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Vecchio 05-10-2008, 17.44.21   #1
Era
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Predefinito La Cina è vicina

Recitava il titolo di un vecchio film...ero ragazzina quando lo vidi e ci capii ben poco...oggi sono maturetta e quel che ho capito è che la Cina è davvero vicina...niente di male come ci sono altre etnie perchè no ai cinesi? In fin dei conti siamo tutti un poco emigranti di piccole o grandi distanze poco importa...sempre di spostamenti si tratta..Torniamo ai cinesi...primo le cronache ci informano che nei loro ristoranti (non i tutti spero)non sia tutto perfettino..l' alternativa è andare al messicano...ma se regalo una bambola alla mia nipotina Federica...e scopro che è costruita sempre da loro con colori non esattamente innocui non ci sto...E se poi scopro che le scarpe esposte nei mercatini (ma anche no) frequentatissimi visto i costi correnti delle calzature...arrivano sempre da li e i soliti media mi raccontano che da analisi fatte anch'esse sono tossiche...per via di un eccessivo uso e abuso di nichel..comincio ad arrabbiami!! Poi mi viene un dubbio..ma vuoi vedere che i nostri migliori stilisti (nostri si fa per dire) che fanno cucire rifinire verniciare le loro creazioni proprio in quel paese..e magari per dare un tocco giovanile proprio da giovani anzi giovanissimi...anzi anzi da bambini li fanno fare..non sta pensando al nostro bene? nel senso...crisi economica...pochi soldi per tutti..scarso lavoro per i giovani..eddaiiii diamogli ste scarpe al nichel così facciamo largo ai giovani
Ho scherzato fino ad un certo punto...ma i fatti questi sono...

...e non volermene Astral se sono stata pessimista
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Ultima modifica di Era : 05-10-2008 alle ore 17.46.23.
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Vecchio 05-10-2008, 18.53.10   #2
Astral
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Ma il problema è che già quando ero piccolo molti prodotti venivano dalla China, giravo i giocattoli di marche famose e c'era scritto made in china.

Quello che non va è che oggi il mercato del falso sta degenerando e che in qualche modo lo stiamo alimentando anche noi.

Non ho ben capito la cosa del lavoro coi giovani però scusa: se il risultato è fare un lavoro dubbio e precario (oltre che pericoloso per gli altri) allora forse è meglio non averlo.

Il problema è chissà quante contraffazioni ci stanno e non solo made in China.

Perchè ciò che succede per i ristoranti italiani è tutto rose e fiori? oppure quello che ti vendono a Napoli magari?

Certo però almeno quello è made in italy.

Il problema è che sono deboli le associazione dei consumatori.
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Vecchio 06-10-2008, 18.46.05   #3
RedWitch
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Spesso sento dire che per favorire le attivita' commerciali italiane, viste come vanno le cose, sarebbe bene acquistare esclusivamente prodotti italiani, fatti in Italia.
Pero' come ha detto Era, se compro le scarpe e poi scopro che sono made in China che cosa posso fare? Ci sono grandi marchi evito di fare nomi, ma uno in particolare mi ha lasciata stupita visto che sono articoli per l'infanzia che credevo prodotti qui da noi, che sulle etichette invece riportano il famigerato Made in China. E li mi chiedo che tipo di materiali avranno usato. Saranno atossici?
Giorni fa sull'onda del discorso sul latte alla melamina, ho sentito che ne hanno trovata in sei prodotti di una famosissima marca di cioccolato e prodotti derivati dal latte. Quindi nemmeno loro usano latte italiano?
Poi c'e' il discorso che adesso girano pochi soldi , possiamo raccontarcela quanto vogliamo, ma se vediamo un prodotto nel negozio cinese che qui costa 50 euro a 5 euro, con la crisi di ora, la gente spesso cede e compra li' .. solo che poi bisogna vedere la qualita' perche' se si possono permettere di vendere a cosi poco, i materiali devono per forza avere un costo molto molto basso...

Ma al di la' del negozio made in China, in cui posso almeno scegliere se entrare e comprare, quanti sono i prodotti che paghiamo cari, e poi troviamo la sorpresa dell'etichettina?

Molte marche famose di abbigliamento producono fuori dal loro paese di origine proprio per una questione di costi.. ma la qualita'?
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Vecchio 07-10-2008, 00.04.33   #4
MaxFuryu
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Ma il problema è che già quando ero piccolo molti prodotti venivano dalla China, giravo i giocattoli di marche famose e c'era scritto made in china.
All'epoca però non si lamentava nessuno e stava bene a tutti, sono daccordo con quello che avete scritto voi, ma la cosa che mi fa pensare di più su questa storia è che alla fine c'è chi ci guadagna su tutto ciò e ci fà "aprire gli occhi" solo per usarci come burattini contro chi gli sta davanti. Saremo sempre ignoranti, è normale che non riusciremo mai a sapere tutto, ma a questo punto mi rendo conto che ho sempre usato roba cinese, da piccolo tutti i miei giocattoli erano fatti in cina, la differenza che avevano una marca non cinese.
Si, non rispettano le norme, ma chi mi dice che tutti gli altri si?
Ripeto, sono daccordo con tutti i discorsi fatti, ma penso che in tutto il discorso ci sfuggono cose più gravi.
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Vecchio 07-10-2008, 11.36.54   #5
griselda
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Ho un po' di confusione nella testa, ( eh te pareva eh)
Me li ricordo anche io i giocattoli ma non solo chi faceva caso al bollino attaccato o disperso nella scatola, c'erano moltissimi oggetti provenienti dalla cina.
Probabilmente prima costruivano la, su modello italiano, su commissione e poi l'oggetto veniva venduto qui. Chi faceva da garante era chi metteva sopra il proprio nome.
Oggi il prodotto è lo stesso solo che a venderlo sono loro stessi che sono entrati sul mercato italiano saltando il grande nome.
Mi piacerebbe capire se quando la tale azienda X faceva produrre in Cina i suoi manufatti, poi si premurava di controllarne la sicurezza o se questa è arrivata dopo e per questo non sono più andati in Cina a farseli fare. Oppure se dietro c'è altro.

Al mercato giorni fa, era tantissimo che non ci passavo, è un mercato grandissimo, ho visto che almeno un terzo dei commercianti sono proprio cinesi e sono rimasta stupita davvero molto.
Ho guardato sulle bancarelle e vendono in prevalenza vestiti: costi bassissimi. Con 15 euro ti porti a casa un paio di jeans moderni modellini carini (probabilmente saranno imitazioni di altri che non conosco) ma li vendono con tanto di licenza.

Ora vorrei dire se sono in regola con tutte le normavitive italiane è chiaro che il costo per un paio di jeans è competitivo al massimo, chiaro la maggior parte delle persone non li compra perchè il cinese è copia e non originale di "Arpiedi" ma mi domando chi non ha soldi benedice chi gli permette di vestirsi decentemente.

Poi sono andata in un grande emporio italiano di vestiti tipo "Ovizeta" ed ho cercato un paio di jeans i meno costosi e non ho trovato nulla sotto i 24 euro. Marca sconosciuta modello copiato ma anche male fattura misera.

In questo periodo dove tutti fanno fatica a tirare avanti è logico che il cinese "tira" almeno per chi non ce la fa ad arrivare alla fine del mese.

Ripeto c'è qualcosa che non capisco e che stona.
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Vecchio 24-02-2009, 22.35.37   #6
griselda
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Bisogna che aggiorniamo il titolo cara Era In siamo stati invasi dalla cina.
Sono rimasta basita in questi ultimi giorni andando a fare la spesa in grande centro commerciale, mentre cercavo un indumento, mi reco nel reparto abbigliamento. Dopo un attimo di girare tra gli scaffali mi cade l'occhio sui tagli degli abiti, di sfuggita si, ma qualcosa mi dice che non quadra.
Ritorno sui miei passi e osservo gli abiti.
Hanno un taglio strano prendo in mano uno di questi, una camicia, e guardo la taglia: 44 prendo la taglia successiva e poi ancora quella successiva fermandomi alla 48 che era la taglia massima non ci siamo proprio questa roba va bene per i puffi nel senso che la taglia 48 poteva essere una 44 ma comunque strana. Inizio a guardare le etichette e come immaginavo erano tutte made in cina. Non voglio dilungarmi ma ho guardato tutto l'assortimento dai prezzi molto bassi ma anche dal gusto e dal taglio ugualmente molto bassi era tutto MADE IN CINA
Oggi entro in altro centro commerciale molto più piccolo passo per i banchi abbigliamento e cosa trovo tutto MADE IN CINA.
Sono rimasta basita, caro Uno, tu avevi visto lungo.
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Vecchio 25-02-2009, 00.05.18   #7
dafne
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Mmmm Gri non saprei, questa Cina così invadende mi suona poco, non fosse che qualche anno fà un paio di aziende dove abitavo hanno chiuso in Italia per spostarsi in Cina, non solo perchè la mano d'opera costa meno ma perchè per non so quale specifico accordo italiani e stranieri in genere erano agevolati ad aprire fabbriche di là.

Ora, non solo agevolati dalla Cina (che aveva l'ovvio interesse di portarsi in casa la tecnologia, le tecniche, i sistemi ecc ecc per poterli imparare "dal vivo") ma anche dallo stato italiano (non so in che misura ma agevolavano gli imprenditori che si trasferivano sull'iva, anche se non sò bene in che maniera)

Insomma non è che ci abbiano guadagnato solo i cinesi, anzi, alle volte bisognerebbe soffermarsi su un altro paio di dettagli penso.

Sul mitico strapagato "made in Italy" che poi si riduce alla sola eticheta

E al "made in China" prodotto da originalissimi italiani trapiantatesi di là

Io non arrivo a fine mese, non ho vergogna a dirlo, evito finchè posso il cattivo made in china (quello che si sbriciola in 15 giorni per capirsi) alla stessa maniera del made in italy della stessa pessima qualità.

Se devo investire una grossa cifra nel made in casa mia voglio essere sicura che lo sia, ma mi irrita e mi nausea scoprire che dopo aver fatto tale investimento scopro che il made stracaro di casa è un assemblaggio maldestro di prodotti oltreoceano, senza contare che a mio avviso proprio perchè prodotto in casa con materiale di casa (e qui vi voglio.. ) dovrebbe costare meno...

Faccio spesso giri in giro anche senza acquistare niente e la qualità media dei negozi, china polonia italia o romania che sia in etichetta si è abbassata di molto, tagli poco precisi, tessuti scadenti, cuciture fatte di bava, lana dura come se fosse paglia..

Non mi spiacerebbe sostenere l'eonomia di casa mia ma non solo non posso ma mi sento anche sempre un pò pi..r.....presa in giro

Un'altra cosa, poi basta
Una ventina di giorni fà al tg han passato una notizia veloce come uno sternuto, migliaia di cinesi che dalle campagne erano emigrati verso le grandi città per lavoro stavano tornado a casa perchè moltissime aziende avevano chiuso.
Una tragedia per l'economia e per la pericolosità di tanta gente allo sbando rimasta a pancia vuota, cosa che stava seriamente preoccupando il governo cinese..

Non posso fare a meno di chiedermelo.
Se il mercato cinese qui e altrove è così forte perchè migliaia e migliaia di persone si sono ritrovate senza lavoro?

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Vecchio 25-02-2009, 00.11.10   #8
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Poi c'e' il discorso che adesso girano pochi soldi , possiamo raccontarcela quanto vogliamo, ma se vediamo un prodotto nel negozio cinese che qui costa 50 euro a 5 euro, con la crisi di ora, la gente spesso cede e compra li' .. solo che poi bisogna vedere la qualita' perche' se si possono permettere di vendere a cosi poco, i materiali devono per forza avere un costo molto molto basso...
A me comincia a sorgere il dubbio che a pari qualità si verifichi un pò il discorso della trafila della verdura.
L'agricoltore vende il pomodoro a 0,01 cent e noi ce lo pippiamo ad almeno 1,50

Prima o poi a qualche agricoltore l'idea di vendersi la sua roba da solo anche se solo a 0,1 cent gli viene sicura...
no?
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Vecchio 25-02-2009, 16.31.40   #9
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Mmmm Gri non saprei, questa Cina così invadende mi suona poco,
Al di là della politica al di là di tutto quello che ci può stare dietro, io, entrando in quel supermercato ho avuto un flash e per un attimo sono stata catapultata in Cina. I modelli esposti non erano neppure fatti per noi, avrei voluto fare una foto, proprio fisicamente diversi. E non erano come le solite copie del vestito tal dei tali con il nome storpiato. E non era neppure come gli anni precedenti che se anche poteva esserci il capo made in cina accanto c'era anche il capo non cinese, li invece c'erano esclusivamente quelli in tutti i reparti abbigliamento.
Era da vedere e vivere.
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Vecchio 25-02-2009, 19.23.21   #10
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Bisogna che aggiorniamo il titolo cara Era In siamo stati invasi dalla cina.
E cambiamolo Grii...anche se la taglia da puffo a me quadra a pennello

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A me comincia a sorgere il dubbio che a pari qualità si verifichi un pò il discorso della trafila della verdura.
L'agricoltore vende il pomodoro a 0,01 cent e noi ce lo pippiamo ad almeno 1,50

Prima o poi a qualche agricoltore l'idea di vendersi la sua roba da solo anche se solo a 0,1 cent gli viene sicura...
no?
Bhe dai a qualcuno è già venuta...in molti mercatini rionali ma anche di grandi città c'è lo spazio una volta a settimana per il contadino che può vendere la sua verdura...non illudiamoci che la venderà a 0,1 perchè la richiesta sta aumentando comunque quel poco o quel tanto che incasserà sarà suo e non dei 4/5 intermediari che sulla sua fatica guadagnano benino
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quelle che posso cambiare
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di distinguere tra le une e le altre
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Vecchio 25-02-2009, 19.33.24   #11
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E cambiamolo Grii...anche se la taglia da puffo a me quadra a pennello
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