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Vecchio 25-02-2009, 00.37.10   #1
dafne
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Predefinito incontinenza infantile

Da sempre l'ho sentita giustificare come una ricerca di attenzione, farsi la pipì addosso anche dopo un ragionevole tempo oltre a quello del pannolino indicherebbe, da quel che ne sò, che il bimbo vuole sentirsi più considerato, coccolato.

Forse c'è anche una parte di insicurezza,di paura, quella mancanza di controllo degli sfinteri è un lasciar andare un abbandonarsi che naturalmente, biologicamente, uno dovrebbe superare.

Ma in linea di massima un bambino verso i 3-4 anni è ancora ragionevolmente seguito dalla mamma, da cosa allora potrebbe scaturire questa paura?

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Vecchio 25-02-2009, 00.53.46   #2
Sole
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La azzardo un pò, l'acqua o la pipì potrebbe rappresentare le emozioni che non riesce a contenere. Ad esempio la rabbia, la gioia, l'incapacità di trattenersi nel fare le cose ecc ecc. non riesce a contenere se stesso e quindi non contiene la pipi a livello fisico. In effetti credo che il suo contenitore, il suo argine o diga o quel che vuoi dovresti essere tu,o almeno vorrebbe che fossi tu. Ho solo azzardato a naso.. aspettiamo chi ne sa di più.

__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 25-02-2009, 01.14.44   #3
dafne
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La azzardo un pò, l'acqua o la pipì potrebbe rappresentare le emozioni che non riesce a contenere. Ad esempio la rabbia, la gioia, l'incapacità di trattenersi nel fare le cose ecc ecc. non riesce a contenere se stesso e quindi non contiene la pipi a livello fisico. In effetti credo che il suo contenitore, il suo argine o diga o quel che vuoi dovresti essere tu,o almeno vorrebbe che fossi tu. Ho solo azzardato a naso.. aspettiamo chi ne sa di più.


ehm...solo perchè ho già dipinto un quadro di me come madre che risulta un pò inquietante (ma probabilmente sono i miei sensi di colpa a scrivere ) volrvo precisare che almeno la pipì a letto i miei figli non l'hanno mai fatta, tranne in rari casi tipo estate molto calda bevendo moltissimo.

la pisciona sono io

La mia curiosità nasce dal fatto che tendenzialmente penso ai bimbi piccoli come, diciamo, un pò meno presenti, attenti alle dinamiche familiari rispetto a quelli un pò grandicelli.
E nasce anche dal fatto che non riesco proprio a capire una cosa, sono stata l'unica dei tre fratelli voluta, in un periodo in cui economicamente tutto andava ben, il lavoro era a posto, papà si era persino messo a lavorare all'orto ... perchè caspita dovevo reagire così se tutto era tanto "età dell'oro"?

Che cosa porta un bimbo piccolo a farsela addosso, all'umiliazione di aver ancora bagnato il letto..solo attenzione? Paura, solitudire irrequietezza...qualcosa capitato di spiacevole non metabolizzato?

scusate forse dovevo metterlo in esperienze....
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Vecchio 25-02-2009, 02.09.02   #4
Ray
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Ma quando, e soprattutto come, ti è passata? Non è detto che fosse tutto psicologico...
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Vecchio 25-02-2009, 08.37.20   #5
dafne
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Ma quando, e soprattutto come, ti è passata? Non è detto che fosse tutto psicologico...

Ricordo una dottoressa simpatica, ricordo che mi ha dato delle pastigliette molto piccole dicendomi che una al giorno mi sarebbe passato tutto.
Credo fossero di zuchero o tipo quelle di fluoro che si danno ai bimbi (mia madre non mi ha mai parlato di farmaci, mi ha sempre detto che hanno usato un "trucchetto")

Ricordo anche con molta precisione la notte che mi sono svegliata per andare in bagno, passato il primo momento in cui pensavo di sognare sono stata incredibilmente contenta. (credo di aver pensato qulacosa come "ma allora è facile")
Sul quando credo al secondo anno di asilo ma non ne sono sicura e mia mamma non ama particolarmente parlare del passato.

Un altro ricordo vivido però è quello di una mattina in cui siamo andati in bagno all'asilo e li mi sono resa conto di avere ancora su il pannolone, ero terribimente imbarazzata e l'ho tolto e nascosto dietro al water sperando che nessuno se ne accorgesse mi mette ancora un pò a disagio se ci penso...
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Vecchio 25-02-2009, 09.55.35   #6
dafne
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Allora, innanzitutto si definisce con il nome di "enuresi", pare che sia un problemino diffuso comunque non particolarmente preoccupante.

Viene suddiviso in
-forma primaria: il bambino non è mai stato asciutto durante la notter
-forma secondaria: il bambino prima continente inizia a bagnare il letto
-forma automatica: si bagna di giorno e di notte

Tra le varie cause

-influenze emozionali (particolari momenti di stress vissuti dal bimbo, poca accettazzione da parte dei genitori e anche, all'opposto,iperprotettivi)
-ricerca di attenzioni
-cause fisiche
-ereditarietà

Generalmente la forma primaria è dovuta a cause fisiche ed ereditarietà mentre la forma secondaria da influenze emozionali e ricerca di attenzioni.

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Vecchio 25-02-2009, 13.28.50   #7
gibbi
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Allora, innanzitutto si definisce con il nome di "enuresi", pare che sia un problemino diffuso comunque non particolarmente preoccupante.

Viene suddiviso in
-forma primaria: il bambino non è mai stato asciutto durante la notter
-forma secondaria: il bambino prima continente inizia a bagnare il letto
-forma automatica: si bagna di giorno e di notte

Tra le varie cause

-influenze emozionali (particolari momenti di stress vissuti dal bimbo, poca accettazzione da parte dei genitori e anche, all'opposto,iperprotettivi)
-ricerca di attenzioni
-cause fisiche
-ereditarietà

Generalmente la forma primaria è dovuta a cause fisiche ed ereditarietà mentre la forma secondaria da influenze emozionali e ricerca di attenzioni.

Mio padre , io e mio fratello ( saltuariamente) poi entrambi i miei figli .
Forse dal punto di vista medico non sarà un problema particolarmente preoccupante , ma di sicuro un' esperienza di vita drammatica , ancor più inaccettabile quando l'ho vista "ripresentarsi" nei miei figli.
Ai miei tempi non c'era il pannolone e trovarsi bagnata la notte ( quasi ogni notte) , era un vero incubo .
A tacere della mattina ad affrontare la disperazione silenziosa di mia madre ogni giorno davanti un cumulo di lenzuola pigiama, biancheria ....... coperte.......... Sono stata accompagnata da molti specialisti , ma all'epoca la visita si chiudeva con un " prima o poi si risolverà tutto "naturalmente" ....per l'intanto assolutamente niente acqua o frutta dopo la cena ....."
La tenacia nel cambiare specialisti era di mio padre che , per esperienza propria , sapeva quanto niente c'entrassero i liquidi ingeriti .... mi ha sempre trasmesso la sua comprensione alzandosi ogni notte anche più volte per notte per cambiare il letto e aiutarmi nel lavarmi e cambiarmi ....per me la cosa si è risolta verso i dodici anni in concomitanza con " sviluppo "
Azz.....fa ancora male

Ultima modifica di gibbi : 25-02-2009 alle ore 13.33.51.
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Vecchio 25-02-2009, 14.51.20   #8
dafne
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Mio padre , io e mio fratello ( saltuariamente) poi entrambi i miei figli .
Forse dal punto di vista medico non sarà un problema particolarmente preoccupante , ma di sicuro un' esperienza di vita drammatica , ancor più inaccettabile quando l'ho vista "ripresentarsi" nei miei figli.
Ai miei tempi non c'era il pannolone e trovarsi bagnata la notte ( quasi ogni notte) , era un vero incubo .
A tacere della mattina ad affrontare la disperazione silenziosa di mia madre ogni giorno davanti un cumulo di lenzuola pigiama, biancheria ....... coperte.......... Sono stata accompagnata da molti specialisti , ma all'epoca la visita si chiudeva con un " prima o poi si risolverà tutto "naturalmente" ....per l'intanto assolutamente niente acqua o frutta dopo la cena ....."
La tenacia nel cambiare specialisti era di mio padre che , per esperienza propria , sapeva quanto niente c'entrassero i liquidi ingeriti .... mi ha sempre trasmesso la sua comprensione alzandosi ogni notte anche più volte per notte per cambiare il letto e aiutarmi nel lavarmi e cambiarmi ....per me la cosa si è risolta verso i dodici anni in concomitanza con " sviluppo "
Azz.....fa ancora male

elloso
Non riesco a dimenticare la sensazione di essere al caldo mentre ti svegli e poi il freddo che ti dice che c'è qualcosa che non và sotto le coperte...fino a doversi alzare e sentirsi piano piano raggelare per il freddo e la sconfitta.

Sole parlava di emozioni che non si riescono a contenere, a trattenere forse perchè troppe o troppo forti...potrebbe essere, potrebbe anche essere che la pressione generata da tali emozioni/vissuti qualcuno le sfoghi facendo pipì qualcun altro le trattiene e diventa insonne e qualcun altro invece le butta fuori in irrequietezza e irritabilità?
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Vecchio 25-02-2009, 17.54.03   #9
gibbi
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Non riesco a dimenticare la sensazione di essere al caldo mentre ti svegli e poi il freddo che ti dice che c'è qualcosa che non và sotto le coperte...fino a doversi alzare e sentirsi piano piano raggelare per il freddo e la sconfitta.

Sole parlava di emozioni che non si riescono a contenere, a trattenere forse perchè troppe o troppo forti...potrebbe essere, potrebbe anche essere che la pressione generata da tali emozioni/vissuti qualcuno le sfoghi facendo pipì qualcun altro le trattiene e diventa insonne e qualcun altro invece le butta fuori in irrequietezza e irritabilità?
Condivido anch'io quanto ha detto Sole .
Credo che l'enuresi possa essere vista come reazione ad uno stato emotivo ( disagio familiare, preoccupazione scolastica , gelosia per l'arrivo di un fratellino ....) quando il bambino , che magari aveva già raggiunto il controllo , "ricomincia" a bagnare il letto , ma resta circoscritta a qualche episodio o a più episodi contenuti però in un determinato periodo di tempo. E' un campanello d'allarme e in questi casi una rinnovata maggiore attenzione al bambino e al suo disagio può portare alla soluzione definitiva del problema anche in tempi brevi.

Premetto che la mia esperienza è riferita all'enuresi come perdita di urine durante il sonno , e lo preciso perchè vi sono anche tanti bambini e ragazzi / adolescenti che soffrono di incontinenza anche diurna . L' ho appreso durante gli incontri con la urologa che ha iniziato con entrambi i mei figli un trattamento terapeutico diretto a stabilire una corretta percezione dello stimolo durante il giorno , per favorire la maturità del meccanismo funzionale che ha poi portato alla soluzione del loro problema notturno.
Mi ritengo fortunata ad aver avuto l'opportunità di conoscere questo medico che per primo ha affrontato il problema dei miei ragazzi valutando seriamente anche il fattore fisico, l'ereditarietà/familiarità e abbandonando il principio , comune a molti specialisti che avevo contattato prima , in base al quale l'enuresi era strettamente connessa solo a fattori psicologici. Le loro parole rimbombavano nella mia testa , quando bambina sentivo dire ai medici consultati da mio padre : " Questi sono bambini sono particolarmente sensibili e soffrono per ogni cosa , ma poi crescono , maturano e il loro problema scompare spontaneamente .Si tratta solo di aspettare ."
Ecco , con i miei ragazzi non ho voluto aspettare , ho lottato per fare in modo di togliere loro anche una sola occasione di provare quel disagio che ha ben descritto sopra Dafne , disagio profondo che porta inevitabilmente ad una diminuzione della propria autostima , alla colpevolizzazione per non riuscire a svegliarsi in tempo , che porta a isolarsi dal gruppo ,a temere di essere invitati a trascorrere la notte fuori casa ( torni a prendermi vero ? frase immancabile per mio figlio maggiore ogni volta che lo lasciavo il pomeriggio a casa di un amichetto) , ad odiare le gite scolastiche alle quali si deve obbligatoriamente rinunciare . Un peso grosso come un macigno nei rapporti interpersonali ed una sofferenza che lascia dei bei segni .

Ultima modifica di gibbi : 25-02-2009 alle ore 17.59.40.
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Vecchio 25-02-2009, 19.56.58   #10
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La azzardo un pò, l'acqua o la pipì potrebbe rappresentare le emozioni che non riesce a contenere. Ad esempio la rabbia, la gioia, l'incapacità di trattenersi nel fare le cose ecc ecc. non riesce a contenere se stesso e quindi non contiene la pipi a livello fisico. In effetti credo che il suo contenitore, il suo argine o diga o quel che vuoi dovresti essere tu,o almeno vorrebbe che fossi tu. Ho solo azzardato a naso.. aspettiamo chi ne sa di più.

Si...capita spesso a bambini che trattengono le emozioni..che cercano di non perdere il controllo per mille motivi...perche non si sentono accettati o amati..perchè temono di deludere e cose di questo tipo..di notte quindi quando dormendo mollano gli ormeggi e l' autocontrollo cede bagnano il letto..pur sembrando strano qualche volta è un bene...perchè almeno nel sonno cedono le tensioni che protratte porterebbero guai peggiori..
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