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Vecchio 06-08-2008, 16.15.56   #1
RedWitch
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Qualche giorno fa ho sentito che un padre è stato denunciato dal bagnino di una piscina comunale, perchè ha fatto una foto a sua figlia a bordo piscina mentre faceva il bagno.
Il nuovo regolamento della piscina (non ho ben capito se è solo relativo a quella piscina di Trento a cui si riferiva la notizia o se è stato esteso a tutti gli stabilimenti comunali di zona) prevede che nessuno , possa fotografare o filmare i bambini. Il regolamento prevede pero' che chiedendo alla direzione della piscina il permesso, si possano concedere delle deroghe alla norma ... A me sinceramente sta cosa ha lasciato perplessa, la norma è chiaramente antipedofilia, soprattutto perchè pare che gli impianti sportivi siano terreno fertile per un certo tipo di reato, e che in passato in zona ci sono state diverse segnalazioni allarmanti. Insomma, secondo i fautori di questo regolamento vietare di fare foto ai propri figli (e a chiunque altro) è un modo per proteggere la clientela , inoltre semplicemente aggirabile chiedendo un permesso...

A me sembra un po' esagerata la cosa, è vero che se ne sentono di tutti i colori, che una tutela in più è meglio di una in meno, soprattutto quando si tratta di bambini.. pero' mi pare anche una maniera per limitare ulteriormente la libertà del cittadino.. non so .. voi che ne pensate?

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Vecchio 06-08-2008, 17.12.57   #2
Sole
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Che avendo in mano un cellulare e facendo finta di mandare un sms scatto una foto lo stesso. Mi vietano di utilizzare il cellulare?
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 06-08-2008, 17.27.19   #3
griselda
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Qualche giorno fa ho sentito che un padre è stato denunciato dal bagnino di una piscina comunale, perchè ha fatto una foto a sua figlia a bordo piscina mentre faceva il bagno.
Il nuovo regolamento della piscina (non ho ben capito se è solo relativo a quella piscina di Trento a cui si riferiva la notizia o se è stato esteso a tutti gli stabilimenti comunali di zona) prevede che nessuno , possa fotografare o filmare i bambini. Il regolamento prevede pero' che chiedendo alla direzione della piscina il permesso, si possano concedere delle deroghe alla norma ... A me sinceramente sta cosa ha lasciato perplessa, la norma è chiaramente antipedofilia, soprattutto perchè pare che gli impianti sportivi siano terreno fertile per un certo tipo di reato, e che in passato in zona ci sono state diverse segnalazioni allarmanti. Insomma, secondo i fautori di questo regolamento vietare di fare foto ai propri figli (e a chiunque altro) è un modo per proteggere la clientela , inoltre semplicemente aggirabile chiedendo un permesso...

A me sembra un po' esagerata la cosa, è vero che se ne sentono di tutti i colori, che una tutela in più è meglio di una in meno, soprattutto quando si tratta di bambini.. pero' mi pare anche una maniera per limitare ulteriormente la libertà del cittadino.. non so .. voi che ne pensate?

Mi viene in mente la frase di Uno ( mi perdoni se ne faccio un uso improprio?) che però non so se ho ben compreso ma qui mi pare adatta, purtroppo di questi tempi si deve abdicare l'intelligenza a favore della sicurezza dei nostri figli o dei bimbi in generale per salvaguardarli. E' vero che sta al buon senso di ognuno sapere cosa è giusto e cosa è sbagliato fare, ma oggi stiamo rotolando sempre più verso il basso e a mali estremi estremi rimedi.
Siamo all'esercito in piazza che una volta voleva significare altre cose...
Ho ascoltato il Tg in questi giorno ed ho sentito che in alcuni comuni è vietato alle coppiette darsi baci in pubblico pena una salatissima multa, divieti nei parchi sulle panchine...insomma quando non c'è il rispetto e la comprensione per la libertà ci si deve ridurre tutti a qualcosa che a noi non sarebbe necessario ma per il bene comune lo si deve fare. Devo saper rinunciare alla mia libertà che so gestire per far si che chi non lo riesce a fare non possa danneggiare gli altri. Siamo arrivati a questo punto e mi sa che sarà sempre peggio se non si trova un rimedio che ora come ora non vedo.
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Vecchio 06-08-2008, 17.47.09   #4
Sole
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Mi viene in mente la frase di Uno ( mi perdoni se ne faccio un uso improprio?) che però non so se ho ben compreso ma qui mi pare adatta, purtroppo di questi tempi si deve abdicare l'intelligenza a favore della sicurezza dei nostri figli o dei bimbi in generale per salvaguardarli.
Secondo me è proprio per questo che accade. Abdichiamo continuamente tutti ad altri la nostra intelligenza perchè probabilmente ci sentiamo intelligentissimi e non ce ne preoccupiamo, conseguenza del dormine generale.
Io non sono tenuto ad approvare certe regole ma sono tenuto a rispettarle se voglio frequentare e/o vivere in un paese o luogo ma non delego per questo la mia intelligenaza ad altri perchè io continuo costantemente ad agire come ritengo giusto (nello specifico non faccio foto inopportune) ... e qui si aprirebbero un milione di discorso sul fatto che anche chi emana certe regole o chi le viola secondo lui agisce nel giusto, si può dargli torto?
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Vecchio 06-08-2008, 23.03.14   #5
Ray
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A me pare invece che si stia esagerando a che si vada a punire l'intenzione supposta e non la trasgressione.
Fare foto a chicchessia non è reato. Semmai lo è sfruttarne l'immagine per scopi personali, quali la diffusione o la coltivazione di una perversione o la semplice vendita (però come la mettiamo con i paparazzi che "rubano" foto dei vip e ci campano? Non è reato questo?
E non vedo come qualcuno debba potere impedirmi di esercitare un mio diritto come fotografare con la mia macchina mio figlio o il figlio del mio amico. Tra l'altro è implicitamente darmi del pedofilo o simili. Mentre lo sono, come per qualsiasi altro reato, solo se lo commetto.

Sulle effusioni in pubblico non commento neanche. Ma a chi la si vuol raccontare che scandalizzano... con tutte quelle tette in tv e sui giornali (non parlo di "specializzati" ma dei normali settimanali) sotto gli occhi di tutti, soprattutto di quei bambini che non posso fotografare. (beh alla fine ho commentato).
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Vecchio 07-08-2008, 14.19.51   #6
RedWitch
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..........Tra l'altro è implicitamente darmi del pedofilo o simili. Mentre lo sono, come per qualsiasi altro reato, solo se lo commetto.
...
Ecco il discorso alla fin fine torna sempre qui.. qualunque divieto venga emesso è la conseguenza che a causa di qualcuno poi tutti pagano le conseguenze.
La pedofilia, è sicuramente uno dei reati più gravi della nostra epoca, ma onestamente non so quanto possa fermare il fenomeno un divieto di questo tipo... pero' pagano tutti, anche quei genitori che vorrebbero (con i propri mezzi) fare una foto al proprio figlio. La sicurezza è oggi quasi utopia soprattutto nei grandi centri , come diceva Gris siamo all'esercito in piazza, quindi non c'è da stupirsi di niente... pero' alcuni divieti sono veramente dal mio punto di vista esagerati ( non potersi scambiare effusioni in pubblico per esempio, a che pro? ), di recente avevo anche sentito di quel fumatore multato in un parco (all'aperto quindi, dove li vogliono mandare a fumare?).

Con tutti i problemi gravi che ci sono oggi mi pare che queste piccolezze siano molto spesso un po' come il fumo negli occhi, ci distolgono da quelle che dovrebbero essere le priorità da risolvere per un Paese in difficoltà.. e ci riempiono i tg (e noi siamo sempre più limitati e controllati)...

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Vecchio 07-08-2008, 15.14.05   #7
jezebelius
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Secondo me, anche se l'intenzione di limitare probabili reati o anche " comportamenti inopportuni" da un certo punto di vista è condivisibile, dall'altro mi pare che mostri che siamo arrivati all'eccesso.
Nulla ci vuole a che la condizione, se non gia deviata, degeneri ulteriormente nascosta dalla pretesa di " raddrizzare" la società e come questa manifesta se stessa.
Si potrebbe arrivare a definire per il futuro, per esempio, anche con piccoli passi e pure in maniera inconsapevole per chi si trova compreso nel reticolo di queste regole - sulla cui qualità forse c'è da dire - , ad una condizione per cui, la libertà di fare quel che si vuole, nei limiti ovviamente della libertà degli altri, venga " comandata " da chi queste regole le detta con la scusa di "proteggere" - in senso lato, oltre quindi, pertanto farei bene a dire controllare - la collettività.
Non è limitando un comportamento, come quello del divieto di fare foto, che si combatte, ed elimina per certi versi, la pedofilia.

Ci si rende sempre meno conto che non è il negativo che deve essere risanato, se non temporaneamente, ma ciò che provoca una devianza sia individuale, soprattutto, e poi sociale.
E' come cercare di arginare un fiume che a causa delle piogge, data la sua devastante portata, potrebbe rompere sti confini; cercare di contenere non sapendo cosa si potrebbe creare o generare in altro lato. Potrebbe verificarsi una inondazione prima o dopo degli argini, in una maniera inaspettata e quindi contenere in un lato/settore e vedere che in altro si è creato il patatrack.
Per questo sono del parere che le regole debbano esservi, anche quali strumenti per la vita in comunità ma che queste, prima di " renderle concrete" debbano essere valutate sia per l'impatto- e conseguenze - e sia per l'utilità che comunque apportano.
Aggiungo, è vero anche che spesso si fa pagare agli altri determinate mancanze, come in questo caso, ma siamo sicuri che limitare una foto in piscina tolga di mezzo qualsiasi intenzione di delinquere al pedofilo?
Mah...ho i miei dubbi!
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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