Osti custodi

[Uno]

Nella trasmissione vista l'altro giorno i tv, di cui parlavo nel thread sulla cucina molecolare, ho scoperto che esiste questa associazione di ristoratori: Gli osti custodi.
Scrivo qua per l'attinenza con alimentazione, ma per me questa cosa starebbe bene anche sul nostro palchetto delle premiazioni.
Ho cercato qualcosa in rete per integrare quel poco che avevo capito dalla trasmissione tv, purtroppo non c'è moltissimo. Se ho capito bene l'associazione è, almeno per ora, limitata alla Toscana e in maniera molto sintetica l'intento è di proporre i prodotti locali nella giusta stagione e solo in stagione e magari con ricette tradizionali.
In quella trasmissione c'era uno di loro, purtroppo non so proprio come si chiamasse, che raccontava alcuni aneddoti divertenti.
Raccontava delle mamme che gli chiedono per i figli dei cibi assurdi tanto per farli star zitti, e lui che gli risponde che non vuole essere complice di un omicidio premeditato , raccontava che quando qualcuno arriva di fretta e gli dice che vorrebbe mangiare in mezz'ora che poi deve andare via, gli risponde che se vuole in mezz'ora gli fa il conto, poi per mangiare che si prenda altro tempo
Insomma mi ha suscitato simpatia... poi non posso dire se si mangia bene da questi signori o no... però i presupposti di mangiare qualcosa di sano ci sono. Ovviamente ci sarà dietro anche un bel business, anche se leggo online che un pasto costa sui 25 euro vino compreso, tutto sommato non ci si mangia una pizza oggi, ma volete mettere mangiare prodotti stagionali, della zona e presi dai contadini? Volete mettere poter almeno assaggiare ricette vecchie se non antiche che stanno scomparendo per lasciar spazio a piattini dl sapore indefinito in cui in 3 cm quadrati ci sono 40 ingredienti magari pure mal mescolati?

Un aneddoto di Beppe Bigazzi in difesa della cucina italiana, difesa che a volte appare come campanilismo, in realtà io vedo come possibilità di recupero dei valori:

Sapete che il pan briosche è italianissmo come molte altre cose che hanno assunto un nome francese?
Il Beppe ci racconta che c'era un forno a Firenze (dice pure la via che io non ricordo) di un tal signor Briosci
Questo faceva un buon pane che la gente del posto andava a comprare, come spesso accade si iniziò parlando ad abbreviare e uscivano discorsi tipo: dove vai? Sto andando a comprare il pan dal Briosc (immaginate il dialetto toscano)
Da li l'aggiunta di burro ed altro, la francesizzazione in briosche etc...
Anche simpatica la curiosità che che la famosa cucina francese nasce dopo la rivoluzione appunto francese, quando i cuochi (quasi tutti italiani) dei nobili rimanendo senza lavoro aprono delle locande etc....