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Vecchio 30-06-2008, 13.18.16   #1
Uno
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Predefinito Previsioni socio-alimentari

Ci vogliamo provare?

Che dati abbiamo in mano?

Statistiche alla mano, la pasta sta tornando ad essere l'alimento più usato in percentuale, in pratica stiamo tornando ad livello simile a quello del dopo guerra, con la differenza che quella volta eravamo (io non c'ero materialmente) nudi mentre oggi ancora si cerca di tenere a tutti i costi l'apparenza del benessere.

Il grano è ciò su cui più stanno spingendo per il controllo genetico del seme, sotto varie scuse alla fine il grano modificato geneticamente non può far seme con i metodi tradizionali dei contadini. Se può essere comprensibile come salvaguardia delle ricerche (se poi sto grano modificato ha chissà che vantaggi) delle industrie, immagino con i brividi uno scenario in cui tutte le coltivazioni della terra siano modificate geneticamente e che si inceppi la catena di laboratorio...

Stanno montando una campagna per cui l'eco-combustibile toglie risorse all'agricoltura, in questo modo giustificano due cose: noi consumatori siamo obbligati ad usare il petrolio, per l'agricoltura ci sono problemi, non c'è spazio a sufficienza, quando invece sappiamo bene che chi ancora oggi coltiva la terra è costretto in mille modi a rinunciarvi.

Questi dati messi insieme ci lasciano presumere che fra qualche decennio (forse prima) se continua così la pasta costerà come il pesce, la carne etc.. oggi, sarà di nuovo impossibile mangiare senza utilizzare gran parte del reddito (parlo di gente comune), non possederemo più nulla (già oggi con mutui e prestiti il possesso è illusorio, è un possesso che comporta solo i doveri di manutenzione e cura dell'oggetto).
Etc etc....
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Vecchio 30-06-2008, 13.49.04   #2
Astral
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Accidenti che Topic negativo, ma d'altronde è piu o meno la direzione dove ci vogliono spingere.

Torneremo come il dopoguerra, e forse troveremo nuovi principi come quello della ribellione, della rivoluzione sociale, e come succedeva anticamente che ci si ribellava ai reggenti ed il popolo prendeva il potere.

Invece oggi giorni praticamente ci sorbiamo questi cambiamenti passivamente, senza poter far nulla, e la situazione mi sembra che sia sempre tutta all'Italiana.

Le Mafie e la Corruzione in questo paese sono grandi, sarà molto difficile smantellarle e ci vuole veramente un miracolo.

D'altronde mi viene anche una certa rabbia, nel vedere queste cose, e stare con le mani in mano senza poter far nulla, ma d'altronde che posso fare?

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Vecchio 30-06-2008, 14.53.26   #3
jezebelius
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Non c'è dubbio che stiamo affrontando, e costruendo, una fase discendente.
Anche la mia impressione è che si voglia condurre la popolazione ai livelli passati, della seconda guerra tanto per citarne uno, un po per mancanza di consapevolezza - penso al libro di Tremonti, oggi ministro dell'economia, il quale mi pare che abbia descritto più o meno bene la dinamica " attivata " a tavolino da Lobbies ed industrie; dinamiche che riguardano il mercato ed il commercio globale e come di queste non si sia riuscito ad attenuare il risultato involutivo che si stava ( si sta ) verificando - ed un po, invece secondo me, per una vera e propria consapevolezza al fine di rendere più agevole un certo tipo di discorso e sul controllo e sulla ramificazione, sul territorio, di poteri non proprio tanto in linea per un " paese ", che si definisce oggi, democratico.
D'altronde si presume che la stessa guerra ( ogni guerra ), in generale, sia il risultato di tali dinamiche in ogni periodo storico e che alla fine è questo metodo che risulta essere da un lato instabile, per la difficoltà ad essere contenuto in argini previsti, ma dall'altro unico modo per riportare una situazione, bene o male, equilibrata.

Per la pasta...direi che la previsione di Uno, che in fondo è la medesima di chi vede al di la, possa corrispondere al vero.
In fondo un controllo, prima di tutto, passa attraverso l'informazione e pertanto se controllo questa posso definire o rendere palese, anche se non c'è nella realtà, un qualsiasi scenario, decretandone poi le conseguenze.

Che dire se non che ci tocca " subire", per la legge dei grandi numeri ad esempio secondo me, se una popolazione fa la fame o vi è costretta, ciò colpirà l'intera popolazione ma questo non significa che non ci si può almeno industriare per altro.
Questo " altro " che a dire il vero se l'ho come concetto astratto, faccio fatica ad individuare in condizioni critiche. Forse mangiare il " giusto", fare attenzione agli sprechi che in ogni settore son presenti etc etc.
Insomma uno scenario se non proprio negativo, poco ci manca.
Del resto, concordo con Astral, l'Italia ha sempre " subito" passivamente a parte periodi in cui " rivoluzioni senza armi" facevano da esempio al resto del mondo di allora, come la rivoluzione napoletana di cui Filangieri è stato uno dei massimi esponenti.
Con questo voglio dire che anche in periodi di crisi, se pure non ci si può mettere davanti, per bloccarlo, un sistema di cose come minimo chi ha particolari responsabilità, anche morali, un piccolo dovere l'ha.
Mi rendo conto che sono andato un po fuori e quindi tornando alla previsione, ribadendo quel che ho detto prima, credo, si, che tra poco meno di dieci anni ci troveremo in quelle condizioni di cui oggi parecchi non avvertono l'arrivo o, peggio, pensano che questo di oggi sia il fondo dal quale non si può fare altro che, d'ora in poi, emergere.
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 30-06-2008, 15.09.25   #4
Astral
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Una cosa positiva però c'è: sono passato a mangiare da 150 grammi di pasta al giorno, a 100 grammi al giorno e presto passerò ad 80-90!

Nella crisi e nella povertà c'è sempre qualcosa da imparare per noi
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Vecchio 30-06-2008, 16.01.46   #5
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e la situazione mi sembra che sia sempre tutta all'Italiana.
Se fosse solo italiana sarebbe più semplice trovare un modo per fermarla, difficile lo stesso ma più semplice, invece una cosa mondiale. I discorsi propagandistici sul fatto che il bio-diesel toglie campagna alle coltivazioni alimentari sono made in Usa per esempio, ma anche la comunità Europea fa del suo per togliere di mezzo l'agricoltura vecchia maniera.

Il tentativo è subdolo, perchè si sta impoverendo la gente ma lasciandole la possibilità di mostrare apparente benessere, cosa che in realtà è appannaggio dei soliti noti che per esempio possono permettersi una barca più grande del condominio dove abitavo da piccolo (che non era piccolo).
Finchè la gente non si rende conto che bisogna metter via l'apparenza che ci costringe al consumismo di stupidaggini, non si potrà fare molto. E' il discorso dell'alcolizzato, se non si accorge che ha un problema non ne esce... e mentre continua ad esser alcolizzato beve quello che gli capita sotto tiro, quindi nel parallelo la gente "sta a rota" (è dipendente come dicevano a Roma) dell'ultimo cellulare (che compra a rate) e non si accorge che piano piano non possiede più nulla ad iniziare dalla dignità. Lo vediamo da episodi in cui adolescenti vendono le loro foto nude (o pure peggio) sul cellulare per comprarsi stupidaggini, ma di cui non possono fare a meno.

Non possiamo fare molto se non continuare a denunciare questo stato di cose, sperare che un pò di persone si sveglino, perchè apparentemente sono tutti informati, poi come dice la metafora del Titanic continuano a ballare e a suonare finchè la nave affonda.
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Vecchio 30-06-2008, 17.09.54   #6
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Il consumismo, da una parte forse è un bene quello che sta succedendo, perchè se diventiamo sempre più ricchi non ne usciremo più dal consumismo.

Quello che mi domando è cosa si può fare? Oltre che comprarsi il cellulare quando ti si rompe, risparmiare dove si può, vendere gli oggetti inutili piuttosto che buttarli, fare un po' di sano reciclaggio a livello individuale, altro non si può fare, se non pregare in un risveglio di coscienza delle persone, o addirittura fare maggiore informazione della cosa.

In ogni caso anche se il problema non è italiano, penso che essendoci meno benessere qui, siamo i primi a rimetterci.

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Vecchio 30-06-2008, 20.23.35   #7
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Che dati abbiamo in mano?

Statistiche alla mano, la pasta sta tornando ad essere l'alimento più usato in percentuale, in pratica stiamo tornando ad livello simile a quello del dopo guerra, con la differenza che quella volta eravamo (io non c'ero materialmente) nudi mentre oggi ancora si cerca di tenere a tutti i costi l'apparenza del benessere.

Il grano è ciò su cui più stanno spingendo per il controllo genetico del seme, sotto varie scuse alla fine il grano modificato geneticamente non può far seme con i metodi tradizionali dei contadini. Se può essere comprensibile come salvaguardia delle ricerche (se poi sto grano modificato ha chissà che vantaggi) delle industrie, immagino con i brividi uno scenario in cui tutte le coltivazioni della terra siano modificate geneticamente e che si inceppi la catena di laboratorio...

Stanno montando una campagna per cui l'eco-combustibile toglie risorse all'agricoltura, in questo modo giustificano due cose: noi consumatori siamo obbligati ad usare il petrolio, per l'agricoltura ci sono problemi, non c'è spazio a sufficienza, quando invece sappiamo bene che chi ancora oggi coltiva la terra è costretto in mille modi a rinunciarvi.

Questi dati messi insieme ci lasciano presumere che fra qualche decennio (forse prima) se continua così la pasta costerà come il pesce, la carne etc.. oggi, sarà di nuovo impossibile mangiare senza utilizzare gran parte del reddito (parlo di gente comune), non possederemo più nulla (già oggi con mutui e prestiti il possesso è illusorio, è un possesso che comporta solo i doveri di manutenzione e cura dell'oggetto).
Etc etc....

Anche a me preoccupa il fatto che la crisi è a livello mondiale, già in certi paesi dove basterebbe poco per nutrire una famiglia, i nuclei familiari devono spendere quasi tutto quello che hanno per sfamarsi, e anche da noi stiamo per arrivare a questo livello.

Un altro dato preoccupante è che si vorrebbe reintrodurre le tessere annonarie (un ricordo della guerra) per le persone più povere, per avere degli sconti nei magazzini convenzionati.
In America esistono già: buoni da 100 dollari al mese a famiglia, meno di 1 dollaro a pasto a persona.
Quelli che prosperano sono le società finanziarie con prestiti a breve e lunga scadenza, indebitando la popolazione.
Anche qui da noi non va meglio, in pratica quasi tutti hanno contratto dei prestiti a breve o a lunga scadenza, basta vedere le pubblicità che offrono prestiti a tutte le categorie, dai giovani ai pensionati.....
E poi un altro sintomo è che sempre più spesso si sente di brave persone che non ce la fanno a pagare i debiti e che si improvvisano rapinatori...

Purtroppo non è solo un paese che dovrebbe ribellarsi a questo stato di cose, ma tutti i paesi coinvolti....
Ma non è facile perchè non a tutti è facile ammettere che si sta retrocedendo, che il cosiddetto benessere è un'illusione...
Bisognerebbe cominciare a educare i figli a non lasciarsi attrarre da oggetti illusori, ma prima di tutto dovrebbero rieducarsi i genitori.
Allora se certe industrie calano le vendite forse si potrebbe un po' ridimensione la corsa al consumismo.
Ci sarebbe anche un altro vantaggio: imparare ad apprezzare quello che si ha e a valorizzarlo, altrimenti si perde la misura e molte cose ancora valide vengono eliminate, andando ad aumentare anche l'inquinamento, e anche questo non è da sottovalutare.
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Vecchio 30-06-2008, 20.47.04   #8
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Torneremo veramente a poterci permettere un solo panettone per Natale e lo apprezzeremmo. O Forse si tornerebbe a pregare nelle chiese di nuovo.
In ogni caso il lato positivo che si saranno meno disagi per via dell'alimentazione e spariranno le malattie del benessere ma ovviamente questo non basta.
Praticamente devo ringraziare di non voler una famiglia, perchè anche se volessi non potrei.

Il mondo prospera attraverso il commercio non sottovaluterei questa cosa, più compro, piu benessere produco, più gente assumo, piu reddito per le famiglie. Potendo comprare meno, significa meno personale, piu disoccupazione, più povertà e via dicendo...

Quindi come si risolve il problema?

Una volta potevi costruirti la casa da solo, oggi mi pare neanche quello.

Mi domando come mai stiamo retrocessi, è colpa dell'avidità di pochi uomini, o del fatto che abbiamo abusato troppo di Madre Terra?
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Vecchio 01-07-2008, 23.59.01   #9
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Purtroppo non credo ci sia una soluzione su scala nazionale, ammenoche un grande personaggio con forte carisma non prenda in mano un programma tv e inizi in maniera indipendente a parlare, vi ricordate il film: John Lui? Ecco qualcosa del genere. Molto più semplicemente penso che si inizi da noi, come ogni cosa daltronde, inizare noi a svegliarci, a cercare di stare attenti ai bisogni reali e non all'apparenza di ogni giorno e al confronto con l'esterno che è basato sul possedere. Iniziando a radicare in noi l'abitudine a non aver bisogno di cose inutili, dopo che è solida, possiamo pian paino "predicare" fuori con gli amici la cosa, cercare di aprire dibattitti e dialoghi, portare l'esperienza, comunicare, ma senza dimostrare quanto siamo bravi e diversi noi ma come potrebbe essere migliore il mondo e come potremmo essere liberi.
In fondo chi ci controlla lo fa con questi meccanismi, se noi li comprendiamo per primi e poi impariamo a comunicare con il prossimo le sensazioni che ne riceviamo allora così come per la discussione sugli stupri, anche in questo caso da uno, poi due.. poi mille la mentalità cambia e alla fine con gli anni cambia pure il governo perchè non c'è più un paese da sfruttare.
Si lo so che sembra un paese da sogno, ma c'era una volta un uomo solo che ha ripetuto per anni "I have a dream" (M.L.King) e ha ottenuto dei diritti per molti.
Non dico che dobbiamo essere eroi ma non dobbiamo mai pensare che tanto le cose non cambieranno perchè ognuno di noi è quel cambiamento. Ogni uomo, ogni famiglia può portare un nuovo flusso nel modo di pensare di tutti, se quel flusso si espande come un virus diventa realtà.
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Vecchio 02-07-2008, 10.18.17   #10
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Non basta però questo Sole. Facciamo l'esempio dell'auto, potrebbe essere un bene futile, invece oggi è diventato indispensabile, pena l'essere tagliato fuori dal mondo. E per permetterti l'auto, devi mettere la benzina, devi pagare il bollo, l'assicurazione, il tagliando, la revisione prima ogni 4 anni, poi ogni 2 etc. etc.
Con un semplice bene, uno solo guarda cosa comporta.

La casa? Stessa cosa.
Esci la sera, vai da qualche parte e parte comunque sempre qualche soldo.
Il Computer? Si evolve cosi velocemente che per stare al passo coi tempi, devi comprare programmi nuovi, etc.

Le esigenze sono enormente aumentate, la vita prima era più facile, bastava un tetto e un pezzo di pane, ma oggi non è più cosi, ed anche se fosse, per comprarsi una casa e mantenerla, occorre quasi l'80% del proprio capitale, devi fare mutui che finisci di pagare a 70 anni e manco sai se c'arrivi.

Certo si può risparmiare su molto altro: la palestra ad esempio, ma poi è diventata indispensabile anche quella, dato che dopo che stai 10 ore seduto o in piedi a lavoro devi assolutamente fare movimento, se poi non vuoi compromettere la salute, e poi i soldi dovrai darli al medico.

E' proprio una serie a catena di cose. L'unica cosa su cui si potrebbe risparmiare, sono il fatto che i genitori danno troppo e subito ai figli, con la giustificazione, che se non hanno quelle cose, sono dei diversi.

Io non credo che in Italia il problema è solo il consumismo, i problemi sono altri. In altri paesi il consumismo c'è, ma c'è pure il benessere. Dovremmo cercare però di consumare un 15% in meno di quanto la natura può concedere.
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Vecchio 02-07-2008, 10.49.04   #11
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Astral, in tutto quello che hai detto si può risparmiare a parte la casa, ma si può fare anche lì.
Perchè il mercato dell'auto va tanto bene e si fanno rate milionarie pur di avere l'ultima figata del mercato ormai quasi tutte senza anticipo? E' necessario? Non direi, si può invece prendere la macchinetta da 10.000 euro (e non sono pochi) a rate pagando molto di meno? L'auto non farà invidia, non porterà la gente a girarsi e dire: oh, guarda che auto che ha, guarda che bella vita che fà. Si appare bene ma si vive male, con le pubblicità è quello che ci inducono a fare, fintanto che non ci rendiamo conto ci controlleranno. Sta qui il punto del consumismo insano, perchè poi c'è anche quello sano.. ma non è in tema. Posso fare il passo che riesco senza strafare con le rate e riuscire senza troppe apparenze verso gli altri a vivere. Un abito firmato è lo stesso discorso dell'automobile.
per la benzina, beh a aprte il fatto che è una vergogna ma si può sempre optare per l'impianto a gas.
Ti faccio un esempio, mio padre aveva la grandissima fortuna di lavorare vicino a casa per cui andava a piedi, questo gli ha consentio di non sentir mai la necessità di avere un auto e nemmeno prendere la patente, se aveva bisogno di muoversi prendeva un taxi e se aveva bisogno di viaggiare chiamava un'auto a noleggio. Fatti i conti su una vita sai quanto ha risparmiato tra bolli assicurazione e costo auto? D'accordo che oggi non si può fare nella maggior parte dei casi, ma sarà poi tanto vero? Non sarà una questione di mentalità? Capisco che a Roma non si può prendere l'autobus se non metti in conto di perdere due ore di vita ogni giorno ma lo stesso è prendendo la macchina, quindi rimane solo una questione di mentalità da cambiare.
Il fatto è che nella mente della gente c'è il concetto vecchio e radicato che solo i poveri vanno in campeggio in vacanza o i giovani ragazzini alle prime uscite. Che solo i poveracci si fanno l'impianto a gas nell'auto, che solo i poveracci non hanno capi firmati, che solo i poveracci oggi non comprano una casa (che male c'è a stare in affitto.. si soldi buttati ma per necessità?) Ecco, se cabiamo noi con l'esempio possiamo mostrare che si può vivere benissimo, se non meglio, con poco.
tra l'altro temo che sia tempo di prepararsi a tempi molto duri, per cui dobbiamo iniziare comunque.

Al pc cambi i pezzi, non lo devi cambiare mica ogni anno.

Io son convinta che il problema è che se non cambiamo mentalità prima di tutto noi, finchè ci faremo influenzare dalle pubblicità e dal possedere e l'apparire, non potrà cambiare nulla e ci troveremo a mangiare patate e cipolla perchè altro non potremo.
Lo so che è molto più facile arrabbiarsi con i governi, con Bush cattivone con il mondo che non va, con la cattiveria ecc ecc ma siamo noi a iniziare il cambiamento, che sarà certamente lunghissimo come lungo è stato arrivare fin qui.
Pensa Astral, cosa farebbero se nessuno comprasse il grano modificato? I governi comprano mettono sul mercato e nessuna compra... il governo fallisce e dovrebbe cambiare direzione. Ovvio che questo significa un sacrificio alimentare da parte di tutti...
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Vecchio 02-07-2008, 11.23.33   #12
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Si in fin dei conti hai ragione, e poi anche se fossimo ricchissimi, dovremmo ridurre gli sprechi che si fanno ogni giorno, proprio per una questione di rispetto del naturale, oltre che per la crisi economica.

Il Discorso macchina era per farti capire che io con una macchina modesta che cambierò soltanto quando si romperà ( e spero tra 20 anni), comunque mi richiede un notevole dispendio di capitale, e non ci vado poi cosi tanto in giro ( quando posso vado a fette).

Penso che il problema è che si vuole tutto e subito, ci si vuole togliere ogni soddisfazione, perchè in fin dei conti si è insoddisfatti.
Il problema è che al momento penso siamo in minoranza: quando qualcuno mi dice dove vado in vacanza, e rispondo che sono 4 anni che non parto seriamente, mi guardano pure storto ( non che me ne freghi).

Credo che l'informazione parta delle famiglie, ma è un circolo chiuso: se i genitori sono occupati a lavorare entrambi per mantere queste spese ( tra cui tasse), chi educa le nuove generazione, al controllo economico?

Lo stesso discorso vale per altri ambiti, non c'è socialità, se ci opporremmo tutti al lavoro precario, o in nero a quest'ora non esisterebbe come dici tu, invece il governo se ne approfitta perchè glielo permettiamo ampiamente.

Ci vorrebbe un risveglio di coscienza generale.

Noi comunque pensiamo al nostro.
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Vecchio 02-07-2008, 11.46.51   #13
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( quando posso vado a fette).
N.D.T. (nota del traduttore ): "quando posso vado a piedi"
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Vecchio 02-07-2008, 11.47.40   #14
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....... cosa farebbero se nessuno comprasse il grano modificato? I governi comprano mettono sul mercato e nessuna compra... il governo fallisce e dovrebbe cambiare direzione. Ovvio che questo significa un sacrificio alimentare da parte di tutti...
E' proprio quel "tutti" che purtroppo e' utopico secondo me altrimenti non saremmo arrivati a questi punti...
pero' e' altrettanto vero che da qualche parte bisognera' cominciare. Ne avevamo gia' parlato, ma il solo fatto che permettano di comprare tutto a rate (a me la cosa che piu' continua a "sconvolgere" e' che so per certo che ci sono persone che vanno in vacanza facendo prestiti ) da un'idea di finto benessere alla gente, che poi fa la rata per il telefonino, la rata per l'auto, la rata per la moto, per i mobili e quando ha in mano lo stipendio tra una rata e l'altra si ritrova a non avere i soldi per mangiare ma ormai le rate sono state fatte (ad interessi zero certo.. altro specchietto per le allodole)..
Purtroppo in effetti l'unico modo che al momento puo' fare sopravvivere e' tagliare le spese dove si puo', ma e' innegabile che ogni giorno si sente di un aumento consistente di qualcosa (di questi giorni gli aumenti dell'energia elettrica e di nuovo della pasta , che davvero se continua cosi' tra poco costera' quanto mangiare carne o pesce, mentre prima era l'alimento che piu' si mangiava risparmiando sui costi).
Non sono d'accordo sul discorso della casa, ma semplicemente perche' dalle mie parti un affitto costa quanto un mutuo (senza esagerazioni), poi in realta' anche un mutuo ventennale e' un'illusione di possedere qualcosa..

Poi di fondo il problema piu' grande e' che questo finto benessere continua a dare l'illusione che tutto vada bene.. cosi continuiamo a comprare la benzina, ci facciamo andare bene che la pizza costi come una cena di pesce etcetc..

Ultima modifica di RedWitch : 02-07-2008 alle ore 11.49.43.
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Vecchio 02-07-2008, 12.27.03   #15
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Beh Red il limite lo abbiamo superato da un pezzo, da quando abbiamo che si fa anche la rata per pagare le rate
La pizza possiamo farcela in casa se vogliamo risparmiare, alla fine io sono contrario a colpevolizzare l'ultimo capo di una catena che è diventata smisurata, è il sistema da mettere sul banco degli imputati. Come dicevamo tempo la politica per cui se non mi costringono a comprare il pomodoro dalla Cina, il latte dalla Germania etc etc.. è fatta apposta per allungare queste catene facendoci perdere il senso reale dei costi.

Sarebbe una buona cosa che qualcuno che non ha occupazione metta su qualche azienda che va a rifornirsi direttamente dai produttori locali vendendo poi direttamente al consumatore. Però con discorsi tipo quello delle quote latte (esempio) hanno già fatto in modo di renderlo impossibile, un'altro colpo verrebbe dal fatto che chi pensasse di fare una cosa del genere avrebbe tante di quelle rogne tra burocrazia, autorizzazioni asl etc..

Un tentativo ho letto che lo stanno facendo in qualche condominio, il pensionato che ha del tempo, senza lucro viene spesato del viaggio e gli vengono commissionate le spese. E' una cosa molto buona, significa che in quel condominio la gente va d'accordo, purtroppo vista la situazione generale dubito che la cosa si espanda, inoltre non bisogna dimenticarsi che è qualcosa al limite dell'abusività per la legge.
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Vecchio 02-07-2008, 13.34.13   #16
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La pizza ce la possiamo fare anche in casa, però vuoi mettere quelle povere casilinghe, che per una volta vogliono che qualcuno gliela serva ogni tanto?

Anche io credo che non dipenda dall'attuale governo, o almeno credo che dipenda solo se le cose peggiorino, si tratta proprio del sistema.

Non c'è nulla da fare, il nostro sistema si basa sull'espansionismo, si costruisce sempre di più, ci si allarga, e per questo in passato si sono fatte anche delle guerre.
Ci lamentiamo delle spese elettriche, vogliamo la centrale nucleare, ma nessuno pensa ai benefici di energie alternative come i panelli solari che oltre a dare energia lo fanno in modo pulito.

Arriverà il punto che non basterà che pochi risparmieranno: certo da un punto di vista spirituale questo aiuto a vivere nell'essenzialità, nel ringraziamento dei doni di Dio che ci concede per quel momento e nell'apprezzare quello che si ha, ma non basta...
Per fermare questo meccanismo, occorre l'informazione, la riunione, il non scendere a compromessi con lo stato, occorre smantellare chi detiene il potere ed il denaro e non è cosa da poco.

Mi sembra assurdo che c'è chi dice di lavorare tutto il giorno e non avere tempo per altro, e poi a fine mese deve pure stare attento, è un controsenso.

Allora se dobbiamo risparmiare ed abbassare il tenore di vita, tanto vale che si lavori soltanto 6-8 ore al giorno, e si abbia più spazio per la famiglia, per l'ambiente e per dedicarsi al sociale o al volontariato. Ci sono tante cose che si potrebbero fare in Chiesa, in associazioni umanitarie, ambientali, in associazioni per i consumatori, per le strade, per le nostre città, ma molto spesso manca il tempo ( e sopratutto l'energia) per farle.
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Vecchio 02-07-2008, 13.50.28   #17
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Si credo anche io che sia un questione di " sistema".
Del resto ormai questo che abbiamo e che continuiamo ad avallare tra false speranze è quello che, appunto, ci ritroviamo.
Credo per altro che la presa di coscienza, di ognuno, poi, non so come dire, possa attivare " un blocco " di quel sistema per poi, successivamente, farlo girare in maniera differente.
Più facile a dirsi che a farsi ovvio. Lo scendere dalla giostra e il farla girare al contrario, implica un blocco secondo me di questa. Un blocco che ne può, necessariamente ed anche inevitabilmente, attivarne altri compromettendo poi tutto.
Non è facile, insomma, fare reset di una cosa, alla quale tra l'altro si è abituati ( ecco per esempio la macchina o il suo utilizzo o altro ) per ripristinare un " corretto" modo in cui l'utilizzo della cosa dovrebbe muoversi.

Fatto è però che ognuno potrebbe con poco mettere su delle alternative. E ciò diviene inevitabile quando è l'esigenza a spronarti in quel senso.
Vedi il condominio che diceva Uno: rappresenta un caso di esigenza pratica. Anche se pur vero ai limiti di quanto ammesso o di quanto si può fare, alla fine io, soggetto Tizio, posso fare la spesa per tutti o le commissioni per chi me lo chiede.
Se il sistema da un lato ed in maniera preponderante, attraverso i suoi mezzi, ci addormenta e non siamo in grado di svegliarci perchè " ormai" la cosa va così, per l'altro, come dicevo, l'esigenza di risparmiare o anche quella di mangiare genuino etc etc potrebbe farci vedere le cose da altro angolo visuale.
Quindi non sempre ed inevitabilmente standardizzate da un modo di vivere, sordo. Ma certo fin quando non se ne sentirà l'esigenza, ovvio, si vive quello che il sistema gia ti da ( credendo lo faccia ) in maniera semplice e senza sforzo.
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 03-07-2008, 12.30.42   #18
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Beh Red il limite lo abbiamo superato da un pezzo, da quando abbiamo che si fa anche la rata per pagare le rate
Ecco a questo non avevo pensato, in effetti, oggi fanno i prestiti personali per poter pagare le rate di altri prestiti... avanti cosi' arriviamo al terzo prestito per coprire il prestito del prestito

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La pizza possiamo farcela in casa se vogliamo risparmiare, alla fine io sono contrario a colpevolizzare l'ultimo capo di una catena che è diventata smisurata, è il sistema da mettere sul banco degli imputati. Come dicevamo tempo la politica per cui se non mi costringono a comprare il pomodoro dalla Cina, il latte dalla Germania etc etc.. è fatta apposta per allungare queste catene facendoci perdere il senso reale dei costi.
Si' hai ragione, ho generalizzato nell'esempio che ho fatto, anche perche' bisognerebbe vedere a monte quanto costa a chi offre il servizio la materia prima, elettricita' per il locale, costi di gestione etcetc, alla fine , noi consumatori vediamo il prezzo finale del bene che mangiamo, ma non vediamo i passaggi precedenti..


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Sarebbe una buona cosa che qualcuno che non ha occupazione metta su qualche azienda che va a rifornirsi direttamente dai produttori locali vendendo poi direttamente al consumatore. Però con discorsi tipo quello delle quote latte (esempio) hanno già fatto in modo di renderlo impossibile, un'altro colpo verrebbe dal fatto che chi pensasse di fare una cosa del genere avrebbe tante di quelle rogne tra burocrazia, autorizzazioni asl etc..

Un tentativo ho letto che lo stanno facendo in qualche condominio, il pensionato che ha del tempo, senza lucro viene spesato del viaggio e gli vengono commissionate le spese. E' una cosa molto buona, significa che in quel condominio la gente va d'accordo, purtroppo vista la situazione generale dubito che la cosa si espanda, inoltre non bisogna dimenticarsi che è qualcosa al limite dell'abusività per la legge.
Io ho sentito che in molte cittadine e qualche citta' stanno nascendo delle farmer market, in pratica sono delle piccole fattorie a conduzione familiare le famiglie si accordano per acquistare una certa quantita', ogni settimana (ho visto un servizio in cui preparavano un sacchettone con una certa quantita' di frutta e verdura, ad un prezzo fisso, 1,70 euro al chilo), le vedrure e la frutta in questo modo non vengono sprecate, coltivano la quantita' piu' o meno necessaria, e il prezzo e' conveniente per tutti perche' si acquista direttamente dal produttore... Questi fattori in alcune citta' hanno messo su dei veri e propri mercatini, in cui vendono la propria produzione.

in piccolo una cosa che si puo' fare se si ha la possibilita' e' di acquistare frutta e verdura in cassette ai mercati comunali (ingrosso) e poi dividerli con altri. Qualcosa si risparmia, pero' bisogna mettersi d'accordo con altre persone e poi avere il tempo e la voglia di dividersi le cassette, e di andare una volta per uno al mercato..
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Vecchio 06-07-2008, 10.46.49   #19
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Io ho sentito che in molte cittadine e qualche citta' stanno nascendo delle farmer market, in pratica sono delle piccole fattorie a conduzione familiare le famiglie si accordano per acquistare una certa quantita', ogni settimana (ho visto un servizio in cui preparavano un sacchettone con una certa quantita' di frutta e verdura, ad un prezzo fisso, 1,70 euro al chilo), le vedrure e la frutta in questo modo non vengono sprecate, coltivano la quantita' piu' o meno necessaria, e il prezzo e' conveniente per tutti perche' si acquista direttamente dal produttore... Questi fattori in alcune citta' hanno messo su dei veri e propri mercatini, in cui vendono la propria produzione.

in piccolo una cosa che si puo' fare se si ha la possibilita' e' di acquistare frutta e verdura in cassette ai mercati comunali (ingrosso) e poi dividerli con altri. Qualcosa si risparmia, pero' bisogna mettersi d'accordo con altre persone e poi avere il tempo e la voglia di dividersi le cassette, e di andare una volta per uno al mercato..
Non so fin quando le faranno esistere, se non le uccideranno con le tasse e con la burocrazia che oggi sommerge anche la più semplice cosa.
Se ce la faranno ad espandersi saranno sicuramente una cosa ottima. Mi ricorda un pò quando percorrendo in auto certe vie del Lazio ti trovi qua e là dei furgoni con i prodotti del contadino come angurie, pomodori, insalate, a volte funghi e fragoline di bosco ecc ecc, ti fermi e paghi un prezzo che confrontandolo non è troppo alto e sai che comunque la merce è buona, fresca e non di frigorifero.

Invece per il discorso dei mercati generali, qui dove vivo esiste un mercato (tipo market) gestito da un signore che è si affiliato ad una catena per certi prodotti, ma per quanto riguarda frutta e verdura se le rifornisce da se. Bene, sembrerà incredibile ma oltre ad avere prezzi bassissimi rispetto alla media i prodotti sono ottimi, fragranti, freschi che difficilissimamente al supermercato si trovano. Come fà? Lui acquista all'ingrosso grandissimi quantità di merce che poi rivende anche a cassette intere al cliente. Non c'è altro passaggio che tra lui e il produttore, se non uno che è quello al mercato generale e così riesce a garantire la qualità e il prezzo. Per farvi un esempio lampante a maggio ho acquistato le ciliege a poco più che un euro quando fuori erano a 6/7 euro al kilo, ho sentito anche 13 euro... Ma la rucola è quello più incredibile, fuori la compro a non meno di 5 euro al kilo se mi dice bene ma da lui si acquista bene a 1/2 euro a seconda della qualità. Fate voi....
Non dipende dal personale, questo market ha tantissimi dipendenti che lavorano a ritmi altissimi, esattamentecome un supermercato di una grande catena. I prezzi che ci propongono fuori sono falsati e potrebbero tranquillamente essere più bassi se ci fosse l'onestà di base.
Come dice Uno ci sono talmente tanti passaggi da farci perdere la realtà delle cose e dei prezzi ma poi ti trovi in questi posti e ti chiedi se i prodotti sono finti o se c'è qualcosa che non va nel sistema. Certo andare in questo sapccio a far la spesa comporta un certo sacrificio di tempo perchè non è vicino e non è in città ma vuoi mettere. L'idea di Red è ottimale, basta accordarsi con chi va, e ci si aiuta a vicenda combattendo il sistema, meglio di così.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 06-07-2008, 11.33.18   #20
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Ho letto che un modo per fare abbassare i prezzi, è calare drasticamente i consumi, in Italia, invece sembra che si facciano buffi sempre, nonostante non si hanno i soldi per comprare.
Occorre ribellarsi riducendo gli acquisti, poichè quando vedono che nessuno compra, i prezzi calano per forza, e questo varrebbe anche per la benzina.

Secondo me non è una questione di crisi economica, ma di speculazioni, e si evince anche dal topic precedente di Sole, c'è gente che per l'avidità di denaro e potere, manderebbe in rovina tutto un paese.
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