la solitudine

[filoumenanike]

Siamo tutti un'isola, non importa se l'altro soffre, se lo colpisco con acredine, se lo lascio barcollante in una solitudine inquieta ed amara.
Ho tentato di costruire ponti ma franano sotto i colpi delle onde, sotto le sferzate del vento impetuoso che viene da lontano, dal centro dell'oceano che ci divide,
ho tentato di usare una navicella per avvicinarmi a chi mi appare in lontananza, vorrei raggiungerlo, vorrei chiedere aiuto ma il vento violento porta via le parole, i suoni, restano solo fragili tentativi come gesti fastidiosi e senza senso.
La solitudine di chi non è accettato, la solitudine che nasce dall'incomprensione, la solitudine di non appartenere ad alcuna religione faziosa, la solitudine di essere donna in mezzo a uomini
la mia solitudine.

[Uno]

Ti ho spostato il thread, perchè parliamoci chiaro questa non è una poesia ma una richiesta di aiuto, forse.... o forse..... in ogni caso un'esperienza.

Ho due modi per risponderti, il primo è quello dei buonisti: "poverina, il mondo intero non ti bada, sei incompresa e tutti ce l'hanno con te perchè sei diversa", rispondendoti così de visu potrei farti un sorriso, darti un freddo ma apparentemente caloroso abbraccio etc...
il secondo modo con cui potrei risponderti è: "ma sei sicura che ti stai tanto sforzando di costruire ponti? Sei sicura di essere diversa, e diversa da chi poi? etc..." ed anche se non ti sorrido e ti abbraccio fintamente, metto tutto il calore e l'attenzione che posso alla tua richiesta

Non mi conosci tantissimo, eppure sono certo che in cuor tuo saprai già che sceglierò sempre il secondo modo, non sono un buonista....
Odi le categorie (religioni, uomo/donna etc..) però sempre le cerchi e tiri fuori, le evidenzi anche quando sarebbero appena percettibili se non del tutto assenti.
ll vento e l'oceano sono forze incredibili, però se costruisci un ponte solido deve accadere un evento eccezionale perchè sia distrutto, se un colpo d'aria lo fa cadere come un castello di carte vuol dire che la consistenza di quel ponte era deboluccia.
Posso farti una domanda forte a bruciapelo?
non aspetto il permesso: quanta fatica sei disposta a fare per costruire dei rapporti veri?
Questo è l'unico metro che abbiamo, che ognuno di noi ha, per capire quanto ci interessa qualsiasi cosa.
Aggiungo una cosa che non hai scritto qui, adesso, ma è percepibile da parecchi tuoi post. Non c'è un gusto sadico nel ricercare mille significati di una parola, non c'è la ricerca cattiva di alterare il tuo pensiero, quanto la voglia di andare più in profondità, di non limitarsi alla superficie.... insieme.....

Adesso prova a pensare ad una cosa, da una parte: baci e abbracci, ma detta alla romana nessuno ti si fila. Dall'altra non te ne passa una indolore ma qualcuno ti ascolta e ti parla realmente (anche se non ascolti e l'ascoltar altrui non è mai come vorresti). Lo so che tu vorresti la seconda con le modalità della prima, consolati, non sei l'unica, sono abituato a veder passare persone simili a te, purtroppo non è possibile e forse, se vorrai, un giorno capirai perchè.

Forza e coraggio, quello che vuoi veramente in qualche modo arriverà, cerca di volere bene

[filoumenanike]

hai messo il post nel forum esperienze, va bene, forse non era una poesia, era solo esperienza vissuta di sentirmi estranea in mezzo ad altri, se fosse rimasta nel campo della poesia non avresti dovuto consolarmi, non era questo l'intento, chi scrive dei versi lo fa esclusivamente per catarsi personale, la solitudine è un sentimenrto interiore che nasce da mille motivazioni. io porto me stessa in tutti i commenti che faccio nel forum e giustamente hai notato che faccio fatica a seguire dei percorsi mentali sottili, con questo il disagio della mia solitudine nasce altrove, forse nell'incapacità di essermi fatta comprendere in tempi passati quando l'animo gridava aiuto. so che posso contare su questo gruppo, altrimenti sarei andata via e ti avrei salutato con simpatia anche se non ti conosco da tanto. alla tua domanda a bruciapelo non so rispondere adesso con la dovuta sincerità, perchè penso di sforzarmi già parecchio per costruire ponti e dunque parto con il piede sbagliato, me ne rendo conto da sola, comunque anche se non ti sembra ascolto e spesso ho messo in discussione le mie certezze e ho provato a pensare in maniera diversa, influenzata dal vostro difficile argomentare.
per quanto riguarda il tuo ultimo consiglio si vede che non mi conosci io non cerco di volere bene, io voglio bene.

[Uno]

Originalmente inviato da filoumenanike

per quanto riguarda il tuo ultimo consiglio si vede che non mi conosci io non cerco di volere bene, io voglio bene.

Sul resto ci torneremo, ma su questo: siamo sicuri di esserci capiti?

tu hai capito volere bene o voler bene?

io intendevo volere bene, non credo che tu abbia capito giusto, altrimenti sarei costretto a leggere presunzione nella tua risposta perchè se voler bene è difficile ma abbastanza accessibile a tutti, voler bene (o giusto, per capirci meglio) non è poi una cosa tanto comune, per non dir rara o inesistente, altrimenti il mondo sarebbe diverso.

Che roba eh? Due sole parole e basta porre l'accento e/o il peso su una o sull'altra per capire cose diverse e non è un problema solo nostro, purtroppo capita quotidianamente. L'esoterismo (tanto per farti un esempio, visto che tempo fa chiedevi) tra le varie prerogative ha lo scopo di insegnare a chi se ne interessa ad essere preciso e a vedere o quanto meno cercare di vedere le cose come sono e non come sono filtrate dai nostri sensi, dalla nostra mente meccanica, e anche dal nostro cuore quando non è puro (non sto parlando di te, parlo in generale).

[filoumenanike]

figuraccia...terribile, avevo capito "voler bene" amarsi e non volere bene, inteso come la cosa giusta...e poi dici che dialogare è facile!
volevo anche dire che non mi sento diversa, mi sento sola, non riesco a comunicare...nè a capire!

[Uno]

Originalmente inviato da filoumenanike

figuraccia...terribile, avevo capito "voler bene" amarsi e non volere bene, inteso come la cosa giusta...e poi dici che dialogare è facile!
volevo anche dire che non mi sento diversa, mi sento sola, non riesco a comunicare...nè a capire!

Ma no, che figuraccia...... l'importante è capirsi

Non sei sola... sei in transizione, magari fin da quando sei nata, lo dico per evitare che tu pensi: "io sono sempre stata come sono e non sto passando da nessuna parte"

[filoumenanike]

Originalmente inviato da Uno

Ma no, che figuraccia...... l'importante è capirsi

Non sei sola... sei in transizione, magari fin da quando sei nata, lo dico per evitare che tu pensi: "io sono sempre stata come sono e non sto passando da nessuna parte"

sono in transizione...sto forse cercando una nuova idea di religione ma mi sento in colpa quando penso alla figura di gesù che mi è caro da quando ero piccola, come abbandonarlo? come fare per ricostruirlo in una dimensione che si avvicini a me come sono oggi? questa mia ricerca può essere intesa come transizione...come passaggio a conoscenze nuove anche se antiche, nuove per me.
da quando ero piccola e mi sono trovata dentro la dottrina cattolica ho avuto sempre domande senza risposte, già allora cercavo e quando trovavo delle idee strane che non facevo mie, desideravo di sbagliarmi, di chiudere gli occhi e tornavo a credere , ma quei dubbi hanno scavato voragini, è cominciata allora la transizione, oppure ho sbagliato tutta l'analisi fatta?

[Uno]

Fondamentalmente nessuna religione ti darà mai delle risposte, non vedo perchè pretenderlo dal Cattolicesimo. Inoltre Gesù è universale come figura, come insegnamento etc... ma se il Cattolicesimo è Gesù, non si può dire che Gesù è il Cattolicesimo.
In ogni caso come dico sempre, volendo anche nel Cattolicesimo si possono trovare delle informazioni (non risposte, queste bisogna darsele da soli) importanti, ma le si possono trovare anche altrove, o meglio alcune volte incrociando vari punti di vista. Non è bene limitare il proprio punto di vista al Cattolicesimo (ma pure al Buddismo, all'Ebraismo o a che altro) ma neanche rifiutarlo a priori per partito preso. Un rifiuto comunque ci condiziona orientando il nostro modo di pensare tutto nella direzione opposta ma così non potremmo mai arrivare ai famosi 360 gradi.

I dubbi vanno benissimo, da qualche parte bisogna pur partire, ma non lasciare che essi siano il solo metro di analisi, integrali (non sostituiscili, nota la differenza) con altro, magari anche un pizzico di fede intelligente perchè no?

[nikelise]

Originalmente inviato da Uno

Fondamentalmente nessuna religione ti darà mai delle risposte, non vedo perchè pretenderlo dal Cattolicesimo. Inoltre Gesù è universale come figura, come insegnamento etc... ma se il Cattolicesimo è Gesù, non si può dire che Gesù è il Cattolicesimo.

Filo 2 cose:
la prima e' che questa frase di Uno e' molto interessante e da li' potresti cominciare un bel viaggio per capire quello che ci hanno inculcato fin da bambini in famiglia a scuola a catechismo ecc.
E' come avere la Monna Lisa nel salotto di casa .... chi la guarderebbe piu'!
Gesu' cosi' studiato e gli altri grandi Uomini prima di lui ti aiuterebbero ad ''evadere'' dalla comune visione delle cose.
In passato mi consigliarono in questo Forum ''I GRANDI INIZIATI '' di Schure': e' leggero ed importante nello stesso tempo , si adatta a piu' livelli di comprensione .

La seconda e' che la solitudine e lo stato che vivi sono indispensabili per cercare ed andare a stare meglio .
Dovresti , ma forse e' pretendere un po' troppo , ringraziare per averla in dono .
Tutto sta saperlo e non arrendersi allo status quo e cercare .
Tu sei una persona a cui piace leggere e sei curiosa .
Sfrutta queste qualita' per dare un senso , che ti assicuro c'e' ed uno scopo al tuo senso di solitudine .
Adesso ti aiuta la poesia ad esorcizzarla ma puoi divertirti con il viaggio di cui parlavo prima .
Per questo lo spunto di Uno su un altro modo meno convenzionale di studiare Gesu' e chi ,anche Grande, lo ha preceduto ti puo' aiutare .
Voglio dire che da qualche parte devi darti da fare per cominciare .

[filoumenanike]

Originalmente inviato da nikelise

Filo 2 cose:
la prima e' che questa frase di Uno e' molto interessante e da li' potresti cominciare un bel viaggio per capire quello che ci hanno inculcato fin da bambini in famiglia a scuola a catechismo ecc.
E' come avere la Monna Lisa nel salotto di casa .... chi la guarderebbe piu'!
Gesu' cosi' studiato e gli altri grandi Uomini prima di lui ti aiuterebbero ad ''evadere'' dalla comune visione delle cose.
In passato mi consigliarono in questo Forum ''I GRANDI INIZIATI '' di Schure': e' leggero ed importante nello stesso tempo , si adatta a piu' livelli di comprensione .

La seconda e' che la solitudine e lo stato che vivi sono indispensabili per cercare ed andare a stare meglio .
Dovresti , ma forse e' pretendere un po' troppo , ringraziare per averla in dono .
Tutto sta saperlo e non arrendersi allo status quo e cercare .
Tu sei una persona a cui piace leggere e sei curiosa .
Sfrutta queste qualita' per dare un senso , che ti assicuro c'e' ed uno scopo al tuo senso di solitudine .
Adesso ti aiuta la poesia ad esorcizzarla ma puoi divertirti con il viaggio di cui parlavo prima .
Per questo lo spunto di Uno su un altro modo meno convenzionale di studiare Gesu' e chi ,anche Grande, lo ha preceduto ti puo' aiutare .
Voglio dire che da qualche parte devi darti da fare per cominciare .

grazie nike, cercherò il libro che mi hai consigliato, ho già visto su internet che si tratta di studiare cristo da fonti diverse, lo farò certamente e se dovessi trovare dubbi o ostacoli potro rivolgermi a te
la solitudine interiore è un malessere profondo, avere una fede mi potrebbe aiutare a leggere meglio questo guazzabuglio che sta dentro e che riesco difficilmente a tirare fuori, sarà un viaggio interessante, grazie per la pazienza