La città degli angeli (City of Angels)

Mi è piaciuto molto questo film del 1998 che è un remarke del film "Il cielo sopra Berlino", e lo consiglio vivamente perchè oltre a essere piacevole a vedersi affronta questioni fondamentali come l'amore, la vita, la morte e il libero arbitrio.

Siamo a Los Angeles....
Seth è un angelo, inviato dal cielo per assistere un trapasso doloroso, in una sala operatoria. Un "servizio" che compete a un angelo, come insegna la migliore tradizione.
Ma in quella sala operatoria c'è una donna chiururgo, Maggie, di una dolcezza, delicatezza e purezza di cuore sconvolgenti. Pare un angelo anche lei, un angelo che piange, dopo la morte del paziente affidato alle sue cure, morte di cui non si sa spiegare la ragione.
Ma lei, la dottoressa Maggie, non è un angelo, è umana. Come tanti. Innamorata del proprio lavoro e disamorata della propria vita.
Seth dovrebbe adempiere al suo compito e volare via, più veloce della luce, verso la Luce, ma non ci riesce.
Vorrebbe consolarla, prenderla tra le braccia, cullarla. Farle capire che non è sola e, soprattutto, che non è colpevole di quella morte, scritta nel destino.
Ma non può: la osserva, la studia, con gli occhi più dolci che una donna possa scorgere. Lei non può vederli. Non ancora. Seth continua ad aggirarsi attorno a lei, aleggia nelle stanze dove lei vive.
Poi, non resiste... si fa scorgere, le parla. Ed ogni tanto torna. E si insinua nella sua vita, la vita di una donna in carriera, profondamente irrisolta ed infelice; prossima alle nozze con un uomo che non ha nessuna affinità con lei, perchè lei ha la sensibilità di un angelo. Ecco perchè un angelo si innamora perdutamente di lei.
Sfidando le regole dell'Eterno.
E Seth prende una decisione, rinunciare per sempre alla sua natura di angelo e diventare umano....

Ovviamente non dico il seguito della storia, dico solo che vale la pena di vederlo e rivederlo.