di protezione per gli operatori sanitari dal contagio professionale”.
4) L. 46/90: “Norme per la sicurezza degli impianti”.
5) DPR 447/91: “Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990 in materia di sicurezza degli impianti”.
6) Decreto Legislativo 626/94: “Sicurezza e salute dei lavoratori”.
7) Decreto n. 219 del 26 giugno 2000. “ Regolamento recante la disciplina per la gestione dei rifiuti sanitari, ai sensi dell’art. 45 del D.L.vo n. 22 del 5 febbraio 1997.
8) Norma Europea UNI EN 18.10 del 18 settembre 2002: “ Oggetti metallici che vengono inseriti in parti perforate del corpo (piercing)”.

Pare che gli studi di tattoo e piercing vengono paragonati ai centri estetici.
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