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Vecchio 08-08-2008, 15.58.56   #1
griselda
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Colgo l'invito di Uno del 3D delle profezie degli Hopi per aprire questa discussione.

Uno dei modi per attaccarle che hanno i detrattori di profezie è quello di dire che si adattano a qualunque evento.
Ripensandoci...mi gira per la testa una cosa, non sono esperta ne di profezie e ne di astronomia ne di astrologia, però se è vero l'assunto che dice come in alto così in basso, direi che bastarebbe conoscere bene le posizioni degli astri farne uno studio costante ed avere ricordi dei tempi passati dei grandi eventi che li hanno contrassegnati e i cieli di quel momento.... insomma se in quel tal periodo in cui successe quel grande fatto c'era in cielo un certo movimento dei pianeti del sole delle costellazioni tutte, delle comete insomma nel cielo c'è scritto tutto solo che noi non sappiamo leggerlo, mentre altri con conoscenze diverse potevano profetizzare senza vedere nel futuro, intendo senza realmente spostare la propria coscienza, ipotizzare/profetare che in quel determinato periodo, rimanendo sul vago per forza di cose, che l'evento con alcune caratteristiche si sarebbe in un certo modo ricreato.
Non so se si capisce ma non è facile mettere giù un qualcosa di cui non sono certa ma che sento che se anche non è preciso qualcosa di vero porta con se.
Stavo rileggendo le profezie di Malachia quelle sui Papi ad esempio se fossero legate al cielo, nel cielo fosse scritto che i pontefici che sono una figura importante, questa figura fosse scritta, ecco che l'andare e venire di questa figura potrebbe mostrare la successione degli stessi.(e' solo un esempio)
Un giorno lessi che la storia si ripete, cambiano le modalità i personaggi ma la storia è sempre quella, e se così fosse nella Bibbia ci sarebbe già scritto tutto visto che è il libro che parla più a lungo della storia dell'uomo e delle sue generazioni e di tutto quello che ne consegue.
Ok la smetto che mi fuma tutto.
Che ne pensate?
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Vecchio 08-08-2008, 17.34.30   #2
Astral
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Credo nell'Astrologia come mappa psicologica, ma come strumento divinatorio sono piu scettico.

Se i pianeti influissero sul destino dell'umanità, significherebbe che si attuano a prescindere dalla volontà dell'uomo, mentre quelle bibliche si avverano quando l'uomo si Allontana da Dio o per volere divino, e penso siano due cose differenti.

Sulle profezie c'è molto scetticismo, ma anche molta speculazione da parte di religioni e movimenti spirituali che con una scusa o l'altra cercano di attirare il gregge nel proprio recinto.

Cosi abbiamo i cattolici col segreto di Fatima, e le profezie di un anticristo che distruggerà la chiesa, abbiamo quello dell'età d'oro del new age con l'entrata dell'età dell'acquario, abbiamo quelle della fine del mondo di San giovanni ( anche se è dall'anno 1000 che si parla di fine del mondo.
Ovviamente poi abbiamo scienziati, teologici, psicologi che cercano di interpretare tutto in chiave allegorica, simbolica per sfatare il mito.
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Vecchio 08-08-2008, 18.16.14   #3
griselda
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Credo nell'Astrologia come mappa psicologica, ma come strumento divinatorio sono piu scettico.

Se i pianeti influissero sul destino dell'umanità, significherebbe che si attuano a prescindere dalla volontà dell'uomo, mentre quelle bibliche si avverano quando l'uomo si Allontana da Dio o per volere divino, e penso siano due cose differenti.

Sulle profezie c'è molto scetticismo, ma anche molta speculazione da parte di religioni e movimenti spirituali che con una scusa o l'altra cercano di attirare il gregge nel proprio recinto.

Cosi abbiamo i cattolici col segreto di Fatima, e le profezie di un anticristo che distruggerà la chiesa, abbiamo quello dell'età d'oro del new age con l'entrata dell'età dell'acquario, abbiamo quelle della fine del mondo di San giovanni ( anche se è dall'anno 1000 che si parla di fine del mondo.
Ovviamente poi abbiamo scienziati, teologici, psicologi che cercano di interpretare tutto in chiave allegorica, simbolica per sfatare il mito.
Eppure Astral, una delle cose che più mi fa pensare a questa ipotesi è proprio la nascita di Gesù con i tre Magi che seguono la stella cometa, questa l'allegoria, ma alla fine sappiamo che i Magi erano dei Sapienti che conoscevano molto bene le Scienze tra cui anche l'Astronomia. E guarda caso osservavano molto il cielo, come del resto le grandi civiltà del passato da quella mesopotamica all'egizia ma anche andando su al nord e via dicendo. Hanno costruito megaliti per misurare i movimenti del sole dei pianeti delle stelle insomma tenevano molto in considerazione il cielo. Ok che serviva anche per molte altre cose guardare il cielo come per l'agricoltura...
Ok anche curiosità ma... si dice che ai tempi di questa speciale Nascita il cielo fosse particolare, ( come se sapessero che con quel cielo li ci sarebbe stato quell'Evento) adesso io non sono in grado di spiegare le congiunzioni astrali e moti dei pianeti la vicinanza degli uni agli altri nel corso del tempo ma so che nello spazio del cielo tutto si muove e questo muoversi influenza la terra e gli uomini secondo me. Ad esempio possiamo prendere l'influenza della macchie solari ho letto che anch'esse influenzano il nostro pianeta quindi sarei curiosa di saperne di più.
E poi tutto ha infuenza su tutto basta guardare le stagioni il sole con i suoi raggi modifica anche il nostro umore durante le stagioni, io sono portata a pensare che noi prendiamo in considerazione che esiste solo ciò che vediamo, ma sicuramente anche solo gli influssi planetari agiscono, non so in che modo, ma mi dico che altrimenti non sarebbe forse nata l'astrologia che oggi sicuramente comunque non è più quella di una volta se ne è perso il succo è rimasto solo l'involucro vuoto.
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Vecchio 08-08-2008, 19.55.22   #4
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Se fosse cosi però sarebbe tutto predestinato, credimi non voglio sembrare scettico, e lo sai che l'astrologia è una delle mie scienze preferite e guai chi me la sminuisce, però...

Credo che il cielo sia la conseguenza dell'evento, non la causa. La stella cadente è una stella mobile, non è un astro fisso nel cielo.
L'universo può dirci molto, però c'è qualcuno ( tra cui yogananda mi pare) che dice che l'uomo evoluto e superiore è al di fuori del destino astrologico.
Intendo dire che gli astri sicuramente possono dare un guida, possono dare sicuramente ciò che può avvenire in una situazione, ma bisogna vedere il contesto.

Un plutone in Scorpione che negli anni 80 ha portato la guerra, la violenza, l'aids, e le rivoluzioni, non è lo stesso plutone in scorpione che magari in una società più evoluta attinge soltanto ad alcuni aspetti.

Se l'Universo si evolve in una spirale, più si sale, meno l'influenza astrale è incisiva, ma solo un monito, più si scende più il destino sembra quasi ineluttabile.

P.s: sembra quasi poetico.

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Vecchio 08-08-2008, 23.44.42   #5
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Se fosse cosi però sarebbe tutto predestinato, credimi non voglio sembrare scettico, e lo sai che l'astrologia è una delle mie scienze preferite e guai chi me la sminuisce, però...
Credo che il cielo sia la conseguenza dell'evento, non la causa. La stella cadente è una stella mobile, non è un astro fisso nel cielo.
Beh se paragoniamo il tutto al basso a noi, se non scopriamo le cause non cambiamo gli eventi che contineranno a rimanere gli stessi pur cambiando le sembianze.
Per quanto riguarda l'Astrologia visto che la studi ed è la tua passione credo con il tempo e gli approfondimenti che continuerai a fare secondo me arriverai ad ampliare sempre di più tipo l'astrologia microcosmica di cui parlava in forum anche Ray, io parlavo dell'Astrologia banale che oggi si è ridotta all'oroscopo e al segno zodiacale perdendo la parte di Scienza che possedeva in passato.

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L'universo può dirci molto, però c'è qualcuno ( tra cui yogananda mi pare) che dice che l'uomo evoluto e superiore è al di fuori del destino astrologico.
Intendo dire che gli astri sicuramente possono dare un guida, possono dare sicuramente ciò che può avvenire in una situazione, ma bisogna vedere il contesto.
Per quanto riguarda Yogananda il suo Maestro gli fece indossare un bracciale fatto di tre metalli oro argento e rame perchè riteneva che potesse proteggerlo dagli influssi astrali. Ma non ne so molto di più per ora ma credo che l'Uomo a quel punto se ne sia già liberato...

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Un plutone in Scorpione che negli anni 80 ha portato la guerra, la violenza, l'aids, e le rivoluzioni, non è lo stesso plutone in scorpione che magari in una società più evoluta attinge soltanto ad alcuni aspetti.

Se l'Universo si evolve in una spirale, più si sale, meno l'influenza astrale è incisiva, ma solo un monito, più si scende più il destino sembra quasi ineluttabile.

P.s: sembra quasi poetico.

Credo che dipenda come ho detto sopra da quello che vogliamo e possiamo fare con quello che abbiamo a disposizione come dire: ho degli ingredienti e in più ho capacità, intelligenza e conoscenza e più posso creare alternative chiaro con i limiti che sempre ci sono e quelli sono credo invalicabili. Se lascio però che le cose vadano come vanno normalmente si ripeteranno.

Un anno Cosmico dura quasi 26000 anni quindi la ciclicità pare impossibile, se estiste, da calcolare però.... La mia è un ipotesi però eh.

Siamo andati un po' OT ?
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Ultima modifica di griselda : 08-08-2008 alle ore 23.47.42.
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Vecchio 09-08-2008, 01.45.25   #6
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ipotizzare/profetare
Profetare in origine era "parlare a nome di Dio", poi la cosa mi pare si sia estesa a tutti quindi profetare caio significava parlare a nome di caio.
Una profezia dunque è una cosa detta a nome di Dio, una cosa che Dio ha rivelato al Profeta affinchè lui poi la annunciasse al mondo. Non è quindi una cosa teorica, un'ipotesi o una possibilità, ma è semplicemente un riportare delle parole altrui il più fedelmente possibile.
Ovviamente, se qualcuno si inventa ciò che vuole, senza che sia stato veramente ispirato dal divino, la sua non è una vera Profezia...
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Vecchio 09-08-2008, 09.59.23   #7
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Profetare in origine era "parlare a nome di Dio", poi la cosa mi pare si sia estesa a tutti quindi profetare caio significava parlare a nome di caio.
Una profezia dunque è una cosa detta a nome di Dio, una cosa che Dio ha rivelato al Profeta affinchè lui poi la annunciasse al mondo. Non è quindi una cosa teorica, un'ipotesi o una possibilità, ma è semplicemente un riportare delle parole altrui il più fedelmente possibile.
Ovviamente, se qualcuno si inventa ciò che vuole, senza che sia stato veramente ispirato dal divino, la sua non è una vera Profezia...
Si anche per me un Profeta è una persona Ispirata ma ma mi incuriosiva il fatto del cielo se li sopra ci fosse scritto qualcosa alla portata di chi lo sappia leggere, però hai ragione dovrebbe probabilmente chiamarsi in altro nome.
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Vecchio 09-08-2008, 12.46.33   #8
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Se fosse cosi però sarebbe tutto predestinato, credimi non voglio sembrare scettico, e lo sai che l'astrologia è una delle mie scienze preferite e guai chi me la sminuisce, però...

Credo che il cielo sia la conseguenza dell'evento, non la causa. La stella cadente è una stella mobile, non è un astro fisso nel cielo.
L'universo può dirci molto, però c'è qualcuno ( tra cui yogananda mi pare) che dice che l'uomo evoluto e superiore è al di fuori del destino astrologico.
Intendo dire che gli astri sicuramente possono dare un guida, possono dare sicuramente ciò che può avvenire in una situazione, ma bisogna vedere il contesto.

Un plutone in Scorpione che negli anni 80 ha portato la guerra, la violenza, l'aids, e le rivoluzioni, non è lo stesso plutone in scorpione che magari in una società più evoluta attinge soltanto ad alcuni aspetti.

Se l'Universo si evolve in una spirale, più si sale, meno l'influenza astrale è incisiva, ma solo un monito, più si scende più il destino sembra quasi ineluttabile.

P.s: sembra quasi poetico.

Gli antichi romani dicevano una cosa simile a "le stelle indicat no necessita", cioè le stelle indicano non sono una via necessaria cioè immutabile. Lo stesso vale per le profezie, se io vedo Gigi che fuma 10 pacchetti di sigarette al giorno posso profetizzare (per collegarmi e correggere leggermente il discorso di Kael, posso leggere segni di piani che non sono ancora sul piano materiale, se non è materiale è Divino cioè dopo gli archetipi, prima del concreto, anche se in questo caso nell'esempio ci arrivo razionalmente) che Gigi morirà di cancro... ma se Gigi dopo due giorni cambia vita cade il palco. Spesso Gigi è arrivato a fumare 10 pacchetti al giorno perchè spinto da una serie di eventi di cui solo una mina parte controllati da lui, quindi la profezia avrà effetto. Eppure se Vuole veramente può scatenarsi.
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Vecchio 09-08-2008, 12.58.05   #9
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Gli antichi romani dicevano una cosa simile a "le stelle indicat no necessita", cioè le stelle indicano non sono una via necessaria cioè immutabile. Lo stesso vale per le profezie, se io vedo Gigi che fuma 10 pacchetti di sigarette al giorno posso profetizzare (per collegarmi e correggere leggermente il discorso di Kael, posso leggere segni di piani che non sono ancora sul piano materiale, se non è materiale è Divino cioè dopo gli archetipi, prima del concreto, anche se in questo caso nell'esempio ci arrivo razionalmente) che Gigi morirà di cancro... ma se Gigi dopo due giorni cambia vita cade il palco. Spesso Gigi è arrivato a fumare 10 pacchetti al giorno perchè spinto da una serie di eventi di cui solo una mina parte controllati da lui, quindi la profezia avrà effetto. Eppure se Vuole veramente può scatenarsi.
Insomma, la Profezia in se può essere modificata, in presenza di una Vera Volontà di cambiamento?
Quindi potremmo definire una " mappa" ( non so come dire ) per " il " Gigi che fuma. Viceversa, se questo smettesse di fumare - in relazione ad una Volontà come hai detto - questa mappa potrebbe essere cambiata e, "contemporaneamente " costituirsene un'altra?
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 09-08-2008, 13.49.42   #10
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I pianeti sono un monito sulle influenze sensibili che vengono a noi: se un pianeta in quel momento influisce sulla pigrizia, ci sentiremo più pigri, ma possiamo sempre fare uno sforzo di volontà ed in qualche modo questa caratteristica equivale un pianeta che si oppone a quell'influsso.

Non voglio contraddire o fare il bastian contrario, però quella del pacchetto di sigarette, mi sembra più una previsione "razionale" che una profezia.
C'è gente che muore di cancro non fumando e gente che fumando molti pacchetti non muore, certo avrebbe più possibilità.

La previsione razionale è opera più dell'intelletto che sicuramente sta al di sopra del piano materiale, però la profezia quella che proviene dal divino è più sconcertante: spesso il profeta sa delle cose che lui stessa ignora.
Ad esempio una persona non fuma ma è malata di tumore, è al di sopra della logica.
Ovviamente mi riferisco ai profeti dell'antico testamento, questi moderni non li conosco.
In ogni caso anche una previsione dal punto di vista razionale può certamente servire, come l'osservazione delle nuvole, del cielo, o anche l'osservazione della mano, ma qui rientramo nel campo più appunto dell'intelligenza e della conoscenza.

Quello che voglio dire è che la profezia è superiore e spesso fuori dalla logica ( intendo dire non razionale). Quando l'Arcangelo Gabriele annuncia la nascita di Gesù a Maria, era un evento impossibile ( come faceva ad essere incinta?).
Almeno questo è quello che rileggendo sull'antico e nuovo Testamento mi viene subito all'occhio. Un semplice pastorello come Davide che diventa Re, va bene che i significati sono anche esoterici e non per forza storici, però apparentemente le profezie hanno un carattere di irrealismo.

Poi ovviamente ci sono invece altre profezie legati ai castighi di Dio, che sembrano siano state annunciate da Dio più come monito, che come evento inevitabile, e qui forse torniano al pacchetto delle sigarette di Uno.

Se non smetti di fumare ti ammali= Se non smetti di peccare il castigo divino si abbatterà su Ninive.

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Vecchio 09-08-2008, 18.58.02   #11
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Eppure Astral, una delle cose che più mi fa pensare a questa ipotesi è proprio la nascita di Gesù con i tre Magi che seguono la stella cometa, questa l'allegoria, ma alla fine sappiamo che i Magi erano dei Sapienti che conoscevano molto bene le Scienze tra cui anche l'Astronomia. E guarda caso osservavano molto il cielo, come del resto le grandi civiltà del passato da quella mesopotamica all'egizia ma anche andando su al nord e via dicendo. Hanno costruito megaliti per misurare i movimenti del sole dei pianeti delle stelle insomma tenevano molto in considerazione il cielo. Ok che serviva anche per molte altre cose guardare il cielo come per l'agricoltura...
Ok anche curiosità ma... si dice che ai tempi di questa speciale Nascita il cielo fosse particolare, ( come se sapessero che con quel cielo li ci sarebbe stato quell'Evento) adesso io non sono in grado di spiegare le congiunzioni astrali e moti dei pianeti la vicinanza degli uni agli altri nel corso del tempo ma so che nello spazio del cielo tutto si muove e questo muoversi influenza la terra e gli uomini secondo me. Ad esempio possiamo prendere l'influenza della macchie solari ho letto che anch'esse influenzano il nostro pianeta quindi sarei curiosa di saperne di più.
Per quanto riguarda la stella di Betlemme, sia che si trattasse di una cometa, o di una congiunzione di pianeti nel cielo, o dell'esplosione di una supernova, questa in se stessa non era una profezia ma il verificarsi di essa:

Numeri 24:17 Io lo vedo, ma non ora,
io lo contemplo, ma non da vicino:
Una stella spunta da Giacobbe
e uno scettro sorge da Israele,
spezza le tempie di Moab
e il cranio dei figli di Set

Isaia 62:1 Per amore di Sion non tacerò,
per amore di Gerusalemme non mi darò pace,
finché non sorga come stella la sua giustizia
e la sua salvezza non risplenda come lampada.


Quindi l'osservare il cielo da solo non sarebbe bastato, se non fosse già stato scritto e profetizzato che quella stella avrebbe indicato il luogo dove nacque Gesù.

Quindi i profeti vedono e descrivono le cose e i fatti molto tempo prima che accadano, è come se venissero trasportati in un'altra dimensione tramite visioni o una voce che parla loro.

Altri tipi di profezie, come quelle degli Hopi o degli antichi Maya, invece si basano sullo studio del sole, delle stelle e dei pianeti, ma non sono vere e proprie profezie, si possono paragonare allo studio dei cicli cosmici.
Altre profezie, come quelle di Nostradamus, si basano sullo studio di testi più antichi ermetici ed esoterici e sullo studio del cielo...
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Vecchio 09-08-2008, 20.28.19   #12
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Non voglio contraddire o fare il bastian contrario, però quella del pacchetto di sigarette, mi sembra più una previsione "razionale" che una profezia.

Anche le profezie "vere" potrebbero essere una questione razionale (in realtà neanche quella del pacchetto è razionale in senso stretto)... è solo una questione di quantità di dati presi in considerazione.

Già per profetizzare il tumore ai polmoni di Tizio ne deto considerare parecchi. Intanto devo sapere che Tizio fuma dieci pacchetti al giorno, inoltre potrei per esempio sapere delle altre cose sulla personalità di Tizio, come il motivo per cui ha iniziato, la vita che fa e come vive le cose per avere dei dati sulla probabilità che smetta in tempo, poi devo sapere dei tumori e di cosa fanno ecettera. Certo, nell'esempio di Uno a tutti può sembrare una previsione razionale, ma mettiamo che io sono l'unico a sapere cosa sono i tumori e cosa li provoca.
Inoltre, trattandosi di una previsione, è razionale fino ad un certo punto... infatti allo stesso modo potrei farne altre diverse, mentre la razionalità in senso stretto non mi permetterebbe di fare previsioi di sorta, dato che non conosco tutti i dati. In fututo potrebbero verificarsi altri eventi che deviano la strada di Tizio... e uno di questi eventi, anzi il principale a modificare le cose, è proprio il fatto che c'è la profezia (questo è un punto da espandere).

Ora, se qualcuno fosse in grado di considerare tutta una serie di dati che, per qualità sono appannaggio di pochissimi (dati diciamo sottili) e per quantità pure (non tutti riescono a metetre assieme in modo corretto l'influire tra loro di molte variabili) potrebbe fornire previsioni piuttosto accurate su questioni apparentemente inusitate.

Inoltre c'è il discorso del piano in cui una data realtà si manifesta... discorso connesso a quello dello scoccare una freccia. Una volta scoccata la freccia, si può dire che è già arrivata anche quando è ancora in volo. Ovvero, su un certo piano, diciamo di contemporaneità o meglio di causa-effetto la freccia ha già colpito, mentre sul piano delle percezioni ordinarie sta volando e chi osserva può solo seguirne la traiettoria e vivere la tensione di qualcosa che sta per acadere ma per lui non è ancora acaduto, mentre su un altro piano è accaduto/accade.

Quindi chi ha percezione anche di altri piani...
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Vecchio 11-08-2008, 14.19.39   #13
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Insomma, la Profezia in se può essere modificata, in presenza di una Vera Volontà di cambiamento?
Quindi potremmo definire una " mappa" ( non so come dire ) per " il " Gigi che fuma. Viceversa, se questo smettesse di fumare - in relazione ad una Volontà come hai detto - questa mappa potrebbe essere cambiata e, "contemporaneamente " costituirsene un'altra?
Già, può essere annullata alcune volte.
Lo scopo della profezia è di due tipi, se si accetta: per prepararcisi e fare al meglio possibile tutto ciò che fa si che si avveri; oppure se è una profezia di monito: per cercare di far tutto il possibile perchè non si avveri.
In ogni caso entra in gioco quello che è definito profezia autoavverante, i soggetti che ne sono a conoscenza agiscono inconsciamente per far si che questa profezia si avveri.
Il fulcro è consciamente o inconsciamente, saperlo a livello razionale-cervello non serve a nulla, saperlo riuscendo a vedere oltre cioè quanto più possibile la catena di causa ed effetti è una possibilità "di fuga".

Espandendo quello detto da Ray se a Gigi qualcuno dirà morirai di cancro.... è possibile che se Gigi ci crede inconsciamente farà di tutto per arrivare a morire di cancro, se non saranno le sigarette sarà qualcos'altro. Se Gigi capisce il meccanismo 10pacchetti-sigarette>>cancro (dico 10... non molto, 10) forse potrebbe decidere di cambiare vita.
Lo so che l'esempio è banale, ma questo è scrivibile altri esempi no, quello di Maria per esempio. Bisognerebbe prendere in mano mezza Bibbia (e moltissimo altro) per capire almeno intellettualmente come si arriva al fatto che Maria farà nascere Gesù, come Lei fa di tutto perchè la profezia si avveri, ma in quel caso non avrebbe potuto far nulla per impedirla.
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Infatti dipende dal tipo di profezia, e credo che quelle astrologiche, siano in realtà più delle previsioni, basate sui calcoli, e sembrano più di origine scientifica, quasi come le previsioni del tempo. Ci sono dei segni inequivocaboli che sappiamo: il cielo rosso di sera, il cielo a pecorelle quando piove, l'alone intorno alla Luna.

Le profezie bibliche invece sembrano su un'altro piano: alcune volte sembrano eventi inevitabili, altre volte sono dei moniti, ma al contrario degli astrologici che leggono, i profeti, parlano a nome di Dio e riferiscono. Sta poi al popolo prendere parte alla profezia o meno.
Se per esempio dopo i 7 anni di abbondanza tutti avrebbero consumato senza risparmiare, durante i 7 anni di disgrazia si sarebbero morti di fame.
Ma in questo caso nessuno avrebbe previsto razionalmente che il raccolto sarebbe andato a male e senza quella profezia probabilmente tutti avrebbero continuato ignari come al solito.

E' proprio su questo che voglio focalizzare l'attenzione, leggere i segni e i dati, e profetizzare mi sembrano due cose diverse.
Un conto è vedere caio che si uccide di fumo ( leggo il segno e prevedo), un conto è ricevere proprio il messaggio da qualcuno, entità o parte superiore di noi.

p.s: Non ho letto Jez

Ultima modifica di Astral : 11-08-2008 alle ore 16.52.51. Motivo: Non ho letto jez
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Vecchio 11-08-2008, 16.08.52   #15
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Già, può essere annullata alcune volte.
Lo scopo della profezia è di due tipi, se si accetta: per prepararcisi e fare al meglio possibile tutto ciò che fa si che si avveri; oppure se è una profezia di monito: per cercare di far tutto il possibile perchè non si avveri.
In ogni caso entra in gioco quello che è definito profezia autoavverante, i soggetti che ne sono a conoscenza agiscono inconsciamente per far si che questa profezia si avveri.
Il fulcro è consciamente o inconsciamente, saperlo a livello razionale-cervello non serve a nulla, saperlo riuscendo a vedere oltre cioè quanto più possibile la catena di causa ed effetti è una possibilità "di fuga".

Espandendo quello detto da Ray se a Gigi qualcuno dirà morirai di cancro.... è possibile che se Gigi ci crede inconsciamente farà di tutto per arrivare a morire di cancro, se non saranno le sigarette sarà qualcos'altro. Se Gigi capisce il meccanismo 10pacchetti-sigarette>>cancro (dico 10... non molto, 10) forse potrebbe decidere di cambiare vita.
Lo so che l'esempio è banale, ma questo è scrivibile altri esempi no, quello di Maria per esempio. Bisognerebbe prendere in mano mezza Bibbia (e moltissimo altro) per capire almeno intellettualmente come si arriva al fatto che Maria farà nascere Gesù, come Lei fa di tutto perchè la profezia si avveri, ma in quel caso non avrebbe potuto far nulla per impedirla.
Un po confuso, per me, e quindi cerco di vedere se ho capito.

Quel " annullata alcune volte", tende a significare che le possibilità di annullamento dipendono dalla volontà, e dall'intensità di questa, ovvero che ci sono alcuni casi nei quali risulta difficile se non impossibile " cambiare" una mappa?

Si parla poi di possibilità se si accetta la profezia ovviamente ( nel caso in cui non si accetti, suppongo che " vada avanti da se " nel senso che comunque si realizzerà visto che non interverrà alcuna forza per cambiare ciò che, si dice, ormai è scritto).
La possibilità in definitiva è di due tipi, per quanti sono gli scopi della profezia.
La prima, parla di possibilità al meglio nel senso che il risultato " sarà quello" ma poichè ci si deve arrivare lo si può fare, in definitiva, nel migliore dei modi; sfruttando cioè tutto quello che si ha a disposizione.
La seconda, di monito, parla del fatto che si avverte Tizio il quale se continuerà a permanere su quella strada andrà incontro ad un risultato X.
Per questo si parla di sfruttare le capacità, al meglio, per non arrivare a quel fine previsto e dunque cambiarlo.
Ora mi sorge una domanda.
Chi non è a conoscenza di una profezia, non ne ha mai sentito parlare, nel quale caso mi pare non si possa richiamare la dinamica della profezia auto- avverante,sarà condizionato comunque da chi la conosce?
Si potrebbe dire che per esempio, tra Tizio che la conosce e Caio che non la conosce, il primo attua inconsciamente - o consciamente - la realizzazione di questa mentre il secondo non ne sa nulla e quindi " subisce" la prima?
Per la possibilità di " fuga" che mi pare si riferisca al cambiare un percorso profetizzato - quel " forse" a cui hai fatto riferimento - mi chiedevo se questa, posto che conoscere a livello razionale non serve a nulla mentre invece ha il suo peso conoscerne a livello conscio ( o inconscio ), si riferisce al cercare di interrompere quella serie di cause ed effetti che ne condizionano, dunque, l'avverarsi.
Cioè se Gigi vede il meccanismo, la dinamica causa- effetto, può, decidere - però ciò presuppone un'accettazione prima - di cambiare, come dire, direzione?
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 11-08-2008, 21.55.19   #16
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E' proprio su questo che voglio focalizzare l'attenzione, leggere i segni e i dati, e profetizzare mi sembrano due cose diverse.
Un conto è vedere caio che si uccide di fumo ( leggo il segno e prevedo), un conto è ricevere proprio il messaggio da qualcuno, entità o parte superiore di noi.
Non sono poi così diverse nella sostanza, anche per profetizzare leggi segni e dati, solo che non sono disponibili a tutti e soprattutto nn tutti hanno la capacità di coglierli e leggerli. E' grossomodo una questione di qualità dei dati a disposizione ("me l'ha detto Dio" mi pare una qualità alta di dato a disposizione) e capacità di vedere le connessioni.
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Vecchio 11-08-2008, 22.03.51   #17
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Ora mi sorge una domanda.
Chi non è a conoscenza di una profezia, non ne ha mai sentito parlare, nel quale caso mi pare non si possa richiamare la dinamica della profezia auto- avverante,sarà condizionato comunque da chi la conosce?
Si potrebbe dire che per esempio, tra Tizio che la conosce e Caio che non la conosce, il primo attua inconsciamente - o consciamente - la realizzazione di questa mentre il secondo non ne sa nulla e quindi " subisce" la prima?
Per la possibilità di " fuga" che mi pare si riferisca al cambiare un percorso profetizzato - quel " forse" a cui hai fatto riferimento - mi chiedevo se questa, posto che conoscere a livello razionale non serve a nulla mentre invece ha il suo peso conoscerne a livello conscio ( o inconscio ), si riferisce al cercare di interrompere quella serie di cause ed effetti che ne condizionano, dunque, l'avverarsi.
Cioè se Gigi vede il meccanismo, la dinamica causa- effetto, può, decidere - però ciò presuppone un'accettazione prima - di cambiare, come dire, direzione?
Non so se ho capito bene la domanda, in ogni caso lo scopo della profezia è innanzitutto che la si conosca, altrimenti che viene prodotta a fare?
Quello che forse è un po' complicato da vedere è che dal momento che una profezia è stata fatta lo stato delle cose è già cambiato. Essa può, anche per il solo fatto di esserci e che qualcuno la conosca, sia agevolare il corso degli eventi, sia ostacolarlo... dipende anche da come si pone chi la conosce... ma è un tassello nuovo in quelli che concorrono al prodursi di una determinata realtà.
In ogni caso, dopo che qualcuno ha profetizzato a Tizio che avrà un tumore se continua a fumare, le cose sono già modificate per Tizio.

In determinati casi è plausibile che la profezia agisca proprio come attivatore di meccanismi inconsci che la aiutano ad avverarsi, ovvero uno dei suoi scopi può essere proprio l'agevoare un evento possibile. In altri casi, come il monito, può rappresentare l'estremo tentativo serio di deviare un corso di eventi per evitare un determinato risultato.

Venendo alla tua domanda, credo che anche chi non ne è a conoscenza in qualche modo, seppur più lieve, sia influenzato dalla profezia... per il semplice fatto che, da una parte la profezia ha modificato la realtà rispetto a prima e, dall'altra, per il fatto che chi la conosce si porrà in modo diverso anche con chi non la conosce (sia in senso agevolazione che ostacolo).
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Vecchio 11-08-2008, 23.14.38   #18
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La profezia sarebbe letteralmente la descrizione di avvenimenti futuri.
Questo non significa che è già tutto scritto e che non si può cambiare, ma semplicemente che ispirati da Dio (che è in tutti i tempi, quindi anche nel futuro) i profeti descrivono avvenimenti futuri come se fossero già accaduti.
Quindi io penso che una vera profezia si discosti molto da una previsione, questa può tenere conto dei dati che si hanno in possesso, la profezia invece ha quasi nulla di dati da elaborare, tanto che quasi tutti i profeti biblici venivano derisi, maltrattati e uccisi.
Appunto non avendo dati da elaborare la profezia di solito risulta oscura di significato e qualche volta senza senso, anche perchè di solito va molto avanti nel tempo spesso di centinania di anni e quindi difficilmente verificabile dai contemporanei del profeta.
Quindi le profezie sono scritte per chi verrà dopo, molto tempo dopo... e quando avviene il tempo del loro verificarsi, rimane sempre il dubbio se quei fatti si riferiscono alla profezia o no, anche quando è nato Gesù molti gli chiedevano se era lui che dovevano aspettare o se ne doveva arrivare un altro....
Spostandoci nell'epoca in cui stiamo vivendo, basta fare un giretto su internet per vedere quante profezie vengono riferite a questo periodo..... ora succede una cosa strana, che nessuno può sapere se le varie profezie descrivono avvenimenti che stanno già accadendo, o se invece si tenda ad adattare ogni cosa che accade alle profezie, perchè se nulla fosse stato scritto e profetizzato non ci porremmo queste domande.
Ma allora, se è vero che le profezie si verificano soltanto a fatti avvenuti, a cosa e a chi servono e perchè vengono scritte ?
Io penso che non serva a nulla voler sapere il futuro se non si vive bene il presente.
Per esempio tutti sappiamo che la nostra vita un giorno si concluderà con la morte, ma se sapessimo già la data, il giorno e l'ora, la nostra vita la vivremmo forse, anzi sicuramente, più intensamente, in modo da non lasciare nulla in sospeso, allo stesso modo le profezie ci dicono cosa accadrà ma non il quando, quindi si continua la vita come sempre, e invece dovrebbero servire a riflettere, avendo a disposizione un tempo da vivere limitato....
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Vecchio 11-08-2008, 23.33.03   #19
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Sono daccordo con Stella, che riprende tra l'altro la teoria che chi prevede studia e conosce i segni, chi profetizza parla per la voce di Dio o per visioni extrasensioriali in genere ( non è detto che tutte le profezie provengano da Dio.

Il profeta vede, sente e riferisce, ma in genere non c'è nulla di razionale, se non il contatto con Dio, ovvero riferisce ciò che lui non può sapere o che addirittura pare assurdo.
Chi invece utilizza le tecniche di divinazione e previsione, si base anche sulla logica dei segni.

se sapessi la data della mia morte, forse mi rassegnerei e mi stancherei di vivere, non è detto che è un bene sapere prima, sopratutto per chi ha una mente "debole".
La profezia serve da monito in alcuni casi, ma non ha sempre questo scopo.
Se qualcuno profetizza qualcosa di importante su di me, potrei montarmi la testa, oppure fammi prendere dall'euforia, mentre dovrei mantenere l'obbiettivo.

In ogni caso abbiamo affrontato la profezia in un contesto storico, ma ci sono gruppi spirituali ( io ne conosco di cattolici) nel quale non di rado profetizzano sull'individuo, dicendo cose vere, ma che loro non possono assolutamente sapere.
In ogni caso il sapere intuitivo funziona cosi, mentre quello intellettivo elabora i dati.

La differenza sta che nel primo caso siamo ricettivi, nel secondo caso elaboriamo col cervello attivamente i dati.
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Vecchio 12-08-2008, 00.16.51   #20
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E' proprio su questo che voglio focalizzare l'attenzione, leggere i segni e i dati, e profetizzare mi sembrano due cose diverse.
Un conto è vedere caio che si uccide di fumo ( leggo il segno e prevedo), un conto è ricevere proprio il messaggio da qualcuno, entità o parte superiore di noi.
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Sono daccordo con Stella, che riprende tra l'altro la teoria che chi prevede studia e conosce i segni, chi profetizza parla per la voce di Dio o per visioni extrasensioriali in genere ( non è detto che tutte le profezie provengano da Dio.

Il profeta vede, sente e riferisce, ma in genere non c'è nulla di razionale, se non il contatto con Dio, ovvero riferisce ciò che lui non può sapere o che addirittura pare assurdo.
Chi invece utilizza le tecniche di divinazione e previsione, si base anche sulla logica dei segni.

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Io non ci vedo tantissima differenza se non nell'Energia che una persona ha a disposizione e della forza.
I segni sappiamo che hanno un senso per chi li legge se l'avessero uguale per tutti allora si potrebbe dire che è un'interpretazione elaborata da una mente materiale e razionale, invece per poter dare un senso.. al segno è necessario anche aver raffinato una certa vicinanza a se stessi, una certa conoscenza di se stessi e del mondo naturale, altrimenti parliamo di streghette e stregotti da strapazzo che vanno di moda in questi tempi.. In entrambi i casi bisogna essersi fatto canale per ricevere il messaggio a diversi voltaggi. Anche chi ti legge le carte non legge il fururo, non prevede nulla solo profetizza cosa potrebbe accadere se continui così su quella linea (presente il discorso della sincronicità?).
Secondo me sono livelli diversi della stessa visione del mondo e non è detto che non sbagli.
Il mistico puro riesce a sentire vibrare il Cosmo e lo definisce Dio (e probabilmente lo è), quello che non ha tanta energia ascolta se stesso.. ma la voce che parla risuona con le stesse casse a doverse frequenze.

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Vecchio 12-08-2008, 11.43.03   #21
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La profezia sarebbe letteralmente la descrizione di avvenimenti futuri.
Questo non significa che è già tutto scritto e che non si può cambiare, ma semplicemente che ispirati da Dio (che è in tutti i tempi, quindi anche nel futuro) i profeti descrivono avvenimenti futuri come se fossero già accaduti.
Quindi io penso che una vera profezia si discosti molto da una previsione, questa può tenere conto dei dati che si hanno in possesso, la profezia invece ha quasi nulla di dati da elaborare, tanto che quasi tutti i profeti biblici venivano derisi, maltrattati e uccisi.
I profeti avevano visioni (o altro analogo) degli accadimenti che descrivevano. Se non son dati questi...
Non meno dati, ma molti più dati di quelli normalmente disponibili ad una mente oridinaria.

La razionalità c'entra poco anche se parliamo di previsioni possibili ad una mente ordinaria, come tale squadra vincerà il campionato basandosi su classifica, capacità dei giocatori eccetera. E' comunque un'estrapolazione che prevede un aggiunta interpretativa ai dati in possesso, quindi travalica la razionalità in senso stretto.
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Vecchio 12-08-2008, 12.00.13   #22
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Focalizzerei l'attenzione sulla volontà: se non sbaglio i profeti sono scelti da Dio e non è che potevano decidere loro quando sentire la voce di Dio, poi si hanno dei dati e li riferiscono.

Chi interpreta invece è lui che tramite la volontà decide di utilizzare questi dati, ma a mio avviso i dati dei profeti sono sempre nettamente superiori a quelli di chi fa calcoli, interpreta ( a meno che le profezie non vengano da Dio).
Calcolare, valutare, prevedere sono capacità della parte razionale.

I dati ci sono sempre indubbiamente, ma la differenza è che il profeta non fa fatica ad elaborarli, chi studia gli astri o legge i tarocchi invece utilizza degli archetipi, che puoi può unire il significato più o meno intuitivamente, ma vi è comunque uno studio, sempre più limitato.
E' come se tu vai al mare ogni giorno e io posso saperlo, oppure tu vai al mare ogni giorno ma io lo deduco vedendo ciò che porti in macchina, vedendo l'abbronzatura o che torni con zoccoli e pantaloncini.

Il risultanto è lo stesso, ma nel primo caso è indubbiamente più immediato.
Forse può sembrare indifferente, ma secondo me qualche piccola differenza c'è, quando cominciamo a leggere i segni, a fare ipotesi anche se giuste, stiamo cominciando ad utilizzare la coscienza ordinaria e il cervello.
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Vecchio 16-08-2008, 00.38.38   #23
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Riprendendo quello che diceva Uno, stasera ho rivisto Matrix (il secondo) ed era chiara l'esperienza della profezia.
Ci sono diversi personaggi che partecipano alla realizzazione della profezia con tutti loro stessi. In diversi punti del film viene fatto capire che la profezia è solo un evento facente parte di un sistema consolidato che deve necessariamente manifestarsi (oppure no) affinché il sistema possa mantenersi sano, vivo ed in equilibrio.
In questo caso Morfeus è colui che farà di tutto, tutto il suo possibile affinchè si realizzi. Tanto che senza la fede nella profezia di Morfeus, neppure Neo sarebbe mai esistito, liberato.

E' sempre un film che vale la pena rivedere, rivedere, rivedere..
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