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Vecchio 24-06-2008, 17.00.45   #1
dafne
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Ho fatto un sogno domenica notte (o sabato? boh..) dopo aver visto un documentario sull'oceano e il profondo blu mi è tornato il solito dilemma che mi tormenta da qualche anno. Io ho sempre adorato l'acqua, da bambina al mare passavo in acqua anche 8 ore filate a lasciarmici. Bene, da qualche anno riesco a malapena a immergermi tutta, anche se l'anno scorso un paio di nuotate sono riuscita a farlem ho paura. Il mio amore per l'acqua si trasforma in panico, paura di mostri marini, alghe avvelenate, bestie strane che mi tirano giù e mi fanno soffocare..tra il panico (giuro mi trovavo nell'acqua e l'agitazione saliva a tal punto che credevo di affogare davvero) e la frustrazione per non riuscire più a godere appieno dell'acqua mi facevano evitare completamente i bagni Fatta questa premessa, devo dire che ho iniziato ad associare l'inconscio con queste profondità marine così pericolose,vedere quel documentario mi ha fatto tornare al pensiero e qui inizia il sogno..sono in una specie di scuola, con un gruppo e il nostro insegnante ci avviciniamo ad una gande vasca rotonda,tipo quella dei delfini degli spettacoli acquatici, ma è torbida e scura e il prof (o il maestro..) c dice che ognuno di noi dovrà prima o poi tuffarsi. Dopo qualche esitazione, ipnotizzata dall'acqua torbida mi svesto e mi tuffo, una volta dentro qualcosa mi tira più giù, poi resto come ferma in quest0acqua scura, è come se galleggiassi, piccoli animali mi girano attorno finchè non mi arriva addosso il mostro..lo so lo stavo aspettando, non mi viene proprio addosso però si ferma un pò prima, è orribile, tentacoloso..piano piano però mentre lo guardo vedo che prende sempre più la forma di un gigantesco ragno...brrr..ma stavolta non sono le zampe a schifarmi a farmi paura ma è qualcos'altro, continuando a resistere all'impulso di scappare guardo e alla fine vedo..è la "coda" la parte dietro, quella specie di protuberanza dietro al corpo tondo..in qualche frazione di secondo la vedo, è come la parte del pungiglione dele api, no, dei calabroni..quella parte che si muove pronta a colpirmi..è un simbolo, non ho paura del pungiglione ma è nella penetrazione, nello scatto violento, la preda immobile e il pungiglione che penetra, l'ho sempre vista così ora lo realizzo, la continuazione della vita, la procreazione e la catena della vita. Un'incredibile violenza mi si rovesca addosso, in tutti i documentari visti, nel profondo, nell'inconscio,questa visione è lì .. questa forza che poi non è neanche propriamente violenta ma bruta..non lo sò ma mi scuote e mi solleva allo stesso tempo, è così, così è la vita,. così è la natura ma non così per forza dev'essere vissuta, o forse non è neanche questo che ho pensato so solo che nel vedere quel "pungiglione" scattare verso di me mi sono scossa da quella specie di paralisi che mi aveva preso e l'ho fatto a pezzi..l'ho fatto a pezzi e sono risalita ma non sono uscita dalla vasca ma sono sbucata in una specie di grotta...
(devo scappare..continua)
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Vecchio 25-06-2008, 22.46.47   #2
dafne
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....riemergo in una specie di grotta sottoterra, c'è un cunicolo, una specie di budello nella roccia, è molto buio anche se c'è un filo di luce, non so dire da dove provenga ma illumina appena il lato sinistro della grotta in cui cammino, queste strisce di luce soffusa sembrano quasi disegnare delle costole nella pietra. Quello che mi colpisce è che passando davanti a queste piccole zone illuminate mi vedo con un mantello e un cappuccio, ma si vede solo quello, io sono invisibile, o meglio, mi fondo nel buio, non sò se è il mantello a rendermi invisibile (si vede appena anche quello) ma ho la netta sensazione che riesco a passare solo perchè sono buia, o traspente non sò. Comunque arrivo in una stanza nella pietra, qui c'è più luce, dev'esserci una luce accesa, mi giro attorno e somiglia a una camera. Su quello che dovrebbe essere un letto è distesa un'armatura, Mi tolgo il mantello e indosso prima la maschera, c'èanche una specie di elmo, di copricaco,e poi tutti gli altri pezzi, guanti, braccia, petto gambe ecc..alla fine metto il mantello sul letto al posto dell'armatura che è dorata ma non lucida, mi sento quasi goffa da tant'è grande sulle spalle e sul petto e poi noto che è rugosa, piena di spuntoni, di rilievi non so bene. Su un ripiano trovo una gemma, è ovale e quasi piatta, come le pietre rotonde levigate dal fiume,mi sembra trasparente, o rossa, non ricordo bene, c'è poca luce, comunque la prendo e la inserisco nell'armatura, all'altezza del cuore più o meno. Fatto questo l'armatura si trasforma, diventa liscia liscia e perfettamente aderente al corpo (se ho ancora un corpo) in ogni caso riassumo sembianze umane anche se "metalliche". Allora prendo una veste che c'è a fianco, è strana, sembra quasi fatta d'acqua, mi ricorda anche quelle maglie dei cavalieri che erano di ferro ma di maglie talmente piccole da sembrare tessuto , la metto su e questa veste d'acqua-metallo trasforma l'armatura sotto in pelle, ridivento umana per così dire, anche se l'armatura non è scomparsa, anzi. Devo uscire, ci sono due cunicoli, quello a sinistra è buio e abbastanza dritto mentre quello a destra va verso l'alto ed è illuminato, ho in mano la torcia per cui per qualche istante rimango a guardare la strada a sinistra, se ho la luce vuol dire che devo andare nel buio..ma la cosa non mi convince e inizio a salire a destra. Mentre salgo la fiaccola sembra assorbire tutta la luce lasciando dietro di me solo ombra. Quando sbuco fuori sono in paesaggio surreale, fatto di grandi lastre di pietra quasi piatte e arrotondate, la fiaccola si trasforma rapidamente prima in spada e poi in bastone. Io mi ritrovo vestita con una specie di saio, come un pellegrino. Inizio a camminare. Dopo molto da lontano vedo l'orizzonte cambiare, mi rendo conto che ci sono come delle enormi fauci di serpente spalancate sullo sfondo, enormi ma senza denti, queste iniziano a chiudersi "masticandosi" un pezzo di paesaggio, mentre chiude la bocca il serpentone s'inabissa anche nella pietra e quando scompare sotto lo sfondo è cambiato, c'è una specie di oasi ditro di lui. Mi avvicino e questo posto verde e bello è separato da me da una specie di parete di ..non so..energia..acqua..aria rarefatta, boh, è trasparente ma c'è qualcosa. Qualcuno passa di là ma io ho paura di cadere nel vuoto che deve aver fatto il serpente entrando nella pietra..mi affascina quel mondo, appoggio il palmo delle mani su quella specie di parete, sento come una corrente elettrica, è la mia armatura a rispondere..allora ci infilo dentro la punta delle dita, il mignolo e l'anulare un pochino..poi in un momento di paura sentendo l'armatura che si "scioglie" ritiro le mani e il pezzetto di dita che era passato di là cade nel prato..senza sangue nè dolore, mi ritrovo solo con le dita più corte.Rimango lì un pò, o passo tutta o niente Allora prendo coraggio e piano piano passo tutta, o niente.
Mi decido.
attraverso quel velo la mia armatura si scioglie e quando sono di là ho un'altra veste. Ci sono molte persone che vanno avanti e indietro, molte hanno la stessa veste e si raccolgono subito assieme, altri camminano un pò, io non ricordo il colore della mia ma inizio a camminare alla ricerca della mia gente, della mia famiglia. Mi sento qusi a casa
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Vecchio 25-06-2008, 23.06.52   #3
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Bello...

Secondo te è possibile che vi sia altro o che tu abbia abbastanza chiaro, più o meno, il significato?
__________________
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 25-06-2008, 23.34.16   #4
dafne
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Bello...

Secondo te è possibile che vi sia altro o che tu abbia abbastanza chiaro, più o meno, il significato?
grazie
altro in che senso? Che ho sognato e non ricordo dici? direi di no, mentre cercavo la mia gente mi sono resa conto di cominciare ad essere piuttosto sveglia e che stavo iniziando a "pilotare" il seguito per cui mi sono alzata.
Significato..mmm..direi che mi è abbastanza chiara la parte del mostro marino, ho fatto un paio di belle riflessioni in merito e ho anche iniziato a ricapitolare certi avvenimenti accaduti in passato grazie a questo "sblocco" ma tutto il resto mi par bello a livello intuitivo ma non ne conosco il significato
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Vecchio 26-06-2008, 00.11.47   #5
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mentre cercavo la mia gente mi sono resa conto di cominciare ad essere piuttosto sveglia e che stavo iniziando a "pilotare" il seguito per cui mi sono alzata.
Beh, ma non è detto che sia negativo "pilotare"... magari ha un'altra valenza ma ne ha. Come sensazione può ricordare la faccenda delle nuvole. E' uno dei funzionamenti della sottomente (come la chiama Uno?) la pre-mente...
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Vecchio 26-06-2008, 22.49.21   #6
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Ci ho pensato un po' se era il caso ma ci vorrei provare, almeno quello che il racconto del tuo sogno mi ha fatto pensare....

Del tuo sogno mi hanno colpito queste cose:
l'acqua, (che per me simboleggia la vita) in cui da piccola ti piaceva stare ma poi ha mostrato i suoi pericoli e anche il suo segreto (il pungiglione) che in qualche maniera ti ha fatto uscire dai sogni e la sicurezza dell'infanzia.
Riesci a farlo a pezzi e chiudi il primo capitolo...
Volti pagina e ti trovi nella grotta al buio, con due strade da seguire ma ti devi rivestire di un'armatura... poi trovi un po' di luce anche se sei nel buio e decidi di seguirla...
Man mano l'armatura cambia, diventa la tua pelle, forse hai interiorizzato delle cose, non so... ma sempre un'armatura più leggera ti protegge...
Quando sbuchi fuori la luce della fiaccola non ti serve più ma hai bisogno di una spada, (che simboleggia una decisione, se poi la usi significa che puoi ottenere ciò che vuoi).
Il saio potrebbe essere che sei diventata un pellegrino, ci sono altre cose da esplorare ma con umiltà...
Il serpente (simboleggia inganni e seduzione) che si mangia un pezzo di paesaggio ma poi sprofonda in esso secondo me significa che tutte le prove passeranno lasciandoti indenne, ma ancora al di là della parete trasparente, in cui devi passare tutta intera...
Questo non so cosa significhi, ma il fatto che al di là la tua armatura si scioglie, potrebbe essere che non hai più bisogno di difese, nessuno vuole farti del male e sei quasi a casa (la casa nei sogni di solito rappresenta se stessi).

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Vecchio 26-06-2008, 23.31.50   #7
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grazie Stella per avermi regalato le tue impressioni
Grazie anche a Ray, già tempo fà mi avevi indicato questo concetto se non erro...porta pazienza con le teste dure come la mia ci vuole tempo
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Vecchio 19-10-2009, 23.48.47   #8
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A distanza di tempo questo sogno non mi dice ancora nulla ma mi sembra di averlo appena sognato da quant'è vivido.

Poer il momento associo il tuffo nell'acqua come a un tuffo nell'inconscio, dove riposa il mostro, ovvero il mio passato irrisolto.
Mi piace pensarlo anche perchè ho fatto a pezzi il pungiglione quindi in qualche modo l'ho affrontato e superato..forse..o solo evitato perchè poi esco si dall'acqua ma in una grotta, e devo essere invisibile (a stò punto vorrei spere da chi o da cosa..mah

Poi l'armatura, mi colpisce che è rugosa e che si liscia solo con una pietra che metto all'altezza del cuore, quindi un recupero dell'emozionalità, forse.

Oscura invece la maglia d'acqua (simil metallo) che mi ritrasforma in carne, in essere umano quindi.

Prendo la strada a destra, appena capisco la differenza tra via secca e via umida , ammeso che sia correlata, ci penso.

Poi il saio e la terra desolata, come se mi aspettasse una sorta di pellegrinaggio fino a casa, dove entro solo se mi fido (tiè) ed è proprio grazie all'armatura e alla veste, che si sciolgono, che passo oltre..............mah

qualche idea? Almeno per direzionare le ricerche..
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Vecchio 20-10-2009, 00.17.49   #9
Ray
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qualche idea? Almeno per direzionare le ricerche..
Mah, io penso che questo sogno ti si svelerà pian piano... come è successo per il tuffo "nell'inconscio" capirai anche gli altri pezzi.

Non credo sia un sogno solamente "psicologico" e forse, ricordandolo, può e soprattutto potrà darti delle indicazioni in futuro, quando ti serviranno.
Con questo non voglio dire che devi smettere di pensarci, anzi. Dico che forse occorre pensarci in vari modi e non pretendere di capire tutto subito.
Interessante che all'uscita dalla vasca del mostro, se reso inoffensivo (domato?) ottieni l'armatura dorata, con la quale puoi muoverti in altri ambiti.
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Vecchio 20-10-2009, 16.49.47   #10
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Domato? L'ho fatto a pezzi..forse però solo il pungiglione, quindi la parte pericolosa. Prima dell'armatura c'è il tunnel dove divento invisibile.
Sarebbe carino se fosse invisibile ai miei occhi, una sorta di tragitto dove non sapere chi o che sono mi aiuta ad arrivare indenne alla mia armatura (lascio il mantello che mi rendeva invisibile, faccio un cambio).

Hai ragione non mi ci incapponisco, m'era solo venuto in mente per via di una libera associazione con non so più cosa
Grazie
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Vecchio 11-02-2010, 21.13.18   #11
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una sorta di tragitto dove non sapere chi o che sono mi aiuta ad arrivare indenne alla mia armatura

Bello scrivo le cose e poi non le leggo

Se non ho scritto str...afalcioni dovrei essere ancora nel tragitto della grotta.

L'armatura potrebbe essere una sorta di protezione dal "fuori" che però necessita della pietra per funzionare (il cuore?) e poi la maglia..booh

vabbeh ci tornerò
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Vecchio 20-11-2010, 00.46.50   #12
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....è come se galleggiassi, piccoli animali mi girano attorno finchè non mi arriva addosso il mostro..lo so lo stavo aspettando, non mi viene proprio addosso però si ferma un pò prima, è orribile, tentacoloso....
Questa è l'immagine che mi ritrovo davanti se cerco di provare con l'immaginazione attiva.

.................................................. ...................

Per ora rimane solo li, davanti a me, fermo, e io pure, come in sospensione, per il momento ho solo colto un certo colorito grigio-violaceo nei tentacoli che paiono fatti quasi come dei tubi avvicinati, come le aragoste ma senza grosse chele finali.
Il colore è grigio-violaceo e non riesco ad individuarne gli occhi. Ho la sensazione che mi stia osservando in attesa di colpire. Attorno a me l'acqua è torbida, grigia anche se filtra la luce da sopra. qualche pesciolino, piccoli esseri, pezzetti di alghe, una sorta di pulviscolo che somiglia ai granelli di polvere che si vedono atraverso un raggio solare.
Cerco di veder il pungiglione che però ora asomiglia più alla cosa di uno scorpione, il mostro è grande mi sovrasta di molto.
Potrebbe ora avere un grosso occhio ciclopico nascosto tra i tentacoli che fluttuano e che sono tanti.

Ha un grosso occhio bianco come quello dei cartoni animati, con un punto nero a definirne l'iride.
Forse anche una bocca, con labbra molto grandi e grosse, sempre come un cartone animato giapponese.

Mi stà davanti e io non mi muovo, lo osservo e lui osserva me, sospesi nell'acqua anche se non sento il bagnato o il freddo.

Avverto solo un leggero senso di nausea al'iimboccatura dello stomaco.
Socchiude le labbrone, apre un pò la boca come per articolare parola ma non dice nulla, mi rincorrono in testa parole ma non sono sue.

Mi guarda come se stesse aspettando e io lo guardo come se stessi decidendo.

I tentacoli grossi si muovono con maggiore fluidità nell'acqua e si ammorbidendosi si trasformano in qualcosa che assomiglia sempre più alla criniera di un leone.
Muovo impercettibilmente una mano, la sinistra, a fargli un gesto.

Potrebbe essere un leone adesso, forse seduto, non vedo se ha ancora il pungiglione, si è rimpicciolito di molto ma l'occhio è sempre enorme e i muscoli sono pronti a balzare.

Ha la pelliccia di un leone adesso si, ambrata e setolosa. Mi guarda sempre e io anche.

Poi si sdraia, quasi come una sfinge ma mette le zampe davanti una sopra l'altra, sbadiglia ma non mi molla e io nenache, continuo a guardarlo e non mi decido a muovermi.

Penso che non si addormenterà, poi si rialza e torna in una posizione solo seduta, inclina un pò il testone a guardarmi e io non sò che fare, se smetto di guardarlo però perderò questo momento.

Quel grande occhio mi impressiona, sembra dipinto. Ad un certo punto decido di guardarlo diretto e fisso quel puntolino nero.
"Sono quello che sono e sono qui perchè tu mi hai chiamato, non andrai in nessunluogo e non ti chiamerai in messunmodo finchè ci sarò io. Io sono il tuo guardiano e non passerai oltre se non lo vorrai davvero." dice.

Gli tocco la criniera e la schiena, che pelo ocra duro che ha, mi tiene d'occhio mentre mi sposto ad acccarezzarlo e io non perdo d'occhio lui mentre lo tocco. Poi mi rendo conto che devo salire, devo salire e lui deve restare li, gli torno davanti ad accarezzargli la criniera e mentre lo guardo nel suo occhio gli dico che devo andare sù, su nella luce e all'asciutto dove lui non può stare ma gli chiedo di restare lì, ad aspettarmi per quando farò ritorno, gli dò da mangiare qualcosa e lo accarezzo ancora.

Non mangia ancora mi guarda, lo guardo fisso e gli dico, con tenerezza ma con fermezza, che deve restare lì per il mio ritorno, che ho bisogno che lui stia li a farmi da guardiano e che farò qualcosa per l'acqua, per farla diventare più pulita e permettergli di respirare meglio e procurarsi più cibo.

MI guarda e annuisce, gli stà bene, lo accarezzo ancora un pò, poi mentre abbassa lo sguardo mi slancio verso l'alto.

.................................................. ...............

Ecco, questo è quel che è uscito, con l'ausilio della musica.
Mi prendo un pò per rileggerlo, l'ho scritto man mano che vedevo, e se vi và di darmi una mano a capirci qualcosa..anche se ho cicato di brutto eh ..vi ringrazio in anticipo.
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Vecchio 20-11-2010, 10.36.05   #13
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Non sò se devo analizzare quanto scritto oppure no ma ho la forte sensazione che quest'mmagine abbia esaurito il significato che voleva passarmi quindi ho lasciato un pò ravanare la mente e ne ho tirato fuori che l'acqua rappresenta il mio inconscio, ok, e il mostro una complesso che ci vive.

Immagino che avergli distrutto in prima istanza il pungiglione mi abbia permesso poi di osservarlo di nuovo.

Ecco, questa è la percezione forte che ne ho. Resto ferma, resto li a guardarlo, ci guardiamo, nessuno dei due si muove, non ne ho paura ma neanche non ne ho, una sorta di timore, ho la consapevolezza che mi può attaccare ma rimango ferma.

Se rimango ferma abbastanza a lungo a guardarlo ecco che si "umanizza" anche se in modo grottesco. Questo grande occhio è ancora fortemente impresso ma bon, apre la bocca ma mi accorgo che le parole che sento sono cicalìo della mia mente (santa musica che mi ha aiutata in questo passaggio)

Poi assume la forma di un leone, sul simbolismo non ho ancora cercato, e nonostante non ci distraiamo un attimo dall'osservarci ecco che pare rilassarsi, si sdraia, si rialza e poi sbadiglia. Mi vien da pensare che abbia se non perso forza sicuramente perso aggressività, forse perchè io sono ancora quieta anche se in tensione.

Le parole che mi dice quando mi decido a guardare nell'occhio sono ancora misteriose. E' un guardiano, questo mi ha ricordato il guardiano della porta ma non sono sicurissima di aver capito che cosa rappresenta.
L'ho chiamato io, mi dice, e finchè ci sarà lui io non avrò luogo dove andare nè nome. Un pò inquietante. Mi dice anche che non passerò oltre se non lo vorrò davvero.

Adesso se collego al sogno originale penso che non avere nè luogo nè nome è quello che deve essere, visto che passo in un budello sotterraneo sembrando invisibile, ma è tutto da esplorare.

Di fatto dopo le sue parole percepisco il desiderio forte di accarezzarlo, il pelo è setoloso e duro ma è anche morbido, l'attenzione è sempre all'erta, ci teniamo d'occhio ma in pratica lo coccolo. Stò cercando di esploralo più da vicino? Non sò, non mi suona benissimo, piuttosto mi sembra un tentativo di addomesticarlo..

Poi percepisco che è il momento di salire. Glielo dico, definisco anche i motivi per cui lui non può seguirmi. Gli dò da mangiare (mi piacerebbe infinitamente sapere cosa) ma il leone ancora non mi molla.

Gli parlo con dolcezza ma con fermezza. Gli dico che ho bisogno che lui resti li per il mio ritorno. Su questo non ho appigli. Forse è per fargli capire che rimarremo legati? O forse perchè attraverso di lui è possibile l'accesso e anche il ritorno..mah..allora cadrebbe la teoria del complesso...

Comunque gli dico che deve rimanere li a farmi da guardiano, che cercherò di pulire l'acqua per farlo respirare e vivere meglio. (anche su questa promessa non ho le idee chiarissime, anzi)
Questo lo convince, pare che lo scambio gli aggradi e allora abbassa la testa per mangiare e quando lo fà io non perdo tempo e mi slancio in alto.

Non sò perchè ma leagto al cibo mi sono venute in mente le monete da dare al traghettatore per entrare negli Inferi..
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Vecchio 21-11-2010, 18.27.09   #14
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Credo di dover poggiare solidamente la mia attenzione sul fatto che di fronte al mostro mi fermo e resto ferma. Credo che sia particolamente importante questo mio atteggiamento, di attesa attenta, di calma, di paura controllata, di rispetto forse anche.

Non cerco di scappare, non mi muovo cercando vie di fuga, osservo cosa capita anche se quello che vedo è impressionante.
L'acqua sporca mi dice che c'è un bel pò di lavoro di pulizia da fare nel mio inconscio e dopo quello che ho letto sul leone, che trova riscontro in altri percorsi personali che stò facendo (come l'abbraccio), direi che stò cercando di riavvicinare la parte mascolina della mia psiche che vivo come un mostro, uff, infatti anche quando decido di abbracciarla nell'altro sogno mi avvicino come se dovessi abbracciare una belva selvaggia.

Mi devo ficcare bene in testa che l'atteggiamento giusto è, appunto, quello di fermo, una sorta di sospensione, di attenzione vigile ma non aggressiva. Accettazione?

La mancanza di aggressività o di movimenti di fuga trasforma quella specie di mostro tentacoloso (le mille direzioni in cui mi sparpaglio?) in un essere ben definito e persino bello.

Se rappresenta la psiche maschile è bello che io gli dica di rimanere a fare da guardia, anche se non ho ancora capito cosa gli dò da mangiare.

Gli dò da mangiare perchè nell'acqua torbida non riesce a nutrirsi, quindi gli prometto che lo farò vivere in un ambiente migliore.

Mi restano ostiche anche le sue parole, ammesso che abbiano un senso, che non andrò in nessun luogo e non avrò nome, forse perchè per proseguire devo "superare" anche lui, dandogli qualcosa da fare, da mangiare...

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Vecchio 24-11-2010, 13.11.14   #15
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....riemergo in una specie di grotta sottoterra, c'è un cunicolo, una specie di budello nella roccia, è molto buio anche se c'è un filo di luce, non so dire da dove provenga ma illumina appena il lato sinistro della grotta in cui cammino, queste strisce di luce soffusa sembrano quasi disegnare delle costole nella pietra. Quello che mi colpisce è che passando davanti a queste piccole zone illuminate mi vedo con un mantello e un cappuccio, ma si vede solo quello, io sono invisibile, o meglio, mi fondo nel buio, non sò se è il mantello a rendermi invisibile (si vede appena anche quello) ma ho la netta sensazione che riesco a passare solo perchè sono buia, o traspente non sò.
Adesso ne dico una delle mie.

Possibile che la vista sia un organo prettamente razionale?
Voglio dire, percepiamo le pulsazioni della luce e il cervello le riceve, le rielabora e le rimanda sull'occhio.
Ho un bellissimo libro "sembra ma non è" che fà un ventaglio delle volte che vediamo cose che non esistono, le illusioni ottiche.
Comunque, io vedo con la luce, senza luce la mia mente non ha strumenti per vedere.
Posso solo sentire.

Forse, ma è una valutazione embrionale, il fatto che non sono invisibile ma mi fondo nel buio ha a che fare con questo vedere razionale che non ci può stare in quel passaggio.

Ok lascio sedimentare.
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Vecchio 26-11-2010, 01.34.54   #16
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Adesso ne dico una delle mie.

.
Confermo mi sono spersa.

Sono io che guardo che non vedo ma nel sogno ci vedo benissimo solo che non mi si vede, sono coperta, non ho identità. Negli spiragli di luce si vede solo un matello, n giorno riuscirò a trovare un significato ma per ora in rete ho trovato solo che rappresentava una certa elevazione se bianco, un certo gruppo o Ordine. Ma così scuro mi fà venire in mente solo le leggende di Merlino quando usava il mantello per diventare invisibile.
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Vecchio 16-03-2011, 01.51.37   #17
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Non credo che questo leone rappresenti la parte mascolina, nè la ragione, forse piuttosto è un vero e proprio guardiano che riesco a trasformare se rimango ferma e, in pratico, lascio scivolare via le paure sensa però dimenticarle, un certo sano timore insomma.

Gli dò da mangiare,ancora non sò cosa am lo scoprirò e in ogni caso arrivo al budello, arrivo al passaggio stretto poso illuminato dove soo oscura, invisibile. Nella stanza nella pietra illuminata da delle candele lascio il mantello dell'invisibilità e mi meto un'armatura.

Un'armatura decisamente goffa. Come se deciso di non essere più nvisibile mi fossi messa una corrazza che però è piena di spuntoni, poco funzionale. Una pietra la cambia. Anche questa lucida piatta e ovale ma non nera.

Inserita quella (il cuore? il vero sentimento e non l'emotività?) una veste speciale,che mi sembra di ferro per la consostenza ma d'acqua per il colore e la leggerezza, mi ritrasforma in umana, anche se ho delle caratteristiche decisamente diverse.

Un'armatura d'oro una pietra all'altezza del cuore e una cotta di ua sostanza sconosciuta. Forse acqua davvero, l'acqua conduce elettricità si? E' quella che reagisce quando arrivo alla parete di simil aria....ma non era solo acqua..mah
dafne non è connesso  
 


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