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Vecchio 23-07-2008, 10.09.48   #1
Uno
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Secondo uno studio di un università americana di qualche anno fa, la società moderna è talmente connessa che il collegamento che intercorre tra noi e qualsiasi altro terrestre è di media (non ricordo se dicessero al massimo, ma non credo, esisterà sempre l'eccezione) di 6 persone.
Significa che se io penso a Brian che abita in California anche se nessuno dei mei altri conoscenti lo conosce, io magari conosco Gigetto che abita a Milano... Gigetto conosce Andrew che abita a Londra, Andrew conosce Masala che abita in Etiopia etc... fino a che nel giro di sei persone arriviamo a Brian....
Per conoscere intendo anche un semplice contatto, magari incontrarsi una volta per strada

La cosa è sorprendente se ci pensiamo e non è neanche facilmente investigabile da soli, ma ci rende l'idea di quanto siamo tutti collegati anche senza saperlo, la stessa identica cosa si può trasportare a tutto nella vita, la famosa catena di cause ed effetti, cose apparentemente scollegate tra loro che viste diversamente sono una squisita cordata.
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Vecchio 23-07-2008, 11.09.01   #2
gibbi
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Straordinario.
Come a dire che se sono intenzionata a far recapitare un "bigliettino" a Brad Pitt ......metto in moto un passaparola e con circa (soli) sei passaggi di persone ci posso riuscire?
Sarà comunque necessario che i sei personaggi in cerca di Brad Pitt conoscano lo scopo e si impegnino per raggiungerlo o no ?

Se questo studio è diventato teoria allora penso non possa restare limitato alla conoscenza tra gli individui nel senso che potrebbe avere altri campi di applicazione anche se non riesco a vederli al momento
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Vecchio 23-07-2008, 14.08.26   #3
griselda
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Non so se ho compreso quello che volevi dire Uno.
Di una cosa sono convinta da sempre che se dici qualcosa a qualcuno essa fa il giro del mondo. Tipo che belle vacanze hai fatto in quel posto... ecco che gli anni successivi quei posti saranno la meta di moltissime persone.

Oppure quando inizi a fare delle battute strane nuove nel giro di poco entrano nel gergo comune di persone anche lontane come luogo.

Questo mi ha portato a pensare che siamo tutti collegati anche se non lo vediamo, ogni persona conosce non so quante persone e quelle altrettante e via dicendo, quello che si dice fa il giro del mondo.

Quindi se volessimo far pervenire un messaggio a qualcuno dovremmo solo costruirlo in modo che sia molto interessante e quindi veicolabile dalla chiacchiera umana.
non so se sono andata OT chiedo scusa.
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Vecchio 23-07-2008, 14.23.01   #4
Uno
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Uhum... per capire bene la formulazione dello studio facciamo un esempio.

Prendiamo Gibbi che vuole assolutamente mandare un bigliettino a Brad Pitt (bell'uomo, ma ti consiglio di scriverlo molto semplice il biglietto )
Per essere sicura che arrivi deve girare con un furgoncino pieno di copie del suo biglietto ed ad ogni persona che incontra (diciamo che ha un contatto, ora non ricordo bene i termini dello studio) lascia un diversi scatoloni con le copie del suo biglietto.
Queste persone a loro volta ad ogni persona che incontrano lasciano alcuni scatoloni con il biglietto etc etc.. fino al sesto giro, secondo lo studio uno di quelli che nella catena diretta è il numero 6 avrà occasione di incrociare Brad Pitt.
Però perchè questo accada le variabili sono altissime, su centinaia di persone che vediamo tutti i giorni solo una sarà quella che su centinaia di persone che vede etc....

Se vogliamo è un pò la stessa cosa che succede con la Vita.
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Vecchio 23-07-2008, 15.21.01   #5
RedWitch
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...........
Però perchè questo accada le variabili sono altissime, su centinaia di persone che vediamo tutti i giorni solo una sarà quella che su centinaia di persone che vede etc....

Se vogliamo è un pò la stessa cosa che succede con la Vita.
Ecco con questo post mi è più chiaro il "giro", sei mi sembravano veramente pochi, questo significa che nel tuo esempio che hai fatto all'inizio per tornare a Brian non ci sarà un passaggio di sole 6 persone ma dovrei parlare di Brian a tutte le persone che io conosco ed incrocio, e lo stesso dovrebbero fare loro, e via così fino al sesto giro che incrocerà di nuovo Brian stesso?
Se fossero solo sei le variabili sarebbe incredibile ... in questo modo invece le variabili diventano molte di più, quindi perchè no.. sicuramente dietro ci saranno dei calcoli che possono provare questo studio, che se pensiamo applicato a tutti gli ambiti della Vita è davvero affascinante...
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Vecchio 23-07-2008, 15.23.17   #6
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Uhum... per capire bene la formulazione dello studio facciamo un esempio.

Prendiamo Gibbi che vuole assolutamente mandare un bigliettino a Brad Pitt (bell'uomo, ma ti consiglio di scriverlo molto semplice il biglietto )
Per essere sicura che arrivi deve girare con un furgoncino pieno di copie del suo biglietto ed ad ogni persona che incontra (diciamo che ha un contatto, ora non ricordo bene i termini dello studio) lascia un diversi scatoloni con le copie del suo biglietto.
Queste persone a loro volta ad ogni persona che incontrano lasciano alcuni scatoloni con il biglietto etc etc.. fino al sesto giro, secondo lo studio uno di quelli che nella catena diretta è il numero 6 avrà occasione di incrociare Brad Pitt.
Però perchè questo accada le variabili sono altissime, su centinaia di persone che vediamo tutti i giorni solo una sarà quella che su centinaia di persone che vede etc....

Se vogliamo è un pò la stessa cosa che succede con la Vita.
Mhm..non riesco a capire bene come potrebbe accadere per la Vita.
Mi domandavo se, per altro verso, era possibile
dire la stessa cosa o meglio potrebbe, questo meccanismo, riguardare altre circostanze. Per esempio se Tizio e Caio abitano nello stesso paese e non si sono mai conosciuti - nel senso che non hanno scambiato mai qualche parola - ed entrambi partono, uno ad insaputa dell'altro, per andare a Londra, potrebbe capitare che nel giro di amicizie, inglesi o anche no vi possa essere Sempronio comune ad entrambi.
Oppure, ancora, nel corso della vita - ed è forse questo l'esempio che intendevi? - potrebbe capitare di incontrare Pincopallo in qualche paese straniero che in qualche modo è " collegato" alla famiglia da cui provengo; che so, potrebbe essere l'amico fraterno di mio nonno!
In effetti se ci si pensa bene, alla fine non si è poi tanto distanti gli uni dagli altri e che, forse, la distanza che ci si crea altro non è che fittizia ( non nel senso che non esiste ma che è facilmente superabile come ostacolo )
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 23-07-2008, 16.32.14   #7
gibbi
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Uhum... per capire bene la formulazione dello studio facciamo un esempio.

Prendiamo Gibbi che vuole assolutamente mandare un bigliettino a Brad Pitt (bell'uomo, ma ti consiglio di scriverlo molto semplice il biglietto )
Per essere sicura che arrivi deve girare con un furgoncino pieno di copie del suo biglietto ed ad ogni persona che incontra (diciamo che ha un contatto, ora non ricordo bene i termini dello studio) lascia un diversi scatoloni con le copie del suo biglietto.
Queste persone a loro volta ad ogni persona che incontrano lasciano alcuni scatoloni con il biglietto etc etc.. fino al sesto giro, secondo lo studio uno di quelli che nella catena diretta è il numero 6 avrà occasione di incrociare Brad Pitt.
Però perchè questo accada le variabili sono altissime, su centinaia di persone che vediamo tutti i giorni solo una sarà quella che su centinaia di persone che vede etc....

Se vogliamo è un pò la stessa cosa che succede con la Vita.

Mi porta a quel..."ma guarda tu quant'è piccolo il mondo" che ciascuno di noi si è trovato a dire quando si incontra qualcuno con cui risultiamo avere più o meno direttamente amici o conoscenti in comune .

Nel tuo esempio: se io conosco una cinquantina di persona e ciascuna di queste altre cinquanta e così via , metto nel mio furgone 50 scatoloni con i bigliettini e inizio la distribuzione. In sei passaggi , se tutti collaborano , si saranno distribuiti..... con la mia calcolatrice 50 alla sesta = 15.625.000.000 di biglietti e cioè qualcosina in più di quanti siamo nel mondo?

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....bell'uomo, ma ti consiglio di scriverlo molto semplice il biglietto ).
Infatti , avevo in mente di scriverci solo 3 paroline....
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Vecchio 24-07-2008, 00.37.44   #8
Sole
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Non posso non pensare alla sincronicità e a tutti quegli infiniti flussi che aprima con una singola azione. Così le persone che fanno parte del passaparola diventano i vari flussi che convogliano tutti in un solo punto e in 7 passaggi. Il settimo siamo noi che facciamo partire il tutto. Ancora il sette
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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