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Vecchio 17-03-2009, 21.59.13   #1
stella
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Predefinito Bollette gonfiate del gas

E' da un anno e mezzo che mi trovo a combattere con l'E***gas, esattamente da quando una ragazza mi ha suonato il campanello di casa per dirmi che visto che c'era il mercato libero dell'energia avevo l'opportunità di cambiare operatore con una tariffa più conveniente, e dato che in quel periodo anche i mass media parlavano di questo mercato libero, ho avuto la malaugurata idea, così ho stipulato un nuovo contratto per l'energia elettrica e poi mi ha detto che se volevo potevo aggiungere anche il gas e ho accettato.
La prima bolletta del gas è arrivata con un prezzo dieci volte più alto di quello che pagavo abitualmente con il vecchio operatore, l'ho esaminata e ho visto che mi conteggiavano un consumo presunto di gas in base a loro calcoli, e inoltre mi conteggiavano un consumo anche come riscaldamento e acqua calda, mentre io quello lo pago nelle spese di condominio, e uso il gas solo per cucinare.
Ho telefonato al numero verde e l'operatore mi ha assicurato che avrebbe preso nota, ho anche fatto una segnalazione sul sito internet della Società. L'operatore del call center mi ha anche chiesto la lettura del contatore e mi ha detto che comunque dovevo pagare quella bolletta per intero, che alla prossima mi avrebbero rimborsato.
La prossima bolletta era di nuovo gonfiata ancora più dell'altra, di modo che quando mi hanno fatto questo rimborso fittizio invece di restituirmi dei soldi ho dovuto pagare una somma tolta la differenza di quello che dicevano mi avevano restituito.
La bolletta successiva di nuovo gonfiata nonostante le mie numerose telefonate al numero verde e la comunicazione della lettura del contatore.
A questo punto, visto che non riuscivo in nessum modo a instaurare con la Società un rapporto fissato sul mio consumo reale, visto che quello che mi viene in una bolletta è circa quello che consumo in un anno, ho deciso di rompere il contratto e di tornare con l'operatore che avevo prima.
L'ultima bolletta quindi non l'ho pagata, comunicando questa decisione al call center.
Risposta: attenda la bolletta di conguaglio.
Questa è arrivata a metà febbraio, e mi veniva una somma a credito e mi si chiedeva se volevo un assegno o l'accredito in banca.
Ho telefonato per chiedere l'accredito, all'operatore ho detto che avrei controllato se tutto si svolgeva in modo regolare.
Ieri invece dell'accredito in banca mi è arrivato un assegno cinque volte più basso della somma che doveva essermi accreditata.
Alla mia telefonata, mi hanno risposto che si sono tenuti il costo della bolletta che non avevo pagato, ho chiesto quanto consumo era stato addebitato in quella bolletta, l'operatore ha detto:"Beh, effettivamente è un po' gonfiata..."
Io: "Però i soldi ve li siete tenuti lo stesso..."
L'operatore: "L'importo dell'assegno è tutto quello che le dobbiamo. Buona serata"
A questo punto, dopo che mi è scappata qualche parolaccia, ho chiuso la comunicazione perchè quello andava avanti col suo discorso io con il mio come se parlassimo due lingue diverse.
Volevo chiedere: è capitato anche a qualcuno di voi qualcosa di simile ?
E' mai possibile che una persona non riesce a pagare per il suo consumo reale ma solo bollette gonfiate con la speranza di rimborsi che sono fittizi?
Cosa mi consigliate ? a chi posso rivolgermi ?
Non ne posso più, adesso spero di averla finita con loro ma vorrei fosse fatta giustizia anche per tutti gli altri utenti che hanno lo stesso problema, basta fare un giretto su internet.

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Vecchio 17-03-2009, 23.11.04   #2
Shanti
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Volevo chiedere: è capitato anche a qualcuno di voi qualcosa di simile ?
E' mai possibile che una persona non riesce a pagare per il suo consumo reale ma solo bollette gonfiate con la speranza di rimborsi che sono fittizi?
Cosa mi consigliate ? a chi posso rivolgermi ?
Non ne posso più, adesso spero di averla finita con loro ma vorrei fosse fatta giustizia anche per tutti gli altri utenti che hanno lo stesso problema, basta fare un giretto su internet.
Mi è capitato non per il gas ma per l'energia elettrica, ma è uguale, con questa storia del mercato libero bollette gonfiate in ogni caso.
La prima cosa che ho imparato a fare è di non dare MAI le coordinate bancarie, in modo che non si possano prelevare dal mio conto quello che gli pare. Non ti rimborsano mai quello che ti dovrebbero.
Ho scelto la linea più dura, mi sono rifiutata di pagare perchè sapevo che non avevo consumato tutto quei kilowatt, e sono andata avanti per un anno intero fino ad arrivare a combattere con una società di recupero credito, spiegando per l'ennesima volta la situazione. Ma alla fine ho avuto il mio premio: un giorno mi è arrivata da quell'azienda una fattura di accredito per l'intero importo che non avevo pagato. In qualche modo dovevano far quadrare il bilancio
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Vecchio 18-03-2009, 01.48.24   #3
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a chi posso rivolgermi ?
In un caso così non avrei dubbi: al tribunale.
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Vecchio 18-03-2009, 01.58.55   #4
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Mi è capitato non per il gas ma per l'energia elettrica, ma è uguale, con questa storia del mercato libero bollette gonfiate in ogni caso.
La prima cosa che ho imparato a fare è di non dare MAI le coordinate bancarie, in modo che non si possano prelevare dal mio conto quello che gli pare. Non ti rimborsano mai quello che ti dovrebbero.
Ho scelto la linea più dura, mi sono rifiutata di pagare perchè sapevo che non avevo consumato tutto quei kilowatt, e sono andata avanti per un anno intero fino ad arrivare a combattere con una società di recupero credito, spiegando per l'ennesima volta la situazione. Ma alla fine ho avuto il mio premio: un giorno mi è arrivata da quell'azienda una fattura di accredito per l'intero importo che non avevo pagato. In qualche modo dovevano far quadrare il bilancio
A me capita spesso che arrivino bollette di acconto con consumi previsti decisamente più alti del reale. Tra l'altro, per lavoro, mi capita di dover gestire varie utenze, di vari appartamenti.
Faccio così: primo, come dice Sha, niente accredito ma bollettini postali; secondo, quando fatturano un consumo previsto troppo più alto da non poter venire assorbito dalla bolletta di conguaglio (che si basa sulle letture mie o dei loro tecnici), chiamo, do la lettura e chiedo la rifatturazione. Non ho mai incontrato particolari resistenze... dichiaro subito la mia intenzione a non pagare quanto non dovuto (uso questi termini), segnalo il loro errore nelle previsioni (uso questi termini) e concludo chiedendo la rifatturazione. Normalmente mi dicono ok, non paghi, le arriverà un'altra bolletta. A quel punto chiedo il nome dell'operatore, segno ora e data della chiamata e domando se serve un fax di conferma. Mi dicono di no, che arriverà a giorni la nuova bolletta e finora è sempre accaduto.

Anche perchè, l'unica cosa che può accadere, dato che io la bolletta no nla pago, è che me ne mandino un'altra successiva dove risulta l'insoluto precedente e/o che mi arrivi un sollecito di pagamento... a seguito del quale a quel punto faxo tutta la faccenda sottolineando che mi si chiede il pagamento di un prodotto non fornito e che non ho intenzione di pagarlo. Sono convinto che, se si andasse in litigio, nessun giudice potrebbe sostenere che io devo pagare qualcosa che non ho avuto. Malauguratamente dovessero interrompere un servizio per un loro errore (la bolletta sbagliata) sarebbero in torto doppio.

A quanto ne so, ma qui chiedo conferma a chi è esperto, esiste la falsa fatturazione tra quelle cosucce che in Italia non si possono fare. Quindi, segnalato l'errore, la fattura deve essere annullata. Ovvio che una discrepanza di pochi euri non muove nessuno, ma ricordiamoci che questa cosa degli acconti è un comodo loro, siamo noi che gli facciamo un favore.
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Vecchio 18-03-2009, 22.31.09   #5
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In un caso così non avrei dubbi: al tribunale.
Già, ma quello che spaventa l'utente è di essere una formichina in balìa di un gigante, spaventa il dover rivolgersi a un avvocato che se non è gratuito si prende i soldi, ma se trovassi l'avvocato giusto, magari appoggiato a qualche associazione di consumatori, vorrei andare fino in fondo.
Quando mi sono recata negli uffici del mio primo fornitore, dove si può parlare con persone reali che si vedono in faccia, e ho spiegato la mia vicenda, mi hanno detto che molti altri sono stati truffati e hanno fatto molte denunce, ma senza molti risultati visto che questo modo di procedere continua, nonostate si sia mossa diversa gente.
Loro dicono che si basano su delle tabelle di consumi standardizzate e fanno in modo che la stima che fanno vada a cadere nello scaglione più alto, per cui conteggiano una tariffa più alta senza contare l'IVA che cresce in proporzione.
Poi dicono che la lettura del contatore per essere fatturata deve arrivare 3 giorni prima della fatturazione, altrimenti non la prendono in considerazione.
Ma quello che mi fa più rabbia è che per me hanno preso per base un consumo calcolando che uso il gas anche per acqua calda e su quelle stime già gonfiate mi hanno mandate tutte le fatture, nonostante abbia comunicato subito il mio reale consumo solo di cucina, gli ho detto che se volevano gli mandavo il rendiconto delle spese di condominio per dare la prova che già lì pago il riscaldamento e l'acqua calda, ma come dicevo alle rassicurazioni che avrebbero corretto, continuavano sempre a fatturare sui consumi che avevano stimato all'inizio....
Ho deciso comunque di non lasciar perdere per una questione di principio, ma non vorrei perdere la testa in arrabbiature, tempo che non ho perchè lavoro e così via, quindi penso che per prima cosa dovrei trovare un patrocinio gratuito che mi aiuti a portare avanti questa causa.

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A me capita spesso che arrivino bollette di acconto con consumi previsti decisamente più alti del reale. Tra l'altro, per lavoro, mi capita di dover gestire varie utenze, di vari appartamenti.
Faccio così: primo, come dice Sha, niente accredito ma bollettini postali; secondo, quando fatturano un consumo previsto troppo più alto da non poter venire assorbito dalla bolletta di conguaglio (che si basa sulle letture mie o dei loro tecnici), chiamo, do la lettura e chiedo la rifatturazione. Non ho mai incontrato particolari resistenze... dichiaro subito la mia intenzione a non pagare quanto non dovuto (uso questi termini), segnalo il loro errore nelle previsioni (uso questi termini) e concludo chiedendo la rifatturazione. Normalmente mi dicono ok, non paghi, le arriverà un'altra bolletta. A quel punto chiedo il nome dell'operatore, segno ora e data della chiamata e domando se serve un fax di conferma. Mi dicono di no, che arriverà a giorni la nuova bolletta e finora è sempre accaduto.

Anche perchè, l'unica cosa che può accadere, dato che io la bolletta no nla pago, è che me ne mandino un'altra successiva dove risulta l'insoluto precedente e/o che mi arrivi un sollecito di pagamento... a seguito del quale a quel punto faxo tutta la faccenda sottolineando che mi si chiede il pagamento di un prodotto non fornito e che non ho intenzione di pagarlo. Sono convinto che, se si andasse in litigio, nessun giudice potrebbe sostenere che io devo pagare qualcosa che non ho avuto. Malauguratamente dovessero interrompere un servizio per un loro errore (la bolletta sbagliata) sarebbero in torto doppio.

A quanto ne so, ma qui chiedo conferma a chi è esperto, esiste la falsa fatturazione tra quelle cosucce che in Italia non si possono fare. Quindi, segnalato l'errore, la fattura deve essere annullata. Ovvio che una discrepanza di pochi euri non muove nessuno, ma ricordiamoci che questa cosa degli acconti è un comodo loro, siamo noi che gli facciamo un favore.
Avevo automatizzato il pagamento delle bollette in banca sempre per motivi di tempo, con la facoltà che se qualcosa non mi andava in una bolletta potevo passare alla banca e dare istruzioni per bloccarla il giorno della scadenza, e così ho fatto con l'ultima, che però mi hanno fatto pagare ugualmente.
All'inizio avevo pensato che veramente c'era stato un errore perchè nel contratto c'era la "x" sul consumo di cottura e acqua calda, è sempre vero che bisogna leggere e rileggere prima di firmare, anche se ho letto il contratto che mi è sembrato regolare non ho fatto caso a quella crocetta.
La prima fattura non la volevo pagare, ma mi hanno detto che dovevo pagarla altrimenti mi avrebbero interrotto la fornitura, e che comunque poi mi avrebbero rimborsato, invece la prima intuizione è quella giusta e se veramente mi avrebbero chiuso il gas avrei potuto chiedere i danni per il disservizio, ma avevo ancora fiducia che tutto si sarebbe risolto.
Altri utenti hanno pagato molto di più, anche 1000 euro a bolletta, le mie "gonfiate" si aggiravano sui 180 a bolletta, mentre prima per lo stesso consumo pagavo non più di 20 - 30 euro a bolletta.
L'anno scorso poi anche la TV ha bombardato la gente con aumenti delle tariffe, ma non a questo livello !!! Comunque anche queste cifre per chi deve fare i conti ogni mese pesano, si aspetta sempre il rimborso e che facciano i conteggi giusti, ma quando ci si rende conto che questa è solo un'illusione e loro si nascondono dietro giustificazioni che fanno sembrare stupido chi parla, tanto anche se ci si sfoga non si vede mai con chi si sta parlando, alla fine viene fuori l'idea che se nessuno riesce a far cessare queste truffe legalizzate vuol dire che a qualcuno sta bene che le cose continuino così.
Adesso aspetto la prima bolletta del vecchio fornitore con cui ho rifatto il contratto, sto pensando che se le sue bollette saranno oneste come spero, solo il confronto tra queste e quelle dovrebbe far balzare agli occhi la truffa...
E quando mi sarà passata questa arrabbiatura darò un'occhiata anche alle bollette dell'energia elettrica che comunque sono il doppio di due anni fa, sto valutando di rompere anche quel contratto...
Grazie Ray , grazie Sha , vi terrò informati di quello che succede....

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Vecchio 18-03-2009, 22.37.19   #6
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Adesso aspetto la prima bolletta del vecchio fornitore con cui ho rifatto il contratto, sto pensando che se le sue bollette saranno oneste come spero, solo il confronto tra queste e quelle dovrebbe far balzare agli occhi la truffa...
Non occorre che aspetti, basta il confronto con quelle vecchie. Il confronto va fatto non tanto sulla cifra finale, ma sulla cifra di consumo.
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Vecchio 18-03-2009, 23.01.37   #7
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Non occorre che aspetti, basta il confronto con quelle vecchie. Il confronto va fatto non tanto sulla cifra finale, ma sulla cifra di consumo.
Infatti una l'ho conservata e penso che se cerco bene ne trovo delle altre (sono un po' disordinata con le carte ), ma pensavo ad un confronto attuale e non di due anni fa, sulle tariffe attuali che saranno pur aumentate un pochino.
La cifra di consumo era in media di 12 - 14 metri cubi a bolletta e a bimestre, col vecchio fornitore, mentre con l'altro sale a oltre 100 metri cubi a bimestre, la prima poi me ne hanno messi in conto quasi 250 per partire col piede giusto, l'ultima bolletta che non ho pagato stimava un consumo di 190 metri cubi, sempre a bimestre...
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Vecchio 18-03-2009, 23.11.28   #8
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Infatti una l'ho conservata e penso che se cerco bene ne trovo delle altre (sono un po' disordinata con le carte ), ma pensavo ad un confronto attuale e non di due anni fa, sulle tariffe attuali che saranno pur aumentate un pochino.
La cifra di consumo era in media di 12 - 14 metri cubi a bolletta e a bimestre, col vecchio fornitore, mentre con l'altro sale a oltre 100 metri cubi a bimestre, la prima poi me ne hanno messi in conto quasi 250 per partire col piede giusto, l'ultima bolletta che non ho pagato stimava un consumo di 190 metri cubi, sempre a bimestre...
E' lunare...

ripeto, aspettiamo il parere degli ersperti, però penso che puoi dimostrare di non aver consumato e che quindi hai pagato soldi che a loro non spettano. Sei in credito direi.
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Vecchio 19-03-2009, 23.34.51   #9
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Già, ma quello che spaventa l'utente è di essere una formichina in balìa di un gigante, spaventa il dover rivolgersi a un avvocato che se non è gratuito si prende i soldi, ma se trovassi l'avvocato giusto, magari appoggiato a qualche associazione di consumatori, vorrei andare fino in fondo.
Prima di rivolgerti ad un avvocato puoi provare ad esporre la faccenda ad un giudice di pace, almeno ti dicono subito se il gioco vale la candela. Ma aspetto anche io il parere degli esperti.
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Vecchio 19-03-2009, 23.47.49   #10
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Prima di rivolgerti ad un avvocato puoi provare ad esporre la faccenda ad un giudice di pace, almeno ti dicono subito se il gioco vale la candela. Ma aspetto anche io il parere degli esperti.
Grazie Sha, penso proprio di fare così, è il primo passo per sentire un parere, tra parentesi i giudici di pace sono comunque avvocati di professione, da quanto ne so...

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Vecchio 19-03-2009, 23.58.58   #11
Sole
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Puoi anche rivolgerti ad una di quelle associazioni per consumatori, ti rispondono quasi subito e se vuoi portare avanti la causa ti iscrivi con penso 50 euro e loro fanno tutto. Siccome non penso che sei l'unica in queste condizioni son sicura che qualche causa già avviata esiste e non faresti altro che mettere una voce in più nel capitole dei crediti verso clienti.

Comunque è pazzesco che possano operare certe politiche aziendali liberamente e senza controllo del garante o del non so che cosa per tutelare il commercio.

Se non fosse che si esporrebbe troppo Ermopoli sarebbe da denunciare il nome per esteso a tutela degli altri utenti.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 20-03-2009, 14.01.02   #12
Enoch
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Sono solidale con tutte le persone del forum (compreso me stesso ) per questo tipo di problemi.
Ma una domanda è d'obbligo: si è effettuata la comunicazione del valore segnato dal contatore tramite telelettura poichè in genere la causa della maggioranza di questi problemi è proprio questa qui.
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Vecchio 20-03-2009, 14.23.08   #13
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Sono solidale con tutte le persone del forum (compreso me stesso ) per questo tipo di problemi.
Ma una domanda è d'obbligo: si è effettuata la comunicazione del valore segnato dal contatore tramite telelettura poichè in genere la causa della maggioranza di questi problemi è proprio questa qui.
Lo ha spiegato più su, lo ha fatto diverse volte.
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Vecchio 21-03-2009, 13.25.25   #14
AzzeccaGarbugli
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In questo ultimi anni quelli che un tempo venivano considerati "disservizi" , semplici casi di irregolarità nelle richieste all'utente di pagamento di una cifra non congrua perchè divergente dalle risultanze reali dei consumi o di una cifra calcolata su tariffa non conforme a quanto indicato nella convenzione , hanno assunto il carattere di "truffa" perchè il disservizio è divenuto la regola , tanto da richiedere l'intervento di procure e di garanti investiti del problema da migliaia di proteste di cittadini giustamente infuriati.
Tutte le aziende hanno apportato enormi tagli al personale che dovrebbe effettuare le letture dei contatori prima dell'emissione delle bollette e le fatturazioni avvengono per consumi presunti , guarda caso sempre molto più alti di quelli effettivi .
La liberalizzazione del mercato poi , a mio avviso ,ha favorito le opportunità di truffa perchè la fornitura offerta dalla società concorrente è sempre allettante quanto al "prezzo" , ma i dati di "partenza" non sono mai omogenei e non permettono all'utente di effettuare un reale parametro di confronto.
L' attenzione dell'utente è immediatamente catturata dal prezzo ( più conveniente) e conseguentemente distolta da tutte le altre componenti del rapporto contrattuale , clausole che si "leggono" sempre dopo aver firmato, quando si presentano i guai .

In questa panoramica l'utente deve evitare la trappola del call center che , se può essere utile per ottenere informazioni , diventa arma letale in presenza di problemi e conseguenti contestazioni ..... "provvederò immeditamente ... ritelefoni domani.....farò presente ..." sono solo voci-fantasma messe li con lo scopo di smorzare l'iniziale arrabbiatura ,veri e propri strumenti di elusione delle problematiche dei clienti che vengono presi per stanchezza e portati all'impotenza.
Il call center è ausiliario della società che sta creando problemi , non è un terzo estraneo che sta dando una informazione corretta o un giusto consiglio e si sta utilizzando il telefono. Ora ed è ben chiaro a tutti la difficoltà probatoria cui da luogo una telefonata .. affermare di aver parlato con Rosina il giorno tale all'ora talaltra e poi con Luciano e Beppino e Luciana .......non è prova, non vale nulla.
In caso di beghe con la controparte è necessario diffidare delle procedure suggerite dai call center ..i vari fax mail ecc anche se ( e lo sono raramente) espressamente previsti nel contratto come validi mezzi di contestazione , sono sempre strumenti aggredibili giuridicamente , le contestazioni vanno formulate tramite lettera raccomandata a/r .
Quindi se si deve chiedere un rimborso o comunque si reclama un disservizio , non si procedere tramite call center , ma attraverso la regolare messa in mora con lettera raccomandata a/r , l'unica ad avere valore legale certo. Bisogna insomma ( vincendo la pigrizia , alimentata a dismisura dalla "semplicità" della telefonata... altro inganno del call center ) prendere le vecchie e care "carta e penna" e procedere alla formale contestazione della fattura e alla messa in mora della società , intimare cioè in modo ufficiale alla controparte , che non rispetta i temini del contratto, di tenere un determinato comportamento e/o provvedere ad un adempimento.
La raccomandata va inviata alla sede della società solitamente risultante dalla fattura o indicata nel contratto .Se risulta reperibile il numero di fax , anticipare il testo della raccomandata anche per fax .
E' sempre opportuno inviare per conoscenza copia della lettera anche ad un'associazione consumatori il cui indirizzo va inserito accanto o in calce a quello della società destinataria che è così informata del coinvolgimento dell'associazione (alla quale la lettera può invece essere rimessa per fax o mail).
La lettera deve contenere il richiamo al tipo di contratto che si è stipulato , l'esatta e puntuale descrizione dei fatti oggetto della contestazione ( ad esempio discrepanza tra la lettura e la fatturazione ) , le esatte richieste alla ocietà esposte in modo chiaro, l'indicazione dei pagamenti già effettuati con allegate le fotocopie delle ricevute, la formale richiesta alla società di riformulare i conteggi dei consumi oggetto di contestazione ribadendo la propria disponibilità ad adempiere al pagamento di quanto risultante dal riconteggio . Se si è nella possibilità di calcolare da sè, in autonoma iniziativa , il consumo presunto, è utile esporre il calcolo fatto e allegare copia del bollettino con il versamento della cifra risltante che si indicherà versata a titolo di acconto(salve le risultanze delle verifiche richieste ).
Fissare un termine ( di regola sono 15 giorni dal ricevimento della raccomandata ) per il concreto riscontro ( salvi casi di estrema urgenza per i quali risulta allora indispensaile l'anticipazione via fax ) con riserva di adire alle vie legali con salvezza di spese e danni nel caso non venisse provveduto a quanto richiesto , nei termini indicati .

Naturalmente tutto questo non garantisce che la società , a fronte di un omesso versamento, non opti per il distacco della fornitura con tutti gli svantaggi conseguenti , forse opererà con meno leggerezza.....
Va da sè che se non adempie nel tempo concesso non c'è altra scelta che adire alle vie legali investendo l'autorità competente che varia tra il Tribunale e il Giudice di Pace a seconda degli importi.
Oppure....oppure.... risolvere il contratto con la società inadempiente (occhio alle modalità di risoluzione indicate nel contratto) ed attendere che questa agisca il giudizio per il recupero forzoso degli importi non pagati e solo in tal caso rivolgersi ad un legale che resisterà giudizialmente alle richieste .
Seguendo il metodo di contestazione indicato ci si è precostituita la prova dei fatti che si dovranno sostenere in giudizio ( sia in caso di azione che di opposizione) , perchè è necessario non scordare mai che un conto sono i fatti e un conto sono le prove di quei fatti e in Tribunale già è dura quando si hanno le prove .....

Alcune precisazioni:
- le associazioni consumatori, di regola, si impegnano per i propri assistiti in campagne e battaglie destinate a denunciare a livello sociale il problema .... ma per le azioni giudiziare volte ad ottenere i singoli rimborsi inviano l'assistito ad un legale "di riferimento" , ma sempre un libero professionista , non dispongono di uffici legali propri .
- il Giudice di Pace è organo di giustizia cui i singoli possono rivolgersi per dirimere controversie di piccola entità o davanti al quale chiedere la comparizioni delle parti per una conciliazione ......avete presente Enel Italgas Telecom ecc. che si presentano su richiesta di un comune cittadino davanti al Giudicie di Pace ??????
Inoltre davanti a Giudicie di Pace si può essere ammessi a stare in giudizio senza assistenza di un legale solo per controversie di valore non superiore a 516,46 euro o per valori superiori solo se sutorizzati dal Giudice tenuto conto della natura e dell'entità della causa
.....La "natura" della controparte mi porta a consigliare l'assistenza di un legale ....
__________________
"....Chi dice le bugie al dottore , vedete figliuolo è uno sciocco che dirà la verità al giudice. All'avvocato bisogna raccontar le cose chiare : a noi tocca poi imbrogliarle"

Ultima modifica di AzzeccaGarbugli : 21-03-2009 alle ore 13.58.08. Motivo: aggiunta
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Vecchio 22-03-2009, 00.56.13   #15
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In questo ultimi anni quelli che un tempo venivano considerati "disservizi" , semplici casi di irregolarità nelle richieste all'utente di pagamento di una cifra non congrua perchè divergente dalle risultanze reali dei consumi o di una cifra calcolata su tariffa non conforme a quanto indicato nella convenzione , hanno assunto il carattere di "truffa" perchè il disservizio è divenuto la regola , tanto da richiedere l'intervento di procure e di garanti investiti del problema da migliaia di proteste di cittadini giustamente infuriati.

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Alcune precisazioni:
- le associazioni consumatori, di regola, si impegnano per i propri assistiti in campagne e battaglie destinate a denunciare a livello sociale il problema .... ma per le azioni giudiziare volte ad ottenere i singoli rimborsi inviano l'assistito ad un legale "di riferimento" , ma sempre un libero professionista , non dispongono di uffici legali propri .
- il Giudice di Pace è organo di giustizia cui i singoli possono rivolgersi per dirimere controversie di piccola entità o davanti al quale chiedere la comparizioni delle parti per una conciliazione ......avete presente Enel Italgas Telecom ecc. che si presentano su richiesta di un comune cittadino davanti al Giudicie di Pace ??????
Inoltre davanti a Giudicie di Pace si può essere ammessi a stare in giudizio senza assistenza di un legale solo per controversie di valore non superiore a 516,46 euro o per valori superiori solo se sutorizzati dal Giudice tenuto conto della natura e dell'entità della causa
.....La "natura" della controparte mi porta a consigliare l'assistenza di un legale ....
Grazie, ho quotato solo la prima e l'ultima parte ma è come se avessi quotato tutto, queste spiegazioni mi sono molto utili e per prima cosa spedirò la raccomandata a/r all'indirizzo che trovo sulla fattura e in calce anche all'Associazione Consumatori a me più vicina, veramente a questo non ci avevo pensato e sì che è il primo pensiero che dovrebbe venire quello della raccomandata con ricevuta di ritorno con tutti gli allegati del caso ...

Per quanto riguarda l'assistenza di un legale, nel caso la Società non adempia a quanto richiesto, vorrei chiedere se risulta che qualcuno dei cittadini infuriati abbia vinto qualche causa contro queste Società, se le cose vanno per le lunghe e quanto mi costerebbe l'avvocato nella speranza che mi venga fatta giustizia, o se la causa andrebbe a insabbiarsi insieme alle altre migliaia....
Chiedo scusa per queste domande, ma visto come vanno le cose nel nostro paese mi sembrano legittime....

Tantissime grazie ancora

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Vecchio 22-03-2009, 01.13.10   #16
Ray
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Per quanto riguarda l'assistenza di un legale, nel caso la Società non adempia a quanto richiesto, vorrei chiedere se risulta che qualcuno dei cittadini infuriati abbia vinto qualche causa contro queste Società, se le cose vanno per le lunghe e quanto mi costerebbe l'avvocato nella speranza che mi venga fatta giustizia, o se la causa andrebbe a insabbiarsi insieme alle altre migliaia....
Chiedo scusa per queste domande, ma visto come vanno le cose nel nostro paese mi sembrano legittime....

Tantissime grazie ancora

Ti risponderà Azzecca, comunque, se leggi bene, si tratta di comunicare la loro messa in mora (cioè loro ti devono soldi) e la minaccia delle vie legali comprende il loro addebito delle spese (salvezza di spese e danni)... e credo loro sappiano che se gli viene dato torto devono pagare pure quelle.

Inoltre non credo proprio che le cause si insabbino. Può darsi ci voglia del tempo, ma le cause mica possono sparire.
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Vecchio 22-03-2009, 11.49.35   #17
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Per quanto riguarda l'assistenza di un legale, nel caso la Società non adempia a quanto richiesto, vorrei chiedere se risulta che qualcuno dei cittadini infuriati abbia vinto qualche causa contro queste Società, se le cose vanno per le lunghe e quanto mi costerebbe l'avvocato nella speranza che mi venga fatta giustizia, o se la causa andrebbe a insabbiarsi insieme alle altre migliaia....
Chiedo scusa per queste domande, ma visto come vanno le cose nel nostro paese mi sembrano legittime....

Ray ha risposto bene ....le cose nel nostro paese non vanno benissimo , ma si compie un grosso errore( che va tutto a vantaggio di chi fa il prepotente ) pensare che siccome la controparte è una grossa società allora le cose verranno insabbiate ....
Nel tuo caso ( e per altri migliaia di cittadini) sono state emesse dalla società erogante bollette esposte solo per consumi presunti e nonostante i reclami attraverso il call center non è stato possibile all'utente ottenere le rettifiche in tempo utile ,cioè prima della data prevista per il pagamento della bolletta e non è stata concessa nemmeno la possibilità di conguagliare l'importo versato in più con la bolletta successiva .
Al fine di evitare la sospensione del servizio , l'utente ha dovuto pagare in più , salvo ricevere gli accrediti magari 10 mesi dopo il pagamento.
Ora anche ipotizzando che venissero fatturati un minimo di €. 20,00 in più per bolletta , questo importo moltiplicato per il numero degli utenti e anche diviso tra le varie società ha permesso a queste ultime di incassare cifre astronomiche in più come consumi anticipati e senza alcune spesa . Questo illegittimo comportamento è stato denunciato dalle associazioni consumatori all'Autorità del Gas e dell'Energia e le varie Società diffidate dal continuare con questa prassi , con minaccia di azioni civili e denunce penali.

Nel tuo caso, se ho correttamente compreso, non solo hai anticipato cifre non dovute perchè calcolate su consumi presunti , ma l'importo rimborsato dalla società è inferiore a quanto dovuto secondo i tuoi calcoli .
Se le cose stanno così , sarebbe opportuno prima di agire, avere certezza dei conteggi anche sulla base del contratto che hai sottoscritto (verificare che non vi siano penali per il recesso o altre voci da conteggiare ) e una volta accertato l'importo realmente a tuo credito, esporre il tutto nella raccomandata di contestazione chiedendo formalmente alla società la restituzione dell'importo entro i 15 giorni dal ricevimento della lettera.

Per quanto riguarda i costi , il legale cui ti rivolgi e che potrà indicarti la stessa associazione , sarà in grado di anticipare( anche se indicativamente) l'ammontare.
Da tenere presente che vincere una causa non vuol sempre dire recuperare le spese legali anticipate, spesso purtroppo i magistrati applicano la cosidetta compensazione delle spese per cui ognuno si paga il proprio difensore ( chiedi chiarimenti anche su questo punto al legale se deciderai in tale senso) .

Potrebbe essere utile rivolgersi al legale già per la formulazione della contestazione ( qui i costi sarebbero contenuti e certi). Inoltre la lettera inviata da un avvocato fa comprendere alla società che si è determinati a proseguire giudizialmente , salvo poi decidere , all'esito della contestazione , se agire o meno.
__________________
"....Chi dice le bugie al dottore , vedete figliuolo è uno sciocco che dirà la verità al giudice. All'avvocato bisogna raccontar le cose chiare : a noi tocca poi imbrogliarle"
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Vecchio 22-03-2009, 23.44.19   #18
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Nel tuo caso, se ho correttamente compreso, non solo hai anticipato cifre non dovute perchè calcolate su consumi presunti , ma l'importo rimborsato dalla società è inferiore a quanto dovuto secondo i tuoi calcoli .
Se le cose stanno così , sarebbe opportuno prima di agire, avere certezza dei conteggi anche sulla base del contratto che hai sottoscritto (verificare che non vi siano penali per il recesso o altre voci da conteggiare ) e una volta accertato l'importo realmente a tuo credito, esporre il tutto nella raccomandata di contestazione chiedendo formalmente alla società la restituzione dell'importo entro i 15 giorni dal ricevimento della lettera.

Per quanto riguarda i costi , il legale cui ti rivolgi e che potrà indicarti la stessa associazione , sarà in grado di anticipare( anche se indicativamente) l'ammontare.
Da tenere presente che vincere una causa non vuol sempre dire recuperare le spese legali anticipate, spesso purtroppo i magistrati applicano la cosidetta compensazione delle spese per cui ognuno si paga il proprio difensore ( chiedi chiarimenti anche su questo punto al legale se deciderai in tale senso) .

Potrebbe essere utile rivolgersi al legale già per la formulazione della contestazione ( qui i costi sarebbero contenuti e certi). Inoltre la lettera inviata da un avvocato fa comprendere alla società che si è determinati a proseguire giudizialmente , salvo poi decidere , all'esito della contestazione , se agire o meno.

Dunque devo mettermi alla ricerca di un legale, fargi vedere le bollette ed eseguire i conteggi del mio reale consumo e spedire questa lettera raccomandata a/r, poi si vedrà che succede.
Il fatto che mi fa arrabbiare è che con questo sistema che adottano per effettuare un cosiddetto rimborso defalcano l'importo da un'altra fattura gonfiata anche se hanno le letture reali su cui basarsi per stabilire il mio consumo abituale...
E che l'utente che vuole giustizia oltre che subire la truffa deve anche darsi da fare e spendere altri soldi per difendere un suo diritto che dovrebbe essere già garantito.
Comunque queste spiegazioni mi sono state molto utili e chiarificatrici su molti dubbi.
Grazie

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Vecchio 25-03-2009, 10.05.18   #19
Enoch
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Lo ha spiegato più su, lo ha fatto diverse volte.
Si, è vero, avevo letto velocemente il thread, possiate scusarmi.
Avevo notato che aveva parlato con gli operatori telefonici riguardo al suo problema ma non avevo realizzato che avesse comunicato anche la sua lettura a voce.
Il concetto che volevo ribadire è che nel caso in cui ci sono dei servizi automatizzati è meglio rivolgersi ad essi per le eventuali comunicazioni, piuttosto che ad operatori umani poichè, ed aggiungo purtroppo, oggigiorno è meglio fidarsi di una macchina che di un umano.
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Vecchio 25-03-2009, 18.19.35   #20
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Originalmente inviato da Enoch Visualizza messaggio
Si, è vero, avevo letto velocemente il thread, possiate scusarmi.
Avevo notato che aveva parlato con gli operatori telefonici riguardo al suo problema ma non avevo realizzato che avesse comunicato anche la sua lettura a voce.
Il concetto che volevo ribadire è che nel caso in cui ci sono dei servizi automatizzati è meglio rivolgersi ad essi per le eventuali comunicazioni, piuttosto che ad operatori umani poichè, ed aggiungo purtroppo, oggigiorno è meglio fidarsi di una macchina che di un umano.
Hai fatto bene a puntualzzare, infatti per comunicare la lettura del contatore ho usato il servizio automatico, non serve a nulla comunicare la lettura a voce agli addetti al call-center.
Solo che, come ho detto più su, la lettura del contatore così ottenuta e comunicata non serviva per stilare una statistica di consumo reale e basarsi su quella stima per le prossime volte, ma solo per fare dei conguagli fittizi, perchè 97 metri cubi che ho consumato in 11 mesi me li hanno conguagliati come a credito su una fattura in cui però me ne addebitavano 120 per due nesi, e così via....continuando a basarsi sulle loro stime presunte.
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Vecchio 25-03-2009, 18.40.15   #21
Ray
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Ci ho pensato un po', un po' mi sono informato e un po' ho riletto con maggiore attenzione l'intervento di Azzecca...

Il problema non sta nelle aziende. Noi possiamo anche vivere come ingiusto il loro comportamento (e magari lo è), tuttavia non è vero che non sia legale (da aprire un tread sulla differenza tra giustizia e legalità).
Queste aziende agiscono rispettando i termini del contratto che hanno stipulato, quindi sono nell'ambito della legalità e ne escono solo in determinati casi, piuttosto rari... e io credo che stiano bene attente a non farlo.

Il fatto che possano fatturare sulla base di consumi presunti (quindi non reali) forse non è giusto e forse non è un bene, tuttavia è legale ed è certamente citato nel contratto. Il fatto che siano previste penali in caso di recesso è un'altra cosa che forse non va bene, ma spesso c'è nel contratto e quindi è legale (e magari è questo il motivo del minore rimborso ricevuto da Stella). Eccetera eccetera.

Questi contratti noi li abbiamo firmati liberamente... uhm, liberamente? Beh no.

Credo che il problema stia in cosa è legale e cosa no. Lo stato non entra nelle contrattazioni private, non le disciplina, e questo a mio avviso è un generalmente un bene (al di là che se llo volesse fare sarebbe difficile praticamente)... tuttavia non sempre le contrattazioni private avvengono tra due parti che hanno la stessa forza.
In particolare in questi casi. Abbiamo un ente erogatore di servizi, che gode di una concessione per erogarli, che è parte forte e che propone contratti prestampati (e quindi prepensati) non discutibili e una parte debole che o accetta o sta senza servizio. Noi non possiamo, in see di contrattazione, pretendere che ci leggano il contatore, magari pagando qualcosina in più (il personale incide sui costi). Noi ci dobbiamo cuccare le cose come sono.
E non possiamo pretendere "giustizia", perchè loro non sono quasi mai inadempienti e il nostro senso di giustizia spesso non ha nulla a che fare con quel che la legge permette... per non dire che i contratti manco li leggiamo, salvo poi inorridire.

Allora dico: le parti contrattualmente deboli, caro Stato, se permetti che esistano vanno tutelate, oppure non permettere che ci siano.
Quindi, ad esempio sulla questione dellle letture dei contatori: o non permetti questo tipo di fatturazione o la permetti, se accettata dal cliente, solo se non superiore ai due terzi (poniamo) delle bollette di conguaglio... dato che pagare per presunto è una semplificazione che torna utile (utile=soldi dato che c'è minore spesa) all'azienda e non a noi.

Mi ricordo che non molto tempo fa i conguagli erano sempre maggiori delle bollette... quindi i consumi presunti erano sempre calcolati ad abbassare.
Mi ricordo anche che non era un grosso problema pagare le bollette per una famiglia media, anche quando avveniva l'opposto. Ritengo che questa sia una manifestazione del problema generale di impoverimento delle famiglie (che è iniziato ben prima e non ha nulla a che fare con l'attuale pseudocrisi) alle quali tocca contare anche dieci euri in più.

In ogni caso, per puntualizzare, il gioco delle fatturazioni presunte funzia circa così: io azienda fatturo in più, so che è in più e so che dovrò restitutire, ma intanto faccio cassa. Faccio una cassa che, oltre a rendermi a livello bancario (pensate a 50 euri in più a bimestre per 100000 famiglie, solo per fare un esempio), è in linea coi miei bilanci preventivi... sui quali si basa molta della mia economia e del mio credito. Poi restituirò, avrò una flessione di cassa, ma i miei interessi sono fatti.
Attenzione caro Stato, che comportamenti come quelli descritti, che ho molto semplificato, sono si legali ma forse non dovrebbero esserlo...
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Vecchio 26-03-2009, 18.27.21   #22
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Ci ho pensato un po', un po' mi sono informato e un po' ho riletto con maggiore attenzione l'intervento di Azzecca...
In questi giorni mi sono letta un po' il contratto e la dichiarazioni che ho firmato e che è allegata.
Riporto fedelemente:
- la sottoscritta dichiara di essere a conoscenza che è in corso la liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica e del gas metano;
- di essere a conoscenza che ogni cittadino è libero di scegliere il fornitore di energia elettrica e di gas metano (questo è sottolineato e nerettato nella dichiarazione) fra le aziende presenti sul mercato;
- che l'incaricato (nome e cognome) dell'Agenzia ********** qui presenta mi ha correttamente informata dei vantaggi offerti (elenco dei vantaggi che esprimono la convenienza dell'offerta) come possibile e libera alternativa alle condizioni offerte dal mio attuale fornitore, che continuerà comunque a prestare i propri servizi in questa area;
- di essere a conoscenza di non aver nessun obbligo di cambiare fornitore ma di aver deciso liberamente di scegliere E***** quale fornitore di energia elettrica e di gas metano per la mia abitazione in considerazione delle caratteristiche del servizio offerto;
- di aver ricevuto la Nota Informativa per il Cliente Finale;
- di aver ricevuto la "Scheda di riepilogo dei corrispettivi per clienti finali domestici" prevista dalla delibera numero/anno della Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas (AEEG), contenente l'indicazione del calcolo a preventivo della spesa annua escluse le imposte.
La presente si sottoscrive im duplice copia.

Questa scheda di riepilogo però non è allegata, e nemmeno la Nota Informativa, gli unici allegati sono le descrizioni dei vantaggi dell'offerta che superficialmente ho scambiato per quelle.
Non c'è che dire, non posso dire in nessun modo di essere stata costretta....

Nel contratto comunque c'è scritto che non è prevista nessuna penale in caso di recessione e che questa avviene dopo 30 giorni dalla comunicazione scritta, ma di questa si è occupato il mio forniture precedente che è abituato a queste pratiche, mi ha solo fatto prefirmare la comunicazione quando mi sono recata allo sportello...

Per quanto riguarda il metodo delle letture presunte che hai descritto e che ha descritto anche Azzeccagarbugli, direi che non si trovano mai a restituire visto che quando conguagliano poi di seguito fatturano sul loro presunto quindi gli entrano altri soldi.....
Io continuo a contestare che si sono tenuti l'importo dell'ultima fattura che non ho pagato detraendolo da ciò che mi dovevano rimborsare, e che comunque mi spettava molto di più tenuto conto del mio modesto consumo....

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Vecchio 26-03-2009, 22.12.48   #23
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Credo che il problema stia in cosa è legale e cosa no. Lo stato non entra nelle contrattazioni private, non le disciplina, e questo a mio avviso è un generalmente un bene (al di là che se llo volesse fare sarebbe difficile praticamente)... tuttavia non sempre le contrattazioni private avvengono tra due parti che hanno la stessa forza.
In particolare in questi casi. Abbiamo un ente erogatore di servizi, che gode di una concessione per erogarli, che è parte forte e che propone contratti prestampati (e quindi prepensati) non discutibili e una parte debole che o accetta o sta senza servizio. Noi non possiamo, in see di contrattazione, pretendere che ci leggano il contatore, magari pagando qualcosina in più (il personale incide sui costi). Noi ci dobbiamo cuccare le cose come sono.
E non possiamo pretendere "giustizia", perchè loro non sono quasi mai inadempienti e il nostro senso di giustizia spesso non ha nulla a che fare con quel che la legge permette... per non dire che i contratti manco li leggiamo, salvo poi inorridire.

Allora dico: le parti contrattualmente deboli, caro Stato, se permetti che esistano vanno tutelate, oppure non permettere che ci siano.
Quindi, ad esempio sulla questione dellle letture dei contatori: o non permetti questo tipo di fatturazione o la permetti, se accettata dal cliente, solo se non superiore ai due terzi (poniamo) delle bollette di conguaglio... dato che pagare per presunto è una semplificazione che torna utile (utile=soldi dato che c'è minore spesa) all'azienda e non a noi.
Questo è il nocciolo del discorso, l'utente una volta firmato il contratto entra in questo meccanismo che è legale, anche se vissuto come "ingiusto" perchè palesemente è ingiusto, e non può nemmeno protestare perchè, come giustamente hai fatto notare, ha accettato e sottoscritto "liberamente".
Ma come faceva notare Azzecca, questo modo di fatturare è già stato denunciato a chi di dovere, ora nel mio caso personale penso comunque di andare avanti con la mia denuncia, anche se ho qualche difficoltà a trovare un avvocato perchè non voglio prendere giornate di ferie per questo e devo investire in questa ricerca il mio tempo libero....
Chissà se c'è un risarcimento anche per il tempo perso e lo stress per ottenere una cosa legittima, non credo....
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